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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

«Io la notte non dormo e vorrei che stanotte non dormissi nemmeno tu». Per la rassegna “DeclinAzioneDonna”,sabato 27 gennaio, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda al quartiere Tamburi, va in scena “The Black’s Tales Tour” di e con Licia Lanera e con Qzerty, regia Licia Lanera, sound design Tommaso Qzerty Danisi, luci Martin Palma, scene Giorgio Calabrese, costumi Sara Cantarone, consulenza artistica Roberta Nicolai, produzione Fibre Parallele, coproduzione CO&MA Soc. Coop. Costing & Management. Durata 60 minuti. Biglietto 10 euro (promozione: i primi 100 biglietti a soli 7 euro). Info: 099.4725780 - 366.3473430.

Uno spettacolo in cui le icone delle fiabe piano piano si sgretolano, fino a diventare la realtà stessa, la più feroce, la più fallimentare. Una sorta di horror che vuole far paura per esorcizzare la paura stessa: quella di chi scrive, quella di chi vive. Partendo da cinque fiabe classiche - la Sirenetta, Scarpette rosse, Biancaneve, La regina delle nevi e Cenerentola - spogliate della loro parte edulcorata e consolatoria tipica del mondo dei bambini e presentate in tutta la verità della loro versione autentica, Licia Lanera firma una scrittura originale che racconta incubi notturni e storie di insonnia, per parlare di alcune donne, delle loro ossessioni, delle loro manie, delle loro paure. La presenza della musica originale, realizzata grazie alla collaborazione con il musicista pugliese Tommaso Qzerty Danisi, ipnotizza lo spettatore accompagnandolo, per tutta la durata della performance, in una dimensione a metà tra l’onirico e il reale.

Il progetto “The Black’s Tales Tour” è nato dalla necessità di sperimentare il rapporto che si instaura tra voce, musica e gesto e del processo evolutivo che naturalmente ne consegue. Infatti, lo spettacolo rappresenta un continuo work-in-progress attraverso cui si ha la possibilità di allontanarsi dall’idea originale, per poi farvi ritorno. Le fiabe sono l’archetipo, il pre-visto, il pre-detto. Sono la letteratura genuina dei più profondi sentimenti umani. Sono sempre vive e parlano dell’uomo di ieri, di oggi e di tutti i domani possibili.

 

parliamone| nel foyer, dopo lo spettacolo, incontro con l'attrice, autrice e regista Licia Lanera e con il musicista Tommaso Qzerty Danisi. Modera la giornalista Marina Luzzi. 

 

La rassegna “DeclinAzioneDonna”, nona stagione di “Periferie”, è parte di “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19 di Crest e l’associazione culturale “Tra il dire e il fare” (Ruvo di Puglia, Bari) in ATS.

 

BIOGRAFIA

 

Licia Lanera

Regista e attrice barese, si forma al Centro Universitario Teatrale e in seguito con Carlo Formigoni, ricci/forte, Massimo Verdastro, Marco Sgrosso, Eimuntas Nekrosius. Nel 2006 fonda a Bari (con Riccardo Spagnulo) la compagnia Fibre Parallele - scioltasi proprio in questi giorni -  firmando, come regista e attrice - le produzioni "Mangiami l'anima e poi sputala" (2007), "2.(DUE)" (2008, premio Fringe/L'Altrofestival - Lugano), "Furie de Sanghe - Emorragia cerebrale" (2009, vincitore bando Nuove Creatività - ETI), "Duramadre" (2011), "Lo splendore dei supplizi" (2013), "La beatitudine" (2015), “Orgia” (2016). Nel 2012 studia alla Biennale Teatro Venezia con Luca Ronconi, regista per il quale nel 2014 recita nella "Celestina" di De Rojas. Nel luglio dello stesso anno è invitata dal MiBACT al Festival di Avignone per un masterclass europeo sulla regia teatrale e ad ottobre dirige “Blue Bird Bukowski” per il Teatro Abeliano di Bari. Nel 2011 vince il premio Landieri come miglior attrice italiana giovane e nel 2014 i premi Eleonora Duse, Virginia Reiter e Ubu come migliore attrice italiana under 35. Nel 2017 firma la sua prima drammaturgia "The Black’s Tales Tour", che interpreta e dirige (prima nazionale il 22 giugno 2017 al Festival delle Colline Torinesi).

 

 

Tante novità' per l'edizione di quest'anno che si terrà come sempre nell’antica cornice dell’ex Convento San Francesco nel borgo di Irsina (Matera).

Pubblicato il bando della nuova edizione del Premio Letterario il Borgo Italiano che si propone di promuovere e divulgare la letteratura italiana che fa riferimento ai piccoli centri italiani definiti comunemente “borghi” e vuole proporsi come uno strumento per far conoscere i diversi autori e i singoli territori, creando un ponte tra le diverse realtà locali. Anche in questa edizione verrà proposta, come nella precedente, la formula di una giuria composta in parte da studenti di scuole medie e superiori italiane, coordinati dai professori, e da personalità del mondo dell’editoria, dell’arte, del giornalismo, della cultura e dell’imprenditoria. Tante le novità che caratterizzeranno l’edizione 2018 e che verranno rese note nei prossimi mesi. In questa nuova edizione il Premio durerà tre giorni (dal 19 al 21 luglio), con una serie di eventi e iniziative e di attività culturali e gastronomiche nella cornice dell’antico borgo di Irsina: giochi tradizionali locali, incontri con scrittori e personaggi del mondo culturale italiano, workshop fotografici ed eventi teatrali. L’edizione 2018 sarà caratterizzata da un ampliamento delle sezioni: Romanzo Inedito, Romanzo Edito, Racconto Breve Inedito, Poesia (con il premio speciale “Margherita Nugent” della Città di Irsina), Fotografia, Video.

La scorsa edizione ha visto la partecipazione di sessantatré autori e dei relativi borghi, con centinaia di presenze alla cerimonia di premiazione nell’antica cornice dell’ex Convento di San Francesco nel borgo di Irsina (Matera). “Non è di qua” di Maria Loreta Chieffo è il romanzo che si è aggiudicato il primo posto nella sezione “Romanzo Inedito” dell’edizione 2017 del Premio Letterario il Borgo Italiano. L’opera, ambientata nel borgo di Zungoli (Avellino), è stata recentemente pubblicata da Antonio Tombolini Editore in edizione cartacea e digitale nella collana “I Borghi”. Tra gli altri autori e borghi risultati vincitori nell’edizione 2018 anche Piana degli Albanesi (Palermo) per sezione Romanzo Edito grazie all’autrice Francesca Buzzotta con l’opera “La certezza dell’immortalità”, Roccalumera (Messina) per la sezione Fotografia grazie al fotografo Mario Pollino con lo scatto "Sopravvissute" e Fabbriche di Careggine (Lucca) per la sezione Romanzo Breve grazie all’autore Lucio Magherini con l’opera "Le acque dell’Edron". 

Le iscrizioni sono aperte fino al 31 maggio 2018.

Tutte le informazioni utili per la partecipazione e l’iscrizione sono disponibili sul sito www.premioilborgoitaliano.it

 

Da domenica il via il cartellone della festa più folle dell’anno

 

È arrivato il momento più atteso da grandi e piccini, la festa più folle dell’anno: il Carnevale. Per accoglierlo e viverlo nel migliore dei modi possibili, il centro commerciale Mongolfiera ha organizzato una serie di iniziative per i bambini, ma anche per tutti coloro che amano quest’evento.

Lo start domenica 21 gennaio alle ore 10.30 con balli, musica e coriandoli. Alle ore 18 il carnevale degli indiani e dei cowboy.

Domenica 28 gennaio alle ore 10.30 balli, musica e coriandoli. Alle ore 18 il carnevale di guardie e ladri.

Domenica 4 febbraio alle ore 10.30 balli, musica e coriandoli. Alle ore 18 il carnevale degli animali.

Domenica 11 febbraio alle ore 10.30 balli, musica e coriandoli. Alle ore 18 il carnevale delle maschere tradizionali.

Il 13 febbraio il gran galà del martedì grasso. A partire dalle 18 Carnaval party con supereroi e principesse e la sfilata in maschera.

 

“Come ogni anno il centro commerciale si apre a questa festa colorata e soprattutto ai bambini – spiega il direttore di Mongolfiera, Stefano D’Errico -, i veri protagonisti. Per loro abbiamo stilato un grande cartellone e siamo felicissimi di accoglierli e fare festa con loro”.

Le poetiche illustrazioni di Peynet sono la fonte del delicato spettacolo di Tib Teatro

 

 

 

I bambini aspettano sempre. Per “favole&TAmburi”, la rassegna di teatro ragazzi del Crest, domenica 21 gennaio, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “C’era 2 volte 1 cuore”, regia Daniela Nicosia, con Susanna Cro e Labros Mangheras, voce narrante Maria Sole Barito, scene Marcello Chiarenza, disegno luci e suono Paolo Pellicciari, costumi Giorgio Tollot, produzione Tib Teatro (Belluno). Durata 60 minuti. Biglietto 6 euro. Dalle ore 17, lo staff dello Junior TaTÀ sarà ad attendere il giovane pubblico, coinvolgendolo, gratuitamente, in “Aspettando… gioco”, una qualificata animazione ludica. Info: 099.4725780 - 366.3473430.

Una finestra nel cielo azzurro. Due bimbi aspettano di nascere, aspettano con fiducia e immaginano il mondo che sarà. Lo creano sotto gli occhi degli spettatori: la fioritura improvvisa di un albero di pesco; la luna, grande come una barca, dalla quale lasciarsi trasportare; una valigia da cui gemmano rose e farfalle. Elementi naturali fortemente evocativi, forme riconoscibili dai bambini, che sviluppano il loro immaginario e - insieme all’armonico elemento pittorico dato dal graduale ingresso del colore, alle musiche dolcissime di Jacques Brel e Charles Trenet - incantano i piccoli, mentre emozionano i grandi. Piccole magie, nell’attesa della meraviglia, della bellezza che verrà. Sì, verrà.

I disegni poetici di “Les amoureux” (Gli innamorati) dell’illustratore francese Raymond Peynetsono state la fonte per questo delicato spettacolo, all’insegna della tenerezza e della fiducia nell’amore. Daniela Nicosia, regista e drammaturgache opera nel teatro di prosa e in quello dedicato alle nuove generazioni, e Marcello Chiarenza, artista visivo di rilievo internazionale, hanno unito le loro competenze e poetiche per dar vita ad una originale drammaturgia visiva. Singole e rare parole, davvero necessarie. Parole come gocce, stille di senso, segno tra i segni nella composizione di una grammatica della fantasia, scaturita dal muto dialogare degli oggetti, creati con elementi naturali come acqua, foglie, carta, legno, piume, portatori di una semantica propria, con cui l'attore si rapporta attraverso il gesto, e la giustapposizione degli elementi compositivi.

 

La decima stagione di “favole&TAmburi” è parte di “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19 di Crest e associazione culturale “Tra il dire e il fare” (Ruvo di Puglia, BA) in ATS.

 

BIOGRAFIA

 

Tib Teatro

È una struttura di produzione teatrale che dal 1994 risiede e opera presso il teatro comunale di Belluno, spazio nel quale elabora e realizza progetti artistici di teatro dedicato alle nuove generazioni, di drammaturgia contemporanea, di educazione e formazione teatrale, di integrazione tra le arti sceniche e la configurazione storica ed architettonica dei luoghi. La poetica che percorre i differenti spettacoli spazia dal teatro in musica, al teatro civile, al teatro nelle architetture cittadine. La direzione artistica è affidata a Daniela Nicosia, regista e drammaturga, premio ANCT 2004 da parte dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.
 

 

la news completa [clicca qui]

Alla luce dei commenti generati dall’iniziativa relativa all’individuazione di un nome per la “mascotte” che caratterizza attività didattiche specifiche dedicate ai diversamente abili fruibili all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, è ferma volontà della sottoscritta, in qualità di direttrice della struttura, chiarire quello che può essere considerato esclusivamente come un malinteso. Premesso che è necessario garantire ad ogni cittadino la possibilità di accesso e fruizione del nostro patrimonio culturale, nonché favorirne la conoscenza, in primis urge evidenziare come questo Museo non abbia mai assunto atteggiamenti discriminatori nei confronti dei diversamente abili, né - tantomeno - la campagna lanciata sulla pagina Facebook del MArTA era assolutamente da intendersi in tal senso. L’abbattimento delle barriere architettoniche - e soprattutto mentali - ha sempre contraddistinto la progettazione di tutte le esperienze proposte dal MArTA, ideate in misura coerente anche con gli specifici bisogni delle persone con disabilità, così come con le attitudini e specificità di ognuno di noi. Ciò in quanto inclusione, a nostro avviso, è proprio questo: progettare e realizzare laboratori e percorsi accessibili, opportunamente studiati. L’integrazione delle persone con disabilità nella vita quotidiana rientra nel più ampio principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione, è oggetto della Convenzione dei diritti delle persone con disabilità dell’ONU, che prevede all’art. 30 una specifica attenzione per il settore della vita culturale e per l’accesso delle persone con disabilità al patrimonio culturale, è tutelata dalla legge 104/92 ("Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"), ma prima ancora di essere mera applicazione delle normative vigenti è, per me e per tutti i Lavoratori ed i Collaboratori della struttura dalla scrivente diretta, l’esplicazione di una semplice e naturale volontà morale, personale. L’elencazione in questa sede di alcuni riferimenti normativi è stata inserita solo al doveroso fine di rispondere a chi ci ha accusato di aver addirittura violato la Legge chiedendo ai nostri utenti di individuare un nome evocativo della storia di Taranto (alla luce della forte identità che caratterizza il nostro Museo), cercando di coinvolgere – forse con ingenuità – quante più persone possibili nelle quotidiane attività del MArTA, di far partecipare tutti a tutto, per un simbolo, la talpa per l’appunto, di archeologia e scoperta (a livello internazionale, infatti, questo animaletto è affiancato agli archeologi militanti), e simbolo dalla forte connotazione filosofica con origine nell’”Amleto” di Shakespeare e recuperato da Hegel. Prevedere delle attività rivolte ai diversamente abili non è un reato, né giuridico né morale. In quasi tutte le istituzioni culturali italiane, pubbliche e private, sono organizzati dei laboratori appositi per diversamente abili, nel segno dell’inclusione, non dell’esclusione. Ed anche il MArTA da tempo attua progetti dedicati a persone con disabilità, di cui la mascotte vuole essere solo un qualcosa in più e non privare qualcuno di qualcosa, né tantomeno di diritti. E’ un profondo dispiacere notare che questa attività sia stata fraintesa e tradotta in termini che assolutamente non le appartengono e si coglie l’occasione per evidenziare – ancora una volta – che il MArTA è il museo di tutti. Non è nostra intenzione “creare distanze”, non è nostra intenzione “distinguere”, non è nostra intenzione “alimentare differenze”, non è nostra intenzione ledere la dignità umana, nel cui pieno rispetto si svolge il nostro lavoro tutti i giorni. Speriamo di riuscire quanto prima ad attuare percorsi di integrazione differenti, ancora più inclusivi, e senza barriere spaziali o sensoriali come da alcuni suggerito, ma purtroppo dobbiamo prendere atto anche dei limiti organizzativi ed economici che abbiamo – e che forse tanti non conoscono - e concentrare comunque le nostre forze su quello che possiamo fare, vale a dire una serie di attività che già proponiamo e che hanno incontrato l’approvazione e l’entusiasmo di tutti i partecipanti: laboratori multisensoriali, percorsi guidati altamente professionali, esperienze di vario tipo (anche tattili ed olfattive).I nostri visitatori con differenti abilità sono stati coinvolti sin dall’inizio nella progettazione e fruizione di un laboratorio didattico multisensoriale che, con percorsi, tecniche, argomenti e linguaggi adatti li potesse immergere fisicamente nel mondo del museo, purtroppo finora a loro precluso e per la cui preclusione nessuno si è mai scandalizzato. La realizzazione di laboratori ad uso specifico non è stata pensata né vissuta come un ghetto, al contrario, ha costituito un potenziamento basato sul confronto, sulla crescita etica e sociale collettiva, sulla riflessione e sulla condivisione. La scelta non è di separazione, ma di inclusione: rendere tutti, a prescindere dalle proprie condizioni fisiche, sensoriali, culturali, ecc. partecipi del Museo e della storia ivi narrata. Non a caso il percorso e la stessa figura della mascotte sono stati oggetto di esperienze didattiche e di visite specifiche da parte di associazioni e centri dedicati istituzionalmente all’inclusione dei nostri visitatori con abilità non minori, ma semplicemente differenti dalle nostre. Lo spirito richiesto nel post, ovvero di avere possibilmente un riferimento al mondo della disabilità, non è assolutamente quello di indicare un deficit, ma al contrario, quello di volere considerare un di più: includere tutti e di suggerire a tutti un modo diverso di vedere il mondo, valorizzando la specificità e l’essere unico e irripetibile di tutti gli esseri umani.

La Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto Ph.D. Eva Degl’Innocenti

ASSESSORE TILGHER;  al di là di ogni aspettativa. L'Amministrazione si affaccia al nuovo anno con tanta speranza e desiderio di andare avanti, 


Viste le scarse risorse e la mancata pianificazione, avevamo, con non poco rammarico, accantonato l’idea di regalare alla città un Capodanno in piazza. Lo sconforto è durato qualche giorno perché poi è bastato dare una spinta alla macchina organizzativa e l’idea si è trasformata in un progetto che ha preso forma e vita.
Il tutto in 3 settimane scarse. Consentitemi, dunque, anche solo per il pochissimo tempo a disposizione, di darne un giudizio eccellente.
La piazza Maria Immacolata, gremita, è stata impeccabile: un po’ timida all’inizio, ma poi piano piano si è lasciata andare a canti e balli che hanno rilanciato un’immagine gioiosa e magnetica anche agli occhi di chi ha guardato l’evento in diretta tv su Studio 100 e su Antenna Sud-Canale 85 o dalle dirette Facebook. Quelle spontanee dei cittadini e quella professionale del sito di informazione “La Ringhiera” che ha seguito l’evento con noi dietro le quinte e tra la gente.
La piazza della notte di San Silvestro ci ha consegnato l’immagine di una città aperta al futuro, al rispetto del bene comune, di sé e degli altri; una città che ha festeggiato, come giusto che fosse, in un tripudio di sano divertimento.
Il risveglio del primo giorno del 2018 ci regala soddisfazione e gioia, ma ci dice che bisogna lavorare ancora tantissimo perché le immagini di devastazione che circolano, ci danno uno schiaffo in pieno volto che non merita chi lavora per il bene della città. Ma soprattutto non lo meritano quei cittadini, tanti, che davanti a tanta violenza e disprezzo della proprio terra rimangono sgomenti. Evidente la dicotomia fra le due anime di Taranto: quella vandala, irrispettosa, indegna di un consesso civile che stanotte ha violato la città con disprezzo ed egoismo e quella rappresentata da chi festeggiava in piazza Maria Immacolata.
Prescindendo da ulteriori commenti, l’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente quanti, in piazza e da casa, hanno voluto passare la mezzanotte scandendo il count down insieme agli artisti saliti sul palco.
Lasciatemi lo spazio per i numerosi ringraziamenti.
Grazie sentito e di cuore alle forze dell’ordine che hanno passato la notte a garantire la sicurezza dell’evento: Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia municipale, Polizia di Stato, alla Questura di Taranto, alla Prefettura di Taranto, al Comando Vigili del fuoco che hanno collaborato con il Comune assicurando non solo la sicurezza, ma anche il clima di serenità e ed il senso di protezione che si sono avvertiti in piazza.
Grazie ai dipendenti della Direzione Sviluppo Economico che hanno lavorato senza sosta per riuscire a realizzare l’evento, come detto, in pochi giorni, ed agli artisti, generosissimi, che hanno risposto con immediatezza ed entusiasmo alla chiamata del Comune di Taranto: Mietta, James Senese ed i Napoli Centrale, MAMA Marjas e don Ciccio, i Terraross, Salvatore Russo ed il suo Gipsy Trio, i Tryfolk, Franco Cosa, Cristiano Cosa, i Dali e Blanca Armentero.
Grazie agli operatori dell’Amiu che si sono adoperati prima dell’evento ed immediatamente dopo, per l’immediata pulizia dei luoghi della città, devastati in alcuni casi, e per il ripristino della normalità.
Grazie a chi con un contributo economico o di servizio, ha sponsorizzato l’evento, supportando lo sforzo del Comune: Confindustria e Studio 100, che hanno donato service audio e luci all’evento.
Grazie a tutti gli operatori, i tecnici, i fonici, gli addetti alla sicurezza ed i responsabili della Service Plus, che hanno garantito un servizio eccellente ed una serata impeccabile.
Voglio abbracciare, dulcis in fundo, i travolgenti conduttori, Mauro Pulpito e Fabiano Marti: sono stati strepitosi e hanno dimostrato, sebbene vivano ormai da tempo fuori, un amore verso la città raro e smisurato.
Il Comune di Taranto si affaccia al nuovo anno con tanta speranza e desiderio di andare avanti, con l’augurio che il 2018 veda vincere la Taranto di Piazza Immacolata e splendere la nostra città.
Valentina Tilgher
Assessore al marketing territoriale, turismo e allo sviluppo economico

Un fine settimana all’insegna della Dieta degli Antichi Romani.

 

La riscoperta di meraviglie archeologiche e borghi antichi, emblema delle radici storiche del territorio Tarantino attraverso i sapori e la vita quotidiana dell’uomo dal periodo greco a quello medievale. Questo è ciò che la cooperativa Polisviluppo con suo progetto “Il Gusto dell’Archeologia”, sta regalando ai tanti visitatori durante i fine settimana organizzati nell’ambito del programma regionale InPuglia365 Autunno.Un fitto programma di iniziative che andrà avanti fino al 31 Dicembre e che nelle prossime giornate del 2 e 3 Dicembre condurrà a vivere lo splendido promontorio archeologico di Saturo, a Leporano.

Un parcocaratterizzato, come è noto, da evidenze archeologiche di svariate epoche, tra cui i resti di un santuario greco dedicato ad Athena, del VII-IV sec. a.C., e quelli di una sontuosa villa romana di età imperiale, del I-III sec. d.C. In questo splendido scenario si terranno visite tematiche che riguarderanno la dieta degli antichi romani, ripercorrendo gli spazi testimonianza tangibile della presenza di nobili ed aristocratici, tra resti di terme pubbliche e sala banchetti di una imponente domus costiera. Si illustreranno antiche pietanze, come, ad esempio, il garum, la tipica salsa romana per condire gli alimenti e si degusterà vino aromatico, preparato secondo le ricette di Apicio, famoso enogastronomo dell’antica Roma, vissuto ai tempi di Tiberio, che, come narra Seneca, si tolse la vita proprio per paura di dover morire di fame, dopo essersi accorto che gli rimanevano solo dieci milioni di sesterzî. Sempre il vino, con le sue divinità del passato, sarà protagonista dello spazio per le famiglie con bambini, “Pane e Vino”, laboratori in cui si riprodurranno con l’argilla gli antichi oscilla, dischi in terracotta che nell’antica Grecia venivano appesi agli alberi per propiziare un buon raccolto ed una buona vendemmia in occasione delle feste di Dioniso, Dio del vino e della forza produttiva della terra.

Prossimo appuntamento del 9 e 10 Dicembre, Dal Cratere al Capasone”, con visite e laboratori nel Centro Storico e nella splendida Bottega Casa Vestita di Grottaglie.

Programma della giornata:

SABATO 2 DICEMBRE:
Ore 10:00 Apertura straordinarie e visite guidate tematiche “La Dieta degli Antichi Romani”
DOMENICA 3 DICEMBRE:
• Ore 10:00 Apertura straordinarie e visite guidate tematiche “La Dieta degli Antichi Romani” con degustazione di vino aromatico romano
• ore 11:00 “Pane e Vino”- Laboratori di Archeologia Sperimentale per famiglie con bambini :
riproduzione in argilla di “oscilla”, antichi oggetti votivi per il dio del vino Dioniso

Tutte le attività sono gratuite: per informazioni e prenotazioni 392.1769175. Facebook: Polisviluppo Servizi per l'Archeologia e i Beni Culturali.



 

 

Alessandro Leogrande, giovane intellettuale e scrittore tarantino, si è spento a Roma all'età di soli 40 anni, una morte improvvisa di fronte alla quale il padre, Stefano Leogrande, ha scritto questo bellissimo messaggio che di seguito pubblichiamo

 

"Carissimi tutti, associati, amici e sostenitori dell'O.S.A., tutti noi, della  famiglia Leogrande, vogliamo annunciarvi il prematuro ed improvviso  ritorno alla Casa del Padre del nostro carissimo Alessandro. Dio ce l'ha, provvisoriamente ed immeritatamente, donato ed ora se l'è ripreso per  conservarcelo, per il giorno, al nostro reincontro ,  nel Regno dei Cieli. Alessandro è stato un uomo di grande fede nel Cristo e nell' uomo. Tutto questo l'ha portato, già da giovanissimo, nello scoutismo e successivamente nei campi di volontariato della Caritas Diocesana di Taranto in Albania e, come giornalista e scrittore, si è impegnato in difesa degli ultimi e dei ferocemente sfruttati nei più diversi contesti : nell'ambito del caporalato, degli immigrati, dei desaparecidos in Argentina, ed ovunque ci sia stato un sopruso. A Voi tutti, chiediamo una preghiera, perché la nostra Luminosa ed Alba Maria c'illuminino e ci diano la forza di superare il dolore e lo sgomento umano e che possa sempre l'O.S.A. essere apportatice di Luce ovunque. Consentitemi, per favore, le lungaggini, che può fare un padre, che  non  riesce a lenire il proprio dolore. Alessandro, per me, era bellissimo. Alessandro era la Gioia, Che entrando in casa , ci coinvolgeva e travolgeva,roboante e trascinante;ma era anche il lavoro fatto bene, analitico e profondo; tutto alla ricerca della verità; ed era anche la denuncia; fatta con lo stile dell'annuncio, che, nonostante tutto, un mondo migliore, è ancora possibile. Ho sempre percepito, orgogliosamte, che la Sua essenza fosse molto, ma molto migliore della mia. Oggi questo padre si sente orfano. Sento pesantemente scendere le ombre nella mia vita. Spero tanto nella Luminosa."

 

«Possiamo essere eroi anche solo per un giorno», il refrain di “Heroes”, brano epico, uno dei capolavori di David Bowie, scritto con Brian Eno nel 1977. Per “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19 di Crest e “Tra il dire e il fare” (Ruvo di Puglia, BA) in ATS, sabato 18 novembre, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda al quartiere Tamburi, anteprima regionale di “Club 27”, progetto di Ippolito Chiarello, testi Francesco Niccolini, regia Michelangelo Campanale e Ippolito Chiarello, con Ippolito Chiarello, produzione Nasca Teatri di Terra / Tra il dire e il fare, anteprima regionale. Biglietto 10 euro, ridotto 7 euro (under 30 e over 65). Prima e dopo lo spettacolo, nel foyer del TaTÀ, Vinyl Zone proporrà una selezione musicale a cura di dj Pa.Co e Sonyx dei migliori classici del rock, oltre ad esporre un’ampia scelta di vinili nuovi e usati rock/pop. Info: 099.4725780 - 366.3473430.

Un uomo radio. Una consolle da dj, un microfono. Ippolito Chiarello - nei panni di un dj notturno - riporta in vita attraverso la loro musica, le parole, le suggestioni di una notte molto rock, senza tempo e senza spazio, i miti del club 27, ovvero delle star esplose in cielo (o agli inferi), nel loro ventisettesimo anno di età: Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Robert Johnson, Jim Morrison, Amy Winehouse, in ottima compagnia con altri evocati come Jeff Buckley, Elvis Presley, Andy Warhol.

Leggende del rock, di cui sappiamo tutto ma che abbiamo voglia di ascoltare ancora una volta. “One more time”, come i bambini che ogni sera hanno bisogno delle stesse fiabe per addormentarsi. Storie di grandi miti, autentiche stelle del rock e non solo, quelle del Club 27. Gli immortali per eccellenza, in preda al loro distruttivo delirio di onnipotenza, dalle vite tragiche e “mortali”. Uno spettacolo in cui protagonista è il teatro e il suo pubblico, e in cui Ippolito Chiarello si concede il sogno più bello che un attore, e un dj, possano sperare di sognare… «Ho sempre avuto una passione per i miti, gli eroi e i supereroi: gli immortali, insomma. Vi racconto storie di miti, quelli maledetti, forse perché sono loro gli ultimi ad averci lasciato in eredità una storia. Forse avrei voluto essere uno di loro». 

 

Ippolito Chiarello

Eclettico artista salentino che spazia dal teatro al cinema, alla musica. In questi campi si è cimentato principalmente come attore, ma ha praticato anche la strada della regia e della formazione anche in ambito di disagio sociale. Ha lavorato per circa dieci anni con la compagnia leccese Koreja (1995-2004) per poi intraprendere una strada indipendente legata alla sua sigla teatrale Nasca Teatri di Terra (le produzioni “Oggi Sposi”, “Fanculopensiero stanza 510”, “Psycho Killer” e il recente “Club 27”) e al lavoro come scritturato o in collaborazione con altri gruppi italiani e stranieri. Il suo percorso di ricerca (spettacoli, progetti, formazione) si focalizza nel recupero della relazione pubblico-artista ed ha generato la modalità del Barbonaggio teatrale come strumento di diffusione e di promozione. Dal 2009 il Barbonaggio ha raggiunto più di 300 città italiane, molte capitali europee e il Canada, diventando un vero e proprio movimento teatrale, segnalato per il Premio Ubu e Premio Rete Critica nel 2014. Ha partecipato come regista di percorso, attore e braccio destro di Mario Perrotta nel progetto “Versoterra - a chi viene dal mare”, lavoro finalista ai Premi Ubu 2017.

 

Vinyl Zone

Nasce nel 2012 come laboratorio musicale esclusivamente con dischi in vinile, per mantenere vivo il valore del supporto musicale per eccellenza e organizzare party itineranti attorno al mondo del vinile. Nel marzo 2015 apre Vinyl Zone Shop, punto vendita di dischi in vinile e cd a Taranto (in via Anfiteatro 67, tel. 099.4007361): negozio fisico e online www.vinylzoneshop.com

Lo spettacolo del “CARILLON VIVENTE”, nato dalla fantasia e dall’ingegno dell’Artista ravennate Mauro Grassi, passando dalla Puglia il 15 Dicembre a Bari, chiuderà il “Tour Natale 2017” a Madrid partecipando da protagonista all’evento internazionale più popolare della Spagna: “LA CABALGATA DE REYES MAGOS”.

Con la regia del management di Giuseppe Fornaro, Amministratore di “Solo Artisti Esclusivi”, la Compagnia Italento si appresta ad affrontare un tour natalizio ricco di appuntamenti davvero importanti che copriranno l’intero territorio nazionale e non solo: Orange (Francia), Firenze, La Spezia, Chiavari, Torino, Napoli, Pescara, Brescia, Bari, Cosenza, Catanzaro, San Casciano dei Bagni (SI), Cesena, Cecina (LI), Lugo (RA), Isola d’Elba, Montegrotto Terme (PD) Abano Terme (PD, Bard (AO), Pomezia (RM), Anguillara Sabazia (RM), Borgomanero (NO), Aversa (CE) e tante altre località per oltre 40 spettacoli in calendario.

“Non poteva esserci occasione migliore per concludere il tour del Carillon Vivente se non quella della Cabalgata de Los Reyes Magos a Madrid”, afferma Mauro Grassi, “un evento di caratura internazionale, tra i più celebri del periodo natalizio spagnolo, capace di attrarre gente da ogni dove. Uno spettacolo unico, che ogni anno richiama milioni di persone e trasmette una felicità contagiosa”

Il 5 gennaio 2018 – giorno in cui si festeggia l’Epifania a Madrid – la Compagnia Italento volerà nella capitale spagnola con lo spettacolo che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Il Carillon Vivente si esibirà insieme a carri colorati e pieni di luci, oltre che al fianco di artisti straordinari di caratura internazionale.

L’occasione è di quelle speciali perché la “Cabalgata de Los Reyes Magos” è tra le manifestazioni più attese in Spagna, ancor più del Natale. I sorrisi, i colori, le luminarie e le musiche rendono l’atmosfera magica, specie per i bambini.

Quest’anno i Re Magi, che arriveranno percorrendo le strade a dorso di cammello carichi di doni e accompagnati dai paggi reali, saranno affiancati dal pianista settecentesco ravennate, che accompagnerà al piano, munito di ruote e motore, l’eterea ballerina Enrica Linlaud sulle punte e in tutù. 

Il Carillon Vivente è già stato protagonista in Puglia nelle Città di Taranto, Ostuni, Galatina, Brindisi, Andria, Martina Franca, Gravina, Mesagne e numerosi eventi tra cui la “Notte della Cultura”.

 

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