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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Online, in bozza, il modello che i sostituti d’imposta dovranno utilizzare, dal 2015, per comunicare i dati riguardanti le somme corrisposte nel periodo d’imposta precedente

 

A cura di Amedeo Cottino

testo alternativo per immagine

La Certificazione unica (Cu) 2015 fa il suo debutto in Rete. È disponibile da oggi, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la bozza del modello con cui i sostituti d’imposta attesteranno i redditi corrisposti nel periodo d’imposta 2014.
Il nuovo schema manda “in pensione” sia la certificazione relativa ai redditi di lavoro dipendente e assimilati (Cud) sia quella relativa ad altri redditi (lavoro autonomo, provvigioni e “diversi”) finora rilasciata in carta libera da parte dei datori di lavoro, facendo confluire in un unico documento tutti i redditi corrisposti nell’anno precedente.
 
Conferme…
Per quanto riguarda il lavoro dipendente, nella Certificazione unica sono confermate alcune agevolazioni già presenti negli ultimi anni.
Tra queste, l’incentivo destinato a giovani talenti che rientrano in Italia dopo aver maturato una esperienza lavorativa all’estero: la riduzione della base imponibile Irpef, dell’80% per le donne e del 70% per gli uomini, a chi – avendo i necessari requisiti – ne ha fatto richiesta, entro tre mesi dall’assunzione, al datore di lavoro.
Riconfermata anche l’agevolazione prevista, a favore dei lavoratori del settore privato, per le somme erogate a titolo di incremento della produttività; consiste nell’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali regionale e comunale nella misura del 10 per cento.
 
…e new entry
Nel modello trovano spazio anche sezioni e campi nuovi, destinati alle più recenti modifiche normative.
Una novità rilevante è presente già nel frontespizio della certificazione. Infatti, oltre ai dati del sostituto d’imposta e quelli del percettore, andranno indicati, in uno specifico prospetto, il coniuge, i figli e gli altri familiari a carico del dipendente o pensionato per i quali sono state riconosciute le detrazioni per carichi di famiglia.
Una sezione ad hoc è destinata alla gestione del bonus Irpef di 80 euro mensili, riconosciuto in busta paga dal datore di lavoro ai dipendenti con reddito complessivo compreso tra 8mila e 24mila euro (l’agevolazione spetta, in misura decrescente, anche per i redditi fino a 26mila euro).
Nuovi campi, infine, sono destinati al contributo di solidarietà sui trattamenti pensionistici erogati da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie e sui vitalizi previsti per coloro che hanno ricoperto funzioni pubbliche elettive erogati dagli organi costituzionali, dalle Regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano.

 

Sull’ipotesi di riforma delle Camere di commercio interviene Piero Bitetti, presidente del consiglio comunale di Taranto e consigliere provinciale.

“Un disegno di riordino che non facilita una positiva riforma del Sistema camerale italiano, consentendone la riorganizzazione dei compiti e delle funzioni, ma che attua tagli lineari che di  fatto ne decretano lo smantellamento. Il dimezzamento, in tre anni, dell'entrata da diritto annuale comporta sin dal 2015 (35%) effetti drammatici sui bilanci degli Enti camerali che si alimentano per oltre il 70% da tale voce. Questo senza che le imprese conseguano effettivi risparmi: si pensi che oltre il 60% delle imprese italiane paga mediamente 96 euro annui per l'iscrizione al Registro delle imprese, quindi nel 2015 il risparmio sarebbe mediamente di 44 euro, una goccia nel mare delle imposizioni fiscali all'imprenditorialità. Ma il taglio del diritto annuo, azione decisamente insignificante per il rilancio competitivo, si traduce nell'impossibilità delle Camere di svolgere le funzioni delegate (circostanza che appare incostituzionale), erogare servizi ai territori (le Camere sono, fra l'altro, l'organismo intermedio più vicino alle imprese), contribuire allo sviluppo economico (solo a titolo di esempio, probabilmente agli Enti camerali non sarà possibile destinare ai Consorzi Fidi  i versamenti previsti dall'art.1 c.54-55 della legge di stabilità 2014), assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali nel Sistema, con un'emorragia occupazionale stimata al ribasso in 2.570 unità in meno fra il 2015 e il 2017. L'approfondita analisi svolta da Unioncamere in merito evidenzia dettagliatamente questi e molti altri elementi che devono allarmare l'amministratore pubblico e chiunque, in questo momento, stia valutando e decidendo se approvare l'articolo 9 del disegno di legge as1577. C'è di più, l'incomprensibile fretta con la quale si sta procedendo nei confronti del Sistema camerale obbligherà i singoli Enti ad agire con altrettanta fretta, dovendo garantire i servizi. E il timore è che gli effetti si ripercuotano sul personale (sia a livello occupazionale, sia salariale): insomma, una riforma affrettata, non adeguatamente ponderata, che comporterà maggiori oneri a carico dello Stato per quasi 90 milioni di euro, un possibile decremento sul valore aggiunto nazionale per due decimi di punto e, da subito, con ogni probabilità, una drammatica perdita di posti di lavoro. Cosa che questo Paese e questa provincia non possono certamente permettersi.

In sostanza, più ragionevole sarebbe consentire al Sistema camerale italiano – conclude Bitetti - di attuare una incisiva autoriforma, certamente confrontandosi con il Governo, rivedendo immediatamente il taglio sul diritto annuale e, comunque, congelandolo al 35% (si ricordi che le Camere, in ottemperanza alla normativa sulla spending review, versano già il 15% della riduzione delle spese direttamente allo Stato, da cui non percepiscono entrate) e cancellando ogni e qualsiasi proposito di abolizione tout court del diritto camerale e di trasferimento del Registro delle imprese come previsto dall'art.9 del disegno di legge”.

 

Le domeniche nell’ isola fra ambienti ipogei,rupestri e terrazze panoramiche.                                               

Esiste una parte "viva" di questa citta', che invece di continuare a piangersi addosso per tutti i disastri ambientali che l'hanno colpita negli anni, prova a creare delle alternative turistiche ed economiche reali per la citta', in grado di trasformare in parte la sua vocazione.                             Ecco perche',il successo, al di là di ogni aspettativa, rappresentato dal percorso degli ipogei e della citta' vecchia sotterranea durante l’edizione 2014 dell "Isola che Vogliamo" , e la richiesta appassionata di rendere costante e periodica un’offerta turistico-culturale che punti alla piena valorizzazione e fruizione del vasto e variegato patrimonio storico, artistico, architettonico e paesaggistico dell’Isola, ci ha indotto ad organizzare un percorso con visite guidate con cadenza bisettimanale nelle giornate di domenica. Venite a scoprire ed aiutateci a diffondere ai turisti e ai vostri amici la straordinarieta' della citta' vecchia sotterranea.

Il percorso verrà organizzato con la visita di un numero minimo di cinque/sei ambienti ipogei e si snoderà lungo alcune postazioni fisse ed altre che potranno variare, anche in ragione dell’elevato numero di ambienti rupestri presenti nel centro storico. e dell'importanza degli stessi.

Durante le giornate di bel tempo sarà possibile anche accedere ad affascinanti attici terrazzati.

Periodicamente, durante la sosta nell’ipogeo di via Cava 99, i visitatori potranno godere di narrazioni teatrali a sorpresa sulla storia di Taranto e le sue leggende.

Al termine della stessa sarà offerta una semplice e deliziosa degustazione

2° VISITA GUIDATA.                      Domenica 5 Ottobre con appuntamento in Piazzetta San Francesco c/o Bar La Piazzetta alle ore 9.30 per la partenza del percorso.

 

Contributo individuale euro 6,00

 

INFOLINE E PRENOTAZIONI :

 

 3932204680

 

EMAIL :

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Organizzazione e Progetto a cura di :

 

- Ass. Cult. NOBILISSIMA TARANTO

- Ass. Cult. TERRA

Una delegazione di docenti dell’area idraulica dell’Università cinese Harbin Institute of Technology (HIT), è oggi a Bari, per confrontarsi su soluzioni legate alla depurazione delle acque e la gestione dei fanghi di depurazione e sviluppare accordi di collaborazione scientifica con l’Acquedotto Pugliese e il Politecnico di Bari.

Particolare interesse riveste l’approfondimento sullo smaltimento e riutilizzo dei fanghi derivanti dai processi della depurazione.

La delegazione cinese, accompagnata dal Prof. Ludovico Spinosa e composta dal Prof. Guibai Li, accademico emerito di Cina, il Prof. Guoren Xu, Responsabile dello State Key Laboratory of Urban Water Resource and Environment, il Prof. Fangshu KU, il Dr. Yan ZHANG e il Dr. Jie CHEN, farà visita al Politecnico alle ore 8:30, presso il rettorato, per incontrare il Rettore, Eugenio Di Sciascio e docenti esperti dei settori di interesse.

“Continuiamo nella nostra politica di rafforzamento delle relazioni internazionali del nostro Politecnico – dice il Rettore, Eugenio Di Sciascio - guardando anche alla Cina e alla Russia, e in generale alle nazioni che dimostrano attenzione nei nostri riguardi e grandi potenziali di crescita ”.

Alle ore 10:00, la delegazione sarà ospite dell’Acquedotto Pugliese, presso la sede centrale, dove sarà ricevuta dall’Amministratore Unico di AQP, Nicola Costantino insieme a qualificati tecnici.

L’Harbin Institute of Technology (HIT) con sede ad Harbin, capitale della provincia di Heilongjiang nel nord-est della Cina ed è considerato  tra le 9 migliori istituzioni cinesi a livello universitario, tra le prime 200 del mondo. Fondato nel 1920, dal suo inizio, HIT ha ricevuto il sostegno preferenziale da parte del governo centrale. Nel 1954, il Ministero dell'Istruzione Superiore designato, ha designato sei università nazionali strategiche. HIT è stato l'unico delle sei università selezionate al di fuori di Pechino. Conta circa 3000 docenti, 21 dipartimenti, 73 corsi di laurea, molti dei quali nel settore dell’ingegneria e dell’architettura per circa 50 mila studenti, molti dei quali provenienti da tutto il mondo.

A Taranto riscontrati anche tassi usurai. Per un caso particolare interessato lo sportello nazionale “Sdebitiamoci” di Federconsumatori e Ambulatorio Antiusura onlus

 

Attivato a Taranto uno sportello per l’analisi dei contratti bancari

 

Su un mutuo ventennale da 100.000 € l’ammortamento “alla francese”, invece di quello “all’italiana, fa pagare 9.515 euro in più al consumatore!

 

Anche a Taranto Federconsumatori lancia la sua crociata contro le banche chiedendo, alla luce di una consolidata giurisprudenza italiana ed europea, l’immediata rimozione di tutte le clausole vessatorie presenti nei contratti bancari, in particolare in quelli dei mutui, che determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio di diritti ed obblighi  contrattuali.

Tra queste spicca l’ammortizzazione “alla francese” del mutuo, con il rimborso “prima interessi e poi il capitale”, invece di quello “all’italiana” che implica il rimborso equilibrato di capitale ed interessi, un “trucco contabile” che, vero espediente di raggiro dei consumatori, è stato giudicato illecito da sentenze di Tribunale che hanno condannato alcune banche. Si pensi che, dalle perizie econometriche depositate in tribunale da Federconsumatori, risulta che ogni mutuo ventennale di 100.000 euro ammortizzato “alla francese” regolato al tasso fisso del 5,40%, produce una restituzione di 163.740 euro, 9.515 euro in più (+17,5%) dell’ammortamento “all’italiana” e che costa 152.225 euro!

A Taranto la Federconsumatori ha attivato, presso la sede in via Aristosseno n.21, uno sportello (martedì 16.30-18.30 e giovedì 10-12) presso cui i soci potranno far analizzare gratuitamente la documentazione dei propri contratti bancari da un consulente che, laddove vengano riscontrate anomalie, provvederà ad inviare una diffida all’istituto di credito.

«In taluni casi – ha detto Maria Antonietta Brigida, presidente Federconsumatori Taranto – abbiamo rilevato persino l’applicazione di tassi usurai; in un caso particolarmente delicato, un consumatore affetto da ludopatia che non riusciva più a far fronte al mutuo, abbiamo interessato lo sportello nazionale “Sdebitiamoci” di Federconsumatori e Ambulatorio Antiusura onlus».

 

«Non tutti sanno – ha concluso Maria Antonietta Brigida – che la Corte di Giustizia  Europea, con una recente sentenza (n. C-34/13 del 10.09.14), ha bloccato l’esproprio della casa e la relativa vendita da parte di banche e finanziarie che mettono all’asta la casa del familiare del consumatore, qualora nel contratto di mutuo firmato siano presenti una o più clausole abusive, (quelle clausole che pongono oneri particolarmente vincolanti a carico del consumatore e a vantaggio dell’azienda, vietate dalle direttive dell’UE), bloccando così l’esecuzione forzata anche per l’intangibilità del diritto all’abitazione garantite da norme Ue. Peraltro anche la Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza 19270/2014, tornando sull'argomento della vendita forzata degli immobili per debiti contratti con le banche, ha stabilito che la norma che impedisce ad Equitalia di pignorare la prima casa è applicabile a tutti i procedimenti, compresi quelli avviati prima dell'entrata in vigore del Decreto del Fare».

 

Una collaborazione concreta tra Agromed, Autorità portuale di Taranto, Greenery e Ciao Italia nell'ambito del progetto Freshport. E’ questa la proposta di Luigi Sportelli, presidente della Camera di commercio di Taranto e presidente del Consorzio Agromed.

Nei giorni scorsi l’Autorità portuale ionica ha presentato il progetto di collaborazione con il gruppo olandese The Greenery, finalizzato alla commercializzazione dei prodotti agroalimentari di Puglia, Basilicata e Calabria. “Si tratta di una grande opportunità – sostiene il presidente Sportelli – in un settore su cui il nostro territorio punta molto. Un’opportunità che giunge in un momento decisivo per il futuro della società consortile Agromed. Questa struttura, frutto di una programmazione che risale ai primi anni Duemila, si trova oggi ad un punto cruciale anche per la concomitante presenza di iniziative analoghe. Agromed deve operare nell’esclusivo interesse del territorio e degli operatori dell’agroalimentare di Puglia, Basilicata e Calabria. La stessa platea di riferimento di Freshport ed è per questo che le due realtà devono incontrarsi per definire percorsi  sinergici e complementari”.

Il presidente Sportelli nel corso della presentazione di Freshport svoltasi a Palazzo di città, ha invitato pubblicamente i responsabili del progetto, i partner olandesi, gli operatori dell’agroalimentare ad un confronto operativo. “Agromed – ha ricordato Sportelli – opera secondo una mission che è quella di favorire e sviluppare la commercializzazione dei prodotti agroalimentari attraverso l’infrastrutturazione del territorio. E' compito di tutti, ma in primo luogo di chi ricopre incarichi pubblici,   evitare la creazione di strutture che possono risultare in eccesso se non addirittura  concorrenti. I doppioni non servono. Occorre, invece, creare una rete di servizi e di infrastrutture che supporti e favorisca la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. Creando le giuste sinergie ed operando in modo complementare, Agromed e Freshport possono rendere un utile servizio all’economia ed allo sviluppo di un settore strategico per la macro-regione Puglia, Basilicata, Calabria”.

 

Il consigliere regionale del Pd, Michele Mazzarano ha diffuso una dichiarzione su Tempa Rossa e sulla posizione del PD, ricordando, per esempio, che in occasione del voto del 2011,l'allora assessore al Bilancio Michele Pelillo non partecipò al voto esprimendo contrarietà nei confronti del progetto. Ecco, di seguito, la dichiarazione di Mazzarano.
Non basta una mozione in Consiglio regionale per nascondere le responsabilità del partito di Sel sul progetto Tempa Rossa di Taranto. Apprezzo lo spirito che anima l'iniziativa di Alfredo Cervellera, ma ho la sensazione che, anche intorno a questa vicenda, stiano prendendo il sopravvento tatticismi elettorali. Questa vicenda è stata caratterizzata da una procedura che ha registrato i pareri favorevoli espressi dal Comune, dalla Provincia di Taranto e dalla delibera di Giunta regionale del Novembre 2011.
In quella giunta un esponente del Pd, Michele Pelillo, allora assessore regionale al Bilancio, mostrò la sua contrarietà al progetto, non partecipando al voto su quelle delibera. Non mi risulta che altri membri di giunta appartenenti al partito di Sel abbiano fatto altrettanto. Il Partito Democratico, da tempo, sostiene la necessità di non gravare ulteriormente il nostro territorio di investimenti che producono ulteriore carico di emissioni diffuse. Lo abbiamo fatto su ogni questione: su Ilva, Tempa Rossa, Cementir e inceneritori di ogni ordine e grado.
Ci si accorge solo ora che non esiste uno straccio di studio sul ‘rischio di incidente rilevante’ legato all'aumento del traffico di navi, che trasporteranno greggio, nel porto di Taranto? Ci si accorge solo ora che non è mai stata prodotta una documentazione sulla VIS (valutazione di impatto sanitario) prima o sulla VDS (valutazione del danno sanitario) dopo? Ci si accorge solo ora che tale investimento produrrebbe l'incremento significativo degli IPA (idrocarburi policiclici aromatici)? Ci si accorge solo ora, cioè, che la popolazione non è stata per nulla rassicurata né sulla certezza dei possibili rischi, né dall'adempimento di una lunga serie di prescrizioni che i vari Enti hanno inteso proporre? Ci si accorge solo ora che i rappresentanti di ENI, in questi quattro anni, hanno saputo solo brandire la clava del ricatto occupazione offrendo esclusivamente rassicurazioni verbali per un investimento che prevede solo nuovi trentasei posti di lavoro?
Ora, si risponde che Arpa Puglia ha prodotto, in data 25 settembre, una nuova relazione. Relazione che, a dire il vero, non aggiunge nulla a quanto precedentemente risaputo e mette solo in guardia sul mutato contesto che vive la realtà jonica. Per queste motivazioni, ho chiesto, nella seduta del Consiglio di ieri, di sospendere, aggiornare ed approfondire la discussione di merito sul progetto Tempa Rossa. Che venga fatto in Commissione con tutti gli assessori competenti e tutti i soggetti titolati ad esprimere valutazioni di merito a partire dal Comune di Taranto i cui poteri, su questa materia, sono rilevanti. Subito dopo si può tornare in Consiglio regionale per le determinazioni conseguenti. Tale proposta è stata fatta propria e rafforzata dal Presidente Introna e raccolta dal collega Cervellera, primo firmatario della mozione.
I problemi del territorio jonico meritano serietà, non operazioni di facciata che servono a scaricare altrove le proprie responsabilità.
Taranto ha bisogno di essere salvaguardata, rassicurata, ascoltata e risarcita”.
 

 

 

di Toni Cappuccio

 

“La storia del Cus Jonico nasce nel luglio del 1974. Dopo 3 anni, nel 1977, il “nostro”ne ha preso il comando come presidente senza fermarsi mai.

E' vero, non ho più lasciato la carica o....non me l' hanno fatta lasciare. Non so se oggi convenga più tanto considerate le maggiori responsabilità rispetto al passato, anche in termini economici personali, a cui un presidente affezionato deve comunque provvedere per permettere alla propria “creatura societaria” di navigare in mari meno procellosi”.

Caro presidente Sergio Cosenza, non mi vorrai far credere di poter pensare di lasciare?

Giammai! Ora la nostra navicella ha preso una rotta di alto profilo ed io devo assicurare la continuità del progetto, passo dopo passo, con sagacia e  giudizio, senza passi troppo lunghi”.

Meno male, cominciavo a preoccuparmi! L'appetito vien mangiando senza, però, “ingozzarsi” subito e troppo. La storia del basket jonico è costellata di decennali grandi periodi di euforia ma anche di tristi delusioni di scomparse, a seconda dei cicli socio-economici.

Il Cus, invece, è sempre stato presente, prima in campionati locali e negli ultimi anni, in un crescendo rossiniano, in campionati di più ragguardevoli categorie, come l'attuale serie B.

Man mano che si sale, però, i costi necessariamente aumentano e le spese di conseguenza.

E' il prezzo da pagare! Ogni stagione finisce in disavanzo “controllato e fisiologico”. Cerchiamo comunque di rispettare i contratti e credo che nessun atleta possa lamentarsi del contrario. Per questa stagione ci siamo necessariamente allargati onde darci un assetto societario più articolato e professionale per una società all'altezza di giuste ambizioni e anche per offrire una buona immagine al “palazzo” dove ci si dovrebbe scaldare al sole.

Quest'impostazione, ci ha permesso di presentare e far accettare la candidatura per ospitare, per la prima volta a Taranto,l'“all star game”, nel prossimo 18 gennaio 2015.

Sarà una grande kermessetra i migliori atleti di serie A divisi in Est vs Ovest alla moda Nba, anziché Nord vs Sud come negli anni precedenti. Contiamo di avere conferma quanto prima.

Preceduto dalla nostra partita Casa EuroCus-Francavilla (ore 18), sarà un altro grande evento per la città e la sua provincia, con l'assistenza del Comune...e speriamo dalla nuova Provincia.

Ci siamo costruiti le opportune credenziali, come movimento, con il grande evento della Cavour e della nazionale sperimentale.

I vertici di Lega e Federbasket si sono“accorti” che anche a Taranto siamo capaci di organizzare bene le cose.

Bisogna proprio dire che il testimone dell'epopea gloriosa del Cras è passato in buone mani!!

Sul piano strettamente locale dell'intero movimento jonico, ritengo un ottimo risultato quello di aver messo insieme, in costruttiva sinergia, tre anime come il Cus, Virtus e DeFlorio, maschi e femmine con pari opportunità. Questa può essere considerata un'altra piccola rivoluzione copernicana?

Credo proprio di sì! Nel presente periodo storico, in particolare, è una strategia intelligente. Con le sempre più ridotte disponibilità economiche, causa l'eterna crisi, è controproducente e riduttivo di risultati andare per conto proprio. Inoltre ciò è la dimostrazione del nostro continuo messaggio di apertura a tutti gli uomini e donne di buona e seria volontà sportiva e sociale.

Ora siamo presenti anche nelle immediate vicinanze in provincia con un gruppo costituitosi a Faggiano, grazie alla sensibilità dell'amministrazione e dirigenza scolastica locale.

Non solo,abbiamo risposto anche alla chiamata di scuole di San Giorgio Jonico e Monteiasi.

La dimostrazione, anche visiva, è quella di sabato 27 in cui sono stati presentati al pubblico, in una specie di opening day, tutti i ragazzi e le ragazze del neonatoconsorzio DEVIRTCUS”.

Un mondo giovanile che noi desideriamo farlo diventare sempre più grande non solo nel numero ma, soprattutto, nella crescita sana ed operosa per la nostra  bella terra jonica.

Tutto questo progetto in continuo”movimento” vi procura un oneroso impegno finanziario (gestione del Palamazzola, della Ricciardi rimessa a nuovo e palestre varie oltre la squadra di B).

La domanda è scontata e ripetitiva: l'amministrazione comunale vi viene incontro con la mano tesa?

Diciamo che la volontà c'è sempre. Ora aspettiamo che le casse comunali siano più piene”.

E' piuttosto risaputo che una bella ed attraente vetrina puòfar molto in questo ambizioso progetto?

Metafora azzeccata!!!Quest'anno abbiamo voluto cambiare totalmente il look alla “vetrina” cambiandone l'arredamento.

Dei nuovi, abbiamo preso tre senior e due giovani under che insieme ai ragazzi U19 dellaVirtus compongono il roster.

Della squadra scorsa è rimasto il solo Gianluca Salerno della De Florio, che è passato tra i senior.

I cosiddetti senior sono tutti molto giovani degli anni 90 a cui affidiamo la nostra speranza di vedere e far vedere un degno ed interessante spettacolo di freschezza atletica e tecnica.

Invitiamo i tanti appassionati baskettofili a non fermarsi alla “vetrina ma di entrare nel negozio del PalaMazzola per tastare meglio la stoffa dei nostri giovani atleti”.

I prezzi e gli abbonamenti sono al costo di vero e proprio saldo per tutta la stagione.

Passando all'aspetto meramente tecnico del nuovo organico di squadra, non sembra forse necessario ingaggiare un bel lungagnone grande e grosso sotto canestro per dare una mano al bravo De Paoli?

Lo teniamo presente! Teniamo presente, però, anche il costo di 6mila euro che la “nostra Federbasket pretende” per il solo tesseramento di un senior, a cui sono da aggiungere altre spese per l'”accoglienza“ del giocatore.

Con ciò bisogna sempre fare i conti della cosiddetta serva, laddove “serve” invece una copertura di qualche amico co-sponsor”.

Queste onerose e mal digerite pretese della Federbasket sono anche alla base dei motivi che hanno spinto diverse società, anche di chiara fama e storia, ad occuparsi quasi esclusivamente di vivaio?

Certamente! Infatti questa volta noi abbiamo attinto a quell'autentica fucina di talenti che è la famosa Stella Azzurra di Roma che non si sogna minimamente di fare campionati di categoria superiore. Con la sua ricca “produzione”di talenti, risparmia ed incassa un bel gruzzolo.”

Per far fronte a tutte queste spese, parlando sempre del vil danaro(che tanto vile non è!) dovreste impegnarvi anche a dorganizzare ed ospitare eventi di spettacolo e musicali. Immagino?

Ci siamo attrezzati anche per questo. Pasquale Fasano e mio figlio Luca si occuperanno di questo necessario aspetto gestionale.

A breve, infatti, ci sarà il concerto di Claudio Baglioni, poi manifestazioni varie, per es. bodybuilding...e tutto ciò che viene...sarà ben accetto”.

A questo punto non ci resta che sollecitare anche noi qualche munifico “mecenate”(stirpe, però, in via di estinzione o..addirittura già estinta...ahimè) o qualsivoglia benestante di buona volontà a raccogliere l'invito a “rinvigorire” concretamente questa bella realtà tutta nostra.

Noi di Multimedia Cus(il sottoscritto,Aldo e Christian Cesario) continueremo a dare voce e commento al grido di battaglia “FORZA CUS-CASAEURO, a cominciare da Domenica prossima 5 ottobre, nell'ouverture del campionato contro il temibile Maddaloni (ore 18).

Buon basket atutti.

Toni Cappuccio


E' un invito ma anche una promessa quella che i % Stelle di terra ionica rivolgono al manager della Compagnia aerea Rayanair. 

"Promesse ripetutamente tradite- scrivono i pentastellati- speranze costantemente frustrate e decenni di istanze disattese per la popolazione dell’arco Jonico che , nonostante tutto, mai ha ritenuto di volersi rassegnare a quella realtà consolidata nel tempo, continuando ad alimentare il desiderio di vedere finalmente operativo, anche come scalo civile, l'aeroporto ' Marcello Arlotta' di Grottaglie - (Ta). A farsi portatori dell’istanze dei cittadini tarantini e dell’arco ionico in generale, i Meetup 5 Stelle locali , i quali rivolgono un 'accorata - e quanto mai circostanziata - istanza al Manager della Ryanair, John Alborante, all' indomani delle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa circa la mancata conoscenza dell'esistenza dello scalo aeroportuale tarantino"

Ecco il testo della lettera

Egregio Sig. John Alborante, inviamo la presente al fine di incoraggiare la Compagnia Ryanair a mettere in atto la volontà, espressa già in precedenza, di intensificare il traffico aereo nella Regione Puglia.

Abbiamo appreso dalla stampa che, solo ultimamente la Compagnia 'Ryanair' è venuta a conoscenza dell’esistenza, a pochi chilometridalla città di Taranto, dell'Aeroporto 'Marcello Arlotta' , struttura aeroportuale dal potenziale elevatissimo (le caratteristiche dell'Aeroporto di Grottaglie ne consentono lo sfruttamento anche per i voli intercontinentali)ma, a tutt’oggi, privo di un’utilizzazione adeguata, a causa di scelte politiche che hanno ritenuto - da sempre - di sacrificare alcuni scali in favore di altri.

Nella medesima occasione la Compagnia Ryanair manifestavainteresse al possibile utilizzo dello scalo aereo Tarantino per collegamenti aerei ad uso civile. Noi sentiamo forte e vivo il desiderio di incoraggiare i Vostri accennati intenti, più che mai desiderosi di poter usufruire del servizio aeroportuale direttamente nella nostra provincia.

Le vicine regioniCalabria e Lucania patiscono anch'esse l’assenza di un adeguato servizio di trasporto e sonocostrette a rivolgersi alle strutture aeroportuali di Bari e Brindisi per glispostamenti nazionali ed internazionali. Riteniamo dunque che l’operatività dell’aeroporto'Arlotta ',per i voli civili, costituirebbe un valore aggiunto,non solo per la provincia tarantina, bensì per lapopolazione del versante ionico nella sua interezza.

È da lungo tempo che la Provincia tarantina lamenta l’assenzadi un proprio aeroporto civile che serva da vettore economico ma che dia anche la possibilità di uno sviluppo universitario locale; infatti la carenza intermodale pone un serio limite all’afflusso degli studenti e dei turisti nella capitale della Magna Grecia. Inoltre nella nostra città è presente la più grande e importante base della Marina Militare Italiana (oltre alle caserme dell’Aeronautica Militare) che conta circa 15000 dipendenti e che molto volentieri utilizzerebbero vettori aerei se questi si trovassero ad una distanza vantaggiosa anche in termini economici; ed è appunto in questa ottica che l’aeroporto di Taranto avrebbe una collocazione strategicamente favorevole.

A questo punto,oltre a sentirci di voler sostenere qualsiasi Vostro intento che prenda in considerazione la creazione di uno scalo civile che possa offrire voli giornalieri per le destinazioni nazionali di maggiore apporto clientelare,e destinazioni europee non trattate dagli altri aeroporti pugliesi (Berlino, Baleari, Edimburgo, Madrid, Porto, Varsavia ...)

Auspichiamo il sostegno della Vostra Compagnia aerea promuovendoun itinerario di interesse turistico/culturale tra Grecia e Italia, e in particolare tra Sparta-Kalamata ( già Vostro scalo ) e Taranto, facendo leva sulla comunanza delle radici storiche e quindi del loro antichissimo legame madre-figlia.

Siamo persuasi che la presenza di collegamenti aerei della Vostra prestigiosa Compagnia potrebbe costituire una formula vincente sia per Voi che per tutto il territorio Tarantino.

Certi che non tarderete nel dare riscontro alla presente , ringraziamo sin da ora per l'interesse che vorrete dimostrare nei confronti della nostra proposta/richiesta. Restiamo a disposizione della 'Ryanair' per eventuali approfondimenti relativi alle argomentazioni trattate e porgiamo i più cordiali saluti.

 

MeetUp 5 Stelle Jonici.

 

Interrogazione del senatore Dario Stefàno al Ministro dell’Ambiente

 
“Su Tempa Rossa chiedo al Ministero di fermare l’iter: è più che mai opportuno attendere la Valutazione del Danno Sanitario”. È quanto chiede il senatore Dario Stefàno in una lettera e in un’interrogazione indirizzate al Ministro dell’Ambiente nelle quali  si sottolinea come  “sarebbe paradossale  che una Valutazione di Danno Sanitario eventualmente negativa arrivasse a impianto costruito. Aggirando, peraltro, anche il principio europeo di precauzione”.

“Ero assessore - ricorda il senatore - quando nel 2011 la Giunta Regionale fece proprio il parere favorevole con prescrizioni del Comitato Via regionale sul progetto, formulato sulla scorta dell’assenso rilasciato dalla Provincia di Taranto e dal Comune di Taranto (che solo recentemente ha espresso totale contrarietà).Già allora si evidenziò che lo stoccaggio del greggio avrebbe comportato l’emissione di composti organici volatili fra cui anche gli idrocarburi policlici aromatici, i cosiddetti IPA  e si sottolineò “il quadro di una città  che sostiene un notevole peso di patologie letali alcune delle quali in aumento”.

“E, cosa decisiva e rilevantissima - sottolinea Stefàno - si stabilì  di prescrivere a carico dell’ENI la presentazione all’ARPA e all’ASL di una valutazione di incidenza sanitaria (VIS)  quale monitoraggio dell’andamento sanitario connesso con l’attività di stabilimento al fine di tutelare la salute. Cosa che ENI non ha mai fatto”.

“Oggi occorre tener conto dei fatti nuovi intervenuti – scrive Stefàno. In primo luogo  l’approvazione della legge regionale sulla Valutazione di Danno Sanitario, che deve essere osservata anche se successiva alla procedura di VIA per le aree a rischio industriale. Ma anche il  Report di ARPA del 25 settembre scorso,  in cui si evidenzia l’incremento di emissioni IPA del 14%, e la convocazione della cabina di regia per la redazione della valutazione del danno sanitario”.

“Credo  - conclude Stefàno - che l’esito della valutazione ad opera della cabina di regia possa fornire un dato ulteriore ed essenziale per  l’autorizzazione VIA- AIA del Ministero dell’Ambiente, il quale ha competenza sull’argomento”.

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