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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
Dal 15 febbraio 2012 al 15 febbraio 2014, sono passati due anni esatti dall’incidente avvenuto nelle acque del porto di Kochi nello stato indiano del Kerala. Due anni da quando due militari pugliesi del 2° Reggimento “San Marco” della Marina Militare, il tarantino Massimiliano Latorre e il barese Salvatore Girone sono bloccati in India perché ritenuti responsabili di aver ucciso due pescatori locali. I due marò erano in servizio antipirateria sulla petroliera Enrica Lexie. In questi 24 mesi la loro storia è stata scandita da una vera e propria disputa diplomatica tra Italia ed India. I militari sono stati prima trattenuti in una foresteria del commissariato di polizia di Kochi, poi in una sezione del carcere di Thiruvananthapuram, nel mezzo vi sono state alcune comparse in Italia per le feste di Natale e le votazioni politiche. Tornati in India sono stati ospitati in un albergo e poi attualmente presso l’ambasciata italiana a New Delhi. Ancora nonostante il lungo periodo trascorso in India l’autorità giudiziaria locale non ha ancora notificato il capo di accusa per Massimiliano e Salvatore. Nelle ultime settimane si era fatta spazio l’ipotesi grave della pena di morte poi accantonata. Successivamente era emerso il reato di terrorismo che prevede una pena massima di dieci anni di carcere, cronaca recente dopo la querelle infinita di rinvii giudiziari ed udienze. Con la mediazione del Governo Italiano, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite, il reato ancora non contestato dovrebbe indirizzarsi in ordine a quanto stabilito dal codice penale indiano. Inoltre l’Italia potrebbe fare leva sull’arbitrato internazionale, una mossa da giocare dopo la decisione dell’Alta Corte Indiana di martedì prossimo se come si teme, anche in quella occasione non si arriverà ad una svolta della vicenda. “L’ipotesi è stata esplorata” ha annunciato il Ministro della Difesa Mario Mauro da poco rientrato da Delhi, nella riunione della Task Force sul caso dei due fucilieri. È il gruppo composto dal presidente del consiglio uscente Letta, e dai ministri uscenti Mauro, Bonino e Cancellieri e dall’inviato speciale del governo, il sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri italiano, Staffan de Mistura, che passa il testimone al prossimo gruppo, assicurando che l’impegno sul caso continuerà con determinazione e fino alla soluzione della vicenda. E mentre continua il pressing della diplomazia, per far fronte comune con la comunità internazionale, dall’Unione Europea alla Nato, passando per l’Onu, i tavoli politici e giuridici garantiscono il massimo impegno per venire a capo della complicata vicenda. Intanto Massimiliano e Salvatore aspettano pazienti da due anni. Una preghiera di Papa Francesco per i due fucilieri è quanto hanno chiesto i delegati della Rappresentanza Militare del Cocer Interforze tramite il delegato della Marina, Antonello Ciavarelli, unitamente ad amici e colleghi presenti in piazza San Pietro in occasione dell’Angelus. “In questi difficili momenti il sostegno morale e spirituale è quanto mai indispensabile - è detto in una loro nota – (…) L’unità di intenti, in questi momenti, è più che mai indispensabile. Il momento di preghiera potrebbe essere propizio per far giungere fino in India i sentimenti di giustizia e di pace di cui sono portatori i militari italiani, i quali combattono il terrorismo e la pirateria e non ne sono complici”. Vito Piepoli
Presentato lo scorso 13 febbraio dal Presidente Nichi Vendola e dall’Assessore Loredana Capone il nuovo Bando della Regione Puglia: N.I.D.I. – nuove iniziative d’impresa: 54 milioni di euro per l’autoimpiego. “Ripartire da se stessi per uscire dalla crisi”: un messaggio semplice quanto efficace, quello che sembra evincersi dalle parole del Governatore della Puglia, Nichi Vendola, e dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Loredana Capone, lo scorso 13 febbraio in occasione della presentazione ufficiale agli organi di stampa del nuovo Bando “NIDI – nuove iniziative d’impresa”. 54 milioni di euro destinati all’autoimpiego mediante l’avvio di microimprese (di nuova costituzione ovvero da costituirsi), finanziati con fondi FAS (fondo per le aree sottosviluppate) e FESR (fondo europeo di sviluppo regionale), da parte di soggetti con manifesta difficoltà di accesso al mercato del lavoro: disoccupati con contratto di lavoro scaduto da più di 3 mesi, lavoratori giunti al termine del periodo di sussidio di mobilità o cassa integrazione, titolari di partita IVA in regime di monocommittenza, giovani di età compresa tra 18 e 35 anni e donne che manifestano difficoltà di accesso al credito per realizzare le loro idee e che non hanno garanzie da offrire. NIDI favorisce inoltre il passaggio generazionale delle attività e le aggregazioni fra professionisti. Il nuovo Bando regionale arricchisce ulteriormente il ventaglio di opportunità per gli aspiranti imprenditori che possono già contare su quasi 100 milioni di euro (di cui 18 in favore esclusivo del settore turismo), rifinanziati dal Governo italiano a fine 2013 in favore delle start up (il c.d. autoimpiego, disciplinato dal titolo II del D.lgs n. 185/2000 e gestito da INVITALIA Spa, l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo d’Impresa) aventi ad oggetto iniziative di lavoro autonomo, microimpresa e franchising. L’agevolazione è un mix perfetto (50/50%) tra contributo a fondo perduto ed un prestito a tasso fisso agevolato (a febbraio il tasso è pari allo 0,53%) rimborsabile in cinque anni, e finanzia interamente gli investimenti fino a 50 mila euro, il 90% degli investimenti fino a 100 mila euro e l’80% degli investimenti fino a 150 mila euro, offrendo inoltre un contributo di 5 mila euro per le spese di gestione dei primi sei mesi di attività. Sono finanziabili gli investimenti necessari alla realizzazione delle opere edili, l’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature, autoveicoli commerciali e programmi informatici; tra le spese di gestione, l’acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo, locazioni immobiliari, utenze, polizze assicurative. I fondi, gestiti dalla società PUGLIA SVILUPPO Spa con sede in Modugno (interamente partecipata dalla Regione Puglia), sono destinati a finanziare i settori manifatturiero, edilizia, riparazione di veicoli, B&B, ristorazione, informazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche; agenzie di viaggio, supporto alle imprese, istruzione, sanità ed assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento (esclusi dall’agevolazione i settori agricolo, pesca e acquacoltura, esportazione, carboniero e costruzioni navali, siderurgia e fibre sintetiche). La procedura di partecipazione al Bando è telematica (non necessita l’invio di alcun documento in forma cartacea o l’utilizzo di caselle di P.E.C.), aperta a far data dal 13 febbraio 2014 e non ha scadenza, trattandosi di un Bando a sportello (in vigore, cioè, sino ad esaurimento fondi). Attraverso il sito www.nidi.regionepuglia.it è possibile consultare il Bando e la normativa di riferimento, scaricare la modulistica, leggere le faq, verificare la sussistenza dei requisiti richiesti ed effettuare una simulazione dell’investimento e delle modalità di erogazione delle agevolazioni; successivamente sarà possibile presentare un’istanza preliminare di candidatura reperibile sul portale www.sistemapuglia.it. Dopo valutazione, i soggetti che avranno presentato le iniziative imprenditoriali con il più alto grado di fattibilità saranno invitati a sostenere un colloquio di tutoraggio che consentirà di accertate le competenze del proponente e la consapevolezza in merito all’iniziativa da avviare, addivenire alla stesura dell’istanza definitiva di agevolazione ed alla firma del contratto di agevolazione. Per maggiori informazioni contattare FORMARE PUGLIA in via Temenide 117 a Taranto tel. 0996614690 o inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sulla vicenda delle Assenze continuate del Sindaco di Taranto, della Delega delle sue funzioni ad assessore, della Illegittimità, della Nullità atti firmati da assessore delegato, del Sequestro Palazzo Uffici, della Configurazione fattispecie di cui artt. 142, comma 1, 143, comma 1, Tuel., il Movimento Condemi Avv. Filippo Condemi, Ungaro Giovanni e Renna Cataldo chiedono attraverso una lettera un incontro al Prefetto di Taranto. Nella missiva a >S.E. il Prefetto si legge: Premesso che 1) il Sindaco non ha mai ritualmente nominato il Vice Sindaco secondo quanto stabilito dall’art. 46 Tuel, ossia al momento della nomina degli assessori ed in tale consesso; 2) attualmente il Sindaco è assente dalle sue funzioni, per asserite motivazioni di salute, fin dall’11/12/2013; 3) il giorno antecedente il suo allontanamento, mediante l’atto rubricato al n. 72 del Protocollo Gabinetto Sindaco, ha attribuito in via temporanea le funzioni di Sindaco ad uno degli assessori fino alla presumibile data del 22-12-2013 (All. 1) Ad oggi non è ancora rientrato; 4) tale attribuzione, si legge nell’atto, è stata effettuata ai sensi dell’art. 23, comma 3°, dello Statuto Comunale (All. 2). Norma che ripete esattamente il testo dell’art. 46 Tuel, alle quali si prestano le stesse eccezioni di irritualità e illegittimità di cui sopra, e che, in ogni caso, non avrebbe potuto, ovviamente, contrastare con la legge, in quanto, di rango superiore rispetto al regolamento; Ritenuto che 5) le funzioni politiche di carica elettiva, per legge, non sono assolutamente delegabili o “attribuibili” come ritenuto dal Sindaco; 6) infatti egli ha esclusivamente il potere di nominare il Vice Sindaco; a tale investitura, poi, consegue ex lege (e non su delega del Sindaco) che il Vice, quando il primo cittadino è assente, può espletare le sue funzioni e non esiste delega o altro modo affinché qualsivoglia assessore (o Consigliere) possa esercitare tale ruolo, altrimenti verrebbe vanificata la scelta di rappresentatività effettuata dal popolo, così rendendo il voto espresso strumento di arbitrio dell’eletto; 7) fermo restando la carenza dei requisiti di cui al citato art. 46, il contenuto dell’atto di conferimento in questione, comunque, non avrebbe potuto costituire efficace manifestazione di volontà di designazione del Vice Sindaco, tant’è vero che, in esso mai si legge che l’Assessore viene nominato Vice Sindaco; 8) pertanto ogni atto e/o provvedimento di rilevanza interna e/o esterna firmata dal delegato è da considerare affetto da nullità assoluta, ivi compreso, e soprattutto, le decisioni adottate in eventuali giunte tenutesi con l’Assessore nel ruolo di Presidente. Il che significa che in Taranto, pur sussistendo la Giunta, essa, non può assumere decisione alcuna fin quando il Sindaco effettivo non rientra; 9) inoltre, successivamente al 22-12-2013, data di scadenza dell’”attribuzione delle funzioni”, ogni attività svolta dall’Assessore non è supportata nemmeno dal suddetto illegittimo provvedimento; 10) sussistono numerose altre violazioni di legge, ascrivibili al sindaco, da ritenere altrettanto gravi dal punto di vista del funzionamento dell’intero complesso istituzionale del Civico Ente. Tra queste: a) Stefano ha assunto decine di dirigenti senza evidenza pubblica con sua esclusiva scelta discrezionale (All. 3); b) molti consiglieri hanno espresso riserva sull’operato del dirigente Moccia, soprattutto a seguito del sequestro del cantiere e della documentazione relativa all’appalto del “Palazzo degli Uffici”, a seguito del Provvedimento della Procura Antimafia di Milano nei confronti della società appaltatrice succeduta per cessione del contratto iniziale, pare senza possedere i preliminari requisiti necessari previsti dal Codice degli Appalti, il cui controllo è atto obbligatorio del dirigente preposto (All. 4); c) assegnazione di alloggi popolari senza rispetto della graduatoria, effettuati da lui e non dal dirigente, al quale la legge ne assegna, in via inderogabile ed esclusiva, la competenza (All. 5); d) conferimento di incarichi legali senza alcun prefissato criterio di scelta e nonostante la presenza degli avvocati interni (All. 6); e) deliberazioni di Giunta di impignorabilità delle somme necessarie per servizi essenziali, alterate in eccesso per decine di milioni di euro, come attestato, per iscritto, dai medesimi dirigenti dei rispettivi settori (All. 7); f) nomina Ufficio Procedimenti Disciplinari con gravissime violazioni di legge, irregolarità e spreco di denaro pubblico (All. 8); g) nomine di amministratori e componenti dei collegi sindacali di aziende partecipate, anch’esse con esclusiva e abusiva discrezionalità. I comportamenti suddetti costituiscono innegabili violazioni di legge che non possono considerarsi casuali errori amministrativi, adottati con la determinazione di colui che viola la legge consapevole di farlo, inserendo e nominando persone scelte con decisione propria, e mai con oggettiva comparazione. Probabilmente (non può ravvedersi motivazione diversa) per scopi elettorali, e, in altri casi, per incasellare determinati soggetti assimilati da un preciso comune denominatore al fine di costruire attorno a se gratitudine in ambiti istituzionali di notevole e strategica importanza, così compromettendo e comprimendo anche fondamentali norme costituzionali. Quanto sopra rappresenta una minima parte di quel che si potrebbe esporre, ma già lo si ritiene sufficiente affinché la S.V. possa ritenere sussistente la fattispecie di cui degli artt. 141, comma I, punto “a”, 142, comma 1°, 143, comma 1, del TUEL, e pertanto attivare le conseguenti procedure di scioglimento del Consiglio.I sottoscritti inoltre chiedono che la S.V. voglia fissare un incontro, al fine di meglio prospettare quanto esposto. Taranto, 15/02/2014 Distinti Saluti Movimento Condemi Consigliere Comunale Avv. Filippo Condemi Consigliere Comunale Ungaro Giovanni Renna Cataldo
E’ noto come, in tema di reati fiscali e di confisca nei confronti dei beni della società, vi sia sempre stato un contrasto giurisprudenziale determinato dalla possibilità o meno di estendere il sequestro anche ai beni della persona giuridica, e tanto in considerazione del fatto che il reato fiscale viene posto in essere dal legale rappresentante/amministratore. Orbene, un primo orientamento (Cass. Pen. 29 settembre 2009; n. 41488; Cass. Pen. 30 novembre 2010, n. 42462; Cass. Pen. 07 giugno 2011, n. 28731) ritiene applicabile il sequestro e la confisca per equivalente anche alle società, in virtù sia del rapporto di immedesimazione organica esistente tra autore del reato e società, sia di quanto espressamente previsto dall’art. 1, lettera e), del D.Lgs. n. 74/2000: “riguardo ai fatti commessi da chi agisce in qualità di amministratore, liquidatore o amministratore di società, enti o persone fisiche, il ‘fine di evadere le imposte’ ed il ‘fine di sottrarsi al pagamento’ si intendono riferiti alla società, all’ente o alla persona fisica per conto della quale si agisce”. Tale tesi , in relazione al fatto che la società avvalendosi del profitto del reato posto in essere dalla persona fisica non può considerarsi estranea al reato, insiste sulla possibilità che è data al giudice di applicare la confisca per equivalente anche ai beni appartenenti alla persona giuridica. Un secondo orientamento (Cass. Pen. 15 ottobre 2013, n. 42530; Cass. Pen. 04 luglio 2012, n. 25774; Cass. Pen. 29 agosto 2012; Cass. Pen. 10 gennaio 2013, n. 1256), invece, esclude nella maniera più assoluta l’applicazione del sequestro e della confisca per equivalente anche ai beni della società a causa del reato posto in essere dal rappresentante legale/amministratore della stessa. Le motivazioni poste a fondamento di tale tesi si basano innanzitutto sul carattere personale della responsabilità penale, ragion per cui non può rispondere del reato un soggetto diverso da chi ha commesso il reato, senza avere alcuna rilevanza l’ipotesi dell’immedesimazione organica. Ed ancora, si sottolinea come il D.Lgs. n. 231/2000, in materia di “Responsabilità amministrativa delle società e degli enti”, che prevede all’art. 19, comma 2, la confisca pe equivalente, non può applicarsi ai reati tributari in quanto gli stessi non sono inclusi tra i reati presupposto che determinano la responsabilità dell’ente. L’unica eccezione, ed in tal senso si è espresso anche l’ufficio del Massimario della Corte di Cassazione con la relazione n. 30/13 del 02 luglio 2013, si ha nel caso in cui la struttura societaria costituisca un apparato fittizio, utilizzato dal reo proprio per porre in essere i reati di frode fiscale o altri illeciti, cosicché ogni cosa fittiziamente intestata alla società sia immediatamente riconducibile alla disponibilità dell’autore del reato. Da ultimo, si rileva come le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione , con la nota provvisoria n. 1/2014, si sono pronunciate in materia affermando che <>. Rebus sic stantibus, la Suprema Corte ha voluto così restringere la possibilità del sequestro e della confisca per equivalente nei confronti delle società solamente ai beni riconducibili direttamente al reato. Avv. Maurizio Villani Avv. Alessandra Rizzelli AVV. MAURIZIO VILLANI Avvocato Tributarista in Lecce Patrocinante in Cassazione www.studiotributariovillani.it - e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Si è concluso con un accordo il tavolo convocato dall'assessore al Lavoro Leo Caroli sulla vertenza Natuzzi. "L'intesa - spiega l'assessore - prevede che a gruppi di 400 unità i lavoratori che oggi sono in cassa integrazione guadagni straordinaria rientrino al lavoro fino al 2 maggio secondo il principio della rotazione, così da garantire la maggiore richiesta di produzione che arriva dal mercato". "L'accordo - prosegue - consente la rimozione dei presidi organizzati nei giorni scorsi che tenevano bloccate le merci presso gli stabilimenti del gruppo Natuzzi". "L'intesa - continua Caroli - rappresenta anche un nuovo formidabile biglietto da visita di credibilità per l'intero sistema del territorio, che venerdì prossimo dovrà partecipare alla cabina di regia sull'accordo di programma, convocata presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Le credenziali portate a quel tavolo favoriranno ulteriormente la concretizzazione delle manifestazioni di interesse in piani industriali veri e propri". "Apprezzo - conclude l'assessore - che l'accordo riguarda anche i siti produttivi della Basilicata e che l'impegno di tutte le parti nel giungere alla firma costituisce il miglior esempio per la soluzione dell'intera vertenza che riguarda il gruppo Natuzzi".
Il VI congresso la Flai Cgil metropolitana e provinciale di Bari, si terrà il 27 febbraio p.v. alle ore 11,00 presso l'hotel Nicolaus di Bari, con lo svolgimento di una tavola rotonda sul tema "Marchio etico, collocamento pubblico in agricoltura per sconfiggere il caporalato". Oltre ai dirigenti del Sindacato dei lavoratori agricoli della CGIL, interverranno l'Assessore Regionale all'agricoltura Fabrizio Nardoni, S.E. Il prefetto di Bari, dott. Antonio Nunziante, il dott. Carmelo Rollo Presidente lega Coop Puglia, il dott. Pino Riccardi, Direttore della Cna di Bari , il dott. Francesco Miscioscia, Direttore dell'Inps di Bari , la dott. Tosches, Dirigente del Uff. Prov.le del lavoro di Bari ed il presidente della Alpa Nazionale, Gino Rotella.
“I problemi si affrontano nelle sedi deputate a risolvere le questioni, non cercando il clamore sulla stampa con dichiarazioni inesatte. Abbaiando alla luna non si rende un buon servizio né al territorio, che viene ingiustamente screditato, né all’associazione che si rappresenta. Anzi. Probabilmente, il malcelato intento di certe dichiarazioni, è proprio quello di alzare una cortina di fumo per nascondere inefficienze e carenze nei confronti dei propri associati”. Così il presidente della Camera di commercio, Luigi Sportelli, interviene sulla lettera del presidente di Confcommercio Taranto, in relazione al Mercato ortofrutticolo all’ingrosso e non solo. “Il presidente Giangrande – aggiunge Sportelli – dimentica che è stato vicepresidente della Camera di commercio sino a giugno del 2012, ed è tuttora componente del Consiglio camerale. In quella sede avrebbe potuto, anzi avrebbe dovuto, sollevare la questione del Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso. Invece, non lo ha fatto. Perché? Piuttosto che offrire, nell’interesse dei suoi associati, un contributo costruttivo alla risoluzione dei problemi, nella sede più indicata, preferisce alimentare una polemica sterile, con affermazioni infondate, volte ad attribuire alla Camera di commercio colpe che non ha, dimostrando così di non conoscere i fatti di cui parla. In tal modo non fa altro che fuorviare l’opinione pubblica. Debolezze umane, cosa non si fa per un bel titolo sul giornale!” E’ necessario superare il momento delle parole inutili e delle polemiche. E’ il momento delle concretezze e del “fare”. E’ il momento, anche, di ristabilire la verità per avviare finalmente i problemi a soluzione. La verità è che la Camera di commercio, raccogliendo le sollecitazioni delle associazioni di categoria, in primo luogo della stessa Confcommercio e di Confesercenti, il 26 luglio del 2012 ha costituito una specifica Commissione consiliare sul Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso e su Agromed. La Commissione è composta da ben nove autorevoli rappresentanti delle categorie economiche e produttive interessate ed ha proprio l’obiettivo di trovare soluzioni condivise per il pieno e coerente utilizzo di queste infrastrutture. “Ebbene – sottolinea Sportelli - il consigliere Giangrande non ha mai dato la sua disponibilità a far parte di questo organo. Perché ora fa la voce grossa assumendo un atteggiamento poco comprensibile e sicuramente non condivisibile? Silenzio assoluto nelle sedi istituzionali, paroloni e dichiarazioni che vorrebbero condizionare negativamente l’opinione pubblica, sui media”. “I problemi – conclude il presidente Sportelli – non si risolvono limitandosi ad assegnare colpe o compilando la lista dei cattivi. Occorre avere un approccio propositivo: bisogna costruire le soluzioni e discuterne nelle sedi opportune. Il territorio ionico è già saturo di veleni, aggiungerne altri non serve. La capacità e la responsabilità di guidare un’importante associazione di categoria si misurano innanzitutto attraverso la propensione a costruire le soluzioni più idonee negli Enti e con gli Enti deputati. Ci auguriamo, quindi, che si abbandonino posizioni sterili da moralizzatore criticando inutilmente Comune, Provincia e Camera di commercio. E’ auspicabile che Giangrande inizi, finalmente, ad esercitare il proprio ruolo di rappresentanza nelle sedi competenti per affrontare i problemi del territorio e rispondere concretamente alle tante istanze dei suoi associati”.
Immobili IACP Crispiano – Iniziativa di Laddomada Il Consigliere Francesco Laddomada si rivolge nuovamente ai Dirigenti dello IACP di Taranto a sostegno delle ripetute istanze ricevute da parte dei residenti negli immobili IACP di via Foggia in Crispiano. Si tratta in particolare di quattro nuclei abitativi sprovvisti di ascensore, in cui risiedono anche persone anziane e disabili che, conseguentemente, sono limitate nella libertà di muoversi. “Ho richiesto alla Dirigenza IACP di Taranto – spiega Laddomada – un sopralluogo da parte di tecnici per conoscere lo stato dei luoghi e valutare le opere preliminari atte alla predisposizione dei vani e conseguentemente all’installazione degli ascensori in tali siti. Ciò al fine di proseguire i lavori già eseguiti negli stessi immobili a seguito di mie precedenti segnalazioni. E’ doveroso - commenta – porre in atto tutte le iniziative idonee a rimuovere le barriere architettoniche e rendere accessibile le varie unità anche ai residenti con difficoltà di deambulazione. Tanto in linea, tra l’altro, con la nuova filosofia riformatrice degli IACP (che nei nuovi Disegni di Legge, in discussione in V Commissione, saranno denominati ARCA – Agenzia Regionale Casa e Ambiente), mirante ad offrire nell’edilizia residenziale pubblica maggiori servizi per una migliore qualità della vita. Ho chiesto, pertanto – conclude Laddomada – ogni più urgente interessamento al problema esposto, poiché le criticità descritte, di fatto, impediscono a molti di poter effettuare agevolmente le attività quotidiane.”
Rappresentano il 95% del tessuto economico del Paese, le piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato. Le più esposte alla crisi che sta travolgendo l’economia del Paese. "Rete Imprese Italia” di cui fa parte Confcommercio lancia una grande mobilitazione nel Paese, per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie." Il tempo delle attese è finito. Rete Imprese Italia ha scelto di convocare per il 18 febbraio una grande manifestazione a Roma per chiedere un deciso cambio di rotta. Per questo, le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare ma anche avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro. E’ la prima volta che Confcommercio sceglie la piazza per manifestare un disagio. Anche la Confcommercio della provincia di Taranto darà un segnale forte della sua presenza, partecipando alla manifestazione del 18 p.v. con una folta rappresentanza di dirigenti e soci che lasceranno le loro attività per raggiungere Roma. Una partecipazione sentita e spontanea che vedrà la discesa diretta in piazza degli imprenditori. Alle ore 24.00 di lunedì 17 p.v. si muoveranno da Taranto, Manduria e Lizzano tre pulman per giungere nella capitale nelle prime ore del mattino, e far rientro a Taranto nel primo pomeriggio del 18, subito dopo la manifestazione.
Nell’aula magna. Lezione sullo spazio di Bari, 14 febbraio 2014 – Il Rettore, Eugenio Di Sciascio, ha inaugurato questa mattina nell’aula magna “Attilio Alto” l’Anno Accademico 2013-2014 del Politecnico di Bari. Primo del suo mandato, 23 dalla istituzione. E’ stata una cerimonia sobria e partecipata. Ospite d’onore, Roberto Vittori, colonello dell’Aeronautica Militare Italiana, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea con tre missioni spaziali compiute: “Eneide”, “Marco Polo” e “Dama”. Come da programma, dopo l’inno Nazionale, eseguito dagli Allievi del Conservatorio di Musica "Niccolò Piccinni" di Bari, si sono susseguiti gli interventi del sig. Domenico Lofù, Presidente del Consiglio degli Studenti; Dott.ssa Delia Stallone, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario; Prof. Eugenio Di Sciascio - Relazione del Rettore; Prof. Nicola Giglietto – Prolusione dal titolo “Dal Micro Cosmo al Macro Cosmo: ultime frontiere della fisica”; prof. Alba Sasso, Assessore Regione Puglia, Diritto allo Studio e Formazione e infine, Col. Roberto Vittori - Astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), su “Lo Spazio come opportunità di crescita e di progresso”. La cerimonia, è stata anticipata dalla Santa Messa, celebrata da S.E. Mons. Francesco Cacucci, arcivescovo della diocesi di Bari-Bitonto, nella Cappella del Politecnico “Sedes Sapientiae”. I festeggiamenti proseguiranno nel pomeriggio, nell’aula magna “Attilio Alto”. Alle ore 18:00 è previsto il Concerto dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari a cui seguirà la consegna, da parte del Rettore, dei sigilli commemorativi ai neo pensionati del Politecnico di Bari.
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