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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

“Si vogliono concedere per decreto altri 150 milioni quando vi sono già 4,7 miliardi di passività per l\'Ilva. I fondi servano per curare i cittadini del quartiere Tamburi di Taranto, non per continuare ad accumulare debiti e inquinamento”. Lo ha detto oggi nell’audizione alla commissione Industria del Senato Alessandro Marescotti, portavoce dell’associazione ambientalista Peacelink, in merito ai 150 mln per Acciaierie in amministrazione straordinaria assegnati attraverso una norma del dl Agricoltura. “Dall’1 novembre 2018 al 31 dicembre 2022, la gestione dell’ex Ilva ha accumulato passività per 4 miliardi e 700 milioni di euro come confermato da fonti governative (esattamente 4.737.693.528 euro). Cifre allarmanti che mettono in luce l\'insostenibilità del modello produttivo Ilva, pagata a caro prezzo dalla salute dei cittadini e dall\'ambiente. Se quei soldi fossero stati investiti nella formazione dei lavoratori, anziché in un ciclo produttivo inquinante, non solo non ci troveremmo di fronte a un simile disastro economico, ma avremmo potuto evitare anche i picchi di benzene cancerogeno nel quartiere Tamburi di Taranto”. Secondo Peacelink, gli ulteriori 150 milioni all’ex Ilva sono “un pozzo senza fondo. Peacelink denuncia con forza questa scelta priva di ragionevolezza e propone un\'alternativa: destinare quei fondi a tutela della salute dei cittadini del quartiere Tamburi, che da anni subiscono le conseguenze dell\'inquinamento atmosferico causato dall\'Ilva. Con quei soldi - si afferma - i cittadini di Tamburi potrebbero finalmente avere accesso a sorveglianza sanitaria adeguata e cure gratuite con corsia preferenziale. Un gesto di dovere verso chi ha pagato sulla propria pelle l\'inquinamento industriale”. 

I commissari di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, i sindacati, Confindustria, Aigi (l’associazione delle imprese dell’indotto) e l’associazione ambientalista Peacelink sono da stamattina alle 10.15, al Senato davanti alla commissione Industria. Saranno ascoltati (audizione informale) sull’ultimo decreto sulla fabbrica, per il quale, nei giorni scorsi, si è avviato l’iter di conversione in legge. È il provvedimento che assegna ad Acciaierie altri 150 milioni di euro, dopo quelli affluiti qualche mese fa, a parte il prestito ponte del Mef da 320 milioni e sul quale è in corso il confronto tra Governo e Commissione Europea per ottenere il via libera di Bruxelles. È il dl numero 63/2024, quello sui 150 milioni aggiuntivi, che è composto prevalentemente da misure per l’agricoltura. Si chiama infatti dl Agricoltura. L’ex Ilva è stata inserita perché per il gruppo dell’acciaio, a corto di risorse, bisognava intervenire con urgenza.

I 150 milioni trasferiti ad AdI in as arrivano dal patrimonio destinato di Ilva in amministrazione straordinaria, la società proprietaria degli impianti dati in fitto ad AdI. Per il dl, il 12 giugno alle 12 scade il termine per presentare emendamenti e ordini del giorno. Infine, in settimana si attende la predisposizione del calendario delle visite agli impianti AdI da parte degli investitori potenzialmente interessati (Metinvest, Arvedi, Steel Mont e Vulcan Green Stel) e l’invio da AdI ai sindacati della lettera sulla nuova procedura di cassa integrazione straordinaria, sulla cui base si aprirà poi la trattativa al ministero del Lavoro.

Sulla cassa, AdI, nel piano di ripartenza 2024 (quello da 330 milioni, di cui 280 a Taranto), ha già detto che “interverrà su un bacino più largo possibile di partecipanti”. Prevedibilmente, quindi, i numeri saliranno rispetto ai 3mila cassintegrati attuali, dei quali 2.500 a Taranto. 

 I 150 milioni per Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria (ex Ilva) provengono dal patrimonio destinato di Ilva in amministrazione straordinaria, il quale a fine marzo scorso aveva ancora risorse pari a 464 milioni su poco più di un miliardo di dotazione iniziale. Lo riporta la relazione del servizio studi di Camera e Senato a proposito del dl Agricoltura n. 63 del 2024 - attualmente al vaglio della commissione del Senato - che, all’articolo 13, dispone altri 150 milioni aggiuntivi per Acciaierie in amministrazione straordinaria dopo quelli arrivati qualche mese fa. Ilva in amministrazione straordinaria è la società proprietaria degli impianti dati in fitto ad AdI. Del patrimonio destinato, costituito anni addietro con un miliardo e 157 milioni riportati dall’estero in Italia dai Riva - precedenti proprietari e gestori della fabbrica - a fine marzo scorso restavano 464 milioni. Finalità del patrimonio destinato è quella di finanziare la bonifica ambientale delle aree del siderurgico. 

Quanto al miliardo 157 milioni, dalla relazione del servizio studi di Senato e Camera si evince che le risorse sono concentrate in tre aree: 540 milioni ad AdI, 467 a Ilva in as e 150 per le attività di decarbonizzazione come stabilito nel 2022 col decreto 21.

In particolare, dei 540 per AdI, 390 sono per la decontaminazione e 150 per la continuità operativa (sono i primi 150 milioni erogati col dl n. 19 di quest’anno). La quota di Ilva, invece, prevede 455 milioni per la decontaminazione e 12 milioni per il pagamento degli interessi sul finanziamento dello Stato. 

Sull’utilizzo delle risorse, la relazione riferisce che 12 milioni sono riferiti a interessi (il finanziamento è quello di Cassa Depositi e Prestiti erogato nel 2015 col dl n. 191), 6 per spese generali, 159 per il finanziamento della gestione ordinaria Ilva per il pagamento del debito della stessa Ilva, 112 per le attività di tutela ambientale e sanitaria di Ilva e 201 per le stesse attività da parte di Acciaierie d’Italia. Inoltre, ci sono 42 milioni di anticipi erogati ad AdI, 10 milioni per pagare il personale interno utilizzato per attività di tutela ambientale e sanitaria, 150 assegnati qualche mese fa col dl 19/2024 e un milione di crediti Ilva verso Ilva gestione ordinaria. Detratte tutte le voci, di un miliardo e 157 milioni rimangono quindi 464 milioni, compresi i 150 postati sulla decarbonizzazione. Quanto ai 320 milioni del prestito ponte, il confronto Roma-Bruxelles, che avviene sulla base del piano industriale presentato dai commissari, è finalizzato a evitare eventuali contestazioni della Commissione Europea per presunti gli aiuti di Stato. 

Due ori alla Provincia di Taranto nella specialità del lancio del peso, categorie maschile e femminile, conquistati rispettivamente da Steven Peluso con un lancio di 12,68 m. e da Emanuela Palmisano, con un lancio di 8,25 m. 

 

Questo il risultato portato a casa dalla delegazione ionica al termine dei Giochi interprovinciali della Grecia occidentale - Area Sud, previsti nell\'ambito del progetto GAME UPI a cui hanno partecipato 8 province beneficiarie dei fondi messi a disposizione da UPI e dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile universale.

I due vincitori sono entrambi studenti del liceo sportivo Orazio Flacco di Palagiano.

 

Dopo lo svolgimento delle cinque specialità sportive dell\'antica Grecia (stadio, diaulo, dolico, salto in lungo e lancio del peso) sono proseguite in spiaggia le attività sportive previste per tutti gli altri ragazzi che hanno partecipato al progetto distinguendosi con attività differenti.

Per la Provincia di Taranto, infatti, un gruppo di studenti dell\'alberghiero Mediterraneo di Pulsano arricchirà  la cena di gala con uno stand ricco di prelibatezze pugliesi mentre le studentesse del liceo Lentini-Einstein di Mottola, hanno realizzato un suggestivo video sulle origini Magno-greche delle competizioni sportive nonché elemento che accomuna le due città di Taranto e Crotone.

 

L\'intera manifestazione, come prevedibile, è stata notevolmente apprezzata da tutti i giovani che l\'hanno vissuta intensamente, centrando in pieno gli obiettivi di inclusione, socialità e valorizzazione delle diversità dell\'intero progetto.

 

\"Mi sento importante perché la Provincia ha speso dei soldi per me\", con questa frase Mateo Tarata, 17 anni, della 3A dell\'IPSSEOA Mediterraneo di Pulsano ha riassunto tutto il senso del lavoro svolto dalla Provincia di Taranto e dai partners di progetto, tra cui l\'associazione Terra delle Gravine e gli istituti superiori Mediterraneo di Pulsano, Lentini-Einstein di Mottola e Flacco di Palagiano.

Una frase spontanea, pronunciata tra un sorso di Coca Cola e un morso al panino, durante la visita al Parco Archeologico di Capo Colonna ma che in realtà è molto indicativa di quanto i giovani, diversamente da quanto si possa pensare, siano ben consapevoli e sappiano apprezzare ciò che viene fatto per loro e per la comunità.

Il tam tam su facebook scatenato dalla pubblicazione di inequivocabili immagini, il sopralluogo del neo assessore, l\'indice puntato contro i commercianti del borgo che avrebbero potuto versarla un poco d\'acqua nelle fioriere prima di vederle seccare sotto i loro occhi.

Già perché al netto di polemiche, rimpalli di responsabilità e omissioni, lungo la centralissima via D\'Aquino lo spettacolo offerto dalle fioriere con dentro cespugli secchi è davvero avvilente.

L\'assessore all\'Ambiente fresco di nomina Stefania Fornaro assicura che la mancata cura delle piante dipendeva da questioni legate ai rapporti con la ditta incaricata che sono in via di soluzione. 

\"Nelle prossime settimane restituiremo dignità a quelle fioriere\" scrive su facebook.

Che il pubblico debba provvedere a cura e manutenzione del verde è fuori discussione. L\'episodio in questione però ci rimanda ancora una volta la fotografia di una città che ha veramente poco a cuore il bene comune, che è patrimonio di tutti e di cui tutti dovremmo preoccuparci. 

Lu.Lo. 

foto di Vincenzo Pirlo

La foto in cui appare insieme al volontario che l\\\'ha recuperata sta facendo il giro di facebook. È una splendida cagnolina bianca e nera che qualcuno ha abbandonato legandola con il guinzaglio ad un palo, in via Plateja, a Taranto. Dopo le tante segnalazioni dei passanti che l\\\'hanno vista aspettare per ore e aver preso atto che nessuno sarebbe andata a riprendersela e che quindi si trattava di un vero e proprio abbandono, la macchina dei volontari si è mossa e la cagnolina, docile e affettuosa, è stata raccolta dal volontario Marco Giannotta, de Gli amici di Morgana ODV, organizzazione per la salvaguardia e la tutela degli animali che l\\\'hanno presa in affido temporaneo. Al di là delle tante testimonianze sui social, l\\\' auspicio è che ora qualcuno si prenda concretamente cura di lei. 

Lu.Lo. 

La storia degli uomini come fonte inesauribile per reinterpretare la contemporaneità.

Il prof. Luciano Canfora, docente emerito di Filologia greca e latina dell’Università di Bari, saggista, storico e filologo di fama internazionale, ha tenuto per un’ora e mezza in silenzio tutto il pubblico della rassegna “Archeologia...un mare di emozione”, organizzata dalla Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo.

Tutto esaurito nel Chiostro di Sant’Antonio e spettatori incantati dalla maestria del prof. Canfora di ricondurre la lezione delle scienze umane classiche al presente, con una magistrale indagine, nello scorrere delle vicende principali della storia greca, ellenistica e romana, delle capacità di integrazione e interazione culturale tra popoli antichi, attraverso l\'analisi e l\'interpretazione di numerose fonti antiche e studi storiografici.

Il professore Luciano Canfora e stato introdotto da Francesca Poretti, presidente della delegazione tarantina dell’Associazione Italiana di Cultura Classica. A porre i saluti da parte della Soprintendenza nazionale al Patrimonio Culturale Subacqueo è stato il funzionario archeologo Angelo Michele Raguso.

Prossimo appuntamento con la rassegna “Archeologia...un mare di emozioni”, il 7 giugno con il saggista e già Presidente della Camera, Luciano Violante. 

 

 “Il G7 a Torino ha raggiunto un accordo storico dove abbiamo detto che ci impegniamo per lo stop al carbone nel 2035. Credo che questa sia veramente una scelta importante”. Lo ha detto Vannia Gava, vice ministro all’Ambiente, nella seconda giornata del Tef, Taranto eco forum. “Abbiamo assunto altri impegni importantissimi per raggiungere gli obiettivi sfidanti di decarbonizzazione che ci siamo dati che devono pero essere graduali e di accompagnamento anche per le attività produttive. Un accompagnamento graduale anche a tutta la parte delle riconversioni” ha sostenuto Gava. Per il vice ministro, “la transizione giusta é finalmente un parola condivisa ai tavoli internazionali. É quello che stiamo facendo noi come ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica dando seguito a sviluppo sostenibile che deve derivare assolutamente dalle tecnologie che portano anche alla maturità tecnologica. Questo è lo spirito che ha guidato il ministero al G7 e che deriva anche da impegni presi alla Coop 28”. 

“Lo spirito delle scelte dell’Italia sull’ambiente - ha detto Gava - è molto in controtendenza con lo spirito della Commissione Europea che in questi anni ha fatto delle scelte assolutamente illogiche e ideologiche basate su riscontri di pancia. Mi viene da pensare - ha precisato - la direttiva delle case green che è un assurdità, perché solo per l’Italia questo potrebbe costare oltre un miliardo di euro. Penso al regolamento imballaggi, dove siamo dovuti intervenire pesantemente perché avrebbe messo in difficoltà oltre il 30 per cento del Pil italiano. Penso all’automotive. Quindi tutte scelte ideologiche senza assolutamente uno studio scientifico alle spalle. Invece al G7 abbiamo deciso di investire - ha detto Gava - per quanto riguarda la triplicazione delle rinnovabili legandolo anche alla capacità di accumuli. Noi abbiamo anche un settore manifatturiero e non possiamo dire che le aziende possono essere aperte solo se c’è il sole o se c’è il vento. Abbiamo preso impegni importanti per i biocarburanti, la cattura e lo stoccaggio della CO2 e a Casal Borsetti, nelle prossime settimane, sarà avviato un progetto sperimentale importantissimo. E abbiamo preso degli impegni anche per quanto riguarda la fissione e la fusione, assolutamente indispensabili per arrivare ad una decarbonizzazione, quindi alle emissioni zero, ma soprattutto fondamentale per mantenere sana l’economia di questo Paese”.

   Per Gava, “fondi importantissimi” sono stati poi inseriti nel Pnrr per la transizione ecologica, “oltre 5 miliardi per l’idrogeno, fondamentale per l’industria hard to abate e il trasporto pesante. Investito oltre 2 miliardi, coinvolgendo anche i Comuni, per le comunità energetiche rinnovabili. Le linee guida sono uscite qualche settimana fa”. Infine, ha detto il vice ministro, “ci sono oltre 2 miliardi per il biometano, per la riconversione di tutti quegli impianti da biogas a biometano e 2 miliardi anche per l’economia circolare”. Infine, per Gava, “abbiamo la necessità di omogenizzare la rete impiantistica e di recuperare dai rifiuti la materia prima e seconda aumentando la capacità di riciclaggio”. 

Muoiono in media tre lavoratori al giorno in Italia e spesso non si riesce ad andare oltre l’inutile e sterile cordoglio, ai proclami da palco. Per questa ragione la costituzione di parte civile della FIOM CGIL e della CGIL di Taranto, nel processo per l’omicidio di Alessandro Morricella, è per noi una pietra miliare nell’impegno che continueremo a mettere in nome della tutela di tutti i lavoratori. Siamo lì per Alessandro, ma anche per quelli che in piccoli cantieri, sparsi in tutte le province italiane, non hanno voce e non ricevono visibilità, verità e giustizia”.

Così il segretario generale della CGIL di Taranto, Giovanni D’Arcangelo, rimarcando un concetto che in questi giorni è oggetto anche della campagna referendaria del più grande sindacato italiano.

Le motivazioni della sentenza del Tribunale penale di Taranto, inchiodano alle loro responsabilità, i massimi dirigenti dell’ex ILVA, ma dimostrano ancora una volta, drammaticamente, quanto sia scarsamente considerato il tema della sicurezza – dice D’Arcangelo – perché l’esercizio di quell’impianto, malgrado il sequestro penale, malgrado l’annullamento della Corte Costituzionale di quella decisione, ha continuato a marciare privilegiando la produzione alla vita e alla sicurezza di quei lavoratori”.

Il giudice, infatti, ha dichiarato non conforme ai minimi parametri di sicurezza le pratiche operative attuate sull’impianto in cui nel giugno 2015, morì l’ex operaio di Martina Franca.

Alessandro Moricella, infatti, morì a 35 anni investito da una fiammata sprigionatasi dall’altoforno n. 2.

Come CGIL e FIOM di Taranto abbiamo voluto diventare parte attiva di questo processo – termina D’Arcangelo – perché oltre il cordoglio c’è la giustizia chiamata ad accertare il diritto di tutti ad un lavoro degno, giusto e sicuro”.

 

Il ‘Turismo delle Radici’ è fenomeno interessante che va osservato con attenzione perché rappresenta un target  di turismo che offre opportunità di sviluppo economico e di business. 

Il turismo delle radici  combina il fascino del viaggio, alla memoria, alla curiosità ed al desiderio di afferrare elementi che fanno parte della  storia e della  identità del viaggiatore.

Sono 6 milioni gli Italiani che risiedono all’estero. Il numero degli emigranti di origine pugliese residenti al di fuori della nazione  oggi rappresenta il  ci. Nell’ultimo decennio si è passati dai flussi derivati da bisogni esclusivamente economici di sopravvivenza, a flussi per i quali la motivazione principale dell’emigrazione è stata dettata da percorsi formativi,  dalla offerta di   opportunità di lavoro e da un migliore livello di qualità della vita. Una tipologia di emigrazione che ha avuto un’accelerazione a partire dal 2007 e che oggi continua senza soste, come conferma il ‘Rapporto regionale  2023 sul turismo delle radici in Puglia’.

 

I nuovi migranti rappresentano un importante segmento turistico, disponibile a viaggiare verso la terra delle origini; sono in maggioranza persone con un reddito che li consente di tornare in Puglia  durante i periodi di vacanza  e di farvi ritorno anche più volte all’anno. Si tratta di emigranti  di prima generazione  di età compresa tra i 35 e 60 anni che vivono all’estero o in Italia (o nelle regioni del Nord) e di seconda generazione, i  loro figlioli. 

Quali strategie di marketing occorre mettere in atto per accogliere al meglio questa tipologia  di turisti che vengono in vacanza  nel nostro/loro  territorio per riscoprire la loro terra di  origine,  per vivere una esperienza turistica e culturale non esclusivamente  legata alla visita parenti? 

 

Confcommercio Taranto, in collaborazione con l’Area Turismo di Confcommercio Italia ha dedicato a un tema sempre più strategico e decisivo una giornata di approfondimento “TURISMO DELLE RADICI, NEW GENERATION. UN’ ESPERIENZA IMMERSIVA  DI SCOPERTA E DI VIAGGIO” rivolta in particolare agli operatori dell’accoglienza, della ospitalità alberghiera ed extra alberghiera, della ristorazione e del commercio.

Assieme agli esperti invitati si è focalizzata l\'attenzione su  quali sono le preferenze ed i comportamenti delle persone che rientrano nel loro paese di origine, quali sono le motivazioni di viaggio, cosa si attendono e quali sono le prospettive di sviluppo economico per attività del commercio e del turismo. 

 Ricco il parterre degli ospiti.  All\'incontro, coordinato da Simona Giorgi, responsabile dell\'area marketing e comunicazione di Confcommercio, hanno partecipato l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopaneavranno inizio con l’intervento di saluto del presidente provinciale di Confcommercio Taranto, Leonardo Giangrande, seguiranno le  relazioni  del direttore Tullio Mancino e di Alberto Corti,  responsabile del settore Turismo di Confcommercio Imprese per l’Italia; gli esperti Letizia Sinisi e Riccardo Grassi illustreranno la  ricerca realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in sinergia con l’Istituto SWG. Marina Gabrieli, coordinatrice  nazionale del Progetto Italea del Ministero degli Affari Esteri parlerà del progetto dedicato ai viaggiatori delle radici. La prof. Nicolaia Iaffaldano, docente di marketing del turismo di Università di Bari,  illustrerà il Rapporto regionale sul Turismo; interverranno inoltre il responsabile dei mercati esteri di Puglia Promozione,Francesco Muciaccia, e per Slow Food Puglia, il responsabile del progetto SF Travel, Giuseppe Flore; per Apulia Film Commission interverrà il consigliere Francesco Murianni. 

Lu.Lo. 

Le associazioni Dis-Education, Il Gazebo Esagonale promotrice dell’attività La Factory, AFO6 fondatore di Spazioporto e l’associazione ambientalista LAV Taranto presentano l\'evento

PORTANAPOLI: #zonaadaltosensocivico, che si terrà domenica 26 maggio  presso Porta Napoli a Taranto.

Dis-Education, attiva dal 2023, supporta persone con disabilità e le loro famiglie, affrontando tematiche

come l\'abbattimento delle barriere architettoniche e mentali, l\'indipendenza e la dignità delle persone con disabilità.

Il Gazebo Esagonale, attivo dal 2015, promuove l’autoproduzione come forma di autodeterminazione

attraverso La Factory, uno spazio dedicato all\'artigianato e alla creatività indipendente.

AFO6 promuove il territorio attraverso eventi culturali e gestisce Spazioporto, un locale per live, proiezioni ed eventi, contribuendo alla trasformazione culturale ed economica di Taranto.

LAV Taranto, parte della Lega Antivivisezione, è un\'associazione ambientalista impegnata nella protezione degli animali e nella promozione di una vita sostenibile.

PORTA NAPOLI.

Situata ai piedi del quartiere Tamburi e collegata alla città vecchia dal \"Ponte di Pietra\", è un punto di snodo strategico per la città di Taranto. Nonostante la sua posizione favorevole, l\'area ha sofferto per anni di abbandono e degrado. Recentemente, però, grazie a iniziative culturali e di inclusione, Porta Napoli sta rinascendo come distretto creativo.

#zonaadaltosensocivico è una giornata dedicata alla sensibilizzazione verso tematiche

sociali e sostenibili, con un programma ricco di attività che inizieranno alle 11:00 e dureranno per tutta la giornata. L\'evento è organizzato dalle associazioni promotrici e da altre realtà locali impegnate in buone pratiche di inclusione e promozione sociale.

PROGRAMMA ATTIVITÀ (START h. 11:00)

DIS-EDUCATION:

SWAP PARTY: Scambio di oggetti per promuovere la sostenibilità e la gestione dei rifiuti.

DISABILITY EXPERIENCE: Esperienza immersiva per comprendere le sfide quotidiane delle persone

con disabilità.

LA FACTORY:

SHOWROOM E EXPO MARKET: Stand di artigianato e creatività indipendente.

HYPERCUBE GALLERY: Mostre d\'arte all\'interno dello spazio creativo.

FALLA TU: Personalizzazione di una shopping bag con stampa linoleografica.

STAI PARLATO - IL PODCAST: Registrazione live con interviste alle realtà partecipanti.

SPAZIOPORTO:

APERITIVO E DJ SET: Momenti di relax e musica.

TALK E PROIEZIONE DOCUMENTARIO: Approfondimento con Giulia Innocenzi e Gianluca Felicetti,

seguito dalla proiezione di “FOOD FOR PROFIT”.

LAV TARANTO – LEGA ANTIVIVISEZIONE:

FOOD FOR PROFIT: Talk e proiezione documentario sulla protezione degli animali e gli allevamenti

intensivi.

CIURMA – Libreria per Ragazzi:

BILÙ: Laboratorio di Lettura e Workshop per Bambini*: Lettura di albi illustrati e attività

laboratoriali.

GAMBE DI MAZINGA:

MAZINGA Talks – incontro dibattito con Comitato Articolo32

RI-CREA laboratorio creativo di recupero e riuso

DEDALO:

\"I Giovani a Taranto: tessere di un grande mosaico\" interviste in strada

AMMOSTRO - laboratorio di serigrafia naturale:

SERIGRAFIAMO INSIEME UN RICORDO NATURALE: esperienza di Stampa Serigrafica su Carta,

laboratorio di serigrafia con pigmenti naturali.

La partecipazione all\'evento è aperta a tutti e le attività sono soggette a variazioni. Per ulteriori

informazioni e aggiornamenti, seguiteci sui nostri canali social. Vi aspettiamo a PORTANAPOLI

#zonaadaltosensocivico per una giornata all\'insegna della consapevolezza, dell\'inclusione e della sostenibilità.

L’evento è realizzato con il patrocinio gratuito del Comune di Taranto.

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