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Martedì, 08 Giugno 2021 10:45

L’ADDIO/ L’ultimo viaggio del Vittorio Veneto prima della demolizione In evidenza

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Ultimo viaggio del Vittorio Veneto.  A 13 anni dal disarmo, avvenuto a giugno del 2006, questa mattina intorno alle 4.30, con una apertura straordinaria del ponte girevole, l’incrociatore portaelicotteri Vittorio Veneto, per diversi anni nave ammiraglia della squadra della Marina Militare, ha definitivamente lasciato la base  navale del Mar Piccolo di Taranto. Trainata dai rimorchiatori, la nave raggiungerà la Turchia, i cantieri navali del gruppo che si è aggiudicato la rottamazione e demolizione dell’unità. La relativa gara è stata effettuata dal ministero della Difesa a marzo 2019, tuttavia tra passaggi burocratici, organizzativi e poi il lungo stop imposto dal Covid, è stato necessario arrivare a giugno del 2020 prima di veder partire la nave da Taranto.  

 

All’incrociatore Vittorio Veneto è legato un pezzo significativo della storia della Marina. É stata infatti la prima nave ad essere impiegata nelle missioni internazionali e la sua partenza da Taranto, così come il suo rientro, sono stati sempre salutati dalla folla assiepata alle ringhiere del canale navigabile e del lungomare. Nell’estate del 1979, la Vittorio Veneto, con altre unità della Marina, ha costituito l’ottavo gruppo navale che ha portato soccorso in Thailandia e nel Mar cinese meridionale ai boat people. Stamattina, invece, la nave la attraversato per l’ultima volta il canale navigabile nel silenzio e senza nessuno che la osservasse.

   Per anni, dopo la dismissione, si è molto discusso a Taranto sulla possibilità di riconvertire la Vittorio Veneto in nave museo della Marina. Ma gli alti costi di trasformazione, la difficoltà nel ricercare i finanziamenti e soprattutto la larga presenza di amianto a bordo dell’unità, hanno bloccato ogni possibile progetto. Di qui la decisione del ministero della Difesa di metterla all’asta per la demolizione, ponendo come condizione il rispetto della salvaguardia ambientale e della norme di sicurezza in materia di riciclaggio dei materiali dismessi. 

 

Dal disarmo ad oggi, la Vittorio Veneto è rimasta ferma in Mar Piccolo e uno spesso strato di ruggine era ormai ben visibile nella parte inferiore dello scafo, quello più in prossimità dell’acqua. 

   Il progetto della Vittorio Veneto è derivato dalle due unità della classe Andrea Doria. Con questenavi, infatti, era stata introdotta la tipologia di incrociatore lanciamissili portaelicotteri con una rampa missilistica Mk.10 a prua, cannoni antiaerei al centro e un ponte di volo a poppa, capace di far operare, assieme all'hangar associato, due elicotteri pesanti Sikorsky SH-3D Sea King o Agusta-Bell AB 204. Il progetto fu poi rivisto e ingrandito con un aumento di dislocamento del 50%, per arrivare a sei elicotteri SH-3 Sea King pesanti o nove AB-204 ASW medio-leggeri. La nave era inoltre provvista di otto cannoni e sei lanciasiluri anti sommergibili. Il Vittorio Veneto entrò in linea nel 1969. Costruito nei cantieri navali di Castellammare di Stabia, il Veneto ha un ponte di volo largo 18,50 metri e lungo 48 metri.  

 

Giornalista1

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