“Continuano a vivere nel limbo i circa cento dipendenti della Iris, azienda metalmeccanica. Si tratta di una delle realtà imprenditoriali monocommittenti, la cui attività è dunque inevitabilmente legata allo stabilimento siderurgico”. Lo dichiara il sindacato Usb a proposito dei problemi che riguardano l’indotto metalmeccanico di Acciaierie d’Italia, ex Ilva. “I lavoratori - afferma l'Usb - attendono ancora il pagamento di 4/5 mensilità maturate fino ad ottobre 2021 più la tredicesima. La Iris, come altre aziende dell’appalto Acciaierie d’Italia, già da tempo soffre per i mancati pagamenti di fatture scadute e riferisce di conseguenza la grande difficoltà a remunerare regolarmente i dipendenti”. L'Usb aggiunge che Iris “ha parlato della possibilità di avviare le procedure per il licenziamento collettivo, ipotesi immediatamente rifiutata dalle organizzazioni sindacali che hanno chiesto invece l’attivazione degli ammortizzatori sociali. Al momento la pratica è ferma al Ministero del Lavoro - rileva l'Usb - e non abbiamo ancora la possibilità di sapere se i dipendenti, tenuti a casa da ottobre, sono da considerare in cassa integrazione. Precarietà ed incertezza per i mesi passati e per il presente, ancor più per il futuro”, conclude il sindacato.
Mercoledì, 12 Gennaio 2022 17:04
LAVORO/ Ex Ilva, i 100 dipendenti dell’azienda Iris ancora nel limbo In evidenza
Scritto da Giornalista1
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Economia, Lavoro & Industria
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