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Giornale di Taranto - CONTRATTO PER TARANTO/ Sul tavolo della Carfagna progetto Ferretti e Bonifica cava Lamastuola, dall’Acquario al Centro multimediale sul mare
Mercoledì, 08 Dicembre 2021 09:32

CONTRATTO PER TARANTO/ Sul tavolo della Carfagna progetto Ferretti e Bonifica cava Lamastuola, dall’Acquario al Centro multimediale sul mare In evidenza

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 La rimodulazione delle risorse del Contratto istituzionale di sviluppo Taranto e il salvataggio del progetto industriale Ferretti, decisi ieri dal Tavolo presieduto dal ministro per il Sud, Mara Carfagna, consente anche di riprendere idee progettuali di oltre un anno fa che non erano più andate avanti. È il caso dell’area della cava Lamastuola, nel comune di Crispiano, 35 ettari la cui bonifica è affidata ai commissari di Ilva in amministrazione straordinaria.

    Per questa cava, i commissari di Ilva avevano interpellato l’archistar Massimiliano Fuksas, il quale aveva presentato un progetto di massima, non esecutivo, che prevede nell’area di Lamastuola, una volta bonificata, una serie di cupole, costruite con l’acciaio del siderurgico di Taranto e ricoperte di verde. 

 

Sotto le cupole dovranno trovare spazio attività diverse, da Università a luoghi per congressi. Oggi, nella riunione del Tavolo, presenti anche i commissari Ilva, apprende AGI, non sono state dirottate risorse su questo progetto ma si è deciso di riprenderlo per esaminarlo. 

    La linea scaturita al Tavolo, spiegano le fonti interpellate da AGI, è quella di definanziare temporaneamente, per 42,8 milioni, l’acquario previsto nella stazione torpediniere sul Mar Piccolo (ceduta dalla Marina Militare all’Autorità portuale di Taranto) per spostare questi soldi su altre misure più urgenti oppure già in corso.

    È il caso, per esempio, del nuovo investimento Ferretti per la costruzione degli scafi degli yacht (14 milioni la quota dirottata dall’acquario), ma anche della bonifica ex Cemerad, che contiene ancora un quantitativo di fusti a bassa radioattività, della trasformazione in Museo di una parte dell’Arsenale della Marina Militare, nonché delle azioni a sostegno dei comuni dell’area di crisi ambientale di Taranto: oltre al capoluogo, Statte, Montemesola, Massafra e Crispiano. 

 

Le fonti interpellate da AGI spiegano che oggi il ministro Carfagna ha dichiarato che è inutile tenere risorse bloccate su interventi la cui cantierizzazione non è immediata, come l’acquario, anche perché nel frattempo sono stati cambiati, mentre ci sono progetti che possono partire prima o completare.

    Il responsabile unico del Cis Taranto ha portato poi al tavolo una “due diligence” da cui scaturisce che, essendo cambiato il progetto dell’acquario, che ora sarà digitale divenendo più centro di ricerca, anche il fabbisogno stimato inizialmente (50 mln) è cambiato e quindi si aprono spazi per rivedere l’allocazione di queste risorse. Nel frattempo, resta un milione e mezzo di euro per la nuova progettazione dell’acquario che diviene un Centro multimediale dedicato alla cultura del mare.

    Per il progetto Ferretti, 200 posti di lavoro, le fonti interpellate da AGI affermano che “ora che si è chiusa la parte finanziaria, si dovrebbe procedere, ma oggi non sono state fornite date al riguardo, per la stipula dell’accordo in base all’articolo ex 252 bis del Codice dell’ambiente che riguarda bonifica e reindustrializzazione ed è di competenza dei ministeri dello Sviluppp economico e della Transizione ecologica”.  Infine, non è stata progtammata una nuova riunione del tavolo del Cis Taranto ma il responsabile unico del Contratto avrà incontri con le singole parti coinvolte. 

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Dicembre 2021 09:51