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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1902)

L’aumento dell'Iva dal 21 al 22%, preoccupa fortemente il sistema Confcommercio che contro il provvedimento è scesa in campo su tutto il territorio nazionale, allertando le sue sedi regionali e provinciali dove nei mesi scorsi sono state avviate iniziative varie di sensibilizzazione e numerose raccolte di firme. “Il provvedimento – commenta il presidente provinciale di Confcommercio, Leonardo GIANGRANDE- sembrava essere scongiurato con un decreto che il governo aveva approntato nei giorni scorsi e che poi, a causa della crisi politica è sfumato. Purtroppo dobbiamo prendere atto di quanto grande sia ormai la distanza venutasi a creare tra la classe politica italiana ed i problemi reali del Paese. Nella provincia di Taranto, l’'aumento dell'Iva potrebbe provocare nei prossimi mesi la chiusura di altre imprese commerciali con la conseguente perdita di posti di lavoro. I dati erano già drammatici (899 imprese cessate nel commercio, servizi e turismo nel 1° semestre 2013 ), questi nuovi aumenti -dall’Iva alla Tares, all’addizionale Irpef- incideranno ulteriormente sui consumi e di conseguenza sulla possibilità di sopravvivenza stessa delle imprese. E’ un cane che si morde la coda: la recessione comporterà un calo dei consumi, si calcola di non meno del 7%; se nel solo capoluogo in sei mesi abbiamo perso nel nostro settore 321 imprese, non osiamo pensare allo scenario dei prossimi mesi.” Sul piano pratico non è da sottovalutare l’effetto boomerang di certi consigli elargiti in modo sconsiderato da alcuni (per fortuna pochi) rappresentanti di associazioni di tutela dei consumatori che incautamente richiamano all’ordine i commercianti, invitandoli a non assumere comportamenti scorretti. “Innescare un clima di sospetto è di quanto più negativo possa esservi oggi –commenta Giangrande- è ovvio che l’imposta sul valore aggiunto colpisce ogni fase della produzione, pertanto incide su tutti i costi della filiera; vorrei vedere però quanti sono i commercianti che in un momento come questo si mettono ad aumentare in men che non si dica i prezzi, con l’alibi dell’Iva! E allora evitiamo di dire cose insensate e di ergerci a paladini del nulla
Presso il Comune di Manduria, Cosimo Giannattasio e Giovanni Castellano, coordinatori rispettivamente della Felsa Cisl e della Fivag Cisl, hanno incontrato, nei giorni scorsi, l’Assessore alle attività produttive Annamaria De Valerio per riprendere l’annosa questione del mercato settimanale ubicato presso il sito di via del Giardinello e mai considerato ottimale, né dagli operatori del commercio su area pubblica né dai manduriani. L’Assessore ha introdotto l’incontro relazionando sul progetto di razionalizzazione dei posti commerciali nel sito, tuttavia Giannattasio e Castellano hanno messo in evidenza le difficoltà alle quali sono sottoposti gli operatori che, specie in prossimità del periodo della Fiera Pessima, vengono trasferiti in via Aldo Moro. “Di fatto, questo secondo sito è particolarmente gradito agli stessi operatori tanto da avere, come sindacato, avanzato più volte negli anni scorsi la richiesta che la collocazione di viale Aldo Moro divenga stabile e definitivo tutto l’anno, attrezzandolo con i dovuti servizi” hanno ribadito i rappresentanti della Cisl i quali hanno messo in evidenza anche “le difficoltà cui sono sottoposti i cittadini, legate proprio all’ubicazione del sito di via del Giardinello, che si affaccia sulla circonvallazione, è sempre percorsa a velocità sostenuta, è carente di parcheggi, è ad alto rischio per i pedoni in particolare per le persone più anziane.” Frattanto, avendo rilevato che i collegamenti dei mezzi pubblici, con il sito di via del Giardinello, non sono ancora ottimali, la Felsa e la Fivag hanno proposto l’istituzione di un servizio navetta, ogni martedì nelle ore in cui è operante il mercato. La Felsa e la Fivag, pertanto, hanno proposto “la destinazione definitiva del mercato settimanale al sito di via Aldo Moro, in modo da creare una continuità di servizio stabile ai cittadini, riservando l’area di via del Giardinello come futura area Fieristica, magari per l’intero arco dell’anno.” L’Assessore De Valerio si è impegnata a rivedere la situazione con i tecnici comunali ed a convocare nuovamente le Organizzazioni sindacali, puntando a soluzioni condivise.
“Ho scritto all’assessore regionale alle Politiche del lavoro Leo Caroli - dice Il consigliere regionale del PdL Giuseppe Cristella - auspicando un suo intervento mirato ed efficace per ricercare soluzioni possibili e procedure virtuose per risolvere la drammatica vertenza sindacale, che ha coinvolto ben 250 lavoratori dipendenti della società ‘Taranto Isola Verde SpA’. Inoltre, ho invitato l’assessore a riferire nel prossimo Consiglio regionale sull’azione che il Governo regionale intende intraprendere nei confronti della vertenza lavorativa, in occasione della discussione che riguarderà la crisi occupazionale in Puglia”.
La Vestas di Taranto azienda che produce macchine e impianti per energia eolica chiude lo stabilimento e manda a casa 147 lavoratori . E' questa l'amara conclusione di una vicenda che si trascina da circa tre mesi. Una nuova crisi occupazionale si abbatte su Taranto. Il Ministero dello Sviluppo economico, ha già convocato un incontro a Roma per il prossimo venerdì. Intanto prende avvio la cassa integrazione ordinaria per 13 settimane. Ora si cerca di scongiurare il licenziamento dei 147 dipendenti. Interviene Cosimo Panarelli, segretario Fim Cisl Taranto per il quale la situazione a cui è giunta la vertenza non può più essere gestita localmente". A prendere posizione anche Comune di Taranto che critica le scelte scellerate dell'azienda che pesano gravemente sulla città: Taranto non può più perdere altri posti di lavoro e tanto meno aziende eco-sostenibili alternative alla monocultura dell'acciaio. I Gruppi Consiliari del Comune di Taranto, nell'esprimere solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie, ritengono doveroso che la questione oltre ad essere affrontata nella riunione di Venerdì p.v con il Ministro Zanonato e le Organizzazioni Sindacali, sia affrontata nel tavolo inter-ministeriale per Taranto, al quale partecipino attivamente anche i Parlamentari Ionici, essendo la Vestas una realtà economico-produttiva importante per il nostro territorio. I Gruppi Consiliari, inoltre, si aspettano un intervento celere e determinato da parte del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola così come accaduto ultimamente per la vicenda Bridgestone di Bari.
Con la presenza al MadeExpo di Milano in programma dal dal 2 a 5 ottobre, una delle fiere di settore più importanti d’Europa, la Puglia potrà senza’altro consolidare le performance già positive nell’export dei vari comparti. Per quanto riguarda il legno-arredo, nel 2012 la Puglia ha registrato esportazioni per 355,6 milioni di euro, contribuendo al 3,7% del risultato complessivo nazionale (9,6 miliardi di euro) e al 57,5% dell’export realizzato nell’Italia meridionale (617 milioni di euro). E’ stato invece di 484 milioni il totale dell’interscambio commerciale pugliese nel legno-arredo con un saldo positivo della bilancia di oltre 226 milioni. Molto positive le performance del ‘tacco d'Italia’ anche per quanto riguarda i materiali lapidei per la cui produzione la Puglia è al secondo posto dopo la Toscana. Nei primi sei mesi del 2013, le esportazioni pugliesi registrano un incremento del 14,7%, oltre il doppio rispetto al trend di crescita italiano (+6,7%), con un valore di quasi 21 milioni di euro. Per quanto riguarda infine il mercato dell’involucro edilizio e dei serramenti, è importante ricordare che gli incentivi fiscali del 55% hanno generato in Italia un fatturato di circa 20 miliardi di euro, di cui 8 per il settore dei serramenti nel suo complesso. “I numeri dell’export pugliese nei vari settori presenti a MadeExpo, parlano chiaro”, sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone. “Sono risultati molto importanti – rileva - tenuto conto che sono stati conseguiti in un contesto di mercato molto difficile che ha visto una contrazione della produzione e dell'export in quasi tutti i settori industriali italiani, insieme ad un significativo calo dei consumi interni. La nostra partecipazione a questa importante vetrina europea, porterà il meglio delle produzioni e della creatività pugliese a farsi apprezzare nel resto del mondo”. La presenza delle imprese a MadeExpo, a cura del Servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia con il supporto operativo dello sportello operativo Sprint Puglia, si inserisce nella strategia di promozione economica delineata nel Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei Sistemi produttivi locali per il 2013-2014 . Le Aziende che saranno presenti a Milano con la Regione Puglia sono: Nel Salone Interni e Finiture: Montillo marmi srl di Altamura (Ba), Marmokoll srl di Locorotondo (Ba), Ergram. Industria Marmi e Pietre srl di Matino (Le), Eidos Glass srl di Trani (Bat), Alfatex Italia srl di Santeramo in Colle (Ba), Wave Living di Andria (Bat), Officine Polieri srl di Modugno (Ba), A&D Arredamenti srl di Altamura (Ba), M.A.S. Marbles and Stones srl di Bari, Angelè Giorgio Arenarie di Matino (Le), Scaringi Marmi di Scaringi&C. sas di Trani (Bat). Nel Salone Involucro e Serramenti: Fiore Filippo & Figli srl di Altamura (Ba), F.lli Perrotta snc-Smart Urban Design di Martano (Le), Cosmotech sas-JoinLed di Melpignano (Le), Gruppoesse srl di Modugno (Ba), Gianluca Solazzo di Campi Salentina (Le), Eurobloc srl di San Giorgio Jonico (Ta), Sairam srl di Monopoli (Ba), Telform N.G. srl di Modugno (Ba), In.Co.Var di Castellana Grotte (Ba), Pedone Working di Bisceglie (Bat), Toma Spa di Muro Leccese (Le).
"Un tempo il recupero faceva il paio con l'idea del valore del lavoro e, data l'esiguita' delle risorse personali, non era comprensibile lo spreco. Oggi siamo di fronte ad una esiguità' mondiale delle risorse e ad una loro inaccettabile ed ingiusta distribuzione.Ecco perché il recupero del rifiuto e' un percorso culturale perché sottende un rinnovato modello di vita ed un rinnovato e condiviso modello di economia ecosostenibile." E' quanto ha dichiarato in apertura del seminario che si è svolto il 30 settembre scorso a Palazzo di Città di Taranto sul tema di raccolta differenziata, e del futuro dell'Amiu, in relazione al nuovo piano regionale dei rifiuti, Annarita Lemma consigliere regionale del Pd e componente la Va Commissione ambiente della Regione Puglia. E' intervenuto il Presidente dell'AMIU di Taranto Federico Cangialosi e Amedeo Cottino esperto marketing.
Una “rete” fra tutte le piccole realtà turistiche del territorio jonico per crearne una sola, rilanciare il comparto, destagionalizzarlo e farne un’industria del turismo a tutti gli effetti, capace di attrarre, di competere al meglio con le altre realtà già consolidate e di fare business migliorando allo stesso tempo l’offerta e quindi il territorio stesso. Sono questi, in estrema sintesi, i temi che hanno contraddistinto l’odierna conferenza stampa tenuta nella sede di Confindustria Taranto. Al centro del dibattito il turismo e le progettualità future per la città e la provincia. A relazionare il Presidente di Confindustria Vincenzo Cesareo, il Presidente della sezione Industria del Turismo di Confindustria Antonio Prota e Irene Lamanna, componente della sezione. E’ stato il presidente Cesareo, in particolare, a sottolineare l’importanza della sinergia fra i diversi imprenditori del settore per la promozione del territorio ed il raggiungimento degli obiettivi. “Il nostro obiettivo è quello di creare una collaborazione tra tutti gli operatori del settore che produca profitto per gli operatori e contestualmente sviluppo del territorio. Noi crediamo che le strutture debbano mettersi insieme per incentivare al meglio la promozione e lo sviluppo della nostra terra. Vogliamo dimostrare che la presenza ingombrante della grande industria non interferisce con la parte turistica del territorio”. Irene Lamanna, componente della sezione turismo, ha sottolineato il segno positivo con cui si è conclusa la stagione estiva. “Una fra le migliori di questi ultimi anni- ha ribadito – ecco perché sono sempre più convinta che il turismo rappresenti la svolta per la nostra provincia. I servizi e il lavoro offerti in questi ultimi tempi da tutti gli imprenditori del settore sul territorio ne sono la prova. Un lavoro silenzioso ma molto apprezzato da tutti i turisti che ci sono venuti a visitare durante l’estate. Ricordo, senza citarli tutti, il Parco archeologico di Saturo, Pesca turismo, Mondo mare che ha proposto escusioni dei nostri fondali, il Molo Sant’Eligio, il Castello Aragonese che con continuità hanno offerto servizi gradevoli ed attrattivi a tutti i visitatori (e non solo). La collaborazione tra le strutture ricettive e questi servizi privati può far nascere una rete importante di proposte a diffusione nazionale e internazionale per tutti i turisti. L’intento di Confindustria è quello di lavorare insieme, perchè in maniera frammentaria si raggiunge poco. Con il sostegno di Confindustria – ha concluso Lamanna - potremo davvero puntare ad un’offerta turistica completa per il territorio tarantino che unisce logistica, servizi, cibo e cultura”. “Confindustria sta creando i presupposti per uscire da una crisi che attanaglia ormai tutti i settori da tempo – ha aggiunto Antonio Prota- e la ricetta vincente per rilanciare il turismo continua per noi a viaggiare su tre assi: aggregazione, green economy e internazionalizzazione. Un punto di partenza è l’adesione ad un contratto di rete* per le imprese turistiche operanti nell’arco ionico “Magna Grecia” (Confindustria Basilicata e Cosenza) che oggi presentiamo. La finalità del contratto è quella di incentivare e strutturare la collaborazione fra le imprese in progetti di internazionalizzazione, formazione, commercializzazione e promozione dell’offerta turistica dell’ area ionica, nonché di promuovere la costituzione di formule di acquisto centralizzato di prodotti e servizi funzionali all’esercizio delle attività della filiera, anche in ottica green. Si tratta di una spinta propulsiva per conquistare nuovi mercati turistici. Il mio dunque è un invito a partecipare numerosi a questa iniziativa perché più siamo, più il territorio avrà la capacità di emergere”. Taranto, 30 settembre 2013 Confindustria Taranto * in allegato la scheda
, Su espresso invito della Shanghai Cooperation Organization e della Struttura organizzativa, il Presidente dell'Autorità portuale di Taranto, Sergio Prete, ha partecipato lo scorso 28 settembre 2013, come relatore a “Euro-Asia Economic Forum 2013”. L'importante iniziativa, realizzata dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese con il supporto del Ministeri del Commercio, del Ministero della Cultura e del Ministero dell'Ambiente, oltre che di numerosi enti ed associazioni, ha cadenza biennale e si svolge nella città di Xi'an nella Provincia dello Shannxi dal 2005. Il Presidente Prete ha partecipato, come unico invitato italiano, ai lavori del "Forum of Asia-Europe Continental Bridge Logistics Partnership and Modern Service Industries" e ha presentato una relazione dal titolo "Italian Ports as Gateway of Traffics between Europe and Asia" nella quale ha illustrato il sistema portuale italiano e le sue potenzialità, soffermandosi, in particolare, sul porto di Taranto. Oltre agli altri relatori internazionali, al Forum hanno assistito numerosi operatori logistici e dirigenti delle strutture pubbliche, tra i quali lo Xi'an International Trade & Logistics Park destinato a diventare a breve l'Inland Port più importante della Cina. Molti degli interventi si sono soffermati sulle potenzialità della Silk Rail Road, la linea ferroviaria che collega la Cina all'Europa e che nei prossimi anni sarà oggetto di importanti interventi di potenziamento, sia per il traffico passeggeri che per quello merci.
Solidarietà di tutta la FILLEA nazionale “ai compagni e agli amici coinvolti e pieno sostegno al lavoro di magistratura e forze dell'ordine nell'arginare ogni deriva terroristica, violenta e antidemocratica” è quanto dichiara Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil commentando la notizia del ritrovamento delle buste indirizzate ai segretari dei sindacati degli edili piemontesi contenenti proiettili e scritte contro la Tav. Per Schiavella quanto sta accadendo nei cantieri della Tav "richiede nettezza nel giudizio e responsabilit nelle analisi, senza equivoci: siamo di fronte ad un sistematico esercizio di atti intimidatori e violenti, sia quando esercitati con azioni aggressive sia quando attraverso l'uso contundente e scellerato delle parole.” Opportuno che tutti facciano la loro parte “a partire dalle istituzioni garantendo la sicurezza dei cantieri, l'incolumit dei lavoratori, ed il libero esercizio del confronto democratico fra le diverse opinioni" ed altrettanto importante che "il vero movimento democratico e di popolo che si oppone all'opera isoli i violenti e faccia scudo esso per primo al primo diritto di ogni lavoratore: lavorare e lavorare in sicurezza e nel rispetto dei contratti” conclude il leader degli edili Cgil.
Si è svolta domenica 29 settembre a Taranto al Quartiere Salinella la manifestazione per la rigenerazione urbana di un'area degradata. Volontariato, pubblico e privato insieme per pulire il mondo A volta accade che, sotto l’azione propositiva del volontariato, pubblico e privato riescano a mettersi insieme al grido di “Puliamo il mondo!”. È accaduto stamattina al quartiere Salinella di Taranto dove si è tenuta l’iniziativa locale della campagna nazionale di volontariato di Legambiente “Puliamo il mondo” che, con il coordinamento dell’associazione di volontariato, ha realizzato un importante intervento di rigenerazione urbana per trasformare in una nuova piazza un’area degradata rendendola fruibile ai cittadini. È un progetto di Legambiente Taranto partito tempo addietro, immediatamente “sposato” dal Centro Servizi Volontariato (CSV) di Taranto che ne ha sostenuto significativamente i costi, e che poi ha registrato via via l’adesione del Comune di Taranto, che ha piantumato gli alberelli, nonché di una serie di aziende private, come la Mongolfiera Taranto che ha contribuito ai costi, e di altre imprese locali che hanno messo a disposizione materiali edili e di altro genere. Oggetto dell’intervento è stata una area del Quartiere Salinella, sita tra via Golfo di Taranto e via Lago di Monticchio: il perimetro, al cui centro c’è un campetto di calcio sterrato, è stata delimitato con marciapiedi e con alberelli, mentre in un angolo è stato allestito un piccolo parco giochi per i più piccoli con altalene. Nello stile “partecipato” di Legambiente, oggi si è tenuta l’inaugurazione di questa nuova piazza del Quartiere Salinella: oltre ai volontari di Legambiente, si sono infatti mobilitati l’Associazione Venti del Sud costituita dai cittadini che abitano in zona, il Gruppo Scout della Parrocchia Santa Famiglia di Nazareth, i volontari dell’Associazione per la Protezione Civile di Taranto; l’AMIU ha assicurato la propria collaborazione. Così nella prima parte della mattinata tutti hanno ramazzato, imbiancato, ripulito dai rifiuti l’area e le zone adiacenti; in seguito la manifestazione si è naturalmente trasformata in una festa di cittadinanza attiva e di volontariato con un brindisi finale e con la riappropriazione di questa zona di territorio “rigenerato” da parte dei cittadini residenti. L’intervento è stato poi presentato alla stampa da Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, e da Massimo Prontera del direttivo del Circolo. “Questa area – ha spiegato Massimo Prontera, progettista e direttore dei lavori – versava in uno stato di degrado assoluto, ridotto com’era, a una sorta di discarica per rifiuti di ogni tipo, in particolare inerti: grazie al nostro intervento è stato trasformato in un’area a verde attrezzato”. Lunetta Franco ha invece sottolineato i dati sempre molto negativi della raccolta differenziata nella nostra città e la necessità di cambiare radicalmente la gestione dei rifiuti all’interno delle aree mercatali cittadine, rifiuti che, come nel caso del mercato settimanale e del mercato coperto della Salinella, vanno a finire tutti tra i rifiuti indifferenziati, quando non sono abbandonati in strada senza alcuna attenzione per le condizioni igieniche che si vengono di conseguenza a creare. La maggior parte dei rifiuti raccolti oggi proviene presumibilmente dal mercato (buste, fogli di carta per gli involti) e dunque il danno per la collettività è doppio: aree vicine ai mercati perennemente sporche e rifiuti in discarica. Prima di passare ai ringraziamenti di rito, Lunetta Franco ha lanciato la campagna, già anticipata sul web, “Diamo un nome alla piazza recuperata da Legambiente”: “il degrado – ha dichiarato la Franco – è anche figlio di una sciatteria che permette alle città di espandersi senza che chi le amministra si prenda neppure il fastidio di trovare un nome a vie e piazze, lasciandole senza identità. Questo spazio non ha un nome e per questo motivo Legambiente ha lanciato la sua campagna proponendo ai cittadini di votare un nome, legato all’impegno per l’ambiente o per i bambini, scelto tra i sette che l’associazione ha ritenuto particolarmente significativi. Il nome più votato sarà proposto all’Amministrazione Comunale per l’intitolazione della piazza. I nomi proposti sono Antonio Cederna, Laura Conti, Renata Fonte, Alexander Langer, Gianni Rodari, Piazza Taksim, Angelo Vassallo. Lunetta Franco ha quindi ringraziato tutti coloro che con i loro contributi, hanno reso possibile un intervento così ambizioso per un’associazione di volontariato dotata di risorse assolutamente esigue. In primo luogo il Centro Servizi Volontariato di Taranto il cui presidente Carlo Martello, presente all’inaugurazione, ha subito creduto e sostenuto il progetto, quindi il Comune di Taranto, rappresentato dall’assessore all’Urbanistica Francesco Cosa, il Centro Commerciale La Mongolfiera , rappresentato dal direttore Stefano D’Errico, la Vibrotek srl, la MP lavori srl, la Lacitignola srl, la D’Erchia Restauri srl. Un ringraziamento particolare è andato ai progettisti Massimo Prontera – che si è sobbarcato anche il delicato incarico di direttore dei lavori – e Valentino Traversa che hanno messo a servizio dell’”impresa” la loro competenza e professionalità a titolo assolutamente gratuito e rinunciando persino al rimborso delle spese vive, e ai tanti soci di Legambiente che hanno contribuito con le loro sottoscrizioni alla realizzazione del progetto insieme ad alcuni cittadini che hanno aderito a una sottoscrizione lanciata sul web.
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