Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

Federconsumatori accoglie con interesse la notizia della realizzazione della Banca Dati dei Farmaci dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), che verrà presentata a Roma il prossimo 13 novembre.

Uno strumento di questo tipo, infatti, può rivelarsi utile non solo per medici e operatori del settore sanitario, ma soprattutto per i cittadini che potranno così rintracciare il codice di autorizzazione all’immissione in commercio, avere informazioni sulle confezioni disponibili, monitorare lo stato dell’autorizzazione alla commercializzazione, consultare il foglio illustrativo e leggere un riassunto delle caratteristiche del prodotto.

<<Finalmente tutti i consumatori avranno a disposizione un sistema di informazione certificata sui farmaci>>, ha spiegato Maria Antonietta Brigida, presidente di Federconsumatori Taranto.

Nell’occasione Federconsumatori coglie l’occasione per sollecitare il Ministero della Salute a svolgere una campagna non solo di informazione, ma anche di educazione dei cittadini in modo che la Banca Dati risulti effettivamente accessibile per tutti.

Federconsumatori auspica che la realizzazione del nuovo strumento costituisca un primo passo verso una trasparenza sempre maggiore e un più ampio coinvolgimento dei cittadini nelle questioni relative alla salute.

La Banca Dati Farmaci è pubblica, liberamente accessibile dal Portale istituzionale dell’Agenzia (www.agenziafarmaco.gov.it) e tutti i documenti resi disponibili sono approvati e autorizzati dall’AIFA e dall’Agenzia Europea dei Medicinali.

È intuitiva e di facile navigazione, consente infatti di impostare la ricerca sulla base di diversi parametri: nome commerciale del farmaco, principio attivo o nome dell’Azienda farmaceutica. Per ciascun farmaco, inoltre, il sistema restituisce una sorta di “scheda anagrafica” ovvero il suo codice di Autorizzazione all’Immissione in Commercio, l’elenco delle confezioni disponibili e il relativo stato autorizzativo (autorizzato, sospeso o revocato), e naturalmente i cosiddetti “stampati” (appunto, Foglio Illustrativo e Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

Al momento sono oltre 8.000 i documenti presenti nella banca dati che si configura come l’unico database ufficiale e autorevole sui farmaci in Italia e sul quale è già in studio una app dedicata per consentirne la consultazione anche in modalità mobile.

Bastano pochi clic e pazienti e operatori sanitari potranno accedere in trasparenza e immediatezza alle informazioni utili per la loro salute. Ed è proprio in risposta al valore della Trasparenza, protagonista assoluto di questo nuovo strumento informativo, che l’Agenzia si impegna, insieme agli attori della filiera, a garantire la totale condivisione ed armonizzazione di tutte le informazioni sui medicinali. Un passo fondamentale verso un’Agenzia sempre più aperta ai suoi interlocutori.

tratta di un sistema unico nel suo genere, una soluzione informatica che l’Agenzia è la prima in assoluto ad implementare nello scenario internazionale degli enti regolatori. Alla banca dati, infatti, sottende un articolato sistema di gestione del workflow che coinvolge i diversi Uffici dell’Agenzia incaricati dell’aggiornamento dei Fogli Illustrativi e dei Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto consentendo così il costante aggiornamento in tempo reale delle informazioni in essa contenute.

La città dei due mari ospiterà l’anteprima nazionale del film d’azione “The Broken Crown - La Corona Spezzata” diretto dal regista Ruben Maria Soriquez.

L’atteso evento si terrà il prossimo 17 novembre, alle ore 11, presso il cinema Ariston di Taranto.

Il film, di produzione Italo Tedesca, mette in luce un ambiente malavitoso. Omicidi, sparatorie e “regolamenti di conti”, uniti a flash back ambientati negli anni ‘60, ‘70 e ‘80. Quest’ultimi hanno richiesto un ampio utilizzo di tecniche di “Make Up effetti speciali” per dare vita a una pellicola dalle forti emozioni.

L’esclusivo cast è composto da: Vittorio Boscolo; Nicola Pernisco; Nela Lucic; Rinaldo Talamonti; Franco Trentalance; Mimmo Fornaro; Ezio Prosperi; Andrea Roncato; Horst Janson. Con la straordinaria partecipazione di: Tony Sperandeo; Massimo Bonetti; Emanuela Morabito; Olivia Pascal; Ron Williams; Calvin Bruke.

La pellicola è stata girata per il 70% nel cuore del borgo antico di Taranto e il restante 30% in Germania tra Monaco e Amburgo.

La storia parla della redenzione di Gaetano Laterza detto Tano, malavitoso braccio destro del temuto Don Carmelo, capo della Sacra Corona Unita. Innamoratosi di Vittoria, un’affascinante donna, Tano vuole cambiare vita. Ma il codice d’onore dell’organizzazione non prevede la possibilità di uscirne.

Il regista ha dichiarato: “Abbiamo ritenuto opportuno svolgere l’anteprima nazionale nella città bimare poiché è stato girato quasi interamente in questa meravigliosa città. Il 22 e 23 novembre, invece, sarà presentato rispettivamente a Bologna e San Benedetto del Tronto”. 

Per dare un titolo a questo concerto è stato coniato un neologismo: “Musica al Cubo”, con cui si vuole indicare brani musicali composti ispirandosi ad un elemento “non musicale”, come un libro, un’opera teatrale, un quadro o a momenti di vita vissuta dal compositore stesso.

Questa arguta “invenzione” lessical-musicale è di Maurizio Lomartire, il violista e compositore tarantino che ha curato il coordinamento artistico di “Stili a Confronto”, la Rassegna cameristica dell’Orchestra ICO della Magna.

“Stili a Confronto” prevede quattro matinée nella sede universitaria nel Centro storico di Taranto, in particolare con la formula del “Coffee-concert”: poco più di mezz’ora di buona musica e poi un caffè tra amici parlando con i musicisti, una sosta culturale nella giornata di lezioni degli universitari e di tutti i cittadini che vorranno partecipare.

“Stili a Confronto” è organizzata in collaborazione con il Polo Universitario Jonico – Facoltà di Giurisprudenza e con il sostegno di “Programma Sviluppo”, azienda leader nella formazione professionale e aziendale: Università degli Studi e Programma Sviluppo rappresentano, seppur in modi e ambiti diversi, eccellenze del nostro territorio nel campo della formazione che hanno voluto così contribuire ad innalzare e diversificare l’offerta culturale del nostro territorio.

Il concerto “Musica al Cubo” si terrà mercoledì 13 novembre, con ingresso libero e gratuito alle ore 10.30 nella Basilica di San Francesco, nella sede della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Aldo Moro” nell’ex Caserma Rossarol, in via Duomo a Taranto.

 

Nel concerto “Musica al Cubo” saranno eseguiti il Quintetto op. 38 "Incidente di caccia" per due violini, viola e due violoncelli di George Onslow, “Voyage au pays du tendre” di Gabriel Piernè, un brano per flauto, violino, viola, violoncello e arpa, e il Quintetto “Opus number zoo” per flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno di Luciano Berio.

Suoneranno “professori d’orchestra” dell’Orchestra ICO della Magna Grecia: l’arpista Maria Grazia Annesi, il clarinettista Rocco Brandonisio, il violoncellista Marcello Forte, l’oboista Giuseppe Giannotti, il violista Maurizio Lomartire, il flautista Alessandro Muolo, i violinisti Francesco Sacco e Paola Vania, il cornista Fabio Orlando e il fagottista Antonio Vergine.

 

Nel 2003 l’Orchestra della Magna Grecia è stata riconosciuta ICO (Istituzione Concertistica Orchestrale) dal MIBAC. Il suo partner culturale e sociale per la Stagione 2013-2014 è Ubi Banca Carime che ha rinnovato la presenza con l’impegno per il tramite dell’ICO Magna Grecia di diffondere ingressi ai concerti alle fasce sociali deboli e ai giovani studenti di musica delle scuole, per questo e per le modalità di fruizione gli interessati potranno rivolgersi alla segreteria dell’OMG.

L’Orchestra ICO della Magna Grecia è sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, Camera di Commercio di Taranto, Regione Puglia, Provincia di Taranto, Confindustria Taranto, Comune di Taranto, Shell Italia E&P S.p.A., I&S Group, Programma Sviluppo e Fondazione Oro 6 per il Sociale.

La Commissione tributaria provinciale di Lecce, con la sentenza n. 329/02/13 dello 08.10.13, a pochi mesi di distanza dall’altrettanto recente sentenza emessa dalla medesima sezione in materia (la n. 227/02/13 del 9 luglio 2013), è tornata a pronunciarsi sulla questione inerente alla illegittimità della TARSU riscossa in violazione dell'art. 68 D. Lgs. 507/93, in considerazione del fatto che, anche per i campeggi così come per gli alberghi, il Comune di Gallipoli avrebbe dovuto applicare alle superfici destinate ad unità abitative la medesima tariffa prevista per le civili abitazioni. La questione sottoposta al vaglio dei Giudici salentini è stata ancora una volta quella della illegittimità di una cartella di pagamento emessa in violazione dell’art. 68 del D.Lgs. n. 507/97, posto che anche per i campeggi il Comune di Gallipoli avrebbe dovuto applicare la medesima tariffa prevista per le civili abitazioni, limitatamente alle superfici destinate alle unità abitative, con conseguente disapplicazione del regolamento comunale e della relativa delibera. Innanzitutto, per meglio chiarire i termini della questione, è opportuno partire dall’art. 62 del D. Lgs. 507 del 1993 che ha stabilito i presupposti applicativi del tributo in oggetto, individuandoli nella semplice occupazione o detenzione “di locali ed aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale in cui il servizio è istituito ed attivato o comunque reso in via continuativa”. Il successivo art. 68 del D. Lgs. N. 507 cit., invece, ne ha disciplinato la regolamentazione da parte dei Comuni, così disponendo: <>. Infine, ai sensi e per gli effetti del successivo art. 69, c. 2, del D. Lgs. N. 507/93, <>. Orbene, dal suddetto quadro normativo, si evince in maniera inequivocabile che i Comuni, per l'applicazione della tassa, devono adottare apposito regolamento che, a sua volta, deve contenere la classificazione delle categorie ed eventuali sottocategorie di locali ed aree con omogenee potenzialità di produrre rifiuti tassabili, applicando a queste la stessa tariffa. Difatti, solo una motivazione rispettosa del dettato normativo di cui all’art. 69 cit., potrebbe giustificare una tariffa differente per le aree con omogenea potenzialità di produrre rifiuti. Sul punto, peraltro, è anche intervenuta la Suprema Corte (Cass., del 04 agosto 2005, nn. 16427, 16428, 16429), statuendo che <> e con ciò riconoscendo in capo al giudice tributario il potere di disapplicare le delibere comunali, in materia di tariffe TARSU, ai sensi dell'articolo 7 D. Lgs. n. 546/1992. Pertanto, facendo corretta applicazione dell’enunciata disciplina normativa e dei suddetti principi giurisprudenziali, la Ctp di Lecce, con sent. dello 08.10.13, n. 329, ha, quindi, ritenuto legittima la tassazione delle aree non destinate ad uso abitativo, disponendo, invece, la riliquidazione della TARSU per tutte quelle superfici del campeggio destinate all'effettiva occupazione di strutture abitative. In questo modo, il Collegio salentino ha dato continuità a quel filone della giurisprudenza di merito che ormai si sta sempre più consolidando (Ctp Lecce nn. 612-614/2008 del 18.11.2008, 629/02/10 del 03.11.2010, 294-295 /02/11 del 10.05.2011.; 536/02/11 del 12.07.2011 del 09.07.13, n. 227/02/13; CTR Puglia – Sez. Staccata di Lecce – nn. 71, 72 e 73 del 04.06.2012), secondo il quale è irragionevole ritenere che un nucleo familiare in vacanza produca maggiori rifiuti di quelli prodotti ordinariamente nella propria abitazione e secondo il quale è <> (TAR Puglia, del 24 ottobre 2013, n. 2184). Né, infine, ad una diversa conclusione può indurre l’altrettanto consolidato principio giurisprudenziale della Suprema Corte di Cassazione, secondo il quale <>, in quanto se tale principio è stato enunciato a fronte della richiesta di equiparazione totale tra alberghi e civili abitazioni, manca, invece, una specifica statuizione della stessa in merito alla prospettata diversificazione delle aree a seconda della loro destinazione e sull’omessa motivazione della negazione di tale diversificazione laddove per l’appunto il Comune decida di agire diversamente. AVV. MAURIZIO VILLANI Avvocato Tributarista in Lecce Patrocinante in Cassazione www.studiotributariovillani.it - e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Si è svolto lo scorso 6 novembre il Consiglio Generale della CISL TARANTO BRINDISI. Riportiamo di seguito la sintesi degli interventi di Maddalena Gissi, Segretario Cisl Puglia e di Luigi Sbarra, Segretario confederale nazionale Cisl. Maddalena Gissi, Segretario Cisl Puglia (dichiarazione) “Pensiamo non sia più proponibile una legge come la n. 181/89, a suo tempo varata per la reindustrializzazione delle aree colpite da crisi siderurgica, che consentì l’attrazione di imprese grazie ad incentivi economici e normativi di tutto rispetto ma poi, scaduti dieci anni di permanenza minima richiesta, se non sono fallite prima hanno deciso di abbandonare o stanno per abbandonare il territorio e ricercare altrove opportunità produttive altrettanto incentivate. Permane l’interesse del territorio ad attrarre imprese che però devono assecondare filoni di sviluppo coerente con le vocazioni produttive locali ed operare per mercati anche europei. E ciò sarà possibile se rilanceremo il valore della responsabilità condivisa ed un dialogo interistituzionale in grado di corrispondere alle attese di futuro sociale ed occupazionale delle nostre comunità”. Luigi Sbarra, Segretario confederale nazionale Cisl (sintesi intervento conclusivo) … Impegno della Cisl a proseguire i processi di sviluppo sostenibile del territorio, a partire dalla difesa e dal rilancio dei siti industriali. L’Aia deve diventare lo strumento per il rilancio dell’Ilva, rispettando il crono programma degli interventi di ambientalizzazione, informando le OO.SS. e la popolazione sulle cose che si stanno realizzando. Così come saremo pronti nel misurarci con il Commissario Bondi sui contenuti del piano industriale che ci dovrà essere presentato entro il mese di dicembre prossimo, per ciò che riguarda la crescita e lo sviluppo delle produzioni in un contesto di pieno equilibrio tra sicurezza, salute, produzione, lavoro. Difendere la filiera della green economy (…) Bonifiche: programmi di recupero di aree industriali da riutilizzare per fini produttivi a Taranto e a Brindisi. Siamo impegnati con la nostra iniziativa sociale e sindacale ad esercitare una forte pressione sul Governo per cambiare e modificare una Legge di stabilità che non guarda alla crescita e allo sviluppo, non opera scelte di redristibuzione delle risorse, non affronta adeguatamente le tante emergenze industriali, produttive, occupazionali del nostro Paese. La questione fiscale, come sosteniamo da tempo, è cruciale per ridurre il peso enorme della tassazione nazionale, regionale e comunale sui redditi da lavoro, pensione e per le imprese che investono in ricerca, innovazione e non licenziano. La risposta contenuta nella legge di bilancio in questo senso è molto debole, quasi insignificante. Le risorse da destinare alla riduzione del cuneo fiscale devono essere notevolmente aumentate, recuperando stanziamenti dalla revisione di pezzi di spesa pubblica improduttiva, dove si annidano sprechi, sperperi, ruberie, inefficienze. Aumentare il livello di tassazione sulle rendite finanziarie è ormai una necessità ineludibile anche per ragioni di equità e di giustizia sociale. Altra priorità per la Cisl è rappresentata dalla necessità di avere una nuova politica industriale. E’ ormai evidente che l’industria è ormai centrale per il Paese e che senza tessuto industriale e produttivo non può esserci ripresa. La legge di stabilità fa solo un timido accenno ad una cabina di regia da allocare presso il Ministero dello Sviluppo per le crisi d’impresa ma risultano assenti interventi a sostegno delle grandi crisi di settore, la necessità di attivare un fondo per sostenere le ristrutturazioni industriali, anche con la partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti. Il Governo deve impegnarsi da subito a mettere in campo politiche mirate e trasparenti, tra le quali appaiono assolutamente necessarie e prioritarie il sostegno alla ricerca, all’innovazione, alle reti di impresa, all’accesso al credito, ai processi di internazionalizzazione per sostenere l’export e far ripartire la domanda interna con un forte sostegno al manifatturiero ed alla rete delle Pmi. Per questo ci mobilitiamo, per modificare una politica economica e sociale che guardi al Paese e, in modo particolare al Mezzogiorno che sta sprofondando in un mare di disoccupazione, di povertà, di desertificazione industriale, di diffusa illegalità. Rifinanziare per intero il sistema degli ammortizzatori sociali, più investimenti per la politica sociale, per rispondere alla questione della non autosufficienza, della famiglia, della povertà; piena rivalutazione delle pensioni sino a sei volte il trattamento minimo; risposte chiare e concrete sui lavoratori pubblici, salvaguardando posti di lavoro e redditi tagliati dalla caduta di potere d’acquisto. E poi serve più protagonismo e serietà delle classi dirigenti locali, per esempio un utilizzo delle tante risorse comunitarie su cui occorre perseguire obiettivi di piena utilizzazione della spesa e la concentrazione su poche priorità che per noi rimangono: lavoro, impresa, infrastrutture, politiche sociali, valorizzazione delle tante risorse locali. IN ALLEGATO LA RELAZIONE INTEGRALE DEL SEGRETARIO DELLA CISL TARANTO BRINDISI DANIELA FUMAROLA.
Si terranno a Brindisi il 14 novembre e a Patrasso il 27, su iniziativa dell’Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia, due convegni internazionali per condividere le migliori e più recenti esperienze europee sulle politiche di mobilità ciclistica. Gli eventi rientrano nell’ambito del progetto di cooperazione “CiELo – City-port Eco Logistics” coofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia - Italia 2007/2013, finalizzato a sperimentare soluzioni di mobilità ciclistica nelle città portuali transfrontaliere di Bari, Brindisi, Corfù e Patrasso che, insieme alla Regione Puglia, costituiscono il partenariato di progetto. “La Regione Puglia - spiega l’assessore regionale alla mobilità, Giovanni Giannini - è in prima linea per promuovere politiche di mobilità ciclistica anche in vista della nuova programmazione 2014-2020 e il progetto “CiELo” ci consente, tra l’altro, di rafforzare relazioni tecnico-istituzionali e integrarle con le esperienze più avanzate in materia di ciclabilità a esclusivo beneficio della cooperazione tra Puglia e Grecia. “A tal riguardo-continua l’Assessore- siamo felici di ospitare tra i relatori, tutti di chiara fama, la vice sindaco di Vienna con delega ai trasporti, Maria Vassilakou, impegnata nell’ elevare dal 6 al 10% gli indici di mobilità ciclistica in ambito metropolitano e promotrice della Conferenza internazionale sul trasporto ciclistico, “Velo-City”, tenutasi a Vienna a giugno scorso, che ha visto la partecipazione di 1.400 addetti ai lavori da tutto il mondo”. Il programma del convegno di Brindisi (Sala convegni Università - Palazzo Nervegna), moderato dal Mobility manager della Regione Puglia e Project manager del Progetto “CiELo”, prevede interventi di esperti e funzionari di alcune città italiane (Padova, Reggio Emilia e Modena) ed europee (Graz, Danzica e Patrasso), dell’Università del Salento e del coordinatore nazionale del Network EuroVelo.
“Gli irreparabili ed incalcolabili guasti ambientali e sanitari provocati dall’ILVA al territorio e alla popolazione tarantina rappresentano oggigiorno un dramma nazionale. A tal proposito, la classe politica tarantina di centro sinistra si è rivelata inetta perché si è genuflessa al potere economico e a convenienze partitiche facendo rivivere così il teatrino ipocrita di una “politica” subdola e opportunista. Vendola, l’ex presidente della provincia tarantina Florido e l’attuale sindaco di Taranto Stefàno saranno ricordati come i mandanti morali di un disastro ambientale e sanitario che si sarebbe potuto e dovuto evitare. Saranno le future generazioni a giudicare il loro operato che sino ad oggi, almeno per Vendola e Stèfano si è nutrito di proclami, di promesse o di altre iniziative burocratiche che suonavano più come atti dovuti per scongiurare un loro possibile coinvolgimento giudiziario che non come un iter procedurale da seguire a tutela del lavoro, della salute e dell’ambiente del territorio jonico. Mi preoccupa anche il silenzio trasversale a mio parere ingiustificato oserei dire al limite dell’ ”omertà” assunto da molti esponenti politici che intorno alla recente inchiesta della magistratura “Ambiente svenduto” si sono spesi molto poco quasi che subissero una sorta di sudditanza psicologica verso un non ben identificato “Dio maggiore”. Credo che se il centro-destra jonico vorrà veramente porsi come valida alternativa al centro-sinistra per ritornare ad amministrare a livello locale e non solo, dovrà impegnarsi seriamente e concretamente mediante una perseverante attività di denuncia politica della realtà ambientale che vive il sistema Taranto legata a quella della “proposta politica” per la conservazione dei posti di lavoro e per evitare che nessun tarantino debba essere costretto a scegliere in futuro tra il diritto al lavoro e quello alla vita e alla salute. Nel mio primo intervento politico in una seduta del Consiglio regionale, ma anche in una mia nota stampa di qualche tempo fa, trattando la tematica ambientale legata all’ILVA avevo proposto al Presidente Vendola, padre di tanti proclami di cui si è nutrita la sua rovinosa e fallimentare politica ambientale, di far fissare in ossequio a principi di trasparenza una seduta del Consiglio regionale all’interno dello stabilimento Ilva al fine di poter verificare all’attualità lo stato delle bonifiche alla luce anche della recente normativa, alla presenza del Commissario Bondi di autorità civili e del clero locale, dei sindacati e naturalmente alla presenza di tutti gli operai del siderurgico”.
Vini novelli e non, caldarroste, pettole, carni arrosto, cioccolateria, bocconotti, prodotti da forno, involtini di trippa, fagioli e cotiche, insomma tutti quei sapori autunnali che rendono questo periodo assolutamente unico sotto il profilo enogastronomico, di scena alla manifestazione ‘Perbacco che vicoli’, patrocinata dalla Regione Puglia ed è in compartecipazione con il Comune di Martina Franca. Organizzata dall’Associazione Event and Promotion di Roma in collaborazione con l’Associazione Portici d’Italia e il Festival la Girandola che coordinerà gli artisti di strada, Perbacco che vicoli si propone come un evento che apre ufficialmente il Natale, infatti pochi giorni dopo, precisamente nel giorno di Santa Cecilia il 22 Novembre, si preparano gli alberi di Natale e si festeggia in casa assaggiando pettole condite con zucchero o con il cotto tipico della nostra zona. A Perbacco non mancheranno le bancarelle natalizie ed una esposizione di alberi veri di Natale. Dopo il successo ottenuto l’estate scorsa con Le Notti della Girandola, svoltesi presso la Corte dei Fragni, Antonio Rubino, dopo circa 20 anni, ripropone come know how della manifestazione la neve artificiale nel centro storico, una operazione di marketing che riuscì a portare in quella occasione circa 100.000 persone. “L’obiettivo è quello di destagionalizzare il turismo a Martina Franca, portando nella Valle d’Itria migliaia di persone da ogni parte della regione e non solo, vista una imponente campagna pubblicitaria”, ad affermarlo il direttore della manifestazione Antonio Rubino. “La prima edizione, dal cui successo dipenderanno le successive, non vuole imitare alcun altro evento. Già vent’anni fa, quando non c’erano altre manifestazioni del genere, organizzai alcune edizioni di “Bacco & Venere” nella Cantina Sociale di Locorotondo, una di queste fu presentata da Giorgio Mastrota e Sara Ventura. La nostra organizzazione è specializzata in eventi di spettacolo che coniugati con l’enogastronomia, dopo il successo delle Notti della Girandola, hanno l’obiettivo di prolungare le tante presenze che si registrano a Martina Franca per la fiera di San Martino ed in quel di Noci per la manifestazione Bacco nelle gnostre. Perbacco che vicoli sarà un evento che vuole aprire ufficialmente il periodo natalizio. A tal proposito invitiamo tutte le bancarelle di articoli natalizi ed artigianato a contattarci allo 080.4800600. Troveremo un posto per loro”. Martina Franca si mobiliterà, ma sarà importante la partecipazione di tutte le attività commerciali che riceveranno giovamento da questi due giorni e soprattutto dai martinesi la cui grande ospitalità è riconosciuta da tutti.
Dichiarazione del "Possono due soli medici assistere 1.300 malati di tumore e, per assurdo, può assisterli efficacemente persino un solo medico? È la domanda che legittimamente si pone Antonia Grazia Borrello, presidentessa di Echèo ONLUS, un’associazione di volontariato che dal 2007 assiste i pazienti della struttura operativa di oncologia del Presidio Ospedaliero di Castellaneta e che ho fatto mia chiedendo spiegazioni al governo regionale attraverso una interrogazione a risposta scritta. In una missiva inviata all’assessore regionale al welfare, Elena Gentile, e al direttore generale dell’ASL Taranto, Fabrizio Scattaglia, nonché per conoscenza ai consiglieri regionali, Antonia Grazia Borrello denuncia la grave situazione in cui versa, nonostante gli encomiabili sforzi del personale medico e sanitario, il reparto oncologico del PO di Castellaneta che, secondo quanto afferma lei stessa, assiste “1.300 pazienti tra quelli in terapia e quelli in follow-up”. Sempre secondo quanto riportato nella lettera-denuncia dell’associazione Echèo ONLUS, la struttura operativa di oncologia del PO di Castellaneta assiste un tale numero di pazienti con “soli due medici e pochissimi infermieri, di cui solo alcuni abilitati alla preparazione dei farmaci chemioterapici”, tanto che “il reparto è ormai al collasso”. Questa assurda situazione, frutto dei “tagli” alla sanità jonica imposti da Vendola, provoca enormi disagi ai pazienti che, sempre come denuncia l’Echèo ONLUS, a Castellaneta sono costretti “ad estenuanti ore di attesa per essere visitati”, tanto che vengono constatati “ormai quotidianamente casi in cui il paziente è costretto ad attendere un'intera giornata prima di essere ricevuto, pur essendo dotato di un appuntamento in prima mattinata”. Una situazione che potrebbe portare a gesti estremi i soggetti più provati, si tratta di disagi sopportati da malati oncologici già debilitati dalla malattia e da cure chemioterapiche: Antonia Grazia Borrello rivela che è stato “recentemente registrato il caso di un paziente anziano che, preso dallo sconforto, ha minacciato di buttarsi giù dall’ultimo piano dell’ospedale”. Nel prossimo futuro, inoltre, la situazione potrebbe peggiorare in quanto, sempre secondo l’Echèo ONLUS, uno dei due medici “è in procinto di trasferirsi a Bari per mezzo della mobilità”: in pratica 1.300 pazienti sarebbero così assistiti da un solo medico. Recependo l’accorato appello dell’Echèo ONLUS, ho depositato un'interrogazione a risposta scritta in cui chiedo di sapere se l’ASL Taranto abbia già individuato un medico specialistico per sostituire in tempo reale, senza nessun periodo di vacatio, il medico in procinto di trasferirsi a Bari, in modo da evitare che il peso dell’intera struttura operativa di oncologia del Presidio Ospedaliero di Castellaneta ricada su un solo medico Ho chiesto inoltre di potenziare le capacità sanitarie della struttura operativa di oncologia di Castellaneta consentendogli così di assistere efficacemente i tanti pazienti. Come ieri ha affermato proprio a Taranto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, lo Stato ha già stanziato i fondi per potenziare l’oncologia della sanità jonica con nuove assunzioni: i soldi ci sono dunque, vengano spesi bene e subito per riuscire ad assistere i tanti cittadini già colpiti da un male terribile".
Si è svolta a Massafra il 7 novembre scorso, una conferenza promossa dal Comitato per la Corretta Gestione dei rifiuti di Massafra con la presenza del noto Paul Connett, professore di chimica e tossicologia presso la St. Lawrence University, villaggio di Canton di New York, ideatore della Strategia Rifiuti Zero. “È stata un’occasione unica – commenta l’assessore alla Qualità dell’Ambiente, Leonardo Galante – aver conosciuto ed ascoltato il prof. Connet. Ancora una volta viene confermata che una corretta gestione dei rifiuti porta benefici all’intera comunità soprattutto in termini di ambiente, economia ed in particolare di salute. Il suo intervento è stato encomiabile per i suoi contenuti altamente professionali e che trova riscontro in tutto quello che, ormai da anni, stiamo facendo, in termini di interventi, nella nostra comunità ginosina”. “Queste esperienze – sottolinea il sindaco Vito De Palma – sono positive per confermare che la gestione dei ‘rifiuti’ non è più una strategia, ma una vera e propria esigenza da ascrivere nelle agende dei programmi comunali. Da parte nostra ce la stiamo mettendo tutta al fine di condurre la nostra comunità al ‘rifiuto zero’ così come ha evidenziato il prof. Paul Connet e credo che nel 2020, così come ha dichiarato, Ginosa e Marina di Ginosa saremo puntuali all’appuntamento. Poi – conclude De Palma – un invito a tutti i cittadini a collaborare e partecipare attivamente sempre più, in vista della quinta edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che si terrà dal 16 al 24 novembre 2013. Anche su quest’ultimo progetto il Comune di Ginosa conferma la sua partecipazione attraverso una campagna d’informazione e sensibilizzazione dei ginosini”.
Pagina 779 di 814