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Giornale di Taranto - GRANDI MANOVRE/ Confindustria a Giorgetti “cessione dei crediti che l’indotto avanza da ArcelorMittal a Cdp”
Giovedì, 08 Aprile 2021 08:13

GRANDI MANOVRE/ Confindustria a Giorgetti “cessione dei crediti che l’indotto avanza da ArcelorMittal a Cdp” In evidenza

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 Cedere a Cassa Depositi e Prestiti i crediti che le imprese dell’indotto-appalto siderurgico avanzano nei confronti di ArcelorMittal relativi a lavori eseguiti e non pagati e fatture scadute. È la proposta che Confindustria Puglia e Confindustria Taranto hanno lanciato oggi pomeriggio nella video call col ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Lo riferisce all'AGI Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia. “Giorgetti - dichiara Fontana - ha confermato che lo Stato metterà, attraverso Invitalia, i 400 milioni nel capitale di ArcelorMittal acquisendo così il 50 per cento della governance aziendale. Lo Stato, ci ha assicurato il ministro - prosegue Fontana -, sarà  molto attento al rispetto delle regole, della tutela dell’ambiente e della continuità operativa dell’indotto”. “Per quanto ci riguarda - spiega Fontana - abbiamo avanzato al ministro la proposta di far intervenire Cassa Depositi e Prestiti per cedergli i nostri crediti verso l’ex Ilva. Sarebbe una cessione anche in modo oneroso, come una operazione bancaria”. “Al ministro - afferma Fontana - non abbiamo indicato percentuali ma in riunioni al nostro interno di è parlato di un possibile 5 per cento. Teniamo conto che quelli che vanta l’indotto appalto sono crediti certi”.

 

“Facendo una operazione bancaria - rileva il presidente di Confindustria Puglia -, Cdp sarebbe creditrice verso ArcelorMittal e nel frattempo sarebbe la stessa Cdp a  pagarci. Noi, una volta incassate queste risorse, ci siamo impegnati a non distribuire dividendi, ma a pagare fornitori, a saldare i debiti verso lo Stato, in definitiva a rimettere in bonis le nostre imprese, oggi in sofferenza finanziaria”. Per il presidente Fontana, “il ministro dello Sviluppo economico ha valutato con molto interesse la proposta sui crediti che gli abbiamo avanzato”. “Giorgetti - aggiunge Fontana - ci ha detto che come Governo vogliono andare avanti e onorare gli impegni. Come Governo, inoltre, guarderanno anche le decisioni della Magistratura, visto che per metà maggio è atteso un giudizio del Consiglio di Stato, ma manterranno la scelta di entrare nella compagine societaria di ArcelorMittal”. Fontana dice ad AGI che il ministro “non ha indicato date in proposito, ma credo che sia ormai ad horas da quello che è emerso oggi”. “Ho fatto presente al ministro - rileva ancora Fontana - che ArcelorMittal, l’ex Ilva, non è solo un problema di Taranto o della Puglia ma è un problema nazionale perchè in Italia c’è una grande componente manifatturiera che lavora e trasforma acciaio. Io stesso che sono imprenditore del farmaceutico - aggiunge Fontana - ho bisogno dell’acciaio. Si tratta quindi di una produzione fondamentale e l’Italia certo non può dipendere da altri. Serve una politica economica e industriale. Serve una politica dell’acciaio. Giorgetti è su questa linea, ha ben presente l’importanza strategica dell’acciaio, ed ha annunciato un piano nazionale dell’acciaio”. “Il ministro Giorgetti - conclude il numero 1 di Confindustria Puglia - oggi ha manifestato grande competenza e conoscenza. Avevamo chiesto noi come Confindustria quest’incontro, ma il ministro ha voluto aprirlo anche a Confapi e Confartigianato per avere così un confronto ampio con tutte le categorie dell’indotto-appalto siderurgico”. Oltre a Fontana, per Confindustria erano presenti alla video call diversi imprenditori di Taranto, col rappresentante di Confindustria Taranto, Piero Chirulli, e il presidente della sezione metalmeccanica, Antonio Lenoci. 

La cessione a Cdp dei crediti maturati dall’indotto appalto di ArcelorMittal verso quest’ultima in qualità di committente lavori e forniture, costituisce “una proposta condivisa in grado di poter supportare le imprese della filiera operante sul territorio nazionale sul piano della carenza delle liquidità”. ha sottolineato Confindustria Taranto dopo la video call di oggi pomeriggio col ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, presenti anche Confapi e Confartigianato. Spiegando la proposta avanzata al ministro, Confindustria Taranto dichiara che “si tratta della cessione, a titolo oneroso, dei crediti non riscossi ad una società indicata dallo Stato, in modo tale da far ottenere alle aziende interessate la liquidità necessaria per il pagamento esclusivo di dipendenti, fornitori, imposte e contributi, (rinunciando pertanto ad altri usi, fra cui la distribuzione dei dividendi), in attesa che il gestore dello stabilimento possa risolvere i problemi causa dei ritardi dei pagamenti”. Per Confindustria Taranto, questa è “una proposta che il ministro Giorgetti, dopo una panoramica sui principali aspetti attinenti al mercato dell’acciaio e le criticità circa l’attuale situazione dello stabilimento tarantino, si è impegnato a valutare sulla scorta dell’ammontare degli stessi crediti (che attualmente si attestano intorno ai 30 milioni di euro) e dei requisiti che gli stessi presentano per poter essere factorizzati”. “Il ministro - specifica Confindustria Taranto - ha inoltre comunicato ai presenti - rileva Confindustria Taranto - che a breve i previsti 400 milioni che Invitalia verserà in vista dell’ingresso come azionista al 50% potrebbero servire, come è auspicabile, per un possibile anche se parziale ristoro della platea dei fornitori”. Per Confindustria Taranto, “il ministro ha poi ribadito l’importanza dell’acciaio italiano “con il cuore a Taranto” “ definendolo altresí “un punto strategico della nostra economia che merita di essere affrontato “ a tutto tondo” sia per gli aspetti industriali sia ambientali”. Giorgetti, aggiunge Confindustria Taranto, “si è detto disponibile a proseguire, attraverso l’interlocuzione già avviata con i presenti, il monitoraggio costante della questione inerente all’indotto e a tutte le ripercussioni che la vicenda assume sul territorio jonico e più in generale sull’economia nazionale”. Piero Chirulli, rappresentante di Confindustria Taranto, così infine commenta: “Confidiamo nell’impegno del ministro Giorgetti a prendere in esame la nostra proposta relativa alla cessione dei crediti. Allo stesso tempo - conclude Chirulli - accogliamo con favore la sua disponibilità a confrontarsi per fare piena luce sugli aspetti, industriali e ambientali, che attengono al delicato momento che vive la siderurgia a Taranto e a livello nazionale”.