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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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In merito ai falo' che caratterizzano la festa del 19 marzo.

 

E' tutto è quasi pronto a Taranto, come ogni anno d'altronde, nell'indifferenza comune.

Prendiamo il caso della zona "tramontone" (di fronte a supermercato Europa).  In vista del falò di San Giuseppe si stanno già preparando le pire ...

Cumuli di legna e di non si bene cos'latro (pneumatici, plastiche, infissi, ecc) sono pronti per essere incendiati tra palazzi e condomini, i cui abitanti più deboli, bambini e anziani, respireranno diossina come se quella dell'Ilva e dell'Eni non bastasse.

 

Possibile che nessuno intervenga?
Possibile che per Taranto il 2016 sia solo una questione di calendario?
Possibile che a Taranto siamo ancora nel Medioevo?

Sindaco, esca la pala e faccia rimuovere quest'ennesima ingiustizia.

I bambini e gli anziani vogliono respirare. I tarantini (quelli coscienti) vogliono vivere.

 

Si allega foto 

Con preghiera di diffusione

 

associazione MADE IN TARANTO ®

www.madeintaranto.org


 

Se lo chiedono in una conferenza stampa le associazioni e movimenti del Comitato pro aeroporto di Taranto.

 

Siamo pronti a sederci attorno ad un tavolo con i massimi soggetti istituzionali e non per risolvere, tramite la collaborazione del Presidente della Regione, Michele Emiliano, il problema della riattivazione dei voli passeggeri di linea. il Presidente Emiliano, ha del resto ribadito in più occasioni che il nostro Arlotta   non è un aeroporto “industriale” ma polivalente e deve adempiere a tutti i compiti propri di uno scalo aeroportuale. Purtroppo, la data stabilita dalla segreteria di Presidenza regionale,dopo diversi rinvii, ossia il 4 Aprile p.v.,ci appare troppo lontana a causa delle accelerazioni di alcuni processi in atto all’interno dell’aeroporto e che spegnerebbero qualunque interesse da parte di compagnie interessate a volare dall’Arlotta.

Posto che un aeroporto nasce per trasportare persone e merci. ( art. 704-705-706- codice della navigazione e segg.)e che  Aeroporti DI Puglia spa, ha chiesto e ottenuto la gestione totale per 40 anni, nessuna clausola del contratto indicava una diversa destinazione d’uso dell'aeroscalo ionico. AdP non ha fatto nulla in 10 anni e più, per promuovere e gestire il traffico delle persone nell’aeroporto di Taranto - Grottaglie. Questo sarebbe già sufficiente a revocarle la concessione. Peraltro, una cosa è l'aeroporto con le sue attività di volo, che rappresentano il dna stesso della sua esistenza, e una cosa è un’impresa aeronautica. Una riguarda il Ministero dei Trasporti, l'altra il Ministero dell'Economia. 

Ma andiamo con ordine…A dover fissare una prima data, potremmo indicare il 1986. Questa è la data in cui la Regione Puglia ,sulle ceneri dell’Ente regionale dei trasporti, istituisce la SEAP spa. Da questa data cominciano i problemi per la funzionalità dello scalo Arlotta di Taranto-Grottaglie.

Non è superfluo ricordare che già dagli anni sessanta  da questo aeroporto, militare ,aperto al traffico civile, viaggiavano circa 100.000 pax a prezzo pieno e senza sconti low cost .Solo Alitalia ,poi ATI collegavano Taranto con altre destinazioni, tant’è che negli anni settanta, si decise di costruire un nuovo terminal ,caserma VV FF, inceneritore, parcheggi e quant’altro potesse essere utile alla funzionalità di un aeroporto moderno. Tutto questo mentre Bari e Brindisi rimanevano aeroporti militari. Facciamo un salto al 2003

Seat, nel frattempo, Aeroporti Puglia ottiene la gestione totale sui 4 aeroporti., e grazie alla modifica dell’art. 117 della costituzione, attraverso la legislazione concorrente, la Regione Puglia ha legiferato  con legge regionale sul Piano regionale dei trasporti, attribuendo a Taranto, una fantomatica destinazione cargo, per altro mai attivata, prediligendo per il traffico passeggeri , l’utilizzo degli scali adriatici a Taranto. Naturalmente nel momento in cui è la politica ad occuparsi del comparto aereo, nominando i suoi managers, e direttori vari, in forza del potere regionale, tale da annichilire persino l’ENAC che dovrebbe esercitare la funzione di controllo , per Taranto la partita è chiusa!

La candidatura dell’avv. Pierluigi Di Palma, a sindaco di Grottaglie, più volte da noi menzionato, in quanto ex direttore generale di ENAC e firmatario della convenzione propedeutica all’ottenimento del decreto di concessione totale, ci lascia  perplessi,essendo lui il regista delle operazioni oggetto delle  “osservazioni “ fatte dai movimenti ed associazioni.

I cittadini non vogliono in nessun modo contestare l’azione di sviluppo del settore aerospaziale, anzi ben vengano imprese ad investire sul nostro territorio. Le associazioni contestano due punti. In primis lo stato di abbandono della struttura aeroportuale, e poi la trasformazione delle aree demaniali ,destinate ad attività non compatibili con il trasporto aereo.

In una intervista ad un giornale on line. Lo stesso avv. Di Palma ha anticipato che il 15 marzo p.v., il Ministro Del Rio, insieme alle massime cariche di Finmeccanica. verranno in aeroporto per ufficializzare l’insediamento delle imprese aerospaziali all’interno dell’aeroporto. Dalla giurisprudenza in atto, questi insediamenti, a discapito della aeronavigabilità, non sarebbero possibili. Comunque, in un altro servizio giornalistico, sempre Di Palma avrebbe annunciato che nel mese di maggio si dovrebbe tenere a Grottaglie una esposizione internazionale sui DRONI. La motivazione avanzata dalle associazioni e movimenti, di anticipare l’incontro col presidente Emiliano, nasce  proprio dal fatto che la presenza del ministro a Grottaglie sancirebbe definitivamente l’uso distorto di un aeroporto. Non bisogna dimenticare che il ministro sente solo una campana, che per noi suona a morte : quella della Regione !  

La “step aerospace adoption “ per noi significa regolamentare l’adozione dell’aerospazio a Grottaglie con la presenza del Miinistro!


Mercoledì, 24 Febbraio 2016 16:02

TARANTO/Piazza Fontana o Piazza Abbandonata?

Scritto da

 

Una nota degli attivisti del Meet Up Amici di Beppe Grillo Taranto sul degrado urbano nel biglietto da visita della Città.

 

Taranto, Borgo Antico, uno dei borghi più belli d’Italia, ricco di bellezze architettoniche ed uniche, meta di turismo mondiale, accoglie i turisti con una immagine degradata di una delle piazze simbolo della città: Piazza Fontana. Ituristi che vi giungono percorrendo le strette e affascinanti vie del Centro storico vengono mestamente accolti da quella che fu una Fontana avanguardista, oggi fatta scempio di vandalismo, ennesimo esempio di abbandono ed indifferenza da parte di un amministrazione ignava sempre più distante dai cittadini e dalla città.

Quella che era la vasca della fontana si presenta adesso agli occhi dei passanti come un deposito per ogni sorta di rifiuti, dalle bottiglie di birra ai residui pirotecnici consumati nell’oramai lontana notte di Capodanno, da liquidi stagnanti e maleodoranti agli escrementi di animali che galleggiano sospinti dal vento.

Alcuni cittadini del quartiere, irritati per il disinteresse e sdegnati per il palese disagio dei turisti, ci hanno raccontato di aver segnalato, vanamente, più volte l’indecente situazione.

Gli attivisti del Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto”, allertati dai cittadini indignati, verificato lo stato di abbandono in cui versa la Fontana e documentando con fotografie e filmati quale testimonianza, chiedono un immediato intervento degli operatori preposti, atto a risolvere la disdicevole situazione nonché una programmazione delle azioni di cura e manutenzione della fontana e più in generale dell’intera piazza affinché se ne ristabilisca il decoro.


Si è tenuto a Taranto, presso il Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari in via Duomo, un Convegno su “i Reati Tributari. Problematiche applicative connesse alle recenti novità legislative e giurisprudenziali”.

All’evento, organizzato dalla dott.ssa Antonella Montanaro, formatore della  Scuola Superiore della Magistratura – Struttura Territoriale di Lecce, dall’Ordine dei Dottori Commercialisti  ed Esperti Contabili di Taranto, dall’Ordine degli Avvocati e dalla Camera Penale di Taranto, oltre che dal Dipartimento Jonico dell’Università di Bari, hanno partecipato  illustri e prestigiosi relatori quali il Magnifico Rettore prof. Antonio Uricchio, il  Giudice del Tribunale di Roma  dott. Gianluca Soana, il Consigliere di Stato e Capo di Gabinetto del MEF dott. Roberto Garofoli ed il Procuratore Generale di Lecce dott. Antonio Maruccia.

Prendendo le mosse dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 158/2015 si è discusso delle numerose problematiche interpretative determinate dalla suddetta normativa, alcune delle quali hanno già costituito oggetto di recentissime sentenze della Suprema Corte di Cassazione, oltre che del difficile e delicato tema dei rapporti tra Ordinamento interno, CEDU e Diritto dell’Unione, con particolare riferimento al cd. “Ne bis in idem” ed alla disciplina della prescrizione dei reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea.

il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di  Taranto,  dott. Cosimo Damiano Latorre , ha affermato che ”L’iniziativa, che ha destato particolare interesse,  registrando una massiccia partecipazione di Magistrati, Commercialisti ed Avvocati,  oltre a rappresentare una occasione di studio ed altissimo approfondimento giuridico, ha senza dubbio costituito un significativo momento di crescita culturale e di valorizzazione delle grandi potenzialità della nostra città”.

 

 

 

Al fine  di  favorire la crescita e lo sviluppo della personalità e della cultura professionale dei ragazzi, che frequentano il corso di  “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (ex Geometra) dell’I.I.S.S. “A. Pacinotti” di Taranto, nonché favorirne l’accrescimento dal punto di vista del lavoro e delle dinamiche aziendali  con attività di squadra tese allo sviluppo delle relazioni interpersonali passando dal rispetto dei ruoli alle strategie aziendali, il collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Taranto ha portato la sua esperienza mettendo a disposizione,  del progetto scolastico, professionisti iscritti al Collegio e le strutture aziendali collegate.

 Con il processo di alternanza scuola lavoro  si è inteso  agevolare il processo cognitivo e di apprendimento  teso allo sviluppo  di  forme utili nel contesto lavorativo definite di  “apprendimento flessibile”.  Tale modalità si  sviluppa attraverso il collegamento di due processi formativi, ovvero, l’esperienza aziendale e il percorso pedagogico scolastico,   con un avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro in una esperienza strutturata sui ritmi e sulle problematiche effettive e concrete, sensibilizzando e stimolando un senso di responsabilità e di impegno sociale e lavorativo.

Tre sono i principali obiettivi che si è inteso perseguire, classificabili in tre differenti tipologie,  obiettivi educativi trasversali, formativi e professionalizzanti. L’attività messa a punto   parte dalla verifica  sul campo delle competenze acquisite a scuola e il fine è quello appunto di abituare i giovani all’ascolto e al ragionamento e stimolare le capacità diagnostico-critiche gestendo le relazioni sviluppando i rapporti  e le comunicazioni interpersonali.

I professionisti del territorio jonico che hanno dato la propria disponibilità ad aderire al progetto coordinato dai professori Simili, Carlucci ed Epiro e che  hanno accolto all’interno dei propri studi gli studenti del IV e V hanno stimolato l’apprendimento contestualizzando l’esperienza dei ragazzi, attraverso diverse attività, quali i  rilievi di immobili o terreni con gli strumenti topografici e metrici in uso, la visita presso  gli uffici presenti del territorio (S.U.E., S.U.A.P., catasto, ecc.), la compilazione dei modelli vigenti per l’espletamento di istruttorie anche telematiche, la elaborazione di grafici e relazioni tecniche, ecc.

La collaborazione tra la scuola e gli studi professionali dei geometri e geometri laureati, con questa ed altre iniziate, da qualche anno garantisce la crescita di nuove leve di professionisti che negli anni futuri garantiranno una categoria sempre più professionale.


L'istituzione della Giornata della Cultura,la mozione relativa alla realizzazione di opere di urbanizzazione primaria (acqua e fogna) in diverse zone della città, il progetto di larga massima per larealizzazione di un complesso turistico-alberghiero da costruire in zona Lama San Vito.

Sono questi i primio tre punti all'Ordine del Giorno che tornerà a riunirsi il due marzo prossimo non essendo riusti ad esaurire tutti gli argomenti in programma nel corso dell'ultima seduta. Sicuramente sarà quello della realizzazione del complesso turistico l'argomento sucuisi registrerà maggiore discussione visti i diversi punti di vista in campo.    

Il primo storico punto in serie C è arrivato. Assieme ad una prova ricca di progressi ed indicazioni positive: anche se la vittoria era ad un passo.

La Mediterraneo Sport sfiora il colpaccio contro la Fimco Sport e pareggia 5-5 presso la Piscina Masseriola di Brindisi. Per gli jonici, però, i rimpianti non mancano: il "sette" allenato da Mauro Birri è stato in vantaggio per tutto l'arco della gara, a lungo con due reti di scarto, prima di farsi agguantare nell'ultimo periodo a causa di alcuni errori dettati dall'inesperienza.

La formazione jonica parte a spron battuto e sigla il vantaggio con Vignati, l'elemento di maggiore caratura ed esperienza. Il raddoppio è siglato da Renna prima della prevedibile reazione dei padroni di casa che accorciano le distanze con Deveri.

Nella seconda frazione Pariti sigla il 2-2 ma i leoni della Mediterraneo reagiscono e allungano ancora con Orlando. La terza frazione è la più divertente e rocambolesca: la Fimco pareggia ancora con Mercaldi ma gli arancioblù tarantini piazzano l'uno-due che potrebbe essere decisivo. Merito ancora di super-Vignati e di Latanza che fissano il risultato sul 3-5. Sul finire della frazione, però, Corbelli piazza la zampata che riduce il distacco.

Le sorti dell'incontro sono affidate all'ultimo tempo: in apertura Mercaldi segna la rete del definitivo 5-5 per la propria personale doppietta. I tentativi successivi delle due squadre non portano frutto: anzi, a pochi secondi dalla fine, la Fimco si avvicina al gol-beffa ma il portiere tarantino Busco, autore di una grande prestazione, blocca con sicurezza.

«Sono contento - commenta a fine partita il tecnico della Mediterraneo, Mauro Birri - per i miglioramenti che abbiamo mostrato rispetto alla partita d'esordio. Abbiamo giocato con intensità e i nostri giovani iniziano a capire come si gioca in serie C. Un pizzico di rammarico resta: abbiamo guidato il match a lungo e abbiamo avuto l'occasione per portare a casa i tre punti, anche grazie all'ottima prestazione dei nostri due giocatori "esperti" Vignati e Busco. Non ci resta che continuare ad allenarci con la stessa abnegazione per migliorare ancora». E per tentare, magari, il primo colpo esterno: la Mediterraneo torna, infatti, in acqua sabato a Bari (ore 13.30) per sfidare la Master Valenzano, ultima in classifica con 0 punti e la peggiore differenza reti del girone 6 (-13).

 

 

Tabellino

FIMCO SPORT - MEDITERRANEO SPORT 5-5 (1-2, 1-1, 2-2, 1-0)

 

FIMCO SPORT - Mancino, Barletta, Deveri 1, Mercaldi 2, Coluccia, Corbelli 1, Falco, Pariti 1, Gaetani, Cazzola, Mercaldi S. , Tramacere, Giannuzzo. All. Simone Falco

MEDITERRANEO SPORT TARANTO - Busco, Fabiano, Orlando 1, Caricasole, Latanza 1, De Giorgio, Renna 1, Di Noi, Musciagno, Bando, Vignati 2, Chiloiro, De Bellis. All. Mauro Birri


"Suona ancora più forte il campanello d'allarme sul caporalato, dopo i dati presentati da Assosomm e le giuste preoccupazioni di Confeuro. Agghiacciante e insopportabile la fotografia emersa: 400 mila lavoratori coinvolti nel caporalato e un trend in crescita del tasso di irregolarità in agricoltura. Mi auguro si possa procedere, con priorità e massima urgenza, all'esame del ddl in Senato". E' l'esortazione del senatore Dario Stefàno, componente della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, dopo la presentazione dei dati Assosomm oggi a Palazzo Chigi, nel corso del convegno "Attiviamo lavoro. Le potenzialita' del lavoro in somministrazione nel settore dell'agricoltura', organizzato da The European House Ambrosetti.
 

“Una fotografia - prosegue Stefàno -  che impone di agire subito: disagio abitativo e ambientale, lavoro di 12 ore al giorno per un salario giornaliero inferiore del 50% rispetto ai contratti nazionali, alloggi fatiscenti, nessuna tutela”.

"Il disegno di legge del governo – spiega Stefàno - al quale peraltro è associato anche un ddl a mia firma ora in Commissione, purtroppo rischia di non essere sufficiente. Dalle righe dell'analisi, infatti, emerge la necessità di affiancare a tali misure legislative un'ulteriore fase di studio e approfondimento che solo una Commissione d'inchiesta sarebbe in grado di garantire". 

"Il caporalato – conclude Stefàno - è un fenomeno infimo e subdolo che rischia di continuare ad insinuarsi tra le pieghe del sistema normativo e, dunque, di sopravvivere. Ecco perchè, per debellarlo occorre un approccio scientifico che sappia bilanciare adeguatamente studio approfondito e misure di contrasto". 

Martedì, 23 Febbraio 2016 16:59

Taranto/ Conclusi i lavori sul Ponte di Punta Penna

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Si sono appena conclusi i lavori dell’ANAS sul Ponte Punta Penna. Il Sindaco, dott. Ippazio Stefàno rivolge parole di apprezzamento all’Anas per l’accelerazione degli interventi e così commenta “Gli impegni assunti dall’Anas di conclusione anticipata dei lavori sono stati tutti rispetti e la circolazione sul Ponte Punta Penna ha ripreso da qualche giorno il suo regolare flusso di traffico veicolare senza più lunghe file ed attese in entrata ed in uscita dalla città. A seguito di mie sollecitazioni,  l’Azienda ha messo in campo ogni utile ed opportuna azione per ridurre al massimo i tempi di esecuzione dei lavori così da limitare il disagio dei cittadini costretti a lunghi incolonnamenti sul Ponte Punta Penna. Gli interventi avevano carattere di urgenza ed hanno riguardato la manutenzione straordinaria dei giunti sul Ponte. La particolare tipologia dei lavori avrebbe richiesto tempi di esecuzione più dilatati e tale da prevedere la conclusione intorno al 20 marzo. Né era possibile mettere in campo azioni diverse, anche riferite alle fasce orarie per motivazioni di stretta natura tecnica, come chiarito dall’ANAS. Tuttavia i tecnici dell’Azienda si sono impegnati a potenziare le squadre operative così da anticipare di un mese la conclusione dei lavori. Questa- conclude il Sindaco- era l’unica misura che poteva essere adottata e che ha avuto effetti sulla durata dei lavori in termini di riduzione e conseguentemente sul disagio dei cittadini che poteva protrarsi, invece, per ancora un altro mese. Si è trattato di lavori utili e necessari ai fini della sicurezza dell’infrastruttura per i quali ho fatto appello congiuntamente alla comprensione dei cittadini per il forte disagio della mobilità urbana ed a un rafforzato impegno da parte dell’azienda esecutrice dei lavori. Da sabato tutto è rientrato nella normalità.”

 

 

Il Movimento Taranto Respira ritiene assolutamente inadeguato quanto il Governo attraverso il Tavolo istituzionale sta facendo per Taranto. "Dov'è il piano strutturale per rilanciare il capoluogo ionico?" si domandano i resposnabili di Taranto Respira Giuseppe Aralla e Vittoria Orlando nella nota che di seguito pubblichiamo.

Il miglioramento è stato notevole, siamo passati dalle fontanelle al cimitero, donate dall'Ilva nel 2007, agli oltre 800 milioni del contratto di sviluppo per Taranto. Il Movimento Taranto Respira non si duole certo per la boccata di ossigeno all'economia, che arriva con i finanziamenti attraverso il Tavolo istituzionale per la nostra città , ma la domanda sorge spontanea: dove è il piano strutturale per rilanciare il capoluogo jonico? A sentire le dichiarazioni del Sindaco, sembra che nei prossimi anni questi denari verranno impiegati in tanti progetti che non seguono però, a nostro avviso, un filo logico, in una sorta di minestrone dove ci si infila di tutto: arredi per la Città vecchia, recupero archeologico nell'Arsenale, bonifiche, rilancio del porto, restauro di monumenti e palazzi, ecc. Si mischiano interventi strutturali con ciò che invece sarebbe normale gestione di un territorio. È il caso del Palazzo degli Uffici: c'è bisogno di attingere a questi fondi straordinari per il restauro di un palazzo che aveva visto in questo progetto il fallimento dell'amministrazione corrente, sia di Comune che Provincia. Solo una minima parte dei fondi verranno inoltre utilizzati per le bonifiche, lì dove ci vorrebbero invece risorse molto più grandi. Ancora non si vedono interventi risolutivi per il Mar Piccolo, per i suoli contaminati dell'area SIN e per la falda superficiale e profonda. Il Sindaco parla, inoltre di rivalutazione e scoperta dei siti archeologici all'interno dell'arsenale. Vorremmo vedere il progetto complessivo, vorremmo capire se verranno restituite alla città aree militari, se si punterà ad attirare turisti in un piano di rilancio culturale più generale. Nessun cenno alla restituzione della base navale in Mar Piccolo. Sembra questo un tema poco interessante per il Comune e francamente non ne comprendiamo le ragioni. Tanta confusione a parer nostro, un disperdere risorse in mille progetti senza inquadrarli in un piano generale di rilancio della città. Ribadiamo, un minestrone, o forse, meglio, un fritto misto.

Giuseppe Aralla Vittoria Orlando  Movimento civico Taranto Respira

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