“La situazione territoriale, oramai divenuta drammatica e insostenibile, vede coinvolti tutti i lavoratori dell’appalto e dell’indotto di Acciaierie d’Italia”. Lo hanno di nuovo evidenziato al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, i sindacati metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm. A proposito delle maestranze che lavorano nel polo siderurgico ex Ilva con le imprese esterne, nell’incontro col prefetto i sindacati hanno dichiarato che i lavoratori “da tempo sono costretti a sopportare i continui ritardi ed in molti casi i mancati pagamenti delle retribuzioni maturate. Infatti, parliamo di lavoratori falcidiati a livello economico ed oramai in una tale situazione non più sostenibile”.
Al prefetto, rilevano i sindacati, “è stato chiesto un intervento diretto, mediante una sua interlocuzione ai vari livelli istituzionali, al fine di sbloccare la situazione emergenziale, attraverso un percorso immediato e risolutivo, tale da superare ogni situazione di disagio economico e sociale”. Le sigle metalmeccaniche dichiarano che “da parte del prefetto è stato registrato l’impegno ad un celere intervento a farsi carico delle istanze e preoccupazioni rappresentate dai lavoratori, manifestate al Tavolo durante l’incontro da parte di Fim, Fiom e Uilm”. Inoltre, il prefetto di Taranto, specificano le tre sigle, “chiederà una reale mappatura dello stato di avanzamento pagamenti/scaduto ad oggi alla committente, nonché a Confindustria Taranto, non solo per avere un quadro chiaro e preciso, ma per dare maggiore celerità al percorso. Il prefetto, infine, si è impegnato a giorni a fornire alle organizzazioni sindacali ulteriori aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei pagamenti”.