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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, più volte sollecitata da Confindustria a venire a Taranto per discutere delle problematiche legate all’Arsenale, “evita” la piazza jonica. Confindustria Taranto stigmatizza fortemente l’indisponibilità del Ministro proprio alla luce delle molteplici criticità che investono il nostro territorio, prima fra tutte l’assenza di risorse disponibili per la manutenzione del naviglio che mette in grave difficoltà le aziende dell’indotto navalmeccanico.

Alla vigilia del settimo decreto legge, nel pieno di una settimana che si annuncia densa di novità formali e sostanziali sul futuro dell'Ilva, giunge da Confindustria Taranto un nuovo e accorato appello sulla sorte delle aziende locali che gravitano attorno allo stabilimento siderurgico. In una lettera inviata dal presidente Cesareo a tutte  le istituzioni locali, alle associazioni di categoria e ai sindacati, emerge chiara e forte la preoccupazione per gli sviluppi che la vicenda rischia di assumere alla luce delle soluzioni individuate e annunciate nelle ultime ore dal Governo. Gli industriali tarantini, infatti, ritengono soffocante l'ipotesi di applicazione della legge Marzano, ovvero la possibilità che verrebbe offerta all'Ilva di dichiarare lo stato di insolvenza e accedere alla procedura straordinaria".

E' quanto afferma la consigliera regionale Pd, Anna Rita Lemma, la quale sottolinea che, così facendo, si utilizzerebbe uno strumento !che metterebbe al riparo l'azienda commissariata da procedure concorsuali, prospettiva che naturalmente sconvolge le aziende dell'indotto nei cui bilanci spiccano evidenti i crediti maturati verso l'acciaieria per le prestazioni effettuate e non completamente, ad oggi, liquidate secondo contratto. La legge Marzano - aggiunge Lemma - prevede infatti il congelamento dei crediti, ricordano da Confindustria,  e si affida al ‘concordato’. Una soluzione che graverebbe irrimediabilmente sui conti delle aziende dell'indotto Ilva. Da qui,  il mio appello al Governo affinché il piano di salvataggio dell'Ilva, ovvero il cosiddetto ‘intervento pubblico a tempo’ annunciato oggi dal ministro Guidi, tenga conto delle legittime aspettative che giungono dalla galassia dei fornitori - per lo più imprese tarantine - che certo non hanno bisogno di finire imbrigliati nelle maglie contabili di una ‘bad company’. Per l'economia di Taranto - conclude la consigliera regionale - sarebbe l'ennesimo danno dopo l'ennesima beffa. La legge Marzano, com'è noto, introdotta nel 2004 a seguito del crac Parmalat, prevede la procedura, non giudiziaria, di amministrazione straordinaria delle grandi imprese che dichiarano insolvenza (requisiti necessari: almeno 500 lavoratori e 300 milioni di debiti)".

 

“Con il Governo di Matteo Renzi, Taranto torna ad essere strategica per l'Italia. Strategica per il suo tessuto industriale, per la sua competitività, per un rinnovato ruolo dello stato nella crisi, per la necessità di coniugare produzione, ambiente e salute". Lo dichiara il Consigliere regionale del PD Michele Mazzarano all'avvio di una settimana fondamentale per il futuro dell'Ilva, di migliaia di lavoratori e del sistema produttivo jonico.
“Di fronte ad una vicenda così complicata è arduo pronosticare un esito chiaro e certo. Eppure, con il settimo decreto in arrivo, si ha la conferma che il Governo ce la voglia mettere tutta. Per la prima volta dopo tanti anni di distrazioni e indifferenza, Taranto è tornata strategica per l'Italia.
Affrontare l'emergenza della crisi di liquidità finanziaria dell'azienda, intravedere un piano strategico della Cassa Depositi e Prestiti per un intervento pubblico a tempo determinato evitando che i limiti delle offerte dei potenziali acquirenti possano compromettere l'intera operazione, provare a dare slancio ad una funzione commissariale che sia più vincolata a tali nuovi obiettivi: sono queste - aggiunge l’esponente del Pd - le assolute priorità di un governo e di un premier realmente intenzionati a risolvere il principale dossier della vita economica del Paese”.
“Renzi sta dimostrando - conclude Mazzarano - di avere a cuore l'industria italiana, la competitività del Paese, ma soprattutto di fare di Taranto una piattaforma strategica per il futuro dell'Italia”.

Gli Sds Alfredo Spalluto, Francesco Di Giovanni, Davide Nistri, Gionatan Scasciamacchia e Francesco Cosa, avendo partecipato insieme al sindaco Stefàno alla visita effettuata, presso lo stabilimento Ilva di Taranto, dal parlamentare europeo  Edouard Martin, esprimono compiacimento per l’attenzione che Taranto sta ricevendo non solo a livello governativo ma, a questo punto, anche a livello europeo. "Quello che si sta cercando di fare - spiegano consiglieri ed assessori Sds – è rilanciare la questione Taranto nella sua complessità, legata alle vicende ambientali, portuali, occupazionali e quindi creando le giuste interlocuzioni a tutti i livelli istituzionali a partire dalla Regione Puglia, passando per il governo Renzi e finendo proprio in Europa.  Martin, infatti, ospitato a Taranto dal sindaco Stefàno, ha il compito di relazionare al parlamento europeo in merito alla situazione siderurgica italiana ed in particolare, in riferimento a quella che è la più grande acciaieria di Italia e di Europa e cioè l’Ilva di Taranto, visto che proprio Bruxelles è prossima a varare importanti provvedimenti legislativi volto a creare un equilibrio della siderurgia europea rispetto a quella mondiale!.
Altra grande opportunità offerta dal sindaco di Taranto, spiegano gli esponenti di SdS, è stata quella della tavola rotonda svoltasi presso Palazzo di Città. A relazionare, oltre allo stesso sindaco, vi erano Sergio Prete dell’autorità portuale, l’ingegnere Giancarlo Quaranta (direttore centrale produzione dell’Ilva) e lo stesso onorevole Martin. 
A conclusione della sua giornata a Taranto, l’onorevole socialista  Edouard Martin si è mostrato soddisfatto delle informazioni acquisite, rivolgendo ai presenti la chiara volontà di rendere l’Ilva di Taranto ecocompatibile, mantenendo gli stessi livelli occupazionali. Questo il messaggio che porterà a Bruxelles. 
Domenica, 07 Dicembre 2014 18:07

CALCIO - Derby al Taranto ma gli applausi sono per il Grottaglie

Scritto da

TARANTO: Mirarco, Colantoni, Porcino, Marsili, Ibojo, Marino (Prosperi, 40' St) Carbone, (Carbone, 23' St) Conti, Genchi, Mignogna, Gabrielloni (Pambianchi 31' St)  All. Favo
In panchina: Pizzaleo, Girardi, Fonzino,Paladini, Tarallo, Cimino.

GROTTAGLIE: Laghezza, Misuraca, Prete, De Roma (Salvi, 5' st)  Mitrotti, Franco, Pisano (Palmisano 14' St) De Luca, Bongermino (Perlangeri, 3' St) Faccini, Facecchia. All. Pizzonia
In panchina: Anastasia, Aurelio, Danese, Manzella, Bruno, Vitale.


Arbitro: Gualtieri di Asi (Gallucci e Pallini di Avellino)
Marcatori: Genchi (T) 7' pt , 43 pt, 49' st. Salvi (G) 19' st.
Ammoniti: Mitrotti (G) Mignogna (T) Faccini (G) Misuraca (G) Conti (T) Franco (G) De Luca (G) Prete (G) Genchi (T)
Espulsi: Pizzonia (all. Grottaglie)
Note: spettatori 2000 circa
Angoli: Taranto 6 Grottaglie 5


di ANGELO DI LEO

Il tabellino non inganni. Il Grottaglie ha giocato bene e il portiere del Taranto, non a caso, risulta il migliore in campo alla pari del cannoniere Genchi, autore di tre gol.
Un Taranto a cui è andato tutto bene, al Grottaglie meno. Gli applausi del pubblico di casa dicono tutto.

Primo tempo.
La Nord non urla. E non esulta nemmeno quando Genchi mette in rete l'assistenza di Mignogna. Si sentono solo i 100 grottagliesi in uno stadio sempre più vuoto e sconsolato.
Lo stesso Genchi pecca di egoismo un minuto dopo, preferendo il tiro da fuori area al passaggio per Porcino solo a sinistra.
Al 15 Mignona triangola con Marsili a scarica la sua rabbia sfiorando la traversa.
Il Grottaglie si affaccia al 20' ma non riesce a trovare spazi. E quando li trova sciupa tutto (De Roma liscia su bella apertura di Faccini).
Al 38' grande occasione per il Grottaglie. Facecchia libera Bimgermino che solo in area si fa respingere la palla da Mirarco.
Il Taranto scompare dal gioco ma ci pensa Franco a dare certezze ai rossoblu, atterrando Gabrielloni in area. Genchi mira a sinistra come sette giorni fa a Potenza: stavolta il rigore va dentro.

Secondo tempo sonoro. La Nord si mette al lavoro e comincia a cantare. I grottagliesi, nella Sud, non sono da meno.
Al 14' Genchi cerca la tripletta di testa. Su angolo successivo, Conti da fuori area colpisce la traversa raccogliendo una respinta della difesa.
Ma è il Grottaglie ad andare in rete. Faccini libera con classe Salvi, che libero a destra entra in area e infila Mirarco con un rasoterra di precisione, incrociando all'angolo destro del portiere.
Gara riaperta. Il Taranto risponde con Russo che ci prova da lontano con Laghezza vigile in angolo.
Addirittura arriva la quasi beffa, con un cross sbagliato di Prete che finisce sulla traversa.
Due minuti dopo il Grottaglie pericoloso ancora con Faccini, stavolta assistito da un velo di Bongermino. Mirarco para.
Favo coglie l'attimo e inserisce il difensore Pambianchi al posto di Gabrielloni.
Il Grottaglie cambia la punta e prova a pareggiare.
Il Taranto reagisce e subito con Pambianchi (gran sinistro) mette a dura prova Laghezza che si salva alla Garella (con i piedi).
Salvi ancora vicino al gol però. Serpentina in area e tiro a botta sicura. Mirarco para ancora.
Marino intanto chiede il cambio. Torna Prosperi. Il pubblico accoglie il capitano con un applauso affettuoso.
Sarà Genchi, infine, a spezzare le ali al buon Grottaglie.
Quarto minuto di recupero: Mignogna tenta l'impresa, scartando un paio di difensori e calciando a giro. Ribatte Laghezza ma Genchi colpisce a botta sicura, di controbalzo.
Risultato pesante, Grottaglie punito dai suoi errori e da un gran Mirarco.
Genchi cecchino di giornata, 10 reti per lui. Ma il Taranto ha tanto ancora da lavorare. Scalare la classifica richiede ben altro.

E' un botta e risposta senza esclusioni di colpi quello tra il gruppo SdS e l'assessore regionale Fabrizio Nardono. Un feroce testa a testa che si gioca sui finanziamenti relativi ai Cantieri di cittadinanza e all'allarme lanciato da Nardoni circa il rischio di perderli a causa dell'inattività del Comune di Taranto.

Rilievi, questi, che iul gruppo SdS ha restituito al mittente non lesinando duri attacchi. "Le primarie per la scelta del candidato governatore del centrosinistra - affermanon i componenti di SdS - hanno impresso un’accelerazione in vista della campagna elettorale della prossima primavera; fin qui tutto normale. L’aspetto strano, invece, consiste nelle assurdità politiche espresse da autorevoli esponenti istituzionali che hanno fatto, è proprio il caso di dirlo, esternazioni a sproposito. Andando nel concreto, forse per darsi coraggio dopo la batosta rimediata da Dario Stefàno, è intervenuto l’assessore regionale Fabrizio Nardoni che ha attaccato l’Amministrazione Comunale di Taranto, la quale, a suo dire, rischierebbe di rimanere fuori dalla ripartizione dei fondi sui progetti relativi ai cantieri di cittadinanza. Invitiamo Nardoni - dicono gli SdS - ad informarsi meglio, onde evitare, brutte figure: infatti, per esempio, per i cantieri di cittadinanza è in corso un’attività sinergica con l’assessore regionale Leo Caroli,  e dunque il sindaco Stefàno è tutt’altro che inerte. Infatti proprio nella giornata di martedì 9 sono stati convocati i sindaci di tutti i Comuni della provincia ed i Sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl proprio per invitarli a sottoscrivere un protocollo unitario con la Regione Puglia. Dispiace - aggiungono - che Nardoni muova critiche al Comune di Taranto solo ora che siamo praticamente in campagna elettorale, forse volendosi togliere qualche spina con chi, per le primarie, non ha seguito la linea di Vendola. Bene ha fatto allora il primo cittadino ionico a sottolineare che non prendiamo ordini da nessuno. Nardoni farebbe bene a badare alle problematiche del suo assessorato e a spiegare ai tarantini quali risultati ha prodotto, augurandosi che le sue fortune politiche siano migliori di quelle calcistiche. Per concludere, invitiamo Nardoni a mettere da parte la “partigianeria”, lo spirito di parte: ciò al fine di evitare che queste divisioni e questi particolarismi facciano il gioco delle altre province pugliesi e confinino Taranto nell’isolamento. Dividi et impera dicevano i latini e mai altro brocardo fu così azzeccato! Stesso discorso - conclude SdS -vale per Angelo Lo Russo, coordinatore provinciuale della Puglia in più”.

E la replica dell'assessore Nardoni non si è fatta attendere. "Gli SdS - esordisce Nardoni - parlano di intensa attività per l’avvio dei Cantieri di cittadinanza e per il Protocollo sul lavoro minimo di cittadinanza. Se è così ne sono davvero felice. Significherà che le sollecitazioni mosse nell’ordine dal segretario generale della Cgil di Taranto, da me e dallo stesso assessore Caroli, solo due giorni fa, sono servite a qualcosa. Mi spiace, però, - aggiunge Nardoni -  che una sollecitazione di carattere politico, un invito a far presto per il bene della collettività, venga avvertito dalle sensibili personalità degli Sds come una minaccia. Un offesa così grave tanto da dover spendere su questo tema argomenti che nulla c’entrano con la questione:  le primarie, il risultato di Dario Stefano (per niente deludente vista la sproporzione delle forze in campo – ndr), il sempre buono “divide et impera” di romana memoria,  il Taranto Calcio e chi più ne ha più ne metta. Ma si sa - sottolinea l'assessore regionale - la miglior difesa è l’attacco o in alcuni casi la fuga, specie se son gli argomenti a mancare".

Ecco perchè Nardoni bolla l'intervento della segreteria del partito vicino al sindaco come "un minestrone" in cui gli Sds "mettono un po’ di tutto, dimenticando che altrove un assessore regionale, addirittura della stessa area politica seppure tecnico, che invita la sua comunità a far presto per tentare di dare risposte ad un territorio afflitto dal dramma del non lavoro, verrebbe considerato uno che lavora per il bene comune. Torno pertanto alla ragione del mio intervento di allora e della mia replica di oggi. Non mi interessano le polemiche. Io so soltanto che da esponente della Giunta regionale avrei voluto vedere maggiore protagonismo e maggiore interesse ad esempio su bandi e opportunità, e non essere costretto a registrare spesso un triste non pervenuto. Resto a disposizione degli SdS, di tutta la maggioranza, così come anche di tutte le forze di opposizione del Comune di Taranto e di tutti gli altri enti istituzionali del mio territorio, - conclude Nardoni - sperando di poter essere utile al territorio da cui provengo. Anche per sfatare la nomea dei tarantini nemici di se stessi. Si faccia, dunque, con tutte le forze e le risorse in campo. Ma si faccia presto. In caso contrario non me ne vogliano anche gli SDS, ma continuerò ad invitare, esortare, spronare e incalzare".

Il Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, dott.ssa Vera Corbelli, e il Politecnico di Bari, rappresentato dal Rettore, prof. Eugenio Di Sciascio, hanno consolidato il rapporto di collaborazione mediante la sottoscrizione di un accordo di programma. La firma dell’atto è avvenuta presso la Prefettura del capoluogo jonico lo scorso martedì.

IlCommissario Straordinario ed il Rettore del Politecnico di Bari hanno inteso avviare, attraverso la stipula dell'atto d'intesa, una collaborazione per cui il Politecnico mette a disposizione del Commissario le proprie competenze tecnico-scientifiche al fine di definire le più idonee strategie di attuazione degli interventi per la bonifica e riqualificazione del sito d’interesse nazionale (SIN) di Taranto.

Nell’ambito dello scenario delle azioni da porre in essere per la salvaguardia del SIN di Taranto, il Commissario pone come priorità gli interventi di bonifica del Mar Piccolo. La collaborazione con il Politecnico è intesa a concretizzare l’identificazione degli interventi più idonei a bonificare il sito sia nel breve, sia nel lungo termine, a partire da tutte le conoscenze che gli studi pregressi condotti in sede regionale hanno messo a disposizione. La collaborazione con il Politecnico sarà sinergica con collaborazioni del Commissario con altre istituzioni scientifiche, che metteranno a disposizione altre competenze utili alla risoluzione della problematica.

La Camera di commercio accende il Natale a Taranto. Il Borgo e la città vecchia uniti nel segno della promozione del territorio, delle sue peculiarità culturali, del patrimonio storico e architettonico, delle tradizioni, della fede. Un simbolico legame terrà insieme, per tutto il periodo delle festività natalizie, i tesori magnogreci del museo Marta con le testimonianze storiche del Castello Aragonese; gli ipogei dell’Isola con i maestri presepisti della provincia ionica; le eccellenze dell’artigianato e dell’enogastronomia con l’innovazione.

E’ un programma intenso quello messo a punto dalla Camera di commercio di Taranto che, come già avvenuto lo scorso anno, collabora con il Comune e con le altre istituzioni per valorizzare il capoluogo ionico. L’Ente camerale intende costruire un ponte ideale tra le due sponde della città. Proprio il simbolo di Taranto, il Ponte Girevole, sarà oggetto di uno degli interventi più significativi: la sistemazione di luminarie artistiche lungo il percorso e l’installazione di un grande albero di Natale su Corso Due Mari. La facciata del duomo di San Cataldo e la piazza circostante saranno addobbate con elementi luminosi che ne esalteranno la bellezza in una dimensione spirituale e di raccoglimento propria del Natale, in piena sintonia con la volontà dell’arcivescovo mons. Filippo Santoro. La città vecchia ospiterà, inoltre, la mostra dei Presepi artistici allestita nei suggestivi ipogei dell’isola. Le varie tappe del percorso saranno animate da momenti musicali e degustazioni enogastronomiche.

Piazza Garibaldi illuminata a festa sarà, invece, il cuore dell’artigianato di qualità e delle eccellenze agroalimentari con una specifica mostra mercato. Nella cassa armonica liberty al centro della piazza, troverà sede un presepe artistico di grandi dimensioni.

Un Natale, quindi, all’insegna della concretezza con l’obiettivo prioritario di promuovere il territorio, di migliorarne l’appeal in termini turistico-commerciali, di ampliare l’offerta natalizia con un ampio e completo pacchetto di iniziative. Non un singolo intervento, non iniziative a macchia di leopardo, non un semplice maquillage di arredo urbano, ma una vera e propria rivitalizzazione del territorio cittadino che la Camera di commercio mette in campo con la partecipazione degli imprenditori agricoli e dell’artigianato di qualità e in collaborazione con il Consorzio Interfidi, con la Bcc di San Marzano di San Giuseppe e con le associazioni promotrici dell’Isola che vogliamo. Una rete di competenze, professionalità, impegno che avrà anche un interfaccia nella rete virtuale di internet e dei social network.

Eccellenze in digitale, l’iniziativa di Google e Unioncamere che vede protagonista la Camera di commercio di Taranto, avrà un appendice durante il periodo natalizio con il coinvolgimento dei due digitizers impegnati nel progetto e delle aziende della provincia ionica. #eccedigit #xmas2014 si annunciano come gli hashtag più caldi del Natale. 

 

“Notte di Natale per Telethon”,  un evento ormai entrato nel cuore dei residenti e di commercianti di via Cesare Battisti e dintorni.

Domenica 7  dicembre,  in via Cesare Battisti si respirerà aria di Natale con il tradizionale appuntamento (giunto alla 6°edizione) con la solidarietà  e le iniziative di animazione dedicate ai  più piccoli, organizzate dalla locale Delegazione di Confcommercio.  

Gli artisti di strada,  i personaggi del mondo dei piccoli, la slitta di Babbo Natale, contribuiranno a rendere ancor più  natalizia l’atmosfera in via Cesare Battisti nella domenica che quest’anno precede la Festa dell’Immacolata Concezione,  ricorrenza religiosa molto sentita dai  Tarantini e che da il via ufficiale alla ritualità e alle tradizioni locali del Natale. Un’ atmosfera natalizia  che in via Cesare Battisti in parte si respira già da alcuni giorni  essendo state accese le luminarie sin da Santa Cecilia.

L'iniziaitva è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Leonardo Giangrande, Lelio Fanelli e Alberto Mosca per Confcommercio, Marisa Demasi  BNL- Gruppo Bnp pariBas,  sede di v.le M. Grecia;  Gionatan Scacchiamacchia e Adriano Tribbia per il Comune di Taranto.

E proprio dai due esponenti dell’Amministrazione comunale  è venuto stamane un bel segnale di distensione  che potrebbe sintetizzarsi nel concetto a più riprese affermato da entrambi dello “stare  assieme, del lavorare  per il bene della città  al di là e al di sopra delle divergenze politiche”.    

“Sono importanti i valori che in questo evento si affermano- ha sottolineato Giangrande – e che mettono assieme il mondo delle imprese ed un grande gruppo bancario  in nome della  solidarietà”.

Intanto anche quest’anno è stato notevole  l’impegno ed il coinvolgimento diretto dei commercianti che hanno reso possibile – ha spiegato Fanelli- la realizzazione dell’iniziativa. Un gioco di squadra che mette assieme commercianti e Amministrazione (Assessorato alle Attività Produttive,  AMIU ed AMAT).

Il Centro Music  Accademy curerà gli spettacoli che si alterneranno sui tre palchi; come da tradizione  non mancheranno  pettole e le castagne, il Mercatino di Natale (dedicato ai giocattoli, l’artigianato tipico, il bricolage, i prodotti enogastronomici), le auto d’epoca. I negozi resteranno aperti sino alle 23.00, e  presso i vari  stand saranno bene esposti in vista i salvadanai  a disposizione di chiunque vorrà contribuire alla raccolta benefica per Telethon, realizzata in collaborazione con  banca BNL.

Via Cesare Battisti rimarrà chiusa al traffico nel tratto compreso tra P.zza Ramellini e via Orazio Flacco.

Si accendono le luminarie e gli addobbi sugli alberi di Natale. "Sono stati allestiti otto alberi di Natale in tutta la città. Simboli che riempiranno di luce e di colore le festività natalizie. Anche che quest’anno- spiega l’Assessore alle Attività produttive, Gionatan Scasciamacchia-l’Amministrazione comunale ha voluto realizzare alcune iniziative, pur nel rispetto della sobrietà, per non dimenticare il messaggio di rinnovamento e di speranza che il Natale porta con sé". Domenica 7 dicembre, alle ore 18.00, con oltre diecimila lucine a led, l’albero in Piazza Maria Immacolata sarà il primo a brillare. Un albero dell’altezza di 23 metri che dominerà la piazza e estenderà il suo sguardo su tutta via d’Aquino. Dell’allestimento di questo albero si è fatta carico l’AMAT che ha sostenuto, insieme ad altri enti ed associazioni, le iniziative del Comune per le festività natalizie.

L’accensione delle luminarie dell’albero di Natale sarà accompagnata dalle sonorità musicali di un quartetto d’archi e dalla voce di una cantante.

Il secondo Albero di Natale sarà illuminato martedì 9 dicembre, alle ore 11.30, sul Lungomare di Via Garibaldi, nella Città Vecchia. "Certamente la luce del giorno non restituirà l’emozione delle luci che si accendono sull’albero di Natale -riferisce il Sindaco- ma abbiamo voluto far coincidere questo evento con la visita a Taranto del Viceministro dell’Interno, on. Bubbico, che mi ha confermato di voler partecipare all’evento. Questo albero, stilizzato ed essenziale, che si riempie di luce, è simbolo della continuità di un percorso di attenzione che la grande famiglia di Taranto, dalle istituzioni, agli enti, associazioni, e più in generale tutta la comunità, ha già avviato nei confronti della Città Vecchia."

Alla cerimonia di accensione dell’albero di Natale parteciperà il coro degli alunni della Scuola Europa e della scuola Basile e gli alunni di alcune classi delle scuole primarie della città."

Nello stesso pomeriggio alle ore 18.00 prenderà luce l’albero di Natale, situato in piazza Municipio presso Palazzo di Città.

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