Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

“Amare è essere impegnati, è lavorare, è avere interessi, è creare” così diceva Lina Wertmuller la regista  si è spenta nella notte a Roma all’età di 93 anni.

Aveva diretto capolavori che sono pietre miliari del Cinema italiano come come "Mimì metallurgico ferito nell’onore", "Film d’amore e d’anarchia" e "Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto". È stata la prima donna a essere candidata come regista all'Oscar, nel 1977, con "Pasqualino Settebellezze".

Legatissima alla Puglia la ricordiamo a Taranto dove nel

nel 1992, giro’ “Io speriamo che me la cavo” interpretato da Paolo Villaggio nel ruolo del maestro del

maestro elementare perché sentiva questa città molto simile alla sua amata Napoli, luogo in cui è ambientato il best seller italiano da cui è tratto il film del maestro elementare Marcello D'Orta. 

Tre organismi del terzo settore locale uniti per promuovere la lettura e sensibilizzare la comunità ai valori del volontariato, quali la solidarietà, l'integrazione, la gratuità e la collaborazione intergenerazionale.

L'ADVI “Contro le Barriere”, l’ANTEAS provinciale di Taranto e la FIDAS – DOSNI Taranto promuovono l’iniziativa “Bibliotecando nel quartiere”, realizzata nell’ambito delle “Idee di rete per … promuovere il volontariato 2020/2021”, azione promossa dal Centro Servizi Volontariato della provincia di Taranto.

Attraverso due presentazioni di altrettanti volumi con gli autori, con info e prenotazione al 340.5068873 (obbligatorio Green Pass), “Bibliotecando nel quartiere” intende stimolare adulti e ragazzi alla lettura e alla riflessione, promuovendo anche il confronto su temi del mondo del volontariato.

La prima si terrà presso l'Istituto “Liside” di Taranto, alle ore 11.00 di venerdì 10 dicembre, con la presentazione del libro “Stirpe e vergogna” da parte dell’autrice Michela Marzano, una delle grandi protagoniste nel panorama culturale italiano: filosofa, accademica, politica e saggista italiana, dal 2013 al 2017 è stata parlamentare della Camera dei Deputati.

In “Stirpe e vergogna”, tra romanzo e memoria, partendo dalla casuale scoperta di alcuni certificati anagrafici, si ritrova a ricostruire la vita e la personalità di un nonno sempre ammirato, ma che all’improvviso si rivela essere un fascista della prima ora… Il passato esige così un’elaborazione che, tramandandosi di generazione in generazione, presenta un conto finale da pagare.

Il confronto con i giovani studenti sarà di stimolo per soffermarsi sulla storia di una generazione che annovera edificanti esperienze, ma anche funeste tragedie, per non dimenticare e, soprattutto, per non incorrere negli stessi errori del passato.

La seconda si terrà, alle ore 10.00 di lunedì 13 dicembre, presso la Biblioteca “Acclavio” di Taranto, con la presentazione del volume “Oltre i limiti meravigliosa…mente. Quando l’eccezionalità diventa normalità”; l’evento sarà impreziosito dalla testimonianza in sala del campione paraolimpico Leonardo Melle.

Sarà il Dott. Francesco Manfredi, noto medico specialista in Ortopedia e Traumatologia e in Medicina fisica e riabilitazione, a presentare questo volume che ha curato, un’opera in cui sono protagoniste persone che hanno raggiunto obiettivi straordinari nonostante la loro disabilità, o altre che hanno messo a disposizione la loro professionalità e le loro competenze per dare vita a qualcosa che va oltre l’ordinario, qualcosa di straordinario.

L’orchestra della Magna Grecia di Taranto (Ico), istituzione concertistica orchestrale, accompagnerà questa sera a Milano Achille Lauro in “One Night Show”, il concerto in programma al Teatro Arcimboldi alle 20.30. Il binomio orchestra della Magna Grecia e Achille Lauro è già affermato. È andato in scena due volte a Taranto, sulla Rotonda del Lungomare, in occasione delle edizioni 2020 e 2021 del MediTa, evento di musica promosso dal Comune di Taranto, e lo scorso 18 settembre all’Arena di Verona.

 

 “L’Orchestra della Magna Grecia parte e si trasferisce per un giorno a Milano, al Teatro Arcimboldi - dice Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia - per accompagnare Achille Lauro, autentica superstar con cui è sbocciato un amore reciproco. Lui - aggiunge Romano - innamorato della nostra orchestra, noi di lui. Sarà un concerto importante che aggiunge un altro tassello in un percorso di avvicinamento verso un pubblico giovanissimo, che a sua volta si accosta all’orchestra e, a questa, si lega. Noi - conclude -ci mettiamo come sempre una grande passione, in questo caso facendoci interpreti di una musica dei nostri tempi. È il Teatro Arcimboldi di Milano significa fare tappa nella capitale internazionale della musica”. Lo stesso Romano domani sera dirigerà l’orchestra con Achille Lauro. (Nella foto Achille Lauro e l’Orchestra della Magna Grecia durante l’esibizione sulla rotonda del Lungomare di Taranto)

Prosegue la stagione teatrale del Comune di Taranto con il patrocicnio del Teatro Pubblico Pugliese con un nuovo appuntamento con la prosa al Teatro Fusco con il classico di Plauto “Il miles gloriosus”, in scena il 9 dicembre alle 21:00 e il 10 dicembre alle 18:00.

L’adattamento di Marinella Anaclerio con protagonista Flavio Albanese porta in scena la grande farsa plautina mettendo sotto la lente d’ingrandimento i pregi e i difetti caratteriali degli abitanti della Efeso della commedia, in un lavoro di caratterizzazione assimilabile a quanto avviene nei grandi classici dello spaghetti western.

Un insieme di caratteri che a loro volta compie una recita in una stratificazione di personaggi e intenzioni, tutte utili al fine di ottenere un tornaconto personale: l’amico fidato, il servo fedele, il vicino premuroso, la fidanzata amorevole e così via. Così la strada diventa scena e il teatro da mezzo diventa fine e le parole di Giulietta si mescolano a quelle di Ofelia in un pot-pourri da serata d’onore. Ne risulta una gara tra attori consumati dove l’unico spettatore pagante in conclusione, viene imbrogliato, derubato e malmenato.

“Plauto, il teatro classico, le opere antiche sono tutti elementi che permettono di guardare alla storia antica della città, alle sue radici, senza rinunciare alla rivoluzione culturale in atto - commenta il direttore del Teatro Fusco Michelangelo Busco. Come capitale della Magna Grecia la propensione alla cultura e al teatro sono insite nel dna della Città, una propensione cui Taranto può di nuovo puntare: non più solo capitale della Magna Grecia, ma capitale di mare, dei festival e della cultura”.

Il costo dei biglietti è di 30 euro per la platea e 25 euro per la galleria, con i ridotti che passano rispettivamente a 25 euro per platea e 20 per la tribuna.  Il biglietto ridotto verrà concesso esclusivamente ai giovani fino a 30 anni, alle persone di oltre 65 anni, ai dipendenti militari e civili dell’Esercito Italiano Puglia e delle Capitanerie di Porto – Puglia, Aeronautica/Marina Militare.

Gli studenti delle scuole avranno diritto ad abbonamento o biglietto ridotto esclusivamente per il Turno B.

Il botteghino del Teatro Fusco sarà aperto dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 13e dalle ore 16 alle 19.

Per info contattare il Teatro Fusco al numero 099. 9949349 e consultare i siti:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.teatropubblicopugliese.it/taranto Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

 

Quattro atti unici di Achille Campanile.

Per la rassegna "Tessiture – Stagione delle Residenze", a cura del Teatro delle Forche, nell'ambito del progetto di Residenze Artistiche Artisti nei Territori "Bildungsroman 2021" (Ministero della Cultura / Regione Puglia), domenica 5 dicembre, al Teatro Comunale “Nicola Resta” di Massafra (Piazza Garibaldi), la compagnia Diaghilev porta in scena “L’occasione”.

Spettacolo con Altea Chionna, Alessandro Epifani, Francesco Lamacchia e Mario Lasorella. Regia di Paolo Panaro.

 

“Elegantemente sarcastico, un umorista anticonvenzionale: era soprattutto questo Achille Campanile.

Un protagonista di quasi tutto il Novecento culturale, teatrale, giornalistico e cinematografico italiano, grazie alla voglia di prendersi gioco della vita, con l’originale freschezza del riso che solo i grandi scrittori sanno fare.

Il suo talento era votato a trovare, e quindi rappresentare, il ridicolo delle persone e delle cose, ma anche delle situazioni più assurde: il risultato sono opere vivaci e divertenti che mai sfociano nella satira volgare.

Tra i tanti umoristi della letteratura italiana, Campanile si distinse per la sua semplice e spiccata ironia. Un uomo sorprendente, frizzante, che curava la sua prosa stilistica in maniera precisa, utilizzando un lessico forbito e dettagliato. Il suo genio risiedeva nella capacità di sbalordire brillantemente per storie apparentemente non esilaranti, o di tradurre comicamente circostanze assolutamente normali.”

 

Ingresso ore 19.30. Sipario ore 20.00.

Prenotazione obbligatoria al numero 3246103258. Ticket 5 euro.

Accesso consentito ai possessori di Green Pass.

 

La rassegna “Tessiture – Stagione delle Residenze” si concluderà martedì 14 dicembre con lo spettacolo “Medea, Desír” di Astragali Teatro.

Per maggiori informazioni: www.teatrodelleforche.com Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; 3246103258.

La regista Paola Di Mitri è l’artista in attraversamento artistico in questi giorni a Massafra per il progetto di Residenze Artistiche Artisti nei Territori ‘Bildungsroman’ 2021, a cura del Teatro delle Forche, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia.

La regista, in vista della creazione dello spettacolo di teatro documentario VITA AMORE MORTE E RIVOLUZIONE, prodotto da Cranpi, condurrà dal 2 al 12 dicembre 2021, nella Residenza di Massafra – Teatro Comunale, il workshop CARTOGRAFIE.

Si tratta di un laboratorio di narrazione teatrale e video partecipativo, rivolto a tutta la comunità: ragazzi, giovani e adulti, professionisti e non professionisti, interessati al cinema e al teatro documentario.

Partendo dai propri materiali d’archivio (foto, documenti, diapositive, filmini) e, dopo una formazione di tecniche di ripresa cinematografica, i partecipanti verranno coinvolti a comporre la propria cartografia personale, emotiva, sensoriale, storica e urbanistica della città di Taranto.

Il workshop sarà condotto assieme a Davide Crudetti, regista documentarista e formatore di Video Partecipativo di ZaLab, associazione per la produzione, distribuzione e promozione di documentari sociali e progetti culturali.

Parte del materiale visivo entrerà a far parte della creazione finale dello spettacolo.

L’incontro di presentazione del progetto si terrà questo pomeriggio al Teatro Comunale “Nicola Resta” di Massafra, sito in Piazza Garibaldi, con inizio alle ore 18.30.

Il workshop è gratuito ed è rivolto ad un massimo di dieci partecipanti. Gli orari e le disponibilità saranno flessibili, a seconda delle disponibilità degli iscritti. La partecipazione è consentita ai possessori di Green Pass. Per iscrizioni:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Info: www.teatrodelleforche.com / 3246103258.

 

L’attraversamento artistico di Paola Di Mitri conclude il progetto di Residenze Artistiche Bildungsroman 2021 e si pone in continuità con la ricerca artistica sulla città di Taranto condotta dal Teatro delle Forche con il debutto a Milano dello spettacolo ‘Nessun destino è per sempre’, regia di Gianluigi Gherzi e Erika Grillo, coprodotto con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, nell’ambito di ‘Atlante degli Immaginari’, e con l’VIII edizione del progetto ‘Clessidra - Teatro dei luoghi’, ideato e diretto da Erika Grillo, dedicata alla città di Taranto.

 

VITA AMORE MORTE E RIVOLUZIONE è uno spettacolo di teatro documentario che intreccia la narrazione teatrale al linguaggio cinematografico.

Muovendosi in una cartografia intima fatta di ricordi, filmini di famiglia e vecchie fotografie, la regista Paola Di Mitri ricostruisce la sua storia famigliare per trovare risposta ad una ferita personale che si sovrappone e si perde nelle cartografie di chi abita oggi Taranto e documentando il ritorno nella sua città dell’infanzia e delle feste.

 

Con l’aiuto dei supporti digitali presenti sulla scena e a seguito di un'inchiesta sul campo accompagnata da azioni partecipative, la storia personale lascia spazio alla dimensione collettiva per ridisegnare una geografia emotiva, sensoriale, storica e urbanistica di Taranto; una città cancellata e riscritta più volte, pensata per essere volano del Sud, ma che da sempre non è che campo di battaglia operaio, sfruttamento della forza lavoro, disastro ambientale, emergenza sanitaria, simbolo di una situazione meridionale mai risolta. Taranto si fa icona delle contraddizioni della società contemporanea dove gli interessi, la rabbia, la speranza e le preoccupazioni si confondono, mozzando il fiato alla rivoluzione.

 

PAOLA DI MITRI è regista, autrice e performer di teatro e di cinema. Si laurea nel 2007, in Storia del teatro, al D.A.S.S. Università di Roma "La Sapienza”, con una ricerca sulle avanguardie teatrali presso la Facoltà d’ArtsduSpectacle all’Università di Poitiers in Francia.

Nel 2011 si diploma alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine e l’anno dopo fonda la compagnia teatrale La Ballata dei Lenna, con cui produce: “La Protesta, una storia italiana” (2012) (Vincitore Festival Anteprima89, menzione speciale Premio Scintille); “Cantare all’amore” (2013) (vincitore Bando Next 2015, In- Box 2014, E45 Napoli Fringe Festival 2013); “Realitaly” (2014). Con "Il Paradiso degli idioti" (2015), che arriva in finale al premio Scenario 2015, comincia la sua carriera di regista e drammaturga che porta avanti con "Human Animal" (2017) (vincitore Progetto Hangar Creatività 2016, Funder35) e lo spettacolo di teatro documentario "Libya. Back Home" (2019) (vincitore Premio Scintille, Bando Ora! Intesa San Paolo, finalista IN- BOX 2020) che debutta al Festival delle Colline Torinesi, Romaeuropa Festival e al Festival di Internazionale a Ferrara, riscuotendo un ottimo successo di pubblico e critica.

I suoi ultimi lavori di regia e drammaturgia sono caratterizzati dall'utilizzo di metodi che utilizzano l'osservazione etnografica partecipativa, le tecnologie audiovisive, e il riuso di materiali d’archivio creando uno stretto dialogo tra le tecniche teatrali e il cinema del reale.

Dal 2018 collabora con la casa di produzione ZaLab Film in progetti di formazione di video partecipativo, e nella produzione di spettacoli di teatro documentario e film documentari. Nel 2021 è uscito il suo primo film documentario “Tutti i nostri affanni” prodotto da Andrea Segre per ZaLab Film con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte_ Piemonte Doc Film Found. Attualmente è impegnata nella scrittura del film documentario “Mamma Rita” di Davide Crudetti prodotto da ZaLab Film e vincitore del Premio Solinas per il documentario 2017 e di “Comunisti” vincitore Premio Zavattini2020 e Premio Mattador2021.

Collabora alla programmazione e diffusione del festival italo francese ARTINVITA - Festival Internazionale degli Abruzzi.

 

DAVIDE CRUDETTI è autore e regista di cinema documentario, socio presidente di

ZaLab.

Laureato in DAMS presso l’Università di Bologna, frequenta il corso base di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2015. Dal 2012 al 2014 lavora come aiutoregia presso Cine sin Autor, casa di produzione di Madrid, dal 2016 collabora con ZaLab, come autore e regista di cinema documentario e formatore di cinema partecipativo.

Nel 2016 esce il suo primo film documentario Mingong, premiato in vari festival nazionali e internazionali e distribuito da ZaLab. Nel 2017 è finalista del Premio Solinas per il cinema documentario con il suo secondo film documentario dal titolo Mamma Rita, ancora in produzione.

Nel 2019 cura la regia documentaria dello spettacolo di Teatro Documentario Libya. Back Home di Paola Di Mitri, prodotto da La Ballata dei Lenna e presentato tra gli altri al Festival delle Colline Torinesi 2019, al Festival di Internazionale a Ferrara 2019 e a Romaeuropa Festival 2019.

Nel 2020 gira il film documentario di cinema partecipativo Tutti i Nostri Affanni prodotto da ZaLabin associazione con Cooperativa Atypica e con il sostegno di Piemonte Film Fund e Regione Piemonte e distribuito sulle piattaforma MioCinema e Partecipa.Zalab.

Nel 2021 vince il premio Zavattini con il suo nuovo progetto Comunisti, e il bando di produzione Il Social Film Production con il Sud di Fondazione CON IL SUD e Fondazione Apulia Film Commission con il progetto di documentario Qui Non C’è Niente di Speciale.

Dal 2016 è inoltre formatore di cinema documentario e cinema partecipativo presso enti pubblici e

privati e aiuto regia su alcuni film presentati nei più importanti festival cinematografici internazionali (Il Pianeta in Mare di Andrea Segre, Il Mondo Fino a Ieri di Daniele Gaglianone).

 

In programma titoli che hanno già ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali, il festival cinematografico organizzato dall’associazione Il Serraglio di Massafra. Tra i progetti, si prosegue con la formazione cinematografica delle scuole, a partire da venerdì 3 dicembre

 

 

Il 2021 si conferma un anno ricchissimo per Vicoli Corti. Cinema di Periferia: dopo che da marzo in poi è andata in scena la quindicesima edizione (con l’appuntamento estivo clou di agosto al Castello di Massafra), tocca adesso alla sedicesima edizione. Il festival ideato e prodotto dall'associazione Il Serraglio, con la direzione artistica di Vincenzo Madaro e la consulenza cinematografica di Massimo Causo e Davide Di Giorgio, si svolgerà infatti per la prima volta in sala, al Cineteatro Spadaro di Massafra (tra i più antichi di Puglia, nato nel 1914) dal 16 al 19 dicembre. Realizzato con il contributo del Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo), Regione Puglia e Apulia Film Commission, Comune di Massafra e le partnership di Centro Studi Cinematografici, Cooperativa teatrale Crest, Teatro Le Forche, Accademia Animatà e il Collettivo Zeugma, oltre a quelle con Monsters - Taranto Horror Film Festival e Giffoni Film Festival.

 

Tenendo però fede alla vocazione di una manifestazione che si fa sempre più “diffusa”, con eventi dislocati anche nelle precedenti settimane, si riparte adesso con il segmento che riguarda la formazione per le scuole, in partnership con Giffoni Film Festival, Cooperativa Teatrale Crest e Accademia Animatà: per il cartellone “Periferie e non solo”, nella mattinata di venerdì 3 dicembre (alle 10, rivolto agli studenti delle scuole superiori di Taranto) e sabato 4 dicembre (alle 21, serale aperto al pubblico) al TaTÀ di Taranto (in via Deledda) va in scena lo spettacolo “La nave dolce”. Testo e regia sono di Daniela Nicosia (ispirati all’’omonimo film di Daniele Vicari), con protagonista sul palco Massimiliano Di Corato (scene di Bruno Soriato, aiuto regia Vassilij Gianmaria Mangheras, disegno luci e suono Paolo Pellicciari, scenotecnico Théo Longuemare). La pièce, una produzione Tib Teatro vincitrice del premio Gigi Dall’Aglio (assegnato dalla giuria under 30 del XX Festival Teatrale di Resistenza di Reggio Emilia nel 2021) parte da una data fatidica: l’8 agosto 1991, nel porto di Bari, attracca la nave Vlora carica di 20mila albanesi. Una vicenda esemplare che apre lo sguardo sul panorama politico europeo degli anni ‘90, sulle ferite ancora aperte. Una storia che ritrova piena attualità, parlando di mare e di una nave presa d’assalto. Una vicenda di fuga e sogni, di desideri e pulsioni di libertà, che vive ancora sulla pelle di chi l’ha vissuta. Una storia di integrazione e incontro, che non è finita, e vuole ancora essere raccontata.

 

A seguire ci sarà la proiezione del cortometraggio “Klod” di Giuseppe Marco Albano (2020, in lingua albanese con sottotitoli italiano), adattato dal libro “La morte è certa, la vita no” di Michele Pettene (Imprimatur 2015), prodotto da Apulia Film Commission in collaborazione con la Mediterraneo Cinematografica nell’ambito del progetto CIRCE. Interverranno in sala il regista Giuseppe Marco Albano e Vincenzo Madaro.

 

Costo del biglietto serale a 10 euro, ridotto 8 euro (under 25 e over 65), con prenotazione obbligatoria al numero 366.347.34.30 (anche WhatsApp) in orario d’ufficio. Nel rispetto della normativa vigente, per accedere all’area dell’evento è necessario il Green Pass, non richiesto ai minori di 12 anni. Il cartellone “Periferie e non solo” è realizzato dalla cooperativa teatrale Crest, nell’ambito del progetto regionale “Custodiamo la cultura in Puglia 2021”, in collaborazione con Provincia di Taranto, Comune di Taranto e associazione Il Serraglio.

 

Dal 16 al 19 dicembre si entrerà poi nel vivo della sedicesima edizione di Vicoli Corti, un festival che come sempre punterà sui nuovi linguaggi cinematografici, per scoprire il meglio di giovani autori e autrici dietro la macchina da presa. Valorizzando in particolare quel cinema di periferia - spesso invisibile nei maggiori circuiti distributivi - che costituisce una fabbrica di idee inesauribile, e offre visioni sempre più moderne e futuribili, senza mai tralasciare la fondamentale eredità del passato.

 

Questa sedicesima edizione decembrina si sostanzierà in 12 cortometraggi e 6 lungometraggi, di caratura nazionale e internazionale, in una programmazione che ospiterà giovani autori che hanno già ottenuto importanti riconoscimenti, senza avere un’adeguata distribuzione in provincia di Taranto. Quasi tutta la programmazione di lunghi e corti avrà come comune denominatore l'adolescenza e la condizione delle donne, raccontata in linguaggi e stili differenti.

 

I sei lungometraggi in proiezione al Cineteatro Spadaro di Massafra saranno “Atlantide” di Yuri Ancarani, “Regina” di Alessandro Grande, “Brotherhood” di Francesco Castagner, “L'apprendistato” di Davide Maldi, “Stop-Zemlia” di Kateryna Gornostai, “A Chiara” di Jonas Carpignano.

 

I 12 corti in gara saranno visibili anche in streaming su MyMovies e si contenderanno due premi: uno assegnato da una giuria di studenti (guidati da Massimo Causo e Davide Di Giorgio); l’altro in denaro, conferito da una giuria formata da una call rivolta a studenti universitari di cinema e arte, oltre a giovani cineasti e addetti ai lavori.

 

Quanto alla formazione per le scuole, nella mattinata del 17 dicembre (e in replica la sera del 18, aperta al pubblico) toccherà allo spettacolo teatrale “Cabaret Sacco & Vanzetti” del Teatro dei Borgia, seguito dalla proiezione del cortometraggio “Humam” di Carmelo Segreto.

 

Vicoli Corti proseguirà anche l’attività di formazione sul linguaggio cinematografico destinato al corpo docente scolastico, a cura del team di formatori di Giffoni Experience (il 16 e 17 dicembre in streaming). Non mancherà una giornata di orientamento professionale, al Liceo Artistico di Massafra, a cura di Nicola Sammarco, fondatore dell'Accademia di animazione Animatà (il 17 dicembre).

 

Nella sezione cinema per ragazzi, saranno proiettati domenica 19 dicembre due film di animazione prodotti in Italia: “Trash” di Luca Della Grotta e Francesco Dafano e “Yaya e Lennie” di Alessandro Rak. Altro tassello prezioso della sedicesima edizione di Vicoli Corti sarà il progetto Etopèa, in collaborazione con il Collettivo Zeugma: sarà presentato il 15 dicembre a Taranto come anteprima del festival, ed è un progetto crossmediale e interdisciplinare a cura dei sound artist Francesco Giannico e Anacleto Vitolo.

 

La prima azione - già svoltasi - è stata una residenza artistica nelle giornate del 30 e 31 ottobre tra i vicoli di Taranto vecchia, con lo scopo di raccogliere quanti più suoni possibili, annettendo al contempo un lavoro di video documentazione. L’obiettivo è operare una rielaborazione del materiale registrato e del girato video, con il fine di creare un momento di restituzione nel mese di dicembre 2021, attraverso una performance elettroacustica che andrà a sonorizzare di fatto il lavoro di video documentazione; contemporaneamente è prevista la realizzazione di un’installazione sonora che verrà realizzata da Giannico e Vitolo attingendo al medesimo materiale audio, in modo da fornire una personale chiave d’interpretazione sul luogo oggetto di residenza. La restituzione avverrà quindi ampliando il concetto di glocal, e intervenendo anche sull’aspetto della formazione mediante un momento divulgativo, all’interno del quale verrà spiegato il lavoro svolto, le tecniche utilizzate e il racconto che ne è scaturito.

 

Sito internet: www.vicolicorti.it

Pagina Facebook: Vicoli Corti

Profilo Instagram: vicolicorti

 

 

 

Mercato Nuovo in collaborazione con REC - Recitazione E Cinema presenta “SUPERMARZIOBROS"  di Giuseppe Marzio. L’appuntamento è giovedì 2 dicembre.

Con la rassegna “OFF Porta Napoli” si è dato inizio al Little Theatre di Mercato Nuovo con la volontà di proporre a Taranto spettacoli del circuito OFF contemporaneo.

Il teatro OFF nasce a Broadway, o meglio fuori (off) Broadway per dare voce ai little theatres, spazi non convenzionali in cui si ambientano spettacoli alternativi al teatro classico di artisti professionisti non necessariamente conosciuti.

OFF Porta Napoli mira quindi a portare in scena a Mercato Nuovo l’offerta più innovativa del teatro italiano.

Dopo il successo della stagione estiva, il “Little Theatre” è pronto a ritornare in scena con un artista nostrano.

Giuseppe Marzio è un attore, autore e formatore di Ostuni, classe 1984, ma giovane dentro.

Almeno così si sentiva prima della pandemia. 

Odia parlare di se stesso in terza persona, ma proprio adesso, mentre scrive, si rende conto che “fa più fico”. 

Si diploma in arte drammatica presso il Teatro Azione di Roma. Iscrittosi inizialmente per sconfiggere delle assurde timidezze, si è ritrovato poi felicemente fagocitato nel mondo del teatro, dove ormai esercita e quasi milita da più di 10 anni e spaziando in diversi generi.

Punta da sempre all'ecletticità, ma glielo fanno pesare spesso e quando si sente poi sfinito dalla poca fiducia, gli salta il tappo e scrive da solo le sue performance.

SUPERMARZIOBROS

Una performance nata su richiesta, in seguito a video pubblicati sui social durante il periodo della pandemia, coadiuvata da altri monologhi già portati in scena, ma che all'autore stesso scappava urgentemente di recitar di nuovo.

Con questo lavoro si tenta, tremando come sempre, di condire con ironia amara e stile tragicomico, tutti quegli argomenti che dividono nettamente le posizioni della gente o dai quali le persone prendono le distanze, pur di non affrontarli.

Religione, sessualità, omofobia, violenza di genere, pandemia, matrimonio e così via, strizzando un po' l'occhio alla stand up comedy e mettendo in campo tutta la sana “cretinaggine” di cui si può esser capaci.

Quattro anni fa la morte, a 40 anni, di Alessandro Leogrande, scrittore, giornalista, poeta tarantino al quale dobbiamo parole e visioni sulle quali c’è urgenza di tornare per comprendere Taranto, la città cui l’intellettuale ha dedicato tra le sue pagine più belle. Come quelle che pubblichiamo di seguito, tratte dal libro “Dalle Macerie”, ancora profondamente attuali.

“Il centro siderurgico costò quasi quattrocento miliardi di lire. Finì con l’occupare prima 600 e poi 1500 ettari di superficie, per un’estensione pari al doppio dell’intera città. Da quel momento in poi fu la città a crescere e modellarsi intorno alla fabbrica. Furono i tempi e i ritmi della fabbrica a scandire i tempi e i ritmi del tessuto urbano.”

“Che la fabbrica resti al suo posto o venga chiusa,” ha scritto Leogrande, “che venga svenduta a una cordata italiana o a qualche multinazionale asiatica in ascesa, Taranto deve comunque uscire dalla ‘monocultura siderurgica’ che nell’ultimo mezzo secolo non ha fatto altro che alimentarsi dalle sue stesse viscere.”

“Solo il racconto dei margini e dei frammenti permette di aprire uno squarcio e di comprendere qualcosa. Comprendere come si intersecano tra loro cose vecchie e cose nuove.”

La stagione invernale di prosa del Teatro Fusco si apre con un classico della commedia moderna, interpretata da uno dei volti comici più significativi del panorama nazionale: “Parenti serpenti”, con Lello Arena, in scena il 27 e il 28 novembre, rispettivamente alle 21:00 e alle 18:00, presentata dall’Ente Teatro Cronaca Vesuvio Teatro, in collaborazione con Bon Voyage Produzioni e con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2016.

“Dopo lo sforzo immane dell’anno del lockdown in cui abbiamo organizzato più di 110 serate con il Teatro comunale senza pubblico, finalmente parte la nuova stagione teatrale e lo si fa con la capienza completa e con una programmazione che coinvolge il pubblico in maniera trasversale. I grandi classici riletti da registi e attori attuali e riconosciuti a livello nazionale. Cominciare la stagione teatrale con un titolo così famoso interpretato da un grande caratterista come Lello Arena è la prosecuzione perfetta del rilancio artistico di questa città - commenta l’assessore alla cultura Fabiano Marti. Poter dire di avere in cartellone un attore che senza mezzi termine ha fatto la storia moderna della comicità italiana e soprattutto del sud, sia a teatro che al cinema, è un onore e soprattutto un piacere, non solo puramente artistico, ma anche per la città tutta e per ciò che significa continuare a portare grandi nomi del mondo della cultura a Taranto”

Lello Arena calca il palco del Fusco da protagonista dell’adattamento di un classico cinematografico del 1992 scritto da Carmine Amoroso diretto da Mario Monicelli, riscritto e diretto per il teatro da Luciano Melchionna; la storia vede un Natale di una famiglia tenutosi in casa degli anziani genitori, che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli ormai lontani, ai quali chiedono il grande favore, per una volta, di essere accuditi come loro, per tutta la vita, si sono occupati dei loro figli. Una storia che porta sul palco dinamiche umane senza tempo, uno spaccato di vita intimo e familiare di grande attualità, con un crescendo di situazioni esilaranti e spietate che riescono a far ridere e allo stesso tempo a far riflettere con profonda emozione e commozione.

Il costo dei biglietti è di 30 euro per la platea e 25 euro per la galleria, con i ridotti che passano rispettivamente a 25 euro per platea e 20 per la tribuna.  Il biglietto ridotto verrà concesso esclusivamente ai giovani fino a 30 anni, alle persone di oltre 65 anni, ai dipendenti militari e civili dell’Esercito Italiano Puglia e delle Capitanerie di Porto – Puglia, Aeronautica/Marina Militare.

Gli studenti delle scuole avranno diritto ad abbonamento o biglietto ridotto esclusivamente per il Turno B.

Il botteghino del Teatro Fusco sarà aperto dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19.

Per info contattare il Teatro Fusco al numero 099. 9949349 o consultare il sito www.teatropubblicopugliese.it/taranto.

Pagina 33 di 71