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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

Spesa e presenza del pubblico relativi al Cinema nella Puglia nell'anno 2015. La SIAE fornisce una panoramica sull’andamento.

In particolare evidenzia i dati relativi a: Numero degli spettacoli, Ingressi, Presenze, Spesa al botteghino, Spesa del pubblico e Volume d'affari per Macroarea e Regione, nella Tavola 40 “Attività Cinematografica”. Da una elaborazione dei dati Siae (e raffrontati con Cinetel), curata da Apulia Cinema. si evincono i seguenti dati relativi alla zona della Puglia: Numero degli spettacoli: 169.565. Numero ingressi: 5.745.773. Presenze: 13.789.

Tutti in aumento risultano gli indicatori economici: la Spesa al botteghino fa segnare 32.229.357,91 Euro. La spesa del pubblico (comprende tutte le somme che il pubblico paga in occasione dello spettacolo insieme al prezzo del biglietto e dell’abbonamento: prevendita, prenotazione, guardaroba, consumazioni) è di Euro 35.757.176.96. Infine il volume complessivo d'affari è calcolato in Euro 35.946.799,93.

La Siae inserisce questi dati all'interno dell’Annuario dello Spettacolo 2015, il più grande data base del settore, e mette in rilevo come - a livello nazionale - nello stesso anno sia aumentata l’offerta di spettacoli (+2,86 percento); di ingressi (biglietti e abbonamenti cresciuti del 4,89 percento), mentre le presenze hanno fatto registrare +1,96 percento. La spesa al botteghino: +8,63 percento, la spesa del pubblico: +10,80 percento e il volume d’affari: +10,20 percento.

Box Office: il film campione d’incassi del 2015 a livello nazionale è stato Inside Out (Nella Foto) film di animazione distribuito da Walt Disney Pictures a partire da Settembre, con 4.289.675 biglietti venduti , evidentemente in quattro mesi. Da rilevare che lo stesso film - secondo dati Cinetel - ha incassato 25.385.910 Euro, pari a 4.074.658 presenze, secondo il rilevamento successivo (aggiornato al 18 Luglio 2016). Quest'ultima cifra è relativa ai biglietti venduti nelle sole sale rilevate da questa organizzazione specializzata (che copre oltre il 90 percento delle strutture nazionali).

Mesi di punta per le sale cinematografiche si confermano: Ottobre, Novembre, Dicembre (al secondo posto nell'anno); Gennaio (al primo posto con oltre 14milioni di ingressi in tutta Italia) e Febbraio. Mesi di magra risultano: Maggio, Giugno, Luglio (il peggiore in assoluto) e Agosto.

 


AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI TARANTO, il contesto stratigrafico e topografico dall'età romana al Medioevo.


Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA prosegue la sua programmazione culturale delle aperture straordinarie notturne dei “Giovedì del MArTA” del Museo, del “MArTA by night”, dei giovedì sera dalle ore 20.00 alle ore 23.00, dei “tesori mai visti” conservati nei depositi del MArTA.
Il “Giovedì del MArTA” del 21 luglio 2016, dal titolo “Le millle vite di palazzo delli Ponti. Il contesto stratigrafico e topografico dall'età romana al Medioevo”, vedrà protagonisti reperti rinvenuti negli scavi archeologici di Palazzo delli Ponti, ubicato nella “città vecchia” di Taranto, che saranno presentati ai visitatori dall’archeologa Dott.ssa Silvia De Vitis e dal personale del Museo.
I tesori “mai visti” verranno scoperti al pubblico con visite guidate limitate rigorosamente a gruppi di un massimo di 15 persone a visita. Si terranno tre visite: ore 20.00, ore 21.00 ed ore 22.00, con prenotazione obbligatoria.
L’archeologa Dott.ssa De Vitis, il personale restauratore ed il personale tecnico dei depositi del Museo dialogheranno con i visitatori svelando al pubblico i reperti archeologici e tutte le attività di conservazione e di movimentazione sottese a questo importante materiale archeologico.
In contemporanea, all’interno dello spazio espositivo del MArTA, nella sala della statuaria romana, si terranno delle dimostrazioni di attività di restauro. I restauratori presenteranno ai visitatori il lavoro “dietro le quinte” del MArTA. Una scoperta del MArTA tra restauro, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico!
Una visita guidata alle ore 20.45 sui capolavori del MArTA sarà erogata dal concessionario Nuova Apulia con tariffa promozionale. Tariffa promozionale: ingresso + visita dei tesori mai visti o die capolavori del MArTA: € 7,50 (tariffa intera), € 5,00 (tariffa ridotta), € 2,50 (visitatori dai 12 ai 18 anni), gratis fino a 12 anni.
PRENOTAZIONI E INFO: Tel. 099.4538639 o mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giuseppe Cassaro è un giovane tarantino compositore e produttore cinematografico, collaboratore musicale per prodotti audiovisivi e discografici; Laureato in Lettere e Filosofie presso l'università degli Studi di Pisa in discipline CINEMA e PRODUZIONI MULTIMEDIALI, con specifiche in suono e musiche per immagini. Nel 2012 fonda, insieme ai suoi più stretti collaboratori, ECHIVISIVI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA Srl, Società che si occupa di progettazione, realizzazione, finalizzazione e vendita di opere audiovisive (lungometraggi, film-documentari,..) per cinema, TV e web, di cui è Amministratore e Art Director. E' lui che ha prodotto e musicato, in collaborazione con Sky, il Film "Indro - L'uomo che scriveva sull'acqua" che sarà trasmesso venerdi 22 luglio prossimo su SkyArte, un pò fiction, un pò docufilm.

Il documentario "Indro. L'Uomo che Scriveva sull'Acqua" di Samuele Rossi, su Indro Montanelli con Roberto Herlitzka e Domenico Diele, sarà trasmesso su Sky Arte in occasione del quindicennale dalla morte dello scrittore ed avrà una circuitazione nelle sale d’essai in autunno.
Un viaggio di una delle voci più discusse ed autorevoli del giornalismo italiano: Indro Montanelli, uomo controverso uomo  coraggioso, e spericolato, costantemente al centro di critiche. Un giornalista che ha raccontato le vicissitudini del lungo e tormentato secolo Italiano, dagli anni '30 fino alla propria morte nel luglio del 2001, rispondendo sempre ad un unico obbligo: “poter fare, soltanto, una cronaca di fatti e di parole veri”. Il film indaga sulla complessa personalità di Indro Montanelli mettendo in luce i motivi che lo hanno reso una figura spesso al centro di animate discussioni fino ad essere posto ai margini di un'Italia in cui più non si riconosceva verso la fine della propria vita.

Gli italiani sempre al primo posto tra le popolazioni migranti seguiti da portoghesi, spagnoli e greci. Un Paese che non riesce a rappresentare un’opportunità per crescere e realizzarsi. 

Se la matematica ed i numeri non sono un’opinione il Rapporto del Centro studi ImpresaLavoro, realizzata su elaborazione di dati Eurostat non lascia spazio a dubbi: la crisi inverte i flussi migratori e l’Italia da Paese dell’immigrazione sta diventando Paese non più attrattivo e addirittura d’emigrazione. A sostenerlo, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nel commentare lo studio statistico che rappresenta una fotografia sui movimenti migratori in uscita dall'Italia nel decennio compreso tra il 2005 e il 2014. Negli ultimi dieci anni gli italiani emigrati all’estero sono stati complessivamente 896.510, di cui 136.328 soltanto nel 2014 (+8,42% rispetto all’anno precedente): una cifra più che raddoppiata rispetto ai 65.029 connazionali che avevano lasciato il Paese nel 2005. È il dato principale che emerge da una analisi del Centro studi ImpresaLavoro, realizzata su elaborazione di dati Eurostat. Nel periodo 2005-2014 ben 114.341 connazionali si sono trasferiti in Germania (17.236 nel 2014, +25,74% rispetto all’anno precedente), 84.955 nel Regno Unito (14.991 nel 2014, +6,65% rispetto all’anno precedente), 62.902 in Francia (10.334 nel 2014, +8,62% rispetto all’anno precedente), 73.613 in Svizzera (11.051 nel 2014, +4,88% rispetto all’anno precedente) e 39.687 in Spagna (4.701 nel 2014, +3,61% rispetto all’ anno precedente). Nello stesso periodo di tempo 44.528 nostri connazionali hanno invece preferito stabilirsi negli Stati Uniti (5.951 nel 2014), 19.305 in Cina inclusa Hong Kong (2.944 nel 2014), 11.510 in Australia (1.873 nel 2014) e 9.479 in Canada (1.307 nel 2014). A trasferirsi all’estero nel 2014 sono stati soprattutto giovani tra i 15 e i 34 anni: in tutto 51.906, con un incremento del 10,33% rispetto al 2013 e in numero più che raddoppiato rispetto al 2005 (quando erano stati 24.832). Le loro mete preferite sono state il Regno Unito (7.675 emigrati, +4,65% rispetto al 2013), la Germania (7.453, +27,49%), la Svizzera (4.242, +8,08%) e la Francia (3.714, +3.80%) e gli Stati Uniti (2.162, +10,48%). Alla luce dei dati fin qui elencati, cresce costantemente negli ultimi anni il numero degli emigrati italiani e quel che preoccupa è l’elevato numero di giovani che scelgono di costruirsi un futuro lontano dal nostro Paese. Negli ultimi dieci anni il numero di italiani under 35 che cercano fortuna altrove è più che raddoppiato: è certamente un segno di un mondo sempre più globale ma anche e soprattutto di un Paese che non riesce a rappresentare un’opportunità per crescere e realizzarsi.

Antonio Notarnicola

PALAGIANELLO –Arte e Sport. Un binomio che fin dall’antichità evoca elaborazione e studio del corpo umano nel cogliere l’attimo in cui l’armonia del movimento pare arrestarsi, prima di sprigionare tutta la sua energia. Mirone, per esempio, seppe cogliere,fermando,l’attimo in cui il Discobolo in procinto di lanciare il disco. Oppure, più vicino a noi, Lisippo, nella sua scultura, Apoxyomenos, la prima in 3D conquista spazio tempo, raffigura la gestualitàdell’atleta che si deterge il corpo, con la “striglia”, da olio e sudore in eccesso, prima della gara di lotta.Nel suo piccolo anche il pittore palagianellese, Pietro Carrieri, ha evocato in un suo dipinto il gesto del podista in piena azione mentre spinge per affrontare una delle tante asperità che si frappongono in una gara di maratona su strada. Quadro a sua volta donato dall’artista palagianellese all’associazione di appartenenza, Società di Atletica “San Giovanni Bosco”. Il momento della donazione è avvenuto presso la stessa sede dell’associazione sportiva, ex casello FS, alla presenza del presidente, Claudio Notarangelo e di numerosi soci iscritti alla societàpodistica palagianellese molto conosciuta negli ambienti sportivi non solo nazionale, in quanto annovera tra i suoi 55 iscritti, l’atleta di punta, Vito Todaro, campione del Mondo Fidalcategoria SM/70. Il quadro realizzato da Pietro Carrieri si può quindi definire un dipinto tra talento e passione in quanto si eleva l'arte che allieta lo sguardo in una specie di fermo-immagine di natura sportiva. Ad affiancare il presidente Notarangelo tanti iscritti e simpatizzanti della società d’atletica “S.G.Bosco” i quali nel corso della cerimonia di donazione non hanno fatto mancare i complimenti e ringraziamenti personali, per il non comune gesto sostenuto da Pietro Carrieri, svolto nella duplice veste di artista e podista.

Si tratta, come si può notare nella foto, di un quadro realizzato su tela, 80x100cm, con tecnica a olio in cui è raffigurato il momento nel quale l’azione dell’atleta è concentrata nello sprigionare la massima potenza ma anche massima attenzione nel superare una tra le più temute insidie del maratoneta: la caduta. Per molti atleti, ma anche per semplici appassionati podisti, cadere in una gara ha segnato la fine della carriera sportiva, se poi la cosa si verifica ad una certa età si può realizzare il danno articolare senza dubbio ma anche la beffa di dover abbandonare definitivamente l’idea di praticare qualsiasi sport,se non quello della passatella.

 

 

Inizierà il  5 luglio con il film "Perfetti Sconosciuti".

OCCORRONO - DICE IL RAPPRESENTANTE SINDACALE - EFFICACI  POLITICHE DI ACCOGLIENZA

 

 

 

Riprendere i temi che alcuni giorni addietro, ricorrendo la Giornata mondiale del Rifugiato 2016, sono stati al centro del dibattito comunitario può costituire occasione ulteriore per farci riflettere su come implementare e migliorare non soltanto generiche prese di coscienza ma, soprattutto, sentimenti di condivisione seguiti da impegni concreti ed esigibili verso queste persone che scappano dalle proprie terre di origine, a causa di guerre, violenze, dittature, persecuzioni, fame. Implacabili, come è noto, le cifre di questo drammatico esodo del terzo millennio: 65,3 milioni di persone in fuga nel mondo, una su 113 è richiedente asilo o sfollato interno o rifugiato, ogni minuto almeno 24 persone sono costrette ad abbandonare le proprie case, 7 mila purtroppo sono risultati i minori non accompagnati, dato registrato qualche giorno fa, anche a Brindisi dove tra i 653 migranti sbarcati, oltre a 81 donne c’erano ben 65 minori non accompagnati. Numeri allarmanti sui minori anche su scala nazionale, dove migliaia di loro sono letteralmente scomparsi e, dato ulteriormente drammatico, solo nei primi cinque mesi del 2016 si valutano complessivamente in 2.800 i morti nel tentativo o di raggiungere o di attraversare il Mediterraneo, ostaggi di trafficanti criminali.L’Italia, che con gli altri Paesi europei sottoscrisse a suo tempo la Convenzione di Ginevra (1951) - ovvero la Convenzione dell’Onu sullo Statuto dei rifugiati – e che bene sta operando con il Migration Compact, è però messa da tempo sotto scacco sociale da un altro fenomeno strettamente legato al tema dell’immigrazione anche extracomunitaria e dell’accoglienza: l’altrettanto drammatica ed inaccettabile illegalità dello sfruttamento di manodopera, pressoché in tutti i settori produttivi.Se ne uscirà, di fatto, scongiurando emarginazioni o ghettizzazioni; favorendo per i minori, servizi strutturati di ospitalità e di protezione; operando per l’integrazione degli adulti con servizi di accoglienza efficienti e nel mercato del lavoro garantendo parità di condizioni con i lavoratori comunitari; dando impulso a politiche nazionali, regionali, territoriali, capaci di declinare insieme diritti e doveri civili; investendo nei servizi pubblici e nella crescita economica e sociale a vantaggio delle comunità, in particolare qui nel Mezzogiorno; attivando protocolli nazionalispecifici come quellosottoscritto qualche giorno fatra il Ministero dell’Interno e Confindustria per l’avvio al lavoro di rifugiati accolti in Italia; promuovendo un welfare finalizzato alla positiva convivenza multiculturale e multi religiosa nel reciproco rispetto, non sottovalutando neppure che nel 2015 il contributo degli immigrati è stato di circa l’8.7% del Pil. Anche per queste ragioni la Cisl Taranto Brindisi è presente con il proprio Gruppo dirigente alla manifestazione nazionale unitaria organizzata dalle Federazioni Agricole ed Agroalimentari di Cisl Cgil Uil sabato 25 giugno a Bari, per sollecitare il Governo a contrastare concretamente il fenomeno mafioso del caporalato, così come lo sfruttamento di tante donne e uomini extracomunitari e comunitariche lavorano nel settore agricolo.Taranto che con il suo porto è da non molto tempo sede di hot spot, così come  Brindisi che per storia e natura è porto di accoglienza nel Mediterraneo, ci inducono come Cisl Taranto Brindisi a renderci conto sempre più dello stato dell’accoglienza sul nostro territorio: è lì che testimonieremo, nelle prossime settimane, a nome di tutti i nostri associati e ancora una volta la nostra idea di solidarietà, di  integrazione e di inclusione.

Presentata la rassegna culturale organizzata da Yachting Club e BCC San Marzano.

 

Si è svolta presso lo Yachting Club di San Vito (Taranto),  la presentazione ufficiale dell’edizione 2016 della Rassegna Culturale “L’Angolo della Conversazione” organizzata per il quarto anno consecutivo dallo Yachting Club in collaborazione con la BCC San Marzano. Dopo lo straordinario successo delle precedenti edizioni, che hanno ospitato personaggi del calibro di Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli, Umberto Galimberti, Alessandro Baricco, l’Angolo della Conversazione si ripropone anche per l’estate 2016 con l’intento di creare una kermesse di comprovata qualità artistica in grado di spaziare dalla letteratura al teatro, dal cabaret alla musica in’un atmosfera intima e raffinata a stretto contatto con il pubblico.La manifestazione, che quest’anno si è aperta a nuove importanti collaborazioni, vedrà sul palco dello Yachting nomi celebri del panorama culturale nazionale e internazionale da Alan Friedman ad Attilio Romita, da Gene Gnocchi a Francesco Scimemi, da Fabio Canino a Donato Carrisi e tanti altri. Sono dodici gli appuntamenti che si susseguiranno da luglio a settembre tra incontri con l’autore, spettacoli comici, proiezioni cinematografiche, reading musicali in un cartellone pensato per incontrare diversi gusti ed esigenze.La rassegna sarà inaugurata giovedì 30 Giugno al Museo Archeologico di Taranto con la presentazione di “Tucidide”, l’ultimo libro del noto storico e saggista italiano Luciano Canfora che spiegherà in un’affascinante lezione come la storia serve a capire chi siamo. Tra gli altri incontri con l’autore è sicuramente degno di nota l’appuntamento dell’8 Luglio con il giornalista, produttore e conduttore televisivo, autore di best seller dell'economia e politica, Alan Friedman. Non mancherà un’incursione nella storia della civiltà magnogreca con la serata del 21 Luglio dedicata agli “Ori di Taranto” che vedrà la straordinaria partecipazione dello storico volto della Rai Attilio Romita con la Direttrice del Marta, Eva Degl’Innocenti e Francesco Morra autore del saggio dedicato al segreto custodito dagli Ori di Taranto.  Per il cabaret il 12 Agosto è fissato l’attesissimo appuntamento con il comico televisivo Gene Gnocchi e il suo ultimo spettacolo “S’concerto Rock”, un esilarante show che vede il poliedrico artista nelle vesti di “The Legend”, un’anziana rockstar tornata sul palco dopo anni di silenzio, nella speranza di risolvere i suoi problemi economici del Paese. Il 25 agosto è la volta di Francesco Scimemi, un intrattenitore fuori dagli schemi, un inventore che grazie ai suoi strabilianti giochi di prestigio diverte e trascina con il suo “Magicomio”, un vero e proprio spettacolo di magia comica. Tra gli autori di libri sono previsti nel cartellone anche Fabio Canino (7 Luglio), Donato Carrisi (14 luglio), Flavia Piccinni (4 agosto) organizzati in collaborazione con la Libreria Ubik di Taranto. Per il cinema invece saranno due gli “incontri con il regista”: Paolo Pisanelli con il docufilm sul “Sibilo lungo della Taranta” (28 luglio) e Maria Tilli con “La gente resta”(18 agosto). Grande attesa invece per l’evento finale del 2 settembre con special guest a sorpresa.Sono intervenuti alla presentazione della rassegna Emanuele di Palma, Direttore Generale BCC San Marzano, Gianluca Piotti e Daniela Musolino, titolari dello Yachting Club, Rosella Santoro, Direttrice del Festival Libro Possibile, Elio Donatelli dell’Associazione Delta Film e Vittorio Pollazzon di MondoMare.Investire in cultura – ha spiegato Emanuele di Palma, Direttore Generale della BCC San Marzano - significa per la nostra Banca dare un contributo alla crescita del territorio. Per questa ragione privilegiamo da sempre interventi a carattere culturale, sperimentando anche nuovi percorsi di sostenibilità e solidarietà. Con grande entusiasmo sosteniamo ormai da 4 anni “L’angolo della Conversazione” e siamo aperti a nuove collaborazioni che possano utilizzare la cultura come strumento per fare sinergia positiva nel territorio. Da qui la scelta di entrare in rete con il Festival del Libro Possibile giunto alla sua XV edizione, con il Museo Archeologico di Taranto e con la Casa Editrice Laterza”. Per Gianluca Piotti, titolare dello Yachting Club “ la collaborazione con la BCC di San Marzano è fondamentale e dimostra non solo una grande attenzione al territorio ma anche una notevole lungimiranza su questi temi. Credo nella cultura come traino economico – ha concluso Piotti - e il Marta, tra le eccellenze di Taranto con i suoi splendidi ori, né è un vivo esempio. Non a caso abbiamo dedicato una serata a questo tema”. Una rassegna dunque di grande spessore che giunge alla sua dodicesima edizione con una importante storia alle spalle. “L’angolo della conversazione – ha spiegato Daniela Musolino, titolare dello Yachting Club - è nata inizialmente come presentazione di libri ed è diventata nel tempo una vera e propria rassegna socio-culturale, ospitando incontri con filosofi, uomini di spettacolo, documentari dedicati al mare e all'ambiente come anche comici e cabarettisti. In questo è stato di grande supporto il passaggio generazionale che vede oggi coinvolto anche nostro figlio Marco nell’organizzazione delle varie attività”. Anche Rosella Santoro, Direttrice del Festival del Libro Possibile, che quest’anno vede la Bcc San Marzano partner di un serie di iniziative legate al Festival, ha sottolineato l’importanza di fare sistema nel settore culturale. “La cultura non deve avere confini – ha ribadito con forza la Santoro – e la collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di San Marzano si muove nella direzione di una vera e propria sinergia. Il libro possibile è ormai un brand di impegno sul territorio e quest’anno vogliamo mettere a disposizione di nuove realtà il know how di 15 anni di attività”. Non a caso è’ targato Libro Possibile l’incontro con l’anchorman americano Alan Friedman dell’8 luglio.

Martedi 21 giugno alle ore 11.00 con prenotazione obbligatoria.


In occasione della Festa della Musica, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto e l’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Paisiello, il 21 giugno 2016 alle ore 11.00, presenteranno presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Via Cavour n° 10 a Taranto, il concerto del “TARANTANGO” ENSEMBLE PAISIELLO. Il progetto “TaranTango” nasce all’interno della classe di Musica da Camera, da un’idea della Prof.ssa Anna Fasanella, e si propone di esplorare il mondo del tango da Gardel a Piazzolla, passando da Dyens. Un ricco ensemble formato da archi, pianoforte, arpa e percussioni accompagnano la calda voce di Angela Manolio esaltata dall’inconfondibile suono del tango: il Bandonenon del M° Massimiliano Conte. PROGRAMMA PIAZZOLLA Las cuatro estaciones portenas “Primavera Porteña” ROLAND DYENS Tango en Skai PIAZZOLLA Five tango sensation 1 PIAZZOLLA TRES TANGOS III PIAZZOLLA Five tango sensation 2 PIAZZOLLA TRES TANGOS I PIAZZOLLA Five tango sensation 5 PIAZZOLLA “Mumuki” ENRIQUE DELFINO “Milonguita” CARLOS GARDEL Melodia de Arrabal José FELICIANO, Ewan McGregor, Jacek Koman – El tango di Roxanne Violini: I Anna Mincolla, Serena Miro, Francesca Azzollini, Cristina Barrese, Marco Marzialetti.
Violini II: Chiara Blandamura, Alice Di Ponzio, Martina Rossetti, Letizia Epifani. Viole: M° Massimiliano Monopoli, Alessandro Straziota. V.celli Carla Milda, Roberta Fanelli. Percussioni: Gerardo Lomagistro, Luciano Pirulli. Arpa: Marika Esamini. Solisti:Violino solista Eleonora Liuzzi, pianoforte Anastasia Greco, chitarra Silvio Silvestre, bandoneon M° Massimiliano Conte, voce Angela Manolio, contrabbasso Pietro Laneve. Dirige il M° Anna Fasanella. Il concerto inizierà alle ore 11.00 ma l’accesso alla sala concerti avverrà a partire dalle ore 10.30. Si accede al concerto con l'ingresso del biglietto del museo (5 euro – intero, 2,5 euro – ridotto, gratis fino ai 18 anni). Prenotazione obbligatoria al tel. 099.4538639 o e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

di Michele Santoro

 

Francesco D’Andria e Ascanio Cimmino – Foto di Michele Santoro

 

Si è svolta, presso il Teatro TaTA’ di Taranto, a distanza di quattro anni dalla prima edizione, una nuova versione, della Compagnia Instabile Napolinscena, di un’esilarante commedia di Eduardo De Filippo: Ditegli sempre di sì.

Napolinscena è una Compagnia, che si è arricchita, strada facendo, sia di nuovi elementi e sia per la crescita qualitativa, costante, di quegli attori che sono stati l’anima di quest’Associazione Culturale “d’Eduardo”, tra tutti: Francesco D’Andria, Ascanio Cimmino e Betti Calcagno, Mimmo Macrì.

Francesco è l’anima “eduardiana”, innamorato e studioso del grande commediografo, e di tutti i personaggi, nei quali si compenetra per studiare, a fondo, il loro modo di muoversi, di parlare e di interpretare anche i silenzi dell’attore, che è stato l’anima di Napoli del secolo scorso.

Molte volte nelle commedie Di De Filippo presentate, un poco dappertutto in Italia, i nuovi attori dilettanti tendono a copiare atteggiamento, voce per esprimere, secondo loro, le interpretazioni del grande attore, cercando, in questo modo di rendere simile alla realtà la commedia stessa. Purtroppo questo vezzo è entrato a far parte del costume teatrale italiano.

Le prime compagnie, che si costituiscono nelle parrocchie, nei piccoli teatri di paese, sono quelle che, alla prima rappresentazione, presentano un’opera di Eduardo, come se fosse un fatto semplice.

Questo “scopiazzare” per entrare meglio, secondo gli interpreti, nei personaggi che sono stati l’anima del grande attore napoletano, mette un limite molto grande alle rappresentazioni ed anche alla crescita, se ci sarà, del dilettante. Anche Francesco, ora un bravissimo interprete dei personaggi di Eduardo, in passato ha percorso tale strada ed è stato tentato da questo senso d’imitazione.

Da pochi anni, anche per l’intelligente regia di Ascanio Cimmino, Francesco D’Andria è uscito da questo “clone” ed ha creato un nuovo personaggio nel modo interpretativo. Oggi chi va a Teatro per assistere alle commedie di Eduardo, proposte dalla Compagnia Instabile Napolinscena, troverà in D’Andria un attore dalla grande personalità.

Anni fa in un’intervista a Luca De Filippo fu chiesto perché non cominciasse a interpretare, nei teatri italiani, le commedie del padre.

La risposta fu secca e negativa. Chiunque si fosse prestato a interpretare Eduardo, a poco tempo dalla sua dipartita, sarebbe stato la sua ombra negativa. Il pubblico avrebbe, sicuramente, fatto il paragone cercando di trovare segnali, atteggiamenti, voce, pause di un attore che era apparso per anni nei teatri o in televisione, e il nuovo interprete delle commedie, anche se si chiamava Luca De Filippo, non avrebbe retto o acquisito una sua vera personalità. Per questo, prima di calarsi nei panni che furono di Eduardo, era necessario che fosse il tempo ad allontanare alcuni ricordi. Così è stato e Luca, purtroppo scomparso prematuramente il 27 Novembre dello scorso anno, aveva iniziato e stava costruendo un percorso unico, da grande attore, soprattutto con le commedie del padre dal quale aveva ereditato quella giusta personalità per continuare a interpretarle con nuovo vigore.

La svolta principale a Napolinscena, sicuramente, è stata data dall’attore Ascanio Cimmino, che ha scoperto, in se stesso, doti di regista che non pensava prima di avere. Così la crescita della Compagnia Instabile Napolinscena è stata costante nel tempo. Il nuovo regista ha cominciato a studiare la personalità degli attori a disposizione e li ha forgiati nel modo migliore. Gli interpreti ora si muovono sul palcoscenico con quella padronanza che è tipica delle compagnie di professionisti. Ascanio, con lo scenografo Mimmo Macrì ha apportato, poco per volta, novità anche nella costruzione della scena. Infatti, in “Ditegli sempre di si” gli spettatori che sono entrati in teatro, hanno trovato un palco vuoto,  senza alcun allestimento scenico. Poi, con luci soffuse, si sono alternati sul palco, come ombre, tutti gli attori, con il volto coperto da una maschera bianca, e, in poco tempo, con perfetto sincronismo, hanno costruito la scenografia, sia nel primo atto e sia nel secondo.

Quello che ha stupito ancor più è stata la crescita dell’attore Ascanio, che interprete comprimario, come in tutte le commedie di Eduardo, è diventato quasi attore principale. Anche questo è un cambiamento apprezzato.

Chi stupisce sempre più per le doti naturali di calcare la scena, con quella naturalezza che è tipica delle grandi attrici, è Betti Calcagno.

I suoi movimenti sul palcoscenico sono quasi spontanei, anche se si nota la ricerca tipica della donna napoletana alla gestualità.

Bravi e compassati tutti gli altri attori: Virginia Cimmino, Mimmo Macrì, Antonio La Gioia, Simona Lezzi, Sergio Tersigni, Paola Langella, Andrea Mancini, Margherita Buono, Roberto Grande, Achille Zizzi, guidati bene nelle loro parti.

Direttrice di Scena Cristina Pischetola. Scenografia Mimmo Macrì. Audio e luci: Alberto Fago. Regia Ascanio Cimmino.

La compagnia così com’è composta, è, sicuramente, formata da veri attori professionisti ben preparati per calcare altre scene di teatri italiani.

Buona crescita per Taranto.

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