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Venerdì, 10 Giugno 2022 11:59

COMUNALI A TARANTO/ Corsa a 4 per la poltrona di sindaco, siamo al rush finale In evidenza

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A Taranto sono quattro i candidati sindaco. Rinaldo Melucci, sindaco uscente, Pd, è a capo della coalizione “Ecosistema Taranto” con 11 liste, che vanno dal Pd ai Cinque Stelle, dai Verdi ai socialisti e repubblicani per finire alle civiche. È il “campo largo” evocato da Letta. Col centrodestra e i civici, corre invece con 10 liste Walter Musillo, a capo della “Grande alleanza per Taranto”. L’accordo è stato ufficializzato a Roma a febbraio dai responsabili regionali pugliesi di FI, Lega e FdI. Musillo è stato anni fa segretario del Pd di Taranto e alle regionali 2020 si è candidato col centrosinistra in una delle liste del governatore Michele Emiliano. In campo poi, con tre liste ciascuno, il giornalista Luigi Abbate e il dipendente di Ilva in amministrazione straordinaria, ora in cassa integrazione, Massimo Battista, ex consigliere comunale ed ex M5S.  A Taranto la campagna elettorale è cominciata a novembre 2021, quando 17 consiglieri comunali su 32 firmarono le dimissioni anticipate provocando lo scioglimento del Consiglio, la caduta dell’amministrazione di centrosinistra guidata da Melucci e l’arrivo di un prefetto a Palazzo di Città (Vincenzo Cardellicchio) nel ruolo di commissario. 

 

Nella pattuglia dei 17 dimissionari, non solo l’opposizione a Melucci, ma anche coloro che sino al giorno prima erano stati suoi alleati nel centrosinistra. E che dopo le dimissioni si sono riposizionati tutti nel centrodestra. E c’é chi sta contestualmente nei due schieramenti. Si tratta di uno dei promotori delle 17 dimissioni, Massimiliano Stellato, che in Regione Puglia è rimasto capogruppo dei Popolari per Emiliano (nel centrosinistra) ma Taranto corre per il Comune con la sua lista (è candidato) insieme al centrodestra. Ma anche il centrosinistra candida nelle sue liste persone che in tempi più o meno recenti stavano col centrodestra (Adriano Tribbia, Stefania Fornaro, Sabrina Pontrelli). “Nessun imbarazzo per quest’alleanza ampia se l’obiettivo è il rilancio di Taranto” dichiara Musillo a proposito dei suoi trascorsi Dem. “Dalla coalizione avversaria solo l’espressione di livore e i 17 consiglieri dimissionari sono dei traditori della città” accusa Melucci. “Periferie da rivitalizzare, città da ricucire per offrire a tutti stessi servizi ed opportunità, trattenere i giovani con buona formazione e lavoro” è il leit motiv di Musillo. “Continuare a fare di Taranto una città vivibile ed infrastrutturata, che si apre a nuova e sana economia, che fa del cambiamento e della sostenibilitá il suo tratto distintivo come già emerso in questi anni” afferma Melucci. I progetti importanti da portare avanti nel giro dei prossimi due-tre anni sono linee bus elettriche veloci, già finanziate, Giochi del Mediterraneo del 2026 (previsti 150 milioni per l’impiantistica sportiva tra ristrutturazioni e nuovi interventi) e recupero della città vecchia. Sullo sfondo, ma non tanto, le partite più complesse a partire dall’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia, di cui Battista e Abbate chiedono la chiusura

Giornalista1

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