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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Va in porto l'ordine del giorno firmato dall'on. Michele Pelillo (PD) per il potenziamento dell'organico dell'Arpa Puglia. Il documento è stato approvato dalla Camera dei Deputati e impegna il governo ad intervenire, nella prossima occasione legislativa utile, a favore dell'aumento di personale dell'agenzia regionale per la protezione ambientale. “Nell'area di Taranto e nei territori limitrofi si è determinata una situazione di grave emergenza ambientale”, ha detto Michele Pelillo nel documento e “si rende necessario il rafforzamento delle funzioni di controllo, di prevenzione e di tutela in campo ambientale e sanitario, specie in materia di inquinamento esterno e degli ambienti di vita, con esclusivo riferimento all'area di Taranto”. La camera dei deputati ha inoltre approvato un ordine del giorno a firma bipartisan dei deputati Michele Pelillo (PD) e Gianfranco Chiarelli (Forza Italia), che chiede di valutare l'opportunità di inserire il ministero dell'agricoltura nel CIS (Contratto istituzionale di sviluppo), rispondendo così alle richieste del mondo agricolo.
I Commissari Straordinari di ILVA S.p.A. in amministrazione straordinaria, Piero Gnudi, Corrado Carrubba ed Enrico Laghi e il Direttore Generale Massimo Rosini hanno incontrato nel pomeriggio di ieri, mercoledì 25, e nella mattina di oggi, giovedì 26 febbraio, nella sede ILVA di Roma le delegazioni delle sigle degli autotrasportatori. È stato raggiunto un accordo che rientra nel processo verso il ritorno alla piena produttività e rappresenta il risultato della ferma volontà dei commissari e del direttore generale di mettere in atto tutte le misure per garantire la sostenibilità sia ambientale che economica del Gruppo. Nel corso degli incontri è stato definito un nuovo accordo contrattuale – valido fino al 31 agosto 2015 – sulle nuove forniture che prevede, tra l’altro, l’anticipo dei pagamenti e l’erogazione di un primo acconto il prossimo 15 marzo. Sul fronte dei crediti pregressi c’è, prioritariamente, l’impegno della struttura commissariale a presentare agli organi competenti un piano di rimborso. I rappresentanti delle associazioni degli autotrasportatori presenti all'incontro hanno garantito, sulla base dell’accordo raggiunto, la ripresa delle normali attività di trasporto già a partire dalla mattina di venerdì 27 febbraio. Il mancato riavvio della normale attività entro tale data comporta l'annullamento dell'accordo.

Dal  mese prossimo niente più attese o file negli uffici postali per le   attività commerciali del Borgo di Taranto, associate a Confcommercio. I commercianti del Borgo di Taranto, potranno  fruire di alcuni servizi postali  dedicati  pressola propria attività commerciale. Il servizio, attuato in  via sperimentale  a Taranto (sarà esteso dopo la fase di monitoraggio alle altre città italiane ), è a cura di Poste Italiane. Il servizio garantirà risparmio di tempo e l'affidabilità del marchio Poste Italiane.

L’iniziativa partirà da marzo prossimo, e prevederà ogni martedì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, ed il venerdì dalle ore 16.30 alle ore 19.00, la visita di un postino telematico presso le attività commerciali del Borgo. I  servizi saranno:  il pagamento dei bollettini ,  le  ricariche telefoniche, la carta Postepay in contrassegno tramite Postamat / Postepay o con carte Bancomat dei circuiti internazionali Maestro e Visa Electron.

Sarà inoltre  possibile  spedire, dal proprio negozio/ufficio, le raccomandate, anche quelle  con avviso di ricevimento, destinate a tutto il territorio nazionale e rilasciare  la ricevuta di spedizione al mittente. Sarà disponibile  anche la consegna dei pacchi in partenza.Per questa iniziativa verrà utilizzato  il nuovo veicolo ‘Ecologico Free Duck’ a motore elettrico,  un servizio a bassissimo impatto ambientale che contribuirà a ridurre il tasso di inquinamento acustico e soprattutto atmosferico.

L’avvio del servizio a domicilio riservato alle attività commerciali, nasce da un percorso di collaborazione tra Poste Italiane e Confcommercio, avviato in fase sperimentale a Taranto.

 Il servizio per ora riservato alle imprese associate Confcommercio del Borgo, dopo la fase di monitoraggio,  che si concluderà in aprile, sarà esteso ad altre aree urbane cittadine. 

«Altro che colpire le lobby: il ddl concorrenza consegna l’intero mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, favorendo il rafforzamento di posizioni di cartello, peraltro già esistenti». I carrozzieri aderenti a Confartigianato Imprese Puglia lanciano l’allarme ed assieme ai colleghi delle altre regioni invocano a gran voce la modifica del disegno di legge sulla concorrenza, presentato la scorsa settimana dal Governo ed attualmente all’esame della commissione Industria del Senato.

«Non è il primo tentativo: la stessa, identica disposizione era stata stralciata dal decreto Destinazione Italia del 2014 grazie ad una tumultuosa mobilitazione della categoria ed ora viene per l’ennesima volta ripresentata nonostante la proposta di legge organica che Confartigianato, insieme ad altre associazioni di categoria, ha presentato in materia di RC auto e che è stata recepita in proposte di legge parlamentari. Sull’argomento – precisano i carrozzieri – abbiamo già provveduto a richiamare l’attenzione del Consiglio regionale e dei parlamentari eletti nei collegi della Puglia».

Il ddl prevede l’applicazione obbligatoria di sconti sui premi nel caso in cui l’assicurato accetti, all’atto della stipulazione della polizza, di riparare il veicolo incidentato presso un’officina convenzionata. Difficile per l’assicurato rifiutare, considerato che in Italia, nel corso dell’ultimo decennio (marzo 2004 – marzo 2014), i prezzi relativi alle polizze assicurative sui mezzi di trasporto sono aumentati del 27,9% (segnando un incremento più che doppio rispetto al 13,6% dell’Eurozona). Uniche beneficiarie dell’operazione, secondo Confatigianato Puglia, sono le assicurazioni, che potranno indirizzare i flussi di clientela presso i carrozzieri secondo le proprie convenienze, impedendo all’automobilista di scegliere a quale officina affidarsi, costringendolo ad accettare i propri tempi, modi e qualità delle riparazioni ed imponendo alle imprese i propri prezzi. «Le Assicurazioni diventerebbero le reali proprietarie delle nostre officine, gestendo la totalità del mercato ed avendo potere di vita e di morte dato che potranno decidere come, quanto e, soprattutto, se farci lavorare».

Secondo i carrozzieri e Confartigianato, l’automobilista non solo perderà il diritto al risarcimento in denaro del danno ma, in caso di cessione del credito presso una carrozzeria indipendente, dovrà anticipare le spese ed attendere i tempi lunghi del risarcimento. A rischio, insomma, è la sopravvivenza stessa delle imprese dell’autoriparazione. Solo in Puglia ce ne sono 6.652, di cui ben 2.139 (con circa 5mila dipendenti) sono carrozzerie, i cui fatturati derivano quasi interamente dalle conseguenze dei sinistri. Proprio in Puglia le associazioni dei carrozzieri aderenti a Confartigianato e CNA hanno fatto rilevanti passi in avanti in favore della tutela del consumatore e della coerenza dei prezzi approvando lo scorso marzo una tariffa unitaria per la manodopera tra le più avanzate in Italia, che consente di determinare il costo delle prestazioni in totale trasparenza attraverso un metodo di calcolo che tiene conto di dettagliati parametri legati al rispetto delle norme vigenti ed alla qualità dei servizi offerti.

«Sono questi – concludono i carrozzieri – gli atti concreti che, assieme alle proposte di legge presentate e già condivise a livello nazionale da molti parlamentari, consentono realmente di migliorare concorrenza e sicurezza nel settore dell’autoriparazione, producendo altresì un consistente e stabile calo dei premi assicurativi». Nelle prossime settimane, in accordo con le categorie nazionali dell’autoriparazione, non si escludono nuove iniziative di protesta.

E’ stata presentata a San Giorgio Jonico la seconda edizione della rassegna “Young - i giovani per i giovani” organizzata dall’associazione onlus Amici della Musica “Arcangelo Speranza” e dal Comune di San Giorgio Jonico sotto l’egida del ministero per i Beni e le Attività culturali - Spettacolo dal vivo.

Alla presenza della stampa, il sindaco Giorgio Grimaldi e il presidente del sodalizio musicale, Paolo Ruta, hanno evidenziato come, dopo lo straordinario successo della prima edizione, si rinnova quest’anno l’appuntamento musicale con nuovi e giovanissimi nomi del concertismo espresso dal territorio: un mini-cartellone che già dal titolo, “i giovani per i giovani 2015”, espone gli intenti promozionali e di valorizzazione dei più talentuosi giovani musicisti dell’area tarantina.

 Al consueto e attento impegno, da parte del sodalizio jonico, per le generazioni che si stanno affacciando all’arte e alla musica di oggi, si aggiunge anche quest’anno un cartellone ad esse appositamente riservato. Attraverso una attenta selezione, partita in occasione dell’International Piano Competition “Arcangelo Speranza” lo scorso maggio, sono stati individuati, per la stagione “Young” i solisti e i gruppi di qualità che hanno partecipato con i progetti maggiormente coerenti e interessanti. In questa edizione si è privilegiata la musica classica per tastiera e il grande repertorio musicale che tutti amiamo, spesso negletto nelle stagioni concertistiche correnti, in Italia.

 Il risultato è il nuovo cartellone di “Young - I giovani per i giovani”, che si terrà a San Giorgio Jonico nell’accogliente auditorium della scuola media “Giovanni Pascoli” con inizio alle ore 19,30 e che si inaugurerà domenica 1° marzo con uno straordinario duo: la violoncellista Ludovica Rana accompagnata al pianoforte dal famoso maestro Vincenzo Rana. L’appuntamento successivo, il 15 marzo, vedrà ancora protagonista il pianoforte con solista la giovane e bravissima Anna Chiara Buccoliero.

Seguirà un concerto speciale, organizzato nell’ambito delle celebrazioni della Santa Paqua: il 29 marzo,, domenica delle Palme, nella chiesa S. Maria del Popolo di S. Giorgio Jonico, sempre alle ore 19,30, Francesco Buccolieri si esibirà all’organo in un programma sacro dedicato alla Pasqua.  Il 19 aprile si ritorna all’auditorium della scuola media "Giovanni Pascoli",  dove protagonista sarà il pianista Andrea Pantano, mentre la chiusura della mini-stagione avverrà in bellezza il 3 maggio, stessi luogo e orario, con un duo pianistico d’eccezione: Biagio Finamore e Carlo Angione. 

Il costo dei biglietti è il seguente: Posto unico: 4 € (ridotto 2 € per under 25). Prevendite a Taranto presso la nuova sede degli Amici della Musica in via Toscana n. 22/a, tel. 099.7303972, 335.625330; per informazioni, a Taranto presso Amici della Musica e a San Giorgio Jonico in via Lecce n. 35 - tel. 099. 5926826.

 

Il direttore della struttura complessa S.I.A.N. (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) della Asl di Taranto, a seguito di verifiche eseguite nella scorsa settimana dal carabinieri del Nas di Taranto, ha emesso tre ordinanze di sospensione delle attività  a carico di esercizi commerciali e di ristorazione. I provvedimenti hanno riguardato la sospensione totale di una attività e parziale delle restanti. Le ordinanze sono state emesse a seguito di violazioni riscontrate dal Nas per il mancato rispetto delle norme di igiene e sicurezza in materia alimentare e sanitaria.

il provvedimento più duro ha riguardato un ristorante·bar·pizzeria di Taranto per il qual è è stata disposta la cessazione totale dell'attività. I controlli effettutati nella struttura hanno evidenziato la violazione delle normative in materia igienico-sanitaria, con locali utilizzati come deposito, carenti dei requisiti minimi in materia di igiene di cui al regolamento (ce) n. 852/2004; non in regola con le autorizzazioni, in quanto risultavano arbitrariamente attivati due locali deposito, un laboratorio di cucina, due sale somministrazione.

La chiusura parziale è stata disposta, invece, per un bar·pizzeria di Pulsano risultato non in regola con le normative in materia igienico-sanitaria, con locali utilizzati come laboratorio/deposito carenti dei requisiti minimi in materia di igiene di cui al regolamento (ce) n. 852/2004; inoltre non in regola con le autorizzazioni, poiché risultavano arbitrariamente attivati un laboratorio/deposito e un dehors. Il Sian ha disposto, così, la chiusura e inibito l’utilizzo di dette strutture.

Analogo provvedimento ha riguardato un supermercato di San Giorgio Jonico non in regola con le normative in materia igienico-sanitaria, con locali utilizzati come deposito carenti dei requisiti minimi in materia di igiene di cui al regolamento (ce) n. 852/2004 e non in regola con le autorizzazioni, poiché risultavano arbitrariamente attivati. Disposta la chiusura dei depositi.

Ai titolari delle attività ispezionate, saranno contestate le violazioni previste dall'art.6 del decreto legislativo n.193/2007. La riapertura potrà avvenire alla eliminazione delle difformità igienico sanitarie, strutturali e/o al ripristino dei luoghi cosi come documentato e depositato agli atti della struttura complessa S.I.A.N della Asl di Taranto.

L'on. Michele Pelillo, deputato del Partito Democratico, ha presentato alla Camera un ordine del giorno per il potenziamento dell'organico dell'Arpa Puglia. La questione avrebbe dovuto trovare spazio negli emendamenti al decreto Ilva-Taranto del 5 gennaio 2015 approvati al Senato, ma “motivi indipendenti dalla volontà politica” - così come spiegato dall'on. Pelillo e dal sen. Tomaselli nella conferenza stampa tenuta sabato scorso a Taranto - non hanno permesso di inserire il tema come modifica al provvedimento del governo.

 

Abbiamo ottenuto garanzie dal governo che la questione sarà affrontata a breve”, fa sapere Pelillo. Il deputato PD è, intanto, firmatario dell'ordine del giorno che sarà discusso in Parlamento, nel quale spiega che “nell'area di Taranto e nei territori limitrofi si è determinata una situazione di grave emergenza ambientale” e che “si rende necessario il rafforzamento delle funzioni di controllo, di prevenzione e di tutela in campo ambientale e sanitario, specie in materia di inquinamento esterno e degli ambienti di vita, con esclusivo riferimento all'area di Taranto”; l'on. Michele Pelillo chiede pertanto che si consenta “all'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Puglia di procedere, nell'anno 2015, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, con esclusivo riferimento all'area di Taranto, nel limite complessivo del 55 per cento della dotazione organica vigente”.

 

Pubblichiamo di seguito

Lettera aperta che il coordinamento nazionale a sistegno della legge per "Una buona scuola pubblica per la Repubblica" ha inviato al Presidente della Repubblica contro l’uso distorto della decretazione d’urgenza. Chiediamo che la L.I.P sulla scuola sia ammessa alla discussione parlamentare.

Al signor Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
c/o Palazzo del Quirinale
00187 – Roma

Egregio Signor Presidente,

nel complimentarci con Lei per l’elezione a Capo dello Stato, desideriamo innanzitutto porgerLe i nostri più sinceri e calorosi auguri di buon lavoro.
Ascoltando il suo primo discorso a Camere riunite, abbiamo particolarmente apprezzato l’attenzione che ha voluto riservare al diritto allo studio e al futuro dei nostri studenti: “garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro”.

Chi le scrive rappresenta il Coordinamento nazionale a sostegno della Legge di Iniziativa Popolare “Per una buona scuola per la Repubblica”, un insieme che raccoglie attorno a sé decine di migliaia di cittadine e cittadini, insegnanti, studenti, genitori, tecnici di laboratorio, collaboratori scolastici, personale amministrativo, studiosi ed esperti, da sempre fermamente impegnati nella promozione dei valori e dei princìpi incarnati dalla scuola pubblica così come disegnati dalla nostra Costituzione: una scuola accogliente, aperta a tutte e tutti, inclusiva, capace di confrontarsi con le migliori tradizioni europee, garanzia di uguaglianza e pari opportunità nella formazione delle nuove generazioni. Un vero e proprio Organo Costituzionale, come ebbe a definirla l’indimenticabile giurista Piero Calamandrei.

Il nostro impegno per la scuola della Repubblica ci ha portati ad elaborare collettivamente una Legge d’Iniziativa Popolare, nata direttamente dalla passione e dalla sensibilità di chi studia e lavora nelle scuole del nostro Paese: quell’articolato, sottoscritto in modo certificato da oltre 100.000 elettori dieci anni fa, fu affidato a chi è delegato dal popolo a fare approvare le leggi; purtroppo, nelle due legislature da allora trascorse, non venne mai discussa.

Riconoscendone ancora oggi l’importanza e l’attualità, negli ultimi mesi parlamentari di tutte le forze politiche ne hanno riproposto il testo, opportunamente aggiornato: “Norme generali sul sistema educativo d’istruzione statale nella scuola di base e nella scuola superiore. Definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di nidi d’infanzia” questo è il titolo del disegno di legge che ne è seguito, presentato sia alla Camera (Ddl 2630, 12/9/2014) che al Senato (Ddl 1583, 2/8/2014); primi firmatari – rispettivamente – Paglia e Mussini.
E’ ormai di dominio pubblico l’intenzione del Governo di procedere, per il riordino del nostro sistema scolastico, con “un decreto in cui ci starà dentro tutto quello che riteniamo utile per la scuola italiana. Lo strumento del decreto ci consente di fare tutto in fretta perché sono molte le riforme che vanno in Parlamento ma poi si perdono in quella palude, quindi non si conclude mai una riforma utile della scuola” (Davide Faraone, sottosegretario alla pubblica istruzione, nel corso della trasmissione radiofonica Fahrenheit, canale pubblico Rai 3, 13 febbraio 2015)
Ci chiediamo e chiediamo a Lei, unica Istituzione legittimata a giudicare in tal senso, se su una materia così complessa e di interesse generale sia giustificabile il carattere “d’urgenza e di straordinaria necessità” dell’annunciato decreto legge.

Sull’uso abnorme della decretazione d’urgenza Lei si è già opportunamente espresso nel suo discorso di insediamento e già ebbe modo di esprimersi a proposito della Riforma Gelmini (L. 133/2008) quandoscrisse: “Ma il vero colpo di mano, sostanziale, sta nell’aver deciso una questione di questa portata con decreto legge: con poche righe viene travolto l’ordinamento, il modo di essere di un intero settore scolastico fondamentale. In questo modo si è riusciti a eludere confronto, discussione e un vero esame parlamentare”.

Come non essere d’accordo!

Siamo francamente convinti che la nostra proposta di legge, unitamente a quella prefigurata dal Governo, potrebbe avviare in Parlamento un fruttuoso e approfondito confronto, al fine di giungere ad una necessaria e peraltro attesa riforma del nostro sistema scolastico. Dopo i tanti insuccessi del passato, sarebbe più che auspicabile far sì che i rappresentanti del popolo che siedono in Parlamento progettassero il futuro della scuola con quanti, in essa, operano e vivono ogni giorno.

Il Governo, viceversa, pare intenzionato ad includere nel decreto annunciato non solo la regolarizzazione del personale precario imposta dalla recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 26 novembre 2014 – unico aspetto dove il carattere d’urgenza appare indubbiamente giustificato – ma anche “tutto ciò che si riterrà utile per una riforma della scuola”.

Ci appelliamo pertanto al Suo ruolo di Garante della Costituzione e alla Sua sensibilità istituzionale perché intervenga nei modi che riterrà più opportuni, al fine di evitare il rischio di una palese forzatura nell’uso della decretazione d’urgenza, inibendo in tal modo anche le istanze di partecipazione dei cittadini.

Auguri di buon lavoro, signor Presidente.

per il Coordinamento nazionale a sostegno della Legge “per una Buona scuola per la Repubblica”:
Antonia Baraldi Sani, Marina Boscaino, Giovanni Cocchi
15 febbraio 2015

 

La Fiom Cgil, nella giornata di ieri, ha sottoscritto il verbale di rinnovo e modifica del contratto di solidarietà al fine di assicurare la copertura ai lavoratori dipendenti dello stabilimento di Taranto che verranno sospesi nel corso del 2015 dall'attività lavorativa, con sacrificio del proprio reddito. La Fiom ritiene che la consultazione svoltasi richiede, in tempi ravvicinati, "un supplemento di discussione" al fine" di rimodulare gli assetti di marcia degli impianti a fattori sui quali non si è potuto svolgere l'approfondimento necessario, quali un esame di dettaglio del portafoglio ordini a tutt'oggi non sottoposto alla conoscenza delle organizzazioni sindacali. E' inoltre urgente disporre la conoscenza esatta della cronologia del lavori Aia di cui si disporrà solo a valle della conversione definitiva del decreto per Taranto e per l'Ilva".

Secondo la Fiom, infatti, la sospensione dei lavoratori, e la loro collocazione in contratto di solidarietà, "ricade in un contesto radicalmente mutato rispetto a quello dei due anni precedenti. Le previsioni del decreto all'esame del Parlamento - fa presente il sindacato dei metalmeccanici - scommettono sulla nascita della newco che allude alla nuova Ilva e vero giro di boa,  ma di cui al momento non vi è certezza nei tempi di costituzione e sugli assetti societari nonché sulla sua dotazione finanziaria".

Non solo, perchè alla Fiom fanno notare come sia  ancora da definire "la dotazione finanziaria a sostegno dello stabilimento in questa fase, fondamentale per la marcia pur ridotta degli impianti, oltre che a garantire l'ordinaria manutenzione e la messa sicurezza degli impianti medesimi. I predetti fattori avranno diretto riflesso sulle sospensioni dei lavoratori dall'attività lavorativa. Per queste ragioni, nel sottoscrivere il verbale, - conclude la Fiom - consideriamo non più rinviabile l'attivazione del confronto con i commissari straordinari preposti all'Ilva in amministrazione straordinaria nonché del tavolo interministeriale con il coinvolgimento del Mise, del ministero per l'Ambiente, del ministero per il Lavoro".

 

 

Anche Taranto fra le città penalizzate? Giriamo la domanda al RAPPRESENTANTE PRESSO LA FILIALE DELLA BANCA D’ITALIA DI TARANTO della Falbi/Confsal SIG. PIETRO LAZZARO.


NO ALL'ARRETRAMENTO DELLA PRESENZA DELLA BANCA

D'ITALIA SUL TERRITORIO.

I SINDACATI PRONTI ALLA MOBILITAZIONE.

 

Fisac/CGIL, Fiba/CISL, Uilca/UIL e FALBI/CONFSAL esprimono un giudizio fortemente

critico sulla incomprensibile volontà della Banca d'Italia di procedere al depotenziamento della rete

delle Filiali seguendo le linee già prospettate nel corso dei precedenti incontri.

II vertice della Banca d'Italia ha deciso di smantellare la rete territoriale, determinando un

irreparahile danno per il Paese, per l'Istituzione e per le lavoratrici e i lavoratori.

L'incontro di oggi ha fatto registrare un ulteriore allargamento delle distanze tra le parti,

confermando l'assoluta assenza di volontà del vertice della Banca d'Italia a confrontarsi con le

proposte formulate dal Sindacato.

Sul territorio la Banca doltalia è riferimento fondamentale per il funzionamento del sistema

economico e insieme un irrinunciabile presidio contro la criminalità e I'illegalità!

Fisac/CGIL, Fiba/CISL, Uilca/UIL e FALBVCONFSAL non intendono rassegnarsi al

ridimensionamento del ruolo pubblico della Banca d'Italia e non consentiranno che i soliti

tecnocrati determinino l'arretramento di una Istituzione da sempre autonoma e di garanzia per tutti i

cittadini

Occorre uno sforzo capace di coniugare la necessità di adeguamento al mutato contesto esterno con

il fondamentale ruolo dell'Istituto come erogatore di servizi al cittadino E cio può awenire

esclusivamente a condizione che sia preservata una presenz a radicata e difflrsa sul territorio.

Fisac/CGIL, Fibn/CISL, Uilca/UIL e FALBACONFSAL awìeranno nei prossimi giorni un

articoluto e prolungato percorso di mobilitarione delle lavoratrtci e dei lavoratori in tutta ltalia,

anche con iniziative intese a sensibilirzure I'opinione pubblica e le Istituzioni sul gruve e

irreparabile danno che dìscenderebbe du un awetramento della Banca d'Italia sul territorio.


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