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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Pubblichiamo di seguito la lettera che la consigliera comunale del Gruppo Sinistra Unita Lizzano, dott.ssa Ilaria Saracino, ha inviato al Comune di Lizzano, alla Provincia,  alla Regione e al prefetto di Taranto. Al centro della missiva ci sono le condizioni della litoranea salentina che, secondo la denuncia fatta dalla consigliera, in località Conche-Palmintiello, Marina di Lizzano, risulta essere "intransitabile e pericolosa".

Nei giorni di giovedì 6 e venerdì 7 novembre c.a. mentre la sottoscritta cercava di transitare sulla litoranea salentina nello specifico Marina di Lizzano, località Conche-Palmintiello, giunta all’altezza della doppia curva, dove il mare si ferma normalmente a circa un metro dalla strada, non è stato possibile transitare in quanto proprio in quel punto il mare aveva completamente invaso sia la strada sia il terreno agricolo posto di fronte. A dire il vero anche in altri punti il mare aveva invaso la strada della litoranea, ma di poco, invece lì nel punto citato sopra l’invasione era notevole tanto da non consentirne il transito. Questa è una situazione non nuova e che si protrae da anni e potrebbe prima o poi causare seri danni all’incolumità delle persone quali utenti della strada. Ma ciò sembra non interessare né all’Amministrazione Comunale lizzanese né all’Amministrazione Provinciale in quanto nessuno fino ad oggi è intervenuto. I due Enti, di cui sopra, non si sono neanche preoccupati di segnalare la situazione di pericolo e bloccare il transito.

Ovviamente la sottoscritta e il suo gruppo da tempo vanno denunciando queste seria situazioni di pericolo e vanno sollecitando l’Amministrazione Comunale e Provinciale sia nell’adottare provvedimenti urgenti per la salvaguardia delle coste soggette a erosione sia per spostare più all’interno quei tratti di strada della litoranea ormai raggiunti dal mare. Sino ad oggi però tali richieste e le stesse denuncie sono rimaste inascoltate e disattese. Forse la consuetudine vuole che prima di qualsiasi intervento di messa in sicurezza bisogna che si verifichi una tragedia?La sottoscritta insiste ancora una volta sulla richiesta di messa in sicurezza della litoranea salentina rammentando che già nel lontano 2001 furono redatti progetti cofinanziati da Comune e Provincia per la salvaguardia delle nostre meravigliose coste i quali progetti stranamente però non videro mai la loro realizzazione.

Si allegano numero tre foto dello stato dei luoghi effettuate in data 09/11/2014 ( due giorni dopo ) in cui sono visibili la sabbia e i residui trasportati dal mare sulla strada, è inoltre ben visibile la distanza del mare dalla litoranea in stato di bassa marea e mare calmo.

Distinti saluti                                                                         Cons. Com. Dott.ssa Ilaria Saracino

5° APPUNTAMENTO DOMENICA 16 NOVEMBRE - CENTRO STORICO, TARANTO - Ore 9.30

Il successo, al di là di ogni aspettativa, rappresentato dal percorso degli ipogei durante l’edizione 2014 dell "Isola che Vogliamo" , e la richiesta appassionata di rendere costante e periodica un’offerta turistico-culturale che punti alla piena valorizzazione e fruizione del vasto e variegato patrimonio storico, artistico, architettonico e paesaggistico dell’Isola, ci ha indotto ad organizzare un percorso con visite guidate con cadenza bisettimanale nelle giornate di domenica.

Il percorso viene organizzato con la visita di un numero minimo di cinque/sei ambienti ipogei ubicati lungo gli assi di Via Duomo e Via Paisiello, Palazzo Fornaro con il Museo Maria D’Enghien, il salto di quota di Via Pentite, gli ambienti rupestri di via Cava (ipogeo via Cava 99, frantoio normanno, fornace medievale, cantiere maggese), gli ambienti ipogei di Palazzo Gallo e Palazzo Stola. 
Il percorso si snoda lungo alcune postazioni fisse ed altre che possono variare, anche in ragione dell’elevato numero di ambienti ipogei presenti nel centro storico. e dell'importanza degli stessi.
Durante le giornate di bel tempo sarà possibile anche accedere ad affascinanti attici terrazzati.
Periodicamente, durante la sosta nell’ipogeo di via Cava 99, i visitatori potranno godere di narrazioni teatrali a sorpresa sulla storia di Taranto e le sue leggende.
Al termine della stessa sarà offerta una deliziosa degustazione nella splendida cornice della Città Vecchia di Taranto.

 

5° Visita Guidata Domenica 16 Novembre con appuntamento in Piazzetta San Francesco c/o Bar La Piazzetta alle ore 9.30.

Per consentire una migliore fruizione del percorso bisognerà raggiungere un numero minimo di 25 persone e di massimo 150.

 

Contributo individuale euro 6,00

INFOLINE E PRENOTAZIONI :
3932204680

EMAIL : 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Organizzazione e Progetto a cura di :

- Ass. Cult. NOBILISSIMA TARANTO 
- Ass. Cult. TERRA

in collaborazione con :

Museo della Storia del Principato di Taranto 
Ass. Cult. Maria d' Enghien 
Cantiere Maggese
Officine Taranto

Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del Consigliere regionale del PD, Michele Mazzarano diffusa al termine del Consiglio regionale.
Una lunga seduta del Consiglio regionale pugliese che ha discusso animatamente del percorso di stabilizzazione di centinaia di lavoratori precari della Regione, si è chiusa con una vera e propria aggressione verbale al Presidente Vendola che è stato costretto a chiudere anticipatamente il suo intervento a causa delle urla provenienti dai banchi dell'opposizione.
Una giornata di buona politica si è chiusa in maniera indecorosa.
Al Presidente Vendola va la mia solidarietà per aver subito la rabbia di una opposizione in preda ad un manipolo di pochi facinorosi.
Questo quadro desolante racconta perfettamente le difficoltà di una destra che non ha potuto fare altro che scaricare la propria frustrazione su colui che è stato l'artefice  principale di una stagione, lunga dieci anni, segnata dalla lotta alla precarietà e dalla restituzione della dignità e della serenità a migliaia di lavoratori precari”

Ogni anno in tutto il mondo, il 20 novembre si celebra la ricorrenza del TDoR (Transgender Day of Remembrance) per commemorare le vittime di transfobia. 
La storia dell’evento inizia nel 1998 per ricordare Rita Hester, il cui assassinio in Massachussets diede avvio al progetto web “Remembering Our Dead”, e nell’anno successivo a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora le iniziative sono continuate e moltiplicate in molti paesi di tutto il mondo portando sempre come simbolo la candela accesa.
Le persone a cui è dedicato questo giorno sono persone che hanno perso la vita, vittime dell'odio di una società machista e intollerante.


il 15 Aprile 2014 ci siamo costituiti come associazione T Genus - Magna Grecia per la tutela dei diritti delle persone transessuali e transgenders.

"T Genus- si legge in una nota-  è , formata da persone, attive sul nostro territorio, che vogliono rivendicare una nuova idea di transessualità, non più legata al mondo della prostituzione (una piaga, purtroppo, ancora presente) o al travestitismo, ma mostrando una nuova immagine di sè, priva di vittimismi. Un volto nuovo, fresco, autentico, vero e fuori da stereotipi che ci vogliono ancora vittime di una società di cui oggi facciamo invece parte integrante."

In occasione di questa giornata si svolgerà, quindi, il 20 novembre a partire dalle 16.30, nell'auditorium del Padiglione Vinci (ospedale SS.Annunziata) una conferenza che è è occasione di riflessione e confronto.

La giornata tratterà temi delicati come il percorso psicologico e l'iter legale, regolamentato ancora oggi da una legge obsoleta, ovvero la L.164/82. 

La conferenza sarà moderata dal presidente Miki Formisano.

I relatori: Quagliarella Luca - Psicoterapeuta del reparto di Psichiatria del Policlinico di Bari,  Gambillara Barbara - Consigliera di parità, Palmitesta Antonella - Psicosessuologa e presidente ass. N.U.D.I., Avv. Venezia Marinaordinatore regionale giustizia per i diritti-cittadinanzattiva, Lacarbonara Lucia - Psicologa

Area SinistraDemRiformista-Campo Aperto del PD di Taranto, organizza per giovedì 13 novembre . alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune di Grottaglie, l'iniziativa pubblica "La Legge di Stabilità: occorre modificarla, per promuovere una politica equa e solidale dei Comuni". Un contributo di informazione, confronto e proposta con Sindaci, Amministratori locali, Forze Sociali e Cittadini  per affermare l'esigenza di un percorso di partecipazione e condivisione di modifica della Legge di Stabilità presentata dal Governo.

Martedì, 11 Novembre 2014 21:48

Taranto/ Pomeriggio di fuoco in città: 3 sparatorie

Scritto da

Via Dante, via Diego Peluso, via Leonida. E' qui, in queste strade, in mezzo alla gente, che nel giro di un drammatico pomeriggio si sono consumate tre sparatorie. Spari contro circoli ricreativi, saracinesche, per lanciare avvertimenti, forse collegati, in una spirale di fuoco che ha fatto piombare la città nel clima di paura che ha contraddistinto gli anni della guerra tra bande rivali, scandite dagli agguati, dai morti, dalle vendette trasversali. Per gli investigatori sarà una lunga notte di lavoro, di interrrogatori, perquisizioni, sopralluoghi. Intanto cresce la paura, quella che porta la gente a non uscire di casa.... 

I  finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Rivoli Adriano, di anni 80, amministratore di una società di Monopoli (BA) operante nel settore della "produzione di elementi prefabbricati in cemento e laterizio, di manufatti in cemento e di elementi in ferro" fallita nell'aprile del 2012 e dei figli Rivoli Massimo, di anni 47 e Rivoli Alberto, di anni 45, tutti residenti in Monopoli (BA).


Convocato per Giovedì 13 novembre alle ore 10, presso l’Auditorium di via Rieti, 11 a Roma il Consiglio Generale della Fim Cisl.

All’ordine del giorno l’elezione del nuovo segretario generale dei metalmeccanici Cisl che sarà Marco BENTIVOGLI, 44 anni e della nuova segreteria.

Bentivogli prenderà la guida dei metalmeccanici della Cisl, al posto di Giuseppe FARINA, 60 anni entrato nella Segreteria Confederale Cisl. Presente all’elezione del nuovo segretario generale della Fim Cisl  il Segretario Generale CISL Annamaria FURLAN.

 

“Bentivogli: convinto di una svolta radicale del sindacalismo italiano, in prima linea nelle vertenze nazionali della Siderurgia e dell’alluminio, nelle fabbriche e nelle piazze.  E’ il più giovane sindacalista approdato alla guida dei metalmeccanici in Italia. Definisce il suo progetto sindacale: il nuovo sindacato 2.0, quello radicato nelle fabbriche, che dia cittadinanza ai troppi invisibili nel monitor del sindacato (i giovani, i nuovi lavori e i nuovi lavoratori), capace di cambiare riti, rituali e liturgie inadeguate

Bentivogli, protagonista delle grandi vertenze sindacali, è l’immagine di una Cisl che guarda al futuro. Tecnologie, organizzazione, comunicazione, formazione, giovani. Con in testa idee nuove e con il cuore tra i lavoratori. Non ci faremo fregare, tutti che chiedono al sindacato di cambiare e tutti innamorati dei sindacalisti simbolici della bolla spazio temporale di Crozza. Fa troppo comodo un sindacato che candida i lavoratori alle eroiche sconfitte, noi vogliamo fare vincere il lavoro e i lavoratori.

 

 

Pubblichiamo di seguito la lettera a firma del segretario provinciale, Biagio Provenzale, che TRASPORTOUNITO FIAP – PROVINCIA DI TARANTO ha inviato al presidente di Peacelink Alessandro Marescotti

 

Esimio Professore

Su evidenza di alcuni Associati TRASPORTOUNITO FIAP – PROVINCIA DI TARANTO, Associazione di categoria dell’autotrasporto (la 4a in Italia per rappresentanza), ed in riferimento all’articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno “ILVA, quei soldi non all’Aia ma alle bonifiche” domenica due novembre u.s., è mio desiderio formularLe le seguenti osservazioni.

 

Premetto che, da cittadino di Taranto, non posso esimermi dal considerare positivamente il lavoro svolto da PEACELINK e dalle altre Associazioni ambientaliste affinché il tema della qualità ambientale a Taranto non sia più considerato un problema di serie “B”.

Reputo altresì opportuno evidenziare in questa sede l’estraneità di una numerosa maggioranza di autotrasportatori al soggetto da Lei individuato per acclarare una linea di pensiero sulle attuali condizioni di ILVA Spa e, con l’occasione, ribadire a chiare lettere che un soggetto che fa dell’illegalità a bordo di un camion la sua professione camionista non è, ma ladro.

Tale esigenza di ribadire la nostra estraneità a chi quotidianamente convive con l’illegalità scaturisce dal desiderio, legittimo, di scongiurare la possibilità che il comune cittadino -  poco sensibile alle tante ed assai gravose problematiche che ammorbano questo settore - possa generalizzare e fare, come si suol dire, “di tutta l’erba un fascio”, assimilando, per dichiarazioni lette, una figura così preziosa per la collettività tutta ad un criminale.

Cito, a sostegno delle tesi sostenute, alcuni dati in materia di autotrasporto.

In Italia l’80% delle merci viaggia su gomma e, pure considerato sulla lunga e lunghissima  percorrenza un sostanziale riequilibro tra le modalità di trasporto (oltre alla strada, ferro, mare e aria), è evidente che, affinché una merce sia pronta per essere acquistata presso il suo venditore, occorrerà che ve la porti un camion.

Riflettendo, potrà valorizzare il ruolo svolto dall’autotrasporto anche per il Suo benessere quotidiano: il latte o il caffè ed i biscotti per la prima colazione; i vestiti da indossare per uscire di casa; l’autovettura ed il carburante; il cellulare o il pc e così via (l’elenco sarebbe assai lungo, oltre che noioso); tutti saranno stati  consegnati, laddove pronti per essere acquistati, proprio da un autotrasportatore.

Oltre che rilevante per l’intera economia nazionale, l’autotrasporto è anche sicuro. Proprio in questi giorni la stampa specializzata ha diffuso i dati basati sul rapporto di ACI-ISTAT per l’anno 2013. Ne scaturisce un bassissimo tasso di incidentalità in cui risultano coinvolti mezzi pesanti: solo il 6,4% (il dato nulla dice pertanto su chi abbia effettivamente provocato il sinistro, per cui la percentuale potrebbe ridursi ulteriormente) e, tra questi, solo lo 0,32% ha causato danni mortali.

E’ pertanto l’immagine di un settore virtuoso, fatto di uomini/professionisti del volante, che poco si concilia con l’autotrasportatore da Lei preso erroneamente a riferimento che, beffando per di più il Fisco italiano, si mette al volante di una vera e propria “bomba” su strada, dati i freni mal funzionanti e pneumatici usurati. A ciò aggiunga, per meglio comprendere tutti i controlli a cui le nostre aziende sono giustamente sottoposte, le revisioni obbligatorie annuali per i mezzi trainanti e per quelli trainati (è biennale per le autovetture, che potrebbero pertanto circolare liberamente su strada pur in condizioni assai più pericolose) o, ancora, i Centri di Revisione Mobile che operano alla presenza di tecnici degli Uffici della Motorizzazione Civile e delle forze di P.S., presenti su tutte le principali arterie autostradali.

Infine, ed in tema di equità fiscale, la Corte dei Conti europea si è pronunciata in materia di autotrasporto, dopo la pausa estiva, individuando una inefficiente sproporzione tra quello che l’autotrasporto genera in termini di contributo per il Paese (ivi incluse imposte, tasse ed accise a carico delle imprese) e quello che esso riceve sotto forma di risorse specifiche.

Per tutto quanto sopra esposto potrà comprendere che la figura da Lei citata nell’articolo sulla Gazzetta costituisce una realtà estranea ai soggetti legittimamente appartenenti alla categoria e rappresenta, oltre che un pericolo pubblico per la circolazione stradale, fonte di ulteriore danno (grave ed irreparabile) per gli stessi  autotrasportatori che hanno fatto della condotta irreprensibile nello svolgimento della propria attività principio inderogabile. La storia dell’autotrasporto italiano ci ha drammaticamente insegnato che gli illeciti commessi da una minoranza di soggetti assai avvezzi all’illecito abbiano sortito l’effetto generalizzato di una riduzione scellerata delle tariffe di trasporto, determinando margini di redditività nulli, quand’anche negativi, per i tanti operatori onesti.

Contestualizzando il tutto al livello locale, e per meglio illustrarLe la situazione dell’autotrasporto a Taranto, consideri che i trasportatori in conto ILVA stanno tuttora pagando conseguenze pesantissime in termini di volumi di traffico in partenza dal siderurgico e dei relativi termini di pagamento (che hanno sfiorato i centocinquanta giorni) . Centinaia di imprese, portate avanti con sacrificio anche per più generazioni, si sono viste costrette in prima battuta a licenziare i propri dipendenti ed a liquidare il proprio parco macchine, determinando un ulteriore impoverimento delle famiglie e, secondariamente - considerata anche l’impossibilità di ottenere ulteriore credito dai propri fornitori (es. distributori carburante, gommisti, officine di manutenzione, ecc.) e dagli istituti di credito - a cessare l’attività per impossibilità di far fronte agli impegni contratti.

Non è migliore la situazione dei tanti trasportatori portuali tarantini: sarà certamente informato dell’avvio (con notevole ritardo per i tanti ricorsi succedutisi tra le imprese appaltatrici) dei lavori all’interno del nostro Porto e del conseguente dirottamento da parte di EVERGREEN di una grossa fetta dei traffici containeristici verso il Pireo.

Infine, i cisternisti in conto ENI che hanno recentemente subito un taglio contrattuale del 50% delle commesse di trasporto precedentemente acquisite, cedute a grosse realtà imprenditoriali non residenti.

La invito, pertanto, a rivalutare in chiave positiva il ruolo svolto dall’autotrasporto ed il suo contributo decisivo per il benessere quotidiano e la crescita della nostra economia. Certamente, per tutto quanto descritto, l’autotrasporto ne esce vittima, non carnefice.

L’illecito, laddove operato furbescamente da qualche disonesto, non ci appartiene e non rappresenta che un caso sporadico da cui prendiamo le debite distanze.

 

Cordiali saluti.          

 

                                                                                                          Il segretario provinciale

                                                                                                          Dott. Biagio Provenzale                                                                                                     

Venerdì 14 Novembre dalle ore 9  nell’Auditorium Tarentum si svolgerà il convegno “Resuscitation day” organizzato da ACLI  e 118.

Una tappa importante del progetto "RIBATTI - Salvo una vita anch’io"  che intende raggiungere un obiettivo ambizioso: rendere Taranto una città cardioprotetta.

Dopo un cammino durato quasi un anno, “Ribatti” raggiunge la fase più importante: la consegna dei defibrillatori e degli attestati ai bar che hanno partecipato attivamente al successo del progetto.

Di fronte all'emergenza dell'arresto cardiaco improvviso, Acli Taranto ha pensato di avvalersi della fondamentale esperienza del 118 cittadino e del suo direttore, il dottor Mario Balzanelli, per dare corpo ad un'idea: diffondere capillarmente la conoscenza delle tecniche base di rianimazione cardiopolmonare, distribuendo contemporaneamente sul territorio una serie di defibrillatori in luoghi dall'alto valore strategico.

Come distribuire i defibrillatori sul territorio è stata la decisione più importante.  La scelta, guidata dal 118, è ricaduta su un protagonista inedito della vita di tutti i giorni: il  bar.

I bar, infatti, aperti per molte ore al giorno, quando non tutto il giorno, presenti su tutto il territorio cittadino e facilmente individuabili, sono apparsi come la migliore opzione disponibile laddove collocati in aree della città definite strategiche dall’”intelligence” del 118.

Acli e 118 hanno così iniziato il reclutamento, coinvolgendo esercenti e dipendenti nei corsi teorico – pratici di formazione e di addestramento.

 

Tra gli interventi previsti  Tommaso Fiore, ex assessore alla Sanità della Regione Puglia, nonché ordinario della cattedra di Rianimazione dell’Università degli Studi di Bari, che parlerà della storia della rianimazione polmonare. Seguirà l’intervento di Massimo Leone, direttore del Sistema 118 della provincia di Brindisi, intitolato “Perchè progetti di defibrillazione precoce di comunità?”.

Altri due interventi saranno dedicati all’esperienza tarantina e al progetto “Ribatti”. Adriana Venuti, progettista delle Acli provinciali, parlerà di “Ribatti” e dei risultati raggiunti mentre il dottor Balzanelli si concentrerà sulla necessità di portare le tecniche di primo soccorso nelle scuole parlando della sfida lanciata ormai dieci anni fa e oggi ampliata: “Due mani sul torace e un dito su un pulsante ti salvano la vita”.

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