Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 170

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 166

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 153

Venerdì, 17 Ottobre 2014 18:56

Taranto/ Incidente all'Ilva

Scritto da
Nel primo pomeriggio di oggi, presso lo stabilimento ILVA di Taranto, si è verificato un incidente che ha visto coinvolto un lavoratore impegnato in un intervento di manutenzione presso l’Acciaieria 1. 
 
Da una tubazione in riparazione, contenente al suo interno calce, è fuoriuscito un flusso di materiale che ha investito l’operaio, che ha subito un’ustione al viso in prossimità degli occhi. 
 
Sul posto è prontamente intervenuto il personale del servizio sanitario di stabilimento, che ha provveduto al trasferimento presso l’ospedale “G. Moscati” di Taranto. 

"Lsu: mancano ancora i decreti necessari per stabilizzare i lavoratori, si colmi presto questo ritardo”. La denuncia del senatore Dario Stefàno (Sel) in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e ai Ministri all’Economia e al Lavoro con cui sollecita il governo alla disposizione dei decreti per l'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili. 

 

“La vicenda dei lavoratori che operano nelle amministrazioni locali – spiega Stefàno - sembrava essere giunta a un punto di svolta con l'approvazione della legge di stabilità dello scorso anno. Ad oggi però non si è ancora dato seguito a quella determinazione, non essendo stati emanati i necessari decreti per stabilizzare il personale".


"Una situazione già piuttosto critica a cui si aggiungono ulteriori preoccupanti elementi di disagio - continua Stefàno- come quello che si è verificato nei giorni scorsi a Lecce con lo sciopero dei lavoratori a causa della comunicazione della Provincia di Lecce della sospensione di tutte le attività, per la mancata firma del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali necessaria alla prosecuzione del servizio.  Sono persone che ormai da anni subentrano, come in un vero e proprio turn over, alle mansioni proprie delle amministrazioni pubbliche. Gli stessi amministratori locali soffrono per la mancata soluzione rispetto a un problema che riguarda i loro collaboratori”.

 


“Chiedo pertanto – conclude Stefàno - di non rinviare ulteriormente una determinazione che presenta tutti i caratteri di giustizia sociale e che, in caso contrario, non farà altro che accrescere l’allarmismo e il frustrante senso di disinteresse dell'Amministrazione centrale nei loro confronti".

Sabato 11 ottobre si è costituita a Roma l'Associazione "Ecosistema camerale". Un'esperienza innovativa, probabilmente fra le prime in Italia ed in tendenza con quanto sta accadendo in Europa, che nasce in un modo tutto particolare.

Nei primi mesi del 2014 il Governo Renzi avvia un processo di riordino del Sistema camerale italiano (105 Camere di commercio, 19 Unioni regionali, Unioncamere, Aziende speciali, Società di sistema) che suscita una significativa reazione non solo negli organi del sistema stesso, ma anche fra i circa 10.500 lavoratori che non ne condividono i presupposti. Alcuni di loro, animati da forte spirito di servizio e convinti dell'utilità degli Enti camerali quali veri organismi intermedi a sostegno delle economie locali, invece di limitarsi a contestare la riforma proposta, decidono spontaneamente di agire in un modo diverso. 

Nasce così, su basi non istituzionali, il gruppo facebook "Ecosistema camerale", finalizzato alla diffusione delle buone prassi del Sistema, alla informazione sul ruolo delle Camere di commercio, alla discussione su proposte positive di rinnovamento. In poco tempo aderiscono al gruppo oltre 2000 lavoratori motivati e pronti ad agire in rete nell'ambito di uno straordinario esperimento di comunità "liquida" nel senso migliore del termine, al di là di ruoli, funzioni e territori di appartenenza. Fra le iniziative del gruppo, certamente è da segnalare il tweetstorm sui temi della riforma e sulle competenze ed i numeri del Sistema camerale: oltre 200.000 tweet in due mesi a testimonianza di una eccezionale consapevolezza del valore dell'impegno camerale a favore delle imprese italiane. Inoltre, il gruppo ha proposto emendamenti sia sull'art. 28 del D.l. 90/2014 (riguardante le riduzione del diritto annuale dovuto dalle imprese) sia sull'art. 9 del disegno di legge 1577 (riordino delle Camere di commercio).

Con la sottoscrizione dell'Atto costitutivo, lo scorso sabato, dall'esperienza del gruppo trae origine un'Associazione senza scopo di lucro e senza obiettivi di rappresentanza sindacale o istituzionale. Ora la comunità facebook dispone di uno strumento utile ad avviare azioni per la valorizzazione e lo sviluppo delle persone, delle professionalità e dei servizi erogati dal Sistema camerale italiano (Camere di Commercio, Unioncamere, Unioni regionali, Aziende Speciali e organismi strumentali comprese le società “in house” e le società di sistema) ed internazionale (Camere di commercio italiane all'estero, estere in Italia, Eurochambres). 

Il metodo sarà quello del coworking, della contaminazione reciproca dei metodi e degli strumenti di lavoro fra partecipanti: uomini e donne appartenenti a strutture ubicate in tutta Italia, che difendono la propria organizzazione, rivendicandone la valenza, e che operano attivamente dentro e fuori  dal posto di lavoro, utilizzando le opportunità offerte dal digitale, per informare e per introdurre elementi positivi nel riordino delle Camere di commercio. L'intento è quello di non disperderne valori e risultati, ma anche di potenziare la dinamicità del Sistema camerale, introducendo nuove forme di interazione sociale che possano essere utili anche allo sviluppo economico e culturale del Paese.

"I fatti mi stanno dando ragione: ho fatto bene a votare contro le aliquote della Tasi e della Tari in Consiglio comunale, due tasse che stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese grottagliesi". A parlare così è il consigliere comunale Davide Chiovara il quale si fa forte dello studio del coordinamento provinciale di Forza Italia secondo il quale su 29 comuni di Taranto e provincia, solo undici hanno applicato sulla Tasi l’aliquota massima del 2,5%. "Grottaglie - sottolinea Chiovara - è ovviamente nella “lista nera” di questi undici comuni che hanno deciso di vessare al massimo i propri cittadini. Tutti i grottagliesi devono sapere che, senza andare troppo lontano, l’amministrazione di Monteparano ha applicato sulla Tasi una aliquota minima del 1%".

La scelta del sindaco Ciro Alabrese, e della sua giunta, di applicare l’aliquota massima sulla Tasi è, secondo Chiovara, "ancora più politicamente  deprecabile" se si tiene conto che il Comune di Grottaglie "è l’unico del territorio a ricevere ogni anno 1.600.000 di euro di royalties per la discarica, soldi che avrebbero permesso a Ciro Alabrese di ridurre le aliquote: come fanno gli altri sindaci che non ricevono royalties ad applicare aliquote inferiori sulla Tasi? Se lo chiedano i grottagliesi, soprattutto quelli che hanno creduto alle promesse elettorali di Ciro Alabrese".

E, "tra le tante promesse elettorali", puntualizza Chiovara, c’era pure quella "di migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti: dopo anni e anni l’amministrazione di Ciro Alabrese non ha fatto nulla in tal senso, tanto che quest’anno Grottaglie dovrà versare 305.000 euro di Ecotassa regionale che, ovviamente, dovranno pagare i grottagliesi con la Tari. Per questo - conclude Chiovara - chiedo ai consiglieri comunali di maggioranza di avere senso di responsabilità, politica e sociale, e non appoggiare più le scelte amministrative del sindaco Ciro Alabrese che, proprio come con gli aumenti di Tasi e Tari, stanno mettendo in ginocchio Grottaglie. Abbandonando la difesa egoistica di interessi personali, mettiamo tutti insieme fine all’amministrazione di Ciro Alabrese e torniamo quanto prima alle urne dando la possibilità ai grottagliesi di eleggere un sindaco che sappia amministrare al meglio la città senza tartassare i cittadini con le tasse".

“Emiliano non sa di cosa parla e su Tempa Rossa lo fa a sproposito, senza responsabilità, senza cognizione di causa, offendendo l’intelligenza dei cittadini di Tarantini.”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Pietro Lospinuso.
“Tanto per cominciare - prosegue - la diossina non c’entra nulla con Tempa Rossa, che svilupperebbe emissioni di altre sostanze. Qualcuno del Pd dovrebbe informare meglio il magistrato quando deve cimentarsi in dichiarazioni così delicate. Quanto alla compensazione, che evidentemente Emiliano non conosce, si tratta di un intervento riportato nel parere della Commissione tecnica di verifica di impatto ambientale (nella seduta plenaria del 21 giugno 2011) e nell’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente in fase di autorizzazione del progetto, con decreto di Compatibilità ambientale VIA/VAS del 27 ottobre 2011. Per Tempa Rossa, in particolare, per compensare totalmente l’incremento di emissioni, l’Eni ha previstro di migliorare ulteriormente i sistemi di recupero dei vapori, utilizzando la combinazione di due delle più moderne tecnologie disponibili sul mercato ed utilizzate per il controllo dei vapori, consentendo di ottenere elevata efficienza e, quindi, il pieno rispetto delle prescrizioni VIA".
Inoltre, fa presente Lospinuso, nella VIA/VAS non vengono esaminate "le attività di pre-trattamento del greggio, ma solo quelle di stoccaggio e movimentazione, proprio perché non sono comprese nel progetto di Taranto. Poi, al segretario del Pd va ricordato che non si può essere forza di lotta e di governo contemporaneamente: Comune e Provincia di Taranto e la Regione, tutte governate dalla sinistra, hanno espresso pareri favorevoli al progetto di investimenti Eni sulla raffineria. Il 26 maggio 2011, infatti, si tenne un incontro presso l’assessorato regionale all’Ambiente e sia il Comune che la Provincia di Taranto espressero parere favorevole all’opera. Lo stesso Cervellera (consigliere regionale di Sel, ndr), che oggi si scatena presentando ordini del giorno in Consiglio regionale, adottò, in qualità di vicesindaco di Taranto, l’intesa con l’autorità portuale sul piano del porto in cui era compreso anche l’investimento su Tempa Rossa. Diventa inspiegabile, alla luce di questo, la volontà di quella stessa sinistra di approvare la variante al Piano portuale che mettere a rischio tutti gli investimenti per lo sviluppo del porto. Oggi non possono parlare come dei verginelli".
Insomma, per il consigliere regionale di Forza Italia, ancor più grave "è fare dichiarazioni pesanti con cui si decreta la morte di Taranto senza informarsi a dovere. Forse Emiliano non considera l’emergenza occupazionale che si scatenerebbe, non conoscendo il nostro territorio. Tempa Rossa produrrebbe circa 300 posti di lavoro, più uno stimolo a tutto il comparto industriale ed eviterebbe la possibile chiusura della raffineria con la perdita di 1000 posti di lavoro. Come dovrebbero andare avanti le famiglie, secondo il segretario Pd, se dovessero chiudere le imprese dell’indotto anche alla luce della crisi dell’Ilva? Se è questo il modo con cui Emiliano si propone alla Puglia, per un governo all’insegna dell’approssimazione e del qualunquismo con cui distruggere ogni prospettiva occupazionale, allora abbiamo ancora di più il dovere di lottare per vincere. Evidentemente - conclude Lospinuso -  le primarie, come ha rilevato anche l’assessore Nicastro, hanno generato il dibattito pretestuoso, ma il territorio non merita di essere strumentalizzato per le smanie elettorali del centrosinistra”. 

Venerdì, 17 Ottobre 2014 15:51

ILVA - infortunio in Acciaieria 1, operaio ustionato al volto

Scritto da

Nel primo pomeriggio di oggi, presso lo stabilimento ILVA di Taranto, si è verificato un incidente che ha visto coinvolto un lavoratore impegnato in un intervento di manutenzione presso l’Acciaieria 1. Da una tubazione in riparazione, contenente al suo interno calce, è fuoriuscito un flusso di materiale che ha investito l’operaio, che ha subito un’ustione al viso in prossimità degli occhi. Sul posto è prontamente intervenuto il personale del servizio sanitario di stabilimento, che ha provveduto al trasferimento presso l’ospedale “G. Moscati” di Taranto. L'Acciaieria 1 si riconferma ancora pel primo pomeriggio di oggi, presso lo stabilimento ILVA di Taranto, si è verificato un incidente che ha visto coinvolto un lavoratore impegnato in un intervento di manutenzione presso l’Acciaieria 1. Da una tubazione in riparazione, contenente al suo interno calce, è fuoriuscito un flusso di materiale che ha investito l’operaio, che ha subito un’ustione al viso in prossimità degli occhi. Sul posto è prontamente intervenuto il personale del servizio sanitario di stabilimento, che ha provveduto al trasferimento presso l’ospedale “G. Moscati” di Taranto. L'Acciaieria 1 si riconferma ancora una volta protagonista in modo negativo. Non più di una settimana fa, infatti, i 250 operai del reparto erano stati evacuati a causa di una fuga di gas che, per fortuna, non ha causato né vittime né feriti. Tutto mentre impazza la polemica tra gli ambientalisti e il commissario Gnudi a causa delle dichiarazioni di quest'ultimo secondo le quali l'Ilva avrebbe ottemperato al 75% delle disposizioni dell'Aia.

Stava per entrare in un palazzo sul Lungomare, proprio quello del ristorante La Lampara (ex Assassino), quando si è' vista sfiorare dal corpo di una donna di 70 anni  che pare si fosse lanciata dall'11 piano dello stabile. L 'anziana signora è precipita sul tendone del locale quindi  al suolo. L'impatto è stato mortale. Per l'anziana non c'è stato purtroppo nulla da fare. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine che hanno avviato indagini tese ad accertare cause e dinamica dell'insano gesto.

Oggi 17 ottobre a Bari si terrà il convegno finale del Progetto Geositi della Puglia. Nella circostanza saranno presentati e discussi i risultati del servizio di ricognizione e verifica del patrimonio geologico pugliese, con il censimento dei geositi e delle emergenze geologiche, effettuato nelle aree protette pugliesi per dare attuazione alla legge regionale 33/2009 sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico.

Questa attività è stata svolta dal raggruppamento temporaneo d’imprese (Rti) che riunisce il Consorzio Uni.Versus, la Società Italiana di Geologia Ambientale (Sigea), l’Università di Bari e l’Università di Genova.

Nelle scorse settimane il Rti ha consegnato all’Assessorato regionale alla Qualità del territorio, retto da Angela Barbanente, l’elenco dei 440 siti pugliesi d’importanza geologica poi reso definitivo dalla Regione Puglia su proposta del comitato tecnico che sovrintende il Progetto Geositi, costituito da Francesca Pace, dirigente del Servizio Assetto del territorio della Regione Puglia e responsabile della Linea 4.4 Po Fesr 2007-2013, Michele Chieco e Roberto Fuiano, geologi rispettivamente del Servizio Ecologia e del Servizio Assetto del territorio della stessa Regione, Giuseppe Mastronuzzi, docente universitario del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari nonché coordinatore tecnico-scientifico.

Proprio l’Aula Magna del Dipartimento, presso il Campus universitario, sarà sede del convegno, che avrà inizio alle 9,00 di venerdì secondo il seguente programma:

 

-       Saluti delle autorità. Interverranno, nell’ordine, Pierfrancesco Dellino, Direttore del Dipartimento Scienze della terra e geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Antonio Uricchio, rettore della stessa Università di Bari, gli assessori regionali Angela Barbanente e Lorenzo Nicastro, Giuseppe Gisotti, presidente della Sigea, Carmine Viola, presidente di Uni.Versus Csei.

 

-       A partire dalle ore 10,00 sarà delineato lo scenario nazionale dei geositi attraverso gli interventi, nell’ordine, di Gerardo Brancucci, del Dipartimento di Scienze per l’Architettura, Scuola Politecnica dell’Università di Genova, che relazionerà sul tema Le potenzialità dei geositi; di Maria Cristina Giovagnoli, dell’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che parlerà de L’inventario nazionale dei geositi dell’Ispra; di Aniello Aloia, GeoPark, coordinatore nazionale del Forum dei geoparchi italiani nonché manager del Geoparco del Cilento e Vallo di Diano, e di Angelo de Vita, direttore del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che esporranno sul tema L’EuropeanGeopark Network e i geoparchi italiani: l’esperienza del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni EuropeanGeopark.

 

 

 

 

 

-       Il convegno proseguirà con lo scenario regionale dei geositi. Francesca Pace e Roberto Fuiano del Servizio Assetto del territorio della Regione Puglia, nonché Antonello Antonicelli e Michele Chieco del Servizio Ecologia della stessa Regione,  relazioneranno sul tema Azioni regionali per la conoscenza del patrimonio geologico e rapporti con la pianificazione paesaggistica.

 

-       L’azione svolta con il Progetto Geositi a livello regionale vedrà l’intervento di Giuseppe Mastronuzzi, su Metodi e metodologie di censimento, di Luisa Sabato e Ruggero Francescangeli, entrambi del Dipartimento Scienze della terra e geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, parleranno rispettivamente de La geologia della Puglia e de La geologia e la fruizione culturale. Vincenzo Iurilli della Sigea Puglia evidenzierà Le relazioni con il censimento delle cavità. 

 

-       Nel pomeriggio, a partire dalle 14,30, si svolgeranno le due sessioni sull’informatizzazione nonché sulla divulgazione e la formazione. Nella prima Pietro Blu Giandonato, del gruppo di lavoro della Rti, svolgerà due relazioni sui temi L’infrastruttura digitale del Progetto Geositi e La fruizione del portale dei geositi. Successivamente, nella seconda sessione, Antonello Fiore della Sigea Puglia e Anna Damiani di Uni.Versus Csei parleranno rispettivamente sui temi La formazione e La divulgazione.

 

-       Il convegno si concluderà con la proiezione di immagini del  patrimonio geologico della Puglia.  

 

 

Il Progetto Geositi si è avvalso anche della Struttura di attuazione dell’Azione 4.4.1 P.O. Fesr 2007-2013 composta da Mattia Carbonara e Maria Pia Antonucci del Servizio Assetto del territorio della Regione Puglia, nonché di Salvatore Valletta della Sigea Puglia come referente del Raggruppamento per i rapporti con la Regione.

 

L’importanza per le comunità pugliesi del censimento non riguarda soltanto l’aspetto strettamente scientifico, ma anche le ricadute sociali ed economiche che può generare. La consapevolezza dell’oggettiva rilevanza della geodiversità può infatti rappresentare, nei diversi contesti regionali e in relazione alle rispettive specificità, una risorsa da utilizzare in maniera sostenibile mediante futuri progetti di turismo e di conoscenza.

Un obiettivo fondamentale è, in linea con gli scopi della legge regionale 33/2009 e attraverso l’utilizzo controllato da parte delle realtà locali, salvaguardare nel tempo le caratteristiche uniche delle specificità geologiche nei territori pugliesi. Anche rispetto a questo scopo sono state perseguite le tre direttrici del progetto:

 

ü  rilievo dei siti d’interesse geologico (effettuato dall’Università di Bari);

ü  diffusione della conoscenza (Sigea e Uni.Versus);

ü  realizzazione del portale e del WebGIS dei geositi (Sigea, Università di Bari,

Università di Genova).

 

Il censimento è stato perciò presentato attraverso un’articolata campagna di divulgazione e di comunicazione che ha coinvolto diversi settori della società civile e degli enti preposti alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio geologico e naturalistico: sei scuole superiori, una per provincia, enti parco, enti pubblici, addetti al turismo, associazioni di protezione ambientale e guide escursionistiche. Le sei scuole superiori che hanno partecipato al Progetto Geositi sono state: l’Istituto tecnico Pitagora di Taranto, il Liceo scientifico Enrico Fermi di Bari, l’Istituto d’istruzione Giannone-Masi di Foggia, l’Istituto professionale Sandro Pertini di Brindisi, l’Istituto d’istruzione Egidio Lanoce di Maglie (Lecce), il Liceo statale Enrico Fermi di Canosa (Bat).

 

 

 

TABELLA RIASSUNTIVA

                 

CLASSIFICAZIONE

BA

BAT

BR

FG

LE

TA

TOTALE

Emergenze

44

9

31

37

80

33

234

Emergenze ipogee

4

0

1

5

4

0

14

Emergenze ipogee monumento naturale

1

0

0

0

0

0

1

Emergenze monumenti naturali

6

0

2

2

6

3

19

Emergenza subacquea

0

0

0

0

0

1

1

Geositi

18

11

22

13

43

17

125

Geositi monumenti naturali

4

1

0

2

3

8

17

Geositi speciali

4

3

0

1

1

0

9

Geosito speciale monumento naturale

3

0

0

0

1

1

5

Geosito speciale ipogeo

0

0

0

1

0

0

1

Geosito speciale ipogeo monumento naturale

1

0

0

0

1

0

2

Geosito ipogeo

1

0

0

2

3

1

7

Geosito subacqueo

0

0

0

0

0

1

1

Geosito ipogeo monumento naturale

2

0

0

1

0

0

3

TOTALE

88

24

56

64

142

65

439

 

·         A essi va aggiunta la Grotta dei Cavalli di Nardò, di cui non stata definita per il momento la classificazione.

Eventualmente andrebbe inserita nell’elenco della Provincia di Lecce.

 

 

I cinque sensi. E un retrogusto di rabbia

Sapori salentini e inquietudini ioniche. Sabato 18 ottobre 2014, al TaTÀ di Taranto, nell'ambito della rassegna "l’autunno dei teatri", un doppio evento: alle ore 19.30, Il pasto della tarantola, degustazione teatralizzata di prodotti tipici salentini “firmata” Koreja; alle ore 21, Capatosta di e con Gaetano Colella (in scena con Andrea Simonetti), regia Enrico Messina, produzione Crest-Teatri Abitati. La performance Il pasto della tarantola, rivolta ad un max di 30 spettatori, sarà presentata quattro volte durante la serata (ore 19.30 – 20.30 – 22.00 – 23.00): biglietto 5 euro oppure ingresso gratuito in abbinamento allo spettacolo Capatosta (10 euro), in entrambe le modalità di pagamento è obbligatoria la prenotazione. Info: 099.4725780 – 366.3473430 

 

Sabato 18 ottobre alle ore 17.30 il sen.Dario Stefàno, candidato alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione Puglia sarà al Centro Polivalente "Giovanni Paolo II" per parlare di "Salute e Lavoro=Lavoro e Salute. Ripartiamo da qui!". Appuntamento, quindi, in via Lisippo al Quartiere Tamburi. Il sen.Stefàno invita tutti i cittadini a partecipare per approfondire un tema fondamentale per la città.

Pagina 672 di 780