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Lunedì, 19 Luglio 2021 20:54

INCIDENTE SUL LAVORO/ Non ce l’ha fatta l’operaio rimasto folgorato un mese fa a Taranto In evidenza

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A quasi un mese dall’incidente sul lavoro avvenuto nella notte tra il 26 e 27 giugno nella città vecchia di Taranto, è morto oggi l’operaio Matteo Candidi, laziale, dipendente di una impresa appaltatrice dell’Enel: era rimasto folgorato mentre era al lavoro, impegnato al ripristino di un cavo di media tensione.

    L’operaio, poco più che 30enne, era stato colpito da una scarica elettrica ed era riuscito a salvarsi, grazie al massaggio cardiaco praticatogli da un poliziotto della squadra volante giunto sul posto assieme ai colleghi, dopo l’allarme lanciato dai compagni di lavoro della vittima. 

 

Gli agenti, allontanata la folla che si era avvicinata alla zona del cantiere, avevano prestato soccorso all'uomo, riverso sulla strada con evidenti ustioni su gran parte del corpo. Il lungo e continuo massaggio cardiaco praticato da uno dei poliziotti, aveva permesso di tenere in vita la vittima dell’incidente fino all’arrivo del team del 118, nel frattempo allertato. L'operaio era stato poi trasportato in ospedale a Taranto e ricoverato nel reparto di rianimazione con prognosi riservata. In seguito era stato trasferito al Policlinico di Bari, dove è morto oggi.

     Il questore di Taranto, Giuseppe Bellassai, e il personale della Questura hanno espresso il loro cordoglio alla famiglia dello scomparso. Candidi era di Velletri, mentre di Genzanoè l’impresa nella quale lavorava.

    Dopo l’incidente, il poliziotto che gli aveva praticato il massaggio cardiaco aveva postato un video sui profili social della questura di Taranto esprimendogli gli auguri di guarigione e l’auspicio di poterlo incontrare presto per abbracciarlo. Candidi non ce l’ha fatta. Le ustioni di primo e secondo grado hanno colpito il 90 per cento del corpo. Sull’incidente mortale indaga ora la magistratura.

Giornalista1

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