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Giornale di Taranto - RIGENERAZIONE/ Tante le richieste giunte, il Comune di Taranto proroga il bando “case ad 1 euro” fino al 15 luglio
Lunedì, 12 Luglio 2021 13:52

RIGENERAZIONE/ Tante le richieste giunte, il Comune di Taranto proroga il bando “case ad 1 euro” fino al 15 luglio In evidenza

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 Le tante richieste arrivate per il secondo bando “case ad 1 euro” nella città vecchia di Taranto lanciato dal Comune, spingono quest’ultimo a tenere aperto lo stesso bando sino al 15 luglio. Lo annuncia il sindaco Rinaldo Melucci, per il quale l’iniziativa sta andando “a gonfie vele”. “Ci sono molte manifestazioni di interesse, molte richieste anche da Paesi europei” commenta. “Con la cessione a un prezzo simbolico di alcuni immobili della città vecchia, miriamo a ripopolare lo storico quartiere tarantino - sostiene il sindaco di Taranto, Melucci -. Siamo molto contenti del successo di questo bando e ci auguriamo che in questo modo l’Isola possa ripopolarsi di famiglie e attività produttive anche grazie a un altro bando in corso, “Taranto Crea”. Presto l’immagine della città vecchia cambierà radicalmente e con essa cambierà Taranto”. Il secondo bando, rileva il sindaco, “premierà i progetti che, tra l’altro, promuoveranno l’economia circolare e la riqualificazione di porzioni più ampie rispetto al singolo immobile acquistato”. Gli immobili proposti per la cessione ai privati  appartengono al patrimonio comunale (perché già di proprietà o perché gratuitamente ceduti da privati all’ente locale) e si trovano in condizioni di evidente degrado. Dopo il primo bando conclusosi con le assegnazioni, è stato aperto un secondo bando dove vengono offerti 9 edifici “cielo-terra” per un totale di circa 50 unità abitative. Con questa operazione, i privati acquisiranno la proprietà dell’immobile. Saranno a loro carico i costi della ristrutturazione dell’appartamento o dell’edificio. Inoltre, i privati dovranno provvedere a dotarsi di tutte le autorizzazioni, compresa quella della Soprintendenza, coerenti con la destinazione d’uso. I lavori vanno conclusi entro un anno dal rilascio del titolo abilitativo edilizio, salvo proroghe motivate. Rispetto al primo bando, il secondo  ha semplificato la procedura ed ha inserito nuovi criteri di valutazione. Tra di essi, rientrano l’uso di materiali ecosostenibili nella ristrutturazione, il basso impatto ambientale, il basso impatto energetico e la completezza della documentazione di progetto. Nella valutazione, 30 punti sono attribuiti se il progetto presentato si integra con un bene adiacente o situato nelle “immediatissime vicinanze”. Inoltre, il punteggio più alto è attribuito a chi userà il bene concesso come abitazione, propria o da mettere in locazione. Un punteggio decrescente  è invece assegnato agli usi ricettivi, commerciali, culturali e del terziario. Porterà ad una valutazione sfavorevole “l’utilizzo di materiali discordanti con il contesto di riferimento”. Taranto resta tuttora il più grande comune  italiano che sta facendo questa esperienza.