TARANTO AL FESTIVAL DELLE CULTURE/ Sicurezza sul lavoro: La Gru tocca il cuore del pubblico di Ravenna
Scritto da Giornalista1<Nell\\\'ambito del Festival delle Culture, abbiamo assistito a momenti di profonda emozione e riflessione. L\\\'incontro pubblico con le scuole e i progetti di accoglienza per ricordare la strage della Mecnavi ha visto una grande partecipazione, segno dell\\\'impegno della nostra comunità nel non dimenticare per non ripetere gli errori del passato.
Il cuore dello spettacolo La Gru ha pulsato forte, toccando le corde più intime dell\\\'anima. Quest\\\'opera teatrale, ispirata a un tragico evento nel porto di Taranto, ci ha ricordato l\\\'importanza vitale della Sicurezza sul Lavoro.
Questi momenti di commemorazione devono rafforzare il nostro impegno a promuovere la sicurezza e a proteggere la vita di ogni lavoratore.
Ringraziamo l\\\'associazione Opportunità alla Pari di Taranto per l\\\'energia e la bellezza del loro spettacolo.>
Con queste parole l\\\'organizzazione della prestigiosa rassegna culturale che da 17 anni si tiene a Ravenna da marzo a luglio, a cura dell\\\'amministrazione comunale, ha salutato l\\\'associazione Opportunità alla Pari che ha presentato a Ravenna la performance teatrale LA GRU, scritta da Luisa Campatelli, interpretata da Tiziana Risolo con la regia di Alfredo Traversa. Le due città sono legate simbolicamente dal dramma delle morti sul lavoro
<Sono parole toccanti che ci riempiono di orgoglio - ha dichiarato Sabrina Pontrelli, presidente dell\\\'associazione di promozione sociale - soprattutto per l\\\'occasione che ci è stata data di portare a Ravenna uno spaccato della realtà tarantina.>
La grande industria che fa da sfondo alla tragedia che si è consumata sulla gru al porto di Taranto, le problematiche su ambiente e salute ma soprattutto la condizione delle donne, quelle in particolare a cui tocca il peso della vita all\\\'indomani della tragedia sono i temi affrontati sul palco delle Artificerie Almagià, dove sono intervenute l\\\'assessora del comune di Ravenna con deleghe al lavoro, politiche di genere, associazionismo e immigrazione, Federica Moschini, la segretaria generale della Cgil della provincia di Ravenna, Marinella Melandri e la responsabile dei servizi per l\\\'immigrazione, Giovanna Santandrea che hanno ricordato la Tragedia Mecnavi, del 13 marzo 1987, quando 13 operai alcuni dei quali al loro primo giorno di lavoro, morirono intrappolati nella stiva della nave.
<Non pensate che queste problematiche siano tanto lontane da voi, solo perché Taranto è una città distante da Ravenna - ha detto la sindacalista della città capitale del mosaico rivolgendosi agli studenti degli istituti superiori presenti in sala - anche nel porto di Ravenna ci sono tante gru proprio come quelle del porto di Taranto e la tragedia che avete appena visto rappresentata su questo palco potrebbe toccare da vicino ciascuno di noi più di quanto pensiate. Il tema della sicurezza sul lavoro così ben evidenziata dalla pièce teatrale, mette in luce la necessità di mantenere elevata l\\\'attenzione su questo fronte.>
Grande soddisfazione è stata espressa anche da parte dell\\\'autrice Luisa Campatelli che ha commentato: <portare la testimonianza di Taranto a Ravenna attraverso questo testo è stato per me momento di forte impatto emotivo. Quest\\\'opera scava nel profondo dell\\\'animo femminile e sono contenta che questo sia stato compreso. Al termine dello spettacolo, vedere i ragazzi ammutoliti, alzarsi in piedi, mi ha fatto capire che il messaggio era arrivato dritto al cuore di tutti e ringrazio l\\\'associazione Opportunità alla Pari perché oramai lavoriamo in perfetta sintonia su tematiche che ci trovano completamente d\\\'accordo. Con l\\\'attrice Tiziana Risolo meravigliosa interprete e il regista Alfredo Traversa abbiamo intrapreso un percorso che attraverso il teatro sollecita riflessioni. Con La Gru abbiamo portato sul palcoscenico la tragedia ma anche il sogno nel contrasto tra la macchina industriale e i bellissimi uccelli che si riposavano sulle sponde dello Ionio.>
Al termine dell\\\'incontro l\\\'associazione ha omaggiato il comune di Ravenna con prodotti tipici del territorio ionico e la giornata si è conclusa con un \\\"arrivederci\\\" da parte di tutti alla prossima edizione del Festival delle Culture.
Lu.Lo.
NELLA TERRA DI TESTORI/ Il Confiteor di Alfredo Traversa conquista il pubblico milanese
Scritto da Giornalista1Nello terra di Testori il Confiteor di Alfredo Traversa raccoglie applausi e complimenti. Un successo per il gruppo tarantino diretto dal regista grottagliese che mise in scena per la prima volta nel 1986 il dramma di Rino vestendone i panni. Un testo rappresentato a Taranto il 16 febbraio scorso. Le tre repliche milanesi, dal primo marzo a domenica tre, al PACTA dei Teatri, struttura che fa parte dei 21 principali teatri del Sistema Teatrale milanese, hanno visto tra il pubblico Giuseppe Frangi, nipote e presidente dell’Associazione Giovanni Testori, che a conclusione della rappresentazione ha sottolineato quanto ‘proprio Confiteor fosse l’opera da lui più sentita.Ha dichiarato inoltre di essere rimasto colpito dalla messa in scena di Traversa dopo quella storica con Branciaroli e Banterle’. È stato un momento fondamentale per il nostro gruppo e la prosecuzione di questo capolavoro di Giovanni Testori, le parole del regista a conclusione. Confiteor è interpretato da Giuseppe Calamunci Manitta e Tiziana Risolo.
Lu.Lo.
8 MARZO-TARANTO/ 60 donne al Museo Archeologico Nazionale di Taranto nel tour guidato offerto da Ninfole
Scritto da Giornalista1Rossella Ninfole: “Oltre ai dibattiti, politiche di genere basate anche
sull’accessibilità alla fruizione culturale”
Prenotazioni fino a esaurimento posti via mail e sui social di Caffè Ninfole
Pubblico e privato insieme per promuovere cultura in occasione del prossimo 8 marzo.
Ha queste premesse l’iniziativa che Ninfole ha programmato, infatti, per il prossimo 8 marzo, giornata tradizionalmente legata alla riflessione sui diritti delle donne.
Gli strumenti di emancipazione femminile non hanno bisogno solo di dibattiti, ma hanno bisogno anche di pratiche in grado di abbattere pregiudizi e promuovere formazione e competenze – dice Rossella Ninfole, presidente della Ninfole Spa – e crediamo che le politiche di genere debbano basarsi anche sull’accessibilità e sul grado di partecipazione delle donne alla fruizione culturale del territorio.
Così Ninfole sceglie questa volta di invitare le donne al Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA.
Il biglietto lo mette il MIC, che nella Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, concede l’ingresso gratuito in tutti i musei e parchi archeologici nazionali, ma il servizio di visita guidata a tutta la collezione del MArTA, la offre proprio Ninfole.
Venerdì 8 marzo, negli slot di orario delle 16.00 e poi delle 17.00, l’offerta è rivolta a 60 donne (30 + 30) che una volta accolte nelle Sale del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, saranno accompagnate da guide esperte in un viaggio nel tempo, dalla Preistoria, alla civiltà greca e romana, fino alla Taranto tardo-medievale.
Il MArTA, oltre al suo nome, ha storie avvincenti e appassionanti con protagoniste femminili di rilievo – conferma Rossella Ninfole – dalle Veneri di Parabita, ai tesori della principessa dauna Opaka, fino ai miti alle donne mitologiche che raccontano la natura umana dell’altra metà del cielo. 20 mila anni di storia e storie che possono ancora oggi essere di insegnamento e ispirazione per le donne di oggi e di domani.
Ma siamo un’azienda – sottolinea poi la presidente – e pensiamo anche che come testimoniano centinaia di ricerche di mercato, siano significative le ricadute economiche sul territorio, di ogni euro investito in cultura, che genera valore sociale, culturale e di mercato. Se cresce il territorio cresciamo tutti.
Le donne che volessero approfittare del tour del MArTA offerto da Ninfole devono registrare il loro nominativo inviando un messaggio sulle pagine social della più antica torrefazione di Puglia. Su Facebook e su Instagram basta cercare “Caffè Ninfole”, oppure inviare una mail a \n Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. \"> Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le richieste di partecipazione dovranno essere corredate da un documento di identità e saranno confermate fino ad esaurimento posti.
IN AGENDA- TARANTO/ Mercoledì si parla di Adele Ficarelli e Ugenti Maria Scala, Donne della Resistenza Antifascista
Scritto da Giornalista18 Marzo 2024 dedicato a LE DONNE NELLA RESISTENZA ANTIFASCISTA nelle figure di Adele Ficarelli e Ugenti Maria Scala. E\\\\\\\\\\\\\\\' questo il tema dell incontro che si terrà mercoledì 6 marzo alle 17.30 a Taranto, presso la sede SPI Salinella di via Mar Grande,1 adiacente ai Giardini Ficarelli
Presiede Egidio Solfrizzi. Intervengono
Giovanni Battafarano già presidente provinciale e responsabile meridionale Anpi
Giancarlo Girardi presidente assemblea SPI Salinella
Beppe Lazzaro vice presidente provinciale vicario Anpi
Riccardo Pagano presidente provinciale Anpi
Sarà un occasione di approfondimento legato a queste importanti figure femminili.
La vicenda umana e familiare dell\'antifascista Ugenti Maria Scala di Massafra, “Donna dell \'anno 2019” della CGL Taranto - scrive Giancarlo Girardi- sarebbe stata quella di una comune bracciante del meridione d\'Italia dei primi cinquanta anni del secolo scorso se piccoli e grandi avvenimenti storici non avessero coinvolta lei e la sua famiglia rendendola dura e drammatica la sua esistenza. Spesso, ancora in quel periodo, si rimaneva analfabeti perché non era necessario, per vivere in quella dura condizione sociale, saper leggere e scrivere, bastavano appunto le braccia. La loro intera esistenza era dedicata al lavoro e tuttavia la “memoria” della propria famiglia era considerata un patrimonio, un valore. Veniva coltivata e trasmessa tra le generazioni attraverso il racconto orale nel tradizionale focolare domestico. La vita matrimoniale con Angelo Antonicelli agli inizi sembrò procedere normalmente, nacquero i primi due figli ma lentamente, però già da alcuni anni prima in Angelo veniva avanti la causa da lui abbracciata, divenuta poi negli anni una missione da compiere, la sua scelta definitiva di vita. Sposa le idee socialiste già nei primi anni dieci, si oppone ai latifondisti nel segno dei suoi diritti, per questo viene licenziato più volte ed è costretto a migrare in Germania per trovare lavoro e mantenere da lontano la sua famiglia. Maria Scala resta sola per la prima volta di tante altre volte successive. Angelo, però, è costretto a tornare per partecipare, a trentadue anni, alla Grande Guerra. Esperienza tragica in cui viene coinvolto direttamente nella disfatta di Caporetto ma riesce a salvarsi ed alla fine della guerra ritornare a casa. Qui affronta i problemi reali e drammatici dei reduci, contadini e braccianti, lo fa con la sua Lega proletaria nei due anni straordinari, quello del “Biennio Rosso”. Maria Scala continuava, proprio per questo, ancora a “salire il Calvario con la sua croce” come lei stessa solea dire. Angelo cercò di conciliare il suo impegno sindacale e politico con quello dei suoi cari ma nulla poté quando il regime lo arrestò il 30 ottobre del 1926, insieme all\\\\\\\\\\\\\\\'intero gruppo dirigente del suo partito. Fu condannato ad otto anni di carcere, tre di sorveglianza speciale e poi proposto per il confino. Maria scala pure lei imputata non venne arrestata perché incinta di quattro mesi. La responsabilità dell\\\\\\\\\\\\\\\'intero nucleo familiare, allora, cadde perciò su di lei, sulle sue spalle fragili e minute. Si doveva sopravvivere con il salario dovuto ad una donna, la metà di quello di un uomo e del solo figlio più grande, di soli dodici anni, che avrebbe portato un terzo del suo. Il tutto per sostenere i restanti quattro bambini, la più piccola di un anno. La grande responsabilità nel nuovo ruolo fanno emergere il carattere e la determinazione straordinaria di Maria Scala. La sua immediata reazione diretta al regime fece di lei la prima donna antifascista massafrese e non solo, si rivelò donna e madre straordinaria, affrontò il regime a mani nude come madre dei suoi bambini e moglie orgogliosa del “galeotto Antonicelli”. Restò sola, il paese codardo le voltò le spalle, la solidarietà normale tra la povera gente poteva divenire in questi casi, per il regime, un complotto contro e quindi per altri punibile. Memorabile l episodio in cui si reca dal podestà di Massafra attraversando il ponte verso piazza Garibaldi con i cinque bambini in fila per chiedere un suo intervento per liberare il marito innocente dalla prigione. Al diniego del podestà lascia sulla scrivania il piccolo ancora in fasce che non poteva allattare, lei affermo, con il suo latte avvelenato e andò via. Ovviamente- sottolinea Girardi- lo riprese ma dopo la richiesta del podestà. Le fu proposto solo un temporaneo sussidio di mendicità che con sdegno lei rifiutò. Le arrivarono, anche, inizialmente, somme di denaro del “soccorso rosso” spedite dall estero dal partito ma tutte furono confiscate e usate sistematicamente dai fascisti.
Terribile fu il tentativo, successivamente, di linciaggio morale perpetrato dai fascisti e dai carabinieri per marchiare la sua onorabilità di donna e di moglie per colpire moralmente in carcere Angelo. Essa fu sottoposta a Massafra prima, a Taranto dopo, a visite ginecologiche per accettare un presunto aborto, allora considerato reato grave, le fu consentito di avere una ostetrica di parte. Lei vide un segno della Provvidenza nella disponibilità di un galantuomo, il notaio Nicola Diasparro che la aiutò economicamente per mantenere i figli e dette loro un tetto in cui ricominciare a vivere senza pretendere nulla in cambio. Il ritorno dal carcere di Angelo per l amnistia concessa nel decennale della dittatura, dopo sei anni e dodici giorni di detenzione fece tornare lentamente la famiglia ad una vita solo apparentemente normale nonostante la continua sorveglianza sociale di Angelo. Dopo l otto settembre del 43 si ricongiunse tutta la famiglia lei finalmente raggiunse la tanto sospirata tranquillità sino alla sua morte avvenuta un anno dopo, nel dicembre del 1944.
Lu.Lo.
IN AGENDA-TARANTO/ L 8 Marzo, alla Biblioteca Acclavio, dialogo tra musica e parole
Scritto da Giornalista1Si terrà Venerdì 8 marzo alle ore 18.00 presso la Biblioteca Civica “P. Acclavio” il concerto con reading Omaggio alle
donne organizzato dall’Associazione musicale Guitar Artium sotto la direzione artistica della prof. Maria Ivana Oliva
e patrocinato da Comune di Taranto, Regione Puglia e CVS.
Di scena le giovani donne soliste dell’orchestra Andrés Segovia che si alterneranno in un dialogo tra musica e parole con la giornalista ed autrice ben nota al pubblico tarantino Luisa Campatelli. Autrice, giornalista professionista, formatrice,
Luisa Campatelli, di recente si è accostata alla scrittura teatrale, riscuotendo molti consensi. Formatrice e coordinatrice
di percorsi didattici e di orientamento. Negli anni 2000 è stata direttrice del quotidiano tarantino Il Corriere del Giorno.
Attualmente è direttrice di Formare Puglia. Ha partecipato a concorsi letterari e i suoi racconti La Scelta e La guerra
di Tito sono stati pubblicati in antologie a tema dalla Casa editrice Catartica, con Affiori ha pubblicato il racconto
ambientato in Puglia Bella Terrona. Dai testi La Gru, che affronta il delicato e drammatico tema della sicurezza sul
lavoro, Sguardi, storia dell’incontro tra una donna occidentale e una donna musulmana, e Punta testo sulla
ribellione femminile ispirato alla Tarantola sono tratte opere teatrali interpretate da Tiziana Risolo con la regia di
Alfredo Traversa.
Durante la serata terrà un reading di testi ispirati al mondo interiore delle donne.
Le giovani musiciste Arianna Di Ponzio, Ginevra Cosenza, Sabrina Sammarco, Giulia Berardi, Federica Pignatelli, Asia
Amodio, Sara Antonini, Elena Procaccini, Sofia Longone, si alterneranno nella esecuzione di brani di musica solistica e di
insieme. Da anni sono soliste dell’orchestra che ha come finalità quella di sviluppare la dimensione musicale e la
relazione con gli altri.
L’orchestra prende il nome dal famoso musicista Andrés Segovia che ha portato in auge la chitarra nel primo
Novecento, riunisce giovani chitarristi di età variabile dai 6 ai 20 anni i quali provengono da esperienze musicali
diversificate. I giovani musicisti hanno già partecipato ad esibizioni pubbliche e rassegne nazionali quali Ragazzi in
Gamba, e sono stati vincitori dei concorsi internazionali Musica Mundi e Mediterraneo a Taranto e Bari. Hanno
partecipato alle Master Class dei Maestri Luciano Pompilio e Nicola Paradiso nell’ambito del Festival Chitarristico
Internazionale Città dello Jonio dove hanno tenuto un concerto presso il Chiostro di Santa Chiara sede del Tribunale
per i minori. L’orchestra ha partecipato all’inaugurazione del Museo della Chiesa di San Pasquale a Taranto alla presenza
dell’Arcivescovo di Taranto ed al concerto dal titolo Musica al Museo tenutosi presso il MuBa, Museo della Basilica di
San Martino a Martina Franca (Ta). Ha suonato inoltre per la Notte Cataldiana, omaggio al Santo Patrono, presso il MuDi
-Museo Diocesano di Taranto. Si è esibita in prestigiose Rassegne nazionali. Gli arrangiamenti sono frutto dell’esperienza
del M° Oliva che ha saputo calibrare le difficoltà tecniche dello strumento con le potenzialità dei giovani. Di recente ha
inciso il CD Donatori di suoni dedicato alla beneficenza.
Ingresso libero -INFO 347.1790060
FESTIVAL DELLE CULTURE/ A Ravenna, Opportunità alla Pari Aps presenta LA GRU
Scritto da Giornalista1È per noi un grande onore essere stati chiamati a partecipare al Festival delle Culture del Comune di Ravenna con lo spettacolo LA GRU di Luisa Campatelli - ha dichiarato in conferenza stampa Sabrina Pontrelli, presidente dell associazione Opportunità alla Pari aps - Siamo tutte davvero molto emozionate e sebbene fossimo consapevoli della potenza del testo, a dirla tutta, non pensavamo che avremmo varcato i confini regionali.
Per questo ringraziamo l amministrazione comunale di Ravenna nella persona del sindaco Michele De Pascale, gli assessori Federica Moschini e Fabio Sbaraglia e l’Unità organizzativa Politiche per l’Immigrazione diretta da Giovanna Santandrea e il responsabile Giampaolo Gentilucci per averci dato questa grande opportunità.
Siamo un associazione abbastanza giovane - ha aggiunto Pontrelli - anche se consolidate da un percorso comune nella commissione provinciale alle pari opportunità. Abbiamo promosso questo spettacolo già in provincia di Taranto e vi preannunciamo che il silenzio assordante alla fine della performance è proprio la cifra del suo successo. Luisa Campatelli ha scavato nel profondo delle emozioni, Alfredo Traversa ha tradotto magistralmente il testo in rappresentazione teatrale e l interpretazione di Tiziana Risolo sarà per tutti voi una piacevole scioccante sorpresa.\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\"
Con queste parole la presidente è intervenuta nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in diretta streaming dall aula consiliare di Ravenna in occasione della presentazione del prestigioso Festival delle Culture che si svolgerà nel comune romagnolo da marzo a luglio di quest anno.
Oggi 23 febbraio, mentre siamo in collegamento - ha precisato Alfredo Traversa - c\\\'è il ministro Urso in visita a Taranto che sta parlando di sicurezza sul lavoro nel grande stabilimento dell’acciaio e proprio due ore prima del nostro collegamento in provincia di Teramo c\\\'è stata un\\\'altra morte sul lavoro. Sono quasi mille morti all anno. Quindi noi portiamo all attenzione dei giovani questa drammatica quotidianità con LA GRU, questo animale stupendo che un tempo vedeva in Taranto un luogo di sosta. Bene, ora a Taranto le gru ci sono ancora, ma sono le gru di acciaio - ha così concluso il regista - che hanno raccontato diverse morti, e una è quella che porteremo a Ravenna il 12.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti, a Ravenna sono intervenuti il Sindaco e Presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, gli assessori Federica Moschini e Fabio Sbaraglia, mentre a Taranto, presso la sede dell associazione, erano collegati Sabrina Pontrelli, Ingrid Iaci, Stefania Caputo, Rossella Galeone, Maria Marinelli e il regista della pièce Alfredo Traversa.
Andare a lavorare e non ritornare a casa: questa in sostanza la tragica realtà che accomuna i territori di Ravenna e Taranto. Che si tratti della strage della Mecnavi, accaduta a Ravenna il 13 marzo 1987, o del distacco della cabina di una gru al porto di Taranto, come è successo per ben due volte, poco cambia: si tratta, di tragici episodi, tra i tanti casi di morti sul lavoro. Proprio per questa ragione, l amministrazione ravennate, che dal lontano 1987 ricorda ogni anno le 13 vittime dell incendio scoppiato nella stiva della nave gasiera Elisabetta Montanari, ha selezionato quest anno LA GRU, quale opera più idonea al tema della commemorazione.
Lo spettacolo proposto dalla associazione Opportunità alla Pari insieme al film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, darà il via, a marzo, al Festival delle Culture che prevede, nel complesso, una ricca offerta di eventi di altissimo profilo.
La Gru andrà in scena il prossimo 12 marzo, nelle artificerie Almagià di Ravenna, alle ore10, alla presenza delle autorità locali e degli studenti degli istituti superiori.
LA GRU
Testo di Luisa Campatelli
Interpretazione di Tiziana Risolo
Regia di Alfredo Traversa
La tempesta, meteorologica ed emotiva, è il fil rouge di questa rappresentazione teatrale.
Una donna attende il rientro a casa del marito. La tempesta, il pericolo, se l’uomo che ami lavora in cima ad una gru nell’area del porto di Taranto è sempre presente. In un periodo di tempo relativamente breve, tra una sirena della polizia e l’interruzione dell’energia elettrica, la protagonista rivive gli ultimi attimi vissuti col marito, cerca di ricordare, per darsi forza, i momenti più belli, e spera, fino alla fine, che tutto quel finimondo non finisca per annientarli.
Non sarà così.
Il suo uomo non tornerà.
Sarà travolto a centinaia di metri d’altezza dalla foga del vento.
Opera ispirata a fatti realmente accaduti di recente con processi ancora in corso.
Il titolo La GRU non indica solo la macchina per il sollevamento e lo spostamento di merci e materiali ma per un destino crudele LA GRU fa anche riferimento all’uccello di grandi dimensioni che prima dell’industrializzazione selvaggia di Taranto abitava le stesse zone ora occupate dalle gru/macchine.
La trasposizione scenica de La Gru a cura del regista Alfredo Traversa è un viaggio intimo, lo specchio di ciò che accade quando avverti che qualcosa di inimmaginabile può accadere.
Non mancano i momenti di forte denuncia pubblica.
IN AGENDA- TARANTO/ Claudio Bisio al Teatro Fusco con La mia vita raccontata male
Scritto da Giornalista1Martedì 27 e mercoledì 28 febbraio sul palco ionico l’attore e conduttore piemontese
Il direttore Busco: «Bisio è un istrione, ci divertiremo ed emozioneremo»
Un racconto in cui si mescolano perfettamente elementi di crescita personale, stralci biografici allegri e riflessivi, e una lista di esperienze travagliate e momenti gioiosi della vita. Al Teatro Fusco, martedì 27 febbraio alle ore 21.00 e mercoledì 28 alle 18.00, Claudio Bisio porta in scena “La mia vita raccontata male”, spettacolo a firma di Giorgio Gallione, in una nuova appassionante data della fortunata stagione di prosa messa a punto dal Teatro Fusco in sinergia con l’Amministrazione comunale, e con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese.
«Non solo ci sarà l’occasione per divertirsi ed emozionarsi – il commento del direttore del Teatro comunale Fusco, Michelangelo Busco –, grazie alla presenza scenica di un grande e istrionico Claudio Bisio; in questa serata rifletteremo su ciò che ci accade nel quotidiano, rivalutando le nostre esperienze da un’altra prospettiva. Sono certo che il pubblico tornerà a casa arricchito».
“La mia vita raccontata male” trae spunto dal patrimonio letterario di Francesco Piccolo, alternando racconti e pensieri senza soluzione di continuità: ricordi familiari e amorosi si intrecciano con personaggi del calibro di Bertolt Brecht, Mara Venier e le sorelle Kessler. La storia particolare si amalgama nella Storia, passando dai mondiali di calcio ai cambiamenti politici sullo sfondo di un’Italia che, in fondo, è sempre la stessa. La rappresentazione, spaziando brillantemente tra la sfera pubblica e privata, tra la realtà e la sua versione romanzata, è una narrazione eccentrica e scanzonata, un po’ musica e un po’ prosa, di tutte quelle vicissitudini che, consapevolmente o casualmente, contribuiscono a plasmare la nostra identità. A dar vita a questo microcosmo di esperienze ed errori ci sarà Claudio Bisio, che riuscirà a farci riflettere anche sul nostro modo di descrivere e dettagliare, di quei filtri che applichiamo a ciò che viviamo; a farci capire che la vita non sempre è ciò che si vive, ma ciò che si racconta.
La regia dello spettacolo è di Giorgio Gallione, mentre ad accompagnare Claudio Bisio sul palco ci saranno i due musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino. Le scene e i costumi sono a cura di Guido Fiorato, mentre le musiche portano la firma di Paolo Silvestri. Aldo Mantovani è il light designer. L’opera è una produzione Teatro Nazionale di Genova.
Il botteghino del Teatro Fusco è aperto dal martedì al venerdì, dalle ore 15:30 alle 19:30. Il biglietto intero per la platea è di 30€ (ridotto 25€), per la galleria è di 25€ (ridotto 20€).
IN AGENDA-TARANTO/ Mercoledì alla Dickens la presentazione di Nuova Storia del Cinema
Scritto da Giornalista1Mercoledì 28 febbraio alle 18 presso la Libreria Dickens di Taranto, si terrà la presentazione del libro curato da Beatrice Fiorentino per le edizioni Hoepli
Intervengono: Beatrice Fiorentino, curatrice della pubblicazione, che si collegherà in videoconferenza,
Massimo Causo, critico cinematografico, Davide Di Giorgio critico cinematografico.
L\'incontro sarà moderato da Giulia Galli, Presidio del Libro Dickens – Il Granaio.
Nuova Storia del Cinema, dalle origini al futuro, edito Hoepli, una è delle tante possibili, cercando di tessere innovative relazioni tra le immagini, pensando chiavi di lettura insolite e magari suggestive per raccogliere la sfida di raccontare un percorso lungo oltre centoventi anni con rinnovata vitalità. Un viaggio dalle origini al presente attraverso un taglio narrativo accessibile sia al cinefilo esperto che al neofita, lungo le più importanti tappe artistiche, estetiche, storiche, tecnologiche, sociali che hanno segnato la storia della settima arte: il cinema muto e la golden age di Hollywood, i generi e il cinema d\'autore, il neorealismo e le innovazioni della modernità, il postmoderno, la crisi della sala e le sfide dei nuovi linguaggi nell\'era del cinema on demand. Un percorso a più voci, curato da Beatrice Fiorentino e frutto di contributi completi e competenti di numerose e autorevoli firme della critica contemporanea, per creare una connessione con il presente, avventurandosi a ragionare con il futuro.
La presentazione del volume, edito da Hoepli, inaugura il ciclo “Immagina il mondo – Orizzonti e visioni tra passato e futuro”, organizzato dal Presidio del Libro Dickens Il Granaio, in collaborazione con l\'associazione culturale Brigadoon Altre Storie del Cinema.
Beatrice Fiorentino è critica cinematografica, saggista e giornalista pubblicista, è Delegata Generale della Settimana Internazionale della Critica di Venezia, membro degli EFA (European Film Academy) e dell\'Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello. Docente a contratto di Semiologia del cinema e dell\'audiovisivo all\'Università degli studi di Trieste, collabora con quotidiani e riviste specializzate.
Massimo Causo, critico e programmatore cinematografico, giornalista pubblicista, dal 2007 al 2019 ha curato la sezione “Onde” del Torino Film Festival, con cui ha collaborato fino al 2023. È membro dell\'EFA (European Film Academy). Collabora con “La Gazzetta del Mezzogiorno” e “Film TV”. Come programmatore è stato selezionatore della Settimana Int.le della Critica della Mostra del Cinema di Venezia e collabora con il Festival del Cinema Europeo di Lecce. È fondatore di Monsters – Taranto Horror Film Festival.
Davide Di Giorgio critico cinematografico e giornalista pubblicista, è direttore artistico di Monsters – Taranto Horror Film Festival e collabora con il Festival del Cinema Europeo di Lecce. Collabora con le riviste duels, Sentieri Selvaggi, Il Ragazzo Selvaggio, è autore di monografie sulle saghe di Halloween, Godzilla e sul cinema di Mario Bava.
IN AGENDA-TARANTO/ Domani Voci della Notte in scena al Fusco con Muratori
Scritto da Giornalista1Dopo il successo della scorsa settimana a Francavilla Fontana, torna in scena domani, sabato 24 febbraio al Teatro Fusco di Taranto, la Compagnia Teatrale VOCI NELLA NOTTE con “MURATORI” di Edoardo Erba.
La celebre commedia del drammaturgo pavese, messa in scena per la prima volta in dialetti pugliesi, affronta un tema quanto mai attuale: la crisi dei teatri sempre più sacrificati per fare spazio a lucrosi mega-supermercati. Tra esilaranti scambi comici e momenti di profonda riflessione, una storia di amicizia, rivincita e conflitti sociali che è un inno d’amore al teatro. In una notte infinita e sospesa, due muratori sono al lavoro per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso: l’area è stata ceduta al supermercato confinante che deve ampliare il magazzino. È un abuso, bisogna lavorare in fretta, e i due si impegnano con tutte le loro forze per finire prima che venga il giorno. Ma il teatro è un luogo magico, e profanarlo significa scatenare presenze nascoste, irrazionali, capaci di scavare voragini di emozioni nel cuore dei due ignari manovali. E così i due muratori sono protagonisti dell’incontro con una enigmatica e sensuale signorina Giulia che scompiglierà il loro destino e quello del teatro. Una commedia che alterna momenti comici a momenti poetici, una storia di amicizia, rivincita e conflitti sociali, un inno d’amore al teatro.
In cabina di regia ed anche in scena nelle vesti di muratori il collaudato duo Chicco Passaro e Federico Passariello, accompagnati in scena da Angela De Bellis.
Il costo del biglietto è di € 15 ,00 in platea € 10,00 galleria.
Per info, prenotazioni e accrediti stampa chiamare il 329.0817679 – 348.4144913.
IN AGENDA-TARANTO/ Palazzina Laf all\'Orfeo da sabato a lunedì: domani in sala Michele Riondino
Scritto da Giornalista1Domani, sabato 24 febbraio, al Cinema Teatro Orfeo di Taranto alle ore 18 in programmazione “PALAZZINA LAF”, l\'opera prima di Michele Riondino sui 79 confinati dell\'Ilva di Taranto, che si è aggiudicata 3 Ciak d\'Oro nelle categorie Miglior esordio alla regia, Miglior attore protagonista, Miglior canzone originale \"La mia terra\" di Antonio Diodato. In sala ci sarà il regista e attore protagonista Michele Riondino, nel ruolo di Caterino Lamanna, un Fantozzi nero, così come lo ha definito lo stesso Riondino. Nel cast anche Elio Germano, Elio Germano, Vanessa Scalera, Domenico Fortunato, Gianni D’Addario, Michele Sinisi, Fulvio Pepe, Marina Limosani, Eva Cela e Anna Ferruzzo, Giordano Agrusta.
Il film sarà programmato Sabato, Domenica e Lunedì alle 18,00 e alle ore 22,00.
Lu.Lo.