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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società
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Il Presidente della Associazione poddistica Faggiano onlus Avv.Carmelo CARUSO comunica che fervono i preparativi per uno dei piu’ grandi eventi sportivi  annuali  nella Provincia di Taranto giunto ormai alla sedicesima edizione, La “ STRAFAGGIANO” gara podistica regionale su strada  sulla distanza di Km.10 valida quale quarta tappa del circuito FIDAL CORRIPUGLIA e seconda edizione del MEMORIAL Francesco PIGNATELLI – indimenticato e indimenticabile atleta tarantino in forza alla Podistica prematuramente scomparso circa due anni or sono. La gara è riservata alle categorie senior e master Fidal e si svolgerà a Faggiano in data 12 Aprile 2015 alle ore 9,30 con partenza ed arrivo in P.za Aldo Moro. Si auspica con grande convinzione il medesimo  grande successo delle precedenti quindici edizioni  e si stima una partecipazione quest’anno superiore ai 1200 atleti. Il percorso della gara urbano ed extraurbano sarà interamente pianeggiante  ed attraverserà il centro  storico del Comune di Faggiano, si snoderà sulla provinciale 111 per Pulsano a dx sulla provinciale n.109 Pulsano verso San Giorgio per rientrare a Faggiano dalla provinciale 107 in un turbinio continuo di colori e di atleti di circa 100 società Pugliesi tutto teso alla pubblicizzazione e promozione diretta del territorio sotto l’aspetto non solo prettamente sportivo ma anche turistico-sociale. Ai vincitori assoluti della manifestazione verranno assegnati i  trofei della gara (Comune di Faggiano da anni in appoggio alla gara in persona dell’attuale Sindaco Antonio Cardea e Memorial F.PIGNATELLI) e poi saranno premiati dalle autorità istituzionali comunali e dal comitato di premiazione di tutte le associazioni  presenti sul territorio Faggianese anche tutti gli altri atleti vincitori delle varie categorie seniores e master maschili e femminili.   Anche le prime cinque società  nel settore maschile e femminile in classifica combinata verranno premiate sulla scorta della loro partecipazione alla gara. L’arrivo gara è previsto per le ore 10,00 circa, la premiazione a partire dalle 11,00.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

Ultimo appuntamento per "Teatro fra le righe - Ovvero librerie a teatro" inserito all'interno di "Pubblico", un progetto di audience development a cura del Crest.

 

 

Lunedì 30 marzo, dalle ore 18 alle 19, sarà possibile partecipare liberamente all’incontro "Perché Shakespeare oggi" con il regista Tonio De Nitto e gli attori della sigla teatrale Factory Compagnia Transadriatica, in programma alla Libreria Francavillese (Corso Giuseppe Garibaldi, 15).

Per l'occasione, che precede di poche ore la messinscena della "La bisbetica domata" (teatro Italia di Francavilla Fontana, ore 21), il regista parlerà dei motivi che l'hanno portato a rielaborare tre opere del celebre drammaturgo inglese, per poi focalizzare l'attenzione proprio su "La bisbetica domata", commedia del 1593 che pone l'accento sulle dinamiche dell'universo femminile.

Infine, si parlerà delle scelte drammaturgiche condivise con Francesco Niccolini e del perché quest’opera, secondo il regista, è etichettabile come "una favola nera".

"La bisbetica domata" è una produzione Factory Compagnia Transadriatica. Regia Tonio De Nitto. Con Dario Cadei, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Franco Ferrante, Antonio Guadalupi, Filippo Paolasini, Luca Pastore e Fabio Tinella. Musiche Paolo Coletta. Scene e realizzazione pittorica Roberta Dori Puddu. Scenotecnica costruttiva Luigi Conte. Costumi Lapi Lou. Luci Davide Arsenio.

L’iniziativa rientra nelle attività di promozione della rete "Pubblico - progetto di audience development" nell’ambito del progetto strategico I.C.E. del Teatro Pubblico Pugliese, per la stagione di prosa del comune di Francavilla Fontana.


 

Iniziativa congiunta degli studenti dei Licei Archita, Aristosseno, Ferraris-Quinto Ennio e Battaglini

Taranto, sol per àncore ed ormeggi assicurar nel ben difeso specchio, di tanta fresca porpora rosseggi? A che, fra San Cataldo e il tuo più vecchio muro che sa Bisanzio ed Aragona, che sa Svevia ed Angiò, tendi l'orecchio? Non balena sul Mar Grande né tuona. Ma sul ferrato cardine il tuo Ponte gira, e del ferro il tuo Canal rintrona. Passan così le belle navi pronte, per entrar nella darsena sicura, volta la poppa al ionico orizzonte”. (Gabriele D'Annunzio - Laudi del Cielo del Mare della Terra e degli Eroi). Il resto è storia. La storia che noi tarantini avremmo dovuto custodire, difendere, vantare… meglio. La storia che non è mai troppo tardi per strapparla via dal dimenticatoio collettivo.

Superfluo sarebbe addurre motivazioni, elencare ragioni e motivi di VANTO palesi agli occhi di chiunque. Tutt’altro che superflua, un’azione volta a rendere note –a livello nazionale e non solo- Bellezza e cultura di una Capitale della Magna Grecia ormai eclissata da stereotipi poco edificanti per chi, come noi tarantini, conosce il valore della propria città e quanto questa ha da dare. Quale miglior modo per sfruttarne il potenziale, allora, della candidatura tarantina a “Capitale Italiana della Cultura 2016-2017”? Non solo! Oltre all’enorme opportunità di gridare al mondo che Taranto non è solo diossina e industria, il capoluogo jonico trarrebbe da questa candidatura una svolta economica, che potenzi al meglio, fra tanti, i settori turistico e commerciale. Una necessità, questa, che avvertiamo da anni e che finalmente si trasforma in possibilità impossibile da non prendere in considerazione.

Un’esortazione, la nostra, a smettere di polemizzare e iniziare a rimboccarsi le maniche. Insieme. Non solo gli studenti, non solo i lavoratori, non solo le istituzioni. Solo fiducia in se stessi di tarantini consapevoli delle proprie potenzialità e stanchi di vederle deturpate da anni di luoghi comuni. Parola-chiave: collaborazione. Impegno, sul nobile esempio di Matera “Capitale della cultura Europea 2019”, a far coincidere parole e azioni. Impegno a dimostrarci tutti cittadini e non ipocriti.

  

Ilaria Calò, responsabile comunicazione studenti del Liceo Archita

Gli Studenti del Liceo Archita

Gli Studenti del Liceo Aristosseno

Francesco Intini, presidente Parlamento Regionale Giovani Puglia

Gli studenti del Liceo Ferraris-Quinto Ennio


 

OGGI PRESSO IL CENTRO POLISPORTIVO PALAFIOM SI E' SVOLTA LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI KARATE PER IL CONSEGUIMENTO DELLE QUALIFICAZIONI REGIONALI DI "FIJLKAM" PER I CAMPIONATI ITALIANI. LA STESSA HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI 5 SCUOLE DEL TERRITORIO TARANTINO , CHE SI OCCUPANO DELLA DIVULGAZIONE E DELLA FORMAZIONE  ALLA DISCIPLINA DELLE ARTI MARZIALI  ,CON LA PRESENZA DI OLTRE 1000 ALLIEVI E ISTRUTTORI E GIUDICI DI GARA NAZIONALI, AD ESSI SI SONO AGGIUNTI UN FOLTO GRUPPO DI PARENTI ED AMICI CHE HANNO GREMITO GLI SPALTI DEL PALAFIOM PARTECIPANDO COSI AD UNA GRANDE FESTA ALL'INSEGNA DELLO SPORT TARANTINO.


Nei giorni scorsi presso il Centro culturale Arte e Fantasia in Talsano si e` svolto un interessantissimo incontro con lo studioso Alberto Di Scanio avendo come tema "La Gioconda decifrata". Probabilmente il quadro piu' studiato, analizzato e discusso di tutti i tempi, una vera icona della pittura, figura ambigua ironica e sensuale.

Lo studioso ha messo in evidenza i vari paradossi e le incongruenze pittoriche del quadro alcuni già conosciuti, ma ciò che più  conta sono i gradi d' ombra difficilmente visibili che servono a svelare e stimolare l'incanto dell'intelligenza vera. Il dipinto nel suo complesso e' un testamento non solo pittorico ma dell' anima e del pensiero del grande genio del rinascimento.

Ha concluso i lavori della serata il sociologo il dott. Arsilio Quatraro.

 

 
 

 

 
 
 
 
 
 
 
 

Nella foto Alberto Di Scanio

 

La Soprintendenza Archeologia della Puglia ritiene opportuno effettuare alcune puntualizzazioni sugli articoli e i comunicati che sono circolati in questa settimana a nome dell’Associazione “Nobilissima Taranto”, in merito all’esigenza di un progetto globale di “valorizzazione dei beni archeologici” nel territorio comunale di Taranto.

Pur valutando positivamente l’interesse locale per le problematiche dell’archeologia tarantina, si fa presente che questa Soprintendenza è costantemente accanto agli enti territoriali preposti alla valorizzazione del territorio, facendosi promotore di programmi “non episodici” ma rispondenti a una visione globale e trasversale dei beni culturali, indispensabile in una città pluristratificata come Taranto, nel rispetto della normativa vigente e tenendo conto delle effettive potenzialità di valorizzazione dei beni messi in luce, oltre che della compatibilità degli eventuali interventi di valorizzazione con le esigenze generali di interesse pubblico.

Preme inoltre sottolineare che questo Ufficio effettua efficacemente l’azione di tutela e controllo sul territorio attraverso la direzione tecnico-scientifica dei diversi cantieri in corso in area urbana e alle porte della città e che tali interventi sono frutto di attività preliminari, e non solo, che richiedono contatti, incontri, sopralluoghi con gli Enti e i soggetti coinvolti.

L’azione di tutela, infatti, si esplica in forme diverse, innanzitutto attraverso la conoscenza e la conservazione, cui seguono, soltanto quando possibile, le attività di valorizzazione e fruizione, anche in considerazione delle problematiche di gestione, nel tempo, delle strutture emerse.  Il reinterro, come nel caso della fornace di Piazza Marconi (una struttura delicatissima e soggetta a rapidissimo degrado per le caratteristiche costruttive), costituisce, in alcuni casi, l’unica soluzione possibile a fini di tutela, quando i progetti di valorizzazione e fruizione (peraltro a suo tempo, prima della ricopertura della fornace, elaborati) non trovano opportune, e immediate, fonti di finanziamento.

Nel caso di aree o monumenti archeologici che abbiano evidenziato condizioni tali da consentire la fruizione pubblica, la Soprintendenza ha realizzato progetti e ottenuto importanti finanziamenti per l'esecuzione di interventi di valorizzazione, non ultimo quello pari a € 2.200.000,00 per la messa in rete e la fruizione dell’area archeologica di Collepasso, dell’ipogeo di via Fratelli Mellone e delle tombe a camera, in corso di affidamento.

Va in ogni caso sottolineato che, malgrado le misure di sicurezza sui cantieri siano molto rigide e che tali cantieri, una volta consegnati alle imprese esecutrici dalle diverse Stazioni Appaltanti, siano da considerarsi in tutto e per tutto delle proprietà private, continuano a circolare sul web foto di “sopralluoghi” non autorizzati da parte di non addetti ai lavori che, nel farsi promotori di programmi di valorizzazione, diffondono informazioni errate dal punto di vista scientifico sulle emergenze archeologiche in corso di scavo e si aggirano sui resti antichi calpestandoli e anche rimuovendo le coperture di protezione.

Domenica, 22 Febbraio 2015 17:33

Rossoblu, prova di maturità nella domenica... pro Taranto

Scritto da

SCAFATESE - TARANTO 1-3

 

Taranto (4-3-3 ) : Mirarco, Pambianchi, Marino ,Prosperi ( 5° s.t. Ciarcià), Cicerelli, Oretti, Marsili , Porcino,  Genchi (31° s.t. Giglio), Gaeta (16° s.t. D’Avanzo) , Gabrielloni     

In panchina : Borra, Colantoni, Tarallo, Vaccaro, Leggieri, Russo.

All. Battistini

Scafatese (3-4-1-2)  : Gallo; Natino (15° s.t. Romano), Caiazzo, Cirillo, Comegna ; Avino, Cuomo, Manzo, Mattioli; Farriciello (30° s.t. Rizzo), Marcucci  

In panchina : Mangini, Amendola, Scognamiglio Lombardi, Tedesco, Perrino, Marano      

All: Amura

Arbitro :   Meocci di Siena

Marcatori 13° p.t. Prosperi (Ta), 29° p.t. Marcucci (Sca) ; 9° s.t. Genchi (Ta), 47° s.t.   D’Avanzo (Ta)

Ammoniti   Prosperi  (Ta) , Marino (Ta) , Cirillo (Sca) , Caiazzo (Sca)

Angoli   9  Taranto  4  Scafatese                                                                                                                                  

Spettatori :  600 circa (più di cento provenienti da Taranto)

 

Prova di maturità superata. Taranto guadagna stima e punti nella trasferta insidiosa di Scafati. Il tasso tecnico dei rossoblu alla fine emerge e cancella l'ansia propria di una gara campana, soprattutto tenendo conto della fame di punti di una delle urltime della classe comunque in grado di imbastire un buon assetto tattico specialmente nel primo tempo.

Ma il Taranto di Battistini non bada a fronzoli. Attacca in gruppo, si difende bene, pressa alto e se occorre sa andare in contropiede. Soprattuto, il Taranto di Battistini sembra aver preso coscienza di se'.

Il recupero di Ciarcia', oggi esterno di ripresa, quindi nel suo vecchio ruolo. Il sacrificio del capitano goleador Prosperi, costretto alla sostituzione per la variazione dell'assetto tattico, quindi Genchi che non perdona e Marsili sempre più padrone della mediana... definiscono un quadro che quantomeno lascia sperare che da oggi sino alle prossime undici domeniche non tutto è perduto. Quantomeno il secondo posto è alla fine del tunnel.

Giornata pro Taranto, comunque. Potenza e Andria out. 

Domenica allo Iacovone ci sarà il Monopoli che oggi ha fermato la capolista. Altra gara ostica. 

Domenica, 15 Febbraio 2015 18:39

Taranto, finalmente il carattere

Scritto da

Taranto-Brindisi 2-1

Taranto (4-3-3 ): Mirarco, Ibojo, Prosperi,  Marino;  Cicerelli ,Oretti(21° s.t. Ciarcià), Marsili , Porcino; Genchi (41° s.t. Giglio), Gaeta (11° s.t. D’Avanzo), Gabrielloni      

In panchina : Borra, Colantoni, Pambianchi, Vaccaro, Tarallo,  Russo,  All. Battistini

Cavese (4-2-3-1): Pizzolato; Ivone, Ferrara, Ciano, Raho; Danucci , Pollidori; Loiodice, Ancora, Varsi (14° s.t.Lorusso); Molinari(20° s.t. Esposito)  

In panchina : Cattafesta, Mannone, Dinielli, Mastrogiacomo, Tagliente, De Vivo, Ascione    All: Castellucci

Arbitro :   Annaloro di Collegno

Marcatori   :    23° p.t. Varsi (Br), 25° p.t. Genchi (Ta) rig.  , 27° s.t. Genchi (Ta)

ammoniti   :  Prosperi  (Ta) – Ivone (Br) – Ibojo(Ta) - Rahi (Br)

espulsi       :  Ciano (Br) al 28° s.t.

Angoli   :      5  Taranto    3  Brindisi                                                                                                                                     

Spettatori :  5000 di cui oltre 500 brindisini 

Un grande Marsili, accompagnato da un Genchi finalmente solo (con Gaeta e Gabrielloni ai lati, e poi da D'Avanzo). Venti minuti di alta scuola, firmati da Ciarcia', anche per lui il 'finalmente' e' d'obbligo dopo quattro mesi di stop... 

Ed ecco che il Taranto fa il Taranto, nel suo stadio, nella domenica del ricordo di un certo Erasmo Iacovone, patrono laico di una città sempre alla ricerca di speranza. ovunque. 
Il Brindisi approda sullo Ionio nel giorno sbagliato, dunque,  e si becca un rigore contro e una palla servita (Marsili) al limite del fuorigioco (Genchi) con il cecchino in forma play off e al 15esimo bersaglio di stagione. 
L'altro cecchino, Molinari ex di turno, ha toccato pochi palloni, ha subito tanti fischi e ha tentato di beffare Mirarco con una punizione poco velenosa. Tutto qua.
Il suo mister, alla metà del secondo tempo, bene ha fatto a sostituirlo. Per lui e per la sua squadra. Le fughe per un contratto... costano.
Per il resto, un bel derby davvero. Tre gol, sofferenza sino alla fine, grande lotta a centrocampo e Brindisi che ha tenuto botta ai padroni di casa sino al 2-1, momento topico che ha determinato anche l'espulsione di uno dei due centrali biancazzurri.
Il Taranto mostra carattere, insomma, e il Brindisi perde quota.
Una domenica positiva per i rossoblu che strappano due punti a Potenza e Andria. Comunque lontane. 
Ancora troppo lontane.
Domenica trasferta a Scafati dove i punti servono come il pane. Ma anche questo Taranto, oggi pomeriggio, ha mostrato di essere affamato. Finalmente.

 

 

La cultura deve uscire dalle stanze chiuse riservate a pochi eletti: deve essere una cultura da vivere ogni giorno e per tutti i cittadini!

 

Tali ritrovamenti, di cui l’associazione Progentes è stata testimone, nel quadro di attività mirate alla valorizzazione delle nostre testimonianze storiche ai fini culturali e turistici, ancora una volta pongono la questione di come rendere immediatamente fruibile e condivisibile per la collettività, che ne ha diritto, una scoperta del genere.  Cosa direbbero i tarantini odierni se, all’improvviso, riaffiorasse dal terreno della Salina Grande, un’antica signora che visse a Taranto, da greca purosangue, nell’epoca di Pitagora? Emoziona pensare che lei, sia che lavorasse il salgemma o facesse parte di un kòmas (villaggio strutturato della campagna), abbia sentito forse parlare dal vivo il padre spirituale di tutte le democrazie.

Inconsueto e straordinario, dunque, il ritrovamento, negli ultimi giorni, di una tomba ancora intatta, risalente alla fine del VI sec. a.C., compiuto da due giovani ed esperti archeologi, Patrizia Guastella e Andrea Pedone, che sorvegliavano i lavori della costruzione del II lotto della Tangenziale sud di Taranto, in corrispondenza del tronco stradale di collegamento tra la tangenziale medesima e la SP 100 per la nuova base navale. Come a dire che, a volte, le opere moderne ci permettono di conoscere tratti della nostra vicenda umana perduti nelle nebbie dei millenni.

In quella zona pare che Annibale facesse riposare i suoi elefanti, prima di entrare a Taranto attraverso Porta Temenide. E prima ancora, in quella stessa area i Tarantini raccoglievano sale purissimo. Già, proprio la Salina Grande, dove si trova l’antico reticolo delle saline, attraversate da canali e canalette di tutte le epoche, a drenare terre allora densamente popolate.

Questa, di per sé, non sarebbe una novità, dato che il territorio tarantino contiene necropoli ad ogni piè sospinto, solo che questa tomba era intatta, non depredata cioè, con uno straordinario corredo funerario ed una deposizione “stranamente” ben conservata, parte della cassa compresa. Certo, si tratta di argilla, quindi gran parte dei resti organici (come vestiari, oggetti in legno, etc.) hanno lasciato forme nel sedimento ed anche tracce visive colorate: un’ombra porpora ammantava quella che, a giudicare da una prima ipotesi, fatta in base al corredo funerario e allo stato della dentatura, doveva appunto essere una signora, alta m 1,60 e dell’età di circa 40 anni. Questo ci spiega quanto Taranto ancora custodisca della sua storia.

La tomba è della tipologia a fossa con cassa di legno per la deposizione e coperta da due lastroni di pietra. Risulta sia stata invasa dalle acque che hanno trascinato all’interno terra argillosa che ha incapsulato e protetto i resti dell’antica greca ed alcuni oggetti con lei sepolti. A pochissima distanza, quasi a non voler disturbare il suo sonno, la sorpresa di trovare altre otto sepolture coeve, tutte raggruppate tra loro, principalmente attribuibili a bambini. Dunque, varie tipologie funerarie: fosse nella terra con cassa di legno, a lastroni e, in un caso, con sarcofago, quello di un piccolo infante, con accenno di cuscino ricavato nel blocco unico di pietra. Insomma, una necropoli di cui non si conosce l’estensione.

Il corredo della tomba inviolata comprendeva due lekythoi attiche (vasi per oli profumati), una a figure nere e l’altra a figure rosse, un alabastron fenicio-punico in pasta vitrea colorata, una pinakes (tavoletta in argilla che raffigura la testa di una divinità femminile o maschile arcaica), un anellino bronzeo (che con l’irruzione delle acque si è presumibilmente spostato dal dito della mano destra ai pressi del gomito), oltre al ritrovamento anche di frammenti della cassa e di alcuni chiodi. L’impronta di uno scettro ligneo ci suggerisce poi che dovesse trattarsi di una persona rispettabile, magari di  una sacerdotessa. Il messaggio che un corredo funerario, tutto di origine straniera, ci dà è che possa anche trattarsi di qualcuno proveniente da terre lontane oppure che lavorasse a contatto con stranieri. La zona, infatti, era ricca di officine e il sale estratto serviva per le concerie ed altre attività produttive in loco o che trovavano rifornimento proprio qui a Taranto.

E’, peraltro, singolare che qualcuno si facesse seppellire  con oggetti provenienti da diverse parti del Mediterraneo; spiegabile forse, se consideriamo l’imponente porto di cui si era dotata la città sin dall’epoca Micenea. Difatti a Taranto i Micenei erano insediati a Scoglio del Tonno (attuale Belvedere-La Croce) già ben 11 secoli prima dell’arrivo degli Spartani!

Nei pressi del campo di sepoltura è stata anche ritrovata un’area di lavoro dismessa dal V sec a.C.  divenuta, in seguito, un butto, ossia una buca usata per accatastare materiali e pezzi di oggetti di ceramica e vari, oltre ai segnacoli trapezoidali in pietra delle sepolture. Quest’ ultimo particolare, assieme al fatto che dai resti mortali della nostra signora greca sia stato asportato nell’antichità quasi tutto il cranio, ci lascia immaginare che la necropoli sia stata distrutta per sfregio dai nemici della Taranto magnogreca, come da usanza, per esempio, del popolo messapico.

Gli studi sono in corso. I preziosi reperti verranno puliti e restaurati a cura della Sovrintendenza Archeologica della Puglia nei laboratori di Taranto; inoltre sono stati compiuti dagli archeologi prelievi paleobotanici ed antropologici. Tutte queste tracce, giunte miracolosamente a noi dopo 2500 anni, potranno ancora riservarci sorprese e raccontarci tanto della vita quotidiana di allora.

Tali ritrovamenti, di cui l’associazione Progentes è stata testimone, nel quadro di attività mirate alla valorizzazione delle nostre testimonianze storiche ai fini culturali e turistici, ancora una volta pongono la questione di come rendere immediatamente fruibile e condivisibile per la collettività, che ne ha diritto, una scoperta del genere.

La cultura deve uscire dalle stanze chiuse riservate a pochi eletti: deve essere una cultura da vivere ogni giorno e per tutti i cittadini!

 

*presidente aps Progentes 

 


Domenica, 08 Febbraio 2015 19:49

Bisceglie-Taranto, senza reti il derby delle... Deludenti

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BISCEGLIE - TARANTO     0- 0

BISCEGLIE (4-2-3-1): Vicino; Lacriola, Esposito, Lanzolla , Anaclerio ; ,Guadalupi , Lanzillotta;  Khalil (32° s.t. D’Ancora), Zotti (13° s.t. Lacarra), Logrieco; Patierno (20° s.t. Presicce)     

In panchina : Licastro, Gambuzza, Viscuso, Colia, Abbinante All. : De Luca

 

TARANTO FC (4-4-2)  :  Mirarco ;  Cicerelli  , Marino,   Prosperi , Colantoni (1° s.t. Gabrielloni) ; D’Avanzo (1° s.t. Ibojo),  Vaccaro (32° s.t. Oretti), Marsili , Porcino ;   Genchi , Giglio,     

In panchina : Borra, Lecce, Tarallo, Girardi, Gaeta, Russo    All.  : Battistini

Arbitro :    Provesi di Treviglio

Ammoniti    :      Marino (Ta) – Porcino(Ta) – Oretti (Ta) - Lacarra (Bi) – Patierno (Bi) - Esposito (Bi) – Presicce (Bi) – Anaclerio (Bi) – Lanzolla (Bi)

Angoli   :   2 Bisceglie -7   Taranto         

Spettatori : 1.200 

Gara brutta tra squadre depresse dal loro stesso incedere in aletto campionato che continua a stentare. Partite tra le favorite, Bisceglie e Taranto si ritrovano al cospetto di un pubblico scettico e alla fine deluso.manzi, quello tarantino per larga parte latita la trasferta, tradito da quel ritocchino a prezzi di cui sinceramente il Bisceglie poteva anche fare a meno.

Ma andiamo alla gara, ovvero allo spettacolo che non c'è stato e al tasso tecnico francamente deludente così come il tabellino racconta. 

Diciamo subito che il pallino e' quasi sempre nelle mani del Taranto che però sfrutta  poco le sue individualità e quando le chiama in causa ne resta oggettivamente deluso. Genchi non è in giornata, Pocino non è il solito (venti metri più avanti è altro ruolo rispetto a quello del fluidificante) Maesili troppo nervoso, Giglio evanescente, Gabrielloni sacrificato in panchina quando entra non dá' segni di vita.

il resto è corsa improduttiva.

Genchi si mangia un paio di occasioni, il Bisceglie nella ripresa reclama giustamente un rigore e Mirarco parà un gol praticamente già fatto da Patierno.il peggiore in campo, l'arbitro. In ritardo su alcune decisioni (fuorigioco) e totalmente in errore sul rigore negato al Bisceglie.

Andria semore più lontana. Anche Potenza se ne va. E domenica allo Iacovone arriva il Brindisi, l'altra pugliese deludente.

 

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