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Giornale di Taranto - COMUNALI TARANTO/ Troppe donne nelle liste, chi farà un passo indietro? Ma la corsa per la fascia di sindaco è tra uomini
Domenica, 03 Aprile 2022 09:09

COMUNALI TARANTO/ Troppe donne nelle liste, chi farà un passo indietro? Ma la corsa per la fascia di sindaco è tra uomini In evidenza

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Tante donne, nessuna donna. Tante liste, nessuna lista. Perché, com’è per ogni cosa, non è la quantità quello che conta, anzi, quasi sempre il troppo rappresenta un elemento che impoverisce e mina la sostanza, la ponderazione.

Una considerazione questa che a due mesi e una manciata di giorni dalle elezioni comunali a Taranto, si vota il 12 giugno, ci aiuta a descrivere il clima offrendoci diversi spunti di riflessione.

Qui è tutto troppo, sovrabbondante e quindi spesso indigeribile o indigesto: troppe liste, troppi candidati (finora ne abbiamo contati piu’ di 1300 e non è ancora finita), troppe trasmigrazioni da un’area politica all’altra, troppi insulti, troppa confusione, troppe risse, troppi riciclati, troppo di tutto. Con le questioni serie oscurate dall’ammuina o liquidate con un paio di slogan buoni per tutte le stagioni.

In questi giorni si va alla composizione delle liste tra vecchi volponi, facce immacolate e impresentabili. E massima attenzione a trovare la quadra nel rispetto della legge sulla doppia preferenza di genere.

 Già perché le donne devono esserci per forza per garantire la tanto agognata parità. Sappiamo bene però che, fatte le debite eccezioni, questi paletti alimentano strategie spesso decise nel chiuso di stanze abitate da uomini con uso meramente strumentale e ipocrita della presenza femminile… Che la vera rivoluzione sarebbe di scegliere sulla base di parametri che vanno oltre lo squalificante “un uomo, una donna, un uomo, una donna…”. 

 Mentre si moltiplicano fughe in avanti con candidature lanciate così, alla crudele, anche senza simbolo o partito di riferimento, una foto e via, a invadere i social sempre più territorio da marcare per legittimare aspettative, dirigenti, capi e portaborse sono affaccendandati in un “cherchez la femme”  compulsivo. Vediamo candidate tirate da una parte all’altra con zompettamenti tra sinistra, centro e grandi coalizioni dove c’è di tutto un po’. 

In nome della doppia preferenza di genere c’è poi la creazione di coppie elettorali con reciproci corteggiamenti spesso costruiti sul niente che ricordano un po’ l’affannosa ricerca dell’accompagnatore se no in discoteca non entri …Come sempre anche qui ci sono i candidati forti che si accompagnano a una o più candidate forti e viceversa, e candidati deboli che si devono accontentare della seconda scelta. 

Il rischio è che si materializzi la figura della “riempilista” piazzata con l’unico obiettivo di osservare i dettami della legge. L’abbiamo visto nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale dove sono risultate elette appena due consigliere con buona pace di chi lavora per pari opportunità reali e non solo sulla carta. 

Partiti, movimenti e liste civiche in preda ad una sorta di ansia da prestazione hanno fatto un po’ gli assi pigliatutto, pescando di qua e di là, ed ora, e c’è chi ora si ritrova con un surplus di aspiranti candidate che costringerà più di qualcuna a fare un passo indietro, e saranno dolori …

Le donne devono esserci ma in questa tornata all’orizzonte non ci sono candidate sindaco. 

In questo il capoluogo ionico sta mettendo la retromarcia. Tale regressione si traduce in 6 candidati, al momento tanti sono quelli che ufficialmente hanno lanciato il guanto di sfida, tutti uomini …Facciamo una legge anche per sanare questa incongruità con una bella candidatura di coppia, così, per bilanciare a monte l’eccesso di testosterone? 

Che poi sembra facile parlare di “quote rosa” in una società che non è assolutamente strutturata per mettere la donna nella condizione di svolgere ruoli di alta responsabilità senza doversi barcamenarsi tra le mille incombenze esasperate dalla mancanza di servizi, assistenza, semplificazione, discorso lungo…

Lu.Ca.