“Amare è essere impegnati, è lavorare, è avere interessi, è creare” così diceva Lina Wertmuller la regista si è spenta nella notte a Roma all’età di 93 anni.
Aveva diretto capolavori che sono pietre miliari del Cinema italiano come come "Mimì metallurgico ferito nell’onore", "Film d’amore e d’anarchia" e "Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto". È stata la prima donna a essere candidata come regista all'Oscar, nel 1977, con "Pasqualino Settebellezze".
Legatissima alla Puglia la ricordiamo a Taranto dove nel
nel 1992, giro’ “Io speriamo che me la cavo” interpretato da Paolo Villaggio nel ruolo del maestro del
maestro elementare perché sentiva questa città molto simile alla sua amata Napoli, luogo in cui è ambientato il best seller italiano da cui è tratto il film del maestro elementare Marcello D'Orta.