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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società
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Si è tenuto a Taranto, nella splendida cornice del Molo Sant'Eligio, il concerto dell'artista tarantino famoso in tutto il mondo Beppe D'Onghia con il suo Emo Vo, un progetto musicale innovativo che, su una musica contemporanea, estremamente coinvolgente sul piano emozionale, ha lasciato intravedere i semi delle antiche Laude medievali.
Per questo concerto sono giunti tutti i patronicini del caso, da quello del Sindaco di Taranto e a quello del Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, riqualificazione e ambientalizzazione di Taranto, in ragione della sua valenza strategica, quale esperimento di una azione integrata sul territorio intorno all’arte.
Il fatto è che però - recita una nota di Made in Taranto - l'evento è stato finanziato interamente dalle aziende del territorio con un contributo economico eccezionale ed uno sforzo oltre l'incredibile. E' stato questo il vero esperimento riuscito. Quello di tante aziende che, nonostante il senso dell'abbandono istituzionale e una crisi senza precedenti in una terra sfortunata, si sono unite insieme a Made in Taranto nel tentativo di imprimere una svolta, partendo dall'arte e dal bello. Tutto questo per dire che cambiare è possibile e che insieme si può fare.
L'evento è stato reso possibile grazie alla volontà di ferro di chi non si arrende nonostante il senso di solitudine in un territorio dove i problemi sono tanti e le opportunità sempre in mano alle stesse persone.
Non si è parlato delle aziende, vero unico motore di una terra sconsolata. Non si è parlato di quanto sia stato difficile dar seguto con i fatti alla volontà del cambiamento perchè i bei progetti si fanno con i soldi. E i soldi sono arrivati da fonte privata. Senza alcun contributo esterno, senza alcuna agevolazione tranne qualche transenna. Eppure le aziende, le poche rimaste, continuano a garantire posti di lavori, tasse e servizi.
Le aziende che hanno reso possibile l'evento sono: WINDOR PORTE E FINESTRE, DIGIDA SRL ELABORA, ANGELO NARDELLI, BANCA DEL CREDITO COOPERATIVO BCC SAN MARZANO, PERRONE, FINECO, COVERTECH, MADE IN TARANTO, COVER TECH, STUDIO 100, APPIA VIAGGI, DEL FIUME, PERRONE, FINECO, ACI! Per l'occasione era presente anche la scuola grafica e fumetto GRAFITE che ha fornito tutto il concept grafico del materiale illustrativo.

 

Lunedì, 20 Luglio 2015 06:23

TALSANO/ Si inaugura un nuovo Teatro all'aperto.

Scritto da

 

In via Beato Angelico, il “Giuseppe Manco Open Theatre”, realizzazione della Accademia Musicale “Francisco Tàrrega”, unica del territorio convenzionata con l’Istituto Musicale “Paisiello”.

Andrea Manco, responsabile della “Francisco Tàrrega”, annunciando l’evento ha detto che «su un terreno attiguo alla sede della nostra Accademia Musicale, abbiamo realizzato autonomamente, senza alcun finanziamento pubblico, questo teatro all’aperto che, dotato di servizi igienici e un punto ristoro, può ospitare centinaia di spettatori; il palcoscenico ha forma ellittica e, sullo sfondo, è circoscritto da una struttura in pietra locale con cinque arcate, un “omaggio” alla tradizione magnogreca del nostro territorio. Oltre che per le attività della Accademia Musicale “Francisco Tàrrega”, questa struttura è a disposizione degli operatori culturali ed artistici del territorio».

Andrea Manco ha concluso spiegando che «io e i miei collaboratori abbiamo voluto dedicare questo teatro all’aperto a mio padre, Giuseppe Manco, che mi ha spronato a intraprendere la carriera artistica supportandomi nella realizzazione della Accademia Musicale “Francisco Tàrrega” in passato, e oggi di questo teatro, un sogno diventato realtà».


 

 

Si è tenuta nei giorni scorsi presso l’autodromo di Binetto, a pochi km da Bari, la 3^ edizione del Peugeot Driving Experience, un evento organizzato da Peugeot Italia nei maggiori autodromi italiani per dare modo ai clienti di provare l’ebrezza del giro in circuito e per testare le qualità dei prodotti Peugeot, autovetture leader nel campo motoristico (tra l’altro il motore 1.2 Pure Tech benzina ha vinto il premio internazionale Engine of the year 2015 e il nuovo 1.6 BlueHDi  ha raggiunto  la percorrenza record di 2l/100km con emissioni di CO2 ridottissime). Il test in circuito si è svolto con le nuove Peugeot 308 in versione GT con motore Turbo 200 cv e in versione BlueHdi 180 cv con cambio automatico. Ospite d’eccezione è stato il pilota automobilistico massafrese Pierino Tagliente, rappresentante Peugeot a Massafra in collaborazione con la concessionaria Automondo di Taranto e Brindisi, che ha messo alla frusta i cavalli delle nuove Peugeot in pista, dando consigli anche ai tanti giovani appassionati presenti. Ricordiamo che in passato Pierino Tagliente è stato in primo piano in numerose gare automobilistiche italiane e negli anni ’70-’80 anche campione motociclista.

 


 

Sabato 25 Luglio 2015 alle ore 21.00 presso la Z.I. (P.I.P.) del Comune di Fragagnano, i fragorosi rintocchi dei tamburelli e il suono melodico delle nacchere sanciranno l’incipit della tanto attesissima “ Notte della Pizzica ”, giunta alla sua consueta sesta edizione, evento culturale di musica e danza popolare progettato,  promosso e soprattutto organizzato dall’Associazione  Culturale e Musicale “ Terra Jonica Salentina ” con l’ausilio del Patrocinio del Comune di Fragagnano guidato dall’Amministrazione Comunale targata Michele Andrisano. “ La Notte della Pizzica ” per la comunità fragagnanese, rappresenta ormai da sei anni a questa parte un evento di aggregazione sociale e culturale, una lunghissima notte in cui si fondono canti, balli, storia locale e soprattutto affascinanti esibizioni legate a pratiche e credenze popolari, che come tante piccole tessere litiche, costituiscono il grande mosaico della millenaria ed antica storia locale della Puglia Dauna, Pauceta e Messapica nonché Salentina. “La Pizzica” è quel tipo diespressione tradizionale delle espressioni, della danza e dei canti di matricesalentina.  Storicamente parlando, non è possibile risalire ad un periodo ben preciso in cui collocarla.  Un rituale, dunque, praticato dalla gente più umile, dedita ai lavori più duri che nei momenti di festa si radunava, e ballando e cantando trascorreva le ore per dimenticare le estenuanti fatiche della vita quotidiana. E’ una danza di corteggiamento durante la quale i due danzatori prevalentemente uomo e donna,  si avvicinano ma non si toccano mai. Conduce il ballo la donna, che servendosi di piccole fughe, saltelli, repentine fermate e scatti improvvisi, stuzzica l’uomo ad inseguirla,  a braccarla delicatamente. Un leggero sfiorarsi, uno scambio di sguardi provocatori, una serie di gesti rimarcano il desiderio dell’uomo di entrare nelle grazie della donna e quello di lei di essere corteggiata dall’amato al quale però sfugge se questi prova ad avvicinarsi e baciarla. Una pratica sicuramente dettata dalle condizioni sociali di un epoca, quando le distanze tra uomini e donne dovevano essere sempre e solo rispettate, nonostante ciò risulta al contempo una scena attuale. Di centrale importanza è il fazzoletto in prevalenza di color rosso che la donna sventola in segno di elegante provocazione agli occhi dell’uomo, il quale però non può prenderlo se non con il consenso della donna amata. La danza di coppia è sostenuta dalla “ ronda ”, cerchio ideato dai danzatori, musicisti e spettatori, dunque, il cerchio rappresenta la perfezione e quindi l’energia esterna che si riversa sulla coppia. Con i suoi misteri e i suoi rituali oggi la pizzica ha il diritto di essere riscoperta e conosciuta da tutti coloro che vogliono far fluire in se stessi l’energia e la forza che tale danza sa sprigionare. Danza tramandata informalmente e direttamente per secoli, oggi studiata ed interpretata perché possa sopravvivere per sempre nella memoria e nella storia del popolo. Il “ rituale della  pizzica ”, nasce come musica terapeutica fatta suonare dagli uomini all’interno delle case  ed oggi nelle piazze per liberare le “ pizzicate ” dal morso della Taranta, termine salentino per indicare la Tarantola, ragno della famiglia “Lycosidae” , che aveva fama di pizzicare le donne sotto le vesti durante il periodo della mietitura. La musica da loro utilizzata, aveva la funzione di far ballare le donne fino all’estremo, in modo da allontanare il ragno col fazzoletto ed eventualmente ucciderlo liberando le fanciulle colpite dal malessere provocato dal morso. Questa danza è poi stata indicata come “ pizzica tarantata ” proprio per indicare il tipo di danza e da cosa veniva provocata. Oggigiorno rimane l’utilizzo di questo termine per indicarne la particolare danza provocata dalla tarantola, sebbene viene in realtà chiamata unicamente con il nome dell’animale che purtroppo ne provoca tristemente il movimento e il continuo spasmo indotto dal suo morso velenoso.
Le antiche leggende pugliesi,  narrano che la fanciulla morsa o pizzicata dalla tarantola, cadeva in uno stato di possessione e tutto il paese si riuniva intorno alla sua dimora per aiutarla con un lungo rito di esorcizzazione. L’esorcismo collettivo veniva svolto successivamente all’interno della cappella della chiesa dedicata a San Paolo, a Galatina, proprio durante la festa del santo protettore della città, che secondo le antiche tradizioni invocando la sua indulgenza, il Santo in persona liberava l’anima della fanciulle pizzicate dalla tarantola.

A volte l’esorcismo iniziava  in camera da letto, dove i suonatori si riunivano per far danzare la pizzicata in modo da uccidere il ragno velenoso che l’aveva fatta ammalare, disponendo intorno al suo letto dei fazzoletti colorati del colore similare al colore del presunto ragno velenoso, a questo punto la fanciulla dopo esser caduta in uno stato di  profonda trance, scegliendo il fazzoletto  dello stesso colore del ragno artefice della trance, poteva rompere la maledizione esorcizzandosi. La leggenda legata a San Paolo narra che al tempo della diffusione del Vangelo di Gesù, i due discepoli, Pietro e Paolo, si erano recati in terra salentina. Il popolo dell’allora non ancora sorta Galatina accolsero con grande calore l’arrivo dei discepoli, e una donna offrì loro tutto ciò che aveva: cibo per potersi sfamare e un giaciglio sul quale poter dormire. San Paolo, toccato dalla gentilezza proferita dalla donna che si era dimostrata così generosa, volle ricambiare tanta cortesia e benedisse lei e la sua famiglia, concedendogli il potere di guarire tutti coloro che sarebbero stati morsi dagli animali velenosi presenti nelle loro terre. La famiglia della donna e tutti i loro discendenti sarebbero diventati immuni ai morsi velenosi, e avrebbero potuto aiutare coloro che invece ne cadevano vittime. Per far ciò consacrò l’acqua del pozzo che avrebbe dato un valido aiuto nell’annullare il potere malefico del veleno. Ad ogni modo, affinché ciò avvenisse, era necessario seguire un rito, memoria di antichi riti propiziatori, da eseguire con fedele precisione.
Sulla ferita del morso dell’animale si doveva tracciare il segno della croce, simbolo di benedizione cristiana, e il pizzicato doveva poi bere dell’acqua benedetta del pozzo presente all’interno della casa della donna consacrata dal Santo, in modo da poter espellere tutto il male con il suo veleno.
Intorno alla fonte del pozzo, in seguito, è stata costruita una cappella, oggi Chiesa di San Paolo, dove le donne pizzicate venivano poi portate per l’esorcismo, che spesso durava giorni e giorni, finché la donna, stanca e spossata, lasciava andare via il male grazie all’intercessione di San Paolo.
La tradizione pugliese vuole che una delle tante varianti della pizzica sia, principalmente, una danza di corteggiamento dove la donna, muovendo i passi e saltellando al ritmo dei tamburelli, si lascia corteggiare dall’uomo. Questi, avvolto dalla sensualità della danza, della musica e dagli sguardi di lei, lascia alla donna il potere della scelta. Ed ella, fedele alla sua storia ancestrale, gestisce le redini del fato e del destino amoroso, scegliendo il proprio partner e lasciandosi scegliere nuovamente da lui. Sarà proprio il fazzoletto rosso, rosso come il sangue e la passione, rosso come l’istinto incontrollato che, sventolato dalle mani di lei, sceglierà il partner. Questi accetterà la scelta della donna e si avvicinerà a lei, nel vortice di una danza erotica e sensuale, fatta di leggeri sfioramenti e sguardi erotici. Il fazzoletto rosso sarà, quindi, strumento di invito per l’uomo, scelto ad unirsi al suo sì. Questo rituale del fazzoletto per la scelta del partner amoroso si ritrova ancora oggi non solo nel Salento, ma in tutta la regione e in alcune aree della Basilicata e della Campania. La tradizione fa risalire l’uso del fazzoletto a periodi molto antichi e lo vuole simbolo d’amore. Il rosso acceso della stoffa emerge tra i movimenti caldi della danza per disegnare vortici di corteggiamento e di amoreggiamenti, per esprimere la propria voce una volta che la donna ha scelto il suo uomo. Giunti a questo punto il fazzoletto diverrà simbolo dell’amore concesso al partner da parte della fanciulla, la quale dona quel fazzoletto, rosso come il suo cuore, a colui che l’ha conquistata.
Alcuni studiosi sostengono, oggi, che il fazzoletto non appartiene alla tradizione della danza, ma che sia stato aggiunto in seguito, a mo’ di ornamento. Le mani delle danzatrici si abbellivano del rosso della sua stoffa per aggiungere colore alla coreografia di una danza già di per sé travolgente. Quale che sia la sua vera storia, il rosso di quel fazzoletto è di sicuro simbolo emblematico di un sentimento forte ed istintivo come l’amore e la passione di cui si fa egregio vessillo.

Ma questa è storia e leggenda concretizzate oggigiorno dalla presenza indiscussa dell’Associazione Culturale  “ Terra Jonica Salentina ”  che basa i propri lavori e progetti su codeste tematiche assai complesse come la “ pizzica e lataranta ”. L’Associazione, dunque, guidata dalla presidentessa cofondatrice la cantante Pina Caiazzo e dalla vicepresidentessa artista strumentista Carmen Screti, nonché cuori pulsanti dell’intera macchina organizzativa, operano  in questo cotesto da anni immemori proprio perché come madre e figlia, la “pizzica e la taranta” sono parti integranti del loro codice genetico in quanto discendono da antenati che operarono in questo ambito fin da tempi antichi.  Codesta associazione, si chiama così in onore della Madre Terra, elemento naturale creatore proprio di quella vita, che molto spesso veniva spezzata dal veleno della tanto temuta Tarantola. Terra, dunque, bagnata dallo Ionio che abbraccia gli antichi usi e costumi del Salento. In questa edizione, giunta ormai alla sesta, durante la “Notte della Pizzica ” si esibiranno  anche altri gruppi di musica popolare di egual fama come: “ I Cantacunti ” gruppo salentino di cantastorie di Manduria guidato da Maria Rosaria Coppola e Gianni Vico nonché musicisti ed attori di storie realmente accadute in tempi immemori rivisitate in chiave moderna, i “ Selva Cupina ” associazione culturale  salentina  fatta da musicisti locali della Provincia di Taranto guidata da  Aurora Abatemattei e Tony Altavilla i quali interpretano testi salentini, tarantini e irlandesi, i “ Chiantati ” un gruppo di musica popolare di Monacizzo e dulcis in fundo i “ Terra Jonica Salentina ” apriranno e chiuderanno l’evento culturale come ogni anno a questa parte con la consueta presentazione, canti e soprattutto balli con cui la stessa Pina Caiazzo in persona aprirà le danze con tanto di “ Pizzica Salentina ” . Nell’arco di queste meravigliose sei edizioni, alla kermesse sono stati invitati anche altri gruppi di musica popolare di una certa esperienza, come: i “ Pizzicariddi ” di Carosino, i  “Camaci ” di Oria, i  “ Tamburellisti di Otranto ”, i “ Don Pizzicati ” di Grottaglie, i “Domus Tarantae” di Taranto, i “ Musici Medievali ” di Monteiasi, i “ Pizzicati Sotto Lu Pete ” di Villa Castelli,  i “ Cantori di Villa  Castelli ”, e i “ Katundy Në Zëmbra ”  di San Marzano di San Giuseppe. Il gruppo de “ Terra Jonica Salentina ”, dunque, è formato da: Pina Caiazzo (voce, ballo e castagnatte), Carmen Screti  (voce, ballo, fisarmonica, tamburo e violino), Mimmo Galoppa ( direttore artistico, sound engineering, chitarra e basso), Josephine Andriani            ( chitarra) e Leonardo Belvedere ( fisarmonica).  Dunque, tutti pronti per ballare, cantare e sciogliervi in pista? Che aspettate? L’invito a presenziare all’evento culturale denominato “ La Notte Della Pizzica ” a Fragagnano (Ta) c/o Zona Industriale (P.I.P.) il 25 luglio dalle ore 21.00 fino a notte fonda, da parte dell’Associazione culturale e musicale “ Terra Jonica Salentina ”  è rivolto a tutti coloro i quali vorranno assistere alle diverse esibizioni della pizzica salentina, in maniera totalmente gratuita. Inoltre, si potrà degustare piatti tipici della tradizione culinaria locale salentina, grazie alla presenza di alcuni stand allestiti appositamente e acquistare dei piccoli souvenir della tradizione salentina.  

 

 


Il "buon" Presidente Campitiello ha fatto le valigie ed è ritornato in Campania dovesi parla di un suo forte interessamento per l'acquisto della Cavese, da qui si comprende del perchè il massimo responsabile del Taranto Calcio ha preferito ritornare nella sua regione. E il Taranto Calcio? Abbandonato, senza possibilità di ripescaggio in quanto ci vorrebbero molte centinaia di mgliaia di euro e non si capisce bene questi soldi chi potrebbe metterli a disposizione. Si parla di un interessamento di altri imprenditori, ma chi sono, da dove vengono? Potrebbe ritornare a bomba l'industriale barlettano Di Cosola che già negli scorsi anni manifestò interesse ad entrare nella società con la maggioranza delle quote. Si è parlato molto sui giornali negli ultii giorni del ritorno di Nardoni e Bongiovanni, ma sembra una ipotesi molto fantasiosa dopo quello che è accauto lo scorso campionato quando l'imprenditore ex politco tarantino fu allontanato dai tifosi perchè non gradito. Una storia questa veramente incomprensibile che  forse ha portato il Taranto Calcio a ritornare nel buioi totale.Intanto il calcio mercato è già iniziato.

 

Nella gara denominata “ 3^ STRANAMARATHON”, inserita nel calendario nazionale IUTA e UISP, omologata FIDAL, che ha visto la partecipazione di circa 230 atleti provenienti da tutt’Italia e che si è svolta la scorsa Domenica. 

 

L’associazione sportiva dilettantistica Podistica FAGGIANO V.P.service srl sabato scorso (20/6) ha conseguito il miglior risultato tecnico dell’anno e proprio sulla  distanza dell’ULTRAMARATONA Km.50 svoltasi a PUTIGNANO nel pomeriggio con partenza alle ore 15,00 nel quartiere S.Pietro PITURNO ed organizzata dall’ass.ne Asd palestra in Fitness e l’ausilio degli operatori Tempo- gara.

La manifestazione denominata “ 3^ STRANAMARATHON” inserita nel calendario nazionale IUTA e UISP era altresi’ omologata FIDAL e ha visto la partecipazione di circa 230 atleti provenienti da tutt’Italia che si sono misurati su varie distanze fra cui l’ultramaratona su un circuito tecnico, ondulato ed insidioso di km.5,250 da percorrersi ben nove volte con un primo giro piu’ lungo per raggiungere il chilometraggio.

La asd pod.Faggiano schierava al via le sue migliori tre rappresentanti sulla distanza, già reduci dalla sei ore di Putignano svoltasi a Marzo del corrente anno, ed ha conseguito un bellissimo successo e podio con il secondo posto assoluto di Antonietta FINA (prima di cat.F40)- sangiorgese in forza alla Pod.Faggiano- che ha terminato la prova in 4h44’ in un assoluto progressivo crescendo risucchiando tutte le avversarie giro dopo giro (era sesta al primo giro) e preceduta sul traguardo solo dalla validissima atleta dell’am.Putignano Delfine Erica Teresa (atleta di livello nazionale sulla sei ore) che ha fatto invece gara a se’ dal primo giro.E tale prova è assolutamente da rimarcare valutando il fatto che si è corso in condizioni estreme con caldo notevole nelle prime tre ore e poi sotto l’infuriare continuo di un violento temporale e quindi con un notevole sbalzo termico che ha inciso sulla muscolatura delle atlete in gara. Quindi gara di tattica assoluta e di grande determinazione per una già esperta maratoneta che ha deciso di allungare il passo nel pianeta dell’ultramaratona.

A completare il successo della Pod.Faggiano la bella e caparbia prova di Adriana Valdevies giunta ottava assoluta e 4^ di cat.F40 con 5h19’ che non ha mai mollato facendo una bella prestazione di regolarità ed impegno.

A completare il trittico è mancata al traguardo Perrucci Ersilia (cat.F50) che per problemi fisico-muscolari è stata costretta al ritiro dopo 33 chilometri mentre stava svolgendo una gara di assoluta regolarità.

A tutte le validissime atlete in gara in questa difficile competizione è andato  il plauso del Prsidente Carmelo Caruso, della intera dirigenza  e dello sponsor auspicando sempre nuovi traguardi in queste estreme competizioni.

 

 

 

 

 

 

Permettemi di rivolgere un plauso al dottor Fabrizio Nardoni che ancora una volta dimostra in maniera inequivocabile di amare la sua città. Nonostante , durante la sua presidenza del Taranto calcio sia stato bersagliatissimo dai tarantini e soprattutto dalla Fondazione Taras ed abbia di fatto avuto una notevole perdita economica, adesso che Campitiello che era stato acclamato come il nuovo profeta del calcio tarantino si è defilato senza preoccuparsi del futuro del Taranto, Fabrizio Nardoni ancora una volta è pronto ad  entrare in campo ed a salvare le sorti di una squadra e di una tifoseria che avevano messo lui e Petrelli alla porta. Pazzia o amore per la sua città e per la sua squadra ? Conoscendolo sono sicuro che la seconda affermazione sia quella giusta. Fabrizio ama la sua città anche se non è stato mai ricambiato finora. Difendiamo una volta tanto la nostra tarantinità, che almeno il calcio tarantino sia libero dallo sfruttamento di tutti quei "forestieri" che hanno fatto di Taranto una città da colonizzare.


 

Promossa ed organizzata dal CONI. Si tratta della 12^ edizione.

 

Domenica 7 giugno toccherà a Taranto, Manduria, Laterza, Crispiano e Castellaneta. Domenica 14 giugno invece sarà il turno di Martina Franca e Montemesola.  Il claim scelto per l’edizione 2015 è “Se vi piace lo sport preparatevi a tutto”. Le manifestazioni promosse in 8 centri della provincia (compreso il capoluogo ionico) intendono promuovere lo “sport per tutti” sul nostro territorio. Il Comune di Statte ha già ospitato la “Giornata Nazionale dello Sport” lo scorso 2 giugno riscuotendo un grande successo di pubblico e partecipanti. Ad essere protagonisti saranno gli atleti, tecnici, dirigenti ed addetti ai lavori del movimento sportivo locale.Naturalmente, i cittadini avranno come al solito la possibilità, laddove consentito, di cimentarsi in diverse discipline presso le numerose “location” predisposte per l’occasione. L’evento è stato presentato stamani 5 giugno dai vertici della Delegazione CONI Taranto, alla presenza dei Rappresentanti degli Organismi Sportivi del territorio che hanno aderito, degli Assessori allo Sport dei comuni della provincia coinvolti e dei Fiduciari CONI.

Ecco tutte le iniziative previste sul territorio:

EVENTI PREVISTI

(in ordine di data)

 

 

STATTE

(GIA’ SVOLTA il 2 GIUGNO):

  • Dimostrazioni di volley e basket (area Ponte Cherubini);
  • Dimostrazioni di calcio e calcio a 5 (area Piazzale Stazione);
  • Dimostrazioni di bike (area Piazzale Giostre);
  • Manifestazione di atletica leggera;
  • Dimostrazioni di danza, balli di gruppo, zumba, pilates, boxe, taekwondo e body-building (area Biopiazza).

(attività dalle ore 15 alle 22).

TARANTO

 (7 giugno):

  • Gara podistica di 10km (Centro Sportivo Masseria Vaccarella, Paolo VI, con inizio alle ore 8.30);
  • Dimostrazioni di kick-boxing, esibizioni attività aerobiche (step, super jump, aerobica, zumba fitness e spinning), dimostrazioni di ginnastica dolce e posturale, danza (dalle ore 8.30 alle 14, Centro Sportivo Masseria Vaccarella, Paolo VI);
  • Manifestazione Interregionale di boxe con la partecipazione di 8 società (ore 10, Centro Sportivo Masseria Vaccarella, Paolo VI);
  • Dimostrazioni di scacchi, scherma e dama (ore 9-13, Masseria Vaccarella, Paolo VI). 
  • “Derby dello Jonio” di pallanuoto: Mediterraneo Sport Taranto – Rari Nantes Taranto - settore giovanile maschile

“under 15” (ore 9.30, Mediterraneo Village). A seguire dimostrazioni di pallanuoto.

  • Dimostrazioni di canoa/kayak (ore17-20, spiaggia Viale del Tramonto –  angolo Via Aragoste, S.Vito);
  • Dimostrazioni di beach tennis (ore 10-18), kite e sup, vela,  windsurf e waterbasket (ore 10-18) (spiaggia Viale del Tramonto –  angolo Via Aragoste S.Vito);
  • Dimostrazioni di volley, basket, karate, ju-jitsu, taekwondo, subbuteo, ginnastica ritmica (dalle ore 9 alle 11, palestra istituto “Maria Pia”).

(8 giugno):

  • Triangolare volley femminile “under 14” CSI (palestra del 1° Circolo Plesso “Basile”, a partire dalle ore 18.15).

MANDURIA

(6 giugno):

  • 2° Trofeo Regionale “Pattini tricolore”, riservato alle categorie promozionali di singolo (presso l’impianto sportivo Via per Francavilla km1);

(7 giugno):

  • Festa dello Sport con i Campionati Provinciali Individuali Atletica Leggera – Settore Promozione (categorie esordienti A-B-C, ragazzi/e, cadetti/e - Corsa su strada e marcia (raduno ore 8.30 piazza Garibaldi).

LATERZA

(7 giugno):

  • Festival promozionale di hockey su prato per ragazzi e ragazze dai 6 ai 14 anni con tornei e giochi anche di altre discipline sportive nell’arco dell’intera giornata (spazio antistante scuola media “Michelangelo”).

CRISPIANO

(7 giugno):

  • Evento denominato “Prendi la bici e vai…3° Trofeo Ciccio Sgobbio”, finale provinciale di gimkana con gli alunni delle scuole elementari della provincia di Taranto (raduno ore 8.30 Piazza Madonna della Neve, inizio manifestazione alle ore 9 con la prova di abilità tra i birilli).

CASTELLANETA

(7 giugno):

  • Dimostrazioni di vela, basket, volley, tennis, calcio, running, karate, motori e orienteering;
  • Percorsi e staffette riservati agli studenti degli istituti di Castellaneta (ore 10.30, via San Francesco – zona Portici);
  • Dimostrazioni di calcio a 5 (ore 10-12.30, campo “Don Bosco”).

MARTINA FRANCA

(14 giugno):

  • Dimostrazioni di triathlon (ore 8, Piazza XX Settembre);
  • Esibizioni ginnastica (ore 17.30, Piazza XX Settembre);
  • Iniziativa “Vetrine Animate” (ore 18, Viale della Libertà);
  • AREE DELLO SPORT (n° 15 location, n° 80 attività):

Dimostrazioni di spinning, free climbing, tennistavolo e ballo (Piazza Roma;

Dimostrazioni di pattinaggio, arti marziali, nuoto, cross fit, ciclismo, majorettes (Piazza XX Settembre);

Dimostrazioni di fit and boxe (Via Verdi);

Dimostrazioni di Ballo (Piazza M.Immacolata);

Dimostrazioni motori/Passeggiata centro storico Pro Loco (Piazza Plebiscito);

Dimostrazioni di ciclismo, basket, equitazione – Angolo Sensibilizzazione e Nutrizione (Corso Italia);

Triangolare calcio (Piazza Crispi);

Dimostrazioni di basket/Basket School Martina (PalaWojtyla);

Dimostrazioni di tennis, bici eco, scacchi, superjump, walking program, taekwondo, scherma, fitness (Corso Messapia);

Dimostrazioni di volley, tiro con l’arco, yoga, motori, fitness,

ballo, biliardino, scacchi, modellismo, nuoto ed apnea (Viale della Libertà);

Dimostrazioni di ballo, happy dance, bridge (Villa Garibaldi)

(Attività dalle ore 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.30);

  • Cerimonia finale (ore 21, Villa Garibaldi).

MONTEMESOLA

(14 giugno):

  • Dimostrazioni ju-jiutsu, karate, kick-boxing, rugby, soft-air, volley, tennis, tiro con l’arco (ore 8-20, piazza IV Novembre, largo Osanna);
  • Mini-torneo calcio a 5 (ore 11.30, piazza IV Novembre), Triangolare di volley (ore 18, piazza IV Novembre).

 

 

 

PARTECIPANTI

 

 

Per questa edizione è previsto un coinvolgimento complessivo (addetti ai lavori e pubblico) di oltre 10.000 persone sia per il capoluogo che per la provincia.

 

 

 

 

COINVOLGIMENTI DIRETTI

 

 

FEDERAZIONI SPORTIVE:

  • Federazione Italiana Atletica Leggera
  • Federazione Italiana Nuoto
  • Federazione Italiana Canoa e Kajak
  • Federazione Ciclistica Italiana
  • Federazione Italiana Hockey
  • Federazione Pugilistica Italiana
  • Comitato Italiano Paralimpico
  • Federazione Italiana Scherma
  • Federazione Scacchistica Italiana

 

ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA:

  • CSI
  • AICS
  • UISP

AMMINISTRAZIONI COMUNALI:

  • Comune di Taranto
  • Comune di Martina Franca
  • Comune di Statte
  • Comune di Manduria
  • Comune di Montemesola
  • Comune di Crispiano
  • Comune di Castellaneta

 


 

 

 

 

Atto secondo. Avviato con la rassegna di scena contemporanea “… sono Stato io?”, il progetto “viagraziadeledda senzanumerocivico” prosegue con la seconda edizione di “Città nascosta”, che, proponendo una esplorazione consapevole di musei e luoghi d'arte, mira alla valorizzazione del patrimonio artistico della città di Taranto. Si compone così un nuovo tassello del progetto Teatri Abitati 2015 da parte del Crest, progetto che ancora non vede conclusa la propria istruttoria da parte della Regione e che pertanto suggerisce una programmazione episodica, che questa volta investirà la vecchia isola tarantina, riconfermata quale “bene adottato” nell’ambito del programma regionale. Nei fatti, il 15 e il 22 giugno, il progetto, in collaborazione con Custodes Artis, si sposta al MuDi - Museo Diocesano di arte sacra, per raccontare storie della città, per ascoltarne il cuore, per respirarne il profumo di mare, per scoprire la città nascosta. Previsti un tour museale guidato e tre performance, saggi conclusivi di altrettanti laboratori teatrali (lunedì 15, “Ogni mucchio pare turchio”, e lunedì 22, “Il fantasma di Laclos” e “Terroni”). Appuntamento/raduno alle ore 20.30. Ticket (visita guidata) 3 euro. Info: 099.4707948 - 366.3473430.

 

Coerentemente con il “cuore tematico” del progetto, la conduzione dei diversi laboratori teatrali realizzati dal Crest nei mesi appena trascorsi ha sviluppato periodi e personaggi della storia di Taranto, componendo una originale mappa storiografica, che ha il pregio di rappresentare quasi un compendio dell’animo contraddittorio dei tarantini. Indolenza e ardore, incuranza e capacità di fascinazione, sporcizia ed eleganza, ignoranza e genio creativo. Tutti aspetti attraversati dalle storie scelte per raccontare una città che oggi appare dormiente. La bella addormentata nel mare.

La narrazione di Giovanni Guarino “Ogni mucchio pare turchio”, con i corsisti del laboratorio urbano “I neri per strada” e le percussioni di Angelo Losasso, che prende spunto dal poema eroico “Glorie di guerrieri e d'amanti” del tarantino Cataldo Antonio Mannarino, racconta dell’assedio del 1594 dei Turchi alla città di Taranto e, in particolare, della battaglia di Lama del 19 settembre, il cui esito determinò il fallimento dell’accerchiamento. Due i principali protagonisti delle vicende raccontate e dell’epoca: Sinan Čicala-Capudan Pasha, messinese e cristiano di nascita convertitosi poi all’Islam, comandante della flotta turca, e l’Arcivescovo Lelio Brancaccio, guida moralizzatrice della Diocesi di Taranto dal 1574.

Condotto da Sandra Novellino e Delia De Marco, il laboratorio “Il fantasma di Laclos” ha tratto ispirazione dall’omonimo libro di Helene Claude Frances (Edit@, 2006), dedicato alle epistole scritte negli ultimi giorni di vita da Choderlos de Laclos, generale di brigata, nonché autore della celebre opera-scandalo “Le relazioni pericolose” (Les liaisons dangereuses, 1782), morto di dissenteria il 5 settembre 1803 nel Convento di San Francesco, nel borgo antico di Taranto, e sepolto sull'isola di San Paolo, in Mar Grande. I vecchi pescatori tarantini evitano di passare davanti a questo isolotto. Ritengono che porti male, che sia imputabile di tutti i naufragi nella zona e che la colpa di tutto sia da attribuire al fantasma di Laclos, che più di qualcuno giura di aver visto vagare inquieto sull’isolotto, nelle notti di tempesta, quando il mare si avventa con forza contro la scogliera.

 

Nel 1995 il tarantino Giancarlo De Cataldo, magistrato, drammaturgo e sceneggiatore, pubblica con la casa editrice Theoria, poi riproposto nel 2006 dalla Sartorio, il libro “Terroni”, in cui si mescolano, fra ricordi e realtà, le vicende della Taranto degli anni ’90: «Un romanzo “sociale” in cui lottano pulsioni criminali e aspirazioni borghesi, perbenismo provinciale ed eccentrica autonomia». Nelle 140 pagine dell’opera letteraria vengono raccontate le vicissitudini di tante tipologie di terroni: i migratori, gli stanziali, gli ostinati, gli indifferenti, gli innamorati e molti altri ancora. Durante il percorso laboratoriale condotto da Andrea Simonetti, i corsisti si sono ripetutamente domandati, in maniera quasi ossessiva, quanto siamo cambiati e se siamo cambiati.

 


E’iniziato il conto alla rovescia! Dal 30 maggio al 2 giugno è, infatti, in programma a Taranto la prima tappa della Coppa Italia di vela, organizzata, in loco, da Ondabuena Academy.  Saranno oltre 15 gli armatori a contendersi la vittoria, tra cui il detentore della “Coppa”, e campione del mondo, Sandro Montefusco con l’imbarcazione Euz II di Francesca Lanera (LNI Monopoli). Presente anche il vice campione del mondo, Tommaso De Bellis Vitti, con Five For Fighting.

Arriveranno da tutta Italia i velisti che si contenderanno la prima tappa del torneo: sono attese imbarcazioni da Pescara, Anzio, Mandello del Lario, Sicilia, oltre ovviamente a una notevole rappresentanza della Puglia, motore dell'evento, con 10 Platu pronti a solcare i mari. Il Platu25 è una barca economica e, soprattutto, estremamente sicura. “C'è molto entusiasmo tra gli armatori – ha precisato nei giorni scorsi il presidente della classe, Edoardo Barni – Questa è una barca molto tecnica, divertente, fa la differenza e con un minimo investimento tutti possono competere”.

Dopo la tappa tarantina, la competizione si sposterà a Gallipoli dal 18 al 21 giugno, in concomitanza con il campionato italiano, e ancora, per l’ultima veleggiata pugliese, a Monopoli dal 24 al 26 luglio. 

“Gestire una competizione di tale livello è per noi un grande orgoglio – spiega Girolamo Capozza, vice presidente Ondabuena Academy –Taranto viene scelta perché ha un campo gara che piace ai velisti, mai monotono, mai scontato. E poi è vero anche che negli anni la scuola ha dato prova di saper accogliere i regatanti, facendoli sentire a casa, mettendo a loro disposizione professionalità e accoglienza”. Le regate si svolgeranno nella splendida rada di Mar Grande. E proprio in questi giorni, velisti arrivati da tutto il mondo si stanno allenando nello specchio d’acqua tarantino per carpirne tutti i segreti tattici.

“Eventi come la Coppa Italia – dice l’assessore comunale allo sport Francesco Cosa – diventano un potente strumento di marketing territoriale. Gli sport legati al mare rilanciano la nostra immagine e ci permettono di mostrarci in tutta la nostra bellezza”. Taranto non è stata scelta solo per la rada naturale, diventata oramai un vero e proprio "stadio del vento", ma anche per lo staff che organizza la tappa, quello tecnico di Ondabuena Academy, e quello logistico del Molo Sant'Eligio che accoglie i regatanti dopo una lunga giornata di sport e agonismo. “Abbiamo un obiettivo ambizioso – spiega infine Antonio Melpignano, presidente del Sant’Eligio – essere promotori del rilancio della città vecchia. Il Molo è per sua natura nel borgo antico, e noi vogliamo essere la sua porta d’ingresso e contribuire alla crescita delle strutture ricettive. E poi attraverso il mare vogliamo avvicinare i giovani alla loro città, una terra meravigliosa che nasconde enormi potenzialità”.

 

Per tutti i dettagli sulla competizione è possibile consultare il sito www.ondabuenaacademy.it

 

 

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