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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

 

Pronta replica del Presidente della Camera di Commercio di Taranto Luigi Sportelli alle precisazioni avanzate nei giorni scorsi dal Pesidente dei Giovani di Confcommercio Taranto Salvatore Cafiero, che aveva inviato una nota alla stampa che si riporta di seguito integralmente.

 

 

Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce… I Giovani  Imprenditori di Confcommercio hanno piantato in queste settimane il  nuovo alberello di ‘Apriaunidea’; il progetto  si è guadagnato il plauso del Presidente della Camera di commercio di Taranto.

I Giovani Imprenditori di Confcommercio, quelli “delle idee nuove e convincenti, e delle iniziative fuori degli schemi” , ringraziano  il cav. Sportelli per la bonomia  delle lodi  pubbliche,  ma ricordano che è da tempo che il Gruppo degli under 42 di Confcommercio lavora per innestare  idee nel tessuto imprenditoriale locale,  nel tentativo di offrire nuove occasioni di stimolo all’economia locale.

<<Per mesi ci siamo spesi, inascoltati, nella promozione di proposte  per la riqualificazione delle vie commerciali del Borgo e  per l’avvio di nuove imprese  in Città Vecchia – sottolinea  il presidente, Salvatore Cafiero-  ma purtroppo, come  spesso accade a Taranto, abbiamo portato a casa tante promesse  e strette di mano,  ma nulla di concreto. I mancati risultati non ci hanno comunque demoralizzati , ma al contrario resi più forti e caparbi. Siamo  per vocazione , non solo anagrafica, ma  familiare,  le nuove leve di una grande Organizzazione,  capace di intercettare  i vecchi e i nuovi bisogni  ed avanzare nuove proposte anche quando viene tenuta lontana dalle leve del potere.  Sarebbe stato utile  che la Camera di commercio, la casa delle associazioni delle imprese,  avesse chiamato le  rappresentanze  giovanili delle associazioni di categoria, e non solo di Confcommercio ma anche delle altre Organizzazioni con le quali noi abbiamo  avviato un dialogo, per dar vita  – come hanno fatto altre Camere di commercio-  alla Consulta dei  Giovani.     

E’ vero noi ci riconosciamo in quella  “… classe dei nuovi imprenditori – che il presidente Sportelli cita-  animati dall’amore per il proprio territorio e capaci di immaginare e realizzare azioni incisive. Fuori dalle logiche obsolete della polemica sterile…”, ma, è bene chiarirlo, siamo i Giovani di Confcommercio,  figli della stessa famiglia. Le nostre idee, le nostre iniziative vengono elaborate,  metabolizzate, e condivise  in casa nostra, un luogo dove abbiamo imparato che  il confronto e la discussione sono  alimento  per crescere e per essere classe dirigente presente e futura.  Il nostro metodo, purtroppo,  non ha trovato riscontro nell’Ente camerale dove avremmo voluto potuto avere ed esercitare ben altro ruolo;   siamo stati messi all’angolo, nonostante Confcommercio , rappresenti la più grande e storica organizzazione del commercio, dei servizi e del turismo del territorio. Rivendichiamo il nostro ruolo, ed il nostro titolo a rappresentare le imprese del settore di tutto il territorio provinciale,  e non ci piace essere assimilati a chi non ha una storia e un vissuto nel proprio albero familiare. 

Infine – conclude il Presidente dei Giovani Imprenditori- ci  spieghi   cosa il presidente dell’Ente camerale intenda dire quando auspica “una nuova classe dirigente che non sia imbrigliata nei personalismi e che non veda nel potere un fine”. Che sia l’annuncio di un cambio di rotta?>>

Nella replica Sportelli dice:“PENSATE FUORI DA SCHEMI E PREGIUDIZI, COSÌ SI RINNOVA DAVVERO LA CLASSE DIRIGENTE”. Il presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli,  ha così risposto  alla nota stampa del presidente dei Giovani imprenditori di Confcommercio con un comunicato che riportiamo anche questo inegralmente. Naturalmente lasciamo ai lettori ogni commento a questa vicenda e siamo disponibili ad accogliere e pubblicare eventuali risposte.

 “Sono alquanto sorpreso della sua risposta piccata, peraltro pervenuta non direttamente ma a mezzo stampa - scrive in apertura Sportelli. La mia pubblica lode delle iniziative sia dei giovani imprenditori della sua associazione, sia di altre meritevoli associazioni di giovani commercianti e professionisti aveva un intendimento trasparente ed assolutamente lontano da quella che lei definisce, in modo sprezzante, “bonomia”. Prendo atto che non lo ha apprezzato, nonostante ciòabbia dato alle iniziative citateun rilievo notevole, anche a livello nazionale.

Mi spiace, tuttavia, doverla contraddire su alcuni punti. Siete “inascoltati”, come lei afferma nella sua nota, perché non vi siete fatti mai sentire dalla Camera di commercio. La sua organizzazione ha numerosi rappresentanti nell’ambito del Consiglio camerale. Da loro non ricordo, e non è agli atti, alcuna delle proposte cui lei fa cenno, ad esempio quella di costituire una Consulta di giovani imprenditori. Proposta che, se fosse pervenuta, sarebbe stata certamente oggetto di positiva discussione e di consequenziale deliberazione.

Per inciso, le rammento che la Camera di commercio non è la casa delle associazioni di categoria, come lei dice, bensì delle imprese. Le associazioni datoriali partecipano democraticamente al processo decisorio ad esclusivo beneficio dei settori economici che rappresentano senza vincolo di mandato. Questo è un punto sostanziale, etico e normativo insieme, che mi auguro lei desideri approfondire. È giovane e spero che pensi ed agisca fuori dai pregiudizi. In questo modo si rinnovano davvero le classi dirigenti: l’avvicendamento è naturale ma, affinché porti miglioramenti e vantaggi alla nostra economia ed alla società, bisogna che non riproponga gli obsoleti schemi precostituiti sin qui applicati.

L’ascolto democratico si costruisce sulla capacità di mettersi in gioco.Con le Istituzioni si dialoga o facendo parte degli Organi che le governano (la sua attuale associazione di riferimento ha, ripeto, diversi consiglieri camerali), oppure proponendo, concretamente e costruttivamente, al di là dell’appartenenza all’una o all’altra organizzazione, idee valide. Cosa che lei non ha mai fatto. Nessuna promessa non mantenuta o stretta di mano, quindi, da parte mia e dell’Ente che presiedo, semplicemente perché non la conosco e non l’homai incontrata.

Invito, dunque, nuovamente lei e il suo direttivo a proporre all’Ente camerale tutto quanto riteniate foriero di sviluppo e, comunque, di cambiamento nell’interesse generale dell’economia tarantina. E auspico lo facciate su un terreno non mediatico, ma di dialogo e di relazione diretta. Ripeto che la porta è aperta, soprattutto ai giovani, se hanno una reale volontà di migliorare le condizioni di contesto e se sentono così forte la responsabilità nei confronti del proprio territorio.”

 

 


I Don Pizzicati "e la loro musica ridestano i vicoli del Borgo antico  in chiusura della rassegna " La città Vecchia dentro Sant'Anna"; La band: "La nostra musica  veicolo di spensieratezza".

 

Folclore, musica popolare e tradizione. Si può descrivere in questi termini l'evento svoltosi alle 20.30  di martedì sera, vigilia dell'Epifania tra i vicoli della Città Vecchia di Taranto a due passi dal Duomo di San Cataldo all'interno di  " A' Puteje arte e (è) cultura" l'esibizione live dei Don Pizzicati. Il gruppo di artisti grottagliesi  ha allietato i presenti  facendo echeggiare nell'aria al ritmo di tamburelli e chitarre le note della musica jonico-salentina per eccellenza. L'evento, ha rappresentato l'atto conclusivo della rassegna "La Città Vecchia dentro Sant'Anna", giunta quest'anno alla sua terza edizione.L'esibizione, è stata fortemente voluta e promossa dalle due associazioni "Archeoclub" e "Tarantinidion" impegnate,ormai da qualche anno, nella promulgazione e conservazione dei  valori e delle tradizioni nel Borgo Antico ed ha riscontrato un discreto successo di pubblico.

Nei momenti  che hanno preceduto  la  serata abbiamo avvicinato  Luciano Micera  fondatore del gruppo (mandolino e voce) il quale  ci ha parlato delle origini  e delle  peculiarità del suo gruppo: " La nostra formazione, attuale è nata tre anni fa quasi per gioco  grazie all'idea  mia e di alcuni amici e cultori di musica Jonico-Salentina con il desiderio di far conoscere e tramandare la pizzica; recentemente si è aggiunto a noi il maestro chitarrista Angelo Santoro.   Lo scorso hanno abbiamo partecipato al  progetto Domus Tarantae con l'incisione di due  brani prettamente  in lingua  grottagliese intitolati "Balla Miché" e "Quannu Camini Tie". L'intento  del gruppo  è quello di tramandare ai più giovani e agli appassionati la musica della nostra terra. La pizzica per tanti anni è stata la musica dei contadini, gente umile in grado con i suoi suoni di stimolare l'endorfine del buonumore e dell'allegria.Abbiamo accolto l'invito degli organizzatori molto volentieri.  L'obiettivo è  soprattutto quello di risollevare le sorti della Città Vecchia di Taranto : " Lo scorso anno  ci siamo esibiti nella chiesetta di Sant'Anna in vico Civitanova; purtroppo quest'anno non ci è stato possibile usufruire della stessa location  ma spero che i cittadini  non perdano la curiosità e la voglia di visitare la città Vecchia e di tramandare le nostre tradizioni, allontanando i preconcetti e le dicerie che spesso si celano sull'immaginario comune del Borgo antico  come un luogo dal quale stare alla larga.

Abbiamo arricchito questo contenitore culturale allestendo  una mostra fotografica corredata da una un'esposizione di presepi del compianto artista Giuseppe Axo, pescatore tarantino vissuto nel secolo scorso specializzato nella realizzazione di presepi utilizzando delle conchiglie".

Soddisfazione, nel corso della serata è stata espressa dai  rappresentanti dell'associazione Tarantinidion  e  Archeoclub  i quali - nel ringraziare  la cittadinanza per la partecipazione hanno  ricordato quelli che furono i propri albori e quelli che sono gli obiettivi futuri : "Tarantinidion  è nata nel duemilacinque, mentre nel duemilaundici è stata la volta di Archeoclub. Entrambe sono sorte dall'idea e grazie all'impegno di architetti tarantini, subendo nel tempo diverse variazioni ma conservandone intatte le finalità, quelle della promozione del territorio  rinsaldando il connubio tra Storia, Tradizione ed Archeologia. 

 

A. L.

 

 

FORMARE PUGLIA, organizza per le sedi di Taranto e di Fasano, azioni formative cosi come previste dalle norme di legge in tema di Sicurezza sul lavoro e quelle previste dal TESTO UNICO DLGS 81/08:

Primo Soccorso (D.Lgs 81/08; D.M. 388/03)

AZIENDE GRUPPO A: 16 ore -marzo 2016 - aggiornamento (triennale):6 ore -aprile 2016

AZIENDE GRUPPO B/C: 12 ore -aprile 2016 - aggiornamento (triennale): 4 ore -maggio 2016

Gruppo AI) Aziende o unità produttive con attività industriali, centrali termoelettriche, impianti e laboratori nucleari, aziende estrattive ed altre attività, lavori in sotterraneo, aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni; II) Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro; III) Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori a tempo indeterminato del comparto dell'agricoltura. Gruppo B: Aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A. Gruppo C: Aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A.

Antincendio marzo 2016 (DM 10/03/98 e art. 37 del D.Lgs. 81/08)

CORSI ANTINCENDIO RISCHIO BASSO (4 ore) marzo 2016 - RISCHIO MEDIO (8 ore) aprile 2016 - RISCHIO ELEVATO (16 ore) maggio 2016

CORSI AGGIORNAMENTO ADDETTI ANTINCENDIO  rischio basso (2 ore)aprile 2016 - rischiomedio  (5 ore)maggio 2016 - rischio elevato (8 ore) giugno 2016

Formazione Lavoratori (art.37 del d.lgs.81/2008)

8 ore Aziende a BASSO RISCHIO (Es.ambulanti, alberghi, commercio al dettaglio, bar, ristoranti, piccoli artigiani) - marzo 2016

12 ore Aziende a MEDIO RISCHIO (Es.Agricoltura, pubblica amministrazione) - aprile 2016

16 ore Aziende a ALTO RISCHIO (Es.Edilizia) - maggio 2016

Formazione Preposti (Accordo Stato-Regioni 21 Dicembre 2011, art. 37 D. Lgs. N. 81/2008)

Rischio Basso 16 ore - marzo 2016

Rischio Medio 20 ore - aprile 2016

Rischio Alto 24 ore - maggio 2016

Formazione Dirigenti (Accordo Stato-Regioni 21 Dicembre 2011, art. 37 D. Lgs. N. 81/2008)

Formazione Dirigenti 16 ore - marzo 2016

Formazione Datori di Lavoro (art. 34, Dlgs 81/2008 e Accordo Stato-Regioni 21/12/2011)

I percorsi formativi sono articolati a tre differenti livelli di Rischio

BASSO 16 ore - marzo 2016

MEDIO 32 ore - aprile 2016

ALTO 48 ore - maggio 2016

AGGIORNAMENTO:

BASSO 6 ore - aprile 2016

MEDIO 10 ore - maggio 2016

ALTO 14 ore - giugno 2016

RLS - Rappresentante Lavoratori Sicurezza (art. 37, comma 11 D.Lgs. 81/2008)

Il numero minimo dei RLS (art. 47, comma 7, D.Lgs. 81/2008) :
a) 1 per le aziende o unità produttive sino a 200 lavoratori;

b) 3 per le aziende o unità produttive da 201 a 1.000 lavoratori;

c) 6 per tutte le aziende o unità produttive oltre i 1.000 lavoratori.

Durata 32 ore (di cui 12 sui rischi  specifici presenti in azienda) - marzo 2016
Aggiornamento: 4 ore  annue per imprese che occupano dai 15 ai 50 lavoratori - aprile 2016

                          8 ore annue per imprese che occupano pi di 50 lavoratori - maggio 2016

Rischio Stress Lavoro correlato (D.Lgs. 81/2008 e s.m. e Accordo Conferenza Stato-Regioni 21 dicembre 2011)

Rivolto a Datori di lavoro, servizi di prevenzione e protezione, medici competenti, rappresentanti per la sicurezza, responsabili del personale, docenti, formatori, consulenti, professionisti. 

Durata 32 ore - aprile 2016 - aggiornamento 8 ore - maggio 2016

Spazi confinati aprile 2016

Destinatari sono tutte quelle aziende, singoli professionisti e operatori che che si trovano a lavorare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento, siano essi Responsabili delle imprese committenti, Datori di lavoro, Preposti, Lavoratori, RSPP e ASPP - Durata  8 ore - aprile 2016- Aggiornamento 4 ore - maggio 2016


 

Per INFO, ADESIONI e ISCRIZIONI: da lunedi/venerdi 8,30/13,30: via Temenide 117 -Taranto – Tel 099 6614691 - 099 6416345  (347 5322995 - 327 3895936) – Fax 099 9940488 -Mail    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. mo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. m- Sito Web: www.formarepuglia.com. Sono previsti sconti in caso di prenotazione di più corsi da parte dello stesso soggetto o azienda. Al termine del percorso formativo, previa frequenza di almeno il 90% delle ore di formazione, sarà effettuata una prova di verifica obbligatoria. L'attestato sarà rilasciato a seguito del superamento della prova finale.

 

 


 

 

Apre, così, la 26° sagra del mandarino

 

Dopo due anni di pausa, a Palagiano si è tornati, nuovamente, ad organizzare la sagra del mandarino. Un’edizione, la 26°, quasi sperimentale, organizzata in maniera contenuta, con un nuovo logo e con la voglia, da parte della Pro Loco, di riportare in auge, sia pure a piccoli passi, un evento in grado di riaccendere i riflettori sulla clementina, fiore all’occhiello della conca d’oro.

A dare inizio alla sagra, sabato mattina, un convegno, sul tema: “Agrumicoltura ionica e il suo futuro”.

Prima, per l’Amministrazione Comunale, che ha sostenuto l’iniziativa, gli interventi del sindaco Antonio Tarasco e dell’assessore alle Politiche Agricole Vincenzo Nardelli, a sottolineare come “quello degli agrumi può e deve costituire un settore produttivo trainante per l’economia locale, il valore aggiunto, in grado di assicurare un marchio identificativo al territorio”.

Indispensabile è essere competitivi, puntando sulla qualità, sull’innovazione e sulla cooperazione. “Ma occorre anche saper vender il prodotto ed investire - come spiegato da Carmelo Mennone, responsabile del Centro Sperimentale di Agrumicoltura di Pantanello - nel consumo del fresco, più che nell’industria di trasformazione: è il più remunerativo ed, assorbendo il 55% del prodotto, consente di fare reddito”.

Mennone ha analizzato quelli che sono i principali competitor dell’Italia nella produzione di agrumi: nel Mediterraneo, la Spagna e l’Egitto. Come superficie utilizzata nella coltivazione di agrumi, l’Italia è solo al 4° posto e scende al 5° per la produzione.

In evidenza, anche alcune defaillance del sistema produttivo: l’Italia importa agrumi da stati, che, paradossalmente, non ne producono; quasi il 4% di prodotto, infatti, arriva dai Paesi Bassi. Uno sguardo anche alle diverse varietà di agrumi, dalle precoci alle tardive, dalle ibride a quelle irradiate, sino all’ultima trovata, la M7 Novel a maturazione precoce. “Ma, spezzando un’arancia a favore della clementina pura - ha detto ironicamente Mennone - le sue qualità organolettiche sono impareggiabili”.

La presenza di Gianluca Buemi, presidente dell’Ordine degli Agronomi della Provincia di Taranto, è servita a spiegare quanto importante sia la figura dell’agronomo, “vero progettista del cibo, che accompagna il produttore dalla pianta alla tavola”. Assicura, infatti, l’ottimizzazione dei processi produttivi lungo tutta la filiera agroalimentare, difendendo i principi di un’alimentazione sana e nutriente, in grado di garantire la salubrità delle produzioni e la salute del consumatore.

Lo stesso Buemi ha anche analizzato i punti di debolezza della filiera: polverizzazione del tessuto produttivo; inadeguate strategie di commercializzazione e valorizzazione del prodotto sui mercati esteri in un contesto internazionale fortemente competitivo; l’eccesso di offerta ed elevata volatilità dei prezzi; insufficiente aggregazione dell’offerta e, quindi, estrema vulnerabilità del sistema.

La soluzione prospettata? Fare gruppo, anche perché il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 privilegia, per l’assegnazione delle premialità, le forme associate e, soprattutto, i giovani. All’agronomo Domenico D’Auria, infine, il compito di parlare di agricoltura biologica. Ha, così, preso in esame, gli aspetti legislativi necessari a diversificare la produzione verso il biologico; l’etichetta, che serve per riconoscere un prodotto biologico; il ruolo del produttore nella filiera biologica; i vantaggi, ma anche i limiti, sia pure risolvibili, delle coltivazioni, che utilizzano prodotti di natura organica e, quindi, non sintetizzati chimicamente.


 

 

ALLE ORE 6:45 CIRCA DI QUESTA MATTINA, PER CAUSE IN CORSO DI ACCERTAMENTO SI E' VERIFICATO, SULLA SS 7 IN AGRO DI LATERZA, UN INCIDENTE STRADALE TRA DUE AUTOVETTURE CHE VIAGGIAVANO IN SENSO OPPOSTO, UNA VOLKSWAGEN PASSAT CONDOTTA DA UNA 49ENNE DI LATERZA ED UNA FIAT PUNTO CONDOTTA DA UN 52ENNE DI GINOSA CON A BORDO LA FIGLIA 21ENNE. SUL POSTO INTERVENIVA PERSONALE 118 CHE PROVVEDEVA A TRASPORTARE LA 49ENNE E LA 21ENNE PRESSO L’OSPEDALE DI CASTELLANETA E L’UOMO PRESSO L’OSPEDALE SS. ANNUNZIATA DI TARANTO DOVE, A SEGUITO DELLE GRAVI LESIONI RIPORTATE, DECEDEVA ALLE ORE 9:25 . I RILIEVI A CURA DEI MILITARI DEL N.O.R. DELLA COMPAGNIA CARABINIERI DI CASTELLANETA COADIUVATI DA PERSONALE DELLA LOCALE STAZIONE VOLTI A STABILIRE LA DINAMICA DEL SINISTRO.

 


Venerdì, 08 Gennaio 2016 06:42

SPETTACOLI/ Il “Barbiere di Siviglia” a Taranto

Scritto da

IL PROSSIMO 14 GENNAIO.

Il Barbiere di Siviglia, la celeberrima opera di Gioacchino Rossini, sarà rappresentata in forma semiscenica nell’Auditorium “Tarentum”: è il prossimo appuntamento del cartellone della stagione “XXIV Eventi Musicali” 2015-2016 dell’Istituzione Concertistica Orchestrale “Magna Grecia”.

Con questa produzione continua la collaborazione sinergica tra l’Istituzione Concertistica Orchestrale “Magna Grecia” e il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca.

La regia della famosa opera rossiniana è della giovane e promettente Cecilia Ligorio, mentre l’orchestrazione è stata curata dal M° Ettore Papadia, esperto e autorevole preparatore dell'Accademia del Belcanto "Rodolfo Celletti" di Martina Franca.

Il M° Ettore Papadia al pianoforte guiderà un quintetto d’archi dell’Orchestra ICO “Magna Grecia”, composto dai violinisti Giovanni Orsini e Paola Vania, il violista Maurizio Lomartire, il contrabbassista Michele Petrella e il violoncellista Marcello Forte.

La sua esperta “bacchetta” dirigerà un cast di cantanti fresco e brillante, tra cui spiccano i nomi di David Ferri Durà che interpreterà il Conte di Almaviva, di Naoyuki Fujiwara nei panni di Bartolo e di Pavol Kuban che darà voce a Figaro, il protagonista dell’opera, ovvero il leggendario “factotum della citta”; con loro i giovanissimi Vincenzo Santoro, che interpreterà Don Basilio, ed Elena Caccamo, soprano dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, che sarà la protagonista femminile Rosina.

L’allestimento è completato dalla voce recitante di Gaia Insenga che sintetizza in sé i ruoli e le funzioni di Berta, Fiorello e del Coro, mentre Maestro di palcoscenico è Rosalba Buonfrate.

Il rappresentazione in forma semiscenica de “Il Barbiere di Siviglia” per la stagione “XXIV Eventi Musicali” 2015-2016 dell’Istituzione Concertistica Orchestrale “Magna Grecia”, un evento reso possibile da “Bernardi Dolcezze d’Autore”, si terrà alle ore 21.00 di giovedì prossimo, 14 gennaio, nell’Auditorium “Tarentum”, in via Regina Elena n. 122 a Taranto; info a Taranto Orchestra Magna Grecia, via Tirrenia n.4 (099.7304422) e via Giovinazzi n.28 (cell. 345.8004520), o Basile Strumenti Musicali, via Matteotti n.14 Taranto (099 4526853), www.orchestramagnagrecia.it.

Il partner culturale e sociale dell’Orchestra della Magna Grecia è Ubi Banca Carime che conferma il suo sostegno convinto per corroborare sul territorio la funzione di una economia integrata al fine di garantire responsabilmente un’alta qualità della vita; l’orchestra è sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Comune di Taranto, Regione Puglia, Shell Italia E&P S.p.A. e Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia.


 

In data odierna ispettori ecologici AMIU hanno verificato il corretto conferimento della frazione umida dei RSU negli appositi cassonetti di colore marrone, constatando irregolarità tali da apporre una stampa adesiva di "non conforme. Località Taranto Lgo Europa zona Tramontone.

 

E' QUANTO EMERGE DAL RAPPORTO 2014-2015

 

Pubblicato il nuovo rapporto annuale, aggiornato al II semestre del 2015, dell'Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Puglia.
L'Osservatorio, incardinato presso l'assessorato al Lavoro della Regione Puglia e - novità assoluta dell'edizione 2014-2015 - con la collaborazione dell'Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali (IPRES), si pone l'obiettivo di rappresentare al decisore e all'opinione pubblica uno studio approfondito sulle dinamiche del mercato del lavoro pugliese, tenendo insieme i dati reali delle Comunicazioni Obbligatorie con i risultati delle indagini campionarie.
"Il rapporto annuale, giunto alla sua terza edizione - fa sapere Sebastiano Leo, assessore all'istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia - è il risultato di un lavoro complesso che a sua volta restituisce un quadro articolato del territorio e delle dinamiche professionali: non già una fotografia del mercato del lavoro, piuttosto un'animazione, un flusso che cerca di offrire una lettura dei fenomeni ad ampio raggio e slegata dal contingente. È in questa chiave che va interpretato il rapporto: un'analisi di lungo periodo che descrive tendenze, risultato dello studio dei dati degli ultimi venti anni.
"È grazie al rapporto - continua Leo - che abbiamo conferme sul tasso di occupazione delle classi più anziane che cresce a partire dal 2005, con picchi significativi nel 2011 e nel 2013: insomma si resta a lavoro sempre più a lungo, a scapito dei giovani tra i 15 ed i 24 anni, la cui riduzione del tasso di occupazione inizia nel 2003 e non sembra arrestarsi, salvo piccoli segnali di fiducia che emergono nei primi due trimestri del 2015".
"Certamente utile è lo studio dei dati relativi ai trend più recenti, che segnano un andamento lievemente positivo. Nel secondo trimestre del 2015 - dice ancora l'assessore - l'occupazione ammonta a 1.189.800 unità, con un aumento di 32.600 unità rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+2,8%). Il secondo trimestre 2015 ha segno più anche rispetto al primo trimestre dello stesso anno: + 11.800 unità cioè +1%. Contribuisce a questi segnali positivi soprattutto il lavoro femminile.
"Infine - ha concluso Leo - i dati relativi alle Comunicazioni Obbligatorie ci offrono uno dei trend più interessanti: negli ultimi due anni il numero delle attivazioni di nuovi rapporti di lavoro tende a crescere, al contempo il numero dei rapporti di lavoro che cessano è più o meno stazionario. Questa tendenza dimostra una certa ritrovata vitalità del mercato del lavoro subordinato e parasubordinato e ci consegna spiragli di speranza per il futuro".
Il rapporto, pubblicato a fine dicembre, è liberamente scaricabile sul portale regionale Sistema Puglia, disponibile all'indirizzo http://www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/mercatolavoro

 

 

COMUNE E AMIU PER IL DECORO DELLA CITTÀ

 

 

 

 

Comune di Taranto e Amiu inaspriranno i controlli nei quartieri di Talsano, Lama e San Vito.

Da lunedì prossimo 11 gennaio, infatti, le zone servite dalla raccolta differenziata “porta a porta” saranno sottoposte ad un capillare monitoraggio per scongiurare i fenomeni di abuso. Personale dell’azienda debitamente formato e agenti della Polizia Municipale, infatti, saranno impegnati a far rispettare l’ordinanza sindacale numero 1 del 7 gennaio 2015, con la quale il Comune ha definito le disposizioni per il corretto conferimento dei rifiuti nei quartieri dove è attivo il servizio “porta a porta”, applicando le relative sanzioni.

L’obiettivo è colpire le sacche di inciviltà che purtroppo impediscono alla raccolta differenziata “porta a porta” di esprimere tutto il suo potenziale. Non saranno assolutamente tollerati, quindi, gli errori più comuni che sono compiuti conferendo i rifiuti differenziati: il mancato rispetto del calendario e degli orari, la non conformità dei rifiuti presenti nelle “pattumelle” (a solo titolo di esempio, materiale organico nel contenitore della plastica), la presenza dei contenitori al di fuori delle proprietà private o condominiali in orari diversi da quelli di conferimento, l’abbandono abusivo dei rifiuti per strada. Quanto elencato, e non solo, comporta il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta (che si ripercuote sui contribuenti in termini di maggiori oneri fiscali) e l’impiego imprevisto di risorse umane ed economiche.

Le sanzioni previste dall’ordinanza oscillano da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro, in relazione alla gravità dell’inosservanza contestata. Tutte le informazioni utili per conferire correttamente i rifiuti nelle zone in cui è attivo il servizio “porta a porta”, in ogni caso, sono consultabili sul sito internet www.amiutaranto.it nella sezione “Raccolta differenziata”.

 



di Linda Bertasi del romanzo La Rosa Violata.

 

 


Il libro si apre con un omicidio che spiazza e incatena il lettore sin dalle prime pagine. Siamo alla fine degli anni '90, nelle campagne pugliesi, e il corpo esanime di una giovane donna viene ritrovato: evidenti i segni di violenza subiti.
Voltiamo pagina e conosciamo il protagonista: il suo nome è Bortolo Mezzaspina e lavora come meccanico in un'officina. Bortolo è un giovane con la testa sulle spalle, proviene da una famiglia agiata che tutto vorrebbe, tranne vedere il figlio trascorrere le sue giornate con le mani sporche di grasso e il corpo infilato in una tuta da lavoro. Il giovane è fidanzato con Mariella, unione questa tenuta segreta agli occhi e alle orecchie del padre della ragazza, che ha sempre considerato Bortolo come un caro amico della figlia.
Ma c'è qualcuno in paese che non sopporta la felicità ostentata dei due innamorati e che è deciso a ostacolare il loro amore. Niente di più facile, visti i fatti di sangue che sembrano serpeggiare improvvisamente per il paese, solitamente tranquillo, e gettare una luce sinistra sulle spalle dei due amanti.

Questa è una prova ben riuscita di quelli che io considero "romanzi d'autore". Se pensate di stare leggendo il solito libro che alterna un mistero più o meno intricato alla vita di due innamorati, avete sbagliato romanzo. Questa è la storia ben costruita di un autore che riesce a mescolare l'ironico al giallo, il mordente a una vicenda intrisa di uno sconcertante realismo.
Partiamo dalla caratterizzazione dei personaggi che è assolutamente ammirevole. Una girandola di volti si alterna come in una matrioska. La storia dei personaggi principali si fonde a quella dei secondari in una perfetta alchimia al punto che i protagonisti non esistono senza gli antagonisti, questi ultimi servono per condire il tutto e per rendere funzionale la trama. Ciò che mi ha colpito è proprio la caratterizzazione dei personaggi secondari, a cui io personalmente do sempre molta importanza, qui non si abbozzano solo volti e parentele, ma spicccano dal testo e giocano ruoli chiave.
Non si può non amare Bortolo: ingenuo, gentile, il classico "pezzo di pane", il ragazzo della porta accanto che non scorge la cattiveria di cui è condito il mondo.
Ho amato Mariella, la fidanzata di Bortolo, una ragazza impavida e coraggiosa. Ho apprezzato il suo coraggio, il suo affrontare un lungo viaggio da sola, in condizioni di salute delicate, il suo lottare per un sentimento importante. E' un personaggio moderno, inserito in un contesto più retrogrado.
Anche Aldo, il fratello di Mariella, si fa apprezzare per la componente ironica che dona al testo con la sua ingenuità.
Un personaggio negativo è certamente Samantha, una donna "facile" decisa a lasciarsi il paese alle spalle, a cambiare la sua vita, a migliorarla e, per farlo, è disposta a non guardare in faccia a niente e a nessuno. Samatha è sensuale, procace, trasuda sesso, ma soprattutto volgarità. E' una donna che, se all'inizio, si può scusare per certi comportamenti, man mano che procediamo nella lettura è destinata alla condanna. Non c'è redenzione, non esiste, la sua anima è nera, priva di pietà e di amor proprio. 

L'ambientazione è quella del paese di Talsano, un luogo dove tutti conoscono tutti, tutti sanno tutto di tutti.  Le chiacchiere passano di bocca in bocca e s'ingigantiscono, c'è la combriccola di amici del bar, le serate in discoteca o sulla spiaggia, le persone che accorrono e si accalcano davanti al ritrovamento di un cadavere. Le descrizioni attente dell'autore ci offrono una perfetta istantanea della vita di paese, le albe per le vie, i vicini di casa intenti a stendere i panni, seduti sui balconi. La popolazione che circonda Bortolo suona come una famiglia allargata e, a volte, invadente.
Un menzione importante va fatta anche al linguaggio utilizzato nei dialoghi. L'autore non ci racconta solo una storia ambientata nel Sud, ma ci riempie le orecchie del gergo dialettale, rendendo questa lettura ancora più veritiera. I dialoghi sono facili da comprendere più di quelli di Camilleri ma, come Camilleri, l'autore permea la trama di infinite sottotrame, di misteri che si infittiscono ed equivoci a volte ironici, a volte indisponenti.

Il lettore si ritrova a divorare le pagine per scoprire cosa accadrà ai protagonisti, l'atmosfera profumata di mistero e violenza fa temere per i nostri beniamini. Ci si ritrova a percorrere il ciglio di una strada in piena notte assieme a Mariella o a scorgere uno sconosciuto che indossa un casco e ci fissa dal marciapiede, penetrando con gli occhi dentro casa nostra. L'autore semina indizi evidenti, particolari importanti da non sottovalutare. E' un romanzo che giudico imprevedibile e divertente come una commedia all'italiana che si tinge di giallo.
Le tematiche trattate sono: la maternità, la fiducia, l'omicidio, la delinquenza, la menzogna, l'egoismo, il sesso inteso come "mercato della carne" e "mezzo per raggiungere i propri scopi", la famiglia, l'amore e il sospetto.
Uno dei temi che ripercorre il romanzo è anche quello della religione, trasuda il "credo" dell'autore e l'importanza che dà alla figura di Dio e della retta via da seguire. La morale intrinseca del romanzo ci ricorda che ognuno ottiene ciò che semina.Ho percepito anche un chiaro collegamento al nostro tempo, ai telegiornali di cronaca che sentiamo in televisione. In questo il romanzo è profondamente attuale: violenze carnali, uccisioni di giovani donne; argomenti che purtroppo non sono a noi alieni.

"La rosa violata" è una commedia degli equivoci, degli ostacoli e dei fraintendimenti che affonda le mani nelle fosche tinte del rosso e del giallo.
Due giovani innamorati incrociano le vite con due balordi annoiati che tenteranno con ogni mezzo di distruggere la loro felicità. Un paese sconvolto da misteriose aggressioni e assassinii. Una storia di coraggio, di amore e di morte dove niente è come sembra e i buoni sentimenti sembrano destinati a soccombere.
Una prova ben riuscita, consigliatissimo a chi vuole leggere qualcosa di diverso, a chi ama il mistero, il giallo, il rosa spruzzato di thriller, gli amanti dei romanzi sullo stile di Camilleri e dei libri ambientati al Sud. 

 

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