Il mondo della cultura e dell’arte perde uno dei suoi protagonisti. Si è spento all’improvviso Donato Allegretti, nato ad Albano nel potentino residente a Taranto, sua città di adozione dove risiedeva dal ‘60 dopo aver vissuto a Roma frequentando l’Accademia di Belle Arti e lavorato nel cinema come aiuto regista. Con lui se ne va una voce importante del Sud.
‘Scrittore e artista “ingenuo” e “popolare”, “sociale” e “socialista” (nel senso etimologico del termine) - scrive lo storico Giovanni Caserta- è rimasto ed è Donato Allegretti che alla realtà dei semplici si avvicina sempre con simpatia e affetto pur se, ad evitare il pericolo del sentimentalismo, o della retorica sociologica, le sue note di compiace di rivestire di ammiccante ironia, che non rifugge dal grottesco. Talchè, se in sottofondo corre sempre un tono malinconico, questo, più che al bozzettismo tardo-ottocentesco, pare ricondurre, soprattutto negli ultimi scritti, ad una sorta di “pietas” pirandelliana.’
Insegnante elementare di ruolo e professore ordinario di Lettere e di Storia dell’Arte, Donato Allegretti presenta una notevole produzione pittorica con affermazioni a carattere nazionale ed internazionale: una serie di suoi dipinti sono esposti presso la Giunta regionale della Basilicata, il Kunsthistorisches Institut di Firenze e l’Ambasciata italiana di Pechino.
Parallelamente al campo artistico, sviluppa interessi nei settori archeologico, con incarichi di recupero reperti da parte del Museo Provinciale di Potenza, ed intensa attività di ricerca storica e antropologica in area locale. Prolifica è la sua collaborazione con quotidiani e periodici mediante pubblicazioni a carattere saggistico sulle tradizioni popolari.
Ecco le sue pubblicazioni e partecipazioni sulle tematiche della cultura popolare: Tradizioni popolari in Brindisi Montagna – Risultati di un’inchiesta demologica nel decennio 1961/1971, I edizione, 1997, e II edizione riveduta ed ampliata, erreci edizioni, Anzi, 2015; Peregrinazioni e pellegrinaggi brindisesi, erreci edizioni, Anzi, 2002; L. Materi, L’ultima canzone – Il romanzo della Grancia, riedizione a cura di G. Caserta (Introduzione) e D. Allegretti (Nota storica), erreci edizioni, Anzi, 2003; A Brindisi Montagna e altrove – Scelta di articoli pubblicati sulla stampa locale, nazionale ed estera, edizioni Filocalia, Manduria, 2009; Giochi ritrovati – Mariandò e pizzic’Andò a Brindisi Montagna, in “Tangram” rivista di cultura ludica, anno X, n. 30, ottobre 2012.; D. Viola, Uscendo dal festino – Raccolta di poesie in dialetto brindisese, edizione critica con introduzione, traduzione, note e illustrazioni a cura di D. Allegretti e G. Caserta, erreci edizioni, Anzi, 2013; Nel 1996 elabora il progetto A.R.C.A. GIO’, Azione di Recupero, Costruzione e Animazione di Giochi e Giocattoli della Tradizione Popolare e nel 2004 realizza in collaborazione con il Comune di Albano di Lucania il Museo del Giocattolo Povero e del Gioco di Strada, del quale è Coordinatore Scientifico, volto a recuperare e tramandare il patrimonio ludico tradizionale in cui esaltare e documentare l’inventiva e le abilità del passato nell’utilizzo di materiali poveri e di scarto. Il Museo del Giocattolo Povero è entrato nel 2013 a far parte dei Patrimoni della Rete Italiana di Cultura Popolare ed ha collaborato da allora al 13 dicembre – Giornata Nazionale della Rete Italiana di Cultura Popolare.