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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

di Michele Santoro

 

Francesco D’Andria e Ascanio Cimmino – Foto di Michele Santoro

 

Si è svolta, presso il Teatro TaTA’ di Taranto, a distanza di quattro anni dalla prima edizione, una nuova versione, della Compagnia Instabile Napolinscena, di un’esilarante commedia di Eduardo De Filippo: Ditegli sempre di sì.

Napolinscena è una Compagnia, che si è arricchita, strada facendo, sia di nuovi elementi e sia per la crescita qualitativa, costante, di quegli attori che sono stati l’anima di quest’Associazione Culturale “d’Eduardo”, tra tutti: Francesco D’Andria, Ascanio Cimmino e Betti Calcagno, Mimmo Macrì.

Francesco è l’anima “eduardiana”, innamorato e studioso del grande commediografo, e di tutti i personaggi, nei quali si compenetra per studiare, a fondo, il loro modo di muoversi, di parlare e di interpretare anche i silenzi dell’attore, che è stato l’anima di Napoli del secolo scorso.

Molte volte nelle commedie Di De Filippo presentate, un poco dappertutto in Italia, i nuovi attori dilettanti tendono a copiare atteggiamento, voce per esprimere, secondo loro, le interpretazioni del grande attore, cercando, in questo modo di rendere simile alla realtà la commedia stessa. Purtroppo questo vezzo è entrato a far parte del costume teatrale italiano.

Le prime compagnie, che si costituiscono nelle parrocchie, nei piccoli teatri di paese, sono quelle che, alla prima rappresentazione, presentano un’opera di Eduardo, come se fosse un fatto semplice.

Questo “scopiazzare” per entrare meglio, secondo gli interpreti, nei personaggi che sono stati l’anima del grande attore napoletano, mette un limite molto grande alle rappresentazioni ed anche alla crescita, se ci sarà, del dilettante. Anche Francesco, ora un bravissimo interprete dei personaggi di Eduardo, in passato ha percorso tale strada ed è stato tentato da questo senso d’imitazione.

Da pochi anni, anche per l’intelligente regia di Ascanio Cimmino, Francesco D’Andria è uscito da questo “clone” ed ha creato un nuovo personaggio nel modo interpretativo. Oggi chi va a Teatro per assistere alle commedie di Eduardo, proposte dalla Compagnia Instabile Napolinscena, troverà in D’Andria un attore dalla grande personalità.

Anni fa in un’intervista a Luca De Filippo fu chiesto perché non cominciasse a interpretare, nei teatri italiani, le commedie del padre.

La risposta fu secca e negativa. Chiunque si fosse prestato a interpretare Eduardo, a poco tempo dalla sua dipartita, sarebbe stato la sua ombra negativa. Il pubblico avrebbe, sicuramente, fatto il paragone cercando di trovare segnali, atteggiamenti, voce, pause di un attore che era apparso per anni nei teatri o in televisione, e il nuovo interprete delle commedie, anche se si chiamava Luca De Filippo, non avrebbe retto o acquisito una sua vera personalità. Per questo, prima di calarsi nei panni che furono di Eduardo, era necessario che fosse il tempo ad allontanare alcuni ricordi. Così è stato e Luca, purtroppo scomparso prematuramente il 27 Novembre dello scorso anno, aveva iniziato e stava costruendo un percorso unico, da grande attore, soprattutto con le commedie del padre dal quale aveva ereditato quella giusta personalità per continuare a interpretarle con nuovo vigore.

La svolta principale a Napolinscena, sicuramente, è stata data dall’attore Ascanio Cimmino, che ha scoperto, in se stesso, doti di regista che non pensava prima di avere. Così la crescita della Compagnia Instabile Napolinscena è stata costante nel tempo. Il nuovo regista ha cominciato a studiare la personalità degli attori a disposizione e li ha forgiati nel modo migliore. Gli interpreti ora si muovono sul palcoscenico con quella padronanza che è tipica delle compagnie di professionisti. Ascanio, con lo scenografo Mimmo Macrì ha apportato, poco per volta, novità anche nella costruzione della scena. Infatti, in “Ditegli sempre di si” gli spettatori che sono entrati in teatro, hanno trovato un palco vuoto,  senza alcun allestimento scenico. Poi, con luci soffuse, si sono alternati sul palco, come ombre, tutti gli attori, con il volto coperto da una maschera bianca, e, in poco tempo, con perfetto sincronismo, hanno costruito la scenografia, sia nel primo atto e sia nel secondo.

Quello che ha stupito ancor più è stata la crescita dell’attore Ascanio, che interprete comprimario, come in tutte le commedie di Eduardo, è diventato quasi attore principale. Anche questo è un cambiamento apprezzato.

Chi stupisce sempre più per le doti naturali di calcare la scena, con quella naturalezza che è tipica delle grandi attrici, è Betti Calcagno.

I suoi movimenti sul palcoscenico sono quasi spontanei, anche se si nota la ricerca tipica della donna napoletana alla gestualità.

Bravi e compassati tutti gli altri attori: Virginia Cimmino, Mimmo Macrì, Antonio La Gioia, Simona Lezzi, Sergio Tersigni, Paola Langella, Andrea Mancini, Margherita Buono, Roberto Grande, Achille Zizzi, guidati bene nelle loro parti.

Direttrice di Scena Cristina Pischetola. Scenografia Mimmo Macrì. Audio e luci: Alberto Fago. Regia Ascanio Cimmino.

La compagnia così com’è composta, è, sicuramente, formata da veri attori professionisti ben preparati per calcare altre scene di teatri italiani.

Buona crescita per Taranto.

 

 A new way of thinking about Museum - di Matteo R. Dusconi ed Eva Degl’Innocenti

 

 

GRANDE SUCCESSO PER IL CONCERTO CON IL “TRIO TARANTO

PROMOZIONE A 360 GRADI PER LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO AL MARTA’

ECCO I TESTIMONIAL  DELLA “CAMBUSA DI ASSONAUTICA®” :

Dopo l’applaudittissmi concerto del Trio di Taranto, l’evento della “Cambusa di Assonautica®” ha rappresentato un momento fondamentale per la presentazione delle eccellenze di taranto e della Puglia: prodotti tipici, manufatti dell’artigianato artistico, scenografia essenziale: ecco cosa hanno proposto  agli ospiti del Martà le aziende selezionate del circuito Cambusa®:

APPUNTAMENTO AL PROSSIMO EVENTO FINALE:  12 GIUGNO 2016

Listen, There is music in the air

Grande successo per il concerto al MarTA per la serie “Musica al Museo”, iniziativa da sold out con almeno una settimana di anticipo. Soddisfatta la direttrice del MArTa, Eva Degl’Innocenti, soddisfatti anche i direttori artistici dell’Associazione Musicale Domenico Savino e dell’Istituto Superiore di Studi Musicali G.Paisiello.

Di scena domenica ilTRIO DI TARANTO: Luigi Di Fino al clarinetto, Giuseppe Grassi al violoncello  e Paolo Cuccaro al pianoforte. Ecco il programma L. van Beethoven: Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte in Si bem. magg Op. 11  - Allegro con brio– Adagio- Allegretto

E’ seguito  J. Brahms: Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte in La min. Op. 114 - Allegro- Adagio - Andantino grazioso - Allegro

Si è concluso alla grande con Nino Rota: Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte

Allegro – Andante – Allegrissimo. Bis compreso e applauditissimo da standing ovation (in sala quasi 200 persone e moltissime prenotazioni in over booking).

Subito dopo il concerto ha avuto luogo la settima edizione di “MARTA’APERITIVO & CAMBUSA”  con il progetto “La Cambusa di Assonautica®”  che  ha riproposto agli spettatori del concerto (circa 200)  la presentazione e la promozione di selezionatissimi prodotti di eccellenza della nostra terra pugliese. Codesto è diventato un appuntamento irrinunciabile per i visitatori, un modo nuovo di promuovere e “stupire” con le cose semplici che abbiamo, con le risorse del nostro territorio che sono davvero a “chilometro zero”.

Posizionato nella sala attigua del Martà il corner della “Cambusa di Assonautica®” infatti ha rappresentato come al solito un punto fondamentale dell’architettura espositiva della presentazione e questa volta è stato ancora più spettacolare, una vera vetrina sulle eccellenze del territorio: prodotti tipici ell’area ionica ma anche del Salento, manufatti dell’artigianato artistico, ceramiche d’autore dei Maestri ceramisti di  Grottaglie, prodotti innovativi dell’artigianato ecosostenibile, dell’industria grafico-editoriale al servizio del made in Italy.  Una scenografia essenziale nello scenario fantastico di un Museo nazionale: ecco cosa hanno proposto agli ospiti del Martà le aziende selezionate del circuito Cambusa®

Ci sono stati i vini pluripremiati di Varvaglione 1921, antica cantina di Leporano lanciatissima sui mercati internazionali con una vasta gamma di prodotti (ben 19 tipologie tra vini a doc, e a igt,  brut (di ritorno da una fortunata esposizione al Vinitaly 2016) per una produzione totale di quasi tre milioni bottiglie /anno.  Al MArTA, tiene sempre “banco” la degustazione di “Schiaccianoci”: mai vino fu più dedicato all’evento, mai potrà esserci un vino più “coordinato” di questo:  un autentico Negroamaro del Salento dal colore rosso rubino deciso e di buona struttura ottenuto da uve tipiche salentine quali Negroamaro e Malvasia Nera. I profumi sono complessi e intensi tra frutta matura, legno e spezie; con gusto equilibrato e morbido e nota finale che ricorda la carruba matura. È un vino da tutto pasto che accompagna egregiamente le carni rosse e i crostacei.

Confermata la presenza dell’ACROPOLI DI PUGLIA di Martina Franca (questa volta finalmente è intervenuto il dr. Vincenzo Lucarella, fratello della più nota ed eclettica Beatrice, ndr). L’Acropoli di Puglia, molto nota nelle principali fiere nazionali ed internazionali del food (ed anche della nautica grazie al circuito del progetto a marchio Cambusa®), ha presentato tutta la gamma dei prodotti di punta (Florido, Mosto, Vivace e Amabile) ma anche i raffinati prodotti di estetica a base di olio extravergine di oliva. 

New entry assoluta, dopo tante assenze, l’azienda agricola Vetrére, l’azienda in rosa delle sorelle Annamaria e Francesca Bruni, famosissime al Vinitaly di Verona e in Cambusa fin dall’inizio (Il progetto Cambusa® quest’anno compie dieci anni, ndr). Al MarTa in esposizione e degustazione - tra gli altri – anche il famoso “Barone Pazzo”  un grande Primitivo, ed anche “Crè”, “Laureato” e il classicissimo Negroamaro ”Lago della Pergola”. E’ intervenuta Fanny Tricarico, figlia di Annamaria:

“Il culto della terra e le amorevoli cure che riserviamo alle nostre uve donano ai vini Vetrère tutti i colori di Bacco: i rossi nobili, i bianchi amabili e i rosati pregiati. Le nostre etichette sono il risultato della coltivazione di varietà autoctone di uva: Negroamaro, Primitivo e Malvasia per i rossi; Minutolo e Chardonnay per i bianchi”.  Nel pieno rispetto della natura le sorelle Bruni ottengono “il vino secondo Vetrère”, sintesi felice fra l’identità autentica di un territorio, la sua storia (e la sua cultura) e la passione universale per il nettare di Bacco.

Quarta volta,  un’altra conferma ed un altro successo di pubblico per “Padaria” Focacce di Cesaria Anna Rita Nardelli, che ha partecipato alla cambusa con le migliori focacce “alla barese”. Di passaggio, al volo,  si à intravisto il mitico Chef e Artigiano dei prodotti da forno Umberto Carrieri.

New entry per “Caffè  des Amis”, con sede nella centralissima via Anfiteatro. Vito Liantonio ed il suo team hanno preparato una sorpresa creativa (a base di frutta) degna del MarTa in una scenografia inusuale al MArTA, coloratissima,  fatta di cassette di frutta e melograne sparse dappertutto. Da sottolineare che Liantonio ha fatto del succo di melagrana una mission personale, anche perché è stato i primo a Taranto  ad introdurre il succo di melagrana fra le sue specialità nel menù di Caffè des Amis che è anche caffetteria, lounge bar, cioccolateria, frutteria, tisaneria.

Confermata in esposizione anche la partecipazione di Pasta Marella di Gioia del Colle. A conduzione prettamente familiare, il piccolo pastificio artigiano del dr. Antonio Marella produce paste artigianali di semola di grano duro, prodotti da forno e dolci di mandorla della tradizione pugliese, utilizzando solo materie prime locali.

New entry assoluta per la Masseria Cinquesanti, di Vernole:  immersa nel verde degli ulivi l'azienda agricola “tutta al femminile”  è nata dall'amore per la campagna e per i suoi  prodotti genuini ed è specializzata nella produzione di formaggi tipici ancor oggi preparati con i tradizionali  metodi di una volta. Una passione così profonda ha portato più di quattro generazioni ad avvicendarsi nella  conduzione dell'azienda. L'esperienza della carismatica figura materna (“nonna Anna”, pluripremiata anche da Unioncamere, ndr), rende ogni stagionatura un'autentica opera d'arte. Al MarTA è stata presente Realina Cucugliato: a “Lina”, in uno splendido taillleur primaverile,  è toccato il compito di “raccontare” i “formaggi d’autore” che non si fermano solo alla tradizione ma sono protagonisti, ogni giorno, di una evoluzione “creativa” esaltando i sapori con le varie essenze salentine (timo, rosmarino, petali di rosa). La Cucugliato si è anche soffermata sulla particolarissima lavorazione del “sottocenere” (utilizzando solo cenere da legno d’ulivo). Originalissimo, infine,  il packaging d’autore mostrato dalla Masseria Cinquesanti, un cubo perfetto che contiene 4 prodotti d’eccellenza: la ricottina alle olive celline di Nardò, la “Gelotta” (crema gelatinosa di ricotta, ndr) ai fichi del Salento,  al limone, all’arancia.

Sempre dal Salento new entry per l’azienda “Serra di chi L’ama” un’azienda agricola certificata “biologica” che opera nel cuore della Grecìa salentina, dai coniugi Antonio Matteo e Paola Lucia Conte. Ha presentato l’azienda l’avv. Grazia Matteo: “la coltivazione dei terreni avviene ancora secondo tecniche e conoscenze di un sapere antico, e la passione per le piante e per gli animali hanno costituito la ragione di vita di Antonio Matteo, uomo positivo e sorridente, che ha profuso idee e energie ricercando un possibile equilibrio tra innovazione e tradizione. La cura dei campi come “strumento per preservare la bellezza della natura e del paesaggio”, iI rispetto dei tempi e dei luoghi della natura sono le “Regole di vita” tramandate e rafforzate da generazione in generazione, consapevoli di essere “sentinelle privilegiate” dell’orizzonte quotidiano. L’interesse dell’azienda è incentrato nella coltivazione degli ulivi che, da sempre, rappresenta la prioritaria e prevalente attività: i cereali prodotti, in buona parte, sono destinati alla concimazione naturale degli alberi di ulivo”.

Dal 2009 titolare dell’azienda è Paola Lucia Conte (anche lei presente al Marta insieme a Terenzia Matteo) che ha avviato, coraggiosamente, l’imbottigliamento dell’olio “Serra di chi l’ama” da selezione di olive Ogliarola salentina e Cellina di Nardò, da piante coltivate con metodo biologico e biodinamico (dal 2013 ha aderito alla DOP “Terra d’Otranto”).

Per l’artigianato classico made in Italy conferma formale per una partner di successo: Matilde Ricciardulli titolare dell’Atelier “Il Gioiello” nato nel 2006 grazie ad un progetto regionale per il recupero e la valorizzazione dei “mestieri scomparsi”. La Ricciardulli è stata sempre innamorata degli Ori di Taranto e ispirandosi a questi ci ha dedicato tutta la sua opera artistica e artigianale: ha lavorato il tessuto (cotone e lino) rifiutando i prodotti sintetici e ha cominciato a produrre tessuti d’eccellenza.  Al Museo ha esposto come al solito un finissimo tovagliato con i motivi del famoso orecchino.

Altra conferma per la notissima pasticceria “Piero Calò” (più conosciuto come “Pierone”) famosa in città per le incredibili meringhe, per le praline alla menta e le creazioni in pasta di mardorla.

New Entry, invece,  per l'azienda agricola "I Contadini" condotta oggi dalla terza generazione con tutti i componenti molto giovani, nasce in una delle terre più vocate per la coltivazione degli ortaggi, la Puglia, più precisamente il Salento, (la terra "del sole, del mare, del vento"). Le particolari condizioni climatiche di questo lembo di terra, infatti, baciata dal sole quasi tutto l'anno, la composizione dei terreni e la benevola influenza del mare, consentono di ottenere ottime produzioni di pomodori e di tutti gli ortaggi. L’azienda è stata rappresentata da Salvatore Tatullo.

L'azienda agricola "I Contadini" (Ugento) coltiva direttamente con la tecnica della produzione integrata, oltre venti ettari di ortaggi a campo aperto, tra questi pomodori san marzano, ciliegini, melanzane, zucchine, peperoni dolci, peperoni piccanti, carciofi e tanto altro. Molti ortaggi vengono essiccati naturalmente al sole del "Salento" per togliere l'acqua in eccesso e preservare nel prodotto tutte le qualità organolettiche e nutritive, quindi si passa alla fase della lavorazione in conserve senza l'aggiunta di conservanti.

I prodotti vengono conservati in olio di oliva e ricettati in modo semplice e artigianale per riscoprire i sapori delle conserve fatte in casa. L'essiccazione degli ortaggi al sole è una pratica antichissima e ormai quasi totalmente abbandonata, ma, benchè delicata e difficile, consente di ottenere un risultato organolettico assolutamente unico: morbidezza della polpa, conservazione delle vitamine, delle proteine e dei sali minerali degli ortaggi, profilo aromatico armonico e riconoscibile. La passata di pomodoro e prodotta artigianalmente come la facevano le nostre nonne, i pomodori vengono scottati macinati e solo con l'aggiunta di sale e basilico fresco la passata viene naturalmente sterilizzata a bagno maria senza l'uso di conservanti. Per sentire tutto il profumo dei pomodori appena raccolti.

Per l’artigianato, new Entry per Manifattura Tarantina™ di Marcello Carrozzo, un laboratorio multidisciplinare di artigianato, comunicazione e design. Semplice ma originale la mission: “la ricerca della qualità in ogni piccolo dettaglio e la sperimentazione sono la base di questo variopinto quadro di idee creative”. Marcello Carrozzo è infatti convinto che “una rinascita dell’“industria culturale” tarantina debba cominciare proprio dal recupero e valorizzazione del territorio”. Carrozzo ha creato una performance espositiva molto creativa dividendosi tra il salone e parte del chiostro.Una riscoperta delle risorse artigianali tarantine.

New entry assoluta per l’artista Andrea Indellicati che si è presentato in primis con un’opera della collezioni i fiori ed  cavalletto antico appartenuto al Maestro Fanigliulo. E poi con i suoi famosi teatrini take away  e con una serie di altre piccole opere grafico editoriali. Secondo Pasquale Chiurazzi, il noto scenografo – professore - fotografo made in Lucania, … “Andrea Indellicati ha sognato di essere nato a Taranto nel 1955, in una famiglia di artisti. Dai primi anni ’70 ha lavorato nel campo della sperimentazione teatrale italiana. In sogno, ha seguito le esperienze del teatro oggetto di Mario Ricci e del teatro corpo di Giuliano Vasilicò, lavorando poi in Puglia e in Toscana e fondando nel 1977 il Collettivo Ricerche Espressive e Sperimentazione Teatrale di Taranto. Con gli studi di Architettura a Firenze, il leggero apprendistato a Roma e a Milano ha seguito la vocazione per le arti plastiche e della comunicazione, lavorando al sogno della progettazione di spazi teatrali, grandi esposizioni, piccoli eventi.Vive tra Taranto e provincia, sognando di aver scelto di occuparsi di grafica editoriale, e di pubblica utilità, di teatro per ragazzi, conducendo vari laboratori di attività espressive nei licei, in centri diurni per la  salute mentale, negli istituti professionali per la grafica e i servizi sociali.Hanno scritto del suo lavoro: Valerio Dehò, Maurizio di Puolo, Giancarlo De Cataldo, Maria Vinela, Pietro Marino, Marisa Panetta”. Una biografia che approviamo all’unanimità.

New entry last minute per l’azienda agricola MERICO – Olio “Piana degli Ulivi” (di Miggiano). Tutto parte da Maria Rosa Merico che ha voluto traghettare le magiche ombre degli uliveti plurisecolari in questo millennio: oggi i figli Consiglia, Marta e Vito Lisi proseguono questa magnifica avventura al fine di non  disperdere la tradizione di famiglia, la produzione di olio di oliva che in passato avveniva nei frantoi ipogei. Prosegue così l’antica tradizione olivicolo-olearia familiare (dal 1600) che attualmente avviene unicamente in regime di agricoltura biologica, su 18 ettari di terreno e circa 1800 piante, in moltissima parte secolari in una vasta area compresa tra i comuni di Alessano, Miggiano e Salve (basso Salento).  L’azienda agricola MERICO produce olio extra vergine di oliva biologico esclusivamente dalle olive delle piante aziendali di varietà autoctona, Ogliarola Salentina e Cellina di Nardò.  Al MarTa sarà proprio Marta Lisi (il gioco di parole è d’obbligo), agronoma e assaggiatrice, a “raccontare” il fascino della Piana degli Ulivi e presentare i prodotti Merico dall’ innovativo e accattivante packaging.

Presente sin dall’inizio del progetto Cambusa® con i manufatti d’uso quotidiano (2006) le Ceramiche NICOLA FASANO tornano ad essere protagoniste sui tavoli al MArTA: ben diciotto generazioni di ceramisti hanno fatto la storia dell’azienda. Dal 1623. L’arte ceramica è stata tramandata di generazione in generazione, fino a oggi. 

Altra conferma per l’azienda grafico editoriale StampaSud Spa, guidata da Attilio Posa, alla terza generazione dell’arte tipografica di Mottola. StampaSud è azienda partner di Assonautica dal 2006 e fornitore ufficiale di Assonautica italiana a Roma. E’ molto vicina anche al progetto Cambusa® perchè da diversi anni si è specializzata con risorse umane e macchinari d’avanguardia nella creazione e realizzazione di packaging innovativo per il food e per l’artigianato artistico, in poche parole per il made in Italy.

Confermate altre presenze di eccellenze in esposizione: in primis il pluripremiato “ES” curato e prodotto con grande attenzione dal mitico viticoltore Gianfranco Fino. “Es” si conferma anche per quest'anno fra i 100 migliori vini rossi d'Italia. Completano l’esposizione Cambusa® i vini dell’azienda Agricola Pirro Varone, la collezione di olii extravergine della Tenuta Venterra, le opere artistiche della Bottega dei fratelli VESTITA.

Per il turismo incoming d’elite, new entry per Yachtin’ Puglia (Experience the secret Italy) una nuova azienda brindisina del gruppo Titi Shipping. Yachtin Puglia  che vede nel MarTA una grande risorsa culturale per l’incoming turistico delle crociere nel Mediterraneo - si propone infatti come punto di eccellenza dell’accoglienza per i turisti di superyacht e cruise. La guida più esclusiva al servizio dei turisti più esigenti (basta leggere il claim: “…possiamo soddisfare qualunque tuo desiderio…” Just ask Yachtin Puglia and we’ll make the impossible possible. In Puglia”. Al MarTa, a “raccontare” e presentare Yachtin Puglia ci sonob state Greta Giovine e Angela Corvetto. Il Presidente Teo Titi si ripromette di ritornare prossimamente al MarTA in questi giorni è infatti impegnato con la regata internazionale Brindisi Corfù.

All’evento era presenti consiglieri e soci di Assonautica Taranto guidati dal neo Presidente Piero Carratta e dal direttore generale Matteo Dusconi.  Il reportage fotografico ufficiale è stato curato come sempre dalla fotografa professionista Maria Rosaria SUMA che sta completando la documentazione fotografica della originale iniziativa promossa a Taranto: un progetto Assonautica – Martà che diventerà un format itinerante negli eventi di promozione della Magna Grecia a cura di Assonautica Euromediterranea.

Confermato l’eccezionale apporto logistico-organizzativo ma anche coreografico degli studenti (3^B, accoglienza turistica e 3^D, sala e vendita) dell’Istituto Tecnico Economico Professionale Alberghiero “Elsa Morante” di Crispiano. L’Istituto d’istruzione secondaria superiore, che conta 34 classi di studenti ed un organico di 82 docenti, rappresenta un fiore all’occhiello della formazione professionale pugliese.

Presente al Martà di Taranto anche un corner “Signa Maris”, il famoso progetto del Mibact il cui obiettivo è quello di presentare e promuovere in maniera diversa e innovativa gli innumerevoli attrattori naturali e culturali dell’Italia del Sud. Il primo risultato di questo obiettivo è stato la creazione di una rete della portualità turistica intesa come una nuova modalità di accesso e fruizione delle eccellenze storiche, culturali e paesaggistiche che il Bel Paese offre. 



L’incontro tra Marta’Aperitivo e  “La Cambusa di Assonautica”

“L’iniziativa promozionale di “cambusa” nasce da una idea di base molto semplice e antica: già gli antichi greci quando navigavano nel Mediterraneo portavano doni nei porti, erano i benvenuti e facevano conoscere la loro terra e le proprie tradizioni. Oggi i diportisti possono fare lo stesso e diventare (anzi lo sono già) gli “ambasciatori” della propria terra. E noi pugliesi di prodotti ne possiamo portare in tutto il mondo.

Il canale privilegiato della nautica da diporto non può fare altro che valorizzare i nostri vini doc e igt, il nostro olio extravergine, i prodotti da forno, le conserve alimentari e perché no, anche le opere dell’artigianato artistico locale.

In quest’ottica l’appuntamento della “Musica al Museo” fortemente voluto dalla direttrice del Martà, Eva Degl’Innocenti,  assume un valore di primaria importanza e apre nuovi scenari di promozione. Fa piacere, infine, e ci inorgoglisce il fatto che l’idea della “Cambusa di Assonautica” sia partita da Taranto e si stia estendendo in Puglia, in tutta Italia, nel Mediterraneo e nel mondo.

La Cambusa di Assonautica ® è un marchio registrato al Ministero dello Sviluppo Economico / ufficio Brevetti e Marchi dal 2006.  E’ stato depositato dal suo ideatore, Matteo Dusconi per conto di Assonautica Italiana, associazione nazionale per la nautica da diporto, il turismo nautico e l’economia del mare, con sede a Roma presso Unioncamere.

E’ andato a Maria Costanza D’Agostino, pianista 22enne, l’annuale premio “Laureati meritevoli” istituito  da dieci anni dal Rotary Club Taranto Magna Grecia.

La giovane pianista,  già in possesso di un curriculum di tutto rispetto, si è laureata in pianoforte all’Istituto di Alta Cultura Musicale “Paisiello” di Taranto.

La premiazione e la consegna della relativa borsa di studio (tremila euro) è avvenuta nel corso di una serata rotariana che ha visto la presenza del presidente del “Paisiello”,  Domenico Rana, dell’assistente della Governatrice, Antonio Gigante, e di altre autorità rotariane e civili.

“Il Premio “Laureati meritevoli” -  ha esordito il presidente del Club, Marcello D’Ippolito – che è dovuto alla generosità personale  del nostro socio Angelo Maggio. Il Rotary in generale e il nostro Club in particolare hanno sempre mostrato molta attenzione verso i giovani”. Il presidente ha poi ricordato come  sino allo scorso anno erano sempre due i premiati con borse di 1500 euro, ma che da quest’anno il premio viene unificato e assegnato a un laureato del “Paisiello” per dare un più reale sostegno materiale e per puntare tutta l’attenzione sull’Istituto la cui vita e il cui futuro sono ancora tribolati.

Il patron del Premio, Angelo Maggio, ha poi preso brevemente la parola per testimoniare il piacere di dare un riconoscimento a una giovane che ha dedicato la propria vita allo studio della musica. E ha auspicato lunga vita al “Paisiello” perché “Una città senza cultura e arte è senza vita”.

L’intervento centrale è stato quello del presidente dell’Istituto, Domenico Rana, già presidente della Provincia jonica  e che, in quella veste si era tanto premurato di preparare il passaggio dell’antico conservatorio dalla gestione provinciale a quella statale: passaggio non ancora avvenuto per l’insipienza dell’amministrazione successiva.  Rana ha ringraziato il Rotary Taranto Magna Grecia perché “queste nobili iniziative sono la linfa di cui abbiamo bisogno”. Ha poi affermato che nonostante le attuali difficoltà il “Paisiello” è in crescita e ha assunto un personale impegno: “Il “Paisiello” vivrà!”.

Il presidente D’Ippolito ha voluto premiare il socio Angelo Maggio con la massima onorificenza rotariana, la “Paul Harris Fellow”, per i dieci anni  del Premio. Identica onorificenza ha poi consegnato al socio Gianni Lasalvia promotore  per ben 18 anni del “Premio Mamma Esemplare Remigia Lasalvia”.

La giovane ma già validissima pianista si è quindi esibita in un  concerto nel quale ha mostrato tutta la sua valentia.

Ha concluso la serata l’assistente del Governatore, Gigante, che ha elogiato il Club per il suo dinamismo e per la capacità di portare a termine gli obiettivi prefissati.

(Nella foto, da sin.: La segretaria Tiziana Pica, Angelo Maggio, il presidente D’Ippolito, la premiata Maria Costanza D’Agostino e Gianni Lasalvia)

Angelo Scardino nasce nel 1986 a Grottaglie, terra della ceramica, dove muove i primi passi della sua carriera artistica.

Dopo la maturità acquisita presso il Liceo Artistico “Lisippo” di Manduria, ha conseguito il titolo accademico di primo livello con valutazione di 110 su 110 e Lode nell’anno accademico 2007-08, presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Nella stessa Accademia, dopo aver frequentato il biennio specialistico con indirizzo Scultura nell’Anno Accademico 2009-10 ha conseguito la laurea di secondo livello (specialistica) con valutazione di 110 su 110 e Lode con una tesi teorica dal titolo “La scultura del vuoto” e una tesi pratica mirata alla realizzazione di modelli di scultura del vuoto.   

Nel 2012 si trasferisce a Mantova dove iniziala sua carrieda di docente presso l’IstitutoStataled'Arte "A. Dal Prato" diGuidizzolo. Attulamente lavora  presso l’istituto Alberghiero di Poggio Rusco (MN).

   La scultura è la disciplina che abbraccia col desiderio di scrivere la propria interiorità attraverso gli oggetti. Ogni opera è così un’istantanea che esprime il dinamico flusso degli stati d’animo e delle elaborazioni intellettuali nate dall’osservazione costante del mondo che lo circonda. La figura umana è stato il primo terreno di studio, nel corso del tempo le sue opere hanno iniziato un processo di astrazione verso la ricerca di spazi pieni e vuoti, forme nello spazio. Questa ricerca formale lo ha condotto  verso la sperimentazione di  nuovi materiali. Questo processo evolutivo è ben visibile specialmente nelle ultime opere dove a volte proprio il materiale utilizzato è ispiratore di nuove forme.  Non è possibile quindi rintracciare uno stile preciso, in ogni opera può essere presente uno  stile differente se non vari stili in un’unica opera, il tutto in virtù della forma che in scultura è l’elemento fondamentale.

Attività Artistica

   Artista selezionato per l’esposizione alla mostra permanente del 1° concorso “parco dell’arte” nella città di Mantova dal 26/05/2013 a cura di Renato Barilli e Manuela Zanelli;

   Esposizione alla mostra collettiva “Artefatto 2013 Soft Power” dal 24/05/2013 al 16/06/2013 Trieste;

   Esposizione alla mostra collettiva 2° PREMIO INTERNAZIONALE

“CITTA’ DI CORCHIANO” dal 22/12/2012 al  6/01/2013 presso la Sala Consiliare del Comune di Corchiano.

   Esposizione alla Biennale Internazionale “l’Ercole di Brindisi” tenutasi il 27/10/2012 presso il Palazzo della Provincia di Brindisi con pubblicazione dell’opera sul catalogo con testo critico di Francesca Alparone;

   Esposizione alla mostra collettiva “Don luigi Neglia” dal al presso Manduria;

   Esposizione alla mostra collettiva “Il linguaggio del corpo” dal 15 al 29 gennaio 2012 Como;

   Esposizione alla mostra collettiva nazionale di eccellenze dalle Accademie Italiane “LA TERRA HA BISOGNO DEGLI UOMINI” tenutasi dal 26/11/2010 al 26/12/2010  a cura di Francesco Ruggiero e Alessio Tritto, presso la Reggia di Caserta, con pubblicazione dell’opera su catalogo;

   Partecipazione alla mostra collettiva del  concorso “VEDERE CON MANO” tenutasi dal 02/10/2010 al 30/10/2010  presso il Palazzo Geremia TRENTO, con pubblicazione dell’opera su catalogo;

    Partecipazione alla mostra collettiva del concorso “GALA’ DELL’ARTE” BIENNALE D’ARTE INTERNAZIONALE IV EDIZIONE tenutasi dal 07/10/2010 al 10/10/2010 presso la galleria “CHETTA”  SAN MARZANO (TA) con pubblicazione dell’opera su catalogo;

2009 Esposizione alla mostra collettiva Primaverart, Castello Carlo V, Lecce, a cura di Mariagela De Carlo;

2008 Esposizione alla mostra collettiva “Primavera in Arte, Galleria dell’ Accademia di Belle Arti, Lecce;

Partecipazione alla mostra collettiva del concorso “GALA’ DELL’ARTE” BIENNALE D’ARTE INTERNAZIONALE IV EDIZIONE tenutasi dal 04/10/2006 al 08/10/2006 SAN MARZANO (TA);

2006  Esposizione alla mostra collettiva “Prima Parete” presso CONFINDUSTRIA di Lecce, a cura di Glauco Lendaro, con donazione dell’opera “Dafne”;

2006 Esposizione alla mostra collettiva “Nuovi Ingranaggi”, Ateneo, Lecce;

2006 Esposizione alla mostra collettiva“Maestro d’Arte Contemporanea;

2006, Galleria Metropolitan, Lecce;

2005 Esposizione alla mostra collettiva “Maestro d’Arte” Contemporanea;

2005 Galleria Metropolitan, Lecce, a cura di Annamaria Gentile;

10/05/2004  Secondo classificato  alla mostra collettiva “Giornata dell’Arte” Manduria (TA);

LA RUPE DELLE SI TINGE DI BELLEZZA,MUSICA E CANTO

 

 VENERDI 27 MAGGIO 2016, ORE 20.30 PRESSO L’AGRITURISMO “ RUPE DELLE STELLE” A TAVIANO (LE) SI TERRA’ SARA’ UN CASTING SPETTACOLO DEL “FESTIVAL DELLA CANZONE LEONARDO E MISS WINNING” EDIZIONE 2016, MANAGEMENT LEONARDO. SFILERANNO LE MISS IN GARA PER AGGIUDICARSI LA FASCIA DI FINALISTA REGIONALE E FINALISTA PROVINCIALE. SFILARANNO IN PASSERELLA COME OSPITI ANCHE LE MISS E I MISTER FINALISTI PROVINCIALI, REGIONALI E NAZIONALI CON SIMONA VERARDO (FINALISTA NAZIONALE JR. MISS SOTTO LE STELLE E MISS STELLA D’ARGENTO NAZIONALE SABRINA GRECO. SARANNO PRESENTI I FINALISTI REGIONALI E NAZIONALI DELLA SEZIONE CANTO: NATASCIA SPEDICATO , MIRIANA AMICO, GIOSUE’ MONTI. OSPITE DELLA SERATA INOLTRE SARA’ ANCHE MAURO LAMPIS DANCE STUDIO. A CONDURRE LA SERATA SARA’ MICHELE PLACI’ E DAVIDE TOMMASI, ACCOMPAGNATI DALLE MADRINE DELLA SERATA SABRINA GRECO (MISS STELLA D’ARGENTO ) DESIRE’ VETRANO (MISS WEB) FRANCESCA FONTO’ (MISS CINEMA), SELENA MOSBAH (MISS FOTOMODELLA), ANASTASIA MACCHIA (MISS BELLEZZA) SARA CICCARDI (MISS FESTIVAL LEONARDO ) SERENA MERCURI ( MISS PUBBLICITA').

 FOTO A CURA DI DARIO MIGLIACCIO.

SPONSOR DELLA SERATA CREAZIONI IRENE COPPOLA!!!

Giovedì, 12 Maggio 2016 05:42

AL MArTA DI TARANTO I TESORI MAI VISTI.

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 DAL 12 MAGGIO AL 29 SETTEMBRE APERTURA TUTTI I GIOVEDI SERA.
 

Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA, a partire dal giorno OGGI 12 maggio 2016, dedicherà la programmazione culturale delle aperture straordinarie serali dei “Giovedì del MArTA” del Museo – rese possibili grazie ai progetti ministeriali del MiBACT – dei giovedì sera dalle ore 20.00 alle ore 23.00 dal 12 maggio al 29 settembre 2016, ai “tesori mai visti” conservati nei depositi del MArTA.
I tesori saranno presentati al pubblico con visite guidate limitate rigorosamente a gruppi di un massimo di 15 persone a visita. Si terranno tre visite a serata: ore 20.00, ore 21.00 ed ore 22.00, con prenotazione obbligatoria.
Il primo appuntamento avrà luogo giovedì 12 maggio nella sala “Incontri” dove i reperti “mai visti” saranno allestiti all’interno della sala. L’incontro del 12 maggio dal titolo “I segreti dell'artigiano: le antefisse” sarà consacrato alla antefisse conservate nei depositi del MArTA, studiate dalla Prof.ssa Nella Abruzzese. L’archeologa Prof.ssa Nella Abruzzese, il personale restauratore ed il personale tecnico dei depositi del Museo dialogheranno con i visitatori facendo scoprire al pubblico i segreti delle antefisse, del restauro necessario e di tutte le attività di conservazione e di movimentazione sottese a questo importante materiale archeologico.
In contemporanea, all’interno dello spazio espositivo del MArTA, nella sala della statuaria romana, si terranno delle dimostrazioni di attività di restauro. I restauratori presenteranno ai visitatori il lavoro “dietro le quinte” del MArTA. Una scoperta del MArTA tra restauro, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico! Il 12 maggio si terrà il primo di 21 appuntamenti, dal 12 maggio al 29 settembre. Tariffa promozionale: ingresso + visita dei tesori mai visti: € 7,50 (tariffa intera), € 5,00 (tariffa ridotta), € 2,50 (visitatori dai 12 ai 18 anni), gratis fino a 12 anni.
APPUNTAMENTI E TEMI FINI A TUTTO LUGLIO 2016

I segreti dell'artigiano: le antefisse 12/5/2016
Le ceramiche a figure nere: le forme chiuse 19/5/2016
Le ceramiche a figure nere: forme aperte 26/5/2016
Le ceramiche a figure rosse: le forme chiuse 2/6/2016
Le antefisse 9/6/2016

Le ceramiche a figure rosse: le forme aperte 16/6/2016
Le oreficerie 23/6/2016
I segreti della coroplastica 30/7/2016

Si svolgerà oggi 15 aprile , alle ore 18.00, presso la sede di Via Veneto 106/A, con libero ingresso, un nuovo incontro legato alla cartella Sanità e Società, di Presenza Lucana.

Come ogni anno ecco puntuale la relazione di Nicola Baldi (Cardiologo - Già Primario reparto Utic presso l'Ospedale SS. Annunziata di Taranto). Gli ultimi tre incontri sono stati nell'ordine:

2013 - La medicina difensiva: una catastrofe: una catastrofe sul piano Culturale, Relazionale ed Economico.

2014 - Amore e Morte. Un viaggio tra la cellula, la Psiche e l'espressione artistica.

2015 - Quattro punti cruciali: Malato, Malattia, Medicina e Sanità. Ne parliamo insieme?

2016 - La musica: solo un piacere estetico o anche un tramite terapeutico? Lo sviluppo tumultuoso della scienza medica ha portato alla produzione di tecnologie che hanno reso possibile dei trattamenti terapeutici fino a qualche tempo fa impensabili (trattamento dell'arresto cardiaco, utilizzo di protesi per espletamento di varie funzioni, cellule staminali, ecc…). Paradossalmente, con l'avanzare del progresso tecnologico rivolto alla riparazione dei "guasti", è progressivamente aumentato il grado d’insoddisfazione delle persone malate per la scarsa attenzione all'altra parte dell'uomo, quella relazionale ed emotiva. In sostanza si è sempre più guardato alla malattia (disease per gli anglosassoni) e molto meno al profondo malessere soggettivo (illness sempre per i più precisi anglosassoni). La Medicina Narrativa, una corrente di pensiero recente, si rivolge in modo preponderante alla cura della "relazione" e in questo settore la Musicoterapia trova un ambito molto ampio per il raggiungimento di quest’obiettivo. La musicoterapia, in ogni sua applicazione, si propone di far sì che la persona riprenda il controllo su fisico e mente e quindi del pensiero, aumentando la capacità di curare se stesso. 

L'incontro di questa cartella fa parte della serie QUADERNO MEDICO.

Michele Santoro

 

Si è svolto presso la sede di Presenza Lucana di Taranto l'incontro della cartella "Diaforum" del fotografo ferrandinese Francesco La Centra dal titolo "Lucania: fame di sud, i luoghi dell'anima"
Prima di iniziare l’incontro è stato reso omaggio ad un grande personaggio della nostra città che ci ha lasciati: il pittore e disegnatore Enzo Falcone.

E' un percorso legato ad una Lucania arcaica quella presentata ieri sera. L’ultima mostra dell’appassionato fotografo ha avuto per titolo “Passaggio a Sud-Est, la Lucania in prospettiva”.

 Le letture di Mario Calzolaro e di Silvana Pasanisi, in alcuni punti si adagiavano sulla staticità delle immagini per dopo creare quel senso di movimento necessario a dare serenità a quei volti di vecchi presentati, creando quella simbiosi necessaria per entrare maggiormente nella ricerca dell'anima lucana.  

Venticinque scatti con altrettante letture e, poi ancora, una proiezione di altri ottanta, spiegati nell’attimo della loro creazione. L’autore si è avvalso, per fotografare, di un obiettivo fisso, avvicinandosi il più possibile alla scena o al personaggio da riprendere. A far da cornice una serie di pannelli fotografici di grande effetto, tutti in bianco e nero, che hanno presentato immagini, scattate dal 2009 in poi, che sembravano quelle delle nostre mamme o nonne, rugose e piene di  tristezza scavata sui loro volti.

E' stata una ricerca introspettiva quella di La Centra che ha mostrato un mondo antico, quello che Ernesto De Martino e il fotografo Franco Pinna, trovarono nei loro viaggi nel nostro sud dal 1952 al 1959. Le foto presentate hanno rivelato il lato antico della regione “Lucania”, nella quale il tempo sembrava essersi fermato: una ricerca precisa dei luoghi dell'anima, quella che l’ autore si era prefisso di presentare.

I lettori hanno letto nell’ordine nuove liriche di Novella Capoluongo, Giusy Pontillo, Mimì Bellocchio,  Aurelio Donato Giordano, Antonio Carcuro, Carmine Donnola, Luciano Nota, Ione Garramone, Michele Mastronardi e Nadia Lisanti autrice di questa bella lirica:
"In ogni mia ruga un manto felice,
per voi sorelle e figlie,
che ad ogni passo resuscitate un po’.
Non sprofondate nella zolla,
induritela della vostra essenza.
Nello sguardo delle donne si misura l’Infinito.”.

 di Michele Santoro

                                                  

 

 

Stimolare nei bambini l’amore per la lettura attraverso l’ascolto e tramite la costruzione di un libro è stato l’obiettivo del Progetto appena concluso “Costruisco un libro” tenuto dalle insegnanti D’Aprile Milena e Finamore Nunziata presso la scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” Palagiano. Il Progetto ha visto impegnati 32 bambini delle classi prime che dopo aver visionato la fiaba di Biancaneve l’hanno illustrata attraverso immagini e didascalie. Così nel laboratorio creativo i bambini hanno sperimentato tecniche, cooperato, affrontato problemi e trovato soluzioni. Hanno scoperto il piacere di essere loro stessi autori, quindi hanno mostrato, senza forzature, un interesse attivo per i libri, la lettura e la scrittura. Tutti sappiamo che i bambini nascono curiosi, esploratori, con i cinque sensi aperti a catturare stimoli e informazioni dal mondo circostante e dalla tecnologia in continua evoluzione. Compito dell’insegnante è, quindi, quello di diventare animatore attento di situazioni di apprendimento che tengono conto di quali sono i valori importanti di una scuola formativa che mira a sviluppare obiettivi e contenuti delle singole discipline in un’ottica interdisciplinare e trasversale. Nel corso del Progetto, attraverso giochi creativi e strategie di ricerca, i bambini sono diventati protagonisti, capaci di costruire con le proprie mani un libro e amare la lettura senza nessuna forzatura.

                                                                                                                                                                  


 

 

L'attesa cresce di ora in ora.

Taranto è pronta ad ospitare un'altra eccellenza della musica internazionale. L'Associazione Musicale "Giovani Talenti" propone al suo affezionato pubblico uno degli eventi di punta della Stagione Concertistica 2015/16.

Lunedì 11 aprile alle 21.00 (con ingresso a partire dalle 20.30) il palcoscenico del Teatro Orfeo ospiterà le emozionanti atmosfere del "Beethoven Day": un concerto da ricordare per l'eccezionale presenza al pianoforte del Maestro Bruno Canino, concertista e camerista noto in tutto il mondo.

Canino sarà accompagnato dall'Orchestra Sinfonica "Giovani Talenti", diretta dal Direttore Musicale, Maestro Mariano Patti.

La serata sarà interamente dedicata alle composizioni di Ludwig van Beethoven, l'immortale pianista e compositore tedesco.

Il programma prevede nella prima parte la Sonata in Do minore op.13 (patetica), "Per Elisa" e il Rondò Capriccio "La collera per un soldino perduto" op. 129; nella seconda parte saranno eseguiti il concerto n.1 in C Major op. 15 e  "The creatures of Prometeus" (ouverture).

Bruno Canino è stato docente di pianoforte al conservatorio di Milano e alla Hochschule di Berna. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento nelle istituzioni musicali in tutto il mondo. Attualmente è docente di musica da Scuola di musica di Fiesole e ha insegnato alla Escuela Reina Sofia. Ha esercitato inoltre l'attività di direttore artistico presso alcuni enti (come la Giovine Orchestra Genovese, dal 1986 al 1995), e nel 1999-2002 è stato direttore musicale della Biennale di Venezia.

Il Maestro Canino terrà anche una MasterClass di pianoforte nella giornata di domenica 10 aprile che ha già coinvolto un alto numero di partecipanti. Le prove di lunedì mattina, inoltre, ospiteranno gli studenti di alcune scuole joniche che potranno assistere agli ultimi preparativi del Beethoven Day.

Le prevendite hanno registrato un eccellente riscontro: gli ultimi biglietti possono essere acquistati presso il botteghino del Teatro Orfeo.

Per informazioni dettagliate è disponibile la pagina Facebook Associazione Musicale Giovani Talenti, in costante aggiornamento, oppure i numeri telefonici 3451198309 e 3206787617. Un altro regalo alla città, un'altra serata da non perdere. Perché la musica è di tutti!


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