Un nuovo focolaio di Covid19 nel carcere di Taranto, con una trentina di contagiati tra i detenuti, quasi tutti asintomatici, è emerso oggi. Lo dichiara il Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria. Un altro focolaio numericamente importante si era verificato nei mesi scorsi. I nuovi casi positivi sono emersi “questa mattina - afferma il segretario nazionale Federico Pilagatti - dai tamponi effettuati su alcuni detenuti che erano stati a stretto contatto con un altro paio di detenuti che avevano manifestato i sintomi della malattia. Ulteriori test verranno effettuati sulla popolazione detenuta e sul personale di polizia penitenziaria. Si spera - rileva Pilagatti - che la vaccinazione di massa su poliziotti e detenuti dei mesi scorsi possa contribuire a tenere sotto controllo la situazione”. Il Sappe sostiene che l’Asl di Taranto ha “allentato le maglie dei controlli” mentre l’amministrazione penitenziaria ha continuato, “nonostante un'epidemia in corso, a riempire il carcere di Taranto. E' mai possibile - domanda il Sappe - che un penitenziario che potrebbe ospitare non più di 300 detenuti, sia arrivato a contenerne quasi a 700 utilizzando un piano del nuovo padiglione senza che però abbiano inviato i poliziotti penitenziari necessari?”. Il sindacato degli agenti di custodia chiede ora controlli più rigorosi sui green pass, “lo spostamento in altri penitenziari di almeno 200 detenuti” e “l'invio immediato di almeno 50 poliziotti poiché la situazione potrebbe degenerare”.