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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
Nel gennaio 2013 Alfio Pini, veniva nominato Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto. A distanza di un anno – il 30 gennaio scorso- si è tenuta la riunione della cabina di regia sulle bonifiche, presieduta da Pini, e in tale occasione, tra i vari argomenti trattati, si è parlato anche del Mar Piccolo. Quel che è sostanzialmente emerso è che siamo ancora lontani dall’aver individuato un percorso di bonifica, che si stanno ancora raccogliendo le informazioni – i campionamenti per accertare la presenza di pcb, mercurio e metalli pesanti-, che si è alla ricerca delle fonti inquinanti (in mare o in terra, o entrambe?), e che successivamente si dovrà risalire ai soggetti inquinanti. Entro fine marzo, Arpa Puglia dovrebbe rendere ufficializzare l’esito dei campionamenti, ma non è dato di sapere se tale esito sia sufficiente per definire l’inquadramento ambientale dal quale partire per formulare l’intervento di bonifica (capping, dragaggio, altro). Insomma, a parte le 26 stazioni di campionamento e l’approccio sempre più scientifico nella ricerca delle fonti inquinanti del Mar Piccolo, la bonifica per ora appare ancora molto lontana. Intanto è dal 2011 (e già allora vi era una relazione della Regione Puglia che tra le fonti inquinanti indicava una discarica dell’Arsenale Militare) che i mitilicoltori, hanno dovuto abbandonare i loro impianti nel primo seno del Mar Piccolo. Se in tre anni, l’unica cosa prodotta sarà un inquadramento ambientale, per quanto scientifico ed attendibile possa essere, vi è da temere che occorrano almeno altri tre anni per arrivare a definire quale tipo di intervento realizzare. Non ci sembra, che si stia procedendo con un tempismo da codice rosso, come il Mar Piccolo richiederebbe. Con assoluta naturalezza si sta decretando: la fine di un’attività da secoli legata al Mar Piccolo (le fonti dicono che il bizantino Niceforo II Foca abbia voluto la mitilicoltura nello specchio di mare ); con assoluta naturalezza si tollera che una produzione riconosciuta in Italia e all’Estero, possa perdere il suo valore di marchio naturale, probabilmente per non riconquistarlo mai più nell’immaginario del consumatore; con assoluta naturalezza si tollera che tanti lavoratori del mare e tante famiglie abbiano perso la loro (nella maggior parte dei casi l’unica) fonte di sostentamento. D’altra parte la storia della mitilicoltura jonica non è mai stata costellata di successi costruiti a tavolino, supportati da politiche pubbliche di promozione come è stato altrove per il Parmigiano Reggiano o il Prosciutto di Parma; ciò malgrado il settore, sebbene al di sotto delle sue reali potenzialità, ha sempre espresso -pur nel suo spontaneismo- una capacità produttiva di ottimo livello. La nomina di Alfio Pini, tecnico di riconosciuta esperienza, aveva fatto ben sperare in un accelerazione delle procedure di bonifica del Mar Piccolo, e soprattutto aveva fatto sperare in un metodo di lavoro basato sul confronto con gli stakeholder. Si prende atto invece che con la categoria dei mitilicoltori e le loro organizzazioni, malgrado le diverse richieste di incontro non vi sono stati momenti di approfondimento delle problematiche tecniche legate alla produzione, ignorando in tal modo che il Mar Piccolo appartiene agli abitanti di questo territorio, e che il futuro di esso va anche discusso con quella gente che per secoli ha legato ad esso la sua stessa vita.
Questa mattina un edificio situato nei pressi della pensilina Liberty e' crollato in città vecchia a Taranto. Uomini e donne della Polizia locale e della Polizia statale, del 118, diretti da Mario Balzanelli, e dei Vigili del fuoco sono prontamente intervenuti sul luogo del sinistro. Per ora non si conosce l'entità dei danni e se ci sono vittime o feriti a seguito del crollo. Non si hanno notizie sulle motivazioni che hanno portato ad un altro disastro nel Borgo Antico, un episodio che rischia di vanificare gli sforzi dei tanti privati sul territorio. Probabilmente, ma questa è solo una ipotesi, a contribuire a questo grave fatto, potrebbero essere state le abbondanti piogge di queste giorni. Resta il fatto che la Città Vecchia di Taranto continua a morire ed una Amministrazione comunale che dovrebbe prontamente intervenire, resta invece a dormire. Su questa questione è prontamente intervenuto il Presidente dell'Ordine degli Architetti MASSIMO PRONTERA. Ancora un crollo nella città vecchia di Taranto - dice Prontera. Dopo i crolli degli ultimi mesi che hanno visto sgretolarsi alcuni stabili già pericolanti della parte più degradata dell'isola, il crollo di un nuovo edificio - continua - sveglia il sonno dei pochi abitanti ancora residenti nella Città Vecchia. Un altro edificio che sparisce, un altro pezzo di storia del nostro centro storico che si dissolve per incuria e colpevole dimenticanza di chi deve garantire non solo la conservazione della memoria collettiva ma anche la pubblica incolumità. Un altro edificio crollato su se stesso mentre altri si incamminano sulla stessa strada perché avviluppati in un degrado che ha raggiunto ormai livelli non più tollerabili. L'Ordine degli Architetti di Taranto fa appello a tutte le forze amministrative ed economiche del territorio perché si mettano in campo, con urgenza, tutte le azioni necessarie per porre fine a questo vero e proprio disastro. Occorre più che mai mettere in sicurezza tutti gli stabili, tanti, che presentano evidenti segni di degrado strutturale. È necessario che, con urgenza, il Comune, previa verifica dello stato di conservazione del proprio patrimonio abitativo nell'isola, predisponga ogni intervento, anche minimo, necessario alla sua salvaguardia, obbligando anche i proprietari degli immobili privati degradati ad operare subito con azioni atte a garantirne la staticità. Tutto ciò al fine di evitare che le opportune politiche di rigenerazione urbana ed edilizia che l'Amministrazione comunale ha in animo di avviare in questa parte incredibilmente bella ed affascinante ma altrettanto complessa della città siano messe definitivamente in secondo piano rispetto ad urgenti e necessarie azioni di difesa della pubblica incolumità. E per evitare - conclude Prontera - che altre parti della nostra memoria e del nostro patrimonio di valori e conoscenze siano cancellate per sempre dal prossimo crollo annunciato. A prendere posizione è anche il consigliere comunale dante Capriulo il quale ricorda che "Dopo l'ennesimo crollo nel cuore del Borgo Antico, con il rischio anche di una tragedia trattandosi di una zona aperta al pubblico, ho chiesto una discussione in tempi rapidi nella apposita commissione. Se ne discuterà tra qualche giorno".
Era da tanto che non li si vedeva. Ogni tanto ricompaiono. Sono i Vigili della Polizia locale in servizo davanti alle scuole elementari. La foto scattata all'uscita dei bambini della Scuola elementare Carrieri in via Medaglie d'Oro mostra due Vigili Urbani in servizio, dopo un'assenza di tante settimane. Peraltro la nostra vigilessa sembra concentrata in una conversazione telefonica immaginiamo di servizio urgente considerato che in quel momento era impegnata nel traffico di quell'ora cruciale dell'uscita dalla Scuola dei tanti bambini.
La Segreteria Provinciale di Brindisi del Nuovo PSI, retta da Pino Trinchera, riscontra quanto appreso dalla stampa in relazione all’appoggio al candidato sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola, ed evidenzia che a qualcuno sfugge la presenza del Nuovo PSI !!! E pertanto, sottolinea Trinchera, il Nuovo PSI è forza politica nazionale! e che vanta parlamentari in carica, presidenti di regione, consiglieri regionali, provinciali e comunali, con altrettanti assessori !!! Si vuol ricordare, quindi, a tutte le altre forze politiche della coalizione che il Nuovo PSI è rimasto al fianco di Gianfranco Coppola sin dall’inizio delle sue intenzioni di candidarsi a primo cittadino della “città bianca”. Per quanto sopra, il Nuovo PSI appoggia la linea di coalizione proposta da Gianfranco Coppola, visti i legami non solo politici, ma anche di amicizia e stima che caratterizzano lo stesso Coppola e il Nuovo PSI e in particolare con il Segretario Pino Trinchera. Pertanto, rammentando a tutti i partiti della coalizione di centro-destra che anche il Nuovo PSI è forza politica da sempre impegnata e presente nella stessa area di centro-destra, si dichiara col presente comunicato, il pieno appoggio a Gianfranco Coppola – candidato sindaco per il centro-destra – per la città di Ostuni.
La Guardia di Finanza tarantina traccia il bilancio dei risultati conseguiti nel 2013, a presidio della sicurezza economico-finanziaria del territorio. L’attività svolta a tutela delle Entrate si è sviluppata attraverso l’esecuzione di 1.004 verifiche e controlli fiscali, che hanno consentito di proporre agli Uffici Finanziari il recupero a tassazione di basi imponibili ai fini delle Imposte Dirette per 94 milioni di euro ed ai fini IVA per 17 milioni di euro. In particolare, i Reparti operativi hanno concentrato l’attenzione sui fenomeni evasivi di maggiore pericolosità, attuati attraverso insidiosi comportamenti fraudolenti quali frodi all’applicazione dell’IVA, emissione/utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, sottofatturazioni ecc., che continuano a porsi quali gravi fattori distorsivi del mercato. 4 mila sono stati i controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali, che hanno portato all’accertamento di 1.500 irregolarità. Nel dettaglio, la percentuale media, a livello provinciale, delle mancate emissioni è stata pari a circa il 38%. Sono stati inoltre effettuati 312 controlli (cc.dd. “indici di capacità contributiva”) su beni mobili ed immobili (es. auto, imbarcazioni, abitazioni) espressivi di elevata disponibilità economica, utili ai fini del successivo riscontro con la “posizione fiscale” dichiarata dai proprietari. Il contrasto all’economia sommersa ha portato all’individuazione di 47 evasori totali (intendendo per essi quei soggetti completamente sconosciuti al Fisco), nei confronti dei quali sono stati proposti all’Agenzia delle Entrate, per il recupero a tassazione, 67 milioni di euro di basi imponibili ai fini delle Imposte Dirette e 11 milioni di euro ai fini IVA. I soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati fiscali, societari e fallimentari sono stati 139, di cui 1 in stato di arresto. Per conferire ulteriore efficacia all’effettivo recupero delle imposte evase, sono state avanzate alla detta Agenzia 20 proposte di applicazione di misure cautelari amministrative, ex art. 22 D.lgs. 472/97, a garanzia di crediti erariali per un valore di circa 13 milioni di euro. Per le stesse finalità, i Reparti del Corpo hanno avanzato all’Autorità Giudiziaria 20 proposte di “sequestro per equivalente”, per reati tributari, di beni per un valore complessivo di oltre 17 milioni di euro, mentre sono stati 12 i provvedimenti di sequestro “per equivalente” eseguiti, anche a seguito di precedenti proposte, emessi dalla Autorità Giudiziaria, riguardanti beni e valori per un importo complessivo di circa 16 milioni di euro. Il contrasto al lavoro nero ha portato all’individuazione di 271 lavoratori “in nero” o irregolari, con conseguenti contestazioni a carico di 60 datori di lavoro. Una citazione particolare merita il servizio di pubblica utilità “117”, che nel 2013 ha ricevuto 385 segnalazioni. Tra queste, si è confermato il significativo aumento delle segnalazioni non più anonime (oltre il 42% sul totale, il 3% in più rispetto allo scorso anno). Anche il livello “qualitativo” delle chiamate è stato superiore, in termini di dettagli riferiti: in materia di mancato rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale, di irregolarità in materia di disciplina dei prezzi, di tentativi di truffe commerciali, senza tralasciare le richieste di soccorso o di assistenza.
Continua il lavoro svolto da Casartigiani Taranto a sostegno della categoria dei carrozzieri. Le parole, però, non servono più. Dopo gli interventi degli ultimi giorni, l’importante associazione rappresentativa del mondo artigiano di terra ionica torna a rivolgersi agli operatori dell’informazione per divulgare una triste realtà fatta di numeri: i numeri dei debiti che attanagliano gli operatori del settore, oggi più che mai in forte difficoltà, i numeri delle scadenze con fornitori e dipendenti, che non si riescono a rispettare, i numeri della Camera di Commercio. Dai dati di quest’ultima si evince, infatti, come i carrozzieri della città bimare e provincia, dal 2012 ad oggi, si siano dimezzati: da circa 300 a 146. Il dato è decisamente allarmante e si teme che la situazione possa solo peggiorare alla luce dell’ultima riforma della RC Auto. Allo stato attuale, la stessa rende obbligatoria per il risarcimento dei danni ai veicoli incidentati la c.d. “forma specifica”. Vale a dire che le nuove norme impongono di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. I carrozzieri hanno proposto e spiegato un emendamento che mira a tutelare la libertà di concorrenza nel mercato dell’autoriparazione assicurando in capo al danneggiato la libertà di scelta delle imprese di autoriparazione di fiducia ed evitando forme di abuso di posizione dominante da parte delle imprese di assicurazione. I carrozzieri affermano che se il decreto non verrà modificato in forma sostanziale si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti con 60.000 addetti, che non operano in convenzione con le assicurazioni. In sostanza, si impedirebbe ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia, nella solo provincia di Taranto sarebbero circa 1100 gli addetti che rischiano il posto di lavoro. Per questo motivo anche questi artigiani parteciperanno il prossimo 18 febbraio a Roma alla mobilitazione generale promossa da Rete Imprese Italia, della quale anche Casartigiani fa parte ed i cui vertici territoriali, il Presidente – Domenica Annicchiarico ed il Segretario – Stefano Castronuovo, raggiungeranno la capitale al fianco dei propri iscritti per far sentire la propria voce e le proprie richieste. Non solo carrozzieri però, ma anche parrucchieri, estetiste, imbianchini e quant’altro, tutto un mondo di artigianato e commercio, per rivendicare la propria dignità, perché senza impresa non c’è futuro. Lo stesso Presidente Annicchiarico chiede così l’attenzione dei media, affinchè questo lavoro e tali sacrifici, ma soprattutto problemi così importanti, specchio della forte crisi che il nostro paese sta vivendo, non passino, ancora una volta, inosservati.
Intervento del “Continua a far discutere la parola “adozione” usata dal Presidente Nichi Vendola nei confronti della città di Taranto. Lui stesso ha spiegato che significa “prendersi cura”, è come voler adottare una figlia generosa che ha dato tanto al territorio, sacrificando tutta se stessa, e che ora ha bisogno di ricevere aiuto ed assistenza dalla Regione Puglia e dall’Italia. Per questo mi pare del tutto gratuito ed ingeneroso il sospetto che aleggia di voler commissariare Taranto esautorando dalle scelte gli organi elettivi della Città. Mi pare invece che sia ferma volontà di Vendola e della sua Giunta di voler coinvolgere tutti, a partire dai Consiglieri regionali e dall’Amministrazione Comunale, per far fronte ad un compito così arduo. Capisco la preoccupazione dei Consiglieri regionali di Centrodestra terrorizzati dal fatto che ingenti risorse dei Fondi Europei 2014/2021, su cui ci apprestiamo a decidere, siano destinati dalla Regione a Taranto. Ma non condivido questo continuo fuoco di sbarramento atto a distruggere questa disponibilità e a non cogliere invece tutte le potenzialità offerte dalla Giunta Vendola. Certo l’autorevole collega Lospinuso, quando parla dell’Amministrazione Comunale di Taranto e della sua incapacità a far fronte da sola a questa grave emergenza, crede che i tarantini siano fessi, o che abbiano poca memoria e dimentichino i disastri causati dai Governi Fitto e Di Bello per Taranto. Farebbe meglio ad avere maggiore pudore prima di usare tali argomenti. Nel 2007 dal Centro destra con la Giunta Stefàno abbiamo ereditato il più grave dissesto della storia d’Italia: quasi un miliardo di euro che abbiamo dovuto restituire ai debitori, gli uffici sguarniti ed allo sbando per le centinaia di tecnici e funzionari arrestati o rinviati a giudizio a causa del mancato controllo e delle malefatte dall’Amministrazione Di Bello. Ancora oggi continuano a celebrarsi i processi su quelle ruberie o incapacità ad amministrare dei compagni ( o preferisce camerati) di partito di Lospinuso. Sono stato per tre anni Vicesindaco della Giunta Stefàno e so benissimo che quella carenza nell’organico comunale, prodotta dall’esodo seguito agli scandali e mai ripianata con il blocco de turn-over imposto dal Governo, è il problema principale che va affrontato se vogliamo ridare efficienza alla macchina amministrativa. Occorre partecipare ai bandi europei e a quelli regionali per reperire le risorse, fare i progetti, bandire le gare di appalto, seguire i lavori: chi lo dovrà fare con la penuria di tecnici e di funzionari che lavorano presso il Comune di Taranto. Per questo ho apprezzato l’indicazione, data da Vendola, di mettere a disposizione importanti risorse regionali per supportare l’Amministrazione Comunale con staff di tecnici preparati assunti specificatamente per gli importanti compiti su indicati. Infine devo ancora ribadire a Lospinuso (che lo sa bene e fa lo gnorri) spero per l’ultima volta, che i finanziamenti per il progetto di riqualificazione del quartiere Tamburi non li abbiamo mai persi, anzi li abbiamo aumentati da 49 a 78 milioni. Infatti, per l’incompetenza della Giunta di Centrodestra con quel progetto si abbattevano 400 alloggi sui Tamburi e non si prevedevano risorse per ricostruirli. Dove dovevano andare ad abitare quelle centinaia di famiglie ? Ripresi quel progetto e mi feci assegnare dalla Regione Fondi Fas per quasi 30 milioni in più . Poi il Ministro Fitto per fare un dispetto alla Puglia “sequestrò” per anni quelle risorse e solo ora sono state liberate e riassegnate dai Governi, nazionale e regionale, ai progetti originari. Infatti, il Comune si è messo subito all’opera avviando le gare di appalto per alcune opere previste da quel progetto e mi auguro che prosegua così alacremente per realizzarlo tutto. Concludo chiedendo a tutti di evitare su argomenti così delicati polemiche strumentali, anche se ci stiamo avvicinando ad un difficile periodo elettorale, ma invito a dedicare tutte le nostre energie a questa grande possibilità offerta da Nichi Vendola per un progetto condiviso di rinascita per Taranto”.
“Il cambiamento si può avere, basta solo volerlo”, queste le prerogative di Casartigiani Taranto che Lunedi 3 febbraio p.v. parte con il Tuor (che vedrà coinvolta tutta la provincia Jonica ) di presentazione del progetto: Artigiani Digitali – progetto di digitalizzazione delle imprese artigiane, che punta a sviluppare un vero e proprio mercato digitale a misura di artigiano, con una rete commerciale che avrà valenza internazionale. Si parte quindi da Grottaglie, terra dei ceramisti, alle ore 17:00 presso il Castello Episcopio alla presenza del Presidente Provinciale di Casartigiani Domenica Annicchiarico e del Segretario Provinciale Stefano Castronuovo e del Delegato di Casartigiani Grottaglie Francesco Cavallo, sarà spiegata la Mission e le finalità del progetto; relatore della serata il Dott. Aldo Chetry che spiegherà alle aziende come partecipare o come si svilupperà il progetto. Tutte le aziende Artigiane di produzione sono invitate a partecipare sarà un’ottima occasione per far riprendere il nostro artigianato dalla crisi che ci attanaglia.
Siamo convinti che dal ricompattamento delle posizioni nell'alveo del centro-sinistra si possa tornare a dare fiducia ai luoghi di rappresentanza istituzionale. Crediamo che Antonio Decaro rappresenti il volto, l'idea e le gambe di questa auspicata unit=E0 di intenti e per questa ragione e per = la competenza amministrativa che possiede sar=E0 anche il nostro candidato nel= le primarie per scegliere il futuro Sindaco di Bari. E' quanto dichiarano in una nota congiunta il segretario regionale dell'Italia dei Valori Massimo Colia e il segretario organizzativo nazionale del partito, Luciano Pisanello che questa mattina a Bari hanno incontrato insieme a capogruppo del consiglio comunale barese, Angelo Tomasicchio e il tesoriere del partito, Giovanni Di Turi, il candidato Antonio Decaro. Il popolo dell'Italia dei Valori dunque il prossimo 23 febbraio si recher= =E0 alle urne scegliendo Decaro e le ragioni le spiegano i due esponenti di partito delegati dal segretario nazionale Messina nel rapporto con gli altri esponenti del centrosinistra barese. E' una scelta che abbiamo compiuto seguendo le indicazioni del nostro segretario nazionale, Ignazio Messina, che sull'unit=E0 del centrosinistra sta lavorando in ogni singolo territorio - spiega Colia - ma anche sulla base di un'alleanza di valori che in Decaro ha trovato ottimo interlocutore= . Sono profondamente soddisfatto - ha detto poi Pisanello - perch=E9 questa candidatura pu=F2 unire e uniti si vince a Bari e in tutte le altre citt=E0 italiane e poi perch=E9 alla base dell'accordo politico raggiunto questa mattina con Antonio Decaro, vi =E8 la questione che pi=F9 ci sta a cuore, ovvero il rilancio della questione morale che dovr=E0 essere il punto di forza della nuova giunta.
Il Comune di Ginosa è come un carro armato con le ruote bucate. Mille ostacoli da superare e scarsi mezzi per farvi fronte. Tre eventi alluvionali, in due anni, hanno messo in ginocchio l’economia del territorio e danneggiato in modo grave il patrimonio storico-ambientale della Gravina, un luogo di grande richiamo turistico. L’alluvione dell’ottobre 2013 ha completamente distrutto il ponte – sulla SS 580- che collega la cittadina alla zona costiera di Marina di Ginosa ed alla SS 106, arteria di grande collegamento. Alcuni imprenditori locali , come ci segnalano dal nostro Direttivo di Ginosa, si erano proposti per il ripristino momentaneo del ponte (in attesa di un progetto definitivo ) al fine di consentire la ripresa dei collegamenti, vitali per l’economia del territorio legata alle attività agricole, artigianali e commerciali. La Provincia – ente competente- ha opposto il suo veto, senza tuttavia offrire risposte alternative alla comunità ginosina che, a distanza 3 mesi, continua a vivere tutti i disagi dell’isolamento. L’unico collegamento stradale restano i percorsi lunghi e tortuosi in campagna, non adatti e insicuri per sopportare il via vai di mezzi pesanti. Il Comune di Ginosa impegnato attraverso il suo sindaco ad affrontare le conseguenze drammatiche delle avversità naturali, in un contesto economico già da prima non florido, sembra un Don Chisciotte in lotta contro i mulini a vento. I collegamenti stradali, i crolli precedenti e recenti, la pressione dei cittadini esasperati, la carenza di risorse, l’assurdo silenzio delle istituzioni. E’ paradossale come in una situazione che è costata la vita a 4 persone, e che ha portato via case e lavoro a tanta gente, gli Enti (Regione e Provincia) rimangano così desolatamente distanti ed incapaci di dare risposte. E la politica? Dopo i sopralluoghi, le belle parole e le promesse … su Ginosa è calato il sipario.
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