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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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La città vecchia diventi un luogo di radici e non solo un fenomeno di passaggio.

Su questa premessa la formula di eventi e spettacoli en plein air dell’Isola che Vogliamo quest’anno cambia registro, sviluppando nelle cinque giornate di programmazione previste per l’edizione 2015,  una completa full immersion nella storia dell’isola fatta di “Mare, pietre e persone”.

Cinque giorni (2, 5, 7, 9 e 12 agosto) destinati ad aprire scrigni di arte, cultura, storia e testimonianza umana che rendono la città vecchia di Taranto un unicum irripetibile nel macro-cosmo del Mediterraneo.

Abbiamo lasciato lo spettacolo, il divertimento e la gioia di passare una serata sotto le stelle – spiega Fabrizio Iurlano, direttore artistico della rassegna – ma ci abbiamo aggiunto il sapore della scoperta, la meraviglia e il gusto di una esplorazione nei meandri della nostra identità perduta.

Cinque i temi destinati a caratterizzare le cinque giornate in calendario: il 2 agosto “Musici e Santi”, il 5 “Il Sacro”, il 7 agosto il “Fronte Mare”, domenica 9 agosto “La Cava” e mercoledì 12 agosto le “Radici Vibranti”.

Temi che mostrano tutta la potenza culturale di questo pezzo di Taranto, madre e padre di grandi scuole di pensiero (da Archita ad Aristosseno), di grandi storie umane tra vicoli e postierle, di grandi uomini e donne da Paisiello a Costa, da Fago ad Anna Fougez, passando per i Santi di questa terra, quelli nati qui come Sant’Egidio e quelli venerati tra fede e ritualità pagane di tarantolati danzanti “arret a Sant Paolo” – afferma Iurlano, che nella traccia artistica di quest’anno ha lavorato a quattro mani insieme ad un grande cultore della storia nostrana, l’attore e operatore culturale Giovanni Guarino.

Una mission che dopo “l’invasione civile” dell’isola degli anni passati quest’anno punta a sedimentare cultura, facendo riemergere dalla tradizione legata al mare, alle pietre e alle testimonianze umane di questa terra, un patrimonio di grande spendibilità dal punto di vista della fruizione turistica e culturale della città.

Una proposta altamente culturale a cui hanno già aderito istituzioni, artisti e movimenti di grande qualità e spessore e che tra gli altri registra, nella seconda giornata dedicata al Sacro, la presenza di Mariella Nava, nella doppia veste di ex allieva dell’istituto musicale Paisiello di Taranto e di interprete straordinaria del “Cantico delle Creature” di San Francesco.

Oggi la città vecchia dopo gli anni in cui era necessario sfondare il muro del pregiudizio e della paura nell’attraversarla ha bisogno di interventi più profondi e mirati perché quel patrimonio va innanzitutto conosciuto e compreso dai tarantini a cui gli eventi culturali devono poter consegnare una visione, una prospettiva differente utile per costruire un nuovo modello di sviluppo della città – sottolinea Santacroce, Presidente dell’ Associazione Terra.

L’iniziativa, proprio per tale ragione, gode del sostegno dell’Amministrazione Comunale di Taranto e del placet del Sindaco di Taranto e dell’Assessore alle Attività Produttive Gionatan Scasciamacchia, artefice del nuovo ruolo di protagonista rivestito dal Comune di Taranto, coo-organizzatore dell’edizione 2015.

“L’ edizione 2015 dell’ Isola che Vogliamo rappresenta uno dei momenti più intensi dell’ attività e dell’ impegno profuso in campo culturale da parte di questa Amministrazione nei confronti della Città Vecchia. La strada per il risanamento del centro storico è ancora irta e lunga, ma la strada intrapresa nella riscoperta e valorizzazione delle radici del centro storico messa in campo da questa amministrazione e dall’ associazione Terra,rappresenta uno straordinario e positivo segnale in questo senso” afferma l’ assessore Gionatan Scasciamacchia.

Come per l’edizioni precedenti L’Isola che vogliamo 2015 proporrà anche la riscoperta della tradizione gastronomica legata alla cucina tarantina promuovendo grazie al sostegno dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentare della Regione Puglia, dei luoghi del Gusto dove poter cenare con tipiche pietanze della tradizione o gustare le specialità di crudo e cucina marinara.

L’Isola che vogliamo gode, inoltre, del patrocinio morale della Curia Arcivescovile di Taranto e del sostegno e incoraggiamento dell’Arcivescovo S.E. Mons. Filippo Santoro.

 

Fare della città vecchia il vero perno di una città proiettata nel futuro

Immagine associata al documento: "La vera notizia non sono tanto i 600 milioni di euro (613 per l'esattezza, ndc) stanziati per Taranto, quelli erano già impegnati dal 2012 ad oggi. La notizia è che, finalmente, il Tavolo per Taranto si è insediato scegliendo, come è ovvio che fosse, la città dei due mari per la sua prima riunione".
Gianni Liviano, assessore regionale all'Industria turistica e culturale, torna sull'importante riunione tenutasi lunedì scorso nella sede della Prefettura di Taranto, e lo fa per spingere gli attori in campo "ad accelerare i tempi perchè, - aggiunge l'assessore Liviano - siamo di fronte all'ennesimo treno che passa e non possiamo permetterci il lusso di lasciarcelo scappare. La città, il territorio ionico, non se lo possono permettere. Per questo è opportuno che si proceda ad una programmazione serrata, che il cronoprogramma dettato lunedì dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, De Vincenti, venga rispettato.
"Ma per fare ciò, è opportuno-, rileva l'assessore regionale all'Industria turistica e culturale- che la progettazione proceda spedita. La tempistica tracciata dal sottosegretario De Vincenti prevede, dopo la costituzione del Nucleo tecnico operativo centrale di supporto alle amministrazioni locali, una nuova riunione a settembre in modo tale da arrivare entro la fine del mese alla bozza del Contratto istituzionale di sviluppo; entro il mese di ottobre va preparato lo schema al Cipe nel quale immettere materialmente le risorse economiche previste per Taranto in modo da arrivare entro il mese di novembre alla sottoscrizione del contratto istituzionale.
"Se questa tempistica sarà rispettata - sottolinea l'assessore regionale Liviano - potremo essere operativi entro la fine di quest'anno e mettere mano, davvero, ad una operazione complessiva di rilancio della città di Taranto e di tutte le realtà economiche e produttive che le gravitano intorno".
Del resto si sta parlando di una cifra considerevole, 600 milioni di euro, così suddivisa: 408 milioni per il porto di Taranto (189 rinvenienti dall’attuazione del protocollo del 2012 per l’infrastrutturazione dello scalo ionico; 219 per la piastra logistica), 115 per le opere di bonifica, 60 per la rigenerazione urbana (recupero della città vecchia a fini culturali e turistici), 30 per la reindustrializzazione.
Nei 600 milioni di euro è compreso anche il progetto per la valorizzazione dell’Arsenale militare quale museo di archeologia industriale. Per non parlare delle risorse aggiuntive messe a disposizione dalla Regione Puglia per il Centro Ambiente e Salute (17 milioni di euro) e per i piani di rigenerazione urbana per i quartieri Paolo VI, Tamburi e città vecchia oltre agli investimenti per l’aeroporto di Grottaglie da integrare con il porto industriale.(...)
“Insomma, si tratta di una buona partenza- commenta l’assessore Liviano-nella quale si concentrano speranze di rinascita che devono necessariamente coniugarsi con l’impegno del governo ad una tempistica accelerata anche se ci sono da superare difficoltà oggettive come i ricorsi pendenti per i lavori all’interno del porto che, gioco forza, potrebbero rallentare il percorso. “Importante – prosegue Gianni Liviano - è il ruolo di turismo e cultura, al contempo proposte educative e di inclusione sociale ma anche attrattori di ulteriori finanziamenti e interpreti di un rilancio territoriale che vada oltre quella politica industriale che ha ingabbiato la realtà ionica”.
Per questo Liviano crede sia necessario pensare ad un piano strategico che, conclude, “sfruttando quanto previsto dall’ultimo decreto del Governo, faccia della città vecchia il vero perno di una Taranto proiettata nel futuro. Le esperienze positive di città come Bilbao e Torino (entrambe realtà monoindustriali), che hanno saputo traguardare le rispettive comunità verso uno sviluppo turistico-culturale, lasciano ben sperare. Ma non dobbiamo perdere ulteriore tempo”.
Il video di lavoratori all'opera a primissima mattina in Mar Grande.

 

Si è tenuto a Taranto, nella splendida cornice del Molo Sant'Eligio, il concerto dell'artista tarantino famoso in tutto il mondo Beppe D'Onghia con il suo Emo Vo, un progetto musicale innovativo che, su una musica contemporanea, estremamente coinvolgente sul piano emozionale, ha lasciato intravedere i semi delle antiche Laude medievali.
Per questo concerto sono giunti tutti i patronicini del caso, da quello del Sindaco di Taranto e a quello del Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, riqualificazione e ambientalizzazione di Taranto, in ragione della sua valenza strategica, quale esperimento di una azione integrata sul territorio intorno all’arte.
Il fatto è che però - recita una nota di Made in Taranto - l'evento è stato finanziato interamente dalle aziende del territorio con un contributo economico eccezionale ed uno sforzo oltre l'incredibile. E' stato questo il vero esperimento riuscito. Quello di tante aziende che, nonostante il senso dell'abbandono istituzionale e una crisi senza precedenti in una terra sfortunata, si sono unite insieme a Made in Taranto nel tentativo di imprimere una svolta, partendo dall'arte e dal bello. Tutto questo per dire che cambiare è possibile e che insieme si può fare.
L'evento è stato reso possibile grazie alla volontà di ferro di chi non si arrende nonostante il senso di solitudine in un territorio dove i problemi sono tanti e le opportunità sempre in mano alle stesse persone.
Non si è parlato delle aziende, vero unico motore di una terra sconsolata. Non si è parlato di quanto sia stato difficile dar seguto con i fatti alla volontà del cambiamento perchè i bei progetti si fanno con i soldi. E i soldi sono arrivati da fonte privata. Senza alcun contributo esterno, senza alcuna agevolazione tranne qualche transenna. Eppure le aziende, le poche rimaste, continuano a garantire posti di lavori, tasse e servizi.
Le aziende che hanno reso possibile l'evento sono: WINDOR PORTE E FINESTRE, DIGIDA SRL ELABORA, ANGELO NARDELLI, BANCA DEL CREDITO COOPERATIVO BCC SAN MARZANO, PERRONE, FINECO, COVERTECH, MADE IN TARANTO, COVER TECH, STUDIO 100, APPIA VIAGGI, DEL FIUME, PERRONE, FINECO, ACI! Per l'occasione era presente anche la scuola grafica e fumetto GRAFITE che ha fornito tutto il concept grafico del materiale illustrativo.

 

Il Gup di Taranto ha rinviato  la decisione  sulle 47  richieste di rinvio a giudizio  e le cinque richieste di abbreviato al prossimo giovedì 23 luglio. Un verdetto atteso dall'intera Città' e non solo per i i personaggi coinvolti nella vicenda tra cui figurano l ex presidente della Regione Nichi Vendola, il Sindaco di taranto ippazio Stefano, l'ex Presidente della Provincia Gianni Florido e componenti della famiglia Riva. Nel corso dell'odierna udienza durata circa 8 ore hanno parlato i difensori.

Lunedì, 20 Luglio 2015 06:23

TALSANO/ Si inaugura un nuovo Teatro all'aperto.

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In via Beato Angelico, il “Giuseppe Manco Open Theatre”, realizzazione della Accademia Musicale “Francisco Tàrrega”, unica del territorio convenzionata con l’Istituto Musicale “Paisiello”.

Andrea Manco, responsabile della “Francisco Tàrrega”, annunciando l’evento ha detto che «su un terreno attiguo alla sede della nostra Accademia Musicale, abbiamo realizzato autonomamente, senza alcun finanziamento pubblico, questo teatro all’aperto che, dotato di servizi igienici e un punto ristoro, può ospitare centinaia di spettatori; il palcoscenico ha forma ellittica e, sullo sfondo, è circoscritto da una struttura in pietra locale con cinque arcate, un “omaggio” alla tradizione magnogreca del nostro territorio. Oltre che per le attività della Accademia Musicale “Francisco Tàrrega”, questa struttura è a disposizione degli operatori culturali ed artistici del territorio».

Andrea Manco ha concluso spiegando che «io e i miei collaboratori abbiamo voluto dedicare questo teatro all’aperto a mio padre, Giuseppe Manco, che mi ha spronato a intraprendere la carriera artistica supportandomi nella realizzazione della Accademia Musicale “Francisco Tàrrega” in passato, e oggi di questo teatro, un sogno diventato realtà».


Domenica, 19 Luglio 2015 15:04

AMBIENTE SVENDUTO- Caso Ilva, domani il giorno del giudizio

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L'attesa è finita. Se non ci saranno imprevisti ed il programma di massima sarà rispettato, domani la vicenda giudiziaria “Ambiente svenduto”, quella che tre anni fa mise pesantemente sotto accusa la gestione produttiva dell'Ilva, farà registrare i suoi primi verdetti. All'interno dell'aula allestita nella palestra della Caserma dei Vigili del Fuoco fra 24 ore il clima sarà rovente e non solo per le previsioni meteo che promettono temperature vicine ai 40 gradi. Per tutti coloro che sono finiti nel mirino della magistratura per una miriade di reati il giorno del giudizio è arrivato e le premesse (stando alle richieste dell'accusa) non sembrano delle più incoraggianti. Ad apporre il primo sigillo su una storia processuale che si è sviluppata anche al di fuori del suo contesto naturale (vedi i decreti del Governo) sarà il gup dott.ssa Vilma Gilli. Spetterà a questo magistrato decidere chi dovrà andare a difendersi dinanzi ad un altro organo giudicante e chi sarà responsabile delle imputazioni mosse dalla Procura. Per ricapitolare, a rischiare il processo sono in tutto 47 soggetti (44 persone fisiche e tre società), mentre in cinque (gli unici che hanno optato per riti alternativi) saranno destinatari della sentenza che definirà le loro posizioni senza attendere gli esiti di un dibattimento.

Estremamente variegate sono le accuse ipotizzate dal pool di p.m. che si è occupato dell'inchiesta (il procuratore dott. Sebastio, il suo aggiunto dott. Argentino ed i sostituti dott.ssa Cannarile, dott. Buccoliero, dott. Epifani e dott. Graziano). Si va dall'associazione a delinquere, che è stata riservata ad una decina di inquisiti, al disastro ambientale; dalla corruzione all'omissione dolosa di cautele contro gli infortuni; dall'avvelenamento di sostanze alimentari al favoreggiamento. I reati sono stati messi nero su bianco dagli inquirenti al termine di indagini durate circa tre anni e mezzo. Indagini caratterizzate da colpi di scena come il sequestro di una parte degli impianti del colosso siderurgico o come le clamorose misure cautelari che videro destinatari fra gli altri Emilio Riva (deceduto oltre un anno fa), suo figlio Fabio (che dopo una lunga permanenza in Inghilterra è stato estradato in Italia ed arrestato lo scorso 5 giugno), suo figlio Nicola e l'ex addetto alle pubbliche relazioni dell'Ilva, Girolamo Archinà. Ma non basta. A rendere ancor più eclatante l'inchiesta ci hanno pensato i coinvolgimenti di uomini politici come l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano e l'ex presidente della provincia ionica Gianni Florido o come manager della stessa Ilva, professionisti e funzionari dell'Arpa.

Nel corso della lunga udienza preliminare l'accusa non ha mancato di evidenziare gli elementi che proverebbero le responsabilità degli imputati; dal canto suo, il collegio difensivo le ha tentate tutte per scardinare l'assunto accusatorio cercando anche (senza riuscirvi) di far spostare il procedimento in un'altra sede sollevando questioni di incompatibilità ambientale. Ma tutto questo adesso appartiene al passato. Da domani ciò che conterà sarà solo il verdetto del gup.

Riportiamo di seguito i nomi di coloro che rischiano il processo:

RIVA Nicola (associazione a delinquere, disastro ambientale, omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, avvelenamento di sostanze alimentari, danneggiamento, deturpamento di cose altrui, getto pericoloso di cose); RIVA Fabio Arturo (associazione a delinquere, disastro ambientale, omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, avvelenamento di sostanze alimentari, danneggiamento, deturpamento di cose altrui, getto pericoloso di cose, corruzione, falso); CAPOGROSSO Luigi (associazione a delinquere, disastro ambientale, omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, avvelenamento di sostanze alimentari, danneggiamento, deturpamento di cose altrui, getto pericoloso di cose, falso, concorso in concussione); ANDELMI Marco; CAVALLO Angelo; DIMAGGIO Ivan; DE FELICE Salvatore; D’ALO’ Salvatore; ARCHINA’ Girolamo (associazione a delinquere, corruzione, disastro ambientale, concorso in concussione, avvelenamento di sostanze alimentari, falso); PERLI Francesco (associazione a delinquere, concorso in concussione); FERRANTE Bruno; BUFFO Adolfo; COLUCCI Antonio; GIOVINAZZI Cosimo; DINOI Giuseppe; RAFFAELLI Giovanni; PALMISANO Sergio; DI MASTROMATTEO Vincenzo; LEGNANI Lanfranco; CERIANI Alfredo; REBAIOLI Giovanni; PASTORINO Agostino; BESSONE Enrico; CASARTELLI Giuseppe; CORTI Cesare; FLORIDO, Giovanni (concorso in concussione consumata e tentata); CONSERVA Michele (concorso in concussione consumata e tentata); SPECCHIA Vincenzo (concorso in tentata concussione); LIBERTI Lorenzo (corruzione, concorso in disastro ambientale e avvelenamento di sostanze alimentari, falso); VESTE Angelo (favoreggiamento personale); DE MICHELE Cataldo; VENDOLA Nicola (concorso in concussione); STEFANO Ippazio (abuso in atti d'ufficio); PENTASSUGLIA Donato (favoreggiamento personale); ANTONICELLI Antonello (favoreggiamento personale); MANNA Francesco; FRATOIANNI Nicola (favoreggiamento personale); PELLEGRINO Davide Filippo (favoreggiamento personale); BLONDA Massimo (favoreggiamento personale); ASSENNATO Giorgio (favoreggiamento personale); PELAGGI Luigi; TICALI Dario; ROMEO Caterina Vittoria; PALMISANO Pierfrancesco; ILVA S.p.A.; RIVA FIRE S.p.a. - corrente in Milano al Viale Certosa n. 249; RIVA FORNI ELETTRICI S.p.a.

Di seguito i nomi degli imputati che hanno scelto il rito abbreviato :

NICASTRO Lorenzo (favoreggiamento personale); BARDARO Giovanni; PERR1NI Donato; GERARDO Marco (favoreggiamento personale); PRIMERANO Roberto ( concorso in disastro ambientale e avvelenamento di sostanze alimentari, falso).

 

“Giù le mani dal nostro mare!”

 

Gli attivisti del M5S di Taranto e della provincia jonica sono lieti di invitare la cittadinanza a partecipare agli eventi che si terranno nella prossime domeniche presso le spiagge della nostra città e litoranea.

19 Luglio a Taranto - Lido Azzurro, 26 Luglio a Marina di Lizzano - Cisanello, 2 Agosto Taranto - Viale del Tramonto, 9 Agosto Taranto - Tramontone, sono le domeniche e le spiagge che sono state scelte per informare sui rischi che corre il mare della nostra città e renderne consapevoli i cittadini per evitare questo terribile futuro.

Sono sempre di più i permessi di prospezione accordati dal Ministero dell’Ambiente a multinazionali del petrolio che riguardano la Puglia e tutto il Golfo di Taranto.

Permessi che consentono l’uso di tecniche sismiche invasive e distruttive che faranno da preludio alle piattaforme petrolifere che occuperanno il nostro mare, con la funesta possibilità di devastarlo.

Si sceglie di mettere a repentaglio la vita del mare, l’economia del mare, il lavoro del mare, la bellezza del mare, per un’opera di speculazione fine a se stessa, anacronistica ed improduttiva, ma deleteria per l’intero territorio.

Noi non ci stiamo e ci opporremo con forza affinché questo non avvenga.

Con i portavoce del M5S saremo, dunque, ogni domenica in spiaggia per fare conoscere ai cittadini il destino a cui vogliono costringerci : le loro intenzioni ma anche le nostre iniziative, le nostre proposte e la nostra volontà di fare sempre il bene comune.

Ogni tappa del Tour 2015 – Taranto e Litoranea, sarà accompagnata dalla presentazione e dalla raccolta firme della petizione per la “Tutela e la valorizzazione dei Tre Mari di Taranto”.
Per questi motivi, con questi intenti e per rendere massima l’informazione e la diffusione dei rischi e delle problematiche connesse, chiediamo la concreta partecipazione e collaborazione alla stampa, a tutti i giornalisti e ai blogger sicuramente sensibili alla tutela del Nostro Mare.

E allora uniamoci tutti e diamoci la mano per affrontare insieme questa minaccia urlando insieme:

“GIÙ LE MANI DAL NOSTRO MARE!”


 

IN APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA ANTIMAFIA.

 

I finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi – all’esito della costante azione investigativa volta ad aggredire i patrimoni illecitamente accumulati mediante attività di p.g. ed approfonditi accertamenti economico patrimoniali – hanno eseguito due distinti provvedimenti ablatori nei confronti della famiglia Cannone.

Le operazioni hanno riguardato Cannone Oscar, con precedenti penali, tra l’altro, per riciclaggio dei relativi proventi rintracciati presso Istituti di Credito presenti in alcuni “paradisi fiscali” (tra cui Bahamas, Principato di Monaco e Repubblica di San Marino) ed il padre, il pluripregiudicato Cannone Ciro, con precedenti penali, tra l’altro, per associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tt.ll.ee., ed i suoi stretti familiari.

Il primo provvedimento riguarda l’esecuzione del decreto di confisca di beni, ex art. 24 del D.Lgs. n. 159/11, emesso dal Tribunale di Brindisi nei confronti di Cannone Oscar, a conclusione di un iter giudiziario durato circa un anno e mezzo, scaturito da complesse indagini di natura economico-patrimoniale, coordinate dalla locale Procura della Repubblica ed eseguite, tra il dicembre 2013 ed il giugno 2015, dal Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi.

L’attività investigativa, convenzionalmente denominata “Plast”, si basava su plurime evidenze investigative nei confronti del pregiudicato Cannone Oscar, risultato intestatario di beni di valore nettamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati ed all’attività economica svolta dal medesimo e dal suo nucleo familiare.

Ciò permetteva di pervenire al provvedimento di confisca dei beni riconducibili al pregiudicato in parola consistenti in un’azienda operante nel settore del commercio di materiale plastico ed al relativo compendio di beni, veicoli e rapporti bancari, per un valore complessivo di oltre € 1.800.000,00.  

Il secondo provvedimento riguarda l’esecuzione della sentenza di confisca di beni, ex art. 12 sexies della Legge n. 356/92 emessa dal Tribunale di Brindisi e divenuta irrevocabile nel dicembre 2014 a seguito del pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione, nei confronti dell’organizzazione criminale facente capo al contrabbandiere Cannone Ciro.

La confisca interviene a conclusione di un iter giudiziario durato circa quindici anni, scaturito dalle operazioni “Cash-Flow” e “Cash-Flow II” coordinate dalla locale Procura della Repubblica ed eseguite, tra il 1999 ed il 2002, dal Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi che si concludevano con provvedimenti di custodia cautelare in carcere e con numerosissimi decreti di sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 12 sexies della Legge n. 356/92, riguardanti due aziende, immobili, veicoli, denaro contante in lire ed in dollari USA e rapporti bancari.

Il patrimonio dello Stato, con l’esecuzione del provvedimento, ha acquisito definitivamente beni, già nella disponibilità del suddetto pregiudicato, per un valore complessivo di circa € 4.000.000,00.

Queste operazioni testimoniano ancora una volta il costante impegno delle Fiamme Gialle nell’aggressione ai patrimoni illeciti, nonché la valenza degli accertamenti economico-patrimoniali che, eseguiti sia sul territorio nazionale che all’estero, rappresentano uno degli strumenti più incisivi nella lotta alla criminalità comune ed organizzata.


 

Carabinieri irrompono nell’ILVA e controllano gli operai al lavoro in Afo2 per non aver ottemperato allo spegnimento, cosi come disposto dalla Magistratura. Dal sindacato dicono che non dipende dai lavoratori e che la loro sicurezza è sempre più a rischio. Nei diversi contenziosi - ribadisce la FIM - vogliamo garanzie altrimenti la fermiamo noi la fabbrica. Queste le dichiarazioni arrivate nel pomeriggio di ieri 17 luglio dopo il blitz dei Carabinieri. In serata i Sindacati FIM-FIOM-UILM e le Segreterie confederali, hanno ricevuto convocazione presso la Prefettura di Taranto, esprimendo la forte preoccupazione dei lavoratori.Al tavolo, il Prefetto, Il Comitato provinciale Ordine e Sicurezza ai quali i rappresentanti sindacali hanno formulato rassicurazioni circa l’estraneità dei lavoratori ai fatti contestati e che simili azioni non avranno a ripetersi.Ampie rassicurazioni sono state fornite in merito all’accesso su AFO 2 di tutti i lavoratori interessati alle pertinenti lavorazioni.FIM, FIOM e UILM nell’apprezzare la disponibilità manifestata dalle competenti Autorità, auspicano che tutti i soggetti in campo a partire da ILVA mostrino maggiore chiarezza, responsabilità e manifesta collaborazione per il superamento delle forti criticità tutt’ora presenti.

I Carabinieri nel corso dell'incontro in Prefettura hanno precisato che sono stati effettuati solo accertamenti di carattere assolutamente preliminare in vista di eventuali successive attività di indagine.

Francesca Intermite alla guida del Club. Subentra ad Alessia Moschetti. 

 

Cerimonia del  passaggio di consegne per il Lions Club Taranto Aragonese,  che inizia l’anno sociale 2015/16  con l’avvicendamento tra il direttivo uscente, presieduto da Alessia Moschetti,  e quello entrante, che sarà guidato da Francesca Intermite.  

La cerimonia del passaggio della  campana, simbolo per i Lions di continuità con l’attività degli anni precedenti, è avvenuta a Casa Resta – lo scorso 10 luglio- in una serata all’ insegna della tradizionale cordialità lionistica. Presenti  i past governatori distrettuali (Mario Rinaldi, Licia Bitritto Polignano e Francesco Barracchia); il delegato di zona, Giovanni De Cataldis, i presidenti dei Lions Club cittadini, e numerosi altri ospiti tra i quali l’ammiraglio del Dipartimento marittimo dell’Alto Jonio, Ermenegildo Ugazzi,la direttrice dell’U.S.R. Puglia Anna Cammalleri.   

<<Il nuovo anno sociale – ha affermato la neo presidente Francesca Intermite,  sarà la prosecuzione della storia del Lions Taranto Aragonese e la mia attenzione sarà rivolta a seguire e sviluppare le linee già tracciate da coloro che, nel tempo, mi hanno preceduto, concentrando gli sforzi nell’ambito dell’attivismo civile e della solidarietà. L’anno che è appena trascorso, ha segnato per il nostro Club delle tappe straordinarie, che lo hanno posto alla ribalta nell’ambito del Distretto. Ad Alessia Moschetti un grazie particolare per il suo grande impegno che, non solo ha permesso di realizzare i services programmati, ma ha sempre dato grande visibilità al nostro Club.>>

Francesca intermite ha poi illustrato il nuovo percorso spiegando che sarà finalizzato a valorizzare la   “partecipazione e la condivisione”:  <<Essere Lion ha veramente un senso, se tutte le esperienze ed i momenti dell’attività sociale sono vissuti in condivisione … E’  necessario continuare a rafforzare ed a stimolare tra di noi il senso di appartenenza al Club ed al territorio e alla città … Noi Lions, possiamo e dobbiamo fare, opinione nella nostra Città. Il programma che stiamo predisponendo, e che pensiamo di sviluppare nel nostro anno sociale, pone obiettivi ambiziosi. Abbiamo in mente iniziative di vario genere, quali giornate dedicate al  banco alimentare e alla raccolta di fondi, il cui ricavato sarà destinato ad azioni di solidarietà  ed alla realizzazione di importanti services in ambito sociale. >>

La presidente Intermite ha poi voluto rivolgere un pensiero di augurio e di buon lavoro ai soci del  Taranto Aragonese che nel   nuovo anno sociale saranno impegnati in ambito distrettuale:   Cristina De Stefano, ricoprirà la carica di delegato di zona,   AntonVito  Altamura, presidente di circoscrizione e  Grazia Vietri ed Anna Maria Buccolieri, riceveranno importanti incarichi da officer distrettuali;  Leo referent, Angela Matera.


 

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