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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

Nessuna schiarita per l’indotto dell’autotrasporto che lavora con Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva. Ieri una delle sigle di categoria, Casartigiani, ha annunciato che gli autotrasportatori associati riprendono l’assemblea permanente. Da oggi, lunedì 18 marzo fino al prossimo venerdì 22, presenziano dalle 6.30 alle 19 con i loro mezzi davanti alla portineria C dello stabilimento Acciaierie d\'Italia di Taranto.

    “Le aziende sono giunte al limite della sopportazione - dice Casartigiani - a complicare ulteriormente il loro stato di salute, oltre al mancato pagamento dei crediti, si aggiungono anche gli avvisi di fermo amministrativo dall\'Agenzia delle entrate. Una situazione ormai allo stremo in cui gli autotrasportatori hanno le mani legate, perché se da un lato avanzano ancora liquidità, dall’altro non possono più far fronte ai pagamenti. Criticità che Casartigiani sta denunciando da tempo e a oggi sembrerebbero ancora inascoltate”. 

Il 15 marzo, insieme alle associazioni Aigi e Confapi, che rappresentano l’indotto delle imprese appaltatrici, Casartigiani ha scritto ai commissari dell’amministrazione straordinaria di Acciaierie, Quaranta, Fiori e Tabarelli, e al nuovo direttore generale Cavalli, chiedendo di “essere convocati con urgenza al fine di definire ogni dettaglio in merito” per “non incorrere in possibili fraintendimenti”.

    In quella sede le associazioni hanno manifestato la “volontà di riprendere le attività produttive” con “una ripartenza congiunta e progressiva”, ma anche sollevato il problema costituito dalle “incessanti telefonate ricevute dagli associati” da parte di Acciaierie, con “richieste di ripresa lavorativa mentre eravamo ancora in attesa di un incontro fattivo e risolutivo”.

    Dall’attesa per un confronto al riavvio della protesta, il passo, almeno per Casartigiani, è stato brevissimo. Quest’associazione è stata la prima a fermarsi e a non assicurare il trasporto dei prodotti per conto di Acciaierie. Casartigiani ha infatti cominciato il sit in davanti alla fabbrica il 2 gennaio, sit-in che successivamente è stato interrotto ma che non ha portato gli autotrasportatori a riprendere a lavorare per l’ex Ilva. A oggi, gli associati di Casartigiani sono due mesi e mezzo che hanno fermato qualsiasi attività nei confronti del siderurgico in quanto attendono garanzie sia sui crediti maturati con la gestione societaria precedente all’amministrazione straordinaria, scattata dal 20 febbraio, sia sui nuovi ordini di lavoro da parte dei commissari. Anche Aigi, che rappresenta la maggiore fetta dell’indotto ex Ilva, pur manifestando volontà di tornare a lavorare, è tuttavia in attesa di incontrare i commissari per sapere come saranno regolati smaltimento dei crediti pregressi e gestione delle nuove fatture. Insieme alla penuria di materie prime, alla bassissima produzione di acciaio e alla necessità di risorse finanziarie, l’indotto inattivo è uno dei problemi principali dei commissari di Acciaierie, visto che l’attività delle imprese appaltatrici è essenziale su una serie di fronti: ripristino di impianti, manutenzioni, pulizie industriali, trasporti. Da rilevare che anche il personale di diverse aziende chiede ai propri datori di lavoro di tornare a lavorare. A favore dei crediti dell’indotto, Sace ha attivato una linea di 120 milioni, finalizzata ad acquisire tali pendenze. Altri 100 milioni Sace gli ha resi disponibili ai commissari per i crediti che vanta la società. 

Capuano:\"Avremmo meritato di vincere ma diamo comunque i meriti al Sorrento.\" 

 

Di Andrea Loiacono

 

Dopo la sconfitta in quel di Castellammare arriva un altro mezzo passo falso per il Taranto,  questa volta contro il Sorrento dell\' ex Enzo Maiuri. Una partita bloccata soprattutto nel primo tempo con poche occasioni da gol. Nella ripresa la formazione ionica si è resa più pericolosa soprattutto con De Marchi che ha sprecato incredibilmente una ghiotta palla gol. Queste le parole del tecnico del Taranto Ezio Capuano nel post gara: \"Abbiamo disputato una buona partita con tante occasioni da gol e avremmo meritato di vincere. Nel secondo tempo ho provato anche a inserire le due punte con Bifulco alle spalle per muovere la loro difesa. Il Sorrento ha fatto una partita di compattezza, ma noi meritavamo di vincere. Domenica scorsa e oggi abbiamo fatto due grandi prestazioni ma non sono arrivati i tre punti. Qualche giocatore come Matera e Calvano era stanco e l\' ho sostituito, da alcuni mi aspettavo di più. Mi aspettavo anche che il Sorrento palleggiatore di più ma era chiaro che ci temevano perché siamo una squadra forte. Con tutto che loro erano bassi abbiamo creato diverse occasioni. A Demarchi non posso rimproverare nulla, così come a tutta la squadra. Orlando secondo me è devastante a gara in corsa ma anche lui oggi era sottotono. Simeri ha fatto una grandissima partita e ogni partita sta sempre meglio. Adesso recuperiamo le forze e pensiamo al Brindisi.

Tre morti e tre feriti in un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio nel Tarantino sulla statale 100. Lo scontro è stato tra due auto ed è avvenuto all’altezza dello stesso punto dove alcuni mesi fa avvenne un altro grave incidente nel quale morirono tre militari dell’Esercito che rientravano a Taranto. 

 Una Bmw ed una Peugeot sono le due auto coinvolte nell’incidente stradale nel Tarantino, nel quale hanno perso la vita due donne e un ragazzo. I feriti sono invece una coppia ed un bambino. L\\\'incidente è avvenuto in prossimità di Mottola, in un tratto della statale ormai contrassegnato da alta pericolosità visto il rilevante numero di incidenti e vittime sinora verificatosi. Sul posto Carabinieri, Vigili del Fuoco e team del 118. Non ancora accertate le cause dell’incidente. L’allarme è stato lanciato dagli automobilisti di passaggio.

Un ragazzo di 31 anni e due ragazze di 23 sono le vittime dell’incidente. Si è trattato di un frontale tra due auto secondo una prima ricostruzione. Tra i tre feriti vi è invece un uomo di 50 anni. Intanto, Vincenzo Di Gregorio, presidente di commissione alla Regione Puglia, ha dichiarato che “da mesi, a seguito dell\'incessante susseguirsi di incidenti gravi e mortali su quel tratto di strada, abbiamo chiesto all\'Anas un piano di misure urgenti per migliorare la viabilità e la sicurezza di questa importante e strategica arteria stradale. Sono state promesse l\'installazione di autovelox, l\'allargamento della carreggiata, la posa in opera di spartitraffico sui tratti più pericolosi e a più alta densità di traffico. Tutto questo in attesa del raddoppio della Statale tra Mottola e Massafra. A tutt\'oggi, però, nulla è stato fatto e, purtroppo, sulla statale 100 si continua a morire” osserva Di Gregorio.

 

   “Abbiamo il dovere di fermare questa carneficina, altrimenti saremo tutti responsabili - prosegue -. Per questo chiedo che l\'assessore regionale ai Trasporti convochi con urgenza un tavolo permanente con i vertici dell\'Anas e con i comuni interessati per studiare un piano di misure da attuare immediatamente. Serve un\'unità di crisi che finalmente affronti e fermi questa strage di vite umane sulla statale 100”. 

Lo sport non ha età e la tenacia, la forza di volontà, la passione premiano sempre. Ed è seguendo questa strada che l\'atleta tarantino

Federico Pignatelli, categoria M 80,  ha ottenuto il Titolo di CAMPIONE ITALIANO nelle distanze dei 1500 e 3000 metri nel CAMPIONATO ITALIANO MASTER DI ATLETICA LEGGERA INDOOR tenutosi ad Ancona il 22 e 23 febbraio.

L\' AKROPOLIS FITNESS CLUB, dove l\'atleta si allena regolarmente,  esprime grande ammirazione per questo bellissimo risultato.

Lu.Lo. 

Dopo la schiarita di Sace che ha attivato due linee di credito (100 milioni per i commissari e 120 per i fornitori), Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria ha rinnovato l’invito alle imprese affinché tornino al lavoro dopo due mesi di assenza. Alcune aziende hanno già manifestato disponibilità. Le sigle Aigi, Confapi e Casartigiani hanno scritto ai commissari dell’amministrazione straordinaria Quaranta, Fiori e Tabarelli e al direttore generale Cavalli, chiedendo di “essere convocati con urgenza al fine di definire ogni dettaglio in merito” per “non incorrere in possibili fraintendimenti”. Le associazioni manifestano “volontà di riprendere le attività produttive” con “una ripartenza congiunta e progressiva”, ma parlano anche di “incessanti telefonate ricevute dagli associati” da parte di Acciaierie, con “richieste di ripresa lavorativa mentre eravamo ancora in attesa di un incontro fattivo e risolutivo”. “Aspettiamo il confronto con i commissari. Un primo approccio dovremmo averlo col commissario Fiori - dichiara Fabio Greco a capo di Aigi dopo l’assemblea di ieri con gli associati -. Dobbiamo sederci al tavolo e capire come avverrà la ripartenza. Sappiamo che chiedere sui nuovi ordini un acconto e il pagamento a 30 giorni non è normale, perché di solito il pagamento è regolato a 60-90 giorni, ma vista la nostra condizione, il fatto che non abbiamo ossigeno e che il pregresso è in attesa di regolarizzazione, cerchiamo quantomeno di accorciare i tempi. Siamo in emergenza. Poi, man mano che la situazione si normalizza e si comincia a pagare il vecchio, intendo quello pre amministrazione straordinaria, si rientrerà nella normale contrattualistica in base alle attività”. “Valuteremo attentamente il provvedimento - sostiene Giacinto Fallone per gli autotrasportatori di Casartigiani -, certi che le parti ci convocheranno al più presto. Le aziende continuano a perdere liquidità e sono poco fiduciose verso le istituzioni. Auspichiamo, quindi, che questi strumenti possano essere, una volta per tutte, la salvezza delle nostre pmi, visto che finora le tutele sono state pari a zero”. “Ora i crediti delle imprese dovranno essere certificati dall’amministrazione straordinaria, cosa che non ha fatto la precedente gestione societaria” dice infine Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto.

- Dopo la schiarita di Sace che ha attivato due linee di credito (100 milioni per i commissari e 120 per i fornitori), Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria ha rinnovato l’invito alle imprese affinché tornino al lavoro dopo due mesi di assenza. Alcune aziende hanno già manifestato disponibilità. Le sigle Aigi, Confapi e Casartigiani hanno scritto oggi ai commissari dell’amministrazione straordinaria Quaranta, Fiori e Tabarelli e al direttore generale Cavalli, chiedendo di “essere convocati con urgenza al fine di definire ogni dettaglio in merito” per “non incorrere in possibili fraintendimenti”. Le associazioni manifestano “volontà di riprendere le attività produttive” con “una ripartenza congiunta e progressiva”, ma parlano anche di “incessanti telefonate ricevute dagli associati” da parte di Acciaierie, con “richieste di ripresa lavorativa mentre eravamo ancora in attesa di un incontro fattivo e risolutivo”. “Aspettiamo il confronto con i commissari. Un primo approccio dovremmo averlo col commissario Fiori - dichiara Fabio Greco a capo di Aigi dopo l’assemblea di ieri con gli associati -. Dobbiamo sederci al tavolo e capire come avverrà la ripartenza. Sappiamo che chiedere sui nuovi ordini un acconto e il pagamento a 30 giorni non è normale, perché di solito il pagamento è regolato a 60-90 giorni, ma vista la nostra condizione, il fatto che non abbiamo ossigeno e che il pregresso è in attesa di regolarizzazione, cerchiamo quantomeno di accorciare i tempi. Siamo in emergenza. Poi, man mano che la situazione si normalizza e si comincia a pagare il vecchio, intendo quello pre amministrazione straordinaria, si rientrerà nella normale contrattualistica in base alle attività”. “Valuteremo attentamente il provvedimento - sostiene Giacinto Fallone per gli autotrasportatori di Casartigiani -, certi che le parti ci convocheranno al più presto. Le aziende continuano a perdere liquidità e sono poco fiduciose verso le istituzioni. Auspichiamo, quindi, che questi strumenti possano essere, una volta per tutte, la salvezza delle nostre pmi, visto che finora le tutele sono state pari a zero”. “Ora i crediti delle imprese dovranno essere certificati dall’amministrazione straordinaria, cosa che non ha fatto la precedente gestione societaria” dice infine Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto.

<Nell\\\'ambito del Festival delle Culture, abbiamo assistito a momenti di profonda emozione e riflessione. L\\\'incontro pubblico con le scuole e i progetti di accoglienza per ricordare la strage della Mecnavi ha visto una grande partecipazione, segno dell\\\'impegno della nostra comunità nel non dimenticare per non ripetere gli errori del passato.

Il cuore dello spettacolo La Gru ha pulsato forte, toccando le corde più intime dell\\\'anima. Quest\\\'opera teatrale, ispirata a un tragico evento nel porto di Taranto, ci ha ricordato l\\\'importanza vitale della Sicurezza sul Lavoro.

Questi momenti di commemorazione devono rafforzare il nostro impegno a promuovere la sicurezza e a proteggere la vita di ogni lavoratore.

Ringraziamo l\\\'associazione Opportunità alla Pari di Taranto per l\\\'energia e la bellezza del loro spettacolo.>

Con queste parole l\\\'organizzazione della prestigiosa rassegna culturale che da 17 anni si tiene a Ravenna da marzo a luglio, a cura dell\\\'amministrazione comunale, ha salutato l\\\'associazione Opportunità alla Pari che ha presentato a Ravenna la performance teatrale LA GRU, scritta da Luisa Campatelli, interpretata da Tiziana Risolo con la regia di Alfredo Traversa.  Le due città sono legate simbolicamente dal dramma delle morti sul lavoro 

<Sono parole toccanti che ci riempiono di orgoglio - ha dichiarato Sabrina Pontrelli, presidente dell\\\'associazione di promozione sociale - soprattutto per l\\\'occasione che ci è stata data di portare a Ravenna uno spaccato della realtà tarantina.>

La grande industria che fa da sfondo alla tragedia che si è consumata sulla gru al porto di Taranto, le problematiche su ambiente e salute ma soprattutto la condizione delle donne, quelle in particolare a cui tocca il peso della vita all\\\'indomani della tragedia sono i temi affrontati sul palco delle Artificerie Almagià, dove sono intervenute l\\\'assessora del comune di Ravenna con deleghe al lavoro, politiche di genere, associazionismo e immigrazione, Federica Moschini, la segretaria generale della Cgil della provincia di Ravenna, Marinella Melandri e la responsabile dei servizi per l\\\'immigrazione, Giovanna Santandrea che hanno ricordato la Tragedia Mecnavi, del 13 marzo 1987, quando 13 operai alcuni dei quali al loro primo giorno di lavoro, morirono intrappolati nella stiva della nave. 

<Non pensate che queste problematiche siano tanto lontane da voi, solo perché Taranto è una città distante da Ravenna - ha detto la sindacalista della città capitale del mosaico rivolgendosi agli studenti degli istituti superiori presenti in sala - anche nel porto di Ravenna ci sono tante gru proprio come quelle del porto di Taranto e la tragedia che avete appena visto rappresentata su questo palco potrebbe toccare da vicino ciascuno di noi più di quanto pensiate. Il tema della sicurezza sul lavoro così ben evidenziata dalla pièce teatrale, mette in luce la necessità di mantenere elevata l\\\'attenzione su questo fronte.>

Grande soddisfazione è stata espressa anche da parte dell\\\'autrice Luisa Campatelli che ha commentato: <portare la testimonianza di Taranto a Ravenna attraverso questo testo è stato per me momento di forte impatto emotivo. Quest\\\'opera scava nel profondo dell\\\'animo femminile e sono contenta che questo sia stato compreso. Al termine dello spettacolo, vedere i ragazzi ammutoliti, alzarsi in piedi, mi ha fatto capire che il messaggio era arrivato dritto al cuore di tutti e ringrazio l\\\'associazione Opportunità alla Pari perché oramai lavoriamo in perfetta sintonia su tematiche che ci trovano completamente d\\\'accordo. Con l\\\'attrice Tiziana Risolo meravigliosa interprete e il regista Alfredo Traversa abbiamo intrapreso un percorso che attraverso il teatro sollecita riflessioni. Con La Gru abbiamo portato sul palcoscenico la tragedia ma anche il sogno nel contrasto tra la macchina industriale e i bellissimi uccelli che si riposavano sulle sponde dello Ionio.>

Al termine dell\\\'incontro l\\\'associazione ha omaggiato il comune di Ravenna con prodotti tipici del territorio ionico e la giornata si è conclusa con un \\\"arrivederci\\\" da parte di tutti alla prossima edizione del Festival delle Culture.

Lu.Lo. 

Schiarita per due impianti importanti dei Giochi del Mediterraneo, l’evento sportivo internazionale in programma a Taranto da fine agosto a primi di settembre del 2026 con circa 4mila atleti attesi da 26 Paesi dell’area mediterranea. La svolta si è avuta nel corso di una riunione tra il commissario di Governo per i Giochi, Massimo Ferrarese, l’ad della società pubblica Sport e Salute (incaricata della progettazione), Diego Nepi Molineris, e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Sciolto soprattutto un nodo significativo: nei 18 mesi di lavori preventivati per la completa ristrutturazione dello stadio, il Taranto Calcio potrà continuare a giocare le partite del campionato. Individuate infatti le soluzioni tecniche che permetteranno la coesistenza delle attività di cantiere con quelle agonistico-sportive. Per effetto di una serie di integrazioni progettuali, dalle demolizioni alle coperture della struttura, il costo del progetto dello stadio - capienza 21mila spettatori - è passato dai 28 milioni inseriti masterplan (ma riferiti al documento preliminare di progettazione) ai 45 stimati ora, anche se si prevede che si possa arrivare a 50 milioni. Nel corso della ristrutturazione, che partirà con i primi lavori a fine campionato per esplicarsi, una volta finita la gara di appalto, da novembre 2024 in poi, la capienza dello stadio sarà ridotta a 4mila spettatori. Rivisto e potenziato anche il progetto dell’impianto polivalente Ricciardi che ora é attestato a 16 milioni. 

 “Stiamo lavorando tutti per cercare di risolvere i problemi e non è cosa facile, abbiamo definito le questioni relative allo stadio e al PalaRicciardi, e la società pubblica Sport e Salute sarà al nostro fianco non solo per la progettazione delle opere, ma anche come centrale di committenza per il lancio della gara di appalto” ha detto il commissario Ferrarese. Mentre il sindaco Melucci ha affermato che “ora di auguriamo che il Governo potrà essere sensibile verso le nuove esigenze del Comitato organizzatore per adeguare il masterplan generale alle aspettative e alle esigenze tecniche di una vetrina internazionale fondamentale per la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Il Comune di Taranto ha precisato che per “le situazioni tecniche di emergenza, ovvero per motivi di sicurezza che dovessero sopraggiungere lungo il cantiere, l\'Amministrazione comunale manterrà l\'impegno di garantire in subordine l\'uso in convenzione dell\'impianto pubblico di Brindisi”. L’ad di Sport e Salute, Nepi Molineris, ha scandito i tempi che da ora in poi attendono la società, 2 mesi per completare il progetto dello stadio, 4 per organizzare e bandire la gara di appalto e 18 di lavori, “tempi - ha detto Nepi Molineris - che devono essere scolpiti sulla nostra pelle”. L’ad della società del Mef ha infine dichiarato che sarà donato a Taranto un play ground chiamato “Illumina\" e rappresenterà “concretamente il contratto sociale tra giovani e anziani. Sarà un luogo di sport e di inclusione generazionale, dove sarà possibile praticare diverse discipline come ad esempio l\'arrampicata, lo skate, il basket 3x3, la ginnastica dolce e che preveda spazi di incontro e di aggregazione. Con ‘Illumina’ - ha detto Nepi Molineris - vogliamo anche a Taranto, così come in diverse città d’Italia, lanciare, attraverso lo sport, un messaggio per noi importante di inclusione”. 

Torniamo ancora una volta a plaudire l’operato della Guardia di Finanza contro il lavoro abusivo. I numeri riportati dalla recente operazione nel comune di Manduria, circa 100mila euro di volume di affari maturati totalmente a nero dal 2020 al 2023 da attività abusiva di estetica, testimonia la portata del fenomeno dell’abusivismo nella nostra provincia. Basta moltiplicare per le migliaia di pseudo operatori del benessere abusivi che imperversano nelle strade di tutta la provincia ionica, per renderci conto di che parliamo.

Quello dell’abusivismo è un fenomeno che interessa tutti i settori, la moda, l’autoriparazione, l’edilizia, l’impiantistica, l’alimentare, ma crediamo che un rilievo particolare il fenomeno lo assuma per le imprese di acconciatura ed estetica. Raffaella Semeraro e Silvio Lippo, referenti provinciali di Confartigianato Benessere (estetica ed acconciatura) intervengono così su un problema annoso e sempre attuale per il suo impatto economico e per i danni che può causare ai consumatori.

Confartigianato continua a sostenere una battaglia costante contro questo fenomeno dell’abusivismo che va ad aggravare la crisi dei professionisti in regola, la stragrande maggioranza, che operano nel rispetto delle norme, a cominciare da quelle igienico sanitarie in merito alla sterilizzazione degli strumenti, per continuare con quelle legate alla formazione e alla qualifica professionale e finire con l’utilizzazione di prodotti e apparecchiature certificate. Sono quelli che contribuiscono a rendere vivibile col loro lavoro i centri storici e le periferie di tutti i comuni della nostra provincia, arginando lo spopolamento e il degrado.

Riteniamo – insistono i referenti – che la soluzione possa passare attraverso maggiori controlli da parte degli organi preposti e dalla presa di coscienza da parte dei consumatori sia dei rischi per la salute che si corrono affidandosi ad operatori abusivi. Senza dimenticare il danno economico e sociale che si arreca alla cittadinanza, con l’evasione di imposte che servono a sostenere i servizi di pubblica utilità. Tanti cittadini, troppi, non sempre ignari, continuano facilmente a rivolgersi ad abusivi ed irregolari per servizi alla persona fuori da ogni controllo dal punto di vista igienico sanitario e fiscale.

Le modalità con le quali operano le attività abusive sono note, ed i social sono pieni di offerte da parte di abusivi, neanche piu nascoste o velate: c’è chi presta servizi di estetica ed acconciatura privatamente direttamente presso l’abitazione di clienti e chi presso propri locali spesso anonimi, senza avere il minimo rispetto delle norme igieniche e sanitarie, utilizzando prodotti magari economici (impazzano le cineserie), ma pericolosi, e spesso senza nemmeno avere l’abilitazione professionale.

In pratica abbiamo comportamenti ed attività che possono esporre la clientela al rischio di lesioni capillari, cutanee o, nei peggiori dei casi, alla possibilità di contrarre malattie gravi come l’epatite C o l’Aids, ma sembra che tutto ciò non spaventi la gente. Lo spavento del covid sembra non essere servito poi a nulla, anzi ha contribuiuto ad incrementare la platea dei fruitori.

Confartigianato vuole continuare a lanciare un segnale forte e di sensibilizzazione verso i consumatori per ricordare che affidarsi a coloro che si improvvisano operatori del settore non mette a rischio solo la bellezza, ma anche la propria salute. Il mettersi in mani sicure e professionalmente riconosciute rimane il punto principale. Scegliere un centro di estetica o un parrucchiere regolaramente iscritto alla Camera di commercio, significa scegliere un professionista del settore che utilizza prodotti selezionati, tecniche all’avanguardia e certificate, attrezzature sterili e sanificate in ambienti sani e igienicamente idonei, qualcuno che offre la garanzia della propria professionalità. Parliamo di operatori soggetti a rigidi controlli sanitari, al rispetto delle certificazioni sui macchinari proprio a garanzia dei clienti. Chi si affida a improvvisati operatori a fronte anche di un eventuale risparmio economico, convenienza che a vedere su facebook è poi tutta da dimostrare, si espone al rischio di danni gravi e permanenti e spinge la categoria verso un impoverimento professionale.

 Confartigianato, come sindacato degli artigiani – dichiara il Segretario provinciale Fabio Paolillo - auspica che il lavoro della Guardia di Finanza e delle altre autorità preposte continui in maniera serrata. Come associazione restiamo come sempre disponibili a collaborare e supportare le autorità competenti nel loro lavoro. Invitiamo chiunque abbia volontà a denunciare alla pubblica Autorità qualsiasi situazione abusiva ed irregolare. Come noto, anche Confartigianato è disponibile a veicolare qualsiasi segnalazione di irregolarità pervenga in associazione. Proseguiremo – conclude Paolillo – le nostre iniziative di sensibilizzazione verso la cittadinanza per una corretta informazione sui rischi e sulle conseguenze sanitarie causate dai trattamenti alla persona svolti in maniera abusiva ed incontrollata, a cui devono seguire azioni repressive, con sanzioni e conseguente sequestro delle attrezzature. Inoltre chiediamo con forza che siano applicate parimenti le sanzioni anche ai cittadini utenti che fruiscono di questi trattamenti in forma abusiva: se non c’è richiesta, l’offerta scompare, con tutte le conseguenze positive del caso.

E’ stato inaugurato a Taranto il BAC - Parco della Musica, una nuova destinazione d’uso dedicata alla cultura, all’arte e allo sviluppo tecnologico. Un\'inaugurazione che fa parte del processo di riqualificazione e rigenerazione urbana che mira a restituire alla città aree e siti dismessi o degradate. Intorno a questa apertura si sono aperti momenti di riflessione su Taranto, città complessa e sui tanti spazi che come quello di via Di Palma attendono attenzione. 

Con il taglio del nastro da parte del Sindaco Rinaldo Melucci sono state aperte le porte della nuova infrastruttura e riconsegnate  così alla comunità cittadina la piazza di questa importante area, oggetto di un significativo intervento di riqualificazione urbana che prevede il recupero complessivo degli immobili presenti e una nuova destinazione d’uso dedicata alla cultura, all’arte e allo sviluppo tecnologico.

 A seguito del tradizionale taglio del nastro, è stato presentato un breve intermezzo musicale a cura dell’Orchestra Giovanile della Magna Grecia. Dopo  gli interventi istituzionali del Sindaco Rinaldo Melucci e dell’assessore ai Lavori Pubblici, Cosimo Ciraci, che hanno illustrato lo stato di avanzamento del cantiere complessivo dei BAC conferenza stampa di presentazione del calendario degli eventi programmati dall’amministrazione Melucci per il 2024 con l’assessore alla Cultura, Angelica Lussoso.

 

Durante l’evento d’inaugurazione sono stati  allestiti spazi espositivi in cui si terranno ulteriori talk tematici di approfondimento, con un focus particolare sulla “Giornata internazionale della Donna”: il Dipartimento Prevenzione dell’ASL di Taranto promuoverà tutte le attività a favore delle donne, in particolare vaccinazioni e screening oncologici, mentre l’Associazione Alzaia illustrerà le opportunità offerte dal Centro Antiviolenza del Comune di Taranto in co-gestione con SudEst Donne. Al contempo, la Biblioteca Comunale “Pietro Acclavio” ha promosso le proprie attività a favore della cittadinanza.

 

Presente anche uno stand del progetto CALLIOPE - Casa delle tecnologie Emergenti, un vero e proprio hub dell’innovazione in cui competenze e tecnologie di ultima generazione si fondono per dare luogo a un programma di ricerca in ambito One Health che riconosce l\'interconnessione tra la salute umana, animale e ambientale.

 

Tra i vari momenti, largo spazio all’intrattenimento, al cibo e alla musica per famiglie e ragazzi, con Armando Carrera, piano e voce, l’esibizione live della band “Spaghetti Brothers” e un djset conclusivo

 

Abbiamo partecipato all’evento che si è svolto, in via di Palma, a pochi metri dall’ingresso principale dell’Arsenale Marittimo,  nella splendida cornice degli Ex Baraccamenti Cattolica, per testimoniare la presenza dei nostri associati.    È quanto scrive in una nota CasaImprese, presente all\'evento insieme ai tanti che  hanno voluto testimoniare con la loro presenza interesse e attenzione.  

Di seguito le riflessioni di CasaImpresa.

Per plaudere ad un primo passo sul difficile percorso di una vera rigenerazione urbana, di una non più rinviabile rivitalizzazione del borgo, del centro cittadino dove attualmente - per tanti arcinoti motivi - il settore del commercio vive una crisi che non accenna a diminuire.

UN’ASSOLUTA NOVITA’

Ecco perché- per la categoria dei commercianti del centro - la riqualificazione di un’importante area, per tanto tempo chiusa e abbandonata (dismessa dalla Marina Militare) ed ora finalmente recuperata crediamo possa rappresentare un’assoluta novità in termini di fruibilità di cultura, arte e anche sviluppo tecnologico. Come abbiamo visto gli interventi di ristrutturazione e di rigenerazione hanno interessato solo una parte esterna dell’area.

Il progetto infatti sarà integrato sia con il teatro da 500 posti sia con l’istituzione del Distretto dell’’Innovazione Taranto (Progetto Calliope - Casa delle Tecnologia Emergenti): entrambe le iniziative potranno meglio definire l’attrattività dell’area che però dovrà necessariamente completata con i tanto auspicati parcheggi.

PARCHEGGI

Abbiamo appreso con piacere che è in via di definizione l’acquisizione dell’adiacente grande area ex Caserma Mezzacapo che diventerà una grande parking area al servizio del Borgo. Un’esigenza centrale per i commercianti considerata la grande, crescente difficoltà dei clienti di arrivare in centro con le auto.

Auspichiamo che a tutto questo possano e debbano aggiungersi ulteriori elementi attrattivi, ovvero un servizio di accoglienza, un info point, e tutto ciò che possa riempire di contenuti una struttura innovativa e propulsiva integrata nella vita del centro. Dare nuova vita alla città e al commercio deve essere una priorità assoluta: perciò auspichiamo che all’istituzione del Parco della Musica possano poi aggiungersi il recupero del Palazzo degli uffici, del Palazzo Frisini e di tante altre piccole aree abbandonate che possa essere restituite alla fruizione della comunità.

BANDO OPEN BAC 2024

Plaudiamo inoltre al bando previsto nell’ambito dell’iniziativa “Open BAC 2024”, che prevede - durante la stagione estiva – di metterà a disposizione la piazza del Parco per eventi teatrali, musicali e letterari

TARANTO E LA PROVINCIA

Ci preme infine rimarcare l’importanza che Taranto possa tornare ad essere davvero il “capoluogo di provincia”, ovvero il riferimento per i cittadini e i consumatori dei comuni limitrofi: abbiamo assistito negli ultimi anni ad un progressivo allontanamento. Rinnoviamo la nostra disponibilità per collaborare nel recupero di questa identità, attuando politiche di co-marketing con le realtà della provincia ionica.

Lu.Lo. 

Una task force per i problemi dell’indotto di Acciaierie d’Italia. La coordinerà la Camera di Commercio di Taranto, sarà rappresentativa dei diversi soggetti coinvolti, e tratterà con i commissari dell’amministrazione straordinaria, i ministeri, a partire dal Mimit, e la Regione Puglia. “Si é deciso di mettere in piedi una task force guidata dalla Camera di Commercio che assumerà i toni istituzionali senza per questo sostituirsi in alcun modo ai portatori di interessi, alle associazioni e ai sindacati, che continueranno a giocare le loro partite e ad esprimere le loro rivendicazioni nei modi e nelle forme che riterranno più opportune” spiega il presidente Vincenzo Cesareo, che aggiunge: “Abbiamo deciso insieme di mettere tutti gli attori intorno alla Camera di Commercio oltreché per le economie di scala e aumentare la massa critica, anche perché riteniamo che la Camera di Commercio, in quanto istituzione, abbia facilità ad interloquire con gli ambiti ministeriali e regionali”. Cesareo precisa: \\\"Compito della task force sarà quello di “accertare che la volontà del Governo di ristorare i crediti delle imprese e di garantire la funzionalità del siderurgico, si traduca in una condizione possibile. Al momento non ci pare che questa condizione ci sia”.

   Il presidente della Camera di Commercio ritiene possibile un intervento della Regione a favore delle imprese, acquisendo i crediti dell’indotto, “ma crediamo - specifica - che si debba intervenire o sulle nuove norme che regolano la crisi d’impresa, o con uno strumento normativo ad hoc”. 

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