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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

Il presidente della Fondazione Cittadella della Carità avv. Salvatore Sibilla ringrazia il Comune di Taranto, nella persona del sindaco Rinaldo Melucci, per aver inviato la banda diretta dal M. Simonetti ad allietare gli ospiti dei Padiglioni L’Ulivo ed Arca.

“Ascoltare le note della banda “Simonetti” per i viali della Cittadella della Carità è stata  una grande  gioia, per il significato che questo gesto ha avuto per tutti gli ospiti della struttura. Questi tempi difficili che il Coronavirus ci costringe a vivere - afferma Sibilla -  sono ancora più pesanti per tutti coloro che si ricoverano e che non possono godere della visita dei parenti.  Abbiamo  interrotto tutti i contatti diretti sin dai primi mesi del 2020; molti dei nostri amici ricoverati hanno difficoltà con la memoria a breve termine, a causa  di malattie cognitive degenerative come Alzheimer o Demenza senile, ma ricordano perfettamente le musiche natalizie, che hanno accompagnato tutti i momenti della loro vita. E che per questo motivo sono state particolarmente  gradite”. 

Sibilla ringrazia Melucci anche per ciò che questo gesto ha significato per tutti gli operatori sanitari e non della struttura. Una boccata d’ossigeno, un segnale di speranza per persone che ogni giorno operano nella massima attenzione. Perché l’obiettivo comune, la lotta al Covid-19, è ancora più stringente quando di parla di responsabilità di vite umane.

Da Diodato, vincitore dell’ultimo Sanremo, a Renzo Rubino, entrambi cantautori, dall’attore Michele Riondino a Tosca, dallo scrittore Giancarlo De Cataldo a Sergio Cammariere, da Karima a Peppe Servillo, diversi personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura - tarantini e non - protagonisti di un video per i primi due anni di attività del teatro comunale Fusco, ristrutturato e riaperto nel centro di Taranto dopo anni di chiusura. Il video contiene una serie di messaggi di auguri al teatro che sono anche auguri a Taranto, perché il Fusco è una delle basi del rilancio culturale su cui punta ora la città. Ma sono anche auguri di futuro e di nuovi eventi in presenza, visto che, causa Covid, il Fusco è attualmente chiuso e spettacoli sono stati in streaming. Ultimo effettuato, il concerto degli Avion Travel. “Siamo stati insieme a voi tra i protagonisti della ripartenza del Fusco e siamo sicuri che sia un grande simbolo della rinascita dell’intera città” commenta il sindaco Rinaldo Melucci. E se il 2020 si chiude col Fusco, il nuovo anno, invece, si apre a Taranto con la biblioteca civica Acclavio, anche questa ristrutturata e inaugurata da poco. La biblioteca risuonerà domani delle note di Strauss, Lumbye, Rossini, Bellini e Verdi per accogliere il 2021. 

 

Dopo il successo registrato con il Concerto di Natale per orchestra e coro gospel, domani alle 18 ci sarà il Concerto di Capodanno, anche in questa occasione in streaming. Protagonista l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Piero Romano, con il soprano Giuliana Gianfaldoni e il tenore Manuel Amati. L’evento sarà anche in programmazione su tv, radio e social ed è realizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto “Custodiamo la cultura in Puglia”, e del ministero per i Beni culturali. In programma, musiche di Strauss (Fruhlingsstinmmen, Ohne sorgen, Banditen Galop), Lumbye (Champagne galop, Kopenhagener Eisenbahan Damps Galop), Rossini (Gazza ladra, overture). Il soprano Giuliana Gianfaldoni eseguirà Gounod, Aria di Giulietta (Je veux vivre) e Bellini, Aria con cabaletta dai Puritani (Qui la voce sua soave). Il tenore Manuele Amati, invece, eseguirà Donizetti, La fille du Regiment (Ah mes amis) e Rossini, Cenerentola (Si ritrovarla io giuro), e insieme, in duetto, Donizetti, Elisir d’amore (Per guarire di tal pazzia). Infine, Verdi, Traviata (Brindisi). “L’auspicio è di tornare al più presto nei luoghi deputati allo spettacolo e, finalmente, in presenza di pubblico” commenta infine il vice sindaco e assessore alla Cultura, Fabiano Marti. 

 

 

Evento in tv, radio e sui social. Dirige il Maestro Piero Romano. Ospiti il soprano Giuliana Gianfaldoni e il tenore Manuel Amati.  Il ruolo dell’Amministrazione comunale, del sindaco Rinaldo Melucci e del vicesindaco Fabiano Marti, e della Regione Puglia, in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese (“Custodiamo la cultura in Puglia”)  e MiBAC.


Le note di Strauss, Lumbye, Rossini, Bellini e Verdi per accogliere in musica e con i migliori auspici il 2021. Dopo il successo registrato con il Concerto di Natale per orchestra e coro gospel, ecco un altro evento musicale imperdibile. Venerdì 1 gennaio alle 18.00 il Concerto di Capodanno, anche in questa occasione in streaming e in collegamento con la suggestiva cornice della rinnovata Biblioteca comunale “Pietro Acclavio” di Taranto. Protagonista l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano, ospiti il soprano Giuliana Gianfaldoni e il tenore Manuel Amati. Fondamentale il ruolo del Comune di Taranto, del sindaco Rinaldo Melucci, del vicesindaco Fabiano Marti e della Regione Puglia.

L’evento in programmazione su tv, radio e social, è realizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto “Custodiamo la cultura in Puglia”, e del MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività culturali). Prezioso, come sempre, l’intervento di Programma Sviluppo e Fondazione Puglia per la realizzazione dell’evento musicale in streaming e in programma sulle emittenti Canale 85 (85), TRM (16), Radio Cittadella (96.5) e sulle pagine Facebook “Ecosistema Taranto”, “Teatro comunale Fusco” e “Orchestra della Magna Grecia”.

«Anche questa volta il Comune di Taranto ha voluto omaggiare la città – dice Fabiano Marti, vicesindaco con delega a Cultura e Sport – con l’auspicio di tornare al più presto nei luoghi deputati allo spettacolo e, finalmente, in presenza di pubblico, perché questo deve essere un evento culturale: un “dare-avere” in rigorosa diretta con una platea attenta e disposta ad emozionarsi ed emozionare; l’evento in streaming rilanciato dalla Casa della cultura, la rinnovata biblioteca comunale “Pietro Acclavio”, permetterà di entrare nelle case dei tarantini con le grandi musiche eseguite da un grande ensemble come l’Orchestra della Magna Grecia».

«Sarà un concerto che affronteremo come sempre – dichiara Piero Romano, direttore artistico dell’ICO Magna Grecia, che dirigerà il Concerto di Capodanno – con la massima dedizione; interpreteremo i grandi autori con il giusto calore e la giusta atmosfera, impegnandoci nel creare la stessa magia del Concerto di Natale, con l’auspicio che quanto riusciremo ad offrire anche in questa occasione sia solo l’inizio di un 2021 pieno di emozioni».

 In programma, musiche di Strauss (Fruhlingsstinmmen, Ohne sorgen, Banditen Galop), Lumbye (Champagne galop, Kopenhagener Eisenbahan Damps Galop), Rossini (Gazza ladra, overture). Il soprano Giuliana Gianfaldoni eseguirà Gounod, Aria di Giulietta (Je veux vivre) e Bellini, Aria con cabaletta dai Puritani (Qui la voce sua soave), il tenore Manuele Amati, invece, eseguirà Donizetti, La fille du Regiment (Ah mes amis) e Rossini, Cenerentola (Si ritrovarla io giuro), e insieme, in duetto, Donizetti, Elisir d’amore (Per guarire di tal pazzia). Infine, Verdi, Traviata (Brindisi).

Tarantina, Giuliana Gianfaldoni, soprano, ospite nel Concerto di Capodanno, inizia lo studio del canto in giovane età, risultando vincitrice di prestigiosi premi in concorsi nazionali e internazionali. Di rilevo la sua recente interpretazione in veste di protagonista nella “Zaide” di Mozart, nuova produzione curata da Graham Vick per Opera Lombardia.

Manuel Amati, martinese, si approccia allo studio del canto lirico all’età di tredici anni con il soprano Francesca Ruospo. Approfondisce stile e repertorio con Vincenzo Scalera, Roberto Scandiuzzi e Pietro Spagnoli. Attualmente studia con Domenico Colaianni. Debutta nel 2015 nel “Rigoletto” di Giuseppe Verdi al teatro “Verdi” di Busseto

 Causa Covid, i Musei sono chiusi e lo è anche l’Archeologico Nazionale di Taranto, in sigla MarTa, riferimento di primo piano per la storia e la civiltà della Magna Grecia. Tuttavia, attraverso la “MArTA Christmas Card”, il Museo di Taranto sta comunque raggiungendo seppure virtualmente potenziali visitatori. L’iniziativa della card digitale, spiega Eva Degl’Innocenti, direttrice del Museo di Taranto, “è stata un successo e, malgrado le zone rosse e la pandemia, il nome di Taranto e del suo Museo Nazionale sono arrivati in tutta Italia e anche in molte parti del mondo tra cui l’Irlanda, la Francia e il Giappone”. Degl’Innocenti dichiara che “sono circa 500 le card acquistate per questo Natale da molti italiani, anche tarantini fuori sede, ma anche da appassionati o da coloro che credono nella forza della cultura senza i confini che l’emergenza sanitaria ha imposto a tutto il mondo”. Il Museo definisce inoltre “ottimo anche il dato relativo alla raccolta delle donazioni che sono riuscite a recuperare il 60% degli introiti degli ingressi in presenza dello stesso periodo dell'anno nel 2019”. “Segnali - si spiega - di un’economia della cultura che cambia e si modernizza, ma anche di un’attenzione nuova e particolare verso il Museo di Taranto che, attraverso la sua politica di innovazione, l’uso di strumenti digitali, come il tour virtuale in 3D e il dialogo costante con il pubblico anche mediante l’utilizzo dei social network, è riconosciuto sempre più come uno dei Musei Archeologici più importanti del mondo”. Con la pandemia, le sale del MArTA, rileva ancora  Degl’Innocenti, “si sono schiuse ad un pubblico nuovo sia per provenienza geografica, sia per fascia d’età, accrescendo anche la quota delle donazioni che ora saranno reimpiegate per finanziare i progetti di ricerca del MArTA e di promozione e diffusione del grande patrimonio culturale custodito all’interno del Museo tarantino”. Inoltre, prosegue la direttrice, “la rete della donazione e del regalo digitale si rileva vincente anche con l’aumento in percentuale di visite nella fascia d’età dei giovani e in quelli over 65 solitamente abituati a fruizioni più tradizionali”. Da segnalare, per la card del Museo di Taranto, che il sindaco di Patù (Lecce), Gabriele Abaterusso ha voluto far arrivare ad alcuni studenti della sua comunità. La card del MArTA sarà in versione Christmas fino al giorno dell’Epifania e poi si trasformerà in una Gift Card disponibile per tutto il resto dell’anno 2021. 

Un Bibliobus a Taranto. É il primo in Puglia e tra i primi in Italia. Si tratta di una biblioteca itinerante realizzata in un autobus di Amat - l’azienda dei trasporti urbani del Comune - che, destinato alla rottamazione, grazie al progetto “Basequa” ha una nuova vita con una mission importante: portare il libro direttamente tra i cittadini, promuovendo così la cultura. “La cultura accompagna la rinascita di Taranto - afferma il sindaco Rinaldo Melucci -, ne è dimostrazione il fermento che c’è intorno alla biblioteca Acclavio. Quando abbiamo immaginato il suo progetto di riqualificazione - prosegue -, non abbiamo guardato solo alle sue pareti, ma soprattutto alle opportunità che un contenitore del genere avrebbe offerto ai nostri cittadini, in particolare ai più giovani".

 

"Questa iniziativa - aggiunge il sindaco di Taranto - parte proprio dalla sezione 'Acclavio Kids' e che rianima un intero quartiere in maniera così innovativa”.

     Un vero autobus è stato allestito con una biblioteca dotata di oltre 200 libri, uno spazio dedicato ai burattini, uno schermo per i video e spazi attrezzati per la creatività degli utenti.

    Infine, nel Bibliobus potranno essere anche ospitati, quando le nome anti-Covid 19 lo permetteranno, momenti di aggregazione dei cittadini con un ridotto numero di persone, sviluppando così l’idea di tradizionale di biblioteca itinerante per la promozione della lettura. 

 Col progetto 'Sipario, si legge' il Comune si propone di mettere in rete, per la prima volta, le librerie di Taranto. “È una grande scommessa", ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla Cultura, Fabiano Marti. "Partiamo subito con una programmazione condivisa di presentazioni di libri all’interno del Teatro Fusco e della Biblioteca da poco restituita alla citta”.

 

 “Stiamo programmando il futuro di Taranto", ha aggiunto l'assessore, "declinandolo attraverso gli obiettivi che ci siamo prefissati con il progetto 'Taranto Capitale della Cultura'. Abbiamo intenzione di dar vita a progetti che nel prossimo biennio segneranno profondamente il rilancio culturale di Taranto. L’amministrazione del sindaco Rinaldo Melucci intende rafforzare sempre più il claim scelto per la candidatura di Taranto a capitale della cultura per il 2022, certi che è proprio dalla cultura che bisogna partire per cambiare il clima, la visione e la storia di un territorio”.     Si parte venerdì 18 dicembre con la presentazione nel teatro comunale Fusco del libro di Giancarlo De Cataldo, edito da Einaudi, 'Un cuore sleale'. Tra gli altri libri e autori selezionati, il 21 dicembre 'L’archivio del diavolo' di Pupi Avati e 'Fiori' di Maurizio De Giovanni il 22 dicembre. Anche questi due incontri, come tutti gli altri, si terranno nel teatro Fusco. 

L’associazione Culturale AFO6 - Convertitori di idee di Taranto, annuncia IDLES; i primi protagonisti del CINZELLA FESTIVALil festival come sempre dedicato a musica e cinema che si terrà dal 10 al 15 agosto a Grottaglie (TA), nell’incantevole e unico scenario delle Cave di Fantiano, per la direzione artistica dell'attore Michele Riondino. Dopo il successo dello scorso anno con Diodato, BSBE e Andrea Laszlo De Simone, dopo il clamore di Franz Ferdinand e Afterhours e decine di migliaia di presenze registrate negli ultimi anni, Cinzella torna per la sua quinta edizione nell'estate 2021all'insegna della sicurezza e del rispetto delle normative vigenti, e riprende la sua forma di festival che guarda alle più interessanti e chiacchierate realtà di livello nazionale e internazionale.

Il festival dedicherà come ogni anno una parte alle "immagini", e una parte ai concerti dal vivo, dal 10 al 15 agosto. Sul grande palco delle Cave di Fantiano di Grottaglie si alterneranno come sempre talk, proiezioni, musica, guest d'eccezione che verranno annunciati nelle prossime settimane.

 

I primi ospiti internazionali non potevano che essere gli Idles. La band post-punk inglese ritornerà in Italia con questo esclusivo appuntamento il 15 agosto 2021 alle Cave di Fantiano di Grottaglie, per riproporre dal vivo il nuovo album Ultra Mono, uscito il 25 settembre per Partisan Records e che li ha consacrati al grande pubblico, facendo degli Idles una delle realtà più importanti, nuove e cool del panorama internazionale odierno.

Negli ultimi due anni gli IDLES hanno confermato le intenzioni e il successo del debut album BRUTALISM (2017, Balley Records) con il successivo JOY AS AN ACT OF RESISTANCE (2018, Partisan Records) e il relativo tour mondiale. Quella che per The Line Of The Best Fit era già dagli esordi “one of the most exciting British bands right now” è stata capace di andare oltre le aspettative di pubblico e critica, affermandosi come icone dello scenario punk internazionale. A Beatiful Thing: IDLES Live at Le Bataclan, uscito il 6 dicembre 2019, ha poi catturato le vibrazioni e l’atmosfera del loro concerto in un luogo altrettanto iconico: una gemma capace di impreziosire un percorso discografico già illuminante.

Registrato a Parigi e prodotto da Nick Launay (Nick Cave, Yeah Yeah Yeahs, Arcade Fire) e Adam ‘Atom’ Greenspan (Anna Calvi, Cut Copy), con l’aggiunta di ulteriori effetti di Kenny Beats (FKA Twigs, DaBaby, Vince Staples), il suono di Ultra Mono è stato costruito per catturare il feeling di un album hip hop. Attraverso le dodici tracce brutalmente rilevanti, la band raddoppia gli scherni al vetriolo e i commenti sociali presenti nei lavori passati affrontando temi di presenza attiva, inclusività, classe sociale, disuguaglianza di genere, nazionalismo, comunità e mascolinità tossica, che rimangono sempre più attuali. ‘Ultra Mono’ include la voce di Jehnny Beth (Savages), e i contributi di ospiti come Warren Ellis (Nick Cave and the Bad Seeds), David Yow, e Jamie Cullum.

Cullum.

 

Per info e aggiornamenti:

https://www.cinzellafestival.com

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https://www.instagram.com/cinzellafestival/?hl=it

 

 

I biglietti saranno in vendita solo su DICE.fm, piattaforma di ticketing e discovery inglese, ora anche in Italia.

Biglietto unico € 35 + d.p. https://link.dice.fm/4kQTtmCa3bb 

Abbonamento € 70 + d.p. https://link.dice.fm/qPKz6wwa3bb  

La città e l’Arcidiocesi di Taranto hanno celebrato questa sera il 50esimo anniversario della Concattedrale di Taranto, progettata dal noto architetto Giò Ponti ed entrata a far parte, per la particolarità della sua struttura, tra le 25 opere architettoniche più importanti del Novecento. La Concattedrale, inaugurata nel 1970, fu commissionata a Giò Ponti dall’allora arcivescovo di Taranto, Guglielmo Motolese. Riferendosi all’evento di stasera, l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, ha detto che a “Taranto serve un lavoro comune di riscossa in questo momento in cui si notano segnali di collaborazione anche in mezzo alla grave crisi sanitaria. A cominciare dalla difesa della vita e della salute”. “L’unità armonica della Concattedrale - ha detto Santoro - deve ispirarci e sostenere la buona volontà di tutti”. “Manifesto il desiderio - ha dichiarato l’arcivescovo di Taranto - che questa opera d’arte di Giò Ponti sia collocata in un circuito di visitazione artistica che la ponga insieme alla Cattedrale, al Marta e al Castello Aragonese per una adeguata fruizione da parte di visitatori di ogni Paese”.

 

“Giò Ponti - ha sottolineato l’arcivescovo - ha concepito la Concattedrale di Taranto non come una fortezza ma come un vascello, echeggiante la biblica arca, la cui vela è una architettonica preghiera che si alza verso il Cielo. E questo è quanto Papa Francesco ci dice quando invita ad avviare percorsi e costruire ponti”. Per l’arcivescovo Santoro, “ciò che poi colpisce l’osservatore, è la simbolica “vela” della facciata che si riflette nell’acqua delle tre vasche collocate nel piazzale antistante, le quali rappresentano il mare”. “A noi - ha concluso Santoro -  è dato di saper cogliere questo segno, questa presenza. A noi che abbiamo ereditato questo patrimonio di arte e di fede, è data la responsabilità di doverlo e saperlo custodire e valorizzare, anche per mantenere fede al grande senso spirituale dell'architetto Giò Ponti”. Stasera inaugurato anche il ripristino funzionale delle vasche di acqua antistanti la Concattedrale, che Gió Ponti, simboleggiando il mare, volle realizzare affinché la facciata potesse specchiarsi. C’é anche un nuovo impianto di illuminazione esterna. “Celebriamo non un monumento, ma il lascito che due uomini illuminati, sensibili ed innamorati di questa terra e del suo mare - ha affermato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci -. Gio Ponti e monsignor Guglielmo Motolese lo hanno consegnato a tutti noi come segno di speranza e orgoglio. Quella vela, che solca l'acqua, ha spinto e continuerà a spingere la comunità intera oltre le prove dei nostri tempi”. 

Ricorre domani a Taranto il 50 esimo anniversario dell’inaugurazione della Concattedrale di Giò Ponti. “La commissione della Concattedrale fu una intuizione che, dopo mezzo secolo, in un momento in cui l’ambiente di Taranto è devastato dall’inquinamento e in un periodo segnato da grande precarietà, ci permette di riscoprire la bellezza come un grande veicolo di comunicazione con Dio e tra di noi”. È quanto afferma l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, in occasione dei 50 anni trascorsi dall’inaugurazione della Concattedrale. Che venne progettata e seguita nella costruzione dal noto architetto milanese Giò Ponti su mandato dell’allora arcivescovo di Taranto, Guglielmo Motolese. Domani, alle 18.30, l’arcivescovo Santoro presiederà in Concattedrale una concelebrazione nel cinquantesimo anniversario della consacrazione. L’arcivescovo evidenzia che l’attuale emergenza sanitaria non permette di celebrare l’anniversario così come si sarebbe voluto e con gli eventi previsti. Ricordando l’accordo firmato da Arcidiocesi di Taranto, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto e dal Dipartimento di Ingegneria ed Architettura del Politecnico di Bari, l’arcivescovo di Taranto, a proposito dei 50 anni della Concattedrale, entrata a far parte delle 25 opere più importanti del Novecento, parla di un progetto scientifico caratterizzato da diverse tappe. Dalla pubblicazione, avvenuta ad ottobre, di un libro curato dal prof. Vittorio De Marco all’allestimento della mostra dal tema “Gio Ponti e la Concattedrale - Taranto 1970-2020”, nel Museo Diocesano di Taranto, sponsorizzata e patrocinata dalla direzione generale Creatività Contemporanea del Mibact (mostra già allestita) per finire con un convegno patrocinato dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei. Questi ultimi due eventi si potranno tenere non appena le disposizioni governative anti-Covid lo permetteranno. Infine, il Comune di Taranto ha firmato una intesa con l’Arcidiocesi che ha portato al ripristino dell’illuminazione esterna della Concattedrale e della funzionalità delle  vasche di acqua antistanti la chiesa (l’inaugurazione avverrà il 7 dicembre alle 18 presente il sindaco Rinaldo Melucci). Le vasche di acqua furono pensate da Giò Ponti affinché la facciata della Concattedrale, che è costituita da una grande vela bianca, potesse riflettersi, soprattutto nelle giornate di sole. Il Comune di Taranto ha anche annunciato che sarà concessa la cittadinanza onoraria post mortem a Gio Ponti, esaudendo così uno stesso desiderio dell’architetto, scomparso nel settembre del 1979 e a cui si devono tante importanti opere tra cui il grattacielo Pirelli a Milano. 

C’è una zona nella provincia di Taranto solcata da imponenti gravine che, nella parte terminale, diventano lame, ovvero solchi carsici meno profondi. Questa terra, il cui centro principale è Castellaneta con la sua Gravina grande, annovera due lame importanti, situate nel comune ionico di Palagiano: la lama Lenne che sfocia nel mar lonio e la lama di Chiàtone che sfocia nel fiume Lato.

    Il viaggio di “Linea Verde” arriverà, domenica 29 novembre alle 12.20 su Rai1, in terra di Puglia nei comuni di Castellaneta e Palagiano. Terra di gravine ma anche terra del mito di Rodolfo Valentino, originario proprio di Castellaneta; terra di clementine e melograni, di vigne e di uliveti. Con Ingrid Muccitelli e Beppe Convertini, poi, alla scoperta di luoghi di culto, palmenti e frantoi ipogei. E, un po’ più a nord, al limite della provincia di Bari, con Peppone a Gioia del Colle, per conoscere la vita della tipica masseria e assaporare le tipiche mozzarelle.

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