«Con il decreto “salva Ilva”, abbiamo finalmente la certezza della disponibilità delle risorse economiche da destinare all’ambientalizzazione. Grazie, inoltre, alla modifica alla legge Marzano - con la quale si sarebbero congelati i crediti - e all’inserimento della prededucibilità dei crediti, è stato risolto il problema delle piccole e medie imprese dell’indotto, le quali rischiavano il fallimento».

È quanto dichiarato dal consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano, all’indomani dell’approvazione al Senato del decreto 5 gennaio 2015, cosiddetto “salva Ilva”.

«In questo decreto – ha detto Mazzarano - c’è il coraggio di Matteo Renzi che ci mette la faccia e affronta la sfida di Taranto; la sfida di un’emergenza che si può trasformare in una grande opportunità».

In merito al Jobs Act, di cui si è parlato durante un incontro organizzato dal Pd di Massafra lo scorso sabato, il consigliere regionale ha dichiarato: «Con il Jobs, il "contratto a tutele crescenti" diventa più conveniente per l'impresa perché consente, nel giro di 3 anni, una defiscalizzazione pari a circa 8mila euro. Significa dire all’imprenditore “non hai più la necessità di fare contratti a 3 o 6 mesi, ma è più conveniente sottoscrivere un contratto che abbia una durata maggiore in cui le tutele sono maggiori”. Non siamo più negli anni ’70. Oggi, è indispensabile comprendere che nella costruzione del profitto, l’interesse fondamentale dell’imprenditore è anche la qualità dl lavoro. Nel Jobs Act, aldilà della polemica ideologica sull'art.18, crescono i diritti per una nuova generazione e si combatte la precarietà, togliendo alle imprese il pretesto delle rigidità contrattuali e di una esorbitante pressione fiscale".