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Mercoledì, 07 Luglio 2021 17:22

AMBIENTE DA SALVARE/ A Taranto un rifugio protetto per i delfini In evidenza

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Un “santuario” dei delfini, un vero e proprio rifugio protetto, nelle acque del Mar Grande di Taranto per strappare i cetacei dalla cattività. I primi esemplari arriveranno il prossimo anno e il tutto rientra nel percorso di realizzazione del “Taranto Dolphin Sanctuary”, il centro di recupero e rieducazione alla “libertà” degli esemplari provenienti dai parchi acquatici dismessi, a cui stanno lavorando la Jonian Dolphin Conservation (associazione di biologi marini che si occupa della tutela e cura di questi animali) e l’amministrazione comunale di Taranto.

   Il sindaco Rinaldo Melucci e il presidente di JDC, Carmelo Fanizza, hanno fatto il punto sul progetto che nasce dall’atto di indirizzo e nel protocollo di intesa che risalgono a mesi addietro.

   “Nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria questo processo non si è mai arrestato e questa buona notizia lo conferma” ha detto il sindaco riferendosi all’arrivo dei primi cetacei. “I delfini - ha aggiunto - sono il simbolo indiscusso di Taranto, sono il simbolo della resilienza di questa città che sa affrontare grandi difficoltà senza mai perdere la sua straordinaria bellezza. Siamo al fianco di JDC e  di Carmelo Fanizza da sempre e faremo in modo che il “Taranto Dolphin Sanctuary” divenga una realtà consolidata. La naturale evoluzione di un progetto che ha fatto dei nostri mari la “casa” dei cetacei del Mediterraneo”. I delfini, infatti, sono già di casa nelle acque di Taranto, prova ne sono le affollate escursioni che proprio JDC ha organizzato al largo sino a prima della pandemia.

    Per Fanizza, “l’arrivo  dei primi esemplari dalla cattività è anche il risultato della collaborazione con il Dolphin Project di Richard O'Barry, premio oscar per il documentario “The Cove”, simbolo indiscusso della tutela dei cetacei in libertà”. “La tendenza in Europa - ha dichiarato Fanizza - è quella di chiudere i grandi parchi acquatici come sta già avvenendo in Francia e il “Taranto Dolphin Sanctuary” avrà lo scopo di ospitare parte di questi animali, alcuni dei quali, dopo accurata analisi e rieducazione, potrebbero ritrovare anche la libertà”. 

 

Il rifugio protetto sará localizzato nell’area dell’isola di San Paolo, nel Mar Grande di Taranto, ritenuta un sito adatto da allestire secondo le esigenze del progetto. L’isola appartiene alla Marina Militare come anche la vicina isola di San Pietro. Però mentre quest’ultima da anni è aperta alla città, con un servizio di collegamento affidato a motonavi, per l’isola di San Paolo si tratta di far avanzare il confronto - già aperto - sulla permuta delle aree ancora della Marina, del ministero della Difesa e del Demanio. Obiettivo è quello di predisporre un percorso condiviso per il trasferimento delle stesse in favore del Comune di Taranto e della collettività.  Intanto, proprio la JDC ha effettuato nel mare di Taranto un raro avvistamento: si tratta di un esemplare della specie “Delphinus delphis”, che è a rischio estinzione. 

    “È facilmente riconoscibile - spiegano i ricercatori di JDC - per la tipica colorazione del suo corpo: la regione dorsale è scura ed i lati sono color crema/giallo e costituiscono una V, o a volte definita come clessidra, nella metà del corpo. Come le Stenelle striate, sono animali piuttosto piccoli rispetto alle altre specie di cetacei, circa 2,5 metri”. Per JDC, “trovarli nel Mar Mediterraneo è divenuto evento sempre più singolare.  E quindi quest’avvistamento dimostra, ancora una volta, l’importanza naturalistica del golfo di Taranto e la necessità di tutelare in modo valido e celere le sue risorse”. 

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Giornalista1

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