Domenica, 24 Novembre 2013 18:56
Ghironda Winter Festival 2013 dal 13 al 28 dicembre a Martina Franca, Locorotondo, Pulsano, Ceglie Messapica e Francavilla Fontana
Scritto da Giornalista1
Dalla Musica Nuda di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti agli sconfinamenti blues di Federico Zampaglione sino ai ritmi reggae delle Radici nel Cemento, passando per gli infuocati battiti dei percussionisti spagnoli Brincadeira, il groove spettacolare della Salento Funk Orchestra e il gospel dell’Inspiration Choir of Harlem di Anthony Morgan.
Sarà sei volte Natale con la settima edizione del Ghironda Winter Festival, che quest’anno si svilupperà interamente durante le festività, dal 13 al 28 dicembre, con tre concerti a ingresso libero e tre appuntamenti a pagamento alla portata di tutti, nel segno della qualità e della varietà dei generi.
Cinque le città pugliesi coinvolte - Martina Franca, Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Locorotondo e Pulsano - a cavallo delle provincie di Bari, Taranto e Brindisi, a conferma della natura itinerante della Ghironda, tra le manifestazioni d’eccellenza riconosciute dalla Regione Puglia, che con l’assessore al Turismo e al Mediterraneo, Silvia Godelli, conferma la propria vicinanza a un progetto capace di fare della musica e delle arti un’occasione di festa di popolo e dei popoli.
Previsti non solo spettacoli indoor ma anche iniziative en plein air, in grado di garantire una grande partecipazione e regalare il colpo d’occhio tipico delle manifestazioni estive, in un’ideale continuità con il Ghironda Summer Festival, che durante la passata edizione ha ospitato, tra i tanti, la rockstar israeliana Asaf Avidan.
La settima edizione del Ghironda Winter Festival, promossa da Idea Show, si aprirà venerdì 13 dicembre, al Teatro Nuovo di Martina Franca (ore 21.30, biglietti euro 18 in prevendita, euro 20 al botteghino), con la voce di Petra Magoni e il contrabbasso dell’ex Avion Travel Ferruccio Spinetti, duo che scarnifica la musica, dal rock alla canzone d’autore, riportandola all’essenziale attraverso un’alchimia di quelle che raramente accadono.
Quindi, venerdì 20 dicembre, al teatro Comunale di Ceglie Messapica, Federico Zampaglione dei Tiromancino salirà sul palco con Buzz (ore 21.30, biglietti euro 10 in prevendita, euro 12 al botteghino), band presentata la scorsa estate al festival Pistoia Blues che coinvolge, tra l’altro, un nome storico della scena italiana della musica del diavolo, il pianista e cantante Mario Donatone, in un viaggio tra il rock e il r’n’b’ di Ry Cooder, Frank Zappa, Neville Brothers, B. B. King e molti altri giganti della musica americana.
Sabato 21 dicembre (alle ore 19 e alle 21) il battito dei tamburi scenderà per le strade di Francavilla Fontana con Brincadeira, formazione catalana composta da tredici impetuosi percussionisti che associano i ritmi afro-latini a un originale movimento del corpo dentro un progetto sociale che non si discosta molto da quanto realizzato in ambito classico col celebre metodo Abreu, il cui principale risultato è rappresentato dall’orchestra giovanile Orquesta Sinfónica Simón Bolívar.
Domenica 22 dicembre sarà, invece, il centro storico di Locorotondo a farsi palcoscenico per ben tre volte (alle ore 12, alle 18 e alle 20) della performance della Salento Funk Orchestra, che nel solco delle street band americane fa incontrare la tradizione bandistica pugliese e i ritmi più incalzanti della black music.
Giovedì 26 dicembre la Ghironda ospiterà in uno dei club pugliesi tradizionalmente consacrati alla musica reggae, il Villanova di Pulsano (ore 22, biglietti euro 8 in prevendita, euro 10 al botteghino), una delle band che in Italia hanno fatto al storia dei ritmi in levare, Radici nel Cemento, formazione con cui hanno collaborato Laurel Aitken, Max Romeo e Alton Nehemiah Ellis, mostri sacri della tradizione giamaicana.
Infine, sabato 28, nella chiesa matrice di Ceglie Messapica (ore 20.30, ingresso libero), sembrerà di essere nel cuore pulsante della New York afro-americana, da dove arriva Anthony Morgan con il suo Inspiration Choir of Harlem, espressione autentica di una musica che scuote le anime e tocca il cuore e che in Italia ha già entusiasmato pubblici importanti come quelli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, del Teatro Smeraldo e dello storico Blue Note di Milano.
Info www.laghironda.it +39.080.430.11.50
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Eventi
Domenica, 24 Novembre 2013 18:37
Taranto 23-24 novembre 2013 - Omelia di Mons. Filippo Santoro nell’Eucarestia conclusiva dell’Assemblea Diocesana:Testimoniare la misericordia nelle nostre periferie
Scritto da Giornalista1
Cari Sorelle e Fratelli,
innanzitutto manifestiamo la nostra comunione con il Santo Padre Papa Francesco, saluto S.E. Mons. Papa, il nostro Vicario Generale, S. E. il prefetto, saluto tutti i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, i seminaristi e tutti voi carissimi fedeli venuti numerosi in questa Concattedrale.
Concludiamo oggi l’Anno della Fede al termine della nostra Assemblea Diocesana, nella domenica di Cristo Re dell’Universo. Abbiamo venerato le reliquie del nostro patrono San Cataldo in comunione col Santo Padre che questa mattina ha posto le reliquie di San Pietro alla venerazione del popolo cristiano. Noi seguiamo la fede degli apostoli testimoniata dal nostro patrono diocesano San Cataldo.
Il cammino dell’anno liturgico ci porta attraverso la celebrazione dei misteri della nostra salvezza e la santificazione quotidiana al riconoscimento della regalità di Gesù, unico salvatore, unica nostra speranza.
Quest’anno speciale di riflessione sulla nostra professione e confessione di fede è stato ancora una volta lo sprone dettato dalla carità pastorale dei nostri papi, il Papa emerito Benedetto che lo ha voluto e Papa Francesco che lo ha concluso. Ci hanno sollecitati a riconoscere in Gesù, l’autore e il perfezionatore della nostra fede.
Sì cari fratelli e sorelle, desideriamo tutti insieme come ci invita l’apostolo, guardare a Cristo come a colui nel quale e per il quale si ricapitolano tutte le cose. Ci dice la seconda lettura.
“È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vi¬sta di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono” (Col 1, 13-17).
In lui e per lui viviamo, in lui troviamo senso e compimento. Lui è il capo, noi le membra. La nostra fede lo riconosce e lo proclama come il nostro principio e in lui la nostra vita trova un fine. Egli, Cristo re, è l’alfa e l’omega!
“È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli” (Col 1, 19-20).
Mentre contempliamo Gesù come colui che era prima del mondo, mondo che è stato fatto per di lui, noi lo sperimentiamo vicino, accanto a noi. Il Verbo del Padre ha posto la sua dimora fra noi. Non mi stanco di dire che la nostra fede non nasce da un da un discorso, da un ragionamento o dall’adesione ad un sistema etico. La nostra fede non è innanzitutto una dottrina o una serie di precetti. La nostra fede nasce dall’incontro con il Signore. È dalla bellezza di questo incontro che nasce l’avventura della fede. Il Signore è entrato nella storia dell’uomo, e ancora oggi nella storia di ciascuno, Gesù si fa prossimo, si fa fratello e si lascia trovare da coloro che lo cercano. Il nostro annuncio parte dalle nostre mani che lo hanno toccato, dai nostri occhi che lo hanno visto, dalle nostre orecchie che hanno ascoltato la sua voce. Capite bene ormai che chi crede in un Dio così “concreto”, non può vivere una fede disincarnata, astratta, senza sangue e fatta a nostro uso e consumo.
La nostra fede è nel segno di Dio che si fa uomo, che prende su di sé le sofferenze degli uomini. La nostra fede è carne e sangue. La nostra fede è pane che si spezza, è vita che si condivide.
La nostra fede è di chi rischia. Ed in questi quasi due anni di ministero di vescovo in mezzo a voi ho sempre cercato di rischiare, non per ultimo nel Convegno sulla Custodia del creato che abbiano fatto il 7 novembre sulla drammatica situazione di Taranto e sul delicato e necessario rapporto tra difesa della salute e dell’ambiente e difesa del lavoro. E non solo nelle grandi questioni e nei momenti solenni. La fede è quindi di chi mette in conto una vita intera che non può fare a meno di Gesù Cristo.
Vorrei riprendere con voi alcuni punti fondamentali per il cammino pastorale che abbiamo davanti e che sono stati oggetto di riflessione nell’assemblea che abbiamo tenuto ieri a Martina Franca nella Casa San Paolo con i rappresentanti di tutte le parrocchie, associazioni, confraternite e movimenti.
1. Papa Francesco ce lo ricorda sempre e ieri è stato ripetuto in assemblea che bisogna ripartire dall’essenziale che è Gesù Cristo e la sua misericordia: “Nuova evangelizzazione significa risvegliare nel cuore e nella mente dei nostri contemporanei la vita della fede. La fede è un dono di Dio, ma è importante che noi cristiani mostriamo di vivere in modo concreto la fede, attraverso l’amore, la concordia, la gioia, la sofferenza, perché questo suscita delle domande, come all’inizio del cammino della Chiesa: perché vivono così? Che cosa li spinge? Sono interrogativi che portano al cuore dell’evangelizzazione che è la testimonianza della fede e della carità. Ciò di cui abbiamo bisogno, specialmente in questi tempi, sono testimoni credibili che con la vita e anche con la parola rendano visibile il Vangelo, risveglino l’attrazione per Gesù Cristo, per la bellezza di Dio” ( Discorso alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione).
Ed ancora Papa Francesco aggiunge: “Come figli della Chiesa dobbiamo continuare il cammino del Concilio Vaticano II, spogliarci di cose inutili e dannose, di false sicurezze mondane che appesantiscono la Chiesa e danneggiano il suo volto. C’è bisogno di cristiani che rendano visibile agli uomini di oggi la misericordia di Dio, la sua tenerezza per ogni creatura. Sappiamo tutti che la crisi dell’umanità contemporanea non è superficiale, è profonda. Per questo la nuova evangelizzazione, mentre chiama ad avere il coraggio di andare controcorrente, di con-vertirsi dagli idoli all’unico vero Dio, non può che usare il linguaggio della misericordia, fatto di gesti e di atteggiamenti prima ancora che di parole. La Chiesa in mezzo all’umanità di oggi dice: Venite a Gesù, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e troverete ristoro per le vostre anime (cfr Mt 11,28-30). Venite a Gesù. Lui solo ha parole di vita eterna” (Ibidem).
Papa Francesco, con la semplicità dei piccoli del Vangelo che sono custodi del Regno, ha regalato la misericordina: una scatola simile a quella dei farmaci con tanto di foglietto illustrativo e posologia contenente la coroncina della Divina Misericordia.*** Non è soltanto un tentativo di incrementare una devozione. In realtà abbiamo bisogno di una cura ricostituente di misericordia. Lo ha detto nel viaggio di ritorno da Rio de Janeiro, rientrando dalla giornata mondiale della Gioventù. È tempo di Misericordia. Di perdono. E’ quindi tempo dell’essenziale; nell’azione pastorale a tutti i livelli, i sacerdoti, i diaconi, i catechisti, gli operatori, i collaboratori, tutti i fedeli laici abbiano la misericordia come stella polare. È tempo di misericordia, di accoglienza, di perdono di mostrare la bellezza dell’amore di Dio che non si stanca mai di perdonare.
2. Viviamo la pienezza della fede se viviamo la comunità. Questo è stato l’altro punto che è ritornato in modo insistente nell’assemblea di ieri. Dico sempre la comunione prima dell’organizzazione. Gesù ci ha messi volutamente tutti sulla stessa barca. Alla salvezza non si approda da soli. È nella Chiesa del Signore che noi troviamo la salvezza! La comunità è condizione della fede. Per questo il nostro sentire deve essere ecclesiale. L’ enciclica Lumen Fidei parla della “forma ecclesiale della fede”. Ed anche in questo cammino il Papa ci ricorda: “chi conduce la pastorale nella Chiesa particolare è il Vescovo e lo fa come il pastore che conosce per nome le sue pecore, le guida con vicinanza, con tenerezza, con pazienza, manifestando effettivamente la maternità della Chiesa e la misericordia di Dio. L’atteggiamento del vero pastore non è quello del principe o del mero funzionario attento principalmente alla disciplina, alle regole, ai meccanismi organizzativi.” (Videomessaggio ai partecipanti del Pellegrinaggio presso il Santuario di Nostra Signora di Guadalupe, Mexico, 16-19 novembre 2013) Pregate per me perché possa essere come il Papa vuole i suoi vescovi.
Vorrei che ogni parrocchia ed ogni realtà della nostra Chiesa particolare non dimenticasse mai di essere parte di un corpo solo in Cristo, che vive dello Spirito e che ha un solo Dio come Padre. Tutte le cose della Chiesa ci appartengono, siamo responsabili di tutta la Chiesa. Sono stato di recente in Guatemala a trovare don Luigi Pellegrino e la nostra missione. Francamente vi confesso di aver provato nostalgia per l’America Latina, per la missione mentre giravo per tutti quei villaggi, percorrendo strade di fortuna e luoghi impervi. Pensavo che quella missione ci appartiene e che paradossalmente, nell’era globale, noi viviamo nelle nostre parrocchie rare situazioni di apertura e di passione per l’evangelizzazione. Dobbiamo aprirci. Dobbiamo dare testimonianza di unità e di accoglienza. Di comunione. Gesù ha scommesso sulla Chiesa. Ci aspetta in un cenacolo senza confini dove scoprirci fratelli.
3. L’altro punto emerso nella nostra assemblea riprende quello che il Papa ci ha detto: “Che tutta l’attività abituale delle Chiese particolari abbia un carattere missionario. E questo nella certezza che l’uscita missionaria, più che un’attività tra altre è un paradigma, cioè è il paradigma di tutta l’azione pastorale. L’intimità della Chiesa con Gesù è un’intimità itinerante, suppone un uscire da se stessi, un camminare e seminare sempre di nuovo, sempre più in là. «Andiamo altrove a predicare ai villaggi vicini, perché per questo sono venuto», diceva il Signore. È vitale per la Chiesa non chiudersi, non sentirsi già soddisfatta e sicura con quel che ha raggiunto. Se succede questo, la Chiesa si ammala, si ammala di abbondanza immaginaria, di abbondanza superflua, in certo modo “fa indigestione” e si debilita. Bisogna uscire dalla propria comunità e avere l’audacia di arrivare alle periferie esistenziali che hanno bisogno di sentire la vicinanza di Dio. Lui non abbandona nessuno e mostra sempre la Sua tenerezza e la Sua misericordia inesauribile, quindi, questo è ciò che bisogna portare a tutta la gente. L’obiettivo di tutta l’attività pastorale è sempre orientato dall’impulso missionario di arrivare a tutti, senza escludere nessuno e tenendo in gran considerazione le circostanze di ognuno” (Ibidem). Ed il Papa ci ha donato un nuovo documento pontificio: l’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, la Gioia del Vangelo. Uscire ed andare incontro agli altri con la gioia del vangelo, incontrare chi si è allontanato e chi ha smarrito la fede. Incontrare tutti. Ieri mattina mentre uscivo da un importante convegno presso l’ Università degli Studi a cui sono stato solennemente invitato, in via Duomo, nella città vecchia, mi ha preso sotto braccio un signore ed in dialetto tarantino mi ha chiesto di andare a benedire i suoi due figli, portatori di handicap psichici. La visita non era in programma, ma sono andato lo stesso: ho benedetto i due ragazzi e tutti erano molto grati: “Che bello il Vescovo a casa nostra. Gesù ci ha visitati.”.
4. .Un quarto punto è tornato insistentemente ed è stato il riferimento alla famiglia, ai giovani e particolarmente ai poveri. I poveri li avrete sempre con voi. I poveri per noi non sono un dovere. Sono un bisogno. Abbiamo bisogno dei poveri per incontrare Cristo. Se la comunità è condizione della fede, i poveri sono condizione di una fede che si vede! Quest’anno ci aspetta la realizzazione del Centro di accoglienza per i senzatetto. Già ieri mi sono giunti tanti campanelli di allarme per persone che stanno per perdere il posto di lavoro e chiedevano l’aiuto del Vescovo. Insieme con il mio intervento alla Vestas e alla Marcegaglia farò certamente sempre sentire la mia voce nella difesa del lavoro e soprattutto delle famiglie. Ma ho bisogno dell’aiuto di tutti. Visto che non sono l’ufficio di collocamento, Signor prefetto ci aiuti! Rafforziamo ed incrementiamo le nostre Mense per i poveri. Sono sicuro della sintonia di tutti voi e della vostra generosità.
5. Un quinto ed ultimo punto desidero proporre a tutti come prospettiva di questa Assemblea Diocesana: il tema della Testimonianza della misericordia nelle periferie. In realtà qui da noi, particolarmente nel capoluogo i problemi sono gravi sia nelle periferie come nei quartieri centrali. Per questo, giustamente il Papa parla delle periferie che non sono solo geografiche, ma umane, esistenziali. La fede è chiamata a splendere sulla città. Noi siamo lievito e sale. È la nostra vocazione del ricercare il bene comune e di migliorare la società. Abbiamo una responsabilità civile e sociale che ci viene dall’essere cristiani autentici. Nella nostra diocesi non mancano certo le sollecitazioni: la salute, l’ambiente, il lavoro, le emergenze sociali, la sanità, l’istruzione.
La Chiesa è in trincea, non le retrovie, negli osservatori, negli avamposti. Non dobbiamo rinunciare all’annuncio della speranza. Avete visto come in questi mesi sulle vertenze aperte e scottanti che solcano il nostro territorio, creando divisioni e sconforto, la Chiesa ha sempre detto una parola d’invito alla concertazione intelligente per il perseguimento del bene comune. Non è cosa facile, specie quando si rischia di essere fraintesi, quando il pregiudizio sembra essere un muro invalicabile di sordità. Continueremo ad essere presenti sul campo, costruendo il dialogo tra le parti, lottando per il bene comune e sostenendo la speranza del nostro popolo.
Non possiamo dimenticare in questa celebrazione eucaristica le vittime del Tifone nelle Filippine e della devastante alluvione in Sardegna. Per loro la nostra preghiera e la nostra solidarietà. Domenica prossima 1 dicembre le Cei ha promosso una colletta per questi drammatici eventi e noi parteciperemo in tutte le parrocchie come sempre con particolare generosità. Colgo l’occasione anche per pregare per i nostri due marò ancora trattenuti in India, mostriamo piena solidarietà alle loro famiglie e chiediamo alle autorità che intervengano perché tornino presto tra noi.
Cari fratelli e sorelle, rimango sempre sorpreso dai nostri numeri, dalle grandi manifestazioni di fede, eppure non vorrei che l’invito del Signore di andare anche noi a lavorare nella sua vigna rimanesse disatteso. Abbiamo tanto da vivere e da testimoniare nell’annuncio della fede. Il Signore continua ad esclamare davanti alla nostra Chiesa diocesana, come davanti ad un campo sterminato di possibilità e talenti: «sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso».
“Tutto questo, però, nella Chiesa non è lasciato al caso, all’improvvisazione. Esige l’impegno comune per un progetto pastorale che richiami l’essenziale e che sia ben centrato sull’essenziale e sulla missione, cioè su Gesù Cristo. Ci dice ancora il Papa “Non serve disperdersi in tante cose secondarie o superflue, ma concentrarsi sulla realtà fondamentale, che è l’incontro con Cristo, con la sua misericordia, con il suo amore e l’amare i fratelli come Lui ci ha amato. Un incontro con Cristo che è anche adorazione, parola poco usata: adorare Cristo. Un progetto animato dalla creatività e dalla fantasia dello Spirito Santo, che ci spinge anche a percorrere vie nuove, con coraggio, senza fossilizzarci! Ci potremmo chiedere: com’è la pastorale delle nostre diocesi e parrocchie? Rende visibile l’essenziale, cioè Gesù Cristo? Le diverse esperienze, caratteristiche, camminano insieme nell’armonia che dona lo Spirito Santo? Oppure la nostra pastorale è dispersiva, frammentaria, per cui, alla fine, ciascuno va per conto suo?” (PC Nuova Ev.).
In questo cammino ci saranno tre grandi momenti comuni come tre arcate: la prima è la Settimana della Fede nel prossimo marzo; la seconda è un nuovo pellegrinaggio diocesano in settembre come quello che abbiamo fatto a Loreto, trovando le maniere per facilitare a molti la partecipazione; la devozione a Maria è la stella del nostro cammino diocesano come sarà evidente dalla consacrazione alla Madonna che faremo alla fine di questa liturgia. La terza arcata sarà una nuova Assemblea Diocesana nel prossimo novembre.
Lo Spirito ci chiama attraverso Papa Francesco ad ardere di amore per la Chiesa e per il mondo. Proprio come ha fatto il nostro Re. Gesù da un trono diverso, quello della croce, autorevole e credibile, mentre si è fatto carico di tutti i pesi del mondo, ascolta la preghiera di un delinquente pentito. La salvezza irrompe oggi. È nell’atto della nostra preghiera che prorompe l’evento della vita. «Oggi si compie la parola che avete udito»; «oggi la salvezza è entrata in casa tua»;«oggi sarai con me in paradiso». Oggi, Chiesa di Taranto, riprendiamo rinfrancati il cammino! Oggi , adesso il Signore ci abbraccia e ci perdona per portare a tutti il suo amore e la sua misericordia.
Sia lodato Gesù Cristo.
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Cronaca, Politica & Attualità
Domenica, 24 Novembre 2013 18:18
MASSAFRA - Vittoria per 3 a 2 della squadra locale nel derby con il Manduria.
Scritto da Giornalista1
Vittoria cercata e vittoria ottenuta all’ultimo respiro. Il Massafra allunga la striscia positiva, superando con merito il coriaceo Manduria. Partita subito in salita per il Massafra che, dopo 2’, si trova in svantaggio. Nella circostanza da registrare l’ingenuità del portiere Liocco che, nel tentativo di rinviare la sfera, regala una chance a Zaccaria; il tentativo di recupero disperato da parte del portiere di casa causa il penalty, che Malagnino trasforma.
I locali provano a riorganizzarsi e al 9’ Radicchio, servito da Cuccuru, si fa respingere la conclusione con i piedi da Laghezza. Il Massafra perviene al pari al 15’, con Cuccuru che gira in rete, di testa, lo spiovente operato su punizione da Scarpitta. Al 24’ lancio di Guerrero per Beltrame sponda per Radicchio, che da buona posizione manda la sfera a lambire il palo alla sinistra di Laghezza. Al 37’ su cross di Cuccuru, Radicchio solo sottoporta, di testa alza troppo la mira. In avvio di ripresa il Massafra ha l’opportunità di raddoppiare: Deflorio inventa e Radicchio colpisce il palo. Ma gli ospiti sono vivi e al 12’ tornano in vantaggio con Caravaglio, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Vantaggio ospite che dura pochi secondi, perché sulla ripartenza massafrese, Radicchio, imbeccato da Salvestroni, fa centro. Al 18’ Radicchio è bloccato vistosamente in maniera irregolare in area, l’arbitro lascia correre. 4’ minuti più tardi Radicchio va nuovamente giù in area, questa volta è rigore, ma Radicchio dal dischetto si fa parare la conclusione. Al 24’ miracolo di Laghezza sulla conclusione di testa di Radicchio. Al 39’ cross di Scarpitta, Crupi in tuffo di testa conclude sul fondo. Quando ormai sul match Massafra – Manduria scorrevano i titoli di coda, ci pensa Beltrame a regala la vittoria: lancio lungo di Liocco, Beltrame elude la trappola del fuorigioco e supera Laghezza con un preciso pallonetto. Tre punti ottenuti con merito, che portano il Massafra nella zona medio alta della classifica. Al Manduria va un forte plauso per lo spirito di abnegazione e la voglia di strappare un risultato utile, mostrata nell’arco dei 90’ di gioco.
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Cultura, Spettacoli & Società
Domenica, 24 Novembre 2013 17:05
Vince per 2 a 1 in casa il Taranto contro un forte Monopoli.
Scritto da Giornalista1
Vince in casa il Taranto contro un forte Monopoli. Una doppietta di Molinari, una per tempo, intervallata dal momentaneo pareggio della squadra barese, ha consentito alla formazione rossoblù di aggiudicarsi un incontro molto difficile che proietta la squadra di Papagni nell'alta classifica del Girone H della serie D. Grande la soddisfazione a fine partita del Presidente Nardoni e del socio di maggioranza Petrelli che hanno sofferto con i tifosi fino al rigore trasformato nella ripresa dall'attaccante argentino. Lo Iacovone il festa ed una città che guarda con molta attenzione al calcio tarantino nella speranza di poter effettuare quel salto di categoria che merita.
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Cultura, Spettacoli & Società
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Sabato, 23 Novembre 2013 07:33
3…2…1… START UP! Occhi puntati sulla prossima emanazione di un Bando regionale destinato a finanziare nuove iniziative di impresa. di Biagio Provenzale
Scritto da Giornalista1
ISTITUITO IL FONDO NUOVE INIZIATIVE D’IMPRESA, GESTITO DA PUGLIA SVILUPPO SPA, CON UNA DOTAZIONE COMPLESSIVA DI 53 MILIONI DI EURO, DESTINATI A FINANZIARE MICROIMPRESE DI NUOVA COSTITUZIONE CREATE DA SOGGETTI SVANTAGGIATI.
Occhi puntati sulla prossima emanazione di un Bando regionale destinato a finanziare le start up.
Nell’ambito dell’Asse VI del Piano Pluriennale di Attuazione del P.O. FSER Puglia 2007 – 2013, recante disposizioni in merito alla “Competitività dei sistemi produttivi ed occupazionali”, la Giunta Regionale, con D.G.R. n. 1990 del 25 ottobre 2013, conferisce piena operatività alla Linea 6.1.5, denominata “Sostegno allo start up di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati”, con uno stanziamento complessivo di euro 53.998.418,43, destinati a sovvenzionare le microimprese create da soggetti svantaggiati.
Le risorse saranno affidate “in house” alla Società PUGLIA SVILUPPO SPA di Modugno che, di fatto, agisce da organismo intermedio nell’erogazione dei fondi comunitari.
Con BURP n. 151 del 19 novembre scorso, viene pertanto reso noto l’accordo di finanziamento, valido sino al 31 dicembre 2022, tra Regione e Puglia Sviluppo, società incaricata della gestione del FONDO NUOVE INIZIATIVE D’IMPRESA, cui sono destinate una prima tranche (riservata al fondo mutui, strumento di ingegneria finanziaria) di euro 25.758.419,43 e, subordinatamente alla stipula, una seconda tranche di euro 28.240.000,00, di cui 24.240.000,00, attinti da stanziamenti residui per l’anno 2012, riservati alle azioni di sostegno ai neoimprenditori e 4.000.000,00, attinti da stanziamenti residui per l’anno 2008, destinati all’erogazione delle sovvenzioni dirette in forma di contributi in conto esercizio (gestione) e di contributi in conto impianti (investimenti).
Di Biagio Provenzale
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Economia, Lavoro & Industria
Sabato, 23 Novembre 2013 07:25
Prorogate al 9 dicembre le iscrizioni ai corsi di formazione gratuiti “Manager Culturale” e Informatica e Inglese" di Formare Puglia
Scritto da Giornalista1
Prorogate al 9 dicembre le iscrizioni ai corsi di formazione gratuiti “Manager Culturale” e Passpartout - Informatica e Inglese" di Formare Puglia rivolti il primo a soggetti occupati o occupati atipici (ovvero contratto a tempo determinato, contratto a tempo parziale, contratto di somministrazione, lavoro intermittente, lavoro a progetto, prestazioni occasionali e accessorie), non appartenenti al pubblico impiego, ed il secondo a chi ha più di 45 anni. Tutti dovranno essere residenti sul territorio della Provincia di Taranto. Per il corso di manager culturale, della durata 300 ore di cui 210 di teoria e 90 di stage in azienda, è necessario il possesso del diploma, laurea o documentata esperienza professionale nello specifico settore, con priorità per le donne. Il Corso Passpartout - Informatica e Inglese, della durata di 150 ore, è invece rivolto a disoccupati, inoccupati, occupati e non è richiesto un particolare titolo di studio. I fac-simile delle domande di partecipazione per partecipare ad uno dei due corsi sono disponibili sul sito www.formarepuglia.com o nella sede di Formare Puglia – Via Temenide 117 – Taranto, dovranno pervenire a Formare Puglia (per fax, a mano, per posta o per e mail), entro e non oltre le 13.00 del 3 dicembre 2013. Per maggiori info visitare il sito www.formarepuglia.com o contattare lo staff di Formare ai numeri 099.6614690 / 099.6614691 -oppure telefonare al Direttore al 3475322995
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Cronaca, Politica & Attualità
Sabato, 23 Novembre 2013 07:21
Ancora aperte le iscrizioni ai corsi di formazione gratuiti “Manager Culturale” e di "Informatica e Inglese" di Formare Puglia
Scritto da Giornalista1
Ancora aperte le iscrizioni ai corsi di formazione gratuiti “Manager Culturale” e di "Informatica e Inglese" di Formare Puglia.
“Manager Culturale” è rivolto a soggetti occupati o occupati atipici (ovvero contratto a tempo determinato, contratto a tempo parziale, contratto di somministrazione, lavoro intermittente, lavoro a progetto, prestazioni occasionali e accessorie), non appartenenti al pubblico impiego, residenti sul territorio della Provincia di Taranto, in possesso di diploma, laurea o documentata esperienza professionale nello specifico settore, con priorità per le donne. Il corso avrà una durata di 300 ore di cui 210 di teoria e 90 di stage in azienda. Dopo la frequenza al corso il Manager Culturale sarà dotato di capacità e competenze gestionali e tecniche necessarie per valorizzare il bene culturale e ambientale e potrà trovare occupazione in strutture private o pubbliche, teatri, musei, fondazioni culturali per progettazione, gestione e promozione di eventi culturali, media (stampa, web, radio, tv) specializzati nella valorizzazione dell’arte e della cultura in rete, società di consulenza per progettazione di azioni culturali. Dopo il corso, sarà in grado di intendere le risorse culturali territoriali come “impresa culturale”.
“Il Corso di Informatica e Inglese della durata di 150 ore” è rivolto a soggetti disoccupati o inoccupati residenti sul territorio della Provincia di Taranto.
I fac-simile delle domande di partecipazione sono disponibili sul sito www.formarepuglia.com o nella sede di Formare Puglia – Via Temenide 117 – Taranto, dovranno pervenire a Formare Puglia (per fax, a mano, per posta o per e mail), entro e non oltre le ore 13.00 del 9 dicembre 2013. Per maggiori info visitare il sito www.formarepuglia.com o contattare lo staff di Formare ai numeri 099.6614690 / 099.6614691 - oppure telefonare al Direttore al 3475322995.
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Sabato, 23 Novembre 2013 07:07
Pubblicato il secondo Avviso Microcredito della Regione Puglia, strumento che concede un prestito alle microimprese pugliesi non bancabili.
Scritto da Giornalista1
Tra le novità principali l'incremento della dotazione del Fondo da 30 a 42 milioni di euro, l'estensione dei settori ammissibili e la possibilità di richiedere il finanziamento anche per le imprese costituite da più 5 anni.
"La Regione Puglia continua ad ascoltare le esigenze ed i bisogni delle microimprese pugliesi, tanto da intervenire e rimodulare le misure di sostegno allo sviluppo e di adeguarle a quelle che sono le reali esigenze - ha detto l'assessore al Lavoro Leo Caroli - Il rapporto fiduciario che stiamo creando tra impresa e amministrazione ha bisogno di essere continuamente alimentato da chi si sente nella condizione di esprimere il proprio bisogno e da chi ne recepisce le istanze adeguando le norme. Nel merito - ha concluso Caroli - la misura ha avuto successo, riconosciamo che non si può limitare l'accesso al credito solo alle imprese più giovani o a determinati settori. Per queste ragioni estendiamo l'ammissibilità al Microcredito a tutte le aziende senza vincoli temporali e ad altri settori come i servizi di alloggio e ristorazione e i servizi di trasporto e magazzinaggio".
Il Microcredito d'Impresa è un prestito che la Regione Puglia concede alle microimprese pugliesi già esistenti che non riescono ad ottenere un finanziamento dal sistema bancario per realizzare nuovi investimenti.
L'impresa che ottiene un finanziamento accede ad un mutuo per un importo da 5.000 a 25.000 euro della durata massima di 60 mesi ad un tasso di interesse fisso, pari al 70% del tasso di riferimento UE (al 1 novembre 2013 il mutuo sarebbe concesso al tasso dello 0,39%). Al nuovo bando Microcredito, pubblicato sul BURP numero 152 del 21/11/13, possono partecipare e presentare domanda di finanziamento anche le microimprese costituite da più di cinque anni. Le novità riguardano altresì i settori ammissibili: oltre a quelli già previsti dal vecchio Avviso, possono presentare richiesta di prestito le microimprese che offrono servizi turistici di alloggio (B&B in forma imprenditoriale, affittacamere, ecc.), quelle di ristorazione (bar, gelaterie, pasticcerie, pub, ristoranti, ecc.) e quelle che offrono servizi di trasporto e magazzinaggio.
Per il Microcredito sono stati stanziati ulteriori 12 milioni di euro portando la dotazione complessiva a 42 milioni di euro. Sono state, inoltre, maggiormente specificate le caratteristiche del garante morale.
Invariato il meccanismo di accesso. Connettendosi al sito www.sistema.puglia.it/microcredito è possibile compilare e inviare on line la domanda preliminare. Puglia Sviluppo verificherà i requisiti, se questi ci sono, convoca l'azienda per un colloquio. Segue l'istruttoria: se la domanda è finanziabile, viene data la relativa concessione. A 5 mesi dall'attivazione dell'avviso Microcredito, sono state presentate 278 richieste di prestito per un totale di oltre 6 milioni di euro e un finanziamento medio per domanda di 22.100 euro circa.
L'intervento è cofinanziato con risorse derivanti dal Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2007-2013 (Asse II "Occupabilità") ed è parte del Piano Straordinario per il Lavoro.
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Sabato, 23 Novembre 2013 07:00
Ammesse a valutazione da parte del Commissario Bondi le osservazioni del DIPAR sul Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria ILVA.(nella foto Lorenzo Ferrara).
Scritto da Giornalista1
Le osservazioni al “Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria ILVA” avanzate dal Comitato Tecnico Scientifico del DIPAR sono state ammesse a valutazione da parte dello staff del Commissario Straordinario Enrico Bondi. Questo è quanto emerge da una nota che la stessa ILVA ha inviato al Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo. Diversi sono stati i contributi che l’organismo costituito in seno al DIPAR e coordinato dal Dott. Vito Felice Uricchio del CNR ha sottoposto all’attenzione del commissario straordinario.
In tale documento ha dichiarato Lorenzo Ferrara, Presidente del Distretto, è stata innanzitutto ribadita l’importanza di avviare un rapporto di collaborazione stabile con il mondo della ricerca pugliese, presente ed attiva all’interno dello stesso DIPAR che ha sottoscritto una specifica convenzione con il Polo Scientifico e Tecnologico “Magna Grecia” di Taranto a cui aderiscono, tra gli altri, istituzioni scientifiche come il Politecnico di Bari, l’Università di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’ARPA Puglia. I suddetti Enti, infatti, sono entrambi fortemente impegnati sui temi della caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica dei siti contaminati ed in particolare il “Polo” dispone, su tali argomenti, di un parco progetti immediatamente cantierabili già positivamente valutati dal MIUR nell’ambito di bandi pubblici. Le osservazioni avanzate dal DIPAR ha, altresì, dichiarato Ferrara hanno riguardato diversi aspetti specifici tra i quali l’impermeabilizzazione dei parchi, i sistemi di carico e scarico per trasporto via mare e le prescrizioni generali attinenti lo studio di fattibilità per la riduzione del prelievo primario per consumi idrici. L’auspicio è che da questi contributi possa nascere una maggiore contestualizzazione delle criticità ambientali in un ambito territoriale esteso oltre il perimetro aziendale e che dalle osservazioni proposte possano scaturire future forme di collaborazione.
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Sabato, 23 Novembre 2013 06:34
TARANTO - Natale in via Anfiteatro Domenica 24 novembre dalle ore 18 alle 22.30
Scritto da Giornalista1
Natale in via Anfiteatro Domenica 24 novembre dalle ore 18 alle 22.30
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L'evento è organizzato dalla Delegazione Borgo di Confcommercio, in collaborazione con il Comune di Taranto
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