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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Trasparenza nel reclutamento, per esempio reale accessibilità ai bandi, efficienza gestionale, cura della didattica, qualità della ricerca. E’ ciò che il governo Minervini esigerebbe dall’università pugliese.

Di questa mattina l’incontro con i giornalisti e i cittadini nel Nodo zero di via Putignani a Bari, quartiere generale de #La Forza dello staff che sostiene la candidatura alle primarie del centrosinistra di Guglielmo Minervini.

“Vogliamo una università migliore – ha detto Minervini -  più accogliente verso i ragazzi e che faccia emergere i talenti”.

E subito ha snocciolato dati importanti relativi ai finanziamenti che la Regione si impegna a erogare all’università: 17,6 milioni annui per il bilancio ordinario finalizzati a sostenere il diritto allo studio; 25 milioni per Future research, 45 milioni per dottorati (4 avvisi in 4 anni).

“Da qui in poi vogliamo che l’università reagisca. Quindi, stop a risorse date a pioggia, ma percorsi universitari di cambiamento. Soldi ai ragazzi e ai progetti di ricerca anche se nascono al di fuori dell’università”.

Tante le provocazioni lanciate da Minervini a partire da Parentopoli e dalle numerose pagine di cronaca giudiziaria che interessano l’università e di cui riferiscono i media.

“La Puglia è coinvolta nelle sfide della conoscenza. E dovrà sviluppare sempre più una economia fondata sulla circolazione fertile e dinamica delle conoscenze e dei saperi. La Puglia ha bisogno di una buona università. Ne ha bisogno il tessuto delle imprese. Non possiamo rassegnarci a una università dequalificata”.

E qui il riferimento ai dati di Almalaura sono stati esaustivi. “Il 33% dei ragazzi pugliesi sceglie di continuare gli studi universitari va fuori perché non si fida del sistema universitario pugliese e il 70% di chi va via non torna più”.

“Il sistema universitario in Puglia è in grossissima sofferenza, arranca – ha proseguito Minervini - Almalaura ci riferisce di una università che ha perso prestigio sociale e sembra essere diventata inospitale agli studenti e i talenti figli di nessuno, quelli che arrivano senza percorsi nepotistici.

Una università che appare in sofferenza con un pessimo livello organizzativo e bassa qualità della ricerca”.

Un lento declino cui il governo Minervini non intende rassegnarsi.  “E metto subito le mani avanti anticipando reazioni – chiosa - Sappiamo che all’interno dell’università non è tutto così drammatico. Ci sono oasi di ricerca e attività di grande pregio con punte di eccellenza”.

 

Remo Pezzuto è il nuovo segretario provinciale di Rifondazione Comunista. Ventisette anni, praticante avvocato, già animatore del movimento studentesco tarantino, Pezzuto è stato eletto con voto unanime dal Comitato Politico Federale del Prc jonico riunitosi ieri presso il circolo "Peppino Impastato" di Taranto. «Ringrazio le compagne e i compagni del CPF per la fiducia che mi hanno accordato», ha esordito il neo-segretario.

«Oggi Rifondazione, come tutta la sinistra in Italia, è a un bivio - ha aggiunto Pezzuto -: o sceglie chiaramente di stare nei "punti caldi" del conflitto e della sofferenza sociale o è finita. Non c'è più possibilità di mediazione con un PD quasi completamente "renzizzato", che sta devastando quel che resta dei diritti sociali, che sta condannando un'intera generazione (la mia!) alla disperazione e che, con il decreto "Sblocca Italia", si prepara a "rottamare" il paese con trivellazioni, discariche e nuove colate di cemento!».

Nel suo discorso Pezzuto ha affrontato anche le questioni locali. «Oggi la priorità, a Taranto, è costruire l'alternativa a un modello di sviluppo che ha sacrificato tutto sull'altare del profitto: salute, ambiente, diritti. C'è una percezione diffusa che così non si può più andare avanti, che presto o tardi tutto finirà e a noi non resteranno che macerie fumanti. Ci sono tanti movimenti, associazioni, semplici cittadini che propongono continuamente idee e pratiche di cambiamento; noi stessi lo scorso anno abbiamo lanciato un progetto ampio e articolato sulla Cultura. Gran parte di questi sforzi però sono ignorati dalle istituzioni, che preferiscono "navigare a vista" e non si rendono conto della catastrofe verso cui stiamo andando. Di fronte a tutto questo, penso che sia venuto il momento di un grande atto di responsabilità collettiva da parte di chi non vuole rassegnarsi al degrado. È il momento di smettere di parlarsi addosso e iniziare a organizzarsi per costruire una grande Alternativa per Taranto e provincia. So che non è facile, ma ormai è necessario ed urgente. Basti vedere il livello di squallore a cui si è ridotta la politica "politicante" dalle nostre parti: la vicenda delle elezioni provinciali e quello che è successo subito dopo al Comune di Taranto dimostrano chiaramente che ormai dappertutto si sta affermando un "partito unico" dei poteri forti. E quindi incontriamoci, discutiamo, affrontiamo anche differenze e dissensi, ma ben consapevoli che per ribattere agli interessi che tengono Taranto in pugno, e continuano a spremerla, servirà la massima unità di tutti quelli che vogliono costruire un futuro diverso e migliore per il nostro territorio».

Infine, il nuovo segretario ha segnalato i prossimi appuntamenti del PRC a Taranto. «Anzitutto vogliamo dare anche noi il nostro contributo alla battaglia contro la realizzazione di Tempa Rossa, e per questo stiamo organizzando un seminario con studiosi di chiara fama che esporranno i rischi ambientali e sanitari correlati non solo a quel progetto, ma all'intera politica energetica del governo. Allo stesso tempo, proprio da Taranto lanceremo il cantiere de "L'Altra Puglia": un percorso aperto, che in vista delle prossime elezioni regionali si propone di costruire un'alternativa reale ai gruppi di potere che affollano sia il centrodestra che il centrosinistra. Un percorso a disposizione di tutti i cittadini e i soggetti sociali attivi nel nostro territorio: l'obiettivo non è "rappresentare" istanze e rivendicazioni, ma dare la possibilità ai protagonisti di quelle battaglie di portare direttamente le loro posizioni all'attenzione degli elettori. La parola d'ordine è "partecipazione diretta"; solo così si potrà far emergere la "Puglia reale", lontana anni luce dalla retorica che i protagonisti della politica regionale continuano a spacciare a piene mani.» 

Sabato, 08 Novembre 2014 12:33

Taranto/ A scuola di teatro con il Crest

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Due i percorsi di laboratorio di formazione dell’attore atti ad avviare nuove pratiche della scena per una alfabetizzazione teatrale di base. Inoltre, attività di animazione per bambini e laboratori per le scuole, progetti didattici legati al teatro e alla lettura come strumenti di crescita e formazione, di equilibrio tra razionalità e creatività. Nel particolare, per la stagione 2014-15, il Crest rinnova l’offerta formativa con una serie diversificata di laboratori (recitazione, dizione, teatrodanza), tenuti al TaTÀ di Taranto da esperti del settore e rivolti ad adolescenti e adulti, principianti e professionisti 

DUE PROPOSTE DI LEGGE REGIONALE E L’ISTITUZIONE DI UN’AGENZIA PER I BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA“Stiamo predisponendo tutta una serie d’iniziative di prevenzione in ambito reati di estorsione ed usura, dove coinvolgeremo il mondo delle scuole, del lavoro, le associazioni di volontariato, le parrocchie”.A parlare è il criminalista Michele Cagnazzo, Responsabile dell’Ufficio Antiracket-Antiusura “Confesercenti-Confartigianato” Taranto. Continua Cagnazzo “E’ attraverso il contributo di queste primarie formazioni sociali che si definisce il traguardo di recupero della legalità ed il concetto di sicurezza partecipata. Questo per me significa dare delle risposte forti sul versante criminale, ma comprendo,anche, che questa risposta adesso deve trovare necessariamente copertura dal punto di vista legislativo, per consentire a questa città e alla nostra regione uno sviluppo economico e sociale libero”. “Per questo abbiamo definito ed ultimato un progetto di legge avente per oggetto interventi regionali in materia di usura ed estorsioni che, comprende tutta una serie di azioni di prevenzione del fenomeno dell’usura ed estorsione, con soluzioni integrative e complementari rispetto a quanto già prevede la legge regionale n.7 del 3 aprile 2006 la cui scarsa efficacia non ha dato i risultati sperati.” Continua Cagnazzo “la novità, è nel velocizzare i risarcimenti per favorire le denunce – considerando che i numeri complessivi delle stesse denunce sono molto contenuti e limitati rispetto alla diffusione del fenomeno”. Conclude Cagnazzo “inoltre abbiamo definito un’altra proposta di legge, una novità in Puglia, che prevede l’istituzione di un’Agenzia Regionale per i beni confiscati alla mafia. Una struttura che possa snellire le procedure, evitando che questi beni giungano all’asta. Allo stato nella città di Taranto sono diversi i beni passibili di essere messi in vendita. E’ chiaro che questa possibilità va scongiurata in tutti i modi, pena la perdita di occasioni di sviluppo, di socialità, di partecipazione, rappresentati in tutti questi anni dal riutilizzo a fini sociali di quanto sottratto alle organizzazioni mafiose”.                                                                                                                      

 

                                                                                          

Piano olivicolo, certificazione di sostenibilità e vocazione giovanile

 

“Ripartiamo dall’olivo, con un piano regionale che ribalti lo scenario attuale in cui questa nostra risorsa è minacciata dalla PAC che ci ha regalato l’Europa”. È una delle proposte programmatiche lanciate da Dario Stefàno a Foggia dove è stato sottolineato come la Puglia in questi anni abbia fatto un salto epocale formidabile, lasciandosi alle spalle un’economia agricola antiquata, incapace di affrontare la sfida dell’agroindustria e della trasformazione dei prodotti. “Ora vogliamo alzare l’asticella della sfida – ha annunciato - e abbracciare obiettivi ancora più ambiziosi”.

IL PIANO OLIVICOLO REGIONALE

Concorrenza internazionale, normative non sempre idonee e una non sufficiente difesa dell’autenticità: a rendere ancor più critico il quadro anche la contrazione del sostegno della PAC, attraverso la diminuzione dei pagamenti diretti agli olivicoltori, ed il problema Xylella. Sullo sfondo, un unico modello di trasformazione con elevati costi idrici ed energetici, conseguente costo molitorio sostenuto, una modesta capacità di imbottigliamento ed una fase di commercializzazione che accanto all’eccellenza (DOP Terra di Bari) registra ancora un’insufficiente valorizzazione delle produzioni. “Penso ad un’azione di sistema sull’intera filiera  – ha spiegato Stefàno -  che ci consenta di sostenere gli investimenti aziendali funzionali a garantire qualità e quantità delle produzioni, determinando le condizioni per più idonei sbocchi commerciali. Lo strumento è il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, caratterizzato da una buona flessibilità d’uso e da una cospicua quantità di risorse pubbliche (oltre 1,670 miliardi di euro) che dobbiamo nutrire l’ambizione di guidare per realizzare gli obiettivi più strategici”.

AGRICOLTURA SOSTENIBILE

“Il nostro obiettivo – ha poi continuato -  è un’agricoltura sostenibile, che applica lo “zero spreco” non solo in termini di prodotti, ma anche di fattori produttivi. Insomma meno consumo di acqua, energia, mezzi tecnici  e chimica.  La Puglia ha già intrapreso un percorso di attenzione ai prodotti agricoli e alimentari di qualità, culminato nella creazione del Regime di Qualità Regionale “Prodotti di Qualità”. Ora dobbiamo fare della sostenibilità lo strumento per rispondere alle nuove esigenze del consumatore e dare più opportunità agli imprenditori agricoli, ai lavoratori e alla collettività: una certificazione per differenziare le produzioni agroalimentari pugliesi e accompagnarne la promozione commerciale. Per ampliare i mercati con un valore aggiunto assolutamente unico dell’agricoltura pugliese.

UN’AGRICOLTURA SEMPRE PIÙ GIOVANE

La Puglia ha dato un grosso input al ringiovanimento del comparto: solo nel triennio 2009 - 2012 oltre 2.000 giovani sono diventati imprenditori agricoli: “Ora – ha sottolineato Stefàno -  serve un nuovo modello che accompagni il neoimprenditore, sia nel pensare il proprio piano di sviluppo che nell’attuarlo. Una vera e propria azione di tutoraggio che lo aiuti a focalizzare le intenzioni di investimento, e di consulenza successiva. Questo consentirà la selezione delle migliori idee progettuali che, una volta ammesse a finanziamento. Vogliamo agevolare la concessione delle terre demaniali inutilizzate di interesse comune a tutti i neoimprenditori e favorire l’ingresso di nuovi imprenditori provenienti da altre esperienze, soprattutto se estromessi dal mercato del lavoro”.

FOGGIA, GRANAIO D’ITALIA

“Non è un caso se abbiamo scelto di parlare proprio qui di Agricoltura – ha poi aggiunto  Stefàno - Foggia e la Capitanata sono per noi la grande priorità in tema di investimenti soprattutto in campo agroalimentare. Ed è per questo, per difendere una identità produttiva, ma anche competenze ed economia del territorio foggiano,  dobbiamo intervenire con decisione per salvaguardare e valorizzare il grano duro del Tavoliere, affinché Foggia torni ad essere il Granaio d’Italia. Lo possiamo fare agendo sulla filiera produttiva, sulla tracciabilità dei prodotti e sulla loro riconoscibilità. Ma la svolta decisiva può venire dalla creazione di una vera e propria filiera del biologico. Lo strumento del PSR Puglia 2014-2020 ci consente di lavorare a questa idea, con l’ambizione di abbattere i possibili ostacoli  a Bruxelles e di incrociare il necessario supporto delle eccellenze della ricerca regionale.

IL DISTRETTO DEL POMODORO

Il pomodoro da industria soffre da tempo di una formazione del valore che penalizza gli agricoltori. Il prezzo in campagna non cresce mentre i consumatori pagano cifre sempre più elevate. Ciò causa anche degli effetti sociali terribili, come lo sfruttamento della manodopera straniera. Ed è così che si crea pressione sociale, disagio e nessuna ricchezza duratura. La Regione in questi anni ha affrontato con convinzione la questione per aggredire le criticità del lavoro agricolo stagionale in determinate zone della Puglia.

Accanto alla lotta alle fragilità, va affiancata un’azione chiara e decisa per valorizzare il pomodoro foggiano. Occorre rafforzare l’approccio distrettuale, con una reale e decisa concentrazione dell’offerta ed una più forte capacità di relazionarsi con la trasformazione. Questo si può fare anche con la qualificazione della produzione: applichiamo il principio della sostenibilità, utilizziamo il marchio Prodotti di Puglia, lavoriamo sulla eticità delle produzioni.

 

 

 

Questo pomeriggio alle ore 16 manifestazione pubblica presso la Sala Convegni del Castello d'Ayala Valva di Carosino organizzato dal Movimento Centro Democratico e dai Moderati Riformisti di Carosino alla presenza del Candidato Governatore di Puglia MICHELE EMILIANO, del Presidente Nazionale di Centro Democratico on. BRUNO TABACCI, del Coordinatore Regionale di CD on. ANGELO SANZA, del Coordinatore Provinciale di CD Massimiliano STELLATO e del già Vice Presidente del Consiglio ProvincialeMINO SAMPIETRO.

L'iniziativa è tesa a creare un momento di sano dibattito in previsione delle Primarie del 25 novembre prossimo.

 l'Associazione Il Teatro degli Amici e Domus Armenorum hanno consegnato al Comune di Taranto una richiesta formale per la messa in sicurezza di alcuni palazzi pericolanti che si trovano nelle vicinanze delle suddette associazioni, che hanno entrambe le loro sedi proprio nel borgo antico di Taranto.

Nel comunicato si legge quanto segue: “Girando per la città vecchia si possono notare numerosi elementi come contrafforti, puntelli, travi, reti, muri e blocchi di cemento, utilizzati per la messa in sicurezza di edifici e oggi anch’essi in abbandono, che costituiscono oltre che un pericolo, un deterrente alla fruizione del centro storico.

L’immagine della città vecchia è quella di un ampio ed eterno cantiere, esteso su un quartiere in bilico fra il degrado degli edifici e la speranza di possibili interventi di recupero.”

Nel comunicato si evidenzia la necessità che sia data informazione, alla cittadinanza ed agli operatori che quotidianamente lavorano per ridare vita alla città vecchia, sulle eventuali progettualità esistenti nel merito degli ambiti urbani su evidenziati.

Secondo le Associazioni nessun recupero potrà mai essere efficace se non si prevedono per tempo e con chiarezza più efficienti forme di gestione degli stabili e dei locali di proprietà pubblica, anche con finalità culturali e turistiche".

"La delibera approvata con compiacimento ma con dubbia efficacia, serve solo a mettere ulteriormente in forse i tempi di realizzazione delle opere portuali ed in alcuni casi la loro stessa già acquisita fattibilità. Mette inoltre ulteriormente in posizione di debolezza il territorio e i lavoratori portuali nella complicatissima vertenza da tempo in atto nel comparto"
E' una bocciatura senza appello quella che i segretari di Filt-Cgil, Oronzo Fiorino, Fit-Cisl, Francesco Tursi, e Uiltrasporti, Carmelo Sasso, fanno della delibera di giunta approvata mercoledì scorso dal Consiglio comunale che approva il piano regolatore del porto ma che blocca il progetto Tempa rossa. La variante, indicata dalle commissioni Assetto del territorio e Attività produttive, impedisce di fatto la costruzione di due grandi serbatoi nei quali stoccare il petrolio in arrivo dal giacimento della Basilicata e l'allungamento di 350 metri del pontile petroli della raffineria per l'attracco delle navi destinate a caricare il greggio.
Un provvedimento che proprio non piace ai sindacati categoria che, pure, erano stati ascoltati dai componenti le due commissioni consiliari ma, evidentemente, dicono Fiorino, Tursi e Sasso, "nella sostanza i nostri suggerimenti sono rimasti inascoltati e, oggi, si addiviene ad una decisione anomala, della quale noi stessi, 
al momento, non conosciamo esattamente i contenuti". 
Un comportamento, sostengono i segretari di Filt, Fit e Uiltrasporti che, di fatto, crea una voragine tra istituzioni e lavoratori con i secondi che hanno perso fiducia nelle prime.
"Ai lavoratori dell’edilizia, dei servizi tecnico nautici, dell’autotrasporto, delle agenzie marittime e spedizionieri, che da anni attendono la realizzazione delle opere portuali al fine di un possibile incremento delle loro attività lavorative (che ricordiamo sono sprovvisti in questa fase di durissima crisi di ogni sorta di “paracadute” in termini di ammortizzatori sociali), - sottolineano i tre segretari - chi assume le decisioni dovrà pur dare delle risposte.  Riprendiamo, da subito, i nostri percorsi, - concludono Fiorino, Tursi e Sasso - forti dei convincimenti maturati e con una maggiore consapevolezza su quelli che potranno essere gli “alleati”, veri e leali, con i quali potersi interfacciare per finalizzare i progetti di futuro. Ritorniamo ad invocare un confronto “vero” con tutti gli attori interessati nella programmazione dello sviluppo del nostro territorio". 
 

Prosegue l’impegno di Google, Unioncamere, Fondazione Symbola e Università Ca’ Foscari per avvicinare le imprese italiane al digitale e al crescente potenziale economico derivante dall’utilizzo del web per promuovere la propria attività all’estero. Il progetto Made in Italy: eccellenze in digitale, si arricchisce di nuovi strumenti che da oggi sono a disposizione dei digitalizzatori della Camera di commercio di Taranto per aiutare le PMI a fare export in maniera più semplice.

 

Su www.eccellenzeindigitale.it è presente una nuova sezione dedicata alle imprese di piccole e medie dimensioni che intendono creare o rafforzare la propria strategia di internazionalizzazione. Inserendo poche informazioni sarà possibile ricevere un piano con consigli utili per iniziare a muovere i primi passi. Google Trends, Global Market Finder, Consumer Barometer e Translate sono solo alcuni degli strumenti che le aziende potranno utilizzare per avviare la propria attività anche all’estero. I giovani digitalizzatori che operano presso la Camera di commercio di Taranto potranno così supportare le PMI presenti sul territorio aiutandole a utilizzare gli strumenti disponibili su www.eccellenzeindigitale.it per definire la propria strategia di internazionalizzazione e gli strumenti più adatti per cogliere nuove opportunità di business.

 

“Il futuro è digitale anche per le impresesottolinea Luigi Sportelli, presidente della Camera di commercio di Taranto -, il sistema camerale ha colto prontamente ed efficacemente le opportunità di questo nuovo modo di intendere il rapporto con il mercato e con l’internazionalizzazione. La partnership con Google diventa sempre più mirata a fornire strumenti avanzati ma accessibili anche alle piccolissime realtà imprenditoriali che costituiscono la base produttiva della nostra economia. A Taranto, nell’ambito del progetto, due giovani borsisti stanno lavorando con le eccellenze agroalimentari e artigianali del territorio per incentivarne e agevolarne la digitalizzazione. Siamo convinti che questo approccio costituisca un asset essenziale e non  più eludibile per le imprese. In questo senso le attività che stiamo portando avanti inseriscono a pieno titolo le Camere di commercio nell’avanguardia dell’attuazione dell’Agenda digitale italiana”.

 

Le imprese interessate potranno anche avvalersi dell’esperienza di imprenditori che hanno già iniziato ad utilizzare il web come leva distintiva per promuoversi in nuovi Paesi e capire cosi come avviare o rafforzare la propria strategia di internazionalizzazione.

 

All’interno della sezione viene integrato anche un prezioso strumento realizzato da Unioncamere e presente su WorldPass, il portale del sistema camerale che orienta le imprese che intendono affrontare la sfida dei mercati esteri. Si tratta del percorso Selfservice (http://selfservice.worldpass.camcom.it), supporto indispensabile alle imprese per districarsi in tutte le principali formalità necessarie per esportare. Selfservice è anche una guida per l'uso di una serie di strumenti messi a disposizione da diverse istituzioni per facilitare l'apprendimento e la soluzione delle problematiche connesse alle operazioni con l'estero.

 

“L’Italia ha un potenziale enorme. L’eccellenza italiana, fatta di milioni di piccole e medie imprese, ha tutte le carte in regola per eccellere sul web - dichiara Fabio Vaccarono, Managing Director di Google in Italia - Grazie al digitale, infatti, anche quelle che possiamo definire vere e proprie micro-multinazionali, PMI con grandi potenziale di export, hanno la possibilità di far conoscere i propri prodotti e la propria eccellenza anche all’estero in maniera semplice e scalabile”.

 

 

E’ più che positivo il bilancio della trasferta in Francia di due aziende locali, organizzata e supportata dalla Camera di commercio di Taranto. La Società Cooperativa Agricola Bosco di Avetrana e la Latentia Winery spa di Laterza hanno partecipato alla 50° edizione di Sial Parigi, la più importante rassegna internazionale dell’agroalimentare. Il vino e l’olio della provincia di Taranto sono stati apprezzati nel corso della fiera, degli incontri e delle serate a tema durante le quali le aziende hanno stabilito decine di contatti con buyer esteri e importatori internazionali.

La partecipazione al Sial di Parigi è l’atto conclusivo dell’edizione 2014 del Siaft V (South Italy Agri Food Tourism), un progetto che vede coinvolte 16 Camere di commercio del Centro-Sud (tra cui Taranto, ovviamente), per promuovere e sviluppare le filiere dell’agro-alimentare e l’offerta turistica con un’attenzione particolare per le piccole e medie imprese. Oltre alla partecipazione al  Sial di Parigi, sono state organizzate quattro missioni incoming di operatori esteri, b2b telematici, formazione alle imprese. L’attività è rivolta principalmente ai mercati di Russia, Giappone, Francia, Gran Bretagna, Corea, Danimarca e Svezia. Complessivamente sono state coinvolte 360 imprese italiane.

“Crediamo molto in queste attività di promozione che mettono in contatto le nostre realtà imprenditoriali con i grandi circuiti della commercializzazione e della distribuzione internazionale”, sottolinea Luigi Sportelli, presidente della Camera di commercio di Taranto. “La buona riuscita delle missioni – aggiunge Sportelli – la soddisfazione degli operatori e la professionalità del personale impegnato in queste attività, sono tasselli di una strategia più ampia che pazientemente e costantemente costruiamo al fine di creare nuove occasioni di crescita per le imprese e, più in generale per il territorio ionico”.

Grande l’entusiasmo degli espositori tarantini. La Società Cooperativa Agricola Bosco è stata protagonista di una serata con degustazione, in uno dei più noti ristoranti italiani di Parigi, il “Nero e Rosso”, sul Grand Boulevard, in zona Opera. “E’ stata un’esperienza positiva – dice Francesco Cazzolla, direttore commerciale della Bosco – perché oltre ad aver stretto molti contatti, la nostra partecipazione al Sial è servita a creare una rete diffusa tra operatori, aziende, buyer. Un aspetto molto importante per la nostra realtà”.

Marco Luccariello, responsabile marketing della Latentia sottolinea “il grande interesse verso i prodotti della provincia di Taranto e, più in genere, per il food e per il beverage italiano. Grazie ad una segnalazione dell’Ice (Istituto per il commercio estero, ndr), abbiamo avuto un incontro con un importatore inglese con 850 punti vendita. Complessivamente siamo soddisfatti”.

Per Nicola Spagnuolo, presidente dell’Azienda Speciale Subfor, “l’agroalimentare è un settore strategico su cui il nostro territorio deve puntare al fine di ampliare e diversificare le occasioni di sviluppo. Un patrimonio che con queste iniziative viene meglio tutelato anche dai numerosi tentativi di contraffazione di cui il made in Italy è vittima. Purtroppo, l’interesse delle aziende per l’internazionalizzazione non sempre trova adeguato sostegno nelle Istituzioni a causa delle politiche di contenimento della spesa pubblica, ma Siaft è un esempio positivo di ottimizzazione delle risorse in risposta alle esigenze imprenditoriali”. 

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