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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
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Così come già preannunciato durante l’incontro dello scorso 11 marzo, venerdì 1 aprile l’USB scenderà in piazza per la questione sanitaservice nelle ASL pugliesi. Già durante il dibattito si era evidenziata l’importanza di mantenere questo servizio per tutti i lavoratori coinvolti. Messaggio che verrà ribadito in maniera ancora più incisiva il primo di aprile con lo sciopero generale e la manifestazione che partirà dal consiglio regionale e raggiungerà la presidenza. “I silenzi di questi 
mesi della giunta regionale, le pressioni delle ditte private e delle cooperative vogliono riportare indietro anni di lotte e di conquista delle Sanitaservice nelle ASL pugliesi– affermano dall’esecutivo regionale USB -. Sulla pelle dei lavoratori si gioca una partita economica di enorme portata. Anche in questo caso per fare i cosiddetti risparmi nella spesa sanitaria, si colpiscono i lavoratori non sanando tutte le forme di precarietà (infermieri, medici, tecnici) e riportando indietro i lavoratori delle sanitaservice”.
Ad oggi le sanitaservice impegnano cinquemila lavoratori non più precari che producono oltre 6milioni di euro di risparmio all’anno per le casse pubbliche. “E’ da tempo che l’USB lancia allarmi sul futuro delle Sanitaservice pugliesi prima per le linee guida, che non mettono le società in sicurezza – vanno avanti dall’USB – e poi sulle due sentenze scandalose del Consiglio di Stato che riguardano Taranto e Brindisi tanto care a Gorgoni. Sentenze palesemente in contrasto con la giurisprudenza dello stesso Consiglio di Stato, delle norme italiane ed europee e con l’ultimo testo unico sulle Partecipate”.
C’è un altro aspetto che poi l’USB sottolinea con forza: il silenzio del presidente Michele Emiliano “nonostante le nostre richieste di incontro, gli scioperi e i numerosi inviti fatti compreso quello dell’11 marzo all’assemblea pubblica a Taranto”. L’obiettivo dell’USB è far tornare i lavoratori, attori principali di un percorso sano, bello e realmente economico. Ecco spiegato il motivo dello sciopero generale del 1 aprile, con l’invito, se non ascoltati, ad occupare la sede regionale. 
“Oggi più che mai è necessario mettere la politica di fronte a scelte comprensibili per tutti i pugliesi”, concludono.
 

 

 

 “Anche se in ritardo, finalmente si rompe un silenzio insopportabile sulla gestione distorta della più grande rete di trasporto pubblico in concessione in Puglia”. E’ il commento del senatore Dario Stefàno sul caso delle Ferrovie Sud Est. 

 “In questi giorni – prosegue - si stanno finalmente mettendo a nudo, una volta per tutte, pratiche indegne ma anche figure che maldestramente hanno distratto risorse pubbliche con scaltrezza e senza nessuno scrupolo. Mi metto nei panni dei cittadini che vivono ogni giorno il dramma del trasporto pubblico in Puglia, che chiedono da tempo un servizio di mobilità in linea con gli standard di un Paese civile e che oggi invece vengono a conoscenza, in questo modo, di compensi stellari per i dirigenti, di consulenze costose e archivi d’oro”. 

 “E’ anche vero che la Regione Puglia ha più volte chiesto di aprire i cassetti e di aver accesso ai bilanci. E che a queste richieste siano seguiti silenzio e spocchia insopportabili. Oggi, però, sembra che la risposta stia finalmente arrivando e che si stia provvedendo a mettere ordine”. 

 “Mi sembra inopportuno - conclude - che questo nuovo corso venga sbandierato come uno degli interventi che colmano i gap di cui soffre il Mezzogiorno. Allo stesso modo trovo un’esagerazione dare la colpa all'attuale Presidente del Consiglio. Un fatto su tutti: questo Sud paga colpe, anche in termini di servizi e infrastrutture, che dipendono da chi qui ha fatto promesse per decenni. Oggi non è consentito a nessuno di cucirci addosso fastidiose speculazioni”.


Ancora un altro importante risultato raggiunto dall'Associazione FORMARE PUGLIA a.p.s.. Nei giorni scorsi ha ottenuto dalla Nexos, società riconosciuta da ACCREDIA, l'Ente Italiano di Accreditamento, il  Certificato di Conformità che attesta il Sistema di Gestione dell'Ente Formativo per l'erogazione di servizi integrati per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in base al DLgs 81/08: gestione, consulenza, coordinamento, organizzazione ed assistenza tecnica. Ed inoltre Progettazione ed erogazione di attività di formazione per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro in base al DLgs 81/08. Settore IAF:35,37. A questo significativo riconoscimento si aggiunge la Convenzione stipulata nelle scorse settimane da FORMARE PUGLIA con l'EFEI, Ente Bilaterale Nazionale della Formazione che consente di riconoscere tutte le azioni formative in tema di Sicurezza sui Luoghi di Lavoro. 
Per tutte le attività formative targate FORMARE PUGLIA in tema di Sicurezza sul Lavoro non esitate pertanto a contattare l'ente formativo accreditato anche alla Regione Puglia, telefonando allo 099 6614691 o inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o consultando il sito 
 
“Mi dispiace molto leggere le parole dei genitori dei bambini tarantini scritte in una lettera aperta indirizzata questa mattina al presidente della Regione. Mi dispiace molto anche perché non credo sia giunta una richiesta di incontro, altrimenti lo avremmo già fatto. Io incontro chiunque me lo chieda e chiunque abbia dei problemi da pormi, poi su una vicenda così particolarmente dolorosa come quella di Taranto, non avrei avuto la minima esitazione ad incontrarli. Ma non c’è problema perché rimediamo immediatamente. Aspetto i genitori quanto prima da me in presidenza per  ncontrarli e abbracciarli. Li aspetto per condividere con loro le possibili vie di uscita affinchè venga garantita a tutti la tutela dei diritti sanciti dalla Costituzione.
 
 
 
Però vorrei dire una cosa. Nonostante il dolore che sicuramente attraversale parole e le vite di queste persone, io non posso condividerle. La mia vita e la mia storia sono sotto gli occhi di tutti, sono stato educato a tenere sempre la schiena diritta, soprattutto quando gli altri tendono a piegarla, e a prendermi sempre tutte le mie responsabilità, belle o brutte, e quindi a rispondere sempre a tutte le domande che mi venivano poste, anche a quelle più scomode. Io ci metto la faccia, sempre e comunque.
 
 
 
Poi vorrei ricordare a questi genitori, cui va la mia vicinanza e comprensione davvero affettuosa, che sulla vicenda dell’Ilva è in corso un dibattito acceso con il governo, con  riferimento in particolare alla proposta di decarbonizzazione.  
Concludo invitandoli ad un incontro per condividere con loro le possibili vie di uscita affinchè venga garantita la tutela dei diritti sanciti dalla Costituzione”.
 
 Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in risposta alla lettera aperta che i  rappresentanti del gruppo Genitori dei bambini tarantini gli hanno inviato questa mattina. Nella lettera si lamentava la mancanza di un incontro istituzionale con lo stesso Presidente “per chiedere la tutela dei diritti sanciti dalla Costituzione”.
 
Nel comunicato CEI 18 marzo 2016, si osserva che ”l’attenzione all’aspetto sociale ha portato i Vescovi a confrontarsi anche sulla questione ambientale e, in particolare, sulla tematica delle trivelle – ossia se consentire o meno agli impianti già esistenti entro la fascia costiera di continuare la coltivazione di petrolio e metano fino all’esaurimento del giacimento, anche oltre la scadenza della concessioni – concordando circa l’importanza che essa sia dibattuta nelle comunità per favorirne una soluzione appropriata alla luce dell’enciclica Laudato si' di papa Francesco”.
 
Monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e Presidente della Commissione Episcopale della CEI  per i Problemi sociali e il  Lavoro, la Giustizia, la Pace e la Custodia del Creato, auspica che nelle comunità ecclesiali questo dibattito effettivamente accada. Nelle regioni direttamente toccate dalle trivellazioni già di fatto è in corso un’ampia discussione facendosi guidare dalle parole di papa Francesco:
“L’intervento dell’essere umano sulla natura si è sempre verificato, ma per molto tempo ha avuto la caratteristica di accompagnare, di assecondare le possibilità offerte dalle cose stesse. Si trattava di ricevere quello che la realtà naturale da sé permette, come tendendo la mano. Viceversa, ora ciò che interessa è estrarre tutto quanto è possibile dalle cose attraverso l’imposizione della mano umana, che tende ad ignorare o a dimenticare la realtà stessa di ciò che ha dinanzi. Per questo l’essere umano e le cose hanno cessato di darsi amichevolmente la mano, diventando invece dei contendenti»(LS 86).
 
Le piattaforme petrolifere al largo delle coste dell’Adriatico e dello Ionio sono un’ulteriore aggressione a una realtà già fragile e vanno a intaccare la vocazione legata al mare, al turismo, alla pesca, all’agricoltura e all’artigianato di un territorio già ferito. La tecnologia non può non tenere conto delle conseguenze di un suo abuso che non contempli le possibili ripercussioni. 
Leggiamo ancora nella LaudatoSi’: "Occorre riconoscere che i prodotti della tecnica non sono neutri, perché creano una trama che finisce per condizionare gli stili di vita e orientano le possibilità sociali nella direzione degli interessi di determinati gruppi di potere. Certe scelte che sembrano puramente strumentali, in realtà sono scelte attinenti al tipo di vita sociale che si intende sviluppare”(LS 107).
Gli equilibri dell’ecosistema dei mari, Ionio e Adriatico, sono estremamente fragili, e sono prospicienti territori che con fatica tentano di porre riparo ai danni che sono derivati da una discutibile e  unilaterale gestione delle risorse.
Nella nota pastorale "Cristiani nel mondo, testimoni di speranza" (8 aprile 2012), i Vescovi di Puglia hanno affermato che “il problema dello sviluppo del Mezzogiorno non ha solo un carattere economico, ma rimanda inevitabilmente a una dimensione più profonda, che è di carattere etico, culturale e antropologico: ogni riduzione economicistica… si è rivelata e si rivelerà sbagliata e perdente, se non perfino dannosa”.
Rifiutare le scelte facili anche in questo campo costituisce una risposta forte alle esigenze di una "ecologia integrale" indispensabile per il nostro territorio e la nostra società.
Tutto questo offre all’arcivescovo di Taranto, che si esprime in termini personali, ragionevole fondamento al Sì al referendum del 17 Aprile. Le ferite della nostra terra sono già molte e non devono aumentare.

 

E' una lettera durissima e senza mezzi termini quella che i genitori tarantini scrivono al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Ecco di seguito la nota 

Genitori tarantini, a seguito dell'inaccettabile silenzio da parte della più alta istituzione della Regione Puglia, scrivono nuovamente a Michele Emiliano. Stanchi di chiedere un incontro per chiedere la tutela di diritti sanciti dalla costituzione, si rivolgono al Presidente denunciandone la totale assenza riguardo i problemi più scottanti della città di Taranto. Di seguito, il testo integrale della lettera.  

 

 

"Signor Emiliano Michele,

da Magistrato Lei era abituato a fare domande anche scomode a chi Le sedeva davanti, testimone o imputato che fosse. Era una delle prerogative del Suo mestiere che, forse, Lei svolgeva con piacere. Nel corso della Sua carriera, con l’esperienza, avrà anche trovato facile fare quelle domande nella speranza di ottenere risposte esaurienti, soddisfacenti.

Poi, il salto di qualità (negativo o positivo, sarà la storia a raccontarlo – noi ne abbiamo già un’idea abbastanza chiara). Da Magistrato si è trasformato in politico, con una velocissima corsa che ha portato Lei sul gradino più alto della Regione Puglia. La differenza è che, adesso, dovrebbe essere Lei a rispondere alle domande, anche le più scomode.

Come Genitori tarantini, Le abbiamo scritto già due volte sollecitando un incontro per avere delle risposte. Credevamo, forse ingenuamente, che il Presidente della Regione Puglia (ex Magistrato) avrebbe ritenuto un proprio dovere incontrare un gruppo di persone per alcune delucidazioni. Abbiamo sbagliato. Il signor Emiliano si è ormai trasformato in politico, barattando l’alto senso dello Stato in qualcosa che lo incatena a decisioni di altri più in alto di lui. Non è più una persona libera, non ha più quella dignità che lo ha mostrato agli altri come persona con la schiena dritta. Come politico deve evitare le domande scomode, deve evitare di prendere decisioni per il bene comune, per il bene dei suoi corregionali tutti. Deve gestire crisi di piccole dimensioni per fare vedere al mondo che qualcosa si sta facendo, ma deve evitare le crisi di dimensioni enormi, soffermandosi su queste giusto il tempo per qualche frase in politichese che nulla vogliono dire, niente aggiungono, ma che sortiscono qualche effetto a livello di immagine personale. Frasi tanto amate da politici di secondo piano e sempre rifiutate da persone come Sandro Pertini, per citarne uno.

Come Genitori tarantini, non riconosciamo più in Lei il Presidente della Regione Puglia tutta, in quanto non tutta la regione viene da Lei amministrata equamente. Abbiamo capito che Lei considera Taranto di interesse nazionale, non i tarantini, adagiandosi sulla stessa linea di pensiero di chi attualmente governa l’Italia intera.

Ma noi, a Taranto, abbiamo una sola parola e siamo anche disposti a soddisfare i Suoi desideri, signor Emiliano.

“Sputatemi in  un occhio se farò mai il presidente della Puglia. Prometto solennemente: non mi candiderò mai a quel posto.” Queste le sue parole, datate settembre 2009.

Ogni suo desiderio è un ordine, signor Emiliano Michele. La prossima volta che passerà da Taranto, se riusciremo ad incontrarLa, soddisfaremo la Sua richiesta.

Grazie per l’attenzione, anche da parte dei nostri figli e di nostra Madre Taranto, la seconda città dell’intera regione.

Genitori tarantini."

 

Informazioni e assistenza online su cartelle, rate e tutele per i contribuenti

 

Più semplice e veloce avere informazioni e assistenza su rate, cartelle, procedure e sospensione della riscossione. Grazie alla convenzione firmata dal direttore regionale Puglia di Equitalia, Leonardo Arrigoni, e dal presidente dell’Odcec provinciale, Cosimo Damiano Latorre, i commercialisti avranno a disposizione un canale online diretto per dialogare con gli uffici della società pubblica di riscossione.

 

Lo sportello telematico è un canale di contatto dedicato, raggiungibile direttamente dal sito internet www.gruppoequitalia.itnella sezione Associazioni e Ordini, che consente agli iscritti all’Odcec di Taranto di trasmettere le richieste per conto dei propri assististi e ricevere risposta in tempi rapidi.

 

«La sottoscrizione dell’accordo conferma gli ottimi risultati ottenuti finora dalla convenzione attiva già da molti anni. – dice Leonardo Arrigoni, direttore regionale Puglia di Equitalia - Il percorso di collaborazione con l’Odcec di Taranto rafforza i canali di dialogo con i professionisti e con i contribuenti da loro assistiti. Inoltre, come previsto nell’intesa, saranno organizzati incontri formativi indirizzati ad approfondire l’attività di riscossione svolta da Equitalia e gli strumenti di tutela che la normativa mette a disposizione dei contribuenti, come la sospensione della riscossione o la rateizzazione».

 

«Dai dati che sono stati presentati dalla Direzione Regionale della Puglia  di Equitalia - afferma il presidente dell’ODCEC di Taranto Cosimo Damiano Latorre –   debbo rilevare con molta soddisfazione che, negli ultimi due anni,   il canale dedicato posto a disposizione dei Commercialisti di Taranto ha registrato importanti incrementi nella provincia di Taranto con reciproca soddisfazione e, soprattutto,  a beneficio dell’utenza finale. Gli importanti risultati ottenuti finora, attraverso la collaborazione avviata grazie a  una convenzione firmata per la prima volta diversi anni fa, mi hanno indotto a rinnovare senza alcuna riserva l’accordo che rappresenta per la nostra categoria professionale un valido ed efficace strumento di lavoro».

 

Settimana intensa al centro commerciale Mongolfiera che per sette giorni ha spiccato il volo nel mondo del glamour con FASHION WEEK diventando un fantastico universo di outfits per tutti i gusti. Domenica 20 marzo il gran finale (a partire dalle ore 18.30) con la sfilata conclusiva dedicata alla stagione primavera - estate dell’uomo e della donna con un ospite di eccezione: il fotoreporter FABRIZIO CORONA. Un personaggio sicuramente molto discusso, ma anche molto amato dalle donne di ogni età e di grande presenza nel mondo della moda. 
Inoltre intrattenimento canoro e di danza con giovani emergenti del territorio, nel mondo dello spettacolo. 
 
La moda, il look e gli accessori più glamour in passerella hanno conquistato il pubblico che da lunedì scorso ha affollato il centro commerciale per assistere al grande evento. Le passerelle più trendy sono approdate fra gli shop della galleria commerciale con i look up to date per uomo, donna e bambino. Tutti i giorni a partire dalle 18.30, si sono tenuti sfilate, eventi e defilèe con abiti, scarpe e accessori dei marchi dei negozi del centro. Ma non solo: una mostra fotografica itinerante delle migliori creazioni di istituti di moda della Puglia, trattamenti di bellezza con massaggi, trucco professionale e acconciature e le straordinarie vetrine animate tanto amate da tutti i clienti.
La primavera è davvero alle porte e il fashion week ha l’obiettivo di sorprendere il vasto pubblico con uno stile tutto nuovo e alla moda: dallo sportivo al trendy, passando dai gusti più classici ed eleganti. Insomma, tra colori, moda, musica e spettacolo, le famiglie hanno di che divertirsi! 
“Siamo molto soddisfatti anche quest’anno di come si è svolta la nostra manifestazione organizzata come sempre in collaborazione con la Fashion Up – afferma Stefano D’Errico, direttore Mongolfiera Taranto -. È un’iniziativa che riscuote sempre grande successo perché coniuga la moda con tutto ciò che è bello e con lo spettacolo. Intanto siamo già all’opera per nuove iniziative”.
 

L'Associazione Italiana Fisioterapisti della Regione Puglia, ringrazia il Consiglio Regionale per aver approvato la proposta di legge che ha recentemente istituito  il Consiglio Sanitario Regionale.

I compiti principali del C.S.R. sono di  fornire pareri sugli effetti e sui risultati prodotti dalle deliberazioni di Giunta e dalle leggi del Consiglio in materia di tutela della salute.

La Puglia è la seconda Regione, oltre la Toscana, ad istituire questo importante organo consultivo, ponendosi all'avanguardia in Italia. 

Il presidente dell'A.I.FI. Puglia, dott. Eugenio D'Amato, nel mese di  novembre 2015 si recò  in stato in audizione nella Terza commissione Assistenza Sanitaria e servizi sociali della Regione. In quella occasione ringraziò la commissione che stava elaborando il progetto di legge, presentato dai Consiglieri regionali Giuseppe Romano e Michele Mazzarano, ritenendo l'istituzione del C.S.R. uno strumento necessario per far dialogare le istituzioni regionali e le associazioni dei cittadini con le professioni sanitarie e  per contribuire al miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie nella nostra Regione. Per questo motivo poneva all'attenzione della commissione che, all'interno dell'ufficio di presidenza del C.S.R. non erano presenti tutte le professioni sanitarie e che quindi venivano a mancare  i loro contributi, importanti  per fornire pareri più completi, naturalmente  nell'interesse del benessere dei cittadini pugliesi.

L'A.I.FI. Puglia ringrazia sia il consigliere Giandiego Gatta, perché ha riproposto l'emendamento che prevedeva la presenza di tutte le Professioni Sanitarie nell'Ufficio di Presidenza del CSR, che tutti i consiglieri che lo hanno votato all'unanimità, dimostrando di avere l'interesse a migliorare la Legge

Antonio Notarnicola

PALAGIANO – Sarà sicuramente una Pasqua davvero Buona, o quanto meno migliore del solito, quella che la comunità si accinge a festeggiare per l’anno 2016.  Buona non solo nel modo di dire ma nel vero senso del significato. Lo dimostra la conclusa raccolta fondi ammontante a Cinquemila e duecento euro (per l’esattezza 5.199,00) promossa dall’Ant (Associazione nazionale Tumori),sezione di Palagiano “Netta Casamassima”, a favore dei malati oncologici non solo di Palagiano ma di tutt’Italia. Un risultato assolutamente impossibile sottoscriverlo prima e ancor più sorprendente si è rivelato impagabile dal punto di vista umano per coloro i quali hanno messo in campo tutto quel che potevano in termini d’impegno per la migliore riuscita dell’iniziativadedicando l’intera mattinata di domenica 13 a un progetto di solidarietà d’ampio respiro destinato a varcare i confini locali. Impegno ampiamente ripagato a fine giornata da una raccolta fondi ammontante, come detto, a oltre Cinquemila euro che rappresenta una cifra di assoluto rispetto. Soldi destinati a confluire nel fondo dell’associazione Ant nazionale sede di Bologna, che si occupa dell’assistenza domiciliare specialistica ai malati di tumore e dei progetti di prevenzione oncologica gratuiti. Una iniziativa il cui scopo benefico rappresenta quanto di meglio la persona può fare per il suo simile meno fortunato e bisognoso di cure non solo mediche ma molto più di quella umanità fatta di semplici sguardi, di vicinanza discreta.

Tornando alla manifestazione di domenica 13 c’è da dire che una parte importante alla riuscita della manifestazione è giunta dal gruppo di giovani falconieri, formato da Angelo

Emilio Bergamotti, Nico Pataleo e Pasquale Rosito, quest’ultimi due giunti a Palagiano da Roma su espressa richiesta dell’amico palagianese Bergamotti. Uno spettacolo nello spettacolo, quello messo in atto dai tre affiatati amici falconieri,di rara bellezza acrobatica la cui esibizione era ad esclusivo appannaggio di volatili, anch’essi seriamente impegnati a volteggiare sulla piazza centrale del paese, Vittorio Veneto, disposta ad offrire il suo spazio per l’esibizione di pregiati rapaci quali, aquile, poiane, gufi, falchi e corvi. Inutile sottolineare che l’occasione davvero rara di vedere un’esibizione di volatili ha indotto numerose famiglie a portare in piazza centrale figli a seguito anche se questo tipo di contesto urbano non è da considerarsi del tutto ideale.Da sottolineare che i due falconieri romani sono giunti qui da Roma a proprie spese e senza nulla chiedere in cambio nemmeno un minimo di rimborso spese. Per questo l’associazione Ant “Netta Casamassima” di Palagiano a nome del presidente Rocco Licomati intende rivolgere un particolare ringraziamento ai tre falconieri per la sensibilità dimostrata a favore dei bisognosi per aver tenuto uno spettacolo che ha consentito la raccolta di una cospicua somma che verrà messa a disposizione dei malati. Inoltre fanno sapere i dirigenti che a breve terminerà l’altra raccolta fondi sostenuta grazie alla puntigliosa e ostinata presenza dei volontari Ant,delegazione di Palagiano “Netta Casamassima”, mediante presìdi ai gazebo, banchetti, davanti a supermercati e chiese, anche la scuola, come sempre, non ha lesinato il proprio fattivo contributo. Nella lunga lista dei ringraziamenti per la meravigliosa riuscita dell’iniziativa, la volontaria nonché dirigente Ant delegazione di Palagiano, Carmela Fedele tiene a rivolgere sentiti ringraziamenti alla delegazione Ant Palagianello per aver messo a disposizione gratuitamentel’impianto audio per la diffusione in piazza centrale di musica medioevale di contesto all’evento, stesso discorso estende all’indirizzo di Lino Valente, Mino Perniola e Angelo Belmonte.  

 

 

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