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Domenica, 02 Gennaio 2022 08:17

INCIDENTI SUL LAVORO/ ANMIL, in Puglia 82 morti in 10 mesi. Aumentano le denunce per malattia In evidenza

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Nei primi dieci mesi del 2021, confrontati con l’analogo periodo del 2020, “il dato regionale della Puglia degli incidenti sul lavoro mortali è in crescita passando dai 55 del 2020 agli 82 del 2021”. Lo dichiara Emidio Deandri, vice presidente nazionale Anmil (Associazione mutilati e invalidi del lavoro) su elaborazione di dati Inail.     Per Deandri, “ancora peggio” è il dato relativo a Taranto “quasi raddoppiato (da 6 a 11), in linea con quasi tutte le altre provincie pugliesi (Bari da 18 a 24, Brindisi da 3 a 7, Lecce da 8 a 21), mentre Foggia rimane invariata a 15 morti bianche, e solo la Bat diminuisce da 5 a 4. Anche i dati Inail - continua Deandri - relativi agli infortuni totali denunciati nei primi dieci mesi del 2021, confrontati a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente, mostrano un aumento in Puglia del 4,4% (da 19.076 a 19.909), e anche in questo caso Taranto mostra un +11,3% (da 2.510 a 2.794), peraltro in linea con Lecce +22,3% e Brindisi +13,4%, mentre diminuiscono Bari -0,2%, Foggia -3,0% e la Bat -12,1%”. 

 

“Da anni noi dell’Anmil - prosegue il vice presidente nazionale Deandri - evidenziamo l’aumento esponenziale delle malattie professionali denunciate all’Inail, un fenomeno che, per il lungo periodo di latenza tra l’esposizione del lavoratore e lo sviluppo della patologia, come per l’asbestosi, è difficile prevedere esattamente, ma che anche questi ultimi dati ci confermano in netta crescita”.

    Per Anmil, “anche  in questo caso  purtroppo la Puglia si segnala negativamente: se in Italia l’aumento è 'solo' del 24%, in Puglia è il doppio con il 48,3%. Ulteriore conferma - aggiunge Anmil -  è che tutte le provincie pugliesi, nessuna esclusa, vedono aumentare le denunce di malattie professionali: Taranto +37,7%, Lecce +48,3%, Foggia +76,2%, Brindisi +55,7%, Bat +61% e Bari +60,6%”.

    Per Deandri, “dietro ognuno di questi numeri c’è un dramma umano, esistenze e famiglie sconvolte che molto raramente riacquistano la serenità, per non parlare di chi esce la mattina da casa per andare a lavorare e non vi fa più ritorno”. 

Giornalista1

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