SALENTO - Sopralluogo del senatore Dario Stefàno negli uliveti per la Xylella fastidiosa:
Scritto da Giornalista1“Sfida durissima. Road map con il ministro Martina”. Riconoscere il Salento come "zona di insediamento della malattia”. Il preziosissimo lavoro della Regione consente di rispedire al mittente la decisione dell’UE di abbattere i nostri ulivi. Governo e Parlamento dovranno fare la loro parte. La Regione Puglia non sarà lasciata sola:
E’ quanto ha dichiarato oggi il senatore Dario Stefàno al termine dei sopralluoghi negli uliveti di Gagliano del Capo, Ugento, Racale , Alezio e Sannicola insieme ad un gruppo di produttori della zona colpita dalla Xylella fastidiosa.
“Ho voluto stabilire un filo diretto con il ministro Martina – ha proseguito Stefàno - con cui mi sono confrontato telefonicamente apprezzando disponibilità e sensibilità. Da parlamentare sarò portavoce dei produttori presso il governo: l’eradicazione dovrà essere l’ultima ratio, perché qui è in gioco il passato, il presente ma anche il nostro futuro”.
“Condividerò subito questo proposito con l’assessore Nardoni, poiché Il lavoro fatto dalla Regione e dall’Osservatorio è preziosissimo: ci consente oggi di fare valutazioni e di rispedire al mittente la perentorietà della decisione dell’UE di abbattere indiscriminatamente i nostri ulivi. Oggi sulla scorta di quel lavoro possiamo formulare proposte alternative, concrete, operative e credibili”.
“La strategia, quindi, a mio avviso deve puntare dritta verso la soluzione di considerare il Salento come "zona di insediamento" della malattia, e che dunque diventi un laboratorio di sperimentazione scientifica a cielo aperto, con il massimo coinvolgimento di tutta la comunità scientifica. Non possiamo lasciare pezzi di quella comunità fuori dalla discussione, anzi dobbiamo lavorare perché tutti si confrontino, anche aspramente, con l’obiettivo di indicare la soluzione migliore. Non può, non deve essere la politica a farlo. E se Bruxelles non condividerà questa linea il governo nazionale, con al fianco la Regione, dovrà rompere un approccio burocratico e distaccato non più tollerabile. E lo faremo anche con i nostri europarlamentari, a cui chiederemo di battere i pugni se necessario”.
La road map indica tra le azioni più urgenti:
- Subito un provvedimento legislativo urgente che dichiari lo stato di emergenza fitosanitaria e dia al Servizio Fitosanitario Centrale poteri straordinari e risorse per la gestione dell’emergenza
- Istituzione immediata di un Comitato scientifico centrale che tenga insieme tutta la comunità scientifica: pugliese, nazionale ed internazionale
- La Costituzione di un Gruppo operativo interministeriale per contrastare la diffusione dell’infezione che coinvolga con il Mipaaf e la Regione Puglia, anche Ministero dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno.
“Perché – prosegue- l’infezione non interessa solo il territorio agricolo e vocato all'olivicoltura, ma anche piante da frutto come il ciliegio e il mandorlo (che risultano infetti ma non ammalati) ma anche ornamentali come l'oleandro e la poligala che crescono ovunque: giardini privati e pubblici, terreni incolti e abbandonati, strade comunali, provinciali e statali. Se seguissimo passivamente le indicazioni dell’Ue rischieremmo insomma la beffa di eradicare gli ulivi, sconvolgendo paesaggio, territorio e produzioni, ma di lasciare gli oleandri infetti nei giardini o sulle strade pubbliche”.
“Certo occorrerò metter mano al tema delle risorse, anche in termini di ristoro per agricoltori e vivaisti. Ma sarà un passaggio conseguente alla individuazione di una strategia. Qui serve un impegno forte del governo anche nei confronti di Bruxelles, affinché l’Ue condivida con noi immediatamente un approccio differente su una situazione pericolosa e dannosa per l’ambiente e l’agricoltura d’Europa”.
“Per questo mi impegno a condividere questa proposta con tutti i parlamentari pugliesi, perché la contesa politica o peggio ideologica su questo tema non scada nella strumentalizzazione. Potrebbe essere letale più del fenomeno”.
TARANTO - Sui disagi di qualche giorno fa sul collegamento per l'Isola di San Pietro una nota del Presidente dell'AMAT Poggi.
Scritto da Giornalista1Un gruppo di circa quaranta persone non ha potuto imbarcarsi sulla prima corsa per l’isola di San Pietro a causa del numero di passeggeri eccedente la capienza consentita dalla legge. Chi è rimasto a terra ha usufruito delle corsa successiva.
L’inconveniente è dovuto alla contemporanea presenza degli acquirenti del biglietto (vincolato per giorno e orario) e dei possessori di abbonamento (svincolato da giorno e orario) tutti appartenenti alla Marina militare. La prima categoria di viaggiatori è contingentata, la seconda no. L’improvviso e imprevisto afflusso di un numero superiore alla media di abbonati ha creato questa mattina il parziale disservizio.
Quest’anno l’Amat garantisce il servizio di collegamento con l’isola mediante una sola nave nonostante le grandi difficoltà a reperire personale di bordo in possesso dei titoli di legge. L’impossibilità di utilizzare la seconda nave di conseguenza non ha creato, come gli anni passati, le migliori condizioni per gestire il collegamento.
“In questa situazione – commenta il presidente Walter Poggi – l’azienda mette in campo tute le risorse organizzative per garantire ai cittadini e alla Marina il miglior servizio possibile. Auspico la più ampia collaborazione degli utenti perché non si determinino nuovamente condizioni di soprannumero in particolare nella prima corsa del mattino”.
TARANTO - OPERAZIONE "PITBULL" DELLA GUARDIA DI FINANZA IN MATERIA DI USURA. 2 ARRESTI E SEQUESTRI PER OLTRE 270MILA EURO.
Scritto da Giornalista1PUGLIA - EMERGENZA XYLELLA: risorse economiche targate Commissione europea in fase di definizione e approvazione.
Scritto da Giornalista1
DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE NARDONI
Gli esiti dei monitoraggi effettuati nell’ultimo periodo registrano la presenza di piante con sintomi di Xylella fastidiosa, in allargamento rispetto alle aree infette originarie.
Infatti, i confini delle zone infette, specialmente quelli dell’ampia zona di Gallipoli, sono da ritenersi ormai superati,considerato che la manifestazione sintomatica dell’infezione è purtroppo in progressione verso le aree vicine in quanto, molto probabilmente e in base alle conoscenze scientifiche attuali, oggi si stanno manifestando i sintomi su piante di olivo già infette da qualche tempo ma sinora asintomatiche.
Le istituzioni scientifiche, non solo regionali,dal momento del rinvenimento della Xylella fastidiosa in Provincia di Lecce (avvenuto ad ottobre 2013) sono fortemente impegnate nel lavoro di ricerca dai cui esiti hanno tratto origine: le prime note tecniche adottate con delibera 2023 della giunta regionale in data 29 ottobre 2013.; le “Linee Guida regionali”; e il conseguente piano operativo che potrà essere oggetto di modifiche e/o implementazioni in relazione all’evolversi delle conoscenze scientifiche, considerato lo stato iniziale delle conoscenze e soprattutto l’unicità dell’evento fitosanitario che costituisce il primo caso di infezione a livello europeo.
Considerata l'importanza dell'evento la regione Puglia ha ritenuto sin da subito di regolare la comunicazione mediante specifici incontri presso gli uffici provinciali dell'agricoltura di lecce, e comunicati stampa a cura dell'osservatorio fitosanitario regionale. Ciò anche al fine di evitare pericolose speculazioni da parte di altre regioni o di paesi europei concorrenti nel settore che potrebbero avere ricadute economiche sull'olivicoltura pugliese ben più gravi della stessa malattia.
Va fatta chiarezza su quanto si sta assistendo nella espansione delle infezioni, precisando che i sintomi che si stanno evidenziando in questo periodo non sono infezioni verificati in questi pochi mesi, ma per quanto è noto sulla evoluzione delle infezioni della X.fastidiosa, sono la conseguenza di infezione avvenute nelle precedenti annate e per le piante ormai completamente disseccate da almeno 3 anni. Ciò determina la possibilità che si assista ad un ulteriore incremento delle infezioni specialmente nelle aree contigue a quelle già con elevata presenza di infezioni del batterio e per le quali non è al momento possibile utilizzare mezzi e strumenti in grado di bloccare gli effetti.
Da quando abbiamo scoperto l’infezione del batterio da quarantena molto è stato fatto e va ricordato l’impegno dei funzionari regionali e di quelli del Ministero sul difficile e serrato confronto con la Commissione Europea dove siamo riusciti a mitigare gli effetti di una decisione che altrimenti sarebbe stata devastante.
Come si ricorderà, infatti, la Commissione Europea aveva inizialmente proposto il blocco di tutte le attività di commercializzazione e movimentazione di ogni tipo di pianta non solo nell’area del contagio ma anche nelle aree attigue delle province di Taranto e Brindisi.
Solo con una intensa attività di ricerca da parte delle istituzioni scientifiche e di monitoraggio che non ha precedenti, per l’organizzazione e la elevata intensità capillare sul territorio, è stato possibile produrre circa 16.000 analisi che hanno permesso di individuare in pochi mesi le aree interessate e produrre un “Piano di azione” che è stato presentato al Ministero e alla Commissione europea e ha, anche, consentito di presentare entro aprile un importante lavoro di redazione del “Dossier Solidarietà” al fine di accedere alle risorse economiche messe a disposizione dalla Commissione europea e che a tutt’oggi è in fase di definizione e approvazione.
Specifica attività di eradicazione è stata messa in atto specialmente nelle zone focolaio puntiformi, così come previsto dalle decisioni comunitarie, dove dono state estirpate al 15 di aprile le 104 piante individuate infette a tale data.
La Regione ha anche immediatamente avviato programmi di ricerca impegnando risorse proprie per circa 250,000,00 € al fine di studiare e il comportamento di un parassita da quarantena che se anche presente un qualche altro continente non è mai stato studiato con la tipologia simile a quella presente nel nostro territorio sull’olivo. Su tale fronte numerose sono state le risposte ottenute dalle istituzioni scientifiche riuscendo a definire e identificare un ceppo specifico che si differenzia da tutti gli altri presenti nel mondo (Xylella fastidiosa subspecie pauca ceppo CoDiRO).
Notevole e l'impegno finanziario assunto sino ad ora dalla regione Puglia che ha stanziato 2 milioni di euro con la legge di bilancio 2014 e ulteriori 2 milioni di euro con l'ultima legge di assestamento.
L’Osservatorio fitosanitario regionale ha emanato le precitate “Linee guida” sulla base delle conoscenze tecniche e scientifiche ad oggi acquisite ed avvalorate dalle istituzioni scientificheche stanno conducendo i lavori di ricerca e con la condivisione dei soggetti istituzionali, economici e sociali presenti sul territorio, individuando quanto è necessario porre in essere al momento per contrastare nel modo più efficace possibile la diffusione della X.fastidiosa.
Tali Linee guida riportano gli aspetti fondamentali su cui si basa la prevenzione e il contenimento della diffusione della Xylella fastidiosa che sono essenzialmente due e consistono prevalentemente sul controllo dei vettori (insetti che trasmettono il batterio da una pianta infetta ad una sana) e la eliminazione, per quanto possibile, di tutte le piante infette. L’attuazione di tali misure consente sicuramente di abbassare la quantità di inoculo presente nel territorio e conseguentemente di ridurre notevolmente il possibile avanzamento della malattia.
E’ assolutamente opportuno precisare che l’attuazione del piano operativo per ridurre la popolazione (consistenza numerica) del vettore non comporterà un diffuso ed incontrollato utilizzo di insetticidi in quanto i principi attivi e le dosi da utilizzare agiranno esclusivamente e specificatamente sull’insetto (appartenente alla famiglia dei Cicadellidi) che, in base alle conoscenze attuali,costituisce il vettore prevalentedella X.fastidiosa, senza alcuna negativa interazione su altra microfauna presente.
Pertanto, si ritiene utile contestualmente all’avvio del piano operativo attuare una capillare azione divulgativa sul territorio e prevalentemente verso gli agricoltori e i vivaisti mediante uno specifico piano divulgativo da attuare congiuntamente alle organizzazioni agricole presenti sul territorio che deve interessare in immediato gli agricoltori delle aree infette e delle aree tampone vicine alle stesse ma che deve necessariamente essere esteso con la stessa urgenza a tutte le altre aree della provincia di Lecce, compreso le zone limitrofe ai vivai per garantire una status fitosanitario indenne, nonché a tutto il territorio pugliese a scopo informativo e preventivo.
Gli esiti del monitoraggio effettuato sino ad oggi sui vettori e sulle piante sono stati riportati in cartografia e sono stati illustrati e discussi unitamente al piano di azione da attivare con immediatezza nel corso dell’ultimo incontro tenutosi all’inizio di agosto presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali,nel quale è stata condivisa, tra l’altro, la necessità di emanare urgentementeun Decreto che dichiari lo stato di emergenza fitosanitaria in atto nella Provincia di Lecce e che consenta di agire con poteri straordinari nell’attuazione del piano operativo individuato dalla regione e consistente prevalentemente nel monitoraggio costante delle aree contermini a quelle infette, nel trattamento contro i vettori e nell’abbattimento delle piante infette (principalmente e prioritariamente nelle aree che costituiscono focolai isolati e in quelle cosiddette tampone che sono in continuità con le stesse).
Inoltre, a scopo preventivo e in base alle conoscenze attuali è stata prospettata in tale riunione la necessità di individuare a confine della provincia di Lecce una fascia continua avente una larghezza di circa 2 Km che taglia trasversalmente la penisola salentina dall’Adriatico allo Ionio nella quale effettuare costantemente un capillare monitoraggio allo scopo di confermare, in primis, l’assenza di vettori e di piante infette e successivamente una eventuale presenza di vettori o piante infette..
In sostanza con il supporto del sistema informativo territoriale della regione puglia, è stata individuata una fascia in relazione alle caratteristiche del territorio (bassa densità demografica, utilizzo agricolo, ecc.) estesa complessivamente circa 9.000 ettari che in base alle conoscenze attuali non risulta infetta e comunque posizionata ad una adeguata distanza di sicurezza rispetto a quella infetta. Tale fascia assumerà funzione di area di sicurezza ad alta sorveglianza fitosanitaria e potrà costituire concretamente barriera ad eventuale avanzamento della infezione verso nord.
In tale fascia sono previste specifiche attività di monitoraggio, sia con telerilevamento che con campionamenti in superfice, su insetti e piante, al fine di confermare l’assenza della infezione e di porre in essere una elevata sorveglianza fitosanitaria atta a garantire nel tempo la sanità della stessa. A ulteriore protezione di tale fascia saranno anche monitorate vaste aree contermini della provincia di Lecce nelle quali saranno immediatamente messe in atto misure di eradicazione in caso si accerti la presenza di infezioni.
Nella fascia di sicurezza saranno programmati esclusivamente interventi per limitare la presenza dei vettori con l’utilizzo di insetticidi a basso impatto ambientale e tossicologico già utilizzati ordinariamente dagli agricoltori per contrastare altri parassiti; tali interventi devono essere effettuati anche nelle aree tampone.
L’eventuale presenza di altre aree focolaio nelle zone vicine a quelle infette comporterà una rimodulazione delle zone tampone.
In ogni caso,allo stato, è necessario ed urgente attuare quanto stabilito dalla Decisione Comunitaria emanata per contrastare l’avanzamento del batterio e per non compromettere o procrastinare la definizione e l’approvazione del piano di cofinanziamento comunitario che consentirà concretamente di rafforzare ed intensificare tutte le forze in campo e di porre in essere concrete azioni per il ristoro del danno subito dagli olivicoltori, dai vivaisti e da eventuali alti soggetti della filiera olivicola salentina interessati dall’emergenza fitosanitaria nonchè per il recupero del potenziale produttivo danneggiato che costituisce fonte essenziale per la rinascita del territorio così fortemente e improvvisamente colpito.
L’Assessore Fabrizio Nardoni su relazione dettagliata da parte del suo Ufficio Osservatorio fitosanitario, nella quale è stata evidenziata l’ulteriore gravità della situazione, ha allargato la maglia delle competenze chiamando in causa gli uffici regionali preposti al paesaggio, alla sanità e all’ambiente e ancora una volta abbiamo suonato l’allerta nei confronti del Ministro Martina al quale è stata inviata la dettagliata relazione sul tema oltre a precise richieste nel predisporre misure urgenti che allo stato attuale non possono essere affrontate a livello locale ma hanno necessità di un livello decisionale molto più alto.
In sintesi nell’incontro del 4 agosto riprogrammato al 27 dello stesso mese è stato proposto di:
• approvare urgentemente di un provvedimento legislativo che
dichiari lo stato di emergenza fitosanitaria per la X. fastidiosa, in analogia a quanto già attuato in situazioni simili che hanno richiesto il riconoscimento di stato di calamità naturale, che dia al Servizio Fitosanitario Centrale poteri straordinari e adeguate risorse finanziarie per la gestione dell’emergenza;
• istituire a livello centrale di un Comitato Tecnico Scientifico
allargato anche ad altre istituzioni nazionali e internazionali al fine di fornire indirizzi e indicazioni ai soggetti che operano sul territorio e di promuovere e/o condividere programmi di ricerca specifici sulla X. fastidiosa al fine di dare precise risposte ai numerosi quesiti ancora irrisolti.
• costituire a livello ministeriale di un Gruppo operativo
inter-istituzionale che comprenda le Istituzioni che hanno competenza per l’attuazione delle misure necessarie a contrastare la diffusione della X. fastidiosa (Ministero dell’Ambiente, Ministero della Salute, Ministero dell’Interno).
• impegnare risorse dedicate e adeguate per fronteggiare il mancato
reddito causato dalla fitopatia ad agricoltori e vivaisti dalle azioni conseguenti in adozione o da adottare, oltre all’immediato trasferimento delle somme già stanziate (fatto subito dopo la riunione) e al supporto nell’approvazione del “Dossier di solidarietà” in sede Comunitaria, di un livello di cofinanziamento non inferiore al 75% e, con la possibilità di ottenerne l’erogazione anche nella forma di anticipo.
In questi giorni si sta predisponendo una revisione del “Piano di azione” per concordarlo e approvarlo nella riunione stabilita al Ministero il 27 agosto e contemporaneamente si sta lavorando per individuare quanto necessario per avviare le attività già dalla fine di agosto.
E evidente a tutti il grado di difficoltà che comporta affrontare una infezione batterica così diffusa che interessa non solo l'Ulivo ma anche alcune piante da frutto e alcune ornamentali come l oleandro, e che interessa un area molto estesa nella quale vi sono non solo i terreni agricoli coltivati ad olivo ma i giardini pubblici e privati, le are incolte, le strade provinciali e comunali.
Ciò comporta la necessità che tutte le istituzioni si sentano coinvolte ad ogni livello e che ciascuno svolga la propria parte.
Spero, conclude Nardoni, che l'interesse dei vari parlamentari, europei e nazionali non si concluda con qualche intervento polemico sulla stampa ma possa accompagnare il lavoro della regione Puglia che, tra mille difficoltà prosegue incessantemente anche in questo periodo feriale.
Taranto - Caro Senatore Dario Stefàno,....................................
Scritto da Giornalista1Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al senatore Dario Stefàno a firma di Davide De Fazio
Caro Senatore , sono giorni ormai che vari esponenti politici attaccano ingiustamente l ' assessore Fabrizio Nardoni e ne chiedono le dimissioni. Nardoni da quando ha preso il suo posto come assessore alle risorse agricole della Regione Puglia , ha svolto un ottimo lavoro riconosciuto da tutti a livello regionale e nazionale . Il suo operato è stato costellato da tantissimi successi e la sua progettazione ha dato una nuova spinta al settore agricolo della nostra Puglia, soprattutto per quanto riguarda le politiche giovanili. Credo anche che il suo comportamento nell'emergenza Xylella che ha colpito i nostri ulivi , sia stato ineccepibile. Dico questo, perché in vista delle primarie posso comprendere i comportamenti scorretti e i duri attacchi nei confronti dell'assessore Fabrizio Nardoni da parte dell'opposizione , ma non riesco a comprendere come Lei quando è uscito pubblicamente sull'argomento Ulivi e emergenza Xylella, non abbia ritenuto opportuno esprimersi sull'operato di Nardoni, che per altro rappresenta elettoralmente il Suo partito in Taranto e provincia. In considerazione della stima, che nutro nei Suoi confronti, mi permetto di suggerire l'opportunità da parte Sua, di un suo comunicato chiarificatore sull'intera vicenda.
Taranto- Trasportounito entra nel Consorzio Koridor Europa
Scritto da Giornalista1TRASPORTOUNITO ENTRA NEL CONSORZIO KORIDOR EUROPA. Implementare un circolo virtuoso che accompagni l’autotrasporto italiano verso la logistica e l’intermodalità. Questo è l’obiettivo di Trasportounito FIAP che, in collaborazione con il Consorzio Autotrasportatori Italiani, entra a far parte, quale unico partner italiano, del consorzio KORIDOR EUROPA.Un progetto certamente ambizioso e di respiro internazionale, che coinvolge operatori economici della Slovacchia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Ucraina e Spagna, tutti chiamati a sviluppare la logistica di percorso connessa con la realizzazione del corridoio intermodale 5, della lunghezza di circa 3.000 km. che collega Kiev a Lisbona, assegnando all’Italia un ruolo strategico. Il corridoio 5 ha un’importanza vitale per l’industria ed il trasporto italiano: su di esso si affacciano alcune aree tra le più industrializzate d’Europa: la zona di Barcellona, l’area di Lione ed aree di coltura intensiva come la Murcia e la pianura padana.L’area di Mosca rappresenta il termine ideale del corridoio 5; la sua popolazione è uno dei migliori mercati per i manufatti italiani: ceramiche, sanitari, articoli di idraulica, mobili, vestiti, prodotti alimentari non freschi, ecc. Nell’ambito del progetto, Trasportounito collaborerà con i partner europei per la messa a punto di piani specifici di funzionalità logistiche, finalizzati alla concentrazione ed alla razionalizzazione dei flussi di merce, della GDO, degli approvvigionamenti all’industria, riducendo al contempo le barriere, soprattutto di carattere burocratico. Nelle parole del Segretario Generale, Maurizio Longo “si tratta di un’ulteriore sfida a conferma della volontà di svolgere un ruolo non solo sindacale a tutela dell’autotrasporto, ma anche progettuale a favore delle imprese associate e quindi per la creazione di opportunità che consentano alle aziende italiane di autotrasporto di crescere e svilupparsi in ambito europeo ed internazionale”.
Taranto- Formazione gratuita per i dipendenti delle imprese ioniche
Scritto da Giornalista1Iniziativa di FORMARE PUGLIA.
Con l'Avviso 2/2014 "Piani Formativi Aziendali", pubblicato sul BURP del 7 agosto, la Regione Puglia fornisce contributi fino ad un massimo di 700mila Euro, alle imprese pugliesi che presenteranno richiesta di finanziamento per i relativi piani formativi.
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 14.00 del 01/09/2014 e non oltre le ore 14.00 del 16 settembre 2014, attraverso l’apposita procedura on line messa a punto dalla Regione.
FORMARE PUGLIA, ente di formazione accreditato, mette a disposizione la propria esperienza per tutte quelle aziende che intendono proporre Piani finalizzati a formare gratuitamente i propri dipendenti per i seguenti INTERVENTI FINANZIABILI
a) interventi di formazione tecnico – tecnologico - produttiva finalizzati allo sviluppo delle tecniche e delle tecnologie produttive in senso lato ed alla conduzione di impianti, attrezzature o macchinari, nonché alla sperimentazione di materiali o prodotti innovativi;
b) interventi di formazione finalizzati al miglioramento della qualità del prodotto e all’ottimizzazione del ciclo produttivo;
c) interventi di formazione organizzativo – gestionale, finalizzati allo sviluppo delle tecniche di gestione e/o organizzazione aziendale;
d) percorsi di sostegno ai sistemi di gestione ambientale, con attenzione alla gestione dei rifiuti e al risparmio di risorse idriche ed energetiche;
e) percorsi finalizzati alla formazione tecnica e tecnico-operativa in materia di sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro.
Non esitate a contattarci con urgenza, vista la contemporaneità con le ferie estive ed i tempi ristretti, telefonando ai numeri 347 5322995 o 327 3895936 o inviando un fax allo 099 9940488 o una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , per concordare insieme la migliore soluzione alle vostre esigenze formative.
ANGELO LORUSSO
DIRETTORE GENERALE
Puglia - Opportunità dalla Regione per formare gratuitamente i dipendenti delle imprese Formare Puglia offre la propria esperienza nel settore formativo dei lavoratori
Scritto da Giornalista1IMPORTANTE ED URGENTE PER I TITOLARI DELLE IMPRESE DI TARANTO E PROVINCIA E PER I CONSULENTI DEL LAVORO
Con l'Avviso 2/2014 "Piani Formativi Aziendali", pubblicato sul BURP del 7 agosto, la Regione Puglia fornisce contributi fino ad un massimo di 700mila Euro, alle imprese pugliesi che presenteranno richiesta di finanziamento per i relativi piani formativi.
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 14.00 del 01/09/2014 e non oltre le ore 14.00 del 16 settembre 2014, attraverso l’apposita procedura on line messa a punto dalla Regione.
FORMARE PUGLIA, ente di formazione accreditato, mette a disposizione la propria esperienza per tutte quelle aziende che intendono proporre Piani finalizzati a formare gratuitamente i propri dipendenti per i seguenti INTERVENTI FINANZIABILI
a) interventi di formazione tecnico – tecnologico - produttiva finalizzati allo sviluppo delle tecniche e delle tecnologie produttive in senso lato ed alla conduzione di impianti, attrezzature o macchinari, nonché alla sperimentazione di materiali o prodotti innovativi;
b) interventi di formazione finalizzati al miglioramento della qualità del prodotto e all’ottimizzazione del ciclo produttivo;
c) interventi di formazione organizzativo – gestionale, finalizzati allo sviluppo delle tecniche di gestione e/o organizzazione aziendale;
d) percorsi di sostegno ai sistemi di gestione ambientale, con attenzione alla gestione dei rifiuti e al risparmio di risorse idriche ed energetiche;
e) percorsi finalizzati alla formazione tecnica e tecnico-operativa in materia di sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro.
Non esitate a contattarci con urgenza, vista la contemporaneità con le ferie estive ed i tempi ristretti, telefonando ai numeri 347 5322995 o 327 3895936 o inviando un fax allo 099 9940488 o una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , per concordare insieme la migliore soluzione alle vostre esigenze formative.
ANGELO LORUSSO
DIRETTORE GENERALE
Ginosa-Il sindaco scrive agli scout "la vostra partecipazione al raduno nazionale è una grande ricchezza per tutta la comunità"
Scritto da Giornalista1
Per dieci giorni (prima in Route mobile e poi in campo fisso a San Rossore di Pisa) gli scout provenienti da tutta Italia hanno discusso di coraggio pensando alla Chiesa di papa Francesco e all'Italia di oggi con le parole di benedizione di Papa Francesco: "Ricordatevi: compassione, condivisione, Eucaristia"
Il coraggio inteso come impegno. E' questo il tema della terza Route nazionale dei Rover e delle Scolte dell'Agesci, l'associazione degli scout cattolici. Alla fine dell'incontro, il movimento ha dato vita a una "Carta del coraggio": un documento che contiene le principali proposte del mondo scout per il futuro.
All’incontro nazionale hanno partecipato anche i Rover e le Scolte del Gruppo Scout Ginosa 2 e del Gruppo Scout Marina di Ginosa A loro il Sindaco di Ginosa, il dott. Vito De Palma, ha inviato anche a nome di tutta l’Amministrazione Comunale i saluti per il loro rientro a casa dopo questo importante e significativo raduno.
“A tutti i ragazzi di Ginosa e Marina di Ginosa ed ai loro accompagnatori – ha detto il Sindaco De Palma - rivolgo, a nome mio personale e di tutta l’Amministrazione comunale, i saluti per il loro rientro a casa dopo l’esperienza vissuta durante i giorni di Route e nel campo fisso di San Rossore. Sono certo che il momento di riflessione e di discussione con le migliaia di giovani presenti al raduno e provenienti da tutta Italia sia stato fondamentale per la crescita della comunità scout di Ginosa e di Marina di Ginosa.”
''La vostra presenza al raduno nazionale degli scout –ha proseguito il Sindaco di Ginosa - è una grande ricchezza per tutta la comunità. Anche a voi, dopo tale esperienza, il compito di lavorare con impegno civico e sociale per il bene della nostra comunità seguendo gli insegnamenti scout.I Campi sono i momenti più significativi della vita scout: sono delle tappe che segnano il crescere delle persone. Avete assaporato il piacere della scoperta del territorio. Avete il dovere di guardare alla nostra terra, ritrovando il coraggio di sporcarsi le mani, di ripulire e di seminare.”