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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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SINGOLARE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DEGLI STUDENTI CON CORTEO FUNEBRE PER LE VIE DELLA CITTA'. OGGI ALLE 18.00.


 


Dopo le inutili varie mobilitazioni (scioperi, simulazioni di lezioni, occupazioni e autogestioni) noi studenti abbiamo deciso nella giornata di domani (26/01/16) di scendere in piazza col silenzio e con i pianti, per dimostrare alla cittadinanza, e soprattutto a coloro che stanno danneggiando gravemente l’istruzione tarantina, la nostra condizione.
Domani siete tutti invitati al funerale del nostro liceo!
Hanno completamente ignorato il nostro diritto allo studio, non hanno voluto ascoltare nessuna forma di espressione, ma sopratutto hanno calpestato la dignità di un’intera popolazione studentesca. Ci sentiamo soli e abbandonati da una politica che vuole svalutare ogni nostra competenza artistica e culturale. Dunque porteremo davanti le loro facce quello che vogliono vedere: una bara piena di giovani ragazzi che esprimono la loro arte! L’idea del “funerale” del Liceo è nata, come tutte le idee, da una pura casualità: quando i ragazzi, sconsolati, stavano uscendo da scuola, uno studente ha fatto partire col megafono una marcia funebre. È a quel punto che a tutti è saltata in testa l’idea di lanciare una provocazione pesante. Dimostrare la nostra disperazione piangendo e portando una bara in spalla per le via della città. Vogliamo fare leva sulla sensibilità della cittadinanza facendo vedere, in maniera provocatoria, come ci stanno trattando e come tutti noi studenti ci sentiamo. Il programma della manifestazione prevede un corteo funebre che attraversa tutto il centro, partendo dall’arsenale in Via Di Palma alle ore 18:00, per arrivare in Piazza della Vittoria, dove svolgeremo una “veglia a bara aperta” con tanto di corona di fiori, ceri e pianti.

SINGOLARE MANIFESTAZIONE NEL CAPOLUOGO IONICO DEGLI STUDENTI CON CORTEO FUNEBRE. OGGI DALLE 18.00.


 

 

 

 

 

Azione congiunta dI Carabinieri della Compagnia di Taranto e Agenti della Squadra Volante della Questura del capoluogo ionico.

Hanno prceduto all'arrestato in flagranza, per atti persecutori, di un pregiudicato quarantenne tarantino.

Nella serata di ieri, personale della Questura di Taranto era intervenuto in via Blandamura, a seguito dell’incendio di un’autovettura che si era propagato ai veicoli vicini; l’immediato sopralluogo condotto dagli Agenti della Questura ha permesso di ricondurre a cause dolose l’evento.

Nella mattinata di oggi, parallelamente, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Taranto hanno ricevuto le denunce delle vittime tra le quali una donna di origini tarantine, il vero e obiettivo del gesto; proprio la donna ha precisato che già da diverso tempo era vittima di minacce e maltrattamenti da parte del suo ex-fidanzato che, da quando si erano separati, non le aveva dato tregua iniziando a perseguitarla, pedinarla e minacciarla anche di morte; ha riferito altresì un altro danneggiamento alla propria vettura non denunciato per paura di ritorsioni all’epoca dei fatti.

Nel corso delle serrate indagini condotte dai Carabinieri e dai Poliziotti, che si sono rapidamente ed efficacemente coordinati, inoltre, sono stati acquisiti filmati estrapolati da telecamere di videosorveglianza poste a ridosso delle vetture incendiate, dalle quali è emersa inequivocabilmente l’identità dell’autore del gesto.

Al termine di un’intensa e scrupolosa attività d’indagine che ha permesso di riscontrare tutto quello che la donna ha denunciato, l’uomo è stato dichiarato in arresto e, terminate le formalità di rito,  condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari a disposizione del PM di turno, dott.ssa Lucia Isceri.

Per una volta tutti d'accordo, tutti determinati a rivendicareil legittimo diritto di Taranto a non vedersi portare via la sede della Soprintendenza archeologica, per diventare una "succursale di Lecce", Taranto, la capitale della Magna Grecia in Puglia. Intanto cresce la mobilitazione tra istituzioni, associazioni, semplici cittadini. Per sabato mattina in Città vecchia è prevista una manifestazione.L'annuncio è stato dato anche attraverso un evento creato su facebook che sta facendo registrare numerosissime adesioni.
 
 
.Ecco quindi l'ordine del giorno del Consiglio comunale 
 
 
con riferimento al piano presentato dal ministro Franceschini, che prevede
l'accorpamento della soprintendenze archeologiche di Taranto a quella di Lecce, dopo
ampio ed appassionato dibattito, in cui sono intervenuti diversi consiglieri, deciso di
unire le diverse mozioni presentate e di fare sintesi delle proposte,
RITENENDO
inaccettabile
tale decisione che, qualora attuata, andrà a penalizzare ulteriormente un
territorio ed una comunità locale che invece vogliono puntare con forza al suo rilancio
socioeconomico
e, imprescindibilmente, culturale, dopo essere stati al servizio del
Paese con le presenze industriali e militari;
che
tale atto rappresenta un’ altra decisione forte, tremenda, perché mortifica la storia
della nostra città. Aggiungendosi alla chiusura della filiale della Banca d'Italia, della
Corte d'Appello;
che
tale ventilata decisione è irrispettosa di una intera città ed è irragionevole rispetto
agli stessi sforzi che lo stesso governo sta compiendo con l'attivazione del tavolo
strategico per Taranto e brucia la gloriosa storia della città, capitale della Magna
Grecia;
che
il decreto ministeriale varato dal ministro Franceschini accorpa archeologia, Belle
Arti e paesaggio in un'unica sede a Lecce. L'unificazione delle Soprintendenze
danneggia Taranto che perderà la sua sede ultracentenaria. Questo provvedimento è
una mortificazione alla nostra storia, questo spostamento è incomprensibile: basti
pensare al Museo Martà, al parco archeologico di saturo,al Castello Aragonese, al
patrimonio degli ipogei del borgo antico, al congresso internazionale della Magna
Grecia, che rappresentano una ricchezza culturale che ha la sottolineatura di Taranto
capitale della Magna Grecia, crocevia di cultura e storia ultramillenaria ;
che
Taranto ha una competenza ultrasecolare sotto il profilo Archeologico;
che
così facendo si sta mettendo a serio rischio il futuro ultra centenario di questa
città. Una struttura consolidata, che con i suoi 74 dipendenti, con la loro riconosciuta
professionalità e competenza;
che
non è così che si riducono i tempi ed i costi;
che
tutto ciò contraddice impegni ed interventi sulla città: se è vero che a Taranto si
trova il più importante museo della Magna Grecia, dove servirebbero più risorse per
avviare le attività del Marta.
che
tale decisione produrrebbe lo smembramento del personale nelle Soprintendenze
che restano, mettendo anche a rischio gli uffici della Soprintendenza archeologico,
che oggi sono situati nel prestigioso complesso monumentale, precisamente nel
convento di San Domenico, ove vi è anche la più importante biblioteca archeologica
con oltre 25.000 volumi che parlano tarantino.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI TARANTO ,
VERIFICATO a nche il forte e motivato contributo di associazioni culturali, di studiosi, dei
dipendenti, di semplici cittadini, che stanno protestando in maniera vibrata,
FATTE PROPRIE l e preoccupazione dei diretti operatori, che ritengono l’intera riforma
in discussione non adeguata al presidio anche preventivo archeologico del nostro
patrimonio, ritenendo necessario anche un ulteriore approfondimento degli aspetti
dell’intera riforma.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI TARANTO , per tutto quanto sopra esposto,
CHIEDE
Il
mantenimento della secolare presenza della Soprintendenza archeologica,
assolutamente funzionale anche ai progetti di recupero della città, del collegamento
con il sistema universitario esistente sul territorio, del sistema museale, essendo stato
deciso di puntare anche al turismo culturale, perché è bene ribadirlo, Taranto è la
capitale della Magna Grecia depositaria del patrimonio archeologico di tutto rispetto.
che
il Governo, la Regione, il Sindaco e tutti gli organi si attivino affinché la
Soprintendenza Archeologica

Anche Confindustria si associa al coro di “no” al trasferimento della Soprintendenza Archeologica di Taranto a Lecce, ritenendola una palese contraddizione rispetto ai processi di rilancio e valorizzazione del polo museale e più in generale del territorio di Taranto anche dal punto di vista paesaggistico e culturale

 

 

Poco meno di centodieci anni di storia cancellati in un arco brevissimo di tempo, in nome di una riforma condivisibile negli obiettivi ma incomprensibile nelle modalità di attuazione.

E’ questo il commento di Confindustria Taranto rispetto alla vicenda riguardante il trasferimento della Soprintendenza Archeologica da Taranto a Lecce,che ha già suscitato un coro di polemiche e che si auspica non possa definirsi ancora conclusa.

A parere di Confindustria, infatti, la decisione adottata dal Ministro Franceschini, pur giustificandosi in un ambito di riforma che mira alla razionalizzazione e quindi all’economicità degli enti, non trova alcuna giustificazione nell’individuazione di Lecce quale sede unica per il proprio territorio e per Taranto e Brindisi. E’ palese, infatti, l’enorme ricchezza di testimonianze storico-archeologiche che il capoluogo jonico vanta rispetto alla città barocca ed altrettanto palese è la maggiore estensione del territorio laddove compreso fra i requisiti che decretavano l’assegnazione della sede.

Altrettanto illogico appare privare Taranto di un’istituzione presente dal 1907 attorno alla quale si è formato, in circa 110 anni di storia, un ricco humus di professionalità, competenze, ricerche e passioni che hanno portato nel tempo, e ancora portano, alla formazione di singoli operatori culturali ma anche di associazioni  e cooperative giovanili dedite alla salvaguardia, al recupero e alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale territoriale.

E’ il caso di ricordare, inoltre, che, pur dotato di una propria autonomia e di una sua funzionalità, che investe anche un ovvio carattere turistico-culturale, lo stesso Museo Marta - annoverato fra i tre musei nazionali italiani del sud- deve la sua stessa esistenza, e nel tempo la sua forza, al lavoro – è il caso di dire sotterraneo – svolto dalla Sovrintendenza Archeologica di Taranto. Le funzioni dei due presidi, quello museale e quello archeologico, pur nelle loro ovvie differenze, vanno pertanto lette assieme perché è dall’uno che l’altro ha tratto la sua grandezza e il suo indiscusso valore. Un valore, peraltro, decretato anche dal Contratto istituzionale di Sviluppo di cui Taranto è destinataria e che annovera fra gli interventi di rilancio proprio l’importante polo museale, dando luogo ad un’altra palese contraddizione in rapporto alla recente scelta del ministero.

 

Pur non entrando, inoltre, nel merito delle funzioni per così dire più pratiche della storica sede della soprintendenza tarantina, val la pena ricordare che i ricorrenti ritrovamenti archeologici, spesso avvenuti nel corso di lavori stradali o edili di ordinaria amministrazione, hanno richiesto e continuano a richiedere una presenza costante da parte dell’ente, preposto, fra i vari adempimenti, come è risaputo, ad un ruolo ispettivo fondamentale rispetto alla salvaguardia – spesso a rischio - e alla corretta conservazione dei reperti.

Da qui la richiesta al Ministro di rivedere i criteri che hanno condotto alla scelta di Lecce quale sede unica.

 

Taranto, dal canto suo, oltre a fare fronte comune per la difesa di un’istituzione culturale di pregio, dovrà interrogarsi sulle cose fatte e sulle opportunità perdute, (fra tutte, la chiusura della facoltà di scienze dei beni culturali) e compattarsi attorno ad un progetto e ad una proposta corale, affinché la valorizzazione delle proprie prerogative non si limiti al passato ma  sia proiettata anche verso un presente in costante trasformazione e ad un futuro ancora da delineare.  

 

 

"L'accordo di programma non si tocca e i patti vanno rispettati". E' questo il senso della protesta scoppiata all'Ilva di Cornigliano dove i lavoratori hanno occupato la fabbrica e bloccato il Casello della A10. La manifestazione, indetta da Fiom e Failms nasce dalla necessità di mettere il Governo di fronte alle proprie responsabilità e di ottenere garanzie chiare e certe sul processo di vendita che, secondo i sindacati, non deve mettere in discussione l'accordo di programma. Insomma, è in atto un vero e proprio braccio di ferro. Attualmente impianti fermi, lavoratori per strada e una chiara ed esplicità richiesta: aprire una trattativa vera con il Governo, una trattativa politica. "Basta parlare con i tecnici, basta essere presi in giro!" Hanno ripetuto all'unisono sindacati e lavoratori. Insomma, Genova non ci sta a subìre i "capricci" di un Governo poco chiaro. E Taranto che fa, visto che il Governo ha parlato più volte di una sorta di vendita "in blocco" ritenendo le sorti dei stabilimenti Ilva legati tra loro?

Sarà Lina Ambrogi Melle a prendere il posto di Angelo Bonelli in seno al Consiglio comunale di oggi. Tutto questo alla luce della decisione dell'esponente dei Verdi di dimettersi da consigliere comunale a causa di problemi di carattere familiare che non gli 

consentirebbero di svolgere il proprio ruolo al meglio. Una donna, tarantina, da sempre e caparbiamente impegnata sul fronte ambientalista siederà quindi nell'aula di Palazzo di Città dove proprio oggi avrà luogo un Consiglio comunale con importanti punti all'ordine del giorno. "Grazie, ce la metterò tutta" ha risposto la Ambrogi Melle ai numerosi messaggi di auguri e congratulazioni che lesono pervenuti via facebook. Sposata con il dirigente della Provincia (in pensione dal 1 febraio prossimo) Luigi Romandini, Lina Ambrogi Melle è pronta a raccogliere l'eredità di Bonelli. 

"Il mio impegno sarà totale ,- ha dichiarato su fb-in linea con la strada tracciata da Angelo Bonelli, che tutti noi ringraziamo per l'impegno profuso per Taranto"

Intanto, come spiega nella lettera che di guito pubblichiamo, quello di Bonelli, come egli stesso ha dichiarato "Non è un disimpegno e non è un abbandono". 

Domani,lunedì, ci sarà il consiglio comunale a Taranto e io non potrò partecipare, come accaduto già nelle ultime due sedute, a causa della mia situazione famigliare relativa allo stato di salute dei miei genitori. E' un momento molto difficile per me e devo prendere una decisione. Non ritengo corretto per me e per chi sostiene con me le battaglie per una Taranto libera dai veleni, ad esporsi a inevitabili critiche relative alla mia assenza. Non sono più nelle condizioni di svolgere la funzione di consigliere comunale di Taranto e per questo ho deciso di presentare le dimissioni da consigliere. Avendo un ruolo pubblico devo spiegare pubblicamente le ragioni che mi hanno portato a questa decisione, che non hanno nulla di politico ma sono dettate dalla necessità di dare priorità, in un momento particolare della mia vita, all'assistenza ai miei genitori che vivono a Roma , dopo essermi dedicato al bene comune per anni e anni trascurando affetti e famiglia. Questo non significa assolutamente che abbandonerò l'impegno politico e la battaglia su Taranto: assolutamente no. Verrò a Taranto tutte le volte che sarà necessario per continuare la battaglia per la conversione economica che liberi la città da tutti i veleni. Ho parlato anche con i Verdi romani a cui ho garantito anche a loro un impegno a sostegno delle loro battaglie ed essendo Roma la mia città sarà anche più semplice farlo. Spero che la mia scelta possa essere compresa e non deve essere interpretata come un abbandono: anzi ribadisco il mio impegno per Taranto insieme a voi. Tutte le iniziative importanti che abbiamo costruito insieme in questi lunghi anni come il decreto “salva Taranto”, esposti, costituzione di parte civile nel processo Ambiente Svenduto e la scrittura del libro Good Morning Diossina dimostrano quanto sia stato importante e determinante il nostro impegno e quanto sia necessario continuare a proporre un modello di economia diverso e totalmente alternativo che io chiamo economia della vita. Abbiamo fatto tante battaglie insieme anche pagando un duro prezzo: ricordo la denuncia per procurato allarme e manipolazione di dati che l’ex ministro Clini annunciò contro di me il 18 settembre del 2012, per aver reso pubblici i dati sulla mortalità a Taranto- denuncia che non ha avuto alcun seguito perché infondata. Oppure la richiesta danni che presentò contro di me Riva per 500 mila euro per aver pronunciato in un’intervista a Servizio Pubblico la seguente frase: “ sono infami coloro che hanno venduto la salute dei tarantini”.
A Taranto c’è un patrimonio ricco di intelligenze, di risorse umane e di realtà associative che hanno un obbligo morale, dal mio punto di vista, di trovare una comune convergenza per vincere le elezioni della primavera 2017. Attraverso una consultazione popolare aperta a tutta la città si potrà individuare la candidata o il candidato sindaco ala guida di una alleanza democratica – civica ed ecologista che dovrà avere l’ambizione di dare un innovativo governo per un nuovo rinascimento di Taranto. Taranto e' la madre di tutte le battaglie.

 Nell'aula magna dell'I.I.S.S. ARCHIMEDE, Plesso Costa in Via Lago di Misurina 22, il 25 gennaio dalle ore 10,00 alle ore 12,00 avrà luogo un incontro didattico su una interessante tematica: “Dialoghi sul Perdono” con Daniel Lumera . Ad accogliere e introdurre il gradito e prestigioso  ospite sarà il dirigente scolastico dott.ssaPasqua Vecchione.

L'incontro verterà sui seguenti Temi:


  1. Le nuove abilità sociali.
  2. Cos'è il Perdono?
  3. Perdono, salute e qualità della vita.
  4. Il vero coraggio.
    Temi sui quali come detto relazionerà  Daniel Lumera, Direttore MyLife Design Foundation e Presidente International School of Forgivenes.


 

Giovedì 28 gennaio apartire dalle 15, a Taranto, nell’Aula Magna dell’Istituto Pitagora, Next, il Centro di Cultura per lo Sviluppo del territorio “G. Lazzati” di Taranto dell’Università Cattolica e l’Accademia Mediterranea a di Economia Civile (A.M.E.C.) presentano il progetto "Prepararsi al Futuro in Puglia", edizione 2015/16.

Un paradigma alternativo, quello dell’Economia Civile, che vuole far ritornare protagonista dell’economia la società civile, con le sue istanze di benessere e sostenibilità. Il Centro di cultura Lazzati propone a Taranto, città difficile e dai mille problemi, un nuovo tipo di Responsabilità Sociale Territoriale attraverso il progetto “Prepararsi al futuro”.

Al centro i giovani del nostro territorio che parteciperanno ad una serie di laboratori di formAzione che hanno come obiettivo di facilitare il confronto, sui temi della sostenibilità tra le persone, le Istituzioni pubbliche e private, le imprese locali e le organizzazioni del Terzo Settore per far emergere bisogni e proposte. Dalla lettura del territorio si passerà alla ideazione e alla eventuale realizzazione di un’idea progettuale che si muova nella logica della responsabilità sociale. Alla genialità dell’atto creativo imprenditoriale non ci si può sostituire, ma ritrovarsi insieme a lavorare su possibili “Imprese” favorisce l’osmosi delle idee, il passaggio delle competenze, la capacità di lavorare in equipe in maniera trasversale. La novità di NexT, Nuova Economia per Tutti, è proprio nel mettere insieme ragazzi provenienti da formazioni diverse (Istituti tecnici, economici, scientifici, classici ed universitari) per dare alla diversità il valore costruttivo che merita. “E' aumentata la voglia di essere protagonisti. Nostro obiettivo l'individuazione di un futuro nelle pratiche di vita quotidiana, nelle imprese sotto casa e nelle idee dei ragazzi. Vogliamo dimostrare che passione e futuro, se alimentati a dovere, possono diventare progetti concreti, come le proposte degli studenti di Tor Vergata, Luiss e Unitelma Sapienza coinvolti nel 2015”. Così Luca Raffaele il giovane Project manager che guiderà il percorso anche a Taranto.

Giovedi 28 gennaio 2016 alle ore 15:00 alla presentazione del Progetto parteciperanno i Dirigenti scolastici di tutti gli Istituti interessati (Battaglini, Quinto Ennio e Pitagora di Taranto, Einaudi e De Sanctis di Manduria), i docenti dei Corsi di laurea interessati dell’Università di Bari e del Politecnico, l’equipe del Centro di cultura ‘Lazzati’ con il presidente Domenico Maria Amalfitano, ed il responsabile del Progetto NexT Luca Raffaele.  

 

 

In queste ore è in atto una nuova ondata di e-mail con mittenti vari ( Istituti, Enti, gestori telefonici e fornitori di servizi) contenenti link e/o allegati che una volta seguiti o aperti installano nel sistema informatico il virus in grado di criptare tutti i dati presenti all’interno dello stesso e nei dispositivi ad esso collegati.

CONSIGLI PER ARGINARE IL FENOMENO:

- Non seguire link o aprire i file “sospetti”
- Cestinare le e-mail sospette
- Procedere ad un costante aggiornamento del proprio antivirus
- Effettuare con scadenza ravvicinata il backup dei dati presenti nel proprio supporto informatico al fine di evitare la perdita degli stessi.

 
foto di Questura di Taranto.

 

UNA NOTA  DEL GRUPPO GIOVANI PER MANDURIA.

Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha pubblicato sei bandi per la selezione di 2938 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale in sei Regioni italiane tra cui la Puglia, dove potranno beneficiarne 585 giovani che verranno occupati in progetti di interesse sociale, svolgendo un’attività di 12 mesi e percependo un assegno mensile di 433,80 euro.

Il bando si rivolge a giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, disoccupati o inoccupati, non inseriti in percorsi di formazione, in possesso di iscrizione al portale di Garanzia Giovani ed aventi firmato il Patto di Servizio.

Un vantaggio in più quindi, per i tanti giovani iscritti a Garanzia Giovani e ancora in attesa di effettuare il tirocinio formativo che, mediante questa iniziativa, potranno raddoppiare la durata della propria esperienza.

Entro l'8 Febbraio, gli interessati dovranno inviare la propria domanda all'ente presso cui intendono svolgere il servizio.

In Puglia risultano attivi 112 progetti presentati da decine di enti pubblici e privati.

Tra questi vi sono molti Comuni e Province, alcuni dei quali hanno ottenuto l'approvazione di più piani, come il Comune di Ostuni che risulta beneficiario di un progetto rivolto alla biblioteca ed uno ad anziani e disabili per un totale di 12 giovani che lavoreranno per la comunità ostunese senza costare nulla al Comune!

Il Servizio Civile è infatti una occasione importante non solo per i giovani, che possono formarsi, fare nuove esperienze da aggiungere al proprio bagaglio culturale e assicurarsi una minima autonomia economica, ma anche per gli enti pubblici che possono realizzare dei progetti di interesse sociale, culturale e ambientale, che con le proprie risorse umane e finanziarie non riuscirebbero a concretizzare.

Molti comuni della Provincia di Taranto hanno avanzato entro il 15 Maggio scorso un programma ed oggi possono beneficiare di questa opportunità, come il vicino Comune di Avetrana.
E Manduria? Assente come al solito.

Non è dato sapere se abbia partecipato oppure se abbia perso anche questo treno!
Un peccato per tutti quei giovani volenterosi di dare un contributo alla propria comunità e desiderosi di fare nuove esperienze e,  perché no, guadagnare qualche soldo in un periodo in cui le offerte lavorative sono sempre più scarse.

I nostri Amministratori affermano spesso di non poter realizzare tanti progetti sociali e culturali -  pensiamo, per esempio, ad iniziative legate alla biblioteca comunale, da anni completamente abbandonata a se stessa tanto che molti giovani, ma anche adulti, non ne conoscono persino l’esistenza -  per carenza di soldi e di risorse umane.

Se ogni volta ci si lascia sempre scappare queste occasioni dalle mani, spesso venendo sorpassati dai piccoli Comuni, come si può pretendere di essere credibili?


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