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Giornale di Taranto - OPERAZIONE TARAS/ Elmo ellenistico proveniente dall’area di Taranto recuperato in Olanda e restituito ai CC
Venerdì, 29 Aprile 2022 17:17

OPERAZIONE TARAS/ Elmo ellenistico proveniente dall’area di Taranto recuperato in Olanda e restituito ai CC In evidenza

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 Ieri pomeriggio, presso la residenza dell’Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi Giorgio Novello, è stato restituito al vicecomandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, colonnello Mario Mettifogo, un elmo ellenistico. Il reperto è stato recuperato nell'ambito di una indagine, chiamata “Operazione Taras”, che, iniziata a partire dal febbraio del 2019 in Italia e all’estero con il coordinamento della procura di Taranto, ha consentito ai carabinieri di recuperare oltre 2.000 reperti archeologici magnogreci, risalenti al periodo compreso tra il VI e il II secolo a.C. 

 

L’indagine ha preso il via quando i militari dell'Arma hanno rivolto l'attenzione su un uomo, con precedenti penali per reati contro il patrimonio culturale, che alloggiava periodicamente in un hotel di Monaco di Baviera (Germania), portando con sé diversi plichi, contenenti degli oggetti verosimilmente di natura archeologica. L'uomo - è stato accertato - partiva in treno da Taranto e, attraversata l’Austria, arrivava a Monaco di Baviera, dove pernottava per poi proseguire il viaggio, sempre in treno, verso Bruxelles (Belgio).

    Le indagini, andate avanti anche grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali oltre che registrazioni video e pedinamenti sia in Italia che all’estero, hanno superato l'esito di numerose rogatorie verso la Germania, il Belgio, l’Olanda e la Svizzera. Alla fine è emersa l'esistenza di un vasto traffico illecito di reperti archeologici, condotto da un gruppo criminale ben strutturato e con importanti collegamenti all’estero.

    Il principale indagato è stato arrestato a Monaco di Baviera a gennaio del 2020 e trovato in possesso di diversi reperti di notevole interesse storico-archeologico. Sarà nuovamente arrestato a novembre del 2021 a Delft (Olanda), periodo in cui sarà recuperato l’elmo oggi restituito ai carabinieri. 

 

Tra giugno e luglio del 2020, in collaborazione con le varie Polizie locali, sono state effettuate perquisizioni in Belgio e in Olanda. Un’abitazione di Bruxelles si è rivelata essere la base d’appoggio e il deposito dell'uomo arrestato in Germania: lì, infatti, sono stati sequestrati circa 1.000 reperti archeologici provenienti dall’Italia, prevalentemente dall’area di Taranto e provincia, risalenti al periodo compreso tra il VI e il II secolo a.C. 

    Sono stati poi individuati altri importanti reperti italiani, sempre frutto di scavi clandestini, commercializzati a Bruxelles presso esercenti del settore ignari della loro provenienza illecita, oltre a un laboratorio specializzato nel restauro di oggetti d’arte antichi a Delft, dove erano stati portati nel tempo diversi beni archeologici per i restauri prima di essere offerti sul mercato. 

    Nell'ottobre del 2021, infine, alcune perquisizioni hanno coinvolto persone della provincia di Taranto, con conseguente sequestro di altri 1.000 reperti, riferibili prevalentemente alle aree archeologiche tarantine, oltre a sofisticati metal-detector e a diversi strumenti per sondare il terreno (spilloni). Sono state denunciate 13 persone per associazione per delinquere, ricettazione, scavo clandestino e impossessamento illecito di reperti archeologici. Foto Stella d’Italia News