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Giornale di Taranto - ALTA TENSIONE/ Acciaierie d’Italia non presenta il Piano, il 10 sciopero generale a Taranto e Piombino e manifestazione davanti al Mise
Martedì, 02 Novembre 2021 20:10

ALTA TENSIONE/ Acciaierie d’Italia non presenta il Piano, il 10 sciopero generale a Taranto e Piombino e manifestazione davanti al Mise In evidenza

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“Le segreterie nazionali Fim Fiom Uilm, a fronte dell’ennesimo rinvio e della mancata convocazione da parte del Mise per la presentazione del piano industriale e ambientale di Acciaierie d’Italia e l’incertezza attorno alle prospettive di Jsw Piombino, proclamano insieme alle segreterie territoriali e alle rsu lo sciopero generale dei due gruppi siderurgici con manifestazione nazionale presso il Mise per la giornata di mercoledì 10 novembre”. Lo scrivono in una lettera agli ad di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, e di Jsw Piombino, Marco Carrai, i segretari nazionali delle tre sigle, responsabili della siderurgia: Valerio D’Alò per Fim, Gianni Venturi per Fiom e Guglielmo Gambardella per Uilm. “Si ricorda - sottolineano i tre segretari - che l’insieme di queste due vertenze che non trovano una soluzione oramai da diversi anni, riguarda una platea di più di 25.000 lavoratori tra diretti e aziende in appalto, rinviare ulteriormente non è più sostenibile per i lavoratori e per il Paese intero”.

 

“Basta incertezze e solo cassa integrazione”. È una delle motivazioni con cui Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm oggi hanno lanciato la manifestazione davanti al Mise in concomitanza con lo sciopero  del 10 novembre.“Subito il piano industriale” e “certezze per i lavoratori in amministrazione straordinaria” chiedono ancora le tre sigle metalmeccaniche per l’ex Ilva. Completano il pacchetto di richieste, la creazione di un “fondo sociale per dare garanzie occupazionali alla decarbonizzazione che vedrà su Taranto il primo banco di prova in Italia” e l’individuazione di “tutele per i lavoratori dell’indotto”. Per la vicenda delle acciaierie di Piombino, invece, Fim, Fiom e Uilm chiedono quattro cose: “accelerare con la due diligence, ingresso tramite Invitalia del soggetto pubblico, revamping immediato degli impianti, certezze su piano industriale e realizzazione forno elettrico”. Comune denominatore ai casi ex Ilva e acciaierie di Piombino è infine, per Fim, Fiom e Uilm,  la “definizione del piano nazionale della siderurgia” che faccia leva su “investimenti, sviluppo, occupazione, prevenzione, sicurezza, manutenzione”.