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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

Ha preso il via questa mattina, mercoledì 22 maggio alle ore 10 nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto, la 61ª edizione dell’International Piano Competition “Arcangelo Speranza” di Taranto, sotto la direzione artistica del Maestro salentino Roberto Cappello. 

 

Membri della giuria internazionale sono, oltre allo stesso Roberto Cappello, i pianisti Giuliano Adorno (Italia), Giuseppe Greco (Italia) già vincitore del prestigioso concorso nel 2009, Pavel Ionescu (Romania) e Daniel Rivera (Argentina). 

 

Lo Speranza Competition, sin dalla data della sua istituzione avvenuta nel 1962, continua a rappresentare garanzia di qualità, credibilità e autorevolezza, certificate dalla rigorosa selezione dei partecipanti, dalla competenza e intransigenza dei componenti la giuria, dal successo artistico dei tanti giovani musicisti passati attraverso quest’importante competizione e approdati sui palcoscenici di tutto il mondo.

 

Il concorso, organizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, della Provincia di Taranto e del Comune di Taranto, si svolgerà sino a venerdì 24 maggio quando ci sarà la prova finale e la proclamazione dei vincitori. 

 

Dopo l’appello dei concorrenti presenti e sorteggiato il nome del primo esecutore, sono stati ammessi i giovani pianisti Artem Kuznestov (Russia, 34 anni), Jeongro Park (Korea, 35 anni), Yuval Avital (Israele, 22 anni), Giorgio Trione Bartoli (Italia, 28 anni), Hinako Inoue (Giappone, 27 anni), Misol Kim (Korea, 32 anni), Tomasz Zając (Polonia, 30 anni), Osvaldo Nicola Ettore Fatone (Italia, 29 anni), Luca Cianciotta (Italia, 21 anni), Jaeo Park (Korea, 28 anni), Hyunju Kim (Korea, 28 anni), Nahyung Kim (Korea, 27 anni), Valerio Tesoro (Italia, 23 anni), Svetlana Eminova (Russia, 30 anni), Jungmin Ha (Korea, 26 anni), Tsubasa Tatsuno (Giappone, 33 anni), Simone Ivaldi (Italia, 30 anni), Giancarlo Grande (Italia, 18 anni), Inhye Park (Korea, 29 anni), Taeeun Kim (Korea, 29 anni).

Le prove ad ingresso gratuito, proseguiranno giovedì 23con le semifinali, a partire dalle ore 10.00 mentre venerdì 24 maggio, con inizio alle ore 18.00, ci sarà la prova finale con la proclamazione dei vincitori, cui farà seguito la cerimonia di premiazione.

Per tutti i dettagli www.speranzacompetition.it.

 

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Momenti di grande intensità attendono i fedeli e i cittadini che, come scrive il parroco Don Francesco Venuto 

attendono e contano con trepidazione le giornate e le ore che mancano al 24 maggio 2024, quando il reliquiario della Madonna delle Lacrime, proveniente da Siracusa, sarà finalmente nella Parrocchia del Sacro Cuore di Taranto.

Giornate di preghiera e fede - sottolinea  Don  Francesco- che permetteranno a ciascuno di comprendere e vivere, ancora una volta, la Grazia di Dio.

Quando la reliquia fu ospitata a Roma, da Papa Francesco, sua Santità rivolgendosi ai fedeli disse:

 

“Preghiamo la Madonna perché ci dia a noi e anche all’umanità, che ne ha bisogno, il dono delle lacrime, che noi possiamo piangere: per i nostri peccati e per tante calamità che fanno soffrire il popolo di Dio e i figli di Dio”. 

 

Tale affermazione è espressione del tempo che vive la società moderna. Infatti nel 2018, quando il Papa si pronunciò, il mondo non era pervaso come oggi dalle guerre che stanno tenendo in bilico il mondo orientale e occidentale, nel quale anche “tu” sei coinvolto.

Don Francesco racconta della devozione dei suoi parrocchiani e dei tanti fedeli che in questi giorni, recatisi in parrocchia hanno espresso gratitudine e riconoscenza per l’iniziativa che vedrà la parrocchia e l’arcidiocesi di Taranto, impegnate in quei giorni.

Don Francesco si dice entusiasta del calore del popolo, chiedendo a tutti di prendere  appunti e visionando ogni singola parte del programma dal 24 al 26 maggio, che chiaramente si trova nella locandina.

Riprendendo quanto disse Padre Pio, don Francesco saluta e invita tutti a vivere questa esperienza di fede, riprendendo una frase del santo:

 

“Maria non ritiri mai da te il Suo sguardo materno e ti conforti”.

 

Vi aspetto dal 24 al 26 maggio per vivere un’esperienza di grazia e amore unica.

Lu.Lo. 

Sistema di vigilanza potenziato, costante monitoraggio delle zone cittadine prese di mira da chi non osserva le prescrizioni comunali, incremento dei centri di raccolta dei rifiuti, tolleranza zero nei confronti di chi attua condotte irrispettose verso la nostra comunità.

“Pugno duro” dell’Amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci per contrastare il deprecabile fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti ingombranti. Una pratica ormai sempre più diffusa nonostante le lodevoli e recenti iniziative intraprese da Kyma Ambiente e dall’Assessorato comunale al ramo, come quella legata al progetto “Fuori Tutto”, che prevede l’apertura straordinaria dei centri di “Lama” e “Paolo VI” la prima domenica di ogni mese allo scopo di incentivare il conferimento di quel tipo di rifiuti.

L’argomento è stato oggetto del tavolo tecnico tenuto nel primo pomeriggio odierno dal sindaco Rinaldo Melucci con gli Uffici del Comune, con il presidente Kyma Ambiente, Mancarelli, e con gli assessori Fornaro e Mazzariello. Un incontro nel corso del quale, oltre a valutare gli ottimi risultati fatti registrare dalla prima giornata del progetto “Fuori Tutto”, è stata ribadita la volontà dell’Amministrazione di non tollerare oltre alcun comportamento che oltraggia il decoro della città e l’igiene urbana creando un enorme danno all’immagine di Taranto in un periodo che la vede sempre più mèta di visitatori e turisti, molti dei quali stranieri.

D’intesa con i nostri Uffici -ha dichiarato il sindaco Melucci- abbiamo predisposto un piano di azione volto a potenziare le attività amministrative e le coperture finanziarie per porre un argine ad un fenomeno la cui allucinante sistematicità denota uno spiccato dispregio del bene e della salute pubblici. Non possiamo più subire questo scempio ed è per tale motivo che abbiamo deciso di prestare la massima attenzione, in particolar modo, in quelle zone cittadine, sono almeno una quindicina, che sono state scambiate per discariche a cielo aperto. Da adesso in poi contesteremo e sanzioneremo ogni comportamento che viola le prescrizioni contemplate dal regolamento comunale. Quei signori che si rendono protagonisti di comportamenti inurbani è bene che comincino a capire che la città ed i suoi cittadini meritano maggior rispetto.”

Un migliaio di addetti del consorzio Soa, che si occupa di trasporto merci e logistica per gruppi di supermercati, sciopera oggi in Puglia perché i posti di lavoro sono a rischio. A Taranto mezzi e operazioni saranno ferme per l’intera giornata nel sito industriale sulla strada Taranto-San Giorgio Ionico.

Un’indagine della magistratura ha portato a sequestri, alla scoperta di fatturazioni false e a conti bloccati; la prima azione della guardia di finanza ha riguardato un sequestro preventivo di 60 milioni di euro, provento, secondo gli inquirenti, di dichiarazioni fraudolente mediante l’utilizzo di fatturazioni inesistenti e di omesso versamento Iva. Da ottobre, dice Michele De Ponzio della Filt Cgil di Taranto, si è aperta una grave crisi e “così non c’è stipendio ma neanche futuro”.

“Malgrado gli incontro in task force occupazione della Regione Puglia, non sembrano attualmente profilarsi soluzioni immediate\", prosegue Zotti. \"Nel caso in cui il gruppo Soa non dovesse riuscire a mantenere gli impegni per la salvaguardia dell’occupazione, si profilano le due opzioni legate alla clausola sociale prevista dal contratto di lavoro del trasporto merci e logistica: un eventuale cambio d’appalto, con una possibile nuova società, o l’assunzione diretta del personale da parte dei committenti del consorzio”.

 

Prenderà il via il prossimo mercoledì 22 maggio alle ore 10, nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto, la 61ª edizione dell’International Piano Competition “Arcangelo Speranza” di Taranto, con ben 27 concorrenti provenienti da nove differenti nazioni: Giappone, Ucraina, Repubblica di Corea, Russia, Polonia, Cina, Armenia e Israele, oltre a numerosi Italiani. 

 

Il prestigioso concorso, organizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, della Provincia di taranto e del Comune di Taranto, si svolgerà sino a venerdì 24 maggio sotto la direzione artistica del Maestro salentino Roberto Cappello. Membri della giuria internazionale sono, oltre allo stesso pianista Roberto Cappello, i pianisti Giuliano Adorno (Italia), Giuseppe Greco (Italia), Pavel Ionescu (Romania) e Daniel Rivera (Argentina). 

 

Il Concorso Pianistico Internazionale, sin dalla data della sua istituzione avvenuta nel 1962, continua a rappresentare garanzia di qualità, credibilità e autorevolezza, certificate dalla rigorosa selezione dei partecipanti, dalla competenza e intransigenza dei componenti la giuria, dal successo artistico dei tanti giovani musicisti passati attraverso quest’importante competizione e approdati sui palcoscenici di tutto il mondo.

 

Alla prova eliminatoria, alla quale si potrà assistere a partire dalle ore 10.00 del 22 maggio, con ingresso libero, si sono iscritti Artem Kuznestov (Russia, 34 anni),  Matteo Cannataro (Italia, 28 anni), Giuseppe Maria Nola (Italia, 21 anni), Kristina Papiieva (Ucraina, 22 anni), Jeongro Park (Korea, 35 anni), Yuval Avital (Israele, 22 anni), Artavazd Hambaryan (Armenia, 35 anni), Wenlong Jin (China, 23 anni), Giorgio Trione Bartoli (Italia, 28 anni), Hinako Inoue (Giappone, 27 anni), Misol Kim (Korea, 32 anni), Tomasz Zając (Polonia, 30 anni), Osvaldo Nicola Ettore Fatone (Italia, 29 anni), Luca Cianciotta (Italia, 29 anni), Jaeo Park (Korea, 28 anni), Hyunju Kim (Korea, 28 anni), Nahyung Kim (Korea, 27 anni), Valerio Tesoro (Italia, 23 anni), Svetlana Eminova (Russia, 30 anni), Jungmin Ha (Korea, 26 anni), Tsubasa Tatsuno (Giappone, 33 anni), Simone Ivaldi (Italia, 30 anni), Giancarlo Grande (Italia, 18 anni), Inhye Park (Korea, 29 anni), Taeeun Kim (Korea, 29 anni) e Rina Ikeda (Giappone, 29 anni).

 

Le prove proseguiranno giovedì 23 con le semifinali, a partire dalle ore 10.00 in poi mentre venerdì 24 maggio, con inizio alle ore 18.00, ci sarà la finale, cui farà seguito la cerimonia di premiazione.

 

Al primo classificato, al quale verrà garantito un concerto nell’ambito della prossima Stagione Concertistica degli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” oltre che alcuni recital per diverse società di concerti italiane, sarà conferito un premio di € 4.000; al secondo un premio di € 2.000, al terzo un premio di € 1.000. Due i premi speciali attribuiti ad uno dei partecipanti alla prova finale: il primo è il Premio del pubblico “Elsa e Peppino Orlando” consistente in una donazione di € 500 offerta dalla famiglia Orlando, assegnato direttamente dal pubblico presente in sale; il secondo è una Targa offerta dagli allievi del Conservatorio “Giovanni Paisiello”. Infine al miglior esecutore di un brano di Giovanni Paisiello andrà un premio di € 300 offerto dal “Giovanni Paisiello festival”.

In una giornata da ricordare per la biodiversità marina, il Mar Piccolo di Taranto ha accolto il ritorno di oltre 150 esemplari giovanili di Hippocampus guttulatus, meglio conosciuti come cavallucci marini, grazie a un avanguardistico progetto di conservazione. Gli esemplari, nati e cresciuti con cura presso l’Acquario di Genova, rappresentano una nuova speranza per le popolazioni decimate di questa affascinante specie che nelle nuove microriserve protette, create all’interno del Parco Regionale del Mar Piccolo, potranno contare su un rifugio sicuro.

Il rilascio di questi delicati organismi marini è avvenuto nei pressi dell’Idroscalo all’interno dell’area della SVAM alla presenza di rappresentanti del mondo accademico e di numerose autorità militari e civili, tra cui il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. “Siamo testimoni di un evento che segna un punto di svolta per la conservazione della flora e della fauna marina nella nostra amata città – ha dichiarato il primo cittadino nell’evidenziare le attività dell’Amministrazione che, tese alla tutela della biodiversità e alla salvaguardia del Mar Piccolo, sono risultate fondamentali per questo progetto -. L’impegno collettivo, la sintonia istituzionale con l’Aeronautica Militare, la Guardia Costiera e la collaborazione tra enti di ricerca, università e l’Acquario di Genova, a tutti i quali va il mio sentito ringraziamento, hanno reso possibile questo momento che rafforza il processo di rinascita per il Mar Piccolo. Questo progetto non solo restituisce al nostro mare una specie simbolo, ma pone anche le basi per una maggiore consapevolezza ambientale e per lo sviluppo di pratiche sostenibili, che sono il fulcro del nostro più vasto progetto di rigenerazione “Ecosistema Taranto”.”

Il progetto di conservazione, avviato nel giugno 2023, ha visto la raccolta e il trasporto di coppie adulte di cavallucci marini da Taranto all’Acquario di Genova, dove un team di biologi e veterinari ha lavorato per garantire la sopravvivenza dei piccoli nei loro primi mesi di vita.

E proprio a tal riguardo, il sindaco Melucci ha voluto rimarcare l’importanza della giornata “perché dimostra che la natura ha una sua capacità di recupero autonoma e, forse, come abbiamo potuto affermare in questi giorni in relazione alle questioni che riguardano il SIN di Taranto ed il futuro del Mar Piccolo dovremmo essere meno invasivi, avere un sistema di monitoraggio efficace e dedicarci ad altre attività per il nostro Mar Piccolo, per il nostro ecosistema così attrattivo. Lo ribadisco: quella odierna è una giornata significativa perché siamo di fronte ad una specie simbolica che dobbiamo anche tutelare dalla pesca di frodo e da chi fa altro al di fuori delle regole. Credo che da questo punto di vista la nostra Amministrazione stia profondendo il massimo impegno, perché pensare di reintrodurre oltre 150 cavallucci marini in questo habitat meraviglioso è un segno di speranza per i nostri giovani, per le nostre imprese, per tutte le Istituzioni che sono al lavoro in quello che è un frangente decisivo per la rinascita del nostro territorio.”

 Il reparto aeronavale di Taranto della Guardia di Finanza ha eseguito questa mattina un’ordinanza esecutiva di misure cautelari personali, emessa dal gip del Tribunale della città pugliese, per traffico della specie marina protetta delle oloturie noti come cetrioli marini. Coinvolte 21 persone, 9 delle quali in carcere e 12 agli arresti domiciliari.

   Gli arrestati, spiega la GdF, sono gravemente indiziati, a vario titolo, delle ipotesi di reato di associazione per delinquere e disastro ambientale. Le indagini, anche di natura tecnica, avviate già nel 2021 e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno consentito ai finanzieri della Sezione Operativa Navale di Taranto di rivelare come gli indagati avrebbero fatto parte di un’organizzazione operante nelle provincie di Taranto, Bari e Brindisi, dedita in modo continuativo alla cattura e lavorazione delle oloturie, finalizzate alla successiva esportazione, determinandone la graduale scomparsa dal litorale di Taranto.

A distanza di pochi giorni dall’ultima fermata non programmata, questa mattina Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, l’ex Ilva, ha dovuto fermare di nuovo l’altoforno 4, attualmente l’unico in funzione nello stabilimento essendo fermi da mesi gli altiforni 1 e 2. Secondo fonti sindacali, oggi è scoppiata una tubiera porta vento, ma non ci sono altre conseguenze, né feriti, all’infuori della fermata all’impianto.

   La parte interessata sono le tubiere e le ventole porta vento che movimentano l’aria necessaria all’altoforno per la produzione della ghisa. Le fonti aggiungono che l’altoforno resterà fermo almeno 24 ore. Nei giorni scorsi l’altoforno 4 era rimasto fermo per qualche giorno per uno strappo al nastro trasportatore che lo alimenta. La critica condizione degli altiforni e di molti altri impianti della fabbrica ha spinto i commissari dell’amministrazione straordinaria a mettere in cantiere per il 2024 - sarà avviato a giugno - un piano per la ripartenza che prevede 330 milioni di lavori tra ripristini e rifacimenti di cui 280 a Taranto. Tra i lavori quelli sull’altoforno 2 per rimetterlo in marcia da settembre prossimo. 

Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria dichiara che in serata sarà riattivata la marcia dell’altoforno dichiarando che “alle ore 3.00 circa di stanotte abbiamo dovuto effettuare una fermata rapida di Afo 4 per il danneggiamento di una tubiera (n. 10). La manovra - dice AdI - è stata effettuata in piena sicurezza secondo i nostri standard. Le operazioni di ripristino prenderanno circa 12-16 ore. Si sta gestendo secondo le procedure consolidate e la ripartenza e’ prevista nel prossimo terzo turno (23.00 - 7.00)”. L’azienda inoltre puntualizza che non c’è stato scoppio della tubiera come dichiarato in un primo momento da fonti sindacali. 

Capuano: \\\"Disputata una stagione strepitosa, parlerò del mio futuro con la presidenza.\\\" Mirko Miceli: \\\"Orgogliosi di quanto fatto, grazie alla gente di Taranto.\\\"

 

Di Andea Loiacono 

 

Nulla di fatto, il Taranto pareggia 0-0 al \\\"Menti\\\" di Vicenza, non riesce a ribaltare la sconfitta dell\\\' andata ed esce dai play-off. Nel post gara un master Capuano visibilmente emozionato ha parlato così ai microfoni di Antennasud: \\\"Devo ringraziare il pubblico tarantino che è venuto in massa anche a Vicenza. Ci abbiamo creduto  nonostante molti giocatori non fossero nelle condazioni    di scendere in campo. C\\\' è il rammarico che questo sogno si finito, resta il rammarico della partita di andata, abbiamo combattuto dall\\\' inizio alla fine. Sono stati due anni in cui la squadra ha giocato secondo la mia filosofia. Oggi i ragazzi sono in lacrime ma fa parte della vita. Ora ci prenderemo qualche giorno per riposare, vorrò stare con la mia famiglia.  In questo momento non è opportuno parlare del mio futuro. Ho ancora tre anni di contratto ma devo parlare prima con la società. \\\"

 

Alle parole di rammarico di mister Capuano fanno eco quelle di Mirko Miceli difensore centrale rossoblu :\\\" Penso che abbiamo disputato una grande partita e che avremmo dovuto iniziare a giocare dal prossimo turno, sul campo siamo arrivati secondi. Non mi do nessun voto per la mia stagione ma ringrazio il mister per la fiducia che ha riposto in me. Purtroppo in questi play off non siamo riusciti a segnare nonostante ci abbiamo provato in ogni modo. Spero il prossimo anno di poter rimanere a Taranto per coronare questo sogno. Sono in prestito con diritto di riscatto ma spero di rimanere, a Taranto sono stato benissimo. \\\"

Il nuovo commissario di Governo per la bonifica dell’area di Taranto, Vito Felice Uricchio, ha stimato un fabbisogno di circa 500 milioni di euro per rilanciare e riprendere le attività. Lo ha detto lo stesso commissario, a margine dell’incontro avuto in Prefettura con mondo universitario e della ricerca (tra Università e Politecnico di Bari, Cnr, Conisma, Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare, e Italian Scientist Association) che gli ha presentato un documento del Mar Piccolo, una delle aree della città che necessita di un’azione di risanamento. Uricchio, dal precedente commissario, l’allora prefetto di Taranto, Demetrio Martino (oggi a Verona), ha ereditato 52 milioni. “Attualmente dispongo solo di 52 milioni che serviranno in buona parte per pagare anche un pò di debiti, e quindi sicuramente chiederemo nuove risorse - dice Uricchio confermando quanto scritto da Quotidiano domenica scorsa -. È il momento giusto per poterlo fare perché sta partendo anche la nuova programmazione. C’è una disponibilità della politica. Esattamente venerdì scorso il vice ministro all’Ambiente, Vannia Gava, ha chiesto una ricognizione degli interventi prioritari e lunedì prossimo risponderò a questa domanda”.

Uricchio dice che sulle nuove necessità finanziarie per la bonifica “c’è una stima orientativa, ma probabilmente andremo anche un pò oltre. La stima orientativa era di 500 milioni”.  Per il commissario di Governo, “l’intento è quello di avviare un nuovo percorso che fondi le proprie basi sul supporto scientifico, che é assolutamente fondamentale. Il settore delle caratterizzazioni, messa in sicurezza, bonifica, non può assolutamente fare a meno di un contributo scientifico, straordinariamente centrale in questi percorsi. Ci sono evoluzioni scientifiche importantissime. Noi vogliamo metterle a terra, passare dalla teoria alla pratica, realizzarle effettivamente, ma attraverso un percorso partecipativo. Tutti - sostiene il commissario - devono essere coinvolti. Ho particolarmente apprezzato l’iniziativa dell’intero mondo scientifico tarantino per dare impulso a queste attività. Le tecnologie esistono, sono tante, noi dobbiamo scegliere le migliori che consentano di poter effettivamente e finalmente bonificare anche il Mar Piccolo”. 

Alle parole del commissario fanno da contraltare quelle del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.

  I nuovi investimenti delle imprese sono bloccati o rallentati perchè Taranto, con un inquinamento industriale consolidato negli anni, è stata dichiarata area Sin, Sito di interesse nazionale, che determina lunghe procedure e costi importanti, e “senza una significativa deperimetrazione - dichiara il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci - occorrono non meno di 5 miliardi di euro per evitare una mega Bagnoli. Taranto é un unicum in termini di bonifiche necessarie: s\'intervenga subito. Il presidente Emiliano convochi tutte le istituzioni sul tema”. “Sul Sin di Taranto - prosegue il sindaco - bisogna fare sul serio, non abbiamo tempo da perdere e non va illusa ancora la comunità. Qui non si tratta di rimodulare di corsa e, banalmente, le briciole e i progetti secondari rivenienti dalla precedente programmazione. Si devono assicurare le risorse per una vera caratterizzazione di parte di aree e scegliere l\'approccio strategico. Altrimenti è pure teoria parlare di riconversione dell\'ex Ilva e di avvio della Zes, oppure di rilancio del porto”. “Delle due l\'una - rileva il sindaco di Taranto - o le aree produttive sono talmente compromesse da indurci a richiedere una dotazione, da nostre stime attendibili, non inferiore ai 5 miliardi di euro per le bonifiche straordinarie di circa 12mila ettari tra terra e mare dell\'area ionica, sempre che si stiano strettamente applicando da parte del ministero dell\'Ambiente e della Sicurezza Energetica limiti e parametri di legge, uguali dappertutto nel Paese, e non approcci solo conservativi e discrezionali. Oppure, di contro, se simili risorse non esistono da nessuna parte e i dati scientifici non sono così definiti, si deve lavorare una volta per tutte all\'esclusione dai vincoli di quasi metà di quel Sin, all\'epoca disegnato con grandissima approssimazione e senza fondamento”. “Rivisitazioni solo estetiche non ci interessano, non servono a nessuno. Occorrerebbe una cabina di regia istituzionale. Evidentemente non è chiaro a tutti l\'impatto del Sin sul futuro di Taranto e del suo sistema di imprese”. 

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