Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

Richiamo tutti al rigore, nuovamente e ancora. Avevo sentito ieri mattina i fratelli Campitiello e tutto sembrava procedesse nel verso giusto. Nuovamente con loro mi ero proposto in chiave di proficua collaborazione e con la trasparenza che sfido tutti a smentire e che ha caratterizzato la mia gestione del Taranto F.C. 1927, avevo rasserenato gli animi e confermata la veridicità dei dati economico-finanziari. La notizia di ieri sera della “rinuncia” è dunque l’effetto indesiderato e per certi aspetti inaspettato, di un clima che tutti noi, seppur dalle singole e l posizioni, abbiamo il dovere di riportare nei ranghi della normalità. Per questa ragione ho nuovamente ricontattato, questa mattinA, telefonicamente i fratelli Campitiello e dopo avergli ringraziati per la solidarietà espressa nei miei confronti, li ho invitati a raggiungere subito la città e cominciare a lavorare seriamente al bene del calcio tarantino. Anche questa mattina ho garantito a Domenico Campitiello la mia più totale disponibilità ad accelerare tutti i processi utili per il passaggio di quote e l’ho invitato a riconsiderare il clima difficile di questi giorni come un effetto, quasi endemico, della passionalità che i tarantini da sempre dimostrano specie nei confronti della loro squadra del cuore. Ora si tratta di essere concreti, i bilanci del Taranto F.C. sono veri e trasparenti ed è per questo che ho invitato i Campitiello ad un gesto di fiducia e stima reciproca che ci consenta di parlare finalmente della prossima stagione e di calcio giocato, e di assumere così da subito la gestione diretta della società rinunciando così alla fase di due diligence. Spero che questa breve nota venga letta e interpretata finalmente per quello che è: ovvero un gesto distensivo che serve a tutta la comunità e a tutte le parti coinvolte (soci, tifoseria, fondazione Taras) a fare il bene, quello vero, della squadra della città senza dietrologie, isterismi o falsa propaganda.


FABRIZIO NARDONI

 

L’anno duemilaquattordici, il giorno tredici del mese di luglio, alle ore 09.30, si è riunito, a seguito di convocazione in via d’urgenza del Presidente del CdA, il Consiglio di Amministrazione della Società presso il Villaggio Fatamorgana, sito in Pulsano (Ta) alla Via Fata Morgana, per discutere e deliberare sul seguente  

Ordine del giorno

  1. Determinazioni da intraprendere a seguito della nota, del 12.07.14, ricevuta dallo Studio Legale Falcone;

  2. Varie ed eventuali.

    Assume la presidenza il Presidente Fabrizio Nardoni, il quale rilevata la presenza del Sindaco Unico Vicenti Lorenzo e di tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione

    dichiara

    l’assemblea validamente costituita ed invita a fungere da segretario Sara Guida, quale presente, la quale accetta.

    Non essendovi alcuna ragione ostativa il Presidente dispone di passare alla trattazione del primo punto posto all’ordine del giorno, ossia le determinazioni da intraprendere a seguito della nota, del 12.07.14, ricevuta dallo Studio Legale Falcone.

    Il Presidente informa che, viste le intimidazioni ricevute da alcuni tifosi e soprattutto da parte di alcuni esponenti della Fondazione Taras, non avendo più desiderio di far parte del Sodalizio e nonostante non condivida la mancata garanzia, da parte dei F.lli Campitiello, in merito alla domanda di ripescaggio in Lega Pro, esprime parere favorevole alla loro proposta.

    Il Presidente inoltre propone ai componenti del CdA, in sostituzione dell’impegno economico già manifestato di emettere assegni circolari da parte dei Soci Nardoni ed ecorisanamenti s.r.l. e di accollo di parte dei debiti da parte del Socio Fondazione Taras, di saldare il debito verso l’erario previo versamento diretto su c/c della Società suddividendo l’importo in parti uguali tra i tre soci sopra menzionati. Dichiara inoltre che, qualora tale proposta non dovesse essere accettata dalle parti si darà comunque seguito alla proposta pervenuta a condizione che sull’atto di cessione delle quote venga inserita la clausola risolutiva espressa in caso di mancato pagamento degli stessi debiti entro 5 gg. naturali e consecutivi dall’atto di cessione di quote, secondo le modalità consentite dalla legge.

    Inoltre, il Presidente, in riferimento al penultimo capoverso della pec inviata dallo Studio Legale Falcone, in data 12.07.14, propone al CdA di indicare nella risposta che eventuali costi di gestione maturati e maturandi, a far data dal 30.06.14 fino alla data di stipula dell’atto di cessione di quote, non potranno considerarsi ulteriori debiti rispetto a quelli indicati nella situazione al 30.06.14, redatta dal Sindaco Unico Lorenzo Vicenti, già trasmessa ai F.lli Campitiello.

    Interviene il Vice Presidente Mario Petrelli il quale dichiara di aver raccolto la disponibilità di alcuni Soci del Taranto FC 1927 a proseguire l’attività societaria confermando la propria disponibilità a partecipare alla prossima stagione calcistica con un’importante sponsorizzazione qualora la compagine sociale restasse invariata rispetto a quella attuale. Pertanto, confermando il consenso alla prosecuzione dell’attività con la compagine sociale esistente, esprime parere favorevole alla proposta dei f.lli Campitiello e dichiara di aver contribuito ad apportare risorse finanziarie importanti e necessarie per lo svolgimento della stagione calcistica 2013/2014. Il Consigliere Petrelli precisa inoltre che potrebbe pervenire una proposta scritta da parte dell’attuale compagine tarantina finalizzata ad assicurare la prosecuzione dell’attività nella prossima stagione calcistica.

    Infine, interviene il Consigliere Armando Casciaro il quale esprime parere favorevole in merito all’accettazione della proposta dei f.lli Campitiello e fa rilevare che le procure a vendere dei Soci Zelatore e Bongiovanni risultano scadute e pertanto sarà necessario attivarsi per raccoglierle nuovamente.

    Il Presidente, manifesta preoccupazione per l’ampio termine indicato nella proposta del 12.07.14, formulata dallo Studio Legale Falcone, in merito alla stipula degli atti di compravendita e propone ai Consiglieri di autorizzare i promittenti acquirenti ad effettuare, a loro cura e spese, le attività di due diligence richieste. In ogni caso, il Presidente precisa che il bilancio al 31.12.13 è stato regolarmente approvato nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci del 10.07.14.

    Il Presidente, nell’attesa che avvenga la cessione di quote propone ai Consiglieri di sospendere tutte le attività di carattere sportivo, ivi incluse tutte le attività relative alle giovanili ed alla scuola calcio.

    Pertanto, dopo aver ampiamente discusso i punti all’OdG, si passa alle votazioni ed il CdA delibera all’unanimità quanto segue:

  3. di approvare la proposta avanzata dal Presidente in merito ai debiti v/erario;
  4. di rimarcare la tassativa necessità di inserire, quale clausola risolutiva espressa dell’atto di cessione di quote, il mancato pagamento entro 5 gg. naturali e consecutivi dall’atto di cessione di quote dei debiti v/erario;
  5. di sospendere tutte le attività di carattere sportivo, ivi incluse tutte le attività relative alle giovanili ed alla scuola calcio;
  6. di autorizzare i f.lli Campitiello ad avviare, a propria cura e spese, le attività di due diligence da questi richieste;
  7. di trasmettere agli organi di stampa ed ai f.lli Campitiello copia del presente verbale.

Dopo aver deliberato quanto sopra riportato, Il Presidente Nardoni Fabrizio, il Vice Presidente Mario Petrelli ed infine il Consigliere Armando Casciaro, comunicano le proprie dimissioni dalla carica.

Pertanto, il CdA prende atto che l’intero Organo Amministrativo risulta dimissionario.

Alle ore 14.00, non essendovi altro da discutere e deliberare, il Consiglio di Amministrazione viene sciolto previa trascrizione del presente verbale su registro meccanografico e successiva sottoscrizione.

 Il Presidente                                 Il segretario

(Nardoni Fabrizio)                               (Guida Sara)

 


Ben 6 minuti di recupero non sono serviti al Busceglie ad evitare la sconfitta contro un Taranto devastante. La partita e' terminata 4-2 per il Taranto calcio ma poteva essere un punteggio molto più alto se non ci fosse stato in porta della squadra barese un portiere under che ha fatto miracoli. La sconfitta casalinga contro il Manfredonia con due vittoria di grande rilevanza. Ora la squadra allenata da Mister Papagni e' ad un solo punto dalla capolista Marcianise vittoriosa in casa per 2-0, ed a pari punti a 35 con il Matera che ha vinto per 3-0 contro un Brindisi  in ombra. Grande soddisfazione a fine gara del Presidente Nardoni che crede sempre più nel salto di categoria. Forza Taranto

Il recente successo della Vinci nella Terra dei Canguri ripropone alla cronaca una bella iniziativa , quella di far ritornare nella sua città la campionessa tarantina per una grande esibizione tennistica da tenere al Palamazzola. Una grande e bella idea messa a punto dalla Associazione TERRA che per tre anni fra complessità e difficoltà ha organizzato, direi con significativo successo, i mercoledi dell'Isola. Una attività dicono dalla Associazione che ha assorbito per intero le nostre possibilità operative: era fondamentale assicurare continuità a un'iniziativa che dura un mese ma che presuppone un lavoro ideativo e amministrativo lungo un anno. Senza trascurare la manifestazione, riteniamo i tempi siano maturi per un'azione a più ampio raggio". Promozione turistica e valorizzazione del territorio restano al centro del nuovo corso di "Terra". Siamo convinti - ribadiscono - della necessità di mettere in campo più percorsi di valorizzazione. Uno di questi passa necessariamente dalle esperienze dei tanti tarantini che hanno saputo costruire le proprie fortune fuori dai confini provinciali e che, troppo spesso, questa terra dimentica. 'Nemo propheta in patria' è un modo di dire che ben si adatta a una terra che guarda spesso con eccessiva distanza, quando non con sospetto, a coloro i quali dovrebbero invece diventare ambasciatori della città. Da loro, dalle loro storie, vogliamo cominciare a riportare tutto a casa. Tra i tanti concittadini capaci di dare lustro alla città, "Terra" non ha dubbi a individuare quello da cui partire. "Vorremmo cominciare da una piccola tarantina di sei anni, dalla racchetta che quel giorno teneva in mano per colpire la prima di decine di migliaia di palle", spiega Nausica Pesari, responsabile del settore sportivo ed anima della prima delle iniziative messe a calendario dall'associazione. "Quella piccola tarantina si chiama Roberta Vinci ed oggi è una grande realtà del tennis internazionale femminile, alla quale Taranto deve il giusto tributo. Nelle ore in cui la numero 12 al mondo, numero 1 nel doppio, ha vinto la sua ennesima finale WTA, riteniamo giusto dire a Roberta che la aspettiamo a Taranto, per tributarle il giusto riconoscimento per i suoi successi". Un invito, quello alla tennista, che è spunto programmatico. "Abbiamo osservato in tre edizione de L'Isola che Vogliamo quanto lo sport possa fare in termini turistico e sociali per la città. Tra i vicoli della Città Vecchia abbiamo visto l'entusiasmo della Fondazione Taras trasformarsi nel primo supporters trust italiano. Abbiamo visto i campioni della Rari Nantes trasformare con cuffie e pallone il Mar Grande", osserva la referente sportiva di "Terra". "Ora collaboriamo alla possibilità di pensare al beach tennis nell'Isola, consapevoli della importanza formativa ed agonistica di uno sport individuale dall'alto valore educativo e della necessità di sfruttare quell'enorme patrimonio naturale che per Taranto è il mare". Beach tennis come primo seme di un progetto per il quale, spiega Nausica Pesari, si auspica un raccolto ben più grande. "Guardiamo al passato del Taranto Open, al tennis e allo sport come strumento di promozione e attrazione. Crediamo fortemente alla possibilità di rinverdire quella tradizione, quella storia che racconta un passato di industria di Stato, con la Vaccarella e l'Ilva al centro dell'organizzazione del torneo, e che oggi può diventare simbolo futuro di rinascita e risveglio dal sonno di uno sviluppo imperniato sulla sola siderurgia. In tal senso abbiamo avviato i primi embrionali contatti per dar vita dal punto di vista economico ed istituzionale il progetto,ottenendo subito il patrocinio di “Officine Taranto” ,a cui ci auguriamo seguiranno tanti altri". Se il sogno del Taranto Open richiede tempo e lavoro, l'invito a Roberta Vinci è il primo passo verso un sogno. "Alla Vinci inviamo un sentito invito. Quello di venire a raccogliere l'applauso che questa città sente di doverle tributare in un incontro/esibizione, magari con le sue colleghe/amiche Francesca Schiavone, Sara Errani e con la brindisina Flavia Pennetta. Sarebbe importante far tesoro dell'esperienza della rappresentante tarantina di questo team da favola che tante soddisfazioni regala all'Italia del tennis, riportando sullo Jonio il grande tennis, con incasso da devolvere interamente a diversi enti di beneficenza ed in particolar modo alla formazione tennistica e sportiva di ragazzi del Borgo Antico. Un torneo/esibizione incredibile dove la citta potrebbe ammirare alcune tra le più grandi giocatrici al mondo. A loro e alla città tutta Roberta può raccontare una semplice verità. Credendoci, sudando, combattendo si può crescere, diventare primi al mondo. Anche attraverso lo sport". Sulla proposta interviene l'ASSESSORE ALLO SPORT DEL COMUNE DI TARANTO GIONATAN SCASCIAMACCHIA. "Ci uniamo all'applauso virtuale e all'invito dell'Associazione Terra a dare la sua disponibilità per un torneo-esibizione con incasso da devolvere in beneficenza e come Comune di Taranto attendiamo Roberta Vinci in riva allo Jonio per tributarle il giusto riconoscimento". Lo afferma Gionatan Scasciamacchia, assessore allo Sport del Civico Ente, dopo l'invito rivolto dall'Associazione Terra alla tennista tarantina. "Abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di Roberta Vinci - spiega Scasciamacchia, ricordando la disponibilità dell'atleta a sposare l'organizzazione de "Lo Sport in Piazza" dello scorso anno. "In quella occasione Roberta accettò di essere madrina di un'importante manifestazione, con la quale il nostro sport e le nostre associazioni sportive hanno invaso i nostri quartieri. Non riuscimmo allora a tributarle il giusto applauso, causa il concomitante impegno in un torneo internazionale. Ci pare giusto, di conseguenza, restituire quel gesto di disponibilità, saremo da subito al fianco dell'associazione Terra per contribuire all'organizzazione e a mettere in campo le risorse e le sinergie ideali per raggiungere insieme l'obbiettivo". "Mai come in questo momento storico - prosegue l'assessore allo Sport - Taranto ha bisogno di valorizzare le sue eccellenze sportive, non solo calcistiche, anche facendo leva sull'associazionismo. Siamo convinti che sia questa la strada giusta per porre lo sport al centro di un più vasto momento di rilancio dell'immagine cittadina"."Provo a pensare ad una città che può ammirare la sua beniamina,in quello sport,il tennis,che l'ha portata a nei più prestigiosi tornei del mondo e a vincere ripetutamente la Federation Cup...Provo ad immaginare l'entusiasmo dei nostri concittadini e di tutti i turisti che arriverebbero in città per ammirare dal vivo la numero 12 al mondo e le sue colleghe.Immagino un Torneo che un tempo era finanziato dall'industria diventare un simbolo di alternative e di sviluppo per una città che da un pò di tempo prova a combattere contro l'inquinamento." Pieno supporto da parte di Scasciamacchia anche rispetto al progetto a lungo termine messo in campo dall'Associazione Terra, quello di avviare il percorso che riporti a Taranto gli Open di Tennis Internazionale femminile. "Come mostrato con il giro d'Italia, è preciso obiettivo di questa amministrazione riportare a Taranto lo sport che conta. Riportare a Taranto gli Open Wta vorrebbe dire restituire al Sud Italia il suo torneo di tennis principale, per questo affiancheremo questo progetto con determinazione e siamo pronti a portarlo sui tavoli della Regione Puglia con gli ideatori da subito. Sogno di rivedere a Taranto gli Open e sogno di rivederli magari proprio alla Vaccarella. Dopo le ombre e i veleni degli ultimi mesi sulla struttura mi pare la giusta metafora di una città che, attraverso lo sport, si riappropria di se stessa. Dai giovani talenti del Taranto Fc al Maricentro, al tennis alla Vaccarella: lo sport per Taranto può davvero diventare strumento di riscatto"
Due immagini esemplari: un soggetto dalla bellezza apollinea (di Duane Michals) e un autoritratto ambiguo e marcatamente androgino (di Robert Mapplethorpe), alludono al mito platonico in cui si sostiene che l’essere originario fosse unisessuale e che solo in seguito alla sua ribellione sia stato scisso in animus e anima, il maschile e il femminile, che si inseguono continuamente per ricostituire l’unità originaria. L’amore non ha ancora come sbocco obbligato la costruzione di una famiglia che nasce perciò come esigenza e necessità storica, tesa essenzialmente alla conservazione della specie, come ammette lo stesso Freud in “Il disagio della civiltà”. Su questo tema proseguirà il secondo incontro con Carlo Garzia, fotografo e artista di fama nazionale, che presenterà una carrellata di immagini, vere e proprie icone di autori noti e meno noti, cercando di incrociare l’asse storico-diacronico della rappresentazione del modello familiare e quello spaziale e sincronico della sua rappresentazione in tempo reale. Il titolo del tema, “Family life: a statement” prende spunto anche dal film del regista inglese Ken Loach (1971), che racconta il precipitare nella schizofrenia di una giovane ragazza inglese. Il tema della famiglia e la critica della sua forma patriarcale e autoritaria è rilevante nella riflessione di varie scienze e linguaggi, anche nella fotografia. E’ evidente che il tema proposto è centrale per una piena comprensione della rappresentazione del nucleo familiare quale è maturata soprattutto in occidente a partire dal secolo fiammingo sino ai nostri giorni ben oltre i limiti relativamente ristretti della fotografia. L’incontro con Carlo Garzia, che ha inaugurato la stagione 2014 del Museo di Fotografia del Politecnico di Bari, avrà luogo martedì, 28 gennaio 2014, alle ore 17.15, nella Sala Conferenze - Palazzo Politecnico (Via G. Amendola 126/B). Ingresso libero.
Un altro grande successo per la tarantina Roberta Vinci che in doppio con Sara Errani hanno vinto il doppio femminile dell'importante torneo internazionale di Tennis di Melbourne in Australia. La Vinci e la Errani si sono confermate campionesse agli Open d'Australia battendo in finale le russe Ekaterina Makarova ed Elena Vesnina per 6-4 3-6 7-5. Per la coppia regina del tennis mondiale è il quarto titolo in un torneo dello Slam dopo Roland Garros e Us Open nel 2012 e Australian Open 2013. In caso di sconfitta, nella prossima classifica Wta la romagnola e la tarantina avrebbero ceduto lo scettro di regine del doppio proprio alla Makarova e alla Vesnina.
Fondazione Taras 706 a.C è una libera associazione, democratica e trasversale, di cittadini e tifosi con finalità di promozione sociale che conta circa 2000 associati. L'obiettivo è l'educazione dei giovani ai valori etici dello sport, in uno scenario che possa esaltare una forte identità culturale e sociale intimamente legata al nostro territorio. E' uno dei capisaldi principali della mission convinti che il connubio con la Marina Militare possa costituire una combinazione di assoluta efficacia.E' convincimento della Fondazione Taras che un simile percorso educativo debba passare anche attraverso il recupero del legame socio-culturale col territorio.In un contesto urbano assai carente sotto il profilo delle infrastrutture sportive, la dotazione infrastrutturale di Maricentro appare un bene prezioso che, nella visione di città della Fondazione Taras, dovrebbe essere reso fruibile alla cittadinanza.Proprio per la sua natura di associazione democratica che appartiene a tutti i cittadini che hanno a cuore lo sport tarantino, la Fondazione Taras rappresenta lo strumento ideale per garantire concretamente la massima fruibilià delle strutture al servizio degli interessi collettivi dei cittadini e degli sportivi della città di Taranto. Nell'ambito delle iniziative intraprese per dar corpo alle finalità dell'associazione, la nostra associazione chiede quindi la disponibilità della concessione delle strutture sportive situate all'interno del comprensorio di Maricentro, per un periodo da valutare congiuntamente ma che, auspicabilmente, possa essere pluriennale.Nei progetti della Fondazione, che oggi raccoglie e rappresenta le aspettative e la volontà di circa duemila cittadini e tifosi tarantini, quelle strutture sarebbero impiegate per gli allenamenti delle formazioni del settore giovanile del Taranto F.C. 1927 (la cui gestione è stata affidata alla stessa Fondazione nell'estate del 2013) e per iniziative e manifestazioni con finalità sociali che coinvolgerebbero l';intera cittadinanza, con particolare riguardo all'educazione allo sport e alla socialità delle giovani generazioni.Dopo iniziali e non risolutivi contatti con Maricentro (alla prima richiesta del 3 Maggio della Fondazione aveva fatto seguito una risposta interlocutoria del Comando locale dell’11 giugno; quindi era intervenuta una nuova sollecitazione della Fondazione dell'11 luglio), lo scorso 24 dicembre, il presidente della Fondazione Taras, Claudio Andriani,(nella foto al centro) ha inoltrato un'ulteriore richiesta al Dipartimento Militare Marittimo dello Jonio e del Canale d'Otranto – all'attenzione del CINC N.H. A.S. Ermenegildo Ugazzi e, per conoscenza, al Centro Selezione Addestramento e Formazione del Personale Volontario della Marina Militare I. Castrogiovanni di Taranto, al Sindaco e al Prefetto tarantini. La Fondazione Taras auspica in conclusione che le richieste ufficialmente inoltrate nei mesi scorsi siano valutate con favorevole attenzione da parte delle istituzioni locali della Marina Militare, così da rilanciare un percorso di proficua collaborazione tra la Marina e la città di Taranto.

Grande Papagni. Così ha commentato il Presidente Fabrizio Nardoni al termine nell' anticipo giocato sabato 18 gennaio. Il Taranto fuori casa contro il Mariano Keller vince 5 a 1 e si porta a -1 dalla vetta della classifica capeggiata dal Marcianise. Una tripletta di Molinari ha dato il la alla netta vittoria della squadra rossoblu che ha riscattato la sconfitta in casa di della precedente giornata .  Un Taranto che resta in lizza per la promozione in serie C soprattutto dopo questa  corposa vittoria ottenuta comunque contro una buona squadra.

L’assessorato alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione del Comune di Castellaneta continua il suo percorso di programmazione culturale per l’anno in corso, strutturando e consolidando la preziosa partnership con Il Teatro Pubblico Pugliese, contenitore e fucina di iniziative proprie dell’Assessorato retto dalla Dott.ssa Annarita D’Ettorre, virando l’attenzione verso le fasce dei ragazzi e dei bambini. CARTELLONE IN ATTO CHE PUNTA AD ARRICCHIRSI La stagione di Prosa il 24 gennaio vedrà il secondo appuntamento con lo spettacolo di Nicolas Vaporidis; il cartellone della “Scena dei ragazzi”, promossa col Crest che avrà la sua prima tappa il 31 gennaio; la terza edizione dei progetti Nati per Leggere e Nati per la Musica che partirà a marzo; la Stagione letteraria-Notte d’Autore L’inverno, che dopo Michele Cucuzza e Luca Bianchini vedrà a febbraio il suo terzo incontro. Queste le iniziative già programmate dall’assessore comunale alla Cultura Annarita D’Ettorre, la quale spiega che “presto verrà presentato il cartellone della stagione musicale ed entro febbraio sarà approntato il progetto culturale estivo della città, con una forte valorizzazione dei beni culturali”. “Abbiamo fatto una scelta, quella di essere al passo con i tempi, è fare della cultura uno spazio di coesione sociale. Questo ha fatto sì che si mettessero in campo politiche culturali atte alla programmazione e organizzazione diretta da parte dell’Ente Comunale, grazie all’ottimizzazione della collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Si fanno delle scelte proprie dell’Assessorato in piena sinergia con il Sindaco e l’intera giunta, andando a programmare attività culturali da noi promosse e organizzate, in attesa di ricevere e valutare proposte dalle varie realtà culturali del territorio, che giornalmente incontro e ascolto”. L’AZIONE FINANZIARIA DEL COMUNE La stessa D’Ettorre spiega come “nonostante la stretta finanziaria del Patto di Stabilità e dei trasferimenti centrali, le lungaggini burocratiche provocate dalle leggi dello Stato, le difficoltà di una Legge di Stabilità che viene approvata nel mese di dicembre e che mette noi comuni con le spalle al muro, legandoci le mani nella programmazione, l’assessorato alla Cultura è quotidianamente impegnato per pungolare il nostro territorio. Non è un momento facile per i Comuni dal punto di vista economico, sempre più condizionati da Roma, che con le sue leggi e le sue tasse si pone più distante da una fattiva collaborazione con le realtà locali; ma la sottoscritta – continua la D’Ettorre – in sinergia con il sindaco Gugliotti, la giunta e la maggioranza amministrativa, grazie a risorse finanziarie reperite forzatamente in dodicesimi, riesce a garantire diverse attività socio-culturali nel territorio castellanetano”. ARGOMENTO BIBLIOTECA Restando in tema cultura, l’assessore comunale D’Ettorre, interviene su una questione sorta in questi giorni sui social network, dove è emersa una richiesta condivisa da alcuni utenti, di poter contare a Castellaneta su una biblioteca-sala lettura dove poter acquisire libri, leggere e studiare. “Premesso che al momento – sottolinea la D’Ettorre – nessun cittadino ha avanzato al mio assessorato alcuna richiesta a riguardo né fissato un contatto finalizzato all’ottenimento di questo obiettivo, mi preme sottolineare che dai primi anni ’80 il Comune di Castellaneta ha una sua biblioteca che rientra nel progetto regionale “Biblio Rete”. Tale spazio è sito presso l’Auditorium comunale in via Manzoni 1 ed ha aperto a tutti, gratuitamente, per consultazione e prestito libro, ed è dotato di una sala studio-lettura durante la settimane nei seguenti orari: al mattino dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13; al pomeriggio dal lunedì al giovedì dalle 15.30 alle 18.30. Tale spazio, inoltre, al termine del progetto Nati per leggere, grazie all’intervento economico del Comune, potrà godere di circa un centinaio di nuovi libri a disposizione dei piccoli lettori e delle loro famiglie. Qualora - conclude la D’Ettorre - il mio assessorato dovesse ricevere una richiesta ufficiale in merito all’esigenza di un nuovo spazio specifico, mi impegnerei a coinvolgere gli istituti scolastici, richiedendo un’area finalizzata a tale obiettivo ai rispettivi dirigenti”.
Una professoressa Minervini in gran forma ha incantato, l’altra sera, i soci del Rotary Club Taranto Magna Grecia narrando l’affascinante storia di Maria d’Enghien, l’eroina tarantina quattrocentesca, moglie e poi vedova del principe di Taranto, Raimondello del Balzo Orsini. Josè Minervini è stata presentata ai soci dal presidente del Club, il vecchio amico e collega del Corriere del Giorno, Antonio Biella: ed è stato un piacevole riallacciare di antichi e affettuosi rapporti ed eterne reciproche stime. Biella ha poi messo in evidenza l’importanza del ruolo rivestito, nel mondo culturale tarantino, dalla docente di liceo, giornalista e scrittrice Minervini. Ma scrivevamo di “incanto” dell’uditorio per la concomitanza di due elementi: la vita, gli amori, le avventure e le disgrazie di questa donna che illuminò le ultime propaggini del medioevo nel Mezzogiorno d’Italia; e la competenza, il rigore di ricercatrice, ma soprattutto la passione espositiva di Josè Minervini. La storia di Maria d’Enghien è ormai nota ai più. La giovane e bella contessina di Lecce, ma di origini francesi, fu data in sposa, appena 17enne, al nobile Raimondello del Balzo Orsini, giovane di belle speranze e di bell’aspetto, ma soprattutto spregiudicato. Tanto da far dire alla relatrice che con Raimondello (sì proprio quello della Cittadella e della Torre a Porta Napoli abbattuti alla fine dell’ ‘800 dai superficiali tarantini) finisce la cavalleria e si entra quasi – ma questo pensiero è nostro – nell’Italia repubblicana dove il cambio di casacca è giudicato sport di moda. Raimondello, infatti, porta le sue armi a servizio di vari padroni finchè indovina quello giusto che lo premia concedendogli il Principato di Taranto. Un piccolo regno che però presto si espande a quasi tutta la Puglia e a un pezzo di Basilicata, tanto da impensierire il re di Napoli, Ladislao di Durazzo, che nel 1406, per evitare sorprese, muove verso Taranto in assetto di guerra. Proprio mentre il re marcia verso la nostra città, Raimondello muore nella vicina San Giorgio. Per evitare il panico tra il popolo, Maria indossa le armi del marito e si mostra in pubblico: la città non è senza guida. Ladislao si accampa davanti a Santa Maria della Giustizia (tra il quartiere Croce e la raffineria) ma quando tenta con sicumera di attaccare la città, viene respinto dagli arcieri tarantini, abilissimi non perché dediti alla guerra, ma alla caccia. Il re di Napoli torna l’anno successivo ad assediare Taranto ma stavolta con un esercito vero. La città capisce che prima o poi dovrà soccombere; molti alleati (primi fra tutti i martinesi) tradiscono; Maria d’Enghien medita sul da farsi. Ladislao, non volendo perdere tempo, propone a Maria il matrimonio. La vedova del Balzo, da saggia politica, pone una serie di condizioni: di essere trattata come regina ; di tenere con sé i quattro figli avuti da Raimondello; di affrancare Taranto dal saccheggio e dalla distruzione. Il re firma tutto ed entra in città accolto da Maria in armi. Pochi giorni dopo, il 23 aprile 1407, i due si sposeranno nella cappella di S. Leonardo al Castello. Poi Maria fu inviata a Napoli e, praticamente, imprigionata con i figli in Castel Novo. Sette anni dopo, alla morte di Ladislao, la principessa di Taranto venne rimandata a Lecce dalla regina Giovanna II che, dopo qualche anno, concesse al primogenito di Raimondello e Maria, Giannantonio, quel Principato di Taranto che era stato prima del padre e poi, come reggente, della madre. Tornata ad essere contessa di Lecce, Maria spese i suoi ultimi anni governando saggiamente e scrivendo gli Statuti, un importante trattato sull’amministrazione della giustizia.
Pagina 69 di 72