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Giornale di Taranto - MOSTRA DEL CINEMA DI TARANTO/ “Lo sguardo della tigre” si conclude con Sahraa Karimi che rappresentato l’Afghanistan agli Oscar
Domenica, 26 Giugno 2022 11:45

MOSTRA DEL CINEMA DI TARANTO/ “Lo sguardo della tigre” si conclude con Sahraa Karimi che rappresentato l’Afghanistan agli Oscar In evidenza

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Con il quarto e ultimo appuntamento giunge questa sera alla conclusione la Mostra del Cinema di Taranto dal tema «Lo sguardo della tigre – By the women of Islam», nell’Oasi dei Battendieri sul Mar Piccolo di Taranto. Direzione artistica Mimmo Mongelli, curatore di edizione Balsam Asfur.

Un’edizione dal forte significato etico, politico, culturale che si è sviluppato attraverso le proiezioni delle opere cinematografiche realizzate da registe come 

come Masooma Ibrahimi, Sahraa Karimi e Iante Roach, il reading “Sguardi” scritto da Luisa Campatelli e interpretato da Tiziana Risolo con la regia di Alfredo Traversa,  i talk show con le protagoniste. 

Questa sera si parte alle ore 19:30 con un talk sulla condizione della donna oggi. Ospiti i rappresentanti delle associazioni Babele e Alzaia che parleranno delle loro attività. Alzaia Onlus Ets supporta le donne vittime di violenza sul territorio di Taranto, Manduria e Grottaglie. Nel capoluogo jonico con il Centro Antiviolenza «Sostegno Donna» e lo Sportello «Sostegno Donna». Babele è un Aps impegnata nella tutela dei migranti e nel contrasto delle discriminazioni. In questi anni ha gestito progetti per l’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati nel sistema di accoglienza del Ministero dell’Interno. Attualmente gestisce tre progetti a Grottaglie, Carosino e San Marzano.

 

Ospite d’onore la regista Sahraa Karimi che alle ore 20:30 dialogherà con il pubblico. Afgana, ma ha vissuto in Iran fino a 16 anni, Karimi a 14 anni entra nel mondo del cinema interpretando il film «Daughters of the Sun». Poi emigra in Slovacchia dove si forma all’Academy of Performing Arts di Bratislava.

Alle ore 21:00 verrà proiettato il suo film d’esordio alla regia «Hava, Maryam, Ayesha», tra i primi indipendenti del cinema afghano, è premiato al Los Angeles Asian Film Festival e al Dhaka International Film Festival, ed è scelto dall’Afghanistan come candidato alla corsa all’Oscar. Racconta la storia di tre donne afgane di diversa estrazione sociale, residenti a Kabul, che devono affrontare una grande sfida nelle loro vite.

Seconda proiezione alle ore 22:30 con «Radyography of a family» di Firouzeh Khosrovani. È una storia d’amore, due modi di intendere la vita e la fede, una figlia divisa tra un padre laico e una madre religiosa praticante negli anni che hanno cambiato la storia dell’Iran. La regista Khosrovani vive e lavora tra Iran, Spagna e Italia. Debutta come documentarista scrivendo il soggetto e collaborando alla fotografia del documentario «Behesht-e Zahra» (Madre dei martiri) sulla guerra Iran-Iraq. Ha collaborato con la Croce Rossa Italiana a Bam, per la quale ha realizzato il documentario «Life Train». L’autrice ha realizzato un videomessaggio per il pubblico tarantino. La foto è di Franzi Baroni.