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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
“Le parole nuove di Papa Francesco” è stato il tema di una stimolante conversazione che l’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro, ha tenuto nel corso di un intermeeting con i cinque Rotary Club della zona ionica. Organizzata dal Rotary Club Taranto Magna Grecia (presidente Antonio Biella), la serata ha visto la compartecipazione del R.C. Taranto (pres. Emanuele di Palma), R.C. Riva dei Tessali (pres. Luigi Severini), R.C. Manduria (pres. Arcangelo G. Liguori) e R.C. Massafra (rappresentato dal presidente incoming Silvana Milella causa la forzata assenza del pres. Donato Sanarico). L’articolazione dell’incontro è stata alquanto singolare: l’arcivescovo è stato intervistato sui punti salienti della famosa intervista che Papa Francesco aveva recentemente concesso al direttore di Civiltà Cattolica, la rivista della Compagnia di Gesù. All’intervista, principalmente condotta dal giornalista Biella, hanno partecipato tutti gli altri presidenti di Club e l’assistente del governatore, Pietro Mastrangelo, presente in rappresentanza della massima autorità distrettuale. In sala, tra le autorità, l’amm. di sq. Ugazzi, capo del Dipartimento militare marittimo dello Jonio e Basso Adriatico, il presidente del Tribunale di Taranto, dott. Morelli, il questore dott. Mangini, il col. Sirimarco, comandante provinciale CC.. Il prefetto della Provincia di Taranto, dott. Claudio Sammartino, impossibilitato a intervenire, ha inviato ai presenti un proprio messaggio. Le parole nuove di Papa Francesco, dunque, le stesse che hanno fatto sobbalzare il mondo, che fanno discutere credenti e non, che segnano una nuova era del cattolicesimo. Parole famosissime, come quelle riportate da tutti i giornali (“Vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia…”) che danno il senso della lotta dell’uomo moderno contro i mille mali dei nostri giorni, forse primo fra tutti quell’inarrestabile secolarismo dell’Occidente una volta culla del cristianesimo. O parole più personali ma ugualmente rivoluzionarie come quando il Papa, richiesto di autodefinirsi, dice al suo interlocutore: “Io sono un peccatore…un peccatore che è stato guardato dal Signore”. Spalancando, così, le porte dello stupore nell’ immaginare un Papa peccatore come tutti; ma al tempo stesso svelando l’infinita misericordia di Dio che guarda a ogni peccatore, incurante del suo peccato. L’arcivescovo Santoro, come un fiume in piena, non si è sottratto ad alcuna domanda, dando risposta agli interrogativi e, al tempo stesso, raccontando tanti aneddoti della sua conoscenza - lui vescovo in Brasile - con mons. Bergoglio, cardinale in Argentina. Ed anche aneddoti della propria vita missionaria in Brasile, nelle favelas, con le processioni fra uomini armati che lui dovette affrontare e far allontanare per la preservare la dignità della funzione religiosa, e altro ancora. Un cuore pieno ed aperto, quello dell’arcivescovo, capace di dispensare pensieri profondi ma anche sorrisi . Una serata che i circa cento rotariani presenti non potranno dimenticare.
Assegnato alla Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe l'Oscar di Bilancio 2013. Il prestigioso riconoscimento (promosso annualmente dalla Ferpi e giunto alla 49esima edizione), era stato ottenuto dalla Banca pugliese già nel 2008. Ieri a Milano nella preziosa cornice di Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, le più importanti istituzioni imprenditoriali e finanziarie italiane hanno celebrato le aziende che si sono distinte per la comunicazione dei propri dati e mission d'impresa e fra queste, appunto, la BCC San Marzano di San Giuseppe (nella sezione Medie e Piccole Imprese Bancarie, Finanziarie non quotate). A ritirare il Premio, il Direttore Generale Emanuele di Palma, il quale ha sottolineato «come la Banca pur svolgendo un ruolo marcatamente territoriale, abbia improntato la propria strategia nell'ottica dell'eccellenza e di una visione globale del sistema economico. Da qui i progetti già in essere di una banca online in grado di affiancare la già esistente rete fisica locale per estendere il proprio business in contesti più ampi». Il messaggio che arriva dal Bilancio Integrato è di matrice chiaramente ispirata alla sostenibilità: «Abbiamo voluto -- ha detto di Palma -- portare alla luce in maniera parallela al nostro bilancio sociale e contabile, alcuni elementi distintivi della nostra area e specie animali in via d'estinzione, per fornire un nostro contributo alla riflessione. Grazie alla collaborazione con Federparchi emerge in maniera prepotente un segnale green di assoluto rilievo. Questo Oscar è della BCC San Marzano di San Giuseppe, ma anche di tutti i collaboratori, dei soci e dei nostri clienti. E lo dedichiamo in maniera convinta alla Città di Taranto, affinché sappia reagire con determinazione ai danni ambientali subiti e con l'auspicio che faccia emergere le tante eccellenze del territorio». Il Presidente Francesco Cavallo, che per concomitanti impegni non ha potuto prendere parte alla cerimonia di premiazione, rimarca: «La nostra coerenza è il valore aggiunto. Un traguardo così prestigioso, che si ripete dopo pochi anni senza precedenti nella storia delle medie e piccole banche, è un segnale importante. Importante per noi, in quanto ci fa comprendere come le azioni intraprese, soprattutto in questa fase di crisi, siano in linea con il sostegno alla nostra area. Ma anche per soci e clienti, che possono toccare con mano la trasparenza delle scelte e dei comportamenti della loro Banca. L'attestazione giunta dalla Ferpi e dalla Commissione per noi rappresenta uno stimolo a perseverare nella strategia e nella strada intrapresa, avendo ben saldi i principi della sussidiarietà propria delle BCC, e allo stesso tempo una visione d'impresa moderna, dinamica, efficiente e innovativa». *LA MOTIVAZIONE*- Particolarmente apprezzata dalla Giuria, presieduta dal Rettore dell'Università Bocconi, Andrea Sironi «La scelta di dare precedenza nel bilancio alle informazioni sulla CSR, con chiara identificazione della mission, del sistema dei valori, con rimandi all'indirizzo web dello Statuto, del Codice Etico, etc., inquadramento della struttura del comparto delle banche di credito cooperativo, con l'evidenziazione delle principali grandezze operative e delle aree di insediamento, dettagli su risorse umane, strategie, organigramma, stakeholder, distribuzione del valore aggiunto». *IL MINISTRO FLAVIO ZANONATO - *L'Oscar di Bilancio, che si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica,esamina e valuta gli aspetti di comunicazione, struttura e fruibilità da parte di tutti gli stakeholder, del reporting delle Società/Enti che vi partecipano, senza entrare nel merito dei risultati economici e di ambito ambientale e sociale. L'Oscar di Bilancio è un laboratorio permanente dove si recepiscono e sviluppano idee che nascono dall'analisi e dalle aspettative di una comunità economica in continua evoluzione.«Considero questo Premio molto rilevante per il sistema delle imprese che oggi competono sempre di più anche sulla trasparenza e qualità dei loro bilanci, per trovare consenso tra i propri stakeholder e ottenere credibilità sui mercati -- ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico,Flavio Zanonato -. E' noto che il nostro Paese sta attraversando una fase di crisi economica molto pesante, ma è anche noto che in molti settori continuiamo ad essere forti e competitivi. Lo siamo soprattutto quando portiamo i nostri prodotti all'estero, quando innoviamo tecnologicamente le nostre attività produttive e sappiamo rendere conto del nostro operare. Oggi nel mercato globale, così come nel mercato interno, la credibilità sulla qualità di un prodotto, sulle procedure attraverso le quali questo viene commercializzato, sulle attività che ne consentono la produzione è una moneta fondamentale. E io davvero ringrazio la comunità dell'Oscar di Bilancio per questo premio, perché mette in risalto una delle caratteristiche indispensabili che devono avere le nostre aziende: la trasparenza. Le imprese italiane sono un pezzo fondamentale della capacità di competere del nostro Paese, questo Premio lo mette in evidenza, e di questo grande lavoro vi ringrazio a nome di tutto il Governo».
“Erasmus+ rappresenta un’opportunità importante per i nostri giovani, affinché possano formarsi all’estero, grazie all’aiuto dei fondi comunitari, acquisendo così nuove competenze fondamentali, anche a livello linguistico, per la propria carriera professionale”. Antonio Rizzo, responsabile dell’area comunicazione di Ambiente e Lavoro, accoglie positivamente l’annuncio della commissaria europea con delega all’Istruzione Androulla Vassilou, che ha confermato lo stanziamento di 14,7 miliardi di euro in sette anni per lo strumento Erasmus+. “Specie per la provincia ionica, in un momento di profonda crisi come quello che sta attraversando il tessuto economico e sociale del territorio – continua Rizzo – e con il tasso di disoccupazione giovanile che avanza a ritmi vertiginosi, occasioni come quella fornita dall’Unione Europea devono essere valorizzate e promosse con ogni mezzo. Il nostro movimento sarà in prima linea in tal senso: nel prossimo futuro ci impegneremo a dar vita a una serie di iniziative, volte a sensibilizzare i giovani della provincia e non solo in merito alle occasioni offerte dal progetto Erasmus+”. “Il programma Erasmus+ - prosegue Rizzo - comprende molteplici componenti: Comenius, Erasmus, Erasmus Mundus, Leonardo, Grundtvig e Gioventù in azione, ognuna rivolta a target differenti, ma con l’unico obiettivo di migliorare l’integrazione tra i paesi comunitari nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale, favorendo le sinergie tra i diversi attori dei settori in questione. Come illustrato dalla commissaria europea, queste risorse potranno essere utilizzate per finanziare percorsi d’istruzione formale e non formale per studenti, apprendisti, insegnanti, docenti e formatori, migliorando le competenze linguistiche e il profilo professionale dei partecipanti”. Rizzo conclude ribadendo la necessità “di contare, ogni giorno di più, anche grazie a simili opportunità, su risorse umane sempre più qualificate, che possano competere a livello europeo. Il treno della crescita e dello sviluppo del territorio locale passa anche attraverso competenze che permettano a imprese e professionisti di internazionalizzare il proprio profilo”.
Per l’impegno nello sviluppo di una logistica integrata. Per il contributo alla crescita economica del Mezzogiorno". Con questa motivazione Assologistica, Associazione Cultura e Innovazione Assologistica ed Euromerci hanno conferito IL PREMIO “IL LOGISTICO DELL’ANNO 2013” al capitano Giancarlo Russo Direttore Generale della TCT Taranto Terminal Container. La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento si è svolta a Milano lo scorso 29 novembre 2013 nella sede della Camera di Commercio. Un convegno sul tema "Internazionalizzazione e PMI, il ruolo della Logistica nell'esportazione del Made in Italy". Un premio - aggiungiamo noi - conferito in considerazione del notevole impegno profuso in questi anni dal cap. Russo per l'affermazione della struttura portuale tarantina e della logistica portuale. Da tempo il manager è sul fronte per combattere una guerra finalizzata a far crescere il territorio provinciale tarantino.Un riconoscimento - ha commentato a caldo il cap. Russo – che rappresenta una cosa positiva non solo per il sottoscritto ma anche per il Mezzogiorno e per Taranto”.
L’Aeroporto di Taranto è vivo e funzionante: diamo ad esso pari opportunità con altri scali pugliesi e sarà il mercato a decidere chi resta in pista! Diciamo Basta al ruolo di Cenerentola e alla volontà di relegarlo in un angolino. I nostri rappresentanti istituzionali portino avanti un’unica sacrosanta richiesta: VOLI PASSEGGERI DI LINEA SUBITO! A seguito di attenta riflessione sul merito del dibattito intercorso in sede di audizione della commissione, nell’incontro organizzato dal Comune di Taranto, il 18 novembre 2013, nella quale si è affrontato il problema del rilancio dell’Aeroporto di Taranto – Grottaglie, ci troviamo, a tutt’oggi, a dover confermare le nostre amare conclusioni in ordine alla mancanza di una precisa e ferma volontà di attivare i voli passeggeri di linea presso l’aeroporto M. Arlotta. Peraltro, ci sentiamo in obbligo di spiegare quale sia la posizione di: Movimento “Taranto… Voglia di Volare!!!”, Associazione Progentes, Associazione Benvenuti a Taranto, Associazione Puglia internazionale, e Comitato Arlotta 1995, posizione già espressa attraverso le richieste avanzate agli organi competenti in precedenza, mediante la raccolta in piazza (in sole 31 ore!) di ben 6.235 di cittadini di Taranto e provincia, che, con forza e chiarezza, hanno espresso in maniera inequivocabile la volontà di ottenere, finalmente, la piena attivazione dello scalo ionico per tutti i voli passeggeri di linea. Tale volontà è stata ulteriormente ribadita durante la riuscita manifestazione del 26 ottobre 2013 a Taranto, organizzata dal Comitato Pro Aeroporto, all’uopo costituitosi come “associazione temporanea di scopo”, assieme ad altre associazioni e movimenti. Tuttavia, i soggetti sopra nominati, vogliono andar oltre, in quanto noi non ci accontentiamo di richiedere soltanto dei voli per Roma e Milano, (inteso che si possano si avviare i voli per queste due destinazioni, ma non deve essere un limite), ma esigiamo un aeroporto totalmente attivo per tutti i voli passeggeri di linea, per soddisfare le esigenze delle utenze territoriali tarantine,del bacino dell’alta Calabria e Basilicata, e del turismo internazionale che vuole fortemente atterrare nel nostro territorio per le nostre ricchezze storiche, culturali, archeologiche, nonché naturalistiche ed enogastronomiche. Vorremmo, inoltre, smentire categoricamente la notizia circolata su qualche quotidiano e televisione locale, relative a una presunta organizzazione da parte nostra, di voli charter per assistere ad una partita di calcio all’estero il 10 dicembre p.v. o per vacanze negli emirati arabi (Dubai ecc..). I movimenti e le associazioni su citate, non hanno MAI organizzato voli charter per mete di qualsiasi natura. Questo compito appartiene ai tour operator e non a movimenti e associazioni senza scopo di lucro! Infine, vorremmo puntualizzare al Presidente della V Commissione Trasporti, e ai Consiglieri regionali e comunali (anche intervenuti nell’incontro nell’aula consiliare), che noi siamo aperti ad ogni tipo di collaborazione, purché portata avanti nel rispetto reciproco e con chiarezza d’intenti. Il progetto “aeroporto cargo”, sostenuto con varie argomentazioni dai nostri amministratori, in linea con le indicazioni dell’assessorato regionale ai Trasporti, sarebbe forse fattibile, ma sicuramente attuabile solo tra qualche anno, mentre l’attivazione dei voli passeggeri di linea potrebbe essere immediata. A tal fine, suggeriamo di appurare una volta per tutte, il volume esatto dei traffici merci che passerebbero, secondo le loro previsioni, dall’Arlotta (molto scarsi o quasi inesistenti, secondo dati noti!). Non vorremmo, inoltre, più sentire richieste davvero fuor di logica, fatte a semplici cittadini del mondo associazionistico, a consegnare “nero su bianco” le prove dell’interesse in passato di compagnie aeree verso il nostro aeroporto. “L’onere della prova” andrebbe invertito: sono i nostri rappresentanti politici che devono svolgere i compiti ad essi deputati da mandato elettorale e trovare eventuali documenti con i quali valutare l’operato, per noi non sempre limpido, della società Aeroporti di Puglia; noi daremo tutti i contributi verbali o scritti, che possiamo portare ad appurare la verità! Una cosa è certa: Lasciamo al mercato il compito di rispondere a chi accusa il nostro aeroporto di scarso appeal e di decidere chi resta in pista! Chissà perché fino ad ora, però, quello di Taranto non ha mai avuto pari opportunità degli scali di Bari e Brindisi ma è stato relegato ad un angolino di servizio all’industria aeronautica, in guisa di moderna Cenerentola! Lavoriamo, pertanto, tutti insieme affinché questa nostra legittima richiesta possa finalmente realizzarsi, per dare una nuova speranza a un territorio troppo spesso protagonista solo ed esclusivamente per eventi negativi. Portiamo avanti il motto coniato dai nostri giovani studenti: “Taranto LiberAir”..!! E’ una promessa che facciamo loro per il futuro di questa terra! Comitato Arlotta 1995 (portavoce Gianni Lacava), Movimento Taranto…Voglia di volare!!! (coordin. Alfredo Luigi Conti), Associazione Progentes (presid. Cinzia Amorosino), Movimento Benvenuti a Taranto (coordin. Giacomo Lanzafame), Associazione Puglia Internazionale (presid. Stefania Bellanova),
Non più tempi lunghi per autorizzare gli stabilimenti che intendono trasformare le uve da tavola in succhi ma una semplice comunicazione alle autorità competenti. L’assessore Fabrizio Nardoni esordisce affermando che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, a seguito di sollecitazioni da parte dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, ha chiarito che l’attività di detenzione e trasformazione delle uve da tavola potrà essere iniziata dalla data di presentazione della dichiarazione (segnalazione) d’inizio attività agli Uffici regionali/provinciali competenti. Quindi non più tempi di attesa di trenta giorni così come recita l’articolo 5 , comma 1 del decreto del 19 dicembre 2000 dalla richiesta di inizio attività ma l’avvio delle operazioni di trasformazione delle uve da tavola di pari passo con l’invio della comunicazione in questione. E’ un piccolo risultato - continua l’Assessore Nardoni - dell’immediato intervento che la mia struttura ha ottenuto nel prevedere norme più snelle e semplificate a vantaggio degli operatori vitivinicoli pugliesi. E’ indubbio che tale risultato non allevia la grave crisi che ha attanagliato e continua a interessare il comparto delle uve da tavola in questa campagna strana e bizzarra per uno dei prodotti tipici più importanti della nostra regione. L’uva da tavola - ha sottolineato il responsabile delle politiche agricole della Regione Puglia - rappresenta un settore strategico per l’ortofrutta regionale e pertanto necessita di molta attenzione da parte della componente politica in sinergia con le rappresentanze degli operatori per avviare interventi strategici tesi al controllo delle produzioni, all’aggregazione dell’offerta nonché all’introduzione di ulteriori innovazioni di processo. E’ mia intenzione - ha concluso Nardoni - avviare un Osservatorio Statistico per iniziare a definire con puntualità le superfici destinate alla coltivazione dell’uva da tavola, le produzioni e le varietà coltivate.
Una n uova misura è stata studiata e promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico, rivolta alle micro, piccole e medie imprese. I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, ossia acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali tecnologicamente avanzate in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell'attività economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di: - riduzione dei costi; - aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi; - aumento della capacità produttiva; - introduzione di nuovi prodotti e/o servizi; - riduzione dell=92impatto ambientale; - miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro. Disponibilità 150 milioni di euro. Per maggiori info collegarsi al sito http://www.finanziamenti.puglia.it/bandi-nazionali-attivi/investimenti-innovativi
Domenica, 01 Dicembre 2013 07:42

TARANTO - Autovelox dal 2 al 15 dicembre 2013

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Nell´ambito delle attività mirate alla tutela della sicurezza stradale, la Polizia Locale di Taranto effettuerà il controllo della velocità sulle strade del territorio comunale, nel periodo 2-15 dicembre 2013 come da calendari allegati.
Nulla di fatto per il caso Tarsu, " E' impensabile per il momento storico che vive la città che a pagare siano sempre gli Artigiani" Commenta Castronuovo Coordinatore Regionale di Casartigiani Puglia, " abbiamo ottenuto una diminuzione dell' 8% sull'aumento, ma il 10% è troppo alto considerato che paghiamo già un 50% in più rispetto a tutti gli altri comuni. Da gennaio l'amministrazione comunale si ritroverà nuovi bisognosi in Via Veneto, ma ecco i numeri della vicenda: Le aziende Artigiane nel Comune di Taranto da dati dell'albo sono 1701 distribuite sul tutto il territorio Comunale che garantisce una forza lavoro di 3538 unità lavorative tra titolari e dipendenti che in buona parte da Gennaio rischiano di non avere più un lavoro con conseguenze sociali spaventose per la nostra città. Dato allarmante che fin ora è stato sottovalutato dall'amministrazione, il nostro compito e quello di portare semplicemente le istanze degli artigiani alle istituzioni, abbiamo avvisato le stesse, non sappiamo cosa potrà succedere nei prossimi mesi, le imprese messe già alla gogna dallo stato e dallo stesso sistema comunale. Ogni giorno sopportiamo la mala gestione dei servizi pubblici, l'abusivismo incalzante che non paga tasse e non viene controllato soggetti che a volte percepiscono anche assegni sociali, oltre l'inganno anche la beffa, noi che ogni giorno alziamo le nostre saracinesche non sappiamo se riusciremo a pagare i nostri dipendenti che per noi sono figli e parte della azienda e se riusciremo a garantire la sussistenza alle nostre famiglie. Paghiamo per 3 volte, per le nostre case, e 2 volte per i nostri locali, in quanto come produttori la legge ci impone di smaltire i nostri rifiuti con aziende speciali (private) e di attrezzarci di un sistema di tracciabilità di rifiuti( che paghiamo con costi esorbitanti) e in più paghiamo anche la Tarsu, un carico fiscale impensabile e insopportabile. Vogliamo chiarezza del perché invece di diminuire i costi del servizio (gestito da una azienda del Comune) , sono invece aumentati, visto che i conferimenti in discarica sono diminuiti, la percentuale della differenziata è aumentata. Siamo stati disposti al dialogo, ci siamo presentati in comune dimostrando la nostra civiltà e umiltà abbiamo dato un contributo troppo grande a questa città che siamo ancora disposti a dare ma se sono c'è lo potessimo ancora permettere, perché ad oggi si sta raschiando solo il fondo, ci state condannando a morte e la cronaca è la testimonianza. Questa nostra battaglia non riguarda solo le imprese artigiane ma tutti i cittadini che ancora una volta per colpa di mala gestione delle aziende municipalizzate dovranno pagare. Oggi saremo presenti in consiglio comunale per gurdare in faccia chi voterà questa nostra condanna, ma la nostra azione non finirà qui abbiamo interessato i nostri uffici legali nazionali e territoriali, per opporci legalmente a questa ingiustizia, siamo anche disposti ormai a lavorare davanti al comune, trasferendo le nostre attività davanti al palazzo che dovrebbe garantire la crescita economica e l'alternativa per la città.
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