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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

“La stazione navale Mar Grande sarà oggetto di opere di adeguamento e ampliamento per garantire supporto alle unità di nuova generazione caratterizzate da dimensioni e impronta logistics maggiore rispetto alle attuali”. Lo ha detto ieri a Taranto il capo di Stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, intervenendo alla cerimonia di avvicendamento, al vertice del Comando interregionale marittimo Sud, tra l’ammiraglio di squadra Salvatore Vitiello, che lascia l’incarico dopo cinque anni, e l’ammiraglio di divisione Flavio Biaggi che arriva dal comando dell’Accademia navale di Livorno.

     Credendino ha poi citato “la realizzazione, proprio qui a Taranto, all’interno della base navale, del comando multinazionale marittimo per il Sud della Nato\".

    \"Rappresenta\", ha detto il capo di Stato maggiore, \"una testimonianza viva dell’attenzione della Nato verso il Mediterraneo”.

 

“Le attività e le sinergie\", ha proseguito Credendino, \"sono talmente rilevanti e interrelate che la Marina non è solo affianco di Taranto ma ne è parte integrante e ne sostiene l’economia,ne supporta lo sviluppo e la crescita sostenibile, tanto da essere presente su tutti i tavoli dove si discute il futuro della città”.

     “È dalla fine dell’800 che Taranto ospita la Marina Militare. Sono state diverse le trasformazioni avvenute negli anni in termini di funzioni, di aree di responsabilità, di denominazioni. La forza armata ha sempre continuato ad investire. Ancora oggi\", ha detto Credendino, riferendosi a Taranto, \"costituisce la principale articolazione territoriale della Marina. Di recente ho disposto il cambio di nome in Comando interregionale marittimo Sud”.

    “La Marina ha mantenuto un’ampia e diversificata presenza in tutto il Sud della penisola, con le basi navali, con la brigata Marina San Marco, le stazioni aeree, gli stabilimenti di lavoro, gli enti di supporto tecnico, logistico e amministrativo”, ha poi dichiarato il capo di Stato maggiore della Marina che ha riconosciuto ed apprezzato il lavoro messo in campo negli ultimi cinque anni dell’ammiraglio Vitiello. Lavoro che ha riguardato l’apporto della forza armata al Contratto istituzionale di sviluppo di Taranto, la dismissione a favore della città dell’area ex base navale della stazione torpediniere, il master plan dei Giochi del Mediterraneo a Taranto 2026, il piano Brin per l’ammodernamento e adeguamento dell’Arsenale militare di Taranto. Vitiello, infine, nei prossimi giorni assumerà il comando logistico della Marina a Napoli. 

C’è grande attesa per l’inaugurazione della 43^ edizione della Mostra del Presepe Grottaglie.

L’evento è previsto per oggi, dalle ore 19.00, con la storica kermesse artistico-culturale che riaprirà i battenti nelle sale del trecentesco Castello Episcopio.Sotto la guida attenta del Comune, la mostra sarà fruibile fino a venerdì 6 gennaio 2023.

 

L’inaugurazione dello storico e rinomato evento dedicato al presepe, fa da apripista ad un ricco cartellone di eventi natalizi lungo un mese. Grazie all’arte ed alla maestria dei ceramisti provenienti da tutta Italia, tantissimi appassionati potranno ammirare le straordinarie opere in ceramica. Restando così ammaliati nelle oltre 50 botteghe figuline, situate all’interno dello splendido Quartiere delle Ceramiche.

 

La celebre rassegna trova le sue origini nel lontano 1980, quando l’intento principale era proprio quello di creare un solido binomio artistico fra la Mostra del Presepe e la famosa Mostra della Ceramica.

Sono stati tantissimi, difatti, i maestri presepisti che hanno voluto lasciare un segno indelebile nel corso del tempo prendendo parte alla realizzazione della Mostra del Presepe di Grottaglie, nelle sue tante edizioni svoltesi.

 

In questi 42 anni, l’allestimento della Mostra del Presepe ha generato nella “Città delle Ceramiche” una fulgida cultura tematica incentrata sulla Natività, specie in una realtà in cui la “lavorazione della ceramica” rappresenta una straordinaria peculiarità. Per merito della sua centenaria tradizione artigianale ben presente tutt’oggi in città e grazie ad una costante ed encomiabile opera di valorizzazione.

 

Il ricchissimo cartellone di eventi natalizi durerà oltre un mese, precisamente fino al 6 gennaio 2023. Luci e colori avvolgeranno la “Città delle Ceramiche” con concerti, animazioni per bambini, eventi, musica ed una grande festa di Capodanno in Piazza Regina Margherita la sera del 31 dicembre.

 

Per i visitatori che vorranno immergersi nelle tradizioni culinarie natalizie, le tante attività di ristorazione e le associazioni sono pronte ad accoglierli con la degustazione di “pettole”, “sannacchiùdere” e i tipici piatti della tradizione natalizia pugliese. Senza dimenticare le caratteristiche “n’chiosce” che saranno rese ancora più attraenti grazie all’estro e alla creatività dei residenti del borgo antico.

 

Il programma degli eventi per mercoledì 7 dicembre

 

INAUGURAZIONE 43^ MOSTRA DEL PRESEPE

Castello Episcopio, ore 19.00

a cura del Comune di Grottaglie,

la mostra resterà aperta fino a venerdì 6 gennaio.

 

MUSICA TRA I VICOLI NATALIZI

Itinerante nel centro storico, ore 19.00

a cura della Banda Città di Grottaglie.

 

ESIBIZIONI E SPETTACOLI DI ACROBATICA AEREA E ARTI CIRCENSI ITINERANTI

Centro storico, dalle ore 19.00 alle 21.00

a cura della Dedalo ASD.

 

DEGUSTAZIONE DI PETTOLE E VINO PRIMITIVO

Via L. da Vinci 30, ore 19.00

a cura del Ristorante Kalahary Grottaglie.

 

DUO BLUES PANDA BEAT – MUSICA DAL VIVO

Via Maggiuli, 19.00

a cura del R.i.P. Pub & Bar.

 

DEGUSTAZIONE DI PETTOLE NATALIZIE

Via D’Alessandro, zona Largo, dalle ore 19.00 alle 21

a cura dell’Associazione Auser Grottaglie.

 

 

Nuovo appuntamento con la Stagione di Eventi musicali. Orchestra della Magna Grecia diretta da Roberto Molinelli. Orario anticipato per consentire al pubblico di trascorrere la sera dell’Immacolata con amici e parenti. L’artista romana interpreta i grandi autori francesi che hanno portato successi in tutto il mondo. Direzione artistica del Maestro Piero Romano

 

 

Chiara Civello, protagonista dello spettacolo “Chansons”, è l’ospite del prossimo appuntamento con la Stagione di Eventi musicali 2022/2023 in programma giovedì 8 dicembre alle 18.00 al teatro Orfeo di Taranto. Un orario insolito, ma giustificato dalla Feste dell’Immacolata che in tutta Italia coincide con la realizzazione del presepe o dell’albero di Natale e, comunque, un giorno di festa nel quale ci si incontra per festeggiare ufficialmente l’ingresso nelle festività natalizie.

Definita “una aliena piombata nel panorama nazionale del pop al femminile” per “distanza siderale” fra il suo stile musicale e quello delle altre colleghe, l’artista romana è una interprete che ha sempre compiuto scelte musicali libere e innovative, aprendo la canzone italiana ad altri linguaggi. Nello spettacolo in programma all’Orfeo, Chiara Civello sarà accompagnata dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Roberto Molinelli.

La Stagione Eventi musicali, con la direzione artistica del Maestro Piero Romano, è organizzata dall’Orchestra della Magna Grecia in collaborazione con il Comune di Taranto, il patrocinio del Ministero della Cultura e la Regione Puglia, con il sostegno di BCC San Marzano di San Giuseppe, Teleperformance, Varvaglione Vini, Programma Sviluppo, Caffè Ninfole, Kyma Mobilità, Baux Cucine e Comes.

“Chansons” è un concerto che raccoglie classici dal 1945 al 1975 scritti da cantautori francesi: da Michel Legrand a Charles Aznavour, da Charles Trenet a Édith Piaf, proseguendo con titoli di Gilbert Bécaud, Francis Lai e Jacques Brel (artista di origine belga): nomi familiari agli appassionati di musica di lingua francese con canzoni note in tutto il mondo e che in questa straordinaria rilettura passano dall’ombra alla luce.

Chi avrebbe mai pensato che “The Good Life” (Distel) o “My Way” (Bécaud) sono in realtà successi firmati da autori francesi e brani che Frank Sinatra, Julio Iglesias, Elvis Presley, Madonna, Lady Gaga, Luciano Pavarotti, Céline Dion, Dalida, i Sex Pistols, Tony Bennett o Caetano Veloso hanno inciso e portato a un successo internazionale. Oltre a brani contenuti nel progetto “Chansons”, Chiara Civello presenterà al pubblico anche altre canzoni che hanno segnato le tappe del suo percorso artistico e musicale.

“Voglio essere internazional-popolare”, ha detto di sé artista capace di avere l’attenzione di star internazionali come Burt Bacharach, che scrisse un brano per lei, e Tony Bennett, che la definì “la miglior cantante jazz della sua generazione”.

Una vocazione internazionale e cosmopolita, quella della Civello, che si riflette nella sua musica, frutto di un percorso artistico straordinario iniziato ad appena tredici anni, quando conosce la sua prima insegnante, Edda Dell\'Orso, voce da soprano, e leggendaria interprete delle colonne sonore di Ennio Morricone per la trilogia western di Sergio Leone.

A diciotto anni, Chiara Civello si trasferisce a Boston per studiare al Berklee College of Music. Esperienze di successo e incontri artistici fortunati consentono a Chiara Civello di scalare i gradini del successo, fino ad ottenere un primo, formidabile primato: diventa, infatti, la prima artista italiana nella storia a debuttare con un disco inciso per la prestigiosa Verve Records.

Biglietti su TicketSms. Poltronissima 40euro (più prevendita); Platea e Prima galleria 30euro (più prevendita); Seconda e Terza galleria 20euro (più prevendita). Orchestra Magna Grecia – Taranto, via Ciro Giovinazzi 28 (392.9199935); Via Tirrenia 4 (099.73005648) Sito: orchestramagnagrecia.it

 

Grande successo per la prima edizione del festival cinematografico svoltosi a Crispiano sabato scorso. Il corto portoghese “The Peculiar Crime of Oddball Mr. Jay” è stato decretato miglior film dalla giuria di studenti. Teatro comunale sold out per le proiezioni. Il direttore artistico Colella: “Bilancio positivo. Abbiamo unito spettacolo e approfondimento”

 

 

È il cortometraggio The Peculiar Crime of Oddball Mr. Jay del regista portoghese Bruno Caetano il vincitore della prima edizione di Be Green – Puglia Film Festival, tenutosi sabato scorso a Crispiano. A decretare il miglior film è stata una giuria composta interamente da studenti delle scuole del paese che così si è espressa sulla scelta fatta: “Per aver rappresentato al meglio la situazione ambientale attuale attraverso un futuro distorto e immaginario, una grande animazione e un affascinante copione pieno di poesie e insegnamenti; per la bellezza dei personaggi, così semplici e chiari; per l’eleganza della narrazione, priva di dialoghi e quasi totalmente affidata alla voce narrante che esprime sentimenti puri e profondi; per l’importanza del profondo e toccante significato e l’impegno dedicato all’animazione di claymation”.

 

Dunque può considerarsi riuscito l’esperimento ideato e organizzato da Armamaxa Teatro e Comune di Crispiano, che ha visto nell’unica giornata di festival succedersi, dal mattino fino a mezzanotte, una serie di appuntamenti rivolti a un pubblico di tutte le età.

 

Dedicato all’ambiente, alla sostenibilità e alle nuove generazioni, Be Green ha avuto la direzione artistica di Gaetano Colella e la supervisione di Andrea Simonetti. Il momento clou di questa prima edizione è stata la proiezione dei cinque corti in gara, alla presenza della madrina del festival, Vanessa Scalera, nota al grande pubblico per l’interpretazione di Imma Tataranni nella serie tv Rai Imma Tataranni – Sostituto procuratore. Sul palco di un teatro comunale sold out, l’attrice brindisina si è raccontata ai presenti in una interessante chiacchierata che ha coinvolto anche i tanti giovani presenti. La serata è stata condotta da un’altra attrice pugliese, Antonella Carone, reduce dal successo di Me contro Te nei panni di Perfidia.

 

Molto interessanti e partecipati sono stati anche l’incontro pomeridiano curato da Volta la carta con il giovanissimo divulgatore scientifico Francesco Barberini che ha presentato il suo ultimo libro e quello mattutino con il regista Alessandro Valenti che ha parlato della sua intensa esperienza personale tra cinema e impegno sociale. I più piccoli, invece, nel primo pomeriggio si sono divertiti nel laboratorio di Pop Green tenuto dal Circolo Arci-Uisp Crispiano “Mariella Leo”, che ha permesso loro di imparare a costruire delle speciali palline con semi di fiori.

 

Nel corso della serata, a sorpresa, ci sono stati degli apprezzati contributi video di altri due personaggi celebri, Fabio Balsamo dei The Jackal e Marco D’Amore che, non potendo essere presenti fisicamente, hanno voluto salutare a modo loro gli organizzatori e il pubblico di Crispiano. La prima edizione del festival si è conclusa con la proiezione del cortometraggio vincitore dell’ultima edizione di Monsters – Taranto Horror Film Festival, partner di Be Green.

 

Oltre al miglior film, è stato premiato anche l’attore Giovanni Storti per la migliore interpretazione nel cortometraggio L’impianto umano, mentre Cracolice di Fabio Serpa ha ottenuto il premio per la miglior sceneggiatura e una menzione speciale assegnata dall’altro festival partner Vicoli Corti.

 

Il direttore artistico del neonato festival cinematografico Gaetano Colellatraccia un bilancio dell’iniziativa: «Abbiamo creato un contenitore che ha parlato a più pubblici. È stato un assaggio di quello che questo festival potrà diventare in futuro, cioè un qualcosa che racconti il cinema e come il cinema si relaziona all’Agenda 2030. I cambiamenti climatici, la lotta alle disuguaglianze, la redistribuzione della ricchezza sono tutti temi a noi cari e che vogliamo continuare ad approfondire. Abbiamo cercato di unire lo spettacolo e l’approfondimento, coinvolgendo in primis i ragazzi, e di questo siamo molto contenti. Quindi il bilancio è assolutamente positivo».

 

Be Green quest’anno ha rappresentato la naturale appendice del Festival della Sostenibilità (quest’ultimo alla seconda edizione), organizzato dal Comune di Crispiano e People Agency nei giorni precedenti, che tra tavole rotonde, testimonianze e musica ha sviscerato i temi legati ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu.

 

La prima edizione di Be Green ha avuto il sostegno di Regione Puglia, Apulia Film Commission e Teatro Pubblico Pugliese e degli sponsor BCC San Marzano di San GiuseppeMontecoSunElectricsIrigomSmoco e Autorità Idrica Pugliese.

Giovedì, 01 Dicembre 2022 08:15

OMAGGI/ Arrivano a Taranto le panchine letterarie

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Si chiamano TAlassà le panchine letterarie che inizieranno a essere installate a partire da ieri mercoledì 30 novembre in 8 luoghi particolarmente significativi della città di Taranto: piazza Castello, nei pressi del Castello Aragonese, piazza Maria Immacolata e corso Due Mari/via Roma.

 

Giovedì 1 dicembre sarà la volta del lungomare, all’altezza dell’ingresso della passeggiata Leogrande, di Villa Peripato e di piazzale Dante nei pressi della biblioteca \"Pietro Acclavio\". Le operazione di montaggio si concluderanno venerdì 2 dicembre con piazzale Democrate e via Cariati.

 

Si passerà poi alle decorazioni, ognuna ispirata a un’opera letteraria legata a Taranto. La selezione è avvenuta, nei mesi scorsi, attraverso un processo collettivo di ricerca e mappatura dei testi che contengono suggerimenti e immagini di autori del Novecento che hanno percorso Taranto. La dedica illustrata delle panchine sarà realizzata tra sabato 3 e domenica 4 dicembre da 8 artisti pugliesi individuati, in parte, anche attraverso una vera e propria call for artists rivolta a tutti i creativi delle arti visive animati dalla volontà di lasciare un segno per e nella città di Taranto:

  • Gabriele Benefico, illustratore e fumettista tarantino che dedicherà la sua opera a Raffaele Carrieri, poeta e critico d’arte nato a Taranto.
  • Dario Bruno, giovane street artist che si ispirerà a Salvatore De Rosa, psicologo che ha dedicato a Taranto alcuni lavori editoriali.
  • Milena Fragetta, giovane artista naturalizzata tarantina che si lascerà ispirare dal nostro Alessandro Leogrande
  • Aurelia Leone, illustratrice e ceramista di Rutigliano che si occuperà del medico e poeta tarantino Michele Pierri
  • Nunzia Marzella artista tarantina con la predilezione per la pittura a olio, alla quale è stato affidato il compito di ricordare il soggiorno tarantino della poetessa Alda Merini.
  • Michele Pacente, street artist ginosino che avrà come ispirazione il passaggio a Taranto di Pier Paolo Pasolini.
  • Nicola Sammarco, disegnatore e illustratore con molte collaborazioni importanti nel mondo dell’animazione e delle arti digitali che omaggerà l’attore, regista e poeta tarantino Ettore Toscano.
  • Gianfranco Vitti, fumettista e illustratore che ricorderà Cosimo Fornaro, insegnante, scrittore e poeta tarantino.

Ogni panchina è costituita da un elemento “letterario”, che riprende la forma stilizzata di un libro aperto e un elemento “marino” consistente in una seduta portante obliqua a forma di “onda”. Le panchine, inoltre, sono state dotate di moduli fotovoltaici inseriti nella parte superiore dell’elemento “letterario”, così da permettere di ricaricare telefoni o qualsiasi altro dispositivo elettronico, attraverso l’installazione di una presa Usb.

 

Il progetto, nasce da una collaborazione tra l’assessorato alla cultura del Comune di Taranto e l’associazione di promozione sociale “Il Gazebo Esagonale”, attiva dal 2015 con sede a Porta Napoli, un luogo diventato vero e proprio laboratorio di idee e creatività al servizio della città. Sin dalla sua nascita ha dato vita al collettivo “La Factory – handmade in Italy”, un\'iniziativa indirizzata a promuovere l’autoproduzione in tutte le sue forme, anche attraverso l’organizzazione e realizzazione di eventi e manifestazioni artistiche e culturali.

 

TAlassà nasce da \"talassa\", uno dei termini con i quali i greci indicavano il mare dei mari, il mar Mediterraneo, che bagna le terre che si affacciano su di esso e in qualche modo le unisce. E a Taranto, città ricca di controversie e contrasti, il mare unisce tutti, perché i tarantini, prima di ogni altra cosa, sono gente di mare. In queste panchine ci sono entrambi gli elementi: c’è il libro e c’è il mare. E questi due elementi si sorreggono a vicenda, si uniscono e creano l\'incontro, in un luogo in cui TAlassà, perché a Taranto devi lasciarti andare!

 

«Le panchine letterarie - ha dichiarato l’assessore alla Cultura Fabiano Marti - nascono con l’obiettivo di costituire un elemento culturale di arredo urbano, ma anche un’occasione di inclusione sociale. L’idea è di vivere un’esperienza artistico-letteraria godendo degli scorci più suggestivi che la nostra bellissima città regala ai suoi abitanti e ai sempre più numerosi turisti che ne restano ammaliati. Un ulteriore passo dell’amministrazione Melucci nel percorso di promozione della città di Taranto attraverso la cultura e il racconto di chi l’ha amata, ma anche attraverso i suoi tanti artisti. Per questo, sono particolarmente felice di annunciare l’installazione delle panchine letterarie che premiano l’arte, la cultura la bellezza, ma anche la voglia di essere parte attiva nel rendere Taranto sempre più attrattiva. Insomma, una vera e propria dedica d’amore alla bellezza straordinaria della \"Città dei Due Mari”».

 

Trecentosessantacinque giorni all’anno. Non uno in meno. In periferia, percorrendo strade e piazzette con il Bibliobus, la biblioteca itinerante su ruote di Kyma Mobilità Amat. il Crest promuove il progetto “E ti vengo a cercare… anche a Natale”, pensato e coordinato da Giovanni Guarino assieme agli animatori Elisabetta Cordaro, Nicoletta D’Ignazio, Jlenia Mancino e Andrea Romanazzi, che, in sei quartieri di Taranto, coinvolgerà bambini e ragazzi, ma anche mamme e papà indaffarati nella ricerca dei regali natalizi, con letture, narrazioni ed attività ludico-espressive. Il calendario: martedì 29 novembre, in via Salinella (quartiere Solito), piazzale Bestat antistante la Biblioteca comunale “Pietro Acclavio”; giovedì primo dicembre, in via Ss. Angeli Custodi (quartiere Tamburi), spazio esterno circostante la Parrocchia Ss. Angeli Custodi; lunedì 5 dicembre, in via Garibaldi (Città vecchia), spazio esterno parcheggio antistante la Parrocchia San Giuseppe; martedì 13 dicembre, in via Gregorio VII (quartiere Talsano - Tramontone), spazio esterno circostante la Parrocchia Sant’Egidio; giovedì 15 dicembre, in piazza Sicilia (quartiere Montegranaro); lunedì 19 dicembre, in via Plateja (quartiere Battisti), spazio interno al MUDIT - Museo degli Illustri Tarantini (no bibliobus). Dalle ore 16.30 alle 19, partecipazione libera e gratuita.

Bambole, orsacchiotti, mamme cattive, fate buone... Andando sempre per periferie, in altri tre quartieri di Taranto, grazie alla collaborazione delle parrocchie, si potrà assistere a “La bottega dei giocattoli”, lo spettacolo del Crest, scritto e diretto Sandra Novellino e Delia De Marco e interpretato da Giuseppe Marzio, Sara Pagliaro e Delia De Marco, che dal 2013 racconta una delle più belle storie musicali del Natale ai bambini di tantissime città italiane. Le tre repliche: martedì 13 dicembre, al quartiere Paolo VI, alle ore 18 alla Parrocchia San Massimiliano Kolbe; sabato 17 dicembre, al quartiere a San Vito, alle ore 18 alla Parrocchia San Vito; venerdì 23 dicembre, al quartiere Salinella, alle ore 11 alla Parrocchia Santa Famiglia. In collaborazione con il Comune di Taranto. Ingresso gratuito.

E il Borgo? Non è stato affatto dimenticato. Per nulla. La proposta del Crest per le famiglie ed i bambini di Taranto destina loro un’altra chicca che emozionerà adulti - che avranno modo di rivivere ricordi della loro infanzia - e bambini – che scopriranno la magia dei burattini per la strada. La famiglia Ferraiolo, che da oltre un secolo diverte intere famiglie in giro per l’Italia con il suo Teatro dei Burattini, tornerà a Taranto nell’ultima settimana di dicembre, sconfinando nell’anno nuovo, per presentare nelle strade del centro le loro commedie in cui il protagonista Pulcinella di volta in volta litiga, ride, scherza con Felice Sciosciammocca, con zia Teresa, con il Diavolo e tanti altri personaggi della tradizione napoletana. Ma di questo imperdibile evento se ne riparlerà.

 

Ideati e realizzati dal Crest, i tre progetti sono in collaborazione con la Regione Puglia e il Comune di Taranto.

 

Appuntamento in Puglia, domenica 27 novembre, a partire dalle 12.20 su Rai1, per Linea Verde con una doppia esplorazione: da una parte Peppone Calabrese attraverserà la campagna di Ostuni, dall’altra Monica Caradonna e Beppe Convertini andrà a scoprire la bellezza della città di Taranto. Dal Mar Piccolo di Taranto Beppe cercherà di capire per quale ragione le famose cozze di questa città sono un “gioiello” o, come lo chiamano qui, un “cioccolatino dell’acqua”. Poi, si inoltrerà nella vecchia città, una vera e propria isola staccata dalla Taranto nuova, e capirà come Taranto sappia nascondere le sue meraviglie, come chiedesse a chi la visita di fare una caccia al tesoro. Infatti, entrando dentro il Duomo, scoprirà una delle meraviglie più importanti di tutto il sud Italia, il Cappellone, un trionfo di marmi, lapislazzuli, affreschi, statue uniche. Così come si meraviglierà del recupero di vecchi palazzi nobiliari, i quali nascondono sempre, nelle loro fondamenta, ipogei saturi di storia e di storie. Peppone, invece, nella campagna di Ostuni farà un percorso interamente dedicato a quello che è davvero l’oro di questa regione, ovvero la pianta d’olivo. Conoscerà una famiglia che produce olio e che custodisce numerosissime piante secolari, con una attenzione e una cura maniacali al prodotto. Poi si sposterà in un sansificio, dove vengono recuperati gli scarti di tutti i frantoi della zona per produrre olio di sansa e addirittura un materiale simile al pellet. Così come facevano i nostri nonni, questa azienda ha deciso di non sprecare niente, di riutilizzare tutto, mettendo in atto una vera e propria economia circolare. Ma, trovandosi in Puglia e parlando di olivi, Peppone cercherà di comprendere a fondo quale dramma sia stato l’arrivo della xylella e quali progetti si siano messi in campo,  per difendersi da questo batterio che ha decimato in molte zone il simbolo della regione, mettendo a rischio un patrimonio non solo agricolo, ma antropologico e culturale. 

Un racconto potente che nasce dall’esperienza personale e quotidiana dell’incontro e dell’ascolto con l’altro. Angelo Campolo ci conduce nei suoi laboratori in riva allo Stretto dove, attraverso il suo personale approccio creativo, l\'incontro con un gruppo di giovani migranti segna l\'inizio di un\'avventura speciale.

Il gioco del teatro si trasforma in uno strumento per leggere il presente ed affrontare la vita.

Domenica 27 novembre, a Massafra (TA), in scena STAY HUNGRY – Indagine di un affamatodi e con Angelo Campolo, per la stagione teatrale 2022/23 \"Légami\", a cura del Teatro delle Forche, nell’ambito del progetto di Residenze per Artisti nei Territori 2022-24 “Futuro Prossimo Venturo”

Spettacolo vincitore del premio In-Box 2020, del Nolo Milano FRINGE FESTIVAL 2019 e del bando SILLUMINA NUOVE OPERE di SIAE E MIBACT. Ideazione scenica Giulia Drogo. Assistente alla regia Antonio Previti. Una produzione compagnia DAF.

 

Teatro Comunale “Nicola Resta” (Piazza Garibaldi)Ingresso ore 19.30. Sipario ore 20

Info: www.teatrodelleforche.comPosti limitati e prenotazione obbligatoria al numero 3246103258 (anche WhatsApp)Biglietto intero 10 euro / ridotto 8 euro (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone).

 

La compilazione di un ennesimo bando a tema sociale diventa il pretesto per il racconto aperto al pubblico dell’avventura di Angelo, attore e regista messinese, diviso tra Milano e Messina, impegnato in un percorso di ricerca teatrale nei centri di accoglienza in riva allo stretto. Il monito di Steve Jobs, “Stay Hungry”, risuona in chiave beffarda nel caleidoscopio di storie umane, da Nord a Sud, che attraversano i ricordi di questa autobiografia, in cui vittime e carnefici si confondono, bene e male sono divisi da confini incerti e tutti i personaggi sono segnati, ciascuno a suo modo, da una “fame” di amore e conoscenza, in un tempo di vuoti che diventano voragini.

Il racconto di un’Italia che schizofrenicamente ha aperto e poi richiuso le porte dell’accoglienza, lasciando per strada storie, sogni, progetti, relazioni umane avviate al grido (eccessivamente entusiastico) di Integrazione. Nel racconto di Angelo, teatranti e migranti si ritrovano insieme, sempre con minor occasione di colmare la propria fame di vita e di senso in una società come la nostra, ritrovando nel gioco del teatro un’arma inaspettata per affrontare la vita.

L\'ideazione scenica curata da Giulia Drogo prevede un impianto semplice, come richiesto dallo spettacolo che deve adattarsi in diverse tipologie di spazi. La scena, idealmente divisa in due sezioni, prevede sul fondo un\'area di ricerca (tavolo, computer, microfoni, schermo sul quale proiettare il materiale richiesto dal bando che scandisce i capitoli della narrazione) e davanti, in proscenio, a contatto con gli spettatori, lo spazio/laboratorio dedicato al racconto, lì dove i numeri e le fredde categorie burocratiche si traducono in anime, volti, storie, nomi, rivissuti da Angelo in un dialogo confidenziale e appassionato con il pubblico.

 

L’evento rientra nel progetto di Residenze per Artisti nei Territori 2022-24 “Futuro Prossimo Venturo”, a cura del Teatro delle Forche, con il sostegno della Regione Puglia - in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni - e del Comune di Massafra.

 

 

Cultura, storia e immagini dei Paesi bagnati dal «Mare Nostrum», con un affaccio anche al Medioriente, si incontrano a Taranto. Convegni, workshop, talk e 40 film provenienti da Tunisia, Marocco, Siria, Iran, Albania, Francia, Portogallo, Italia. Ai nastri di partenza la sesta edizione della Mostra del Cinema di Taranto che avrà come titolo «Mediterraneo Uno». Tutti gli eventi si terranno dal 29 novembre al 3 dicembre nella Città vecchia tra Castello Aragonese, Ketos – Centro Euromediterraneo del Mare, Palazzo Pantaleo e Conservatorio Paisiello.

 

Giunta al suo sesto anno, per il 2022 la MCT vuole dare il proprio contributo in termini culturali a sensibilizzare sull’importanza dell’unione tra i popoli. Il cinema può avvicinare gente, idee, tradizioni, economie, visioni del presente e del futuro. Taranto è la città ideale per diventare sede di una proposta di questa portata, un vero e proprio ponte tra l’Europa e il resto del mondo a sud del Vecchio Continente. La direzione artistica è del regista e autore Mimmo Mongelli, che si avvale di due curatori: il regista e produttore tunisino Habib Mestiri per la rassegna «Contemporary» con film di recente produzione sulla contemporaneità mediterranea, e l’avv. Annalisa Adamo, esperta nel campo ambientale, per la rassegna «M Sea» con pellicole sui temi naturalistici.

 

Tutti gli appuntamenti, incluse le proiezioni dei film, sono gratuiti per il pubblico. Si parte il 29 novembre alle ore 19:00 nel Conservatorio Paisiellocon l’inaugurazione della mostra «Volti mediterranei» alla presenza del fotografo-viaggiatore Oronzo ScelziIl 30 novembre ospite principale nel Castello Aragonese l’ex presidente della Camera Luciano Violante per il convegno «Le rotte del Mediterraneo» e a seguire le prime proiezioni di film. L’1 dicembre, sempre nel Castello, talk «Il grande Mediterraneo» con lo scrittore e autore di inchieste Leonardo Palmisano e lo scrittore e docente universitario Niccolò Carnimeo. Poi proiezioni tra Castello e Palazzo PantaleoIl 2 dicembre proiezioni tra Castello e Pantaleo e a Ketos (palazzo Amati)workshop «Attori Sempre» con l’attore Michele D’Anca. Nella stessa serata, a Palazzo Pantaleo, due incontri: «Produrre col mondo» con il produttore cinematografico Maurizio Santarelli e «Fellinismo» con il regista e sceneggiatore Eugenio Cappuccio. Si chiude il 3 dicembre con il workshop «Scrivere il cinema» con Salvatore De Mola, sceneggiatore de «Il commissario Montalbano», proiezioni di film a Palazzo Pantaleo e la serata conclusiva nel Conservatorio Paisiello.

 

I film in mostra rappresentano un vero viaggio nel Mediterraneo. A partire dalle affascinanti immagini della Jonian Dolphin Conservation, passando per pellicole come “Fuocoammare” di Rosi, “Le Grand Bleu” di Luc Besson, produzioni di eccellenza come “Apotropos” di Salvatore Centonze e poi i lavori internazionali, come ad esempio Les Semblables di Habib Mestiri (Tunisia), Il ritratto incompiuto di Niko Ajazi (coproduzione Italia/Albania), “A very long movie” di Robeen Issa (Siria), Gardien des mondes di Leila Chaibi (Algeria), “Andalousie, mon amour” di Mohamed Nadif (Marocco). Programma completo su www.mostracinemataranto.it e sulle pagine Facebook, Instagram, Twitter, Tik Tok dedicate alla MCT.

 

La Mostra del Cinema di Taranto è all’interno dell’Apulia Cinefestival Network, la rete di festival cinematografici di Apulia Film Commission e Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, intervento finanziato con le risorse di bilancio autonomo della Fondazione. Partner: Ministero della Cultura, Comune di Taranto (assessorato alla Cultura), Provincia di Taranto, Marina Militare, Università di Bari (dipartimento Jonico), Accademia delle Belle Arti di Bari, Forme di Terre, Jonian Dolphin Conservation, Istituto Musicale Giovanni Paisiello di Taranto, Rai Puglia, Rai Radio 3.

 

La kermesse è stata presentata in conferenza stampa nel Castello Aragonese di Taranto da Mimmo Mongelli, direttore artistico: «Cultura e cinema sono gli strumenti migliori per cucire le relazioni tra i popoli. La profonda trasformazione di Taranto passa dalla sua valorizzazione culturale, vero volano del rilancio e da sei anni la Mostra del Cinema di Taranto lavora per la promozione della città». La Marina Militare è stata rappresentata dal Capo di Stato maggiore di Marina Sud c.v. Cosimo Viscardi, che ha sottolineato «l’attenzione al tema del Mediterraneo e, più in generale, l’impegno per la promozione di occasioni di scambio culturale». Presente Apulia Film Commission con il suo delegato Massimo Modugno. Per l’Università “Aldo Moro” di Bari, il direttore del Dipartimento Jonico in Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo prof. Paolo Pardolesi che ha parlato del «cinema come strumento straordinario per veicolare conoscenza». Da Annalisa Adamo sottolineato l’entusiasmo «ad occuparmi di questi temi che racchiudono messaggi fondamentali».

 

In occasione del quinto anniversario dalla scomparsa,

presentate le iniziative dedicate all’intellettuale tarantino.

L’assessore Marti: «Giusto tributo per chi ha saputo raccontare Taranto»

 

 

Un articolato progetto culturale e artistico per ricordare Alessandro Leogrande, l‘intellettuale tarantino prematuramente scomparso ormai cinque anni fa. “Quell’uomo-ragazzo che si è sempre messo dalla parte degli ultimi, dei giusti, che non ha mai avuto paura di denunciare – ha detto l’assessore alla Cultura Fabiano Marti. Ed è per questo che, con l’aiuto degli amici del Crest, abbiamo promosso la divulgazione del suo lavoro nelle scuole, perché i giovani abbiano l’occasione di sapere e, perché no, di continuare il suo percorso. E con la direzione del Teatro Fusco abbiamo deciso di dedicare proprio a questo figlio della nostra Città l’apertura della stagione di prosa con uno spettacolo che celebra il suo lavoro. E sarà dedicata alla sua scuola, al Liceo Archita, l’esclusiva visione dello stesso spettacolo lunedì mattina”.

 

Presentata questa mattina nel foyer del Teatro comunale Fusco la serie di iniziative per celebrare la figura di Alessandro Leogrande, scrittore e giornalista tarantino scomparso il 26 novembre 2017.

 

A illustrare le iniziative artistiche nate per ricordare Alessandro, l’assessore alla Cultura e Spettacolo, Fabiano Marti, e il direttore del Teatro Fusco, Michelangelo Busco, insieme a Michele Pennetti, caporedattore del Corriere del Mezzogiorno, giornale per cui Alessandro scriveva i suoi editoriali, Maria Giannico Leogrande, mamma del compianto scrittore, e Giovanni Guarino, operatore culturale e vicepresidente del Crest Taranto.

 

«Alessandro lo sentiamo vicino ancora oggi – le parole dell’assessore Marti – negli occhi con cui guardiamo il nostro territorio, nell’amore per le nostre radici. Quest’opera, che va in scena nell’anniversario della sua scomparsa, vuol essere un degno tributo per colui che più di altri ha saputo narrare il capoluogo ionico, terra di frontiera e degli Ultimi di cui sempre sapeva prendere le parti. Siamo sicuri che anche il pubblico in sala riuscirà a far trasparire il proprio affetto verso Alessandro Leogrande».  

 

«Con questo appuntamento non solo si apre la nostra stagione di prosa – ha dichiarato Michelangelo Busco – ma si vuole ricordare una figura che, dal punto di vista culturale, è stata una grande fonte di ispirazione per tarantini e non. Noi come Teatro Fusco siamo legati a doppio filo ad Alessandro, come abbiamo dimostrato e dimostreremo ospitando il premio a lui dedicato, perché con i suoi scritti ha saputo più di tutti “mettere in scena” difetti e pregi del nostro territorio».

 

«Abbiamo scelto quest’anno di coniugare il progetto Historiando sulla figura di Alessandro Leogrande – le parole del vicepresidente del Crest Taranto, Giovanni Guarino – per rimettere a fuoco l’attenzione della città su uno dei suoi massimi esponenti in termini di scrittura e giornalismo. Il lavoro ha riguardato cinque scuole, l’Alfieri, la Bettolo, la De Carolis, la Martellotta e la Pirandello, in un abbraccio ideale a tutti i quartieri tarantini, ed è stato bello vedere e sentire più di cento ragazzi parlare e confrontarsi su un testo potente come quello de “La Frontiera”, adattato per un pubblico più giovane dalla penna di Nadia Terranova. Lo strumento del teatro si conferma vitale per il ricordo di Alessandro, del quale ci manca la visione del tessuto urbano di Taranto e la sua capacità di raccontare il territorio attraverso un punto di vista unico nel suo genere».

 

«Mi preme ringraziare l’amministrazione comunale e il Teatro Fusco – il commento emozionato di Maria Giannico Leogrande, mamma di Alessandro –, la prima per aver riacceso i fari sulla figura di mio figlio, il secondo per aver scelto di dare il via alla propria stagione proprio nel ricordo di un ragazzo, perché per me resta un ragazzo, innamorato della Taranto di cui adorava parlare e narrare. Sono passati ormai cinque anni, ma il suo ricordo è vivo in me e in tutte le persone che gli hanno voluto bene. Rivedere Alessandro nelle strade su cui camminava, nella sua scuola, l’Archita, dove si è formato, è quanto di più bello possa esserci. Significa averlo ancora al nostro fianco».

 

«Dopo cinque anni, la redazione pugliese del Corriere del Mezzogiorno ancora non è riuscita a metabolizzare quella terribile notizia e ad elaborare la perdita di Alessandro Leogrande – ha dichiarato Michele Pennetti, capo della redazione pugliese. Se n’è andato un amico – prima che un nostro editorialista – che al contempo è rimasto dentro ognuno di noi. Ci ha lasciati un compagno di avventura che è diventato di proprietà della comunità intellettuale nazionale. Un giovane signore d’altri tempi. Scriveva sui giornali con l’asciuttezza del cronista di razza, ma i suoi libri facevano scuola: per la ricchezza del racconto, la cura dei particolari, la ricerca della parola. Godeva della fama, meritata, di cantore degli ultimi. Si appassionava alle storie dei migranti, dedicando loro opere e rappresentazioni. Prendeva a cuore le vite degli schiavi dei caporali, raccontandole in libri incisivi quanto il bisturi di un chirurgo. Amava la sua Taranto. Gli piaceva, persino da lontano, viverla e interpretarla nelle sue pieghe più distorte».

 

Si partirà nella mattinata di sabato 26 novembre, con la chiusura del progetto Historiando, nato dalla collaborazione tra Comune e Crest e che ha coinvolto cinque istituti di istruzione secondaria di primo grado che hanno partecipato a laboratori teatrali. Il palco del Teatro Fusco vedrà protagonisti i ragazzi che metteranno in scena racconti tratti da “La Frontiera” nella sua versione riscritta con Nadia Terranova e destinata proprio ai più giovani.

 

Nella serata di sabato 26 – con replica pomeridiana domenica 27-, inoltre, sempre nell’arena tarantina di via Giovinazzi, andrà in scena “Alessandro – Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande”, opera di Gianluigi Gherzi e Francesco Saccomanno (quest’ultimo ne cura anche la regia) e recitata dal Teatro Koreja. Con questo spettacolo, che rientra nel cartellone della prosa del Fusco, realizzato con il Teatro Pubblico Pugliese, si da ufficialmente il via alla stagione teatrale. Uno spettacolo che si fa racconto della vita, delle imprese e delle opere di un intellettuale che sin da giovane ha scelto di dare luce a ciò che rimane oscuro e nascosto nei luoghi più terribili, di smontare stereotipi e luoghi comuni. I migranti, le campagne, i muri e l’acciaio, ci sarà tutto questo nell’opera diretta da Fabrizio Saccomanno e messa in scena dal Teatro Koreja: a calcare il palco, oltre al regista, ci saranno anche Giorgia Cocozza, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelka Vulic. Curatore del progetto e consulente artistico Salvatore Tramacere, coproduzione di Ura Teatro.

 

Lunedì 28 dalle 10,30 il progetto firmato da Koreja sarà presentato in esclusiva agli studenti del Liceo Archita, la scuola dove Alessandro Leogrande ha studiato e maturato il suo pensiero critico; quel Liceo di cui è stato anche Rappresentante d’Istituto, dimostrando sin dalla sua più fertile adolescenza capacità di leadership e di mediazione. Un progetto, quindi, che parla a diverse generazioni e che segna un punto fermo nella storia di Taranto che si riappropria intellettualmente e culturalmente di un suo figlio prezioso.

 

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