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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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La circolare interpretativa del Ministero del Lavoro esclude i professionisti dipendenti degli studi professionali dalla Cassa integrazione guadagni in deroga: la protesta del CNI.

 

a cura di Amedeo Cottino

 

 

Esclusi dalla Cassa integrazione guadagni in deroga i professionisti dipendenti degli studi professionali. A precisarlo è stato il Ministero del Lavoro con la circolare n. 19/2014, fornendo la propria interpretazione del Decreto Ministeriale del 1° agosto 2014, ribadendo che il DM ha riservato la CIG in deroga alle attività economiche organizzate per la produzione o lo scambio di beni e servizi, ovvero alle imprese indicate all’articolo 2082 del Codice Civile. Qualche tempo fa l’INPS aveva previsto una possibile apertura anche ai professionisti del fondo di solidarietà residuale, ora però il Ministero, con la propria interpretazione della norma, ha chiuso le porte ad ogni speranza.

Una presa di posizione che non è piaciuta affatto al Consiglio nazionale degli ingegneri (CNI), il cui presidente, Armando Zambrano, chiede al Ministero una profonda revisione delle misure a sostengono di chi perde il proprio posto di lavoro estese a tutti i lavoratori, anche professionisti e partite IVA, e accompagnate da politiche per il reinserimento. Per Zambrano:

«I professionisti affrontano da anni senza rete una congiuntura economica che ha portato i loro redditi a contrarsi di oltre il-30%. Inoltre, con la riforma degli ordinamenti professionali, il legislatore ci ha imposto nuovi e gravosi oneri derivanti dall’introduzione dell’obbligo dell’assicurazione professionale e della formazione continua».

E ora «i dipendenti che lavorano nei nostri studi (che sono dipendenti uguali a tutti gli altri) – prosegue Zambrano – sono esclusi dalla circolare interpretativa del Ministero dalle misure di sostegno cui possono accedere tutti gli altri lavoratori. Questo comporta una disparità di trattamento nello stesso settore dell’ingegneria, in quanto i dipendenti delle società di ingegneria sembrerebbero poter accedere a tali misure mentre quelli degli studi professionali no. Si tratta di una esclusione profondamente ingiusta».

Per questo motivo il CNI ha chiesto un incontro urgente al Ministero del Lavoro sul tema.

 

In vigore l'obbligo anche per privati non titolari di partita IVA di effettuare mediante F24 telematico i versamenti in compensazione o di importo superiore a mille euro: ecco il regime sanzionatorio.

 

A cura di Amedeo Cottino

 

 

 

È scattato il 1° ottobre l’obbligo di presentazione del modello F24 per via telematica per effetto del Decreto IRPEF (Articolo 11, comma 2, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89) che ha introdotto modifiche per i versamenti in compensazione (indipendentemente dall’importo) o senza ma di importo superiore a 1.000 euro eseguiti con modello F24, riducendo drasticamente l’opzione del modello cartaceo. Tuttavia, nel caso in cui si utilizzi un canaledifferente da quello telematico non verranno applicate sanzioni.

Regime sanzionatorio

In realtà la norma citata e la circolare dell’Agenzia delle Entrate sul nuovo obbligo (Circolare n. 27/E/2014) non fanno alcun riferimento al regime sanzionatorio nel caso in cui il modello F24 venga pagata utilizzando un canale differente da quello telematico, pertanto appare applicabile quanto già avviene per i titolari di partita IVA. Per questi ultimi era stata l’entrata in vigore dell’articolo 37 comma 49, del Dl n. 223/2006 a dare il via all’obbligo versamento mediante modello F24 online.

In occasione dell’entrata in vigore di tale norma, una discussione in Commissione Finanze della Camera (26 settembre 2006, n. 7-00051) aveva evidenziato che

«Non esiste nel nostro ordinamento alcuna fattispecie sanzionatoria connessa alla errata utilizzazione del canale o mezzo di pagamento dei tributi. L’unica sanzione applicabile è infatti riconducibile semplicemente all’omesso o incompleto versamento delle imposte e dei contributi».

Tale interpretazione sembra applicabile anche al caso in cui ad utilizzare un canale diverso da quello telematico per la presentazione del modello F24 siano i privati e i contribuenti non titolari di partita IVA. L’unica sanzione prevista è quella applicata per violazione formale, pari a 258 euro, nel caso in cui il mancato utilizzo del corretto canale di trasmissione possa costituire un ostacolo all’attività di controllo dell’Amministrazione finanziaria.

 

Mercoledì 8 ottobre alle ore 10.00 – CGIL Via Dionisio

 

Lavorare in un call center come in una scatola del Grande Fratello, non chiedere mai spiegazioni, accettare di essere spiati e controllati in ogni momento della giornata, esseri sospesi e poi allontanati dall’azienda perché in stato di gravidanza, non chiedere mai informazioni sui propri diritti o il proprio contratto pena il licenziamento.

Sono le storie di un gruppo di lavoratori di un call center tarantino che di fronte alla rivendicazione di dignità e diritti da parte dei suoi dipendenti ha risposto con una chiara lettera di licenziamento.

Saranno loro, a volto coperto, i protagonisti della conferenza stampa che si terrà mercoledì 8 ottobre alle ore 10.00 nella sede della CGIL di Taranto in via Dionisio.

Parleranno a volto coperto perché per alcuni di loro c’è ancora una possibilità di tornare a lavorare. Possibilità che rischia di svanire del tutto se si renderanno riconoscibili in questa denuncia che suona giustizia – spiega Andrea Lumino, segretario generale della SLC, il sindacato che si occupa appunto dei lavoratori del mondo delle telecomunicazioni.

Questi lavoratori, figli-fantasma della deregulation che negli anni ha interessato il mercato del lavoro in Italia – spiega Giuseppe Massafra, segretario generale della CGIL di Taranto – non sarebbero comunque finiti sotto l’influenza della riforma che questo Governo vuole mettere in atto sull’art. 18, ma sono l’emblema di un rischio perenne e ricorrente che ogni lavoratore vive sul suo posto di lavoro. L’esempio lampante di un modello che si potrebbe replicare ovunque senza quel baluardo di diritto che qualcuno oggi vuol  derubricare al rango di mero totem ideologico

Confcommercio Taranto interviene sulla questione Tari sottolineando il clima collaborativo instauratosi con l'Amministrazione comunale e d esprimento una serie di valutazioni e auspici. Ecco la nota in cui sono raccolte queste riflessioni

 "Il Regolamento comunale per l’applicazione della tassa sui rifiuti –TARI 2014 – alle utenze non domestiche, merita qualche considerazione a poche ore dalla approvazione da parte del Consiglio comunale delle nuove tariffe.

Non è il caso di  tessere  lodi, ma è pur vero che non è il caso di  indugiare nella critica a priori solo perché la controparte è la pubblica amministrazione. Quando un’Amministrazione comunale adotta comportamenti ispirati  da criteri di responsabilità va detto. Non sarebbe onesto sottolineare solo le negatività.

Certo questo non significa che il percorso avviato dal Comune di Taranto (percorso che ha visto la Confcommercio impegnata in una continua azione di confronto con AMIU ed Amministrazione), non possa essere migliorato e non si possa  giungere ad ulteriori riduzioni delle tariffe. Si mancherebbe però di obiettività se si   bocciassero tout court i risultati conseguiti e  si puntasse l’attenzione solo sugli aumenti che investono alcune tipologie di attività, per l’esattezza  quattro su ventinove.

E,  comunque le quattro categorie penalizzate (ortofrutta, fiorai, pescherie, panifici e pizza al taglio,  alimentari) - per le quali nel passaggio dalla TARSU alla TARI era comunque previsto un aumento in virtù della maggiore produzione di rifiuti rispetto alle altre attività-   adottando la raccolta differenziata potranno ottenere degli sgravi,  sino al 30%.

Si tratta ora di rendere strutturale la differenziata e di attuarla nel migliore dei modi; da parte dell’AMIU –come confermato in un recente incontro tra il presidente di Confcommercio, Giangrande, e il presidente della municipalizzata, Cangialosi- vi sarebbe la massima disponibilità ad avviare il servizio nel più efficiente dei modi. E’ inutile sottolineare quanto sia vitale per il commercio il meccanismo di premialità, collegato alla differenziata e come sia importante che parta al più presto e bene.

Nel complesso va evidenziato che l’80% delle categorie sono comunque avvantaggiate dalle nuove tariffe e che alcune in particolare hanno ottenuto un netto sgravio rispetto al 2013, come gli alberghi, i ristoranti e le pizzerie, i bar, le esposizioni di mobili o gli autosaloni, gli stabilimenti balneari.

Ci piace sottolineare che  dopo gli ‘scontri’ della passata stagione, abbiamo individuato un percorso di confronto con l’Ente pubblico ispirato alla norma che ‘chi inquina di più paga’  e che ha condotto a dei risultati tutto sommato positivi. Si tratta ora di continuare su questa strada e di migliorare il servizio di raccolta, puntando a rendere più pulita la nostra città.  "

Questo pomeriggio, 3 ottobre alle ore 18.30 presso l'Aula Consiliare del Comune di San Giorgio Jonico: BRICIOLE DI SOLE,POESIE, PENSIERI,DISEGNI SBOCCIATI IN UN REPARTO PSICHIATRICO. Sarà una occasione di condivisione, confronto e sensibilizzazione rispetto il disagio psichico. Interverranno: Dr.Francesco Macrì (Direttore SPDC Scorrano), Maurizio Forte (Presidente Avo Maglie), Giulia Negro (Volontaria Avo Maglie), Dott.ssa Maria Bruno (Psicologo Psicoterapeuta Taranto), Antonio Datto (Presidente Avo Taranto).

Coerenti con la posizione assunta durante la campagna elettorale, i Circoli di Statte e Pulsano dei Giovani Democratici rispondono così al risultato delle elezioni del Presidente e del Consiglio Provinciale.

A seguire le manifestazioni di sdegno  della  Segreteria Provinciale dei Gd di Terra Jonica per l’imbarazzante risultato delle elezioni provinciali di domenica scorsa, le rimostranze dei circoli giovanili locali. I Giovani Deomocratici di Statte e Pulsano esprimono, in un comunicato congiunto, indignazione per il risultato poco rispettoso degli elettori e degli ideali del partito, e affiancano la Segreteria Provinciale Gd nella richiesta di dimissioni della segreteria provinciale PD e di tutti i consiglieri comunali che hanno votato per Tamburrano.
I Gd dei due circoli hanno deciso di simboleggiare la loro protesta ritraendosi davanti alle loro sezioni con degli striscioni esprimenti tutto il malcontento e la delusione derivanti dagli ultimi eventi.

 
  <<Ci rifiutiamo di accettare l’idea che questo partito si sia ridotto ad un anonimo contenitore da utilizzare per perseguire logiche di comodo, personali, senza storia e senza alcun riguardo per il mandato degli elettori, in Italia, come a Taranto>> afferma Angelo Di Lena, Segretario Gd Pulsano e Responsabile alla Formazione Politica Gd di Terra Jonica. <<I Giovani Democratici di Pulsano, in comunione d’intenti con i Gd Jonici sentono alta la loro responsabilità moralizzatrice nel PD e nella sinistra di questo territorio, sono pronti ad esercitare qualunque forma di resistenza, anche passiva, contro la deriva utilitaristica del PD, e rivolgono un appello a tutte le persone e le forze che si riconoscono negli ideali solidali della sinistra: aiutateci a salvare l’ultimo Partito rimasto in Italia. Aiutateci a salvare la nostra dignità e il nostro futuro>>

  Da Statte, il Segretario GD Giovanni Ricci sostiene: << Non siamo solo democratici e di sinistra. Siamo italiani, tarantini e persone coerenti. Per questo non solo non possiamo restare indifferenti davanti allo stupro dei valori sui quali si fonda il nostro partito, ma anche davanti ad un tremendo e volontario conferimento del potere a chi questo territorio lo ha martoriato per anni. Chiediamo non solo le dimissioni di queste persone, ma le scuse nei confronti dei cittadini (come quelli di Statte) che ogni giorno convivono con le discariche della destra, la stessa destra salita al potere domenica grazie a quelli che dovrebbero essere rappresentanti del Partito Democratico >>

 

Niente da fare, il premier non ha telefonato, non ha risposto all'invito, insomma, non si è fatto sentire. Nessuna risposta, quindi, alla lettera dei pediatri sull'emergenza sanitaria a Taranto e nessun contatto telefonico con la dott.ssa Moschetti così come promesso in occasione della visita lampo dell'agosto scorso.
Ecco la nota con cui la dott.ssa Annamaria Moschetti Associazione Culturale Pediatri Puglia e Basilicata ( ACP )
il dott. Oronzo Forleo Neonatologo responsabile “Terapia Intensiva Neonatale “ Taranto
e la dott.ssa Dora Tagliente Infermiera Presidente Associazione Onlus “Delfini e Neonati” per la neonatologia spiegano come stanno le cose. La salute dei bambini di Taranto, evidentemente, non rientra tra le priorità del presidente del Consiglio.
"In merito alla richiesta di incontro con il premier Renzi inviata nel mese di agosto gli scriventi comunicano
 
che il premier non ha finora telefonato alla dott.ssa Moschetti come si era impegnato pubblicamente a
fare e che l’incontro con l’on. Davide Faraone cui la segreteria di Renzi aveva delegato il compito di
incontrare i pediatri per la non disponibilità del primo ministro , incontro che si sarebbe dovuto svolgere il
25 settembre , è stato annullato senza preavviso alcuno.
Ribadendo la gravità della situazione sanitaria dei bambini tarantini che si è appalesata nella sua
drammaticità attraverso lo studio SENTIERI recentemente pubblicato, gli scriventi ribadiscono la necessità
e l’urgenza di essere ricevuti dal premier Renzi . Rimangono pertanto in attesa di riscontro .
Dott.ssa Annamaria Moschetti Associazione Culturale Pediatri Puglia e Basilicata ( ACP )
Dott. Oronzo Forleo Neonatologo responsabile “Terapia Intensiva Neonatale “ Taranto
Dott.ssa Dora Tagliente Infermiera Presidente Associazione Onlus “Delfini e Neonati” per la neonatologia .

Con l’indizione della procedura di gara per l’affidamento dei servizi di ausiliarato e pulizia delle scuole dell’infanzia comunali, il Comune di Taranto non ha rispettato alcune prescrizioni normative previste dal Codice dei Contratti Pubblici -  è quanto dichiara Sergio Passariello, Presidente di Imprese del Sud, movimento imprenditoriale a difesa delle imprese meridionali.

 

Ma vi è di più – afferma Passariello – nel calcolare l’importo a base d’asta l’Amministrazione Comunale non ha rispettato il costo orario della manodopera previsto dalla Tabelle Ministeriali, prescrizione obbligatoria stabilita dal Codice dei Contratti Pubblici, obbligando nel contempo le ditte concorrenti a dover assumere il personale precedentemente impiegato in un servizio diverso da quello oggi appaltato.

 

Effettuando un piccolo calcolo matematico – precisa Passariello - e quindi dividendo l’importo a base d’asta calcolato dalla Stazione Appaltante per le ore di lavoro del personale precedentemente impiegato, ne scaturisce un costo orario che è molto inferiore a quello stabilito dal Ministero del Lavoro.

 

E nel momento in cui, qualche azienda ha chiesto di accedere agli atti pubblici per verificare questo dato e la correttezza del calcolo di cui sopra, i Dirigenti Comunali si sono opposti, adducendo scuse burocratiche che nulla hanno a che vedere con una corretta e trasparente azione amministrativa.

 

Nel merito delle anomalie da noi riscontrate – continua Passariello – abbiamo verificato che c’è un’applicazione distorta dei Contratti Nazionali di Categoria. Sono stati assimilate, figure professionali di assistenza educativa per scuole dell’infanzia a quelle di pulizia, mentre le due attività non solo sono regolate da contratti nazionali differenti ma determinano anche un retribuzione diversa.

 

Ed ancora, la Stazione Appaltante – prosegue Passariello -  nello stabilire i criteri di partecipazione ha inserito dei requisiti di sbarramento per la partecipazione alla procedura di gara che di fatto limitano la partecipazione, e allorquando qualche concorrente ha chiesto chiarimenti in merito all'utilizzo o meno di determinati requisiti similari, la Stazione Appaltante ha glissato nel rispondere delegando ad un momento successivo la decisione da parte della Commissione di gara.

 

La Commissione di Gara – conferma Passariello - non ha un potere discrezionale nell'effettuare valutazioni sui requisiti di partecipazione, anzi deve compiere la propria valutazione in ordine a quanto prescritto nei documenti di gara. Quindi è evidente che la Stazione Appaltante ed in particolare il responsabile del procedimento, deve cercare di fugare qualsiasi dubbio in ordine ai requisiti di partecipazione, prima di tutto per adempiere al proprio dovere di un azione amministrativa trasparente ed in secondo luogo evitare che la stessa commissione di gara possa, con la sua libera interpretazione, adottare provvedimenti che poi possono generare contenziosi giudiziari.  

 

Fino a quando le procedure di gara – conclude Passariello -  saranno gestite con questi metodi, i Tribunali Amministrativi e Civili saranno ingolfati da contenziosi giudiziari, generati per lo più da una burocrazia faziosa e nemica di un azione amministrativa vicina ai cittadini ed alle imprese.

 

Nei prossimi giorni, i nostri legali, presenteranno una relazione dettagliata di quanto da noi evidenziato al Dott. Cantone nella sua veste di Presidente dell’Autorità Anti Corruzione e Vigilanza sui Contratti Pubblici.

 

 

E’ stata presentata  a Bari, nella Galleria Spazio Giovani di via Venezia, la partnership tra Libera Puglia e la scuola di Grafica e Fumetto “Grafite”. A partire da novembre sarà inaugurato il corso triennale di fumetto per ragazzi, già presentato sia a Taranto che a Lecce, all'interno del bene confiscato alla mafia di piazza san Pietro. Il percorso è aperto agli appassionati e ai creativi di tutte le età. “Grafite” approda quindi nella città di Bari completando così un percorso avviato anni fa attorno alla formazione professionale sul fumetto. Con le sedi già attive di Taranto e Lecce nasce, di fatto, il più grande polo formativo in Puglia sul mondo dell’immagine progettata, disegnata, animata. L'iniziativa presentata ieri mattina, si è consolidata all'interno del progetto “In direzione ostinata e legale 3”, realizzato da Libera Puglia in collaborazione con Arci Puglia e l'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari, che ha come obiettivo la diffusione dei valori della legalità democratica e della giustizia.

“Il connubio con Libera Puglia nasce con una precisa ambizione – spiega Gian Marco De Francisco alla guida di “Grafite”– Attirare i ragazzi, coinvolgerli, appassionarli, avvicinarli al mondo del fumetto, nel tentativo di sottrarli ai circoli “untuosi” che spesso li accerchiano in maniera irreversibile. Sono convinto che la collaborazione funzionerà, l’arte può fare tanto. Per il futuro non posso che augurarmi percorsi simili anche nelle altre città dove lavoriamo e costruiamo già da molti anni”. Anche questa volta “Grafite” punta i riflettori sui territori, e sulle difficoltà che li attraversano. “Perché lo facciamo? – chiarisce De Francisco - perché ci piace insegnare ai nostri ragazzi che si possono ancora seguire i propri sogni, spalleggiati da una struttura solida come la nostra che vuole scommettere nelle loro visioni. Ecco spiegato anche il perché delle borse di studio gratuite, ed ecco perché abbiamo sempre voluto fare le cose in grande, facendo arrivare in Puglia i professionisti internazionali del settore”. A partire da novembre sarà avviato dunque, in un bene confiscato alla mafia, un percorso creativo e sociale allo stesso tempo, in cui “Grafite” crede molto. “Non è solo un corso di fumetto, è molto di più. Di fatto parte la prima annualità di una scuola professionale regionale triennale – aggiunge Gian Marco De Francisco - che ha come obiettivo frenare l’emigrazione di talenti per altre terre e creare nuove figure sensibili alle tematiche dell’impegno sociale e della lotta per la legalità anche attraverso il fumetto”. “Grafite” nasce dalla volontà dell’Associazione culturale Studio iltratto.com di creare un contenitore formativo d’eccellenza, e offrire una proposta d’istruzione completa.  “Grafite” negli anni è diventata una struttura “a rete” per contenuti e logistica. Al fianco dello Studio iltratto.com, Centro di formazione regionale MCNeel per il design e la modellazione tridimensionale a Taranto, troviamo dalla prima ora la “Lupiae Comix” Scuola di Fumetto di Lecce con un’esperienza decennale. Realtà autonome e locali che hanno deciso di convogliare le rispettive esperienze lavorative in “Grafite”. Tre le macro vocazioni: il fumetto, la grafica 2D/3D e l’architettura d’interni con annesso mondo dell’animazione, che si traducono concretamente in tre rispettivi percorsi formativi coprendo a 360 gradi le competenze necessarie dalla matita all’animazione video, coniugando le arti e i saperi tradizionali con le più recenti tecniche informatiche digitali.

E per il futuro “Grafite” sta lavorando e collaborando insieme alle scuole di fumetto di Roma, Napoli, Pescara, Cagliari, per la creazione di un Organismo Nazionale Unico dove far confluire tutte le energie.

 

Link utili:

http://www.grafitefumetto.it/

http://www.iltratto.com

http://www.lupiaecomix.com

https://it-it.facebook.com/Grafite.Grafica.e.Fumetto

 

 

Clima sempre più pesante nel centrosinistra ionico dove i risultati delle elezioni provinciali hanno scatenato un vero e proprio terremoto. Dopo le dimissioni del segretario cittadino del Pd Tommy Lucarella, un caso che sarà oggetto di discussione durante la direzione provinciale fissata per domani (venerdì), e il rischio di commissariamento, rischio paventato dal segretario regionale Michele Emiliano, la situazione appare in continua evoluzione.

Intanto si registra un botta e risposta tra il coordinatore provinciale di Sel Maurizio Baccaro e il segretario provinciale del PD, Wallter Musillo. Tutto nasce dalle dichiarazioni di Nichi Vendola che ha definito l'esito delle elezioni provinciali  "un film-horror".

La risposta di Musillo non si è fatta attendere.  "Vendola smettesse di salire sul piedistallo di una presunta superiorità morale e politica verso la realtà jonica- ha detto il segretario del Pd- Non gli è consentito. Non è consentito a chi, contro il volere degli elettori, ha imbarcato, nella sua maggioranza e nel suo governo, esponenti di Forza Italia e del centrodestra. L’attuale assessore al bilancio della Regione Puglia è stato eletto nelle liste del centrodestra foggiano e il gattopardismo di Vendola ne ha fatto l’assessore più importante della sua giunta. Anziché dare consigli politici al PD di Taranto, da Vendola preferiamo ricevere il contributo di chi guarda prima di tutto ai gravi problemi di Taranto, e non ricevere sermoncini di purezza ed ortodossia del tutto fuori luogo».

Ora è Maurizio Baccaro che invita Musillo “a rivedere le sue grottesche polemiche nei confronti di Nichi Vendola, per difendere l’indifendibile operato del PD in Provincia di Taranto che ha regalato l’Amministrazione al sindaco Martino Tamburrano, quindi a Forza Italia, quando il nostro centrosinistra con circa il 54% dei voti contro il 43% di FI avrebbe sicuramente guadagnato il governo provinciale”.

 

Baccaro prosegue col dire “comprendo lo stato confusionale in cui versa Musillo, da tempo combattuto sul dare o meno il proprio sostegno al sindaco di FI: tant’è che un giorno ne annunciava l’appoggio in virtù delle larghe intese, l’altro lo smentiva e si diceva a sostegno di Lopane. Ecco, non vorrei Musillo abbia poco chiaro anche il suo ruolo e si senta un giorno segretario PD, l’atro segretario di FI”.

 

Intanto Maurizio Baccaro desidera ricordare a Walter Musillo che “noi di SEL da due mesi abbiamo chiesto al Partito Democratico un incontro per discutere delle provinciali , ma siamo stati decisamente ignorati; salvo evincere oggi che gli incontri ci sono stati, probabilmente sottobanco, certo non con noi, per eleggere Tamburrano. Quindi ne deduco che la segreteria provinciale tarantina comunicava con Forza Italia, piuttosto che col centrosinistra”.

 

Basterebbe rileggere una recente rassegna stampaprosegue Baccaroquando un certo PD emulava le larghe intese, salvo poi presentarsi alla festa dell’Unità di Grottaglie, alla presenza del segretario regionale PD Michele Emiliano dove  sul palco Walter Musillo giurava e spergiurava fedeltà e sostegno al candidato Lopane. Ora,vorrei ben comprendere l’origine del risentimento di Musillo per la definizione data dal presidente Vendola sugli esiti di tale elezione, allorquando li ha definiti, giustamente, degni di un film dell’horror, visti gli stratagemmi evidentemente operati per eleggere Tamburrano con i voti del centrosinistra. Musillo si giustifica con le sue imprudenti allusioni di ‘gattopardista’ per le scelte di Vendola, quando dimentica di guardarsi bene intorno. Atteggiamento che deduco ricalchii davvero la sceneggiatura di un ‘film dell’horror’ ”.

 

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